(all. 1 - art. 1)
                             ALLEGATO I
            RIASSUNTI DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1.     NOME DELLA SPECIALITA' MEDICINALE
TAXOTERE (docetaxel) 20 mg
2.     COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Flaconi  monodose  di  TAXOTERE  contenenti  docetaxel  in  forma  di
triidrato, corrispondente a 20 mg di docetaxel (anidro), in 0,5 ml di
polisorbato  80.  La soluzione viscosa contiene 40 mg/ml di docetaxel
(anidro).
3.     FORMA FARMACEUTICA
Concentrato per infusione - Soluzione per uso parenterale da diluire.
4.     INFORMAZIONI CLINICHE
4.1.   INDICAZIONI TERAPEUTICHE.
TAXOTERE (docetaxel) e' indicato per il trattamento in monoterapia di
pazienti con tumore della mammella localmente avanzato o metastatico:
a)      resistenti o con recidiva dopo una  precedente  chemioterapia
citotossica.
b)     con recidiva durante una terapia citotossica adiuvante.
La terapia citotossica precedente deve includere un antraciclina.
L'utilizzo  di docetaxel deve essere limitato a reparti specializzati
nella   somministrazione   di   terapie   citotossiche   e   la   sua
somministrazione  deve  essere  effettuata  sotto  il controllo di un
oncologo specializzato.
4.2.   POSOLOGIA E METODO DI SOMMINISTRAZIONE
DOSAGGIO RACCOMANDATO:
Il dosaggio raccomandato di docetaxel in monoterapia e' 100  mg/m  al
cubo  in  infusione  endovenosa di un'ora ogni tre settimane (si veda
"ISTRUZIONI E MODALITA' D'USO").  I  pazienti  devono  essere  tenuti
sotto  stretta  osservazione,  specialmente  durante  la  prima  e la
seconda infusione di docetaxel, a causa del rischio  di  reazioni  di
ipersensibilita' (si veda "SPECIALI AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO").
Salvo   controindicazioni,  una  premedicazione  con  corticosteroidi
orali, come desametazone 16 mg al di' (es. 8 mg BID)  per  5  giorni,
iniziando  il  giorno prima della somministrazione di docetaxel, puo'
ridurre l'incidenza e la gravita' della ritenzione di  liquidi  cosi'
come la gravita' delle reazioni di ipersensibilita'.
ADATTAMENTO DELLA POSOLOGIA DURANTE IL TRATTAMENTO:
Il docetaxel deve essere somministrato quando la conta dei neutrofili
e' maggiore-uguale 1500 cellule/mm3. Nei pazienti in corso di terapia
con  docetaxel in cui compaia una neutropenia febbrile, una conta dei
neutrofili minore 500 cellule/mm3 per piu' di una settimana, reazioni
cutanee gravi o ingravescenti,  o  neuropatia  periferica  grave,  il
dosaggio di docetaxel deve essere ridotto da 100 mg/m2 a 75 mg/m2. Se
le  suddette  reazioni  dovessero  persistere  con  un dosaggio di 75
mg/m2, il dosaggio deve essere ridotto da 75 mg/m2 a 55  mg/m2  o  si
deve interrompere la terapia.
POPOLAZIONI PARTICOLARI:
Pazienti con insufficienza epatica:
Sulla  base  dei  dati  farmacocinetici,  in  pazienti che presentino
contemporaneamente  aumento  delle  transaminasi  (ALAT   e/o   ASAT)
superiori  a  1,5  volte  il  limite superiore del normale intervallo
(LSN) e di fosfatasi alcalina superiore di 2,5 volte LSN, la dose  di
docetaxel raccomandata e' di 75 mg/m2 (si veda "SPECIALI AVVERTENZE E
PRECAUZIONI D'USO" e "PROPRIETA' FARMACOCINETICHE"). Nei pazienti con
valori  sierici  di  bilirubina superiori al LSN e/o valori di ALAT e
ASAT superiori di 3,5 volte il LSN associati a  valori  di  fosfatasi
alcalina  superiori  di  6 volte il LSN, non si puo' raccomandare una
riduzione di dosaggio e il docetaxel non deve  essere  usato  se  non
strettamente indicato.
Bambini:  La  sicurezza e l'efficacia di docetaxel nei bambini non e'
stata ancora accertata.
Anziani: Con riferimento alla farmacocinetica di popolazione, non  vi
sono speciali istruzioni per l'uso negli anziani.
4.3.   CONTROINDICAZIONI
Il  docetaxel  e'  controindicato  nei  pazienti  con storia di gravi
reazioni di ipersensibilita' al farmaco o al polisorbato 80.
Il docetaxel non dovrebbe essere usato nei  pazienti  con  una  conta
iniziale di neutrofili minore 1500 cellule/mm3.
Il docetaxel non deve assolutamente essere usato dalle donne in stato
di gravidanza o durante l'allattamento.
Il  docetaxel non dovrebbe essere usato in pazienti con insufficienza
epatica grave, in mancanza di dati  disponibili  (si  veda  "SPECIALI
AVVERTENZE   E   PRECAUZIONI   D'USO"   e   "POSOLOGIA  E  METODO  DI
SOMMINISTRAZIONE").
4.4.   SPECIALI AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Salvo  controindicazioni,  una  premedicazione  con   corticosteroidi
orali,  come  desametazone  16 mg al di' (es. 8 mg BID) per 5 giorni,
iniziando il giorno prima della somministrazione di  docetaxel,  puo'
ridurre  l'incidenza  e la gravita' della ritenzione di liquidi cosi'
come la  gravita'  della  reazioni  di  ipersensibilita'  (  si  veda
"POSOLOGIA E METODO DI SOMMINISTRAZIONE").
Gravi  reazioni  di  ipersensibilita', caratterizzate da ipotensione,
broncospasmo  e   eruzione/eritema   generalizzato,   sono   comparse
approssimativamente nel 5,3% dei pazienti in terapia con docetaxel.
EMATOLOGIA
La  neutropenia e' la piu' frequente delle reazioni avverse osservate
con docetaxel. I nadir dei neutrofili sono  comparsi  dopo  8  giorni
(valore  mediano)  ma  nei  pazienti trattati precedentemente a forti
dosi questo intervallo puo' essere abbreviato. In tutti i pazienti in
trattamento con docetaxel  deve  essere  eseguito  frequentemente  un
controllo  dell'emocromo  completo.  I  pazienti  non  devono  essere
trattati di nuovo con docetaxel finche' il valore dei neutrofili  non
ritorni  maggiore  uguale  a  1500  cellule/mm3 (si veda "POSOLOGIA E
METODO DI SOMMINISTRAZIONE").
In caso di grave neutropenia (minore 500 cellule/mm3 per sette giorni
o piu') nel corso di un ciclo di docetaxel, si raccomanda di  ridurre
la  dose  nei  successivi cicli terapeutici o di adottare appropriate
misure sintomatiche.
