(Allegato)
                           ALLEGATO ART. 1 
                 MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE 
                DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE TECNICA 
                          PROGETTO I.G.E.A. 
   Ristrutturazione del corso per Ragionieri e Periti Commerciali 
               Indirizzo Giuridico-Economico-Aziendale 
Regolamento concernente la sostituzione dei piani di studio  e  degli
orari vigenti nel quinquennio degli Istituti tecnici  commerciali  ad
indirizzo  amministrativo,  mercantile,   commercio   con   l'estero,
amministrazione industriale (Progetto I.G.E.A.) di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 30 settembre 1961, n. 1222, ed ai  DD.MM.
15 maggio 1968 e 20 febbraio 1965. 
   MOTIVI ISPIRATORI DEL PROGETTO 
   In conseguenza dei profondi  e  dinamici  cambiamenti  intervenuti
nella realta' economico-sociale e' gia'  da  tempo  evidente  che  il
curricolo  di  studio  dell'indirizzo  per   "ragioniere   e   perito
commerciale" degli ITC non risponde piu' ne' alle esigenze del  mondo
del lavoro ne' alle aspettative della societa' piu' in  generale  che
richiedono ai neo-diplomati conoscenze competenze e abilita' nuove. 
   A tale riguardo e' significativo il proliferare di sperimentazioni
o di altre forme innovative. Esse,  tuttavia,  risultano  spesso  non
chiaramente orientate e poco coordinate,  per  cui  e'  opportuno  un
intervento che proponga linee direttrici comuni. 
   Le considerazioni da  cui  si  e'  partiti  per  elaborare  questa
proposta sono molteplici ed in sintesi riguardano: 
- la consistente inadeguatezza dei programmi in vigore rispetto  alla
   struttura   economica   attuale   e   prospettica    del    paese,
   caratterizzata  dallo  sviluppo  del  settore  terziario   ed   in
   particolare  da  quello  delle  tecniche  di  distribuzione,   dal
   decentramento produttivo delle imprese industriali, dalla  diffusa
   partecipazione dello Stato all'attivita' economica; 
- il mutamento radicale del quadro legislativo  che  con  la  riforma
   tributaria e  i  successivi  provvedimenti  in  materia  doganale,
   bancaria e valutaria, ha di fatto, seppure in  forma  strisciante,
   riformato il diritto commerciale; 
- la decisiva svolta impressa dagli studi di economia aziendale  alle
   tecniche contabili che da strumento di rilevazione prevalentemente
   consuntivo hanno assunto la valenza e l'autorevolezza di strumenti
   di previsione, controllo e guida ai  fini  di  una  piu'  efficace
   conduzione aziendale; 
- la complessita' e la rilevanza assunta dalle operazioni di gestione
aziendale anche sotto il profilo civistico-fiscale; 
- la trasformazione indotta nell'organizzazione aziendale dal ricorso
   a procedure automatizzate per il trattamento delle informazioni  e
   quindi l'esigenza  di  formare  giovani  che  siano  "utilizzatori
   intelligenti" dello strumento informatico; 
- la collocazione europea della  nostra  cultura  per  cui  anche  in
   materia contabile i giovani devono conoscere le direttive  CEE  ed
   essere formati a livelli adeguati a quelli comunitari; 
- la continua e rapida evoluzione tecnologica che richiede ai giovani
   una vasta professionalita' di base e  lo  sviluppo  di  competenze
   nuove; 
   Alla luce di tutto cio', si e' strutturata  una  ipotesi  organica
che,  in  linea  con  le  indicazioni  espresse   dalle   istituzioni
scolastiche, dal mondo scientifico e dal sistema  produttivo,  ha  il
fine di formare una persona capace di inserirsi in contesti aziendali
diversi, tutti caratterizzati dalla presenza di  fenomeni  complessi,
da una  sempre  piu'  diffusa  automazione,  da  frequenti  mutamenti
tecnologici ed organizzativi. 
   INDIVIDUAZIONE DEGLI STRUMENTI 
   Per  ottenere  una  simile  figura  professionale  delineata,   il
progetto propone una totale ristrutturazione dell'intero quinquennio. 
