IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione; Visto l'accordo di pace sottoscritto fra i Presidenti della Serbia, della Bosnia-Erzegovina e della Croazia il giorno 15 dicembre 1995 a Parigi; Vista la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite n. 1031, con la quale la NATO e' stata autorizzata ad intervenire nella Bosnia-Erzegovina per assicurare il rispetto degli accordi militari relativi al piano di pace; Ritenuto che l'Italia debba impegnarsi concretamente e fattivamente nelle attivita' volte a ristabilire la pace nella regione e ad instaurare condizioni di convivenza nello spirito della Carta delle Nazioni Unite; Considerato che la presenza italiana nell'area, nel contesto delle attivita', decisa dall'ONU si deve attuare con l'invio di un contingente militare delle Forze armate; Ritenuta la straordinaria necessita' ed urgenza di emanare disposizioni per assicurare la partecipazione italiana alle operazioni decise dall'ONU; Tenuto conto delle comunicazioni fatte dal Governo alle Camere il 14 dicembre 1995; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 26 febbraio 1996; Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro del tesoro e dei Ministri della difesa e delle finanze, di concerto con i Ministri di grazia e giustizia e del bilancio e della programmazione economica; E M A N A il seguente decreto-legge: Art. 1. 1. E' autorizzata la partecipazione italiana alle operazioni della NATO nella "ex" Jugoslavia, condotte in attuazione della risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite n. 1031, per ristabilire condizioni di pace in Bosnia-Erzegovina. 2. Ai fini indicati nel comma 1, e' inviato nella "ex" Jugoslavia, non oltre il 31 dicembre 1996, un contingente militare delle Forze armate.