REAZIONI DI IPERSENSIBILITA'
I pazienti devono essere tenuti sotto  stretta  osservazione  per  la
possibile  comparsa  di  reazioni  di  ipersensibilita', specialmente
durante  la  prima  e  la  seconda  infusione.  Entro  pochi   minuti
dall'inizio  dell'infusione di docetaxel possono verificarsi reazioni
di ipersensibilita' percio' devono essere tenuti a disposizione mezzi
per il trattamento della ipotensione e broncospasmo. Se si verificano
reazioni di  ipersensibilita'  con  sintomi  minori  come  vampate  o
reazioni  cutanee  localizzate  non  e'  necessario  interrompere  la
terapia.   Tuttavia   reazioni   gravi,   come   ipotensione   grave,
broncospasmo o eruzione/eritema generalizzati richiedono  l'immediata
sospensione   dell'infusione   di   docetaxel   ed   un   trattamento
appropriato.  I  pazienti  in  cui  comparissero  gravi  reazioni  di
ipersensibilita' non devono piu' assumere docetaxel.
REAZIONI CUTANEE
E' stato osservato eritema cutaneo localizzato alle estremita' (palmo
delle  mani  e  pianta dei piedi) con edema seguito da desquamazione.
Sintomi gravi quali  eruzioni  seguite  da  desquamazione  che  hanno
portato  alla  interruzione  o  alla  sospensione del trattamento con
docetaxel sono  state  osservate  nel  5,9%  dei  pazienti  (si  veda
"POSOLOGIA  E  METODO  DI  SOMMINISTRAZIONE"). Non e' stata osservata
epidermolisi bollosa.
RITENZIONE DI LIQUIDI
Se non controindicati, una premedicazione con  corticosteroidi  orali
quali  ad  esempio  desametazone 16 mg al giorno (es. 8 mg BID) per 5
giorni  a  partire  dal  giorno  precedente  la  somministrazione  di
docetaxel, puo' ridurre l'incidenza e la gravita' della ritenzione di
liquidi, cosi' come la gravita' delle reazioni di ipersensiblita' (si
veda "POSOLOGIA E METODO DI SOMMINISTRAZIONE").
I pazienti con grave ritenzione di liquidi, come versamento pleurico,
pericardico e ascite, devono essere monitorati attentamente.
PAZIENTI CON DISFUNZIONI EPATICHE
In  pazienti  trattati  con docetaxel a dosi di 100 mg/m2 che abbiano
valori delle transaminasi (ALAT e/o ASAT) superiori di 1,5  volte  il
LSN  unitamente  ad  aumento della fosfatasi alcalina di 2,5 volte il
LSN e' alto il rischio di sviluppare  gravi  reazioni  avverse  quali
morte tossica, compresa sepsi ed emorragia gastrointestinale che puo'
risultare  fatale,  neutropenia febbrile, infezioni, trombocitopenia,
stomatiti e astenia. Pertanto nei pazienti con dati di  funzionalita'
epatica  elevati  la  dose raccomandata di docetaxel e' di 75 mg/m2 e
gli esami di controllo  della  funzionalita'  epatica  devono  essere
condotti  prima  del  trattamento  e  prima  di  ogni  ciclo (si veda
"Posologia e metodo di somministrazione"). Nei pazienti  che  abbiano
valori  sierici  di bilirubina maggiore LSN e/o valori di ALAT e ASAT
superiori di  3,5  volte  il  LSN  unitamente  a  fosfatasi  alcalina
superiore di 6 volte il LSN non si puo' raccomandare una riduzione di
dosaggio  e  docetaxel  non  deve  essere  usato  se non strettamente
indicato.
SISTEMA NERVOSO
Una neurotossicita' periferica grave e' stata osservata nel 4,1%  dei
pazienti  e  richiede  una riduzione della dose (si veda "POSOLOGIA E
METODO DI SOMMINISTRAZIONE").
ALTRO
Devono essere adottate misure contraccettive durante il trattamento e
per almeno tre mesi dopo la sua sospensione.
4.5.   INTERAZIONI
Non vi sono  studi  eseguiti  ad  hoc  per  valutare  le  interazioni
farmacologiche del docetaxel.
Studi in vitro hanno dimostrato che il metabolismo del docetaxel puo'
essere  modificato  dalla  somministrazione contemporanea di composti
inducenti o inibenti il citocromo P450 3A o  che  vengano  da  questo
metabolizzati  (e possano percio' inibire competitivamente l'enzima),
quali  ciclosporine,  terfenadina,   ketoconazolo,   eritromicina   e
troleandomicina.  Di  conseguenza  usare  cautela  nel trattamento di
pazienti in terapia concomitante con  tali  farmaci  per  il  rischio
potenziale di interazioni importanti.
Il  docetaxel  e'  altamente legato alle proteine (maggiore del 95%).
Anche  se  non  e'  stata  studiata  specificatamente  la   possibile
interazione   in  vivo  tra  docetaxel  e  terapie  concomitanti,  le
interazioni in vitro tra farmaci strettamente  legati  alle  proteine
quali   eritromicina,   difenidramina,   propranololo,   propafenone,
fenitoina, salicilati, sulfametoxazolo e sodio  valproato  non  hanno
evidenziato  influenze sul legame di docetaxel alle proteine. Inoltre
il desametazone non modifica il  legame  proteico  di  docetaxel.  Il
docetaxel non influenza il legame della digitossina.
4.6.   USO IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non  sono  stati effettuati studi nella donna in gravidanza. In studi
effettuati sul ratto e sul coniglio, docetaxel risulta  embriotossico
e  fetotossico  e  riduce  la  fertilita'  nel  ratto. Come per altri
farmaci citotossici, il docetaxel  puo'  provocare  danno  fetale  se
somministrato  a donne in gravidanza. Per questo motivo docetaxel non
deve essere somministrato a donne gravide. Le donne in  eta'  fertile
in  trattamento  con  docetaxel devono essere avvertite di evitare il
rischio di una gravidanza e  di  avvisare  immediatamente  il  medico
curante nel caso in cui cio' avvenga.
Il  docetaxel  e' una sostanza lipofila ma non e' noto se sia escreto
nel latte materno. Di conseguenza, data la potenziale  insorgenza  di
reazioni  avverse  nel  lattante,  l'allattamento al seno deve essere
interrotto durante il trattamento con docetaxel.
4.7.   EFFETTI SULLA GUIDA E SULL'USO DI MACCHINE
E' improbabile che  docetaxel  abbia  influenza  sulla  capacita'  di
guidare o di utilizzare macchine.
4.8.   EFFETTI INDESIDERATI
La  valutazione  delle  reazioni  avverse considerate possibilmente o
probabilmente correlate alla somministrazione di docetaxel  e'  stata
effettuata  su  1312 pazienti con test di funzionalita' epatica nella
norma prima del trattamento, che hanno assunto il farmaco  alla  dose
iniziale  programmata  di 100 mg/m2 in infusione endovenosa di un'ora
indipendentemente dalla premedicazione. Questi  pazienti  sono  stati
reclutati  in 36 studi clinici eseguiti in Europa e Nord America (514
con tumore alla mammella, 798 con altri tipi di tumore).