   Le principali innovazioni del progetto riguardano: 
  - la suddivisione delle discipline fra area comune ed area di 
     indirizzo secondo quanto suggerito dagli orientamenti pedagogici
piu' recenti; 
  - l'aumento complessivo delle ore di insegnamento settimanali con 
     ampi spazi riservati all'attivita' di laboratorio; 
  - l'inserimento nell'area comune del biennio di una materia 
     denominata Diritto ed economia" superando il concetto di 
     "Educazione   civica",   ritenuto   inadeguato   alle   esigenze
formative; 
  - l'accorpamento di Ragioneria e Tecnica in un unico insegnamento 
     denominato "Economia aziendale" che si sviluppa durante l'intero
quinquennio; 
  - la revisione sostanziale dell'insegnamento della Matematica a 
     cui viene affidato il compito di veicolare  anche  l'informatica
secondo gli intendimenti del P.N.I.; 
  - l'istituzione delle discipline "Scienza della materia" e 
     "Scienze  della  natura"  per  l'insegnamento  integrato   delle
discipline scientifiche; 
  - l'istituzione di un'area operativa denominata "Trattamento testi 
     e dati" per l'acquisizione di abilita' necessarie ad operare  in
ambienti sempre piu' informatizzati. 
   INDICAZIONI METODOLOGICHE 
   Il traguardo formativo non deve consistere solo nel far  acquisire
conoscenze ma  anche  competenze  e  abilita',  cosi'  da  sviluppare
abitudini mentali orientate alla  risoluzione  di  problemi  ed  alla
gestione delle informazioni. Diviene  necessario,  percio',  adottare
una metodologia coerente rispetto a  tali  obiettivi  e  pertanto  si
suggerisce di: 
  - far pervenire al possesso delle conoscenze partendo da 
     situazioni reali in modo da stimolare  l'abitudine  a  costruire
modelli; 
  - privilegiare momenti di scoperta e successiva generalizzazione a 
     partire da casi semplici e stimolanti avvalendosi di tecniche 
     didattiche che suggeriscono di generare situazioni problematiche 
     da  ristrutturare,   cosi'   da   favorire   l'acquisizione   di
comportamenti produttivi; 
  - far realizzare piccoli progetti di difficolta' crescente per 
     abituare alla formulazione di ipotesi ed al procedere per 
     approssimazioni  successive,  cosi'   da   avere   costantemente
presente il significato del proprio agire. 
   I programmi di insegnamento, preceduti da  avvertenze  concernenti
le finalita', le indicazioni metodologiche, gli obiettivi generali  e
quelli annuali da perseguire, sono  formulati  in  modo  da  lasciare
spazio alla programmazione dei singoli Consigli  di  classe  ed  agli
adeguamenti richiesti dalle continue innovazioni. Il piano di  lavoro
annuale di ogni corso definira' gli  obiettivi  intermedi,  le  forme
oggettive  di  valutazione,  i  contenuti  da   privilegiare,   ecc.,
possibilmente con il contributo  e  la  collaborazione  di  operatori
esterni  in  grado  di  fornire  indicazioni  utili   per   correlare
l'attivita' didattica alle esigenze del  mondo  produttivo  locale  e
nazionale. 
   Tale cooperazione sara' resa particolarmente efficace col  ricorso
ad iniziative che,  sia  pure  sotto  diverse  forme  (interventi  di
esperti, visite  guidate  in  aziende,  stage,  ecc.),  agevolino  il
passaggio dalla scuola all'ambiente di lavoro. 
   Per  realizzare  tutto  cio'  i  Capi  d'Istituto   organizzeranno
opportuni  incontri  fra  i  docenti  per   programmare   l'attivita'
didattica con riunioni che si  svolgeranno  prima  e  durante  l'anno
scolastico (almeno mensilmente utilizzando parte delle  ore  previste
per le attivita' non di insegnamento). 
   Solo  cosi',  infatti,  sara'  possibile  definire  gli  obiettivi
comuni,  analizzare  i  contenuti  da  privilegiare,  concordare  una
metodologia coerente, verificare l'andamento dei risultati,  misurare
e valutare gli esiti. In  altri  termini,  svolgere  quella  proficua
azione di programmazione  e  verifica  senza  la  quale  il  processo
formativo perde di sistematicita' e di efficacia. 
