(all. 1 - art. 1)
                   Al Presidente della Repubblica
   Nel consiglio comunale di  Vallerano  (Viterbo),  rinnovato  nelle
consultazioni  elettorali  del 23 aprile 1995, composto dal sindaco e
da  dodici  consiglieri,  si  e'  venuta  a  determinare  una   grave
situazione  di  crisi  a causa delle dimissioni rassegnate, in data 7
novembre 1996, da sette membri  del  corpo  consiliare,  efficaci  ai
sensi di legge.
   Il  prefetto  di  Viterbo,  ritenendo essersi verificata l'ipotesi
prevista dall'art. 39, comma 1, lettera  b),  n.  2,  della  legge  8
giugno  1990,  n.  142,  come  sostituito  dall'art.  1, comma 2, del
decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 550, ha  proposto  lo  scioglimento
del  consiglio  comunale sopracitato, disponendone, nel contempo, con
provvedimento   n.   6990/13-1/Gab.   dell'11   novembre   1996,   la
sospensione,  con  la  conseguente  nomina  del  commissario  per  la
provvisoria gestione del comune.
   Considerato che nel suddetto ente non puo'  essere  assicurato  il
normale  funzionamento  degli  organi  e  dei  servizi, essendo stata
superata la soglia di depauperamento oltre la quale il consiglio  non
puo'  rinnovarsi  per  surrogazione,  si  ritiene  che, nella specie,
ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
   Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla  firma  della  S.V.  Ill.ma
l'unito  schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento
del consiglio comunale di Vallerano  (Viterbo)  ed  alla  nomina  del
commissario  per la provvisoria gestione del comune nella persona del
dott. Edoardo D'Alascio.
    Roma, 18 dicembre 1996
                                 Il Ministro dell'interno: NAPOLITANO