EMATOLOGIA
La reazione  avversa  piu'  frequentemente  comparsa  nel  corso  del
trattamento con docetaxel (in pazienti non trattati con G-CSF) era la
neutropenia,  reversibile  e non cumulativa. La mediana del nadir era
di 7 giorni e la durata mediana  di  neutropenia  grave  (minore  500
cellule/mm3)  era  di 7 giorni. Una neutropenia grave e' comparsa nel
56,4% dei cicli (76,4%  dei  pazienti)  e  la  sua  durata  e'  stata
superiore a 7 giorni nel 3,5% dei cicli valutabili.
Nel  11,8%  dei  pazienti (3% dei cicli) alla neutropenia (minore 500
cellule/mm3) era associata febbre e si sono osservate infezioni gravi
associate ad una conta dei neutrofili minore 500 cellule/mm3 nel 4,6%
dei pazienti (1,2% dei cicli). Nel 20% dei pazienti  (6%  dei  cicli)
sono  stati  descritti  episodi  infettivi,  gravi  (tra  cui sepsi e
polmonite) nel 5,7% dei pazienti (1,4% dei cicli) e fatali  in  circa
l'1,7% dei pazienti.
Trombocitopenia  (minore  100.000 cellule/mm3) e' stata riportata nel
7,8% dei pazienti. Nel 2,4% dei pazienti sono stati riportati episodi
di sanguinamento che raramente erano associati ad una trombocitopenia
grave (minore 50.000 cellule/mm3).
Nel 90,4% dei pazienti e' stata osservata anemia  (minore  11  g/dl),
grave nel 8,9% dei casi (minore 8 g/dl).
REAZIONI DI IPERSENSIBILITA'
Reazioni  di  ipersensibilita', solitamente da lievi a moderate, sono
comparse nel 25,9% dei pazienti (9,4% dei cicli) entro  pochi  minuti
dall'inizio dell'infusione di docetaxel.
I  sintomi piu' frequentemente descritti sono stati vampate, esantema
con o senza prurito, difficolta' di respiro, mal di schiena,  dispnea
e reazioni febbrili da farmaco o brividi.
Reazioni  gravi  caratterizzate  da  ipotensione  e/o  broncospasmo e
eruzione/eritema generalizzato, sono state  osservate  nel  5,3%  dei
pazienti.  Queste    reazioni  si sono risolte con la sospensione del
trattamento e una appropriata terapia.
REAZIONI CUTANEE
Nel 56,6% dei casi si sono  osservate  reazioni  cutanee  reversibili
generalmente  da lievi a moderate. Il 73% delle stesse sono risultate
reversibili entro 21 giorni. Queste risultavano caratterizzate da  un
esantema  con  eruzioni  localizzate  principalmente ai piedi ed alle
mani, ma anche alle braccia, al viso o al torace, frequentemente  as-
sociate  al  prurito.  Le eruzioni generalmente comparivano entro una
settimana  dall'infusione  di  docetaxel,  scomparivano  prima  della
successiva  infusione  e  non  erano invalidanti. Meno frequentemente
(5,9% dei casi) sono stati riportati  sintomi  gravi,  come  eruzione
seguita    da   desquamazione,   che   raramente   hanno   comportato
l'interruzione o la sospensione del trattamento con docetaxel.
Nel 27,9%  dei  pazienti  sono  stati  riportati  disturbi  ungueali,
caratterizzati  da  ipo  od  iperpigmentazione  e  talvolta  dolore e
onicolisi (2,6% dei casi).
RITENZIONE DI LIQUIDI
E' stata osservata ritenzione di liquidi nel  50%  (5,3%  grave)  dei
pazienti  che hanno ricevuto la premedicazione suggerita in confronto
all'81,6% (22,4% grave) dei pazienti senza premedicazione.
Sono  state  riportate  reazioni  quali  edema  periferico   e   meno
frequentemente  versamento  pleurico, versamento pericardico, ascite,
lacrimazione con o senza congiuntivite ed aumento ponderale.  L'edema
periferico  inizia  generalmente  agli arti inferiori e puo' divenire
generalizzato con un aumento ponderale di 3 kg o piu'. La  ritenzione
di  liquidi  e'  cumulativa  sia  per  incidenza  che  per  gravita'.
L'insorgenza di ritenzione di liquidi moderata o grave  e'  ritardata
(dose  cumulativa  mediana:  745,6  mg/m2),  nei  pazienti  che hanno
ricevuto  la  premedicazione   in   confronto   ai   pazienti   senza
premedicazione  (dose  cumulativa  mediana: 489,7 mg/m2), tuttavia e'
stata riportata anche in alcuni pazienti durante  i  primi  cicli  di
terapia.  La  sospensione  del trattamento e' stata necessaria nel 2%
dei pazienti che hanno ricevuto premedicazione come raccomandato.  Il
tempo  mediano di reversibilita' della ritenzione di liquidi e' stato
di 29 settimane (da 0 a 42  +  settimane)  nei  pazienti  con  idonea
premedicazione.
La  ritenzione dei liquidi non e' stata accompagnata da episodi acuti
di oliguria o ipotensione.
Raramente  la  disidratazione  e' risultata associata a ritenzione di
liquidi.
APPARATO DIGERENTE
Effetti  gastroenterici,  come  nausea,  vomito,  diarrea  e   dolore
addominale,  sono  stati  osservati  nel  40,5%,  24,5%, 40,6% e 7,3%
rispettivamente dei casi trattati, con un'incidenza di reazioni gravi
del 4%, 3%, 4% e 1% rispettivamente.
Anoressia e' stata osservata nel 16,8% dei pazienti  e  raramente  e'
risultata  grave.  Costipazione  e' stata osservata nel 9,3% dei casi
(0,2%  grave).  Stomatiti   ed   esofagiti   sono   state   riportate
rispettivamente  nel  41,8%  (5,3%  grave)  e  1%  (0,4%  grave)  dei
pazienti.
Emorragia gastrointestinale e' stata osservata nell'1,4% dei pazienti
(0,3% grave).
SISTEMA NERVOSO
Nel 45,9% dei pazienti sono comparsi sintomi neurosensitivi da  lievi
a  moderati  quali parestesia, disestesia o dolore compreso quello di
tipo urente, che sono stati considerati gravi nel 4,1% dei casi.
Sintomi neuromotori, caratterizzati principalmente da debolezza, sono
stati osservati nel 13,8% dei pazienti ed erano gravi solo nel 4% dei
casi.
I sintomi scomparivano spontaneamente entro  3  mesi  nel  35,5%  dei
pazienti per i quali sono disponibili dati di neurotossicita'.