   VERIFICA E VALUTAZIONE 
   La verifica ha lo scopo di: 
   - assumere informazioni sul processo di insegnamento/apprendimento 
     in corso per orientarlo, modificarlo secondo le esigenze; 
   - controllare durante lo svolgimento dell'attivita' didattica 
     l'adeguatezza dei  metodi,  delle  tecniche  e  degli  strumenti
utilizzati ai fini prestabiliti; 
   - accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici 
     prefissati; 
   - pervenire alla classificazione degli alunni. 
   Considerato che la metodologia suggerita  si  basa  essenzialmente
sulla programmazione attraverso unita' didattiche e  che  all'interno
di queste assume particolare rilevanza il momento diagnostico ai fini
della modifica in itinere del processo di insegnamento/apprendimento,
si ritiene indispensabile ricorrere alla valutazione  formativa,  che
non sara' utilizzata in alcun modo per la classificazione di profitto
degli alunni, ma per individualizzare  l'insegnamento  e  organizzare
l'attivita' di recupero per raggiungere gli obiettivi prefissati. 
   Tale verifica avverra' al termine di ciascuna unita'  didattica  o
dopo lo svolgimento di una parte significativa di essa. 
   Per le  finalita'  proprie  della  valutazione  formativa  non  va
trascurata la valenza del testing oggettivo. 
   La valutazione sommativa,  invece,  sara'  effettuata  al  termine
dello svolgimento di  un  segmento  educativo  per  classificare  gli
alunni  ed  utilizzera'  strumenti  funzionali  all'accertamento  del
raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati   (prove   scritte   non
strutturate, prove scritte strutturate, prove orali). 
   Si ritiene di dover evidenziare che  la  valutazione  delle  prove
scritte e di quelle orali non strutturate (alle quali non  si  dovra'
in alcun caso rinunciare per la verifica di alcuni obiettivi)  dovra'
avvenire sulla base di apposite griglie a motivo della  soggettivita'
della loro "lettura". 
   La valutazione di fine periodo terra' conto  dei  risultati  delle
prove sommative  e,  specie  nei  primi  anni  del  corso,  di  altri
elementi, concordati in seno al Consiglio di classe, quali l'impegno,
la partecipazione, la progressione rispetto ai livelli  di  partenza.
Ad evitare "effetti alone", questi ultimi elementi, dovrebbero essere
oggetto di registrazione in itinere. 
   Per la valutazione di fine anno e' necessario che  i  Consigli  di
classe verifichino che  le  prestazioni  siano  adeguate  ai  livelli
minimi disciplinari indispensabili  per  la  frequenza  della  classe
successiva,  fissati  in  fase   di   programmazione   dell'attivita'
didattica. 
                          AREA DI PROGETTO 
   Il  principio  dell'unitarieta'  del  sapere  e  del  processo  di
educazione e formazione culturale deve trovare una  sua  esplicita  e
specifica affermazione anche nell'attuazione di un'area  di  progetto
che  conduca  al  coinvolgimento  ed  alla  concreta   collaborazione
interdisciplinare estesa ad alcune o a tutte le discipline. 
   Al di la' di iniziative piu' limitate,  realizzate  da  gruppi  di
docenti, occorre, pertanto, che nel corso del triennio siano  attuati
progetti  di  ricerca  interdisciplinare,  di   ampiezza   e   durata
variabile, che affrontino un tipico problema della  conoscenza  o  un
problema pratico di rilevante interesse per l'indirizzo. 
   L'area di progetto va intesa come simulazione di situazioni  reali
e  costituisce  un  valido  strumento  didattico  non  solo   perche'
favorisce l'interiorizzazione delle  conoscenze  attraverso  la  loro
applicazione,  ma  anche  per  la  valenza   formativa   che   deriva
dall'imparare ad  assolvere  un  compito  complesso,  verificabile  e
finalizzato. 
   L'introduzione dell'area di progetto nel processo  formativo  puo'
consentire allo studente di: 
   - cogliere l'unitarieta' del sapere; 
   - riflettere sulle proprie capacita' operative e organizzative; 
   - favorire il confronto tra istituzione scolastica e realta' 
     lavorativa; 
   - contribuire a sviluppare senso di responsabilita' e rispetto 
     degli impegni ma anche quella particolare disposizione mentale 
     che induce a cercare nuove  soluzioni,  a  modificare  i  propri
comportamenti, a rivedere i propri giudizi. 
