Art. 5.

  1.  Al  fine  dello  svolgimento  delle attivita' necessarie per la
definizione in via amministrativa del contenzioso di cui all'articolo
4, il Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro
del  bilancio e della programmazione economica, nomina un commissario
straordinario.
  2.  Il commissario straordinario procede alla ricognizione di tutte
le  controversie  in  corso  avanti  al giudice ordinario o a collegi
arbitrali,  di  quelle  decise  con lodo arbitrale o con sentenze non
passate  in  giudicato, nonche' di quelle per le quali ancora non sia
stato   instaurato  giudizio.  Sulla  base  dell'istruttoria  svolta,
acquisito  il parere dell'avvocatura distrettuale dello Stato su ogni
controversia,   il  commissario  straordinario  formula  proposta  di
definizione  in via amministrativa. Eventuali transazioni non possono
superare  il  30% delle somme oggetto del contenzioso, al netto degli
interessi e della rivalutazione monetaria intervenuta.
  3.  Non  puo' procedersi a definizione in via amministrativa quando
la  controversia  derivi  da  interventi in relazione ai quali sia in
corso   un   procedimento   per   irregolarita'   nell'affidamento  o
nell'esecuzione dei lavori.
  4. Il commissario straordinario si avvale del personale in servizio
presso  la  struttura  del  funzionario  incaricato  dal  CIPE per la
gestione degli interventi di cui al titolo VIII della legge 14 maggio
1981,  n.  219,  e successive modificazioni ed integrazioni, che puo'
essere   trattenuto   in  servizio  anche  oltre  il  limite  di  cui
all'articolo  1,  comma  2,  fino  alla definizione del contenzioso e
comunque  entro  e non oltre il 31 dicembre 1997; si avvale altresi',
nel limite massimo di 20 unita' e fino alla stessa data, di personale
della  regione, del comune di Napoli o di altri enti pubblici gia' in
servizio presso la struttura del funzionario incaricato dal CIPE alla
data  del  31 dicembre 1994. Tale personale e' collocato in posizione
di  comando presso il commissario straordinario, previa intesa con la
regione, il comune di Napoli o l'ente di provenienza.