APPARATO CARDIOVASCOLARE
Nel  3,8%  dei  pazienti e' comparsa ipotensione che ha richiesto una
terapia nello 0,7% dei casi. Nel 4,1% dei pazienti sono comparsi dis-
turbi  del  ritmo,  gravi  nello  0,7%  dei  casi.   Altre   reazioni
cardiovascolari  clinicamente  significative comprendono ipertensione
(2,4%) o insufficienza cardiaca (0,46%); la correlazione  tra  questi
eventi  e  la  somministrazione di docetaxel non e' stata chiaramente
dimostrata.
REAZIONI NEL SITO DI INFUSIONE
Le reazioni nel sito di infusione sono state generalmente lievi, sono
comparse nel 5,6% dei pazienti e consistevano  in  iperpigmentazione,
infiammazione,   arrossamento  o  secchezza  della  cute,  flebite  o
stravaso e rigonfiamento venoso.
FEGATO
Aumento di ASAT, ALAT, bilirubinemia e fosfatasi alcalina maggiori di
2.5 volte i limiti superiori della norma sono stati osservati in meno
del 5% dei pazienti.
ALTRI EFFETTI
Alopecia e' stata  osservata  nel  79%  dei  pazienti,  ma  e'  stata
considerata  grave  solo  nel 67%. L'alopecia era reversibile nel 13%
dei pazienti per i quali sono disponibili i dati; il tempo mediano di
recupero e' stato di 22 settimane dopo l'iniziale perdita di capelli.
Astenia e' stata osservata nel 62,6% dei pazienti,  grave  nell'11,2%
dei  casi. Artralgie e mialgie generalmente di grado lieve o moderato
sono state osservate nell'8,6% e 20% dei pazienti rispettivamente.
Dispnea e' stata riportata nel 16,1% (2,7% grave) dei pazienti ed  e'
risultata    frequentemente    associata    a   reazioni   acute   di
ipersensibilita', infezioni respiratorie  e  interessamento  tumorale
dei polmoni.
Dolore  generalizzato  o localizzato e' stato osservato nel 16,5% dei
pazienti, grave  nello  0,8%  dei  casi.  Dolore  toracico  e'  stato
osservato   nel   4,5%   dei   pazienti   (0,4%  grave)  senza  alcun
coinvolgimento cardiaco o respiratorio.
4.9.   SOVRADOSAGGIO
Sono  stati  riportati  due  casi  di  sovradosaggio.  Un paziente ha
ricevuto 150 mg/m2 e un altro 200 mg/m2 in un'ora  di  infusione.  In
entrambi si sono osservate grave neutropenia, lieve astenia, reazioni
cutanee e lieve parestesia che sono totalmente regredite.
In  caso  di sovradosaggio, il paziente deve essere ricoverato in una
unita' specializzata e le funzioni vitali  strettamente  controllate.
Non  si  conosce  un  antidoto  per il sovradosaggio di docetaxel. Le
principali  precoci  complicazioni   del   sovradosaggio   dovrebbero
consistere  in  depressione  midollare,  neurotossicita' periferica e
mucosite.
5.     PROPRIETA' FARMACOLOGICHE, TOSSICOLOGICHE ED ELEMENTI DI
       FARMACOCINETICA
5.1.   PROPRIETA FARMACODINAMICHE
Gruppo  farmacoterapeutico:  farmaco  antineoplastien,  Codice   ATC:
L01CD.
5.1.1. DATI PRECLINICI
Il  docetaxel  e'  un  farmaco  antineoplastico  che agisce favorendo
l'aggregazione di tubulina in microtubuli stabili e inibisce la  loro
disaggregazione,  portando  cosi'  ad  una  notevole  diminuzione  di
tubulina libera. Il legame di docetaxel ai microtubuli non altera  il
numero dei protofilamenti.
Il  docetaxel  in vitro spezza il sistema microtubulare cellulare che
e' essenziale per funzioni vitali della cellula  quali  la  mitosi  e
l'interfase.
Il  docetaxel  in  vitro  e' citotossico nei confronti di varie linee
tumorali murine ed umane e di  tumori  umani  asportati  recentemente
nelle    prove    clonogeniche    effettuate.   Docetaxel   raggiunge
concentrazioni intra-cellulari elevate e durature. Inoltre  docetaxel
e'  attivo  su  alcune  linee  cellulari (ma non tutte) esprimenti un
eccesso di glicoproteina-p, codificata dal gene di multiresistenza ai
farmaci. In vivo, docetaxel ha sperimentalmente un ampio  spettro  di
azione  nei  confronti  di tumori murini in stadio avanzato, e tumori
umani innestati, indipendentemente dallo schema posologico.
5.1.2. DATI CLINICI
TUMORE DELLA MAMMELLA
Sei studi di Fase II sono stati condotti in  pazienti  con  carcinoma
della  mammella  localmente  avanzato o metastatico. Un totale di 117
pazienti   non   hanno   ricevuto   una   precedente    chemioterapia
(precedentemente  non  trattati)  mentre  i  111  pazienti  che hanno
ricevuto  una  precedente  chemioterapia  (precedentemente  trattati)
comprendevano  83  pazienti nei quali il tumore e' progredito durante
la terapia  con  antraciclina  (antraciclino-resistenti).  In  questi
studi  clinici  il  docetaxel e' stato somministrato alla dose di 100
mg/m2 per infusione della durata di un'ora ogni tre settimane.
La percentuale totale di risposta (PTR) e' stata del 56% nei pazienti
resistenti alle antracicline con un 4,4% di risposte  complete  (RC).
Un  46%  di  PTR  e'  stato  osservato  nei  pazienti refrattari alla
antracicline, con un 7,3% di RC. La durata mediana della risposta  e'
stata  di 27 settimane nei pazienti resistenti alle antracicline e di
28 settimane nei pazienti  refrattari  alle  antracicline.  Il  tempo
mediano  di sopravvivenza e' stato di 11 mesi nei pazienti resistenti
alle antracicline.
E'  stato  osservato  un piu' alto tasso di risposta nei pazienti con
metastasi viscerali, 53,1% nel sottogruppo dei 49 pazienti resistenti
alle antracicline.
Un tasso di risposta significativo del  40%  e'  stato  osservato  in
pazienti  con  metastasi  epatiche e del 63,2% in pazienti con tumori
dei tessuti molli.
Tuttavia, data la mancanza di studi clinici comparativi randomizzati,
non e' ancora stato stabilito l'esatto rapporto rischio/beneficio.