   In modo piu' analitico, l'attuazione dell'aria di progetto,  oltre
agli  obbiettivi  specifici  delle  materie  direttamente  coinvolte,
consente  di  perseguire,  e  di  verificare  importanti   obbiettivi
trasversali quali: 
   - riconoscere la struttura di un sistema e l'insieme delle 
     relazioni che intercorrono fra le sue parti; 
   - individuare e rappresentare modelli o procedure; 
   - verificare progressivamente la validita' degli esiti ed 
     eventualmente correggere in itinere l'impostazione; 
   - documentare il lavoro in modo corretto ed esauriente; 
   - comunicare efficacemente risultati 
   Per la realizzazione  dell'area  di  progetto,  oltre  a  definire
l'oggetto, l'articolazione della procedura  e  il  tipo  di  prodotto
atteso, occorre anche  che  venga  posta  particolare  attenzione  ai
seguenti aspetti: 
   - la collocazione curricolare per la quale si suggerisce l'ultimo 
     biennio poiche' cio' consente agli allievi  di  partire  da  una
solida base di conoscenze, specie nelle materie professionali; 
   - la durata, che non dovra' comunque superare il 10% delle ore 
     assegnate a ciascuna disciplina coinvolta; 
   - le discipline da coinvolgere che devono essere una dell'area 
     comune e due dell'area professionale. Tutti i docenti coinvolti, 
     anche se in modo parziale, ed eventuali esperti costituiscono il 
     gruppo  di  progetto  che   designera'   al   suo   interno   un
coordinatore; 
   - la tipologia, che puo' assumere forme diverse come: 
     - l'indagine su comportamenti, bisogni, condizioni di vita; 
     - la ricerca scientifica o di mercato o di costume; 
     - la realizzazione di un prodotto (ad es., procedura 
       amministrativa automatizzata, opuscolo illustrativo di 
       un'attivita', gestione simulata di un'azienda, software per 
       l'ottimizzazione delle giacenze di magazzino, lancio di un 
       nuovo prodotto ecc.). I progetti di un certo impegno e 
       complessita' potranno essere ripartiti fra due anni scolastici 
       e suddivisi fra piu' gruppi di studenti anche provenienti da 
       classi parallele o da indirizzi  diversi,  se  cio'  favorisce
l'integrazione di competenze differenti; 
   - la puntuale programmazione dell'intervento che deve tradursi in 
     un documento articolato da cui emergano con chiarezza le fasi e 
     i tempi di attuazione, le risorse necessarie  e  ottenibili,  le
modalita' di lavoro, le caratteristiche del prodotto finale; 
   - il coordinamento didattico che deve favorire l'intesa e la 
     sistematica informazione dei docenti (consigli di classe o 
     gruppi  pluriclasse),  ma  soprattutto  garantire  la  reciproca
collaborazione; 
   - il coinvolgimento degli allievi che dovra' sviluppare in loro la 
     consapevolezza di cio'  che  dovranno  fare  e  il  senso  della
partecipazione. 
