Art. 2. 1. Il presidente della regione Emilia-Romagna, nominato commissario delegato, provvede alle attivita' di assistenza alle popolazioni e agli interventi necessari alla salvaguardia della incolumita' pubblica e privata per il ripristino dello stato dei luoghi, eliminando situazioni di pericolo esistenti, e delle condizioni socio-economiche ed ambientali per l'avvio alle normali condizioni di vita delle popolazioni. 2. Restano escluse dalle competenze del commissario quelle assegnate ai prefetti di Reggio Emilia e Modena ai sensi del successivo art. 6. 3. Per l'espletamento dell'attivita' tecnico-amministrativa connessa all'attuazione degli interventi, il commissario delegato si avvale degli uffici competenti. 4. Il commissario delegato per l'espletamento dell'incarico puo' nominare un vice-commissario. Per la definizione degli interventi da attuare e per la predisposizione del piano di cui al successivo art. 3, il commissario si avvale di un comitato dallo stesso presieduto e composto dai prefetti, dai presidenti delle province interessate e dai sindaci dei comuni maggiormente danneggiati. Le spese per la partecipazione alle riunioni del comitato gravano sui bilanci degli enti di appartenenza dei componenti. 5. Per le verifiche sull'agibilita' degli edifici pubblici e privati e delle infrastrutture danneggiate dal sisma, nonche' per la rilevazione e la valutazione del danno e degli interventi necessari al recupero degli edifici stessi, compresi quelli di carattere monumentale, il commissario delegato si avvale di un nucleo tecnico-specialistico costituito dal direttore dell'Istituto per il rischio sismico del C.N.R., da tecnici del Gruppo nazionale di difesa dai terremoti del C.N.R., da un rappresentante del servizio sismico nazionale, dalla soprintendenza ai beni culturali e dal provveditorato alle opere pubbliche, da tecnici dei comuni, delle province, delle amministrazioni statali e regionali o, ove occorra, da liberi professionisti, esperti nel settore. Tale nucleo operativo sara' coordinato da uno staff tecnico nominato dal commissario delegato. L'onere relativo al funzionamento dei suddetti organismi e' previsto nel piano degli interventi e a tal fine e' stanziata la somma di lire 500 milioni.