5.2.   CARATTERISTICHE FARMACOCINETICHE
La farmacocinetica di docetaxel e' stata  studiata  in  pazienti  con
tumore  dopo  somministrazione di 20-115 mg/m2 in studi di Fase I. Il
profilo  cinetico  di  docetaxel  non  e'   dose-dipendente   ed   e'
consistente  con  un modello farmacocinetico a tre compartimenti, con
emivite per le fasi alfa, beta e gamma rispettivamente di 4 min.,  36
min.  e  11,1  ore.  La  fase  tardiva  e' in parte dovuta al ritorno
relativamente lento di docetaxel dal compartimento  periferico.  Dopo
la  somministrazione  di  100  mg/m2 per infusione di un'ora e' stato
ottenuto un livello medio di picco plasmatico di 3,7 mcg/ml, con  una
corrispondente AUC di 4.6 h.mcg/ml. Valori medi di clearance totale e
volume  di  distribuzione  allo steady state erano rispettivamente 21
l/h/m2 e 113 l. Le variazioni interindividuali della clearance totale
sono state di circa il  50%.  Il  docetaxel  si  lega  alle  proteine
plasmatiche per oltre il 95%.
Uno  studio  con  14C-docetaxel e' stato condotto in tre pazienti con
tumore. Docetaxel era  eliminato  sia  nelle  urine  sia  nelle  feci
tramite  ossidazione  mediata  dal  citocromo P 450 del gruppo estere
tertbutilico; entro sette  giorni,  circa  il  6%  ed  il  75%  della
radioattivita' somministrata viene escreta rispettivamente attraverso
le  urine  e  le  feci.  Circa l'80% della radioattivita' riscontrata
nelle feci e' escreta entro  le  prime  48  ore  sotto  forma  di  un
metabolita  maggiore  e  tre  metaboliti  minori inattivi e quantita'
molto piccole di prodotto immodificato.
Uno studio di farmacocinetica di popolazione e' stato eseguito su 577
pazienti. I parametri farmacocinetici calcolati attraverso il modello
erano molto vicini a quelli osservati  negli  studi  di  Fase  I.  La
farmacocinetica del docetaxel non e' stata modificata dall'eta' o dal
sesso  del  paziente.  In  un  piccolo  numero di pazienti (n=23) con
risultati biochimici che suggerivano una moderata disfunzione epatica
(ALAT, ASAT maggiore 1,5 volte il limite superiore normale, associate
a fosfatasi alcalina maggiore 2,5 il limite  superiore  normale),  la
clearance  totale e' diminuita in media del 27% (si veda "POSOLOGIA E
METODO DI  SOMMINISTRAZIONE").  La  clearance  di  docetaxel  non  e'
modificata  nei  pazienti  con ritenzione di fluidi lieve o moderata.
Non sono disponibili dati in pazienti con ritenzione di fluidi grave.
5.3.   DATI PRECLINICI DI TOLLERABILITA'
La potenzialita' cancerogenica di docetaxel non e' stata studiata.
Il  docetaxel  si  e'  dimostrato  mutageno  nel  test  in  vitro  di
aberrazione  cromosomiale  in  cellule  CHO-K1 e in vivo nel test del
micronucleo nel topo. Tuttavia docetaxel non e' mutageno nel test  di
Ames  o nel test di mutazione genica CHO/HGPRT. Questi risultati sono
consistenti con l'attivita' farmacologica di docetaxel.
Reazioni avverse sugli organi genitali maschili, osservate nel  corso
di  studi di tossicita' nei roditori, suggeriscono che docetaxel puo'
danneggiare la fertilita' maschile.
6.     INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1.   ECCIPIENTI
Ogni  ml di soluzione di docetaxel contiene 40 mg di docetaxel anidro
e 1040 mg di polisorbato 80. Ogni ml di solvente contiene etanolo  al
13% in acqua per preparazioni iniettabili.
6.2.   INCOMPATIBILITA'
Non note.
6.3.   DURATA DI STABILITA
I flaconi integri di TAXOTERE concentrato per infusione devono essere
conservati  in  condizioni refrigerate e protetti dalla luce intensa.
La stabilita' in queste condizioni e' di 12 mesi per TAXOTERE 20  mg.
Il congelamento non altera il prodotto.
6.4.   SPECIALI PRECAUZIONI PER LA CONSERVAZIONE
I  flaconi integri devono essere conservati in condizioni refrigerate
e protetti dalla luce intensa.
6.5.   CARATTERISTICHE E CAPACITA DEL CONTENITORE
Flaconcino di TAXOTERE 20 mg
Il flaconcino di TAXOTERE 20 mg, ha una capacita'  di  7  ml,  e'  in
vetro chiaro con una capsula verde rimovibile.
Il  flaconcino  di TAXOTERE 20 mg contiene una soluzione di docetaxel
in polisorbato 80 a concentrazione 40 mg/ml.
Ogni flaconcino di TAXOTERE 20 mg contiene 0,59 ml della soluzione di
docetaxel 40 mg/ml,  equivalente  a  23,6  mg  di  docetaxel.  Questo
sovradosaggio  e' stato stabilito durante lo sviluppo di TAXOTERE per
compensare la  perdita  di  liquido  durante  la  preparazione  della
soluzione  prediluita dovuta alla formazione di schiuma, all'adesione
alle  pareti  del  flaconcino   e   allo   "spazio   morto".   Questo
sovradosaggio  assicura che dopo la diluizione con l'intero contenuto
della  fiala  di  solvente  acclusa  a  TAXOTERE,  il  volume  minimo
estraibile  di  soluzione prediluita sia di 2 ml, contenenti 10 mg/ml
di docetaxel, che corrisponde al contenuto dichiarato in etichetta di
20 mg per flaconcino.
Flaconcino di solvente per TAXOTERE 20 mg
Il solvente per TAXOTERE 20 mg e' contenuto in un flaconcino di 7  ml
in vetro chiaro con capsula rimovibile trasparente.
Il  solvente  per  TAXOTERE 20 mg e' composto da una soluzione al 13%
p/p di etanolo in acqua per preparazioni iniettabili.
Ogni flaconcino di solvente per TAXOTERE 20 mg contiene  1,83  ml  di
soluzione.  Questo  volume  e'  stato calcolato sulla base del volume
effettivo dei flaconcini di TAXOTERE 20  mg.  L'aggiunta  dell'intero
contenuto  del  flaconcino  di  solvente  a  quello di TAXOTERE 20 mg
assicura l'ottenimento di una soluzione prediluita  di  10  mg/ml  di
docetaxel.
TAXOTERE (Docetaxel) 20 mg
Ogni  blister  contiene  un  flacone monodose di TAXOTERE (docetaxel)
equivalente a 20 mg di docetaxel (anidro) in 0,5  ml  di  polisorbato
(volume  effettivo:  23,6 mg/0,59 ml) e una singola fiala di solvente
per TAXOTERE contenente 1,83 ml  di  etanolo  al  13%  in  acqua  per
preparazioni iniettabili.
6.6.   ISTRUZIONI E MODALITA D'USO
RACCOMANDAZIONI PER MANEGGIARE CON SICUREZZA
TAXOTERE  e'  un  farmaco  antineoplastico e, come con altri prodotti
potenzialmente tossici, si deve usare cautela nel maneggiarlo  e  nel
prepararne soluzioni. Si raccomanda l'uso di guanti.