   IPOTESI DI REALIZZAZIONE DELL'AREA DI PROGETTO 
   A) PROCEDURA 
   La realizzazione del progetto deve  prevedere  una  specifica  dei
passi da compiere e  delle  relative  attivita',  cioe'  una  vera  e
propria procedura che,  opportunamente  rappresentata  e  commentata,
costituisce il tracciato a cui bisogna attenersi. Le  esperienze  fin
qui condotte suggeriscono di suddividere  il  periodo  corso  in  tre
macrofasi articolate come nello schema qui riportato: 
    

___________________________________________________________________
|              |                              |                     |
| FASE         | ATTIVITA'                     | SOGGETTI COINVOLTI  |
|______________|______________________________|_____________________|
|              |                              |                     |
|      I       | Definizione dell'area        | Consiglio di classe;|
|(di           |                              | gruppo di progetto; |
|fattibilita')  |                              | studenti.           |
|              |                              |                     |
|              |                              |                     |
|              | Incontri eventuali con       | Consiglio di classe;|
|              | esterni anche per la ricerca | gruppo di progetto; |
|              | di committenza               | studenti.           |
|              |                              |                     |
|              |                              |                     |
|              | Elaborazione studi di        | Gruppi di studenti  |
|              | fattibilita'                  |                     |
|______________|______________________________|_____________________|
|              |                              |                     |
|     II       | 1. Individuazione degli      | Gruppo di progetto  |
|(di           |    strumenti                 | + gruppo di studenti|
|produzione)   |                              |                     |
|              |                              |                     |
|              | 2. Definizione e             | Gruppo di progetto  |
|              |    distribuzione dei compiti | + gruppo di studenti|
|              |                              |                     |
|              |                              |                     |
|              | 3. Specifica delle modalita'  | Gruppo di progetto  |
|              |    di lavoro e dei tempi     | + gruppo di studenti|
|              |                              |                     |
|              |                              |                     |
|              | 4. Esecuzione del compito    | Gruppi di studenti  |
|              |                              |                     |
|              |  - stesura di rapporto       | Gruppi di studenti  |
|              |    intermedio;               |                     |
|              |                              |                     |
|              |  - presentazione e           | Gruppi di studenti  |
|              |    discussione;              |                     |
|              |                              |                     |
|              |  - eventuale ridefinizione   | Gruppo di progetto  |
|              |    dei punti da 1 a 3 e      | + studenti          |
|              |    rielaborazione            |                     |
|              |                              |                     |
|              |                              |                     |
|              | 5. Stesura del rapporto di   | Gruppi di studenti  |
|              |    fine produzione           |                     |
|______________|______________________________|_____________________|
|              |                              |                     |
|    III       | Specifica delle modalita' di  | Gruppo di progetto  |
|(di           | validazione                  | + studenti          |
|valutazione e |                              |                     |
|presentazione)|                              |                     |
|              | Esecuzione della validazione | Gruppi di studenti  |
|              |                              |                     |
|              |                              |                     |
|              | Analisi dei risultati        | Gruppo di progetto  |
|              |                              | + studenti          |
|              |                              |                     |
|              |                              |                     |
|              | Eventuali modifiche          | Gruppi di studenti  |
|              |                              |                     |
|              |                              |                     |
|              | Produzione del rapporto      | Gruppi di studenti  |
|              | finale e degli strumenti per |                     |
|              | la presentazione             |                     |
|              |                              |                     |
|              |                              |                     |
|              | Presentazione                | Consiglio di classe |
|              |                              | + gruppo di progetto|
|              |                              | + studenti          |
|              |                              | + eventuale pubblico|
|______________|______________________________|_____________________|

    
   B) VALUTAZIONE 
   Il prodotto a cui ciascuna classe o gruppi  di  studenti  perviene
dovra' sempre dar luogo a due tipi di valutazione. La prima  riguarda
il prodotto in quanto tale e verra' svolta dal  Consiglio  di  classe
che terra' conto di parametri quali la completezza, la  complessita',
la correttezza delle soluzioni, la loro  originalita',  la  ricchezza
della documentazione, il tipo di presentazione. 
   Il secondo tipo di valutazione riguarda  gli  studenti  che  hanno
partecipato all'attivita' e compete ai docenti direttamente coinvolti
che esprimono il loro giudizio in base  alle  capacita'  cognitive  e
comportamenti manifestati da ciascun allievo. 
   Gli indicatori da utilizzare potrebbero essere i seguenti: 
   Aspetti cognitivi 
   - Capacita' di: 
     - organizzare il lavoro; 
     - proporre soluzioni originali; 
     - valutare realisticamente le soluzioni; 
     - ricorre a strumenti adeguati; 
     - realizzare le ipotesi; 
     - relazionare in modo corretto. 
   Aspetti comportamentali 
   - Capacita' di: 
     - partecipare al lavoro in modo propositivo; 
     - impegnarsi nel portare a termine il compito; 
     - essere disponibile al confronto; 
     - ascoltare, chiedere ed esprimere il proprio pensiero; 
     - prendere decisioni; 
     - essere autonomi. 
   Le schede che verranno elaborate non solo saranno  utilizzate  per
la stesura del giudizio di  ammissione  all'esame  di  maturita',  ma
potranno, insieme al progetto,  far  parte  della  documentazione  da
presentare alla commissione esaminatrice. 