Se  TAXOTERE  in  forma  concentrata,  prediluita  o in soluzione per
infusione  dovesse  entrare  in  contatto  con   la   pelle,   lavare
immediatamente  e  perfettamente  con  acqua e sapone. Se TAXOTERE in
forma concentrata, prediluita o in soluzione  per  infusione  dovesse
entrare  in  contatto  con  membrane  mucose, lavare immediatamente e
perfettamente con acqua.
PREPARAZIONE PER LA SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA
a) Preparazione della soluzione pronta per l'uso di TAXOTERE  (10  mg
docetaxel/ml)
Togliere  dal frigorifero il numero di scatole di TAXOTERE necessarie
e mantenerle a temperatura ambiente per 5 minuti.
Usando una siringa graduata con ago aspirare l'intero  contenuto  del
flaconcino di TAXOTERE
Iniettare   l'intero   contenuto  della  siringa  nel  corrispondente
flaconcino di TAXOTERE.
Rimuovere la siringa e l'ago e agitare manualmente per 15 secondi.
Lasciare riposare il flaconcino di soluzione prediluita per 5  minuti
a  temperatura ambiente e quindi controllare che la soluzione risulti
chiara e omogenea. (La formazione di schiuma e' normale anche dopo  5
minuti a causa del contenuto di polisorbato 80 nella formulazione).
La  soluzione prediluita contiene 10 mg/ml di docetaxel ed e' stabile
per 8 ore in frigorifero o a temperatura ambiente.
b) Preparazione della soluzione per infusione
Per ottenere  la  dose  richiesta  per  il  paziente  possono  essere
necessari  piu'  flaconcini di soluzione prediluita. Sulla base della
dose necessaria per il paziente espressa in mg, prelevare  in  asepsi
il  volume corrispondente di soluzione prediluita contenente 10 mg/ml
di docetaxel da un numero  appropriato  di  flaconcini  di  soluzione
prediluita per mezzo di una siringa graduata con ago.
Ad esempio per una dose di 140 mg di docetaxel si devono prelevare 14
ml di soluzione prediluita di docetaxel.
Iniettare il volume necessario di soluzione prediluita in una sacca o
flacone  di  250  ml  contenenti  una  soluzione  glucosata  al  5% o
soluzione fisiologica allo 0,9%. Nel caso in cui sia  necessaria  una
dose  di  docetaxel superiore a 240 mg, utilizzare un volume maggiore
di soluzione da infusione in modo che la concentrazione di  docetaxel
non superi 0,9 mg/ml.
Mescolare manualmente la sacca o il flacone con movimento rotatorio.
La  soluzione  infusionale  di  TAXOTERE deve essere somministrata in
asepsi per via endovenosa  il  piu'  presto  possibile  dopo  la  sua
preparazione,  per  infusione  della  durata  di  1 ora a temperatura
ambiente e in condizioni normali di luminosita'.
Come  per  tutti  i  prodotti  per  uso  parenterale,  la   soluzione
prediluita  e  la  soluzione  perfusionale  di  TAXOTERE  deve essere
esaminata  visivamente  prima  dell'uso,  le   soluzioni   contenenti
precipitati devono essere eliminate.
MODALITA' DI ELIMINAZIONE
Tutti   i  dispositivi  che  sono  stati  utilizzati  per  diluire  o
somministrare TAXOTERE devono essere trattati in accordo con le  pro-
cedure standard.
7.             NOME  E  INDIRIZZO  DEL  TITOLARE  DELL'AUTORIZZAZIONE
       ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Rhone-Poulenc Rorer S.A.
20 Avenue Raymond Aron,
92165 Antony Cedex
Francia
8.     NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/95/002/001
9.     DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
27 Novembre 1995
10.    DATA DI REVISIONE DEL TESTO
1.     NOME DELLA SPECIALITA' MEDICINALE
TAXOTERE (docetaxel) 80 mg
2.     COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Flaconi  monodose  di  TAXOTERE  contenenti  docetaxel  in  forma  di
triidrato, corrispondente a 80 mg di docetaxel (anidro), in 2,0 ml di
polisorbato 80. La soluzione viscosa contiene 40 mg/ml  di  docetaxel
(anidro).
3.     FORMA FARMACEUTICA
Concentrato per infusione - Soluzione per uso parenterale da diluire.
4.     INFORMAZIONI CLINICHE
4.1.   INDICAZIONI TERAPEUTICHE.
TAXOTERE (docetaxel) e' indicato per il trattamento in monoterapia di
pazienti con tumore della mammella localmente avanzato o metastatico:
a)        resistenti o con recidiva dopo una precedente chemioterapia
citotossica.
b)     con recidiva durante una terapia citotossica adiuvante.
La terapia citotossica precedente deve includere un antraciclina.
L'utilizzo di docetaxel deve essere limitato a reparti  specializzati
nella   somministrazione   di   terapie   citotossiche   e   la   sua
somministrazione deve essere effettuata  sotto  il  controllo  di  un
oncologo specializzato.
4.2.   POSOLOGIA E METODO DI SOMMINISTRAZIONE
DOSAGGIO RACCOMANDATO:
Il  dosaggio raccomandato di docetaxel in monoterapia e' 100 mg/m2 in
infusione  endovenosa  di  un'ora  ogni  tre   settimane   (si   veda
"ISTRUZIONI  E  MODALITA'  D'USO").  I  pazienti devono essere tenuti
sotto stretta  osservazione,  specialmente  durante  la  prima  e  la
seconda  infusione  di  docetaxel, a causa del rischio di reazioni di
ipersensibilita' (si veda "SPECIALI AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO").
Salvo  controindicazioni,  una  premedicazione  con   corticosteroidi
orali,  come  desametazone  16 mg al di' (es. 8 mg BID) per 5 giorni,
iniziando il giorno prima della somministrazione di  docetaxel,  puo'
ridurre  l'incidenza  e la gravita' della ritenzione di liquidi cosi'
come la gravita' delle reazioni di ipersensibilita'.
ADATTAMENTO DELLA POSOLOGIA DURANTE IL TRATTAMENTO:
Il docetaxel deve essere somministrato quando la conta dei neutrofili
e' maggiore-uguale 1500 cellule/mm3. Nei pazienti in corso di terapia
con docetaxel in cui compaia una neutropenia febbrile, una conta  dei
neutrofili minore 500 cellule/mm3 per piu' di una settimana, reazioni
cutanee  gravi  o  ingravescenti,  o  neuropatia periferica grave, il
dosaggio di docetaxel deve essere ridotto da 100 mg/m2 a 75 mg/m2. Se
le suddette reazioni dovessero  persistere  con  un  dosaggio  di  75
mg/m2,  il  dosaggio  deve essere ridotto da 75 mg/m2 a 55 mg/m2 o si
deve interrompere la terapia.
POPOLAZIONI PARTICOLARI:
Pazienti con insufficienza epatica:
Sulla  base  dei  dati  farmacocinetici,  in  pazienti che presentino
contemporaneamente  aumento  delle  transaminasi  (ALAT   e/o   ASAT)
superiori  a  1,5  volte  il  limite superiore del normale intervallo
(LSN) e di fosfatasi alcalina superiore di 2,5 volte LSN, la dose  di
docetaxel raccomandata e' di 75 mg/m2 (si veda "SPECIALI AVVERTENZE E
PRECAUZIONI D'USO" e "PROPRIETA' FARMACOCINETICHE"). Nei pazienti con
valori  sierici  di  bilirubina superiori al LSN e/o valori di ALAT e
ASAT superiori di 3,5 volte il LSN associati a  valori  di  fosfatasi
alcalina  superiori  di  6 volte il LSN, non si puo' raccomandare una
riduzione di dosaggio e il docetaxel non deve  essere  usato  se  non
strettamente indicato.
Bambini:  La  sicurezza e l'efficacia di docetaxel nei bambini non e'
stata ancora accertata.
Anziani: Con riferimento alla farmacocinetica di popolazione, non  vi
sono speciali istruzioni per l'uso negli anziani.
4.3.   CONTROINDICAZIONI
Il  docetaxel  e'  controindicato  nei  pazienti  con storia di gravi
reazioni di ipersensibilita' al farmaco o al polisorbato 80.
Il docetaxel non dovrebbe essere usato nei  pazienti  con  una  conta
iniziale di neutrofili minore 1500 cellule/mm3.
Il docetaxel non deve assolutamente essere usato dalle donne in stato
di gravidanza o durante l'allattamento.
Il  docetaxel non dovrebbe essere usato in pazienti con insufficienza
epatica grave, in mancanza di dati  disponibili  (si  veda  "SPECIALI
AVVERTENZE   E   PRECAUZIONI   D'USO"   e   "POSOLOGIA  E  METODO  DI
SOMMINISTRAZIONE").
4.4.   SPECIALI AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Salvo  controindicazioni,  una  premedicazione  con   corticosteroidi
orali,  come  desametazone  16 mg al di' (es. 8 mg BID) per 5 giorni,
iniziando il giorno prima della somministrazione di  docetaxel,  puo'
ridurre  l'incidenza  e la gravita' della ritenzione di liquidi cosi'
come la  gravita'  della  reazioni  di  ipersensibilita'  (  si  veda
"POSOLOGIA E METODO DI SOMMINISTRAZIONE").
Gravi  reazioni  di  ipersensibilita', caratterizzate da ipotensione,
broncospasmo  e   eruzione/eritema   generalizzato,   sono   comparse
approssimativamente nel 5,3% dei pazienti in terapia con docetaxel.
EMATOLOGIA
La  neutropenia e' la piu' frequente delle reazioni avverse osservate
con docetaxel. I nadir dei neutrofili sono  comparsi  dopo  8  giorni
(valore  mediano)  ma  nei  pazienti trattati precedentemente a forti
dosi questo intervallo puo' essere abbreviato. In tutti i pazienti in
trattamento con docetaxel  deve  essere  eseguito  frequentemente  un
controllo  dell'emocromo  completo.  I  pazienti  non  devono  essere
trattati di nuovo con docetaxel finche' il valore dei neutrofili  non
ritorni  maggiore  uguale  a  1500  cellule/mm3 (si veda "POSOLOGIA E
METODO DI SOMMINISTRAZIONE").
In caso di grave neutropenia (minore 500 cellule/mm3 per sette giorni
o piu') nel corso di un ciclo di docetaxel, si raccomanda di  ridurre
la  dose  nei  successivi cicli terapeutici o di adottare appropriate
misure sintomatiche.
REAZIONI DI IPERSENSIBILITA'
I  pazienti  devono  essere  tenuti sotto stretta osservazione per la
possibile comparsa  di  reazioni  di  ipersensibilita',  specialmente
durante   la  prima  e  la  seconda  infusione.  Entro  pochi  minuti
dall'inizio dell'infusione di docetaxel possono verificarsi  reazioni
di ipersensibilita' percio' devono essere tenuti a disposizione mezzi
per il trattamento della ipotensione e broncospasmo. Se si verificano
reazioni  di  ipersensibilita'  con  sintomi  minori  come  vampate o
reazioni  cutanee  localizzate  non  e'  necessario  interrompere  la
terapia.   Tuttavia   reazioni   gravi,   come   ipotensione   grave,
broncospasmo o eruzione/eritema generalizzati richiedono  l'immediata
sospensione   dell'infusione   di   docetaxel   ed   un   trattamento
appropriato.  I  pazienti  in  cui  comparissero  gravi  reazioni  di
ipersensibilita' non devono piu' assumere docetaxel.
REAZIONI CUTANEE
E' stato osservato eritema cutaneo localizzato alle estremita' (palmo
delle  mani  e  pianta dei piedi) con edema seguito da desquamazione.
Sintomi gravi quali  eruzioni  seguite  da  desquamazione  che  hanno
portato  alla  interruzione  o  alla  sospensione del trattamento con
docetaxel sono  state  osservate  nel  5,9%  dei  pazienti  (si  veda
"POSOLOGIA  E  METODO  DI  SOMMINISTRAZIONE"). Non e' stata osservata
epidermolisi bollosa.
RITENZIONE DI LIQUIDI
Se non controindicati, una premedicazione con  corticosteroidi  orali
quali  ad  esempio  desametazone 16 mg al giorno (es. 8 mg BID) per 5
giorni  a  partire  dal  giorno  precedente  la  somministrazione  di
docetaxel, puo' ridurre l'incidenza e la gravita' della ritenzione di
liquidi, cosi' come la gravita' delle reazioni di ipersensiblita' (si
veda "POSOLOGIA E METODO DI SOMMINISTRAZIONE").
I pazienti con grave ritenzione di liquidi, come versamento pleurico,
pericardico e ascite, devono essere monitorati attentamente.
PAZIENTI CON DISFUNZIONI EPATICHE
In  pazienti  trattati  con docetaxel a dosi di 100 mg/m2 che abbiano
valori delle transaminasi (ALAT e/o ASAT) superiori di 1,5  volte  il
LSN  unitamente  ad  aumento della fosfatasi alcalina di 2,5 volte il
LSN e' alto il rischio di sviluppare  gravi  reazioni  avverse  quali
morte tossica, compresa sepsi ed emorragia gastrointestinale che puo'
risultare  fatale,  neutropenia febbrile, infezioni, trombocitopenia,
stomatiti e astenia. Pertanto nei pazienti con dati di  funzionalita'
epatica  elevati  la  dose raccomandata di docetaxel e' di 75 mg/m2 e
gli esami di controllo  della  funzionalita'  epatica  devono  essere
condotti  prima  del  trattamento  e  prima  di  ogni  ciclo (si veda
"Posologia e metodo di somministrazione"). Nei pazienti  che  abbiano
valori  sierici  di bilirubina maggiore LSN e/o valori di ALAT e ASAT
superiori di  3,5  volte  il  LSN  unitamente  a  fosfatasi  alcalina
superiore di 6 volte il LSN non si puo' raccomandare una riduzione di
dosaggio  e  docetaxel  non  deve  essere  usato  se non strettamente
indicato.