   C) COMMITTENZA 
   Le esperienze condotte in diverse scuole hanno messo  in  evidenza
l'efficacia formativa di  progetti  svolti  su  committenza  esterna,
anche se questa modalita' potra'  verificarsi  solo  in  un  limitato
numero di casi data la difficolta' a trovare committenti. Per cercare
di favorire  questo  rapporto,  e'  consigliabile  che  chi  coordina
l'iniziativa stabilisca contatti per  ottenere  commesse  da  aziende
private o enti e si adoperi per  ottenerle  anche  se  si  tratta  di
incarichi piuttosto semplici; in genere, il  finalizzare  il  proprio
operato a produrre qualcosa di utile e  spendibile  spinge  a  essere
piu' incentivati e rigorosi. Negli ultimi anni, esempi  significativi
di committenza hanno riguardato la conduzione di indagini  per  conto
di enti pubblici, la produzione di programmi software per la gestione
di iniziative locali (mostre, fiere, convegni, ecc.), lo sviluppo di 
attivita' culturali o turistiche. 
   D) RUOLO DEL DOCENTE 
   Un'attivita' cosi' innovativa come quella  dell'area  di  progetto
richiede che anche il ruolo del docente venga  ridefinito  perche'  i
suoi compiti e  le  sue  funzioni  cambiano  profondamente.  Infatti,
quando opera per realizzare l'area di progetto,  l'insegnare  diventa
il  coordinatore  dell'iniziativa  e  costituisce   una   risorsa   a
disposizione degli studenti: non deve mai  sostituirsi  a  essi,  ne'
guidarli  passo  passo   o   assegnare   loro   compiti   precisi   e
parcellizzati. 
   Il ruolo principale del docente sara', quindi, quello di  aiutarli
a organizzarsi e in particolare egli dovra': 
   - spiegare con chiarezza a tutta la classe il tipo di lavoro che 
     comporta la metodologia della progettazione; 
   - essere a disposizione come risorse dando consigli solo se 
     strettamente indispensabili; 
   - evitare di particolare ai lavori di gruppo; 
   - osservare attentamente il comportamento dei singoli allievi 
     utilizzando apposite griglie di rilevazione; 
   - monitorare sistematicamente l'intero svolgimento ed esprimere i 
     suoi commenti in occasione delle previste riunioni  di  verifica
in itinere. 
                        PROFILO PROFESSIONALE 
   Il ragioniere, esperto in problemi di economia aziendale, oltre  a
possedere una consistente  cultura  generale  accompagnata  da  buone
capacita'  linguistico-espressive  e   logico-interpretative,   avra'
conoscenze ampie e sistematiche dei processi  che  caratterizzano  la
gestione   aziendale   sotto   il   profilo   economico,   giuridico,
organizzativo, contabile. In particolare egli dovra' essere in  grado
di analizzare i rapporti fra l'azienda e l'ambiente in cui opera  per
proporre soluzioni a problemi specifici. 
   Pertanto egli sapra': 
   - utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed 
     extra-contabili  per  una  corretta  rilevazione  dei   fenomeni
gestionali, 
   - leggere, redigere ed interpretare ogni significativo documento 
     aziendale, 
   - gestire il sistema informativo aziendale e/o i suoi sottosistemi 
     anche automatizzati, nonche' collaborare alla loro progettazione
o ristrutturazione, 
   - elaborare dati e rappresentarli in modo efficace per favorire i 
     diversi processi decisionali, 
   - cogliere gli aspetti organizzativi delle varie funzioni 
     aziendali per adeguarvisi, controllarli o suggerire modifiche. 
   Egli dovra', quindi, essere orientato a: 
   - documentare adeguatamente il proprio lavoro, 
   - comunicare efficacemente utilizzando appropriati linguaggi 
     tecnici, 
   - analizzare situazioni e rappresentarle con modelli funzionali ai 
     problemi da risolvere, 
   - interpretare in modo sistemico strutture e dinamiche del 
     contesto in cui si opera, 
   - effettuare scelte e prendere decisioni ricercando ed assumendo 
     le informazioni opportune, 
   - partecipare al lavoro organizzato individuale o di gruppo 
     accettando ed esercitando il coordinamento, 
   - affrontare i cambiamenti aggiornandosi e ristrutturando le 
     proprie conoscenze. 
   L'acquisizione   di   tali   capacita'   gli   deriveranno   anche
dall'abitudine  ad  affrontare   e   risolvere   problemi   di   tipo
prevalentemente gestionale, analizzati nelle loro  strutture  logiche
fondamentali con un approccio organico ed interdisciplinare. 
                            QUADRO ORARIO 
                               BIENNIO 
    

___________________________________________________________________
|                |                                  |    |    |     |
| CLASSE DI      | MATERIE DI INSEGNAMENTO          | CL.| CL.|PROVE|
| CONCORSO       |                                  | I  | II | DI  |
|                |                                  |    |    |ESAME|
|________________|__________________________________|____|____|_____|

    
AREA COMUNE 
    

                  ____________________________________________
                 |                                  |    |    |
                 | RELIGIONE-MATERIA ALTERNATIVA    |  1 |  1 |
 ________________|__________________________________|____|____|_____
|                |                                  |    |    |     |
|      50/A      | ITALIANO                         |  5 |  5 | S.O.|
|________________|__________________________________|____|____|_____|
|                |                                  |    |    |     |
|      50/A      | STORIA                           |  2 |  2 |  O. |
|________________|__________________________________|____|____|_____|
|                |                                  |    |    |     |
|      46/A      | PRIMA LINGUA STRANIERA           |  3 |  3 | S.O.|
|________________|__________________________________|____|____|_____|
|                |                                  |    |    |     |
| 47/A-48/A      | MATEMATICA E LABORATORIO         |  5 |  5 | S.O.|
|________________|__________________________________|____|____|_____|
|                |                                  |    |    |     |
| 13/A-38/A-60/A | SCIENZA DELLA MATERIA E LAB.     |  4 |  4 | O.P.|
|________________|__________________________________|____|____|_____|
|                |                                  |    |    |     |
|      60/A      | SCIENZE DELLA NATURA             |  3 |  3 |  O. |
|________________|__________________________________|____|____|_____|
|                |                                  |    |    |     |
|      19/A      | DIRITTO ED ECONOMIA              |  2 |  2 |  O. |
|________________|__________________________________|____|____|_____|
|                |                                  |    |    |     |
|      29/A      | EDUCAZIONE FISICA                |  2 |  2 | P.O.|
|________________|__________________________________|____|____|_____|
                                                    |    |    |
                                totale area comune  | 27 | 27 |
                                                    |____|____|

    
AREA DI INDIRIZZO 
    

___________________________________________________________________
|                |                                  |    |    |     |
|      46/A      | SECONDA LINGUA STRANIERA         |  4 |  4 | S.O.|
|________________|__________________________________|____|____|_____|
|                |                                  |    |    |     |
|      17/A      | ECONOMIA AZIENDALE               |  2 |  2 | S.O.|
|                |                                  |    |    | (*) |
|________________|__________________________________|____|____|_____|
|                |                                  |    |    |     |
|      75/A      | TRATTAMENTO TESTI E DATI         |  3 |  3 |  P  |
|________________|__________________________________|____|____|_____|
                                                    |    |    |
                          totale ore area indirizzo |  9 |  9 |
                                                    |____|____|
                                                    |    |    |
                                         TOTALE ORE | 36 | 36 |
                                                    |____|____|

    
                        TRIENNIO 
    

 ___________________________________________________________________
|          |                              |    |    |    |          |
| CLASSI DI| MATERIE DI INSEGNAMENTO      | CL.| CL.| CL.| PROVE DI |
| CONCORSO |                              | III| IV | V  | ESAME    |
|__________|______________________________|____|____|____|__________|
|          |                              |    |    |    |          |
|          | RELIGIONE-MATERIA ALTERNATIVA|  1 |  1 |  1 |          |
|__________|______________________________|____|____|____|__________|
|          |                              |    |    |    |          |
|  50/A    | ITALIANO                     |  3 |  3 |  3 | S.O.     |
|__________|______________________________|____|____|____|__________|
|          |                              |    |    |    |          |
|  50/A    | STORIA                       |  2 |  2 |  2 |  O.      |
|__________|______________________________|____|____|____|__________|
|          |                              |    |    |    |          |
|  46/A    | PRIMA LINGUA STRANIERA       |  3 |  3 |  3 | S.O.     |
|__________|______________________________|____|____|____|__________|
|          |                              |    |    |    |          |
|  46/A    | SECONDA LINGUA STRANIERA     |  3 |  3 |  3 | S.O.     |
|__________|______________________________|____|____|____|__________|
|          |                              |    |    |    |          |
|  39/A    | GEOGRAFIA ECONOMICA          |  3 |  2 |  3 |  O.      |
|__________|______________________________|____|____|____|__________|
|          |                              |    |    |    |          |
|  48/A    | MATEMATICA E LABORATORIO     |  4 |  4 |  3 | S.O.     |
|__________|______________________________|____|____|____|__________|
|          |                              |    |    |    |          |
|  17/A    | ECONOMIA AZIENDALE E         |  7 | 10 |  9 | S.O.     |
|          | LABORATORIO                  |    |    |    |          |
|__________|______________________________|____|____|____|__________|
|          |                              |    |    |    |          |
|  19/A    | DIRITTO                      |  3 |  3 |  3 |  O.      |
|__________|______________________________|____|____|____|__________|
|          |                              |    |    |    |          |
|  19/A    | ECONOMIA POLITICA            |  3 |  2 |    |  O.      |
|__________|______________________________|____|____|____|__________|
|          |                              |    |    |    |          |
|  19/A    | SCIENZA DELLE FINANZE        |    |    |  3 |  O.      |
|__________|______________________________|____|____|____|__________|
|          |                              |    |    |    |          |
|  29/A    | EDUCAZIONE FISICA            |  2 |  2 |  2 | P.O.     |
|__________|______________________________|____|____|____|__________|
                                          |    |    |    |
                               TOTALE ORE | 34 | 35 | 35 |
                                          |____|____|____|

    
*) Il voto attribuito a tale materia deve scaturire da diverse 
   tipologie di prove (scritte, orali, test, ecc.) 
               COSTITUZIONE CATTEDRE NUOVO QUINQUENNIO 
              "INDIRIZZO GIURIDICO ECONOMICO AZIENDALE" 
50/A ITALIANO E STORIA NELLA I E II CLASSE 14 ore DI UN CORSO 
50/A LINGUA E LETTERE ITALIANE, NELLA III,  IV  E  V  15  ore  STORIA
CLASSE DI UN CORSO 
46/A PRIMA LINGUA STRANIERA NELLA I, II, III, IV E 15 ore V CLASSE DI
UN CORSO 
46/A SECONDA LINGUA STRANIERA NELLA I, II, III, IV E 17 ore V  CLASSE
DI UN CORSO 
47/A MATEMATICA E LABORATORIO NELLA I E II CLASSE DI UN 15 ore 
o CORSO E IN ALTRA I O II 
48/A CLASSE 
48/A MATEMATICA E LABORATORIO NELLA III, IV E V CLASSE 15 o 
                                          DI UN CORSO E IN UNA 14 ore 
                                    CLASSE DI ALTRO CORSO 
13/A SCIENZA DELLA MATERIA E NELLA I E II CLASSE DI 16 ore 
o LABORATORIO DUE CORSI 
60/A 
o 
38/A 
60/A SCIENZA DELLA NATURA NELLA I E II CLASSE DI 18 ore TRE CORSI 
19/A DIRITTO ED ECONOMIA NELLA I E II CLASSE DI 16 ore QUATTRO CORSI 
19/A DIRITTO, ECONOMIA POLITICA, NELLA III, IV  E  V  CLASSE  17  ore
SCIENZA DELLE FINANZE DI UN CORSO 
17/A ECONOMIA AZIENDALE  E  1)  NELLA  I,  II  E  IV  CLASSE  14  ore
LABORATORIO DI UN CORSO 
                                       2) NELLA III E V CLASSE 16 ore 
                                    DI UN CORSO 
75/A TRATTAMENTO TESTI E DATI NELLA I E II CLASSE DI 18 ore TRE CORSI 
39/A GEOGRAFIA ECONOMICA NELLA III, IV E V CLASSE 16 ore DI DUE CORSI