SISTEMA NERVOSO
Una neurotossicita' periferica grave e' stata osservata nel 4,1%  dei
pazienti  e  richiede  una riduzione della dose (si veda "POSOLOGIA E
METODO DI SOMMINISTRAZIONE").
ALTRO
Devono essere adottate misure contraccettive durante il trattamento e
per almeno tre mesi dopo la sua sospensione.
4.5.   INTERAZIONI
Non  vi  sono  studi  eseguiti  ad  hoc  per  valutare le interazioni
farmacologiche del docetaxel.
Studi in vitro hanno dimostrato che il metabolismo del docetaxel puo'
essere modificato dalla somministrazione  contemporanea  di  composti
inducenti  o  inibenti  il  citocromo P450 3A o che vengano da questo
metabolizzati (e possano percio' inibire competitivamente  l'enzima),
quali   ciclosporine,   terfenadina,   ketoconazolo,  eritromicina  e
troleandomicina. Di conseguenza  usare  cautela  nel  trattamento  di
pazienti  in  terapia  concomitante  con  tali farmaci per il rischio
potenziale di interazioni importanti.
Il docetaxel e' altamente legato alle proteine  (maggiore  del  95%).
Anche   se  non  e'  stata  studiata  specificatamente  la  possibile
interazione  in  vivo  tra  docetaxel  e  terapie  concomitanti,   le
interazioni  in  vitro  tra farmaci strettamente legati alle proteine
quali   eritromicina,   difenidramina,   propranololo,   propafenone,
fenitoina,  salicilati,  sulfametoxazolo  e sodio valproato non hanno
evidenziato influenze sul legame di docetaxel alle proteine.  Inoltre
il  desametazone  non  modifica  il  legame proteico di docetaxel. Il
docetaxel non influenza il legame della digitossina.
4.6.   USO IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non sono stati effettuati studi nella donna in gravidanza.  In  studi
effettuati  sul ratto e sul coniglio, docetaxel risulta embriotossico
e fetotossico e riduce  la  fertilita'  nel  ratto.  Come  per  altri
farmaci  citotossici,  il  docetaxel  puo'  provocare danno fetale se
somministrato a donne in gravidanza. Per questo motivo docetaxel  non
deve  essere  somministrato a donne gravide. Le donne in eta' fertile
in trattamento con docetaxel devono essere avvertite  di  evitare  il
rischio  di  una  gravidanza  e  di avvisare immediatamente il medico
curante nel caso in cui cio' avvenga.
Il docetaxel e' una sostanza lipofila ma non e' noto se  sia  escreto
nel  latte  materno. Di conseguenza, data la potenziale insorgenza di
reazioni avverse nel lattante, l'allattamento  al  seno  deve  essere
interrotto durante il trattamento con docetaxel.
4.7.   EFFETTI SULLA GUIDA E SULL'USO DI MACCHINE
E'  improbabile  che  docetaxel  abbia  influenza  sulla capacita' di
guidare o di utilizzare macchine.
4.8.   EFFETTI INDESIDERATI
La valutazione delle reazioni  avverse  considerate  possibilmente  o
probabilmente  correlate  alla somministrazione di docetaxel e' stata
effettuata su 1312 pazienti con test di funzionalita'  epatica  nella
norma  prima  del trattamento, che hanno assunto il farmaco alla dose
iniziale programmata di 100 mg/m2 in infusione endovenosa  di  un'ora
indipendentemente  dalla  premedicazione.  Questi pazienti sono stati
reclutati in 36 studi clinici eseguiti in Europa e Nord America  (514
con tumore alla mammella, 798 con altri tipi di tumore).
EMATOLOGIA
La  reazione  avversa  piu'  frequentemente  comparsa  nel  corso del
trattamento con docetaxel (in pazienti non trattati con G-CSF) era la
neutropenia, reversibile e non cumulativa. La mediana del  nadir  era
di  7  giorni  e  la  durata mediana di neutropenia grave (minore 500
cellule/mm3) era di 7 giorni. Una neutropenia grave e'  comparsa  nel
56,4%  dei  cicli  (76,4%  dei  pazienti)  e  la  sua durata e' stata
superiore a 7 giorni nel 3,5% dei cicli valutabili.
Nel  11,8%  dei  pazienti (3% dei cicli) alla neutropenia (minore 500
cellule/mm3) era associata febbre e si sono osservate infezioni gravi
associate ad una conta dei neutrofili minore 500 cellule/mm3 nel 4,6%
dei pazienti (1,2% dei cicli). Nel 20% dei pazienti  (6%  dei  cicli)
sono  stati  descritti  episodi  infettivi,  gravi  (tra  cui sepsi e
polmonite) nel 5,7% dei pazienti (1,4% dei cicli) e fatali  in  circa
l'1,7% dei pazienti.
Trombocitopenia  (minore  100.000 cellule/mm3) e' stata riportata nel
7,8% dei pazienti. Nel 2,4% dei pazienti sono stati riportati episodi
di sanguinamento che raramente erano associati ad una trombocitopenia
grave (minore 50.000 cellule/mm3).
Nel 90,4% dei pazienti e' stata osservata anemia  (minore  11  g/dl),
grave nel 8,9% dei casi (minore 8 g/dl).
REAZIONI DI IPERSENSIBILITA'
Reazioni  di  ipersensibilita', solitamente da lievi a moderate, sono
comparse nel 25,9% dei pazienti (9,4% dei cicli) entro  pochi  minuti
dall'inizio    dell'infusione    di   docetaxel.   I   sintomi   piu'
frequentemente descritti sono stati vampate,  esantema  con  o  senza
prurito,  difficolta'  di respiro, mal di schiena, dispnea e reazioni
febbrili da farmaco o brividi.
Reazioni gravi  caratterizzate  da  ipotensione  e/o  broncospasmo  e
eruzione/eritema  generalizzato,  sono  state  osservate nel 5,3% dei
pazienti. Queste  reazioni si sono risolte  con  la  sospensione  del
trattamento e una appropriata terapia.
REAZIONI CUTANEE
Nel  56,6%  dei  casi  si sono osservate reazioni cutanee reversibili
generalmente da lievi a moderate. Il 73% delle stesse sono  risultate
reversibili  entro 21 giorni. Queste risultavano caratterizzate da un
esantema con eruzioni localizzate principalmente  ai  piedi  ed  alle
mani,  ma anche alle braccia, al viso o al torace, frequentemente as-
sociate al prurito. Le eruzioni generalmente  comparivano  entro  una
settimana  dall'infusione  di  docetaxel,  scomparivano  prima  della
successiva infusione e non  erano  invalidanti.  Meno  frequentemente
(5,9%  dei  casi)  sono  stati riportati sintomi gravi, come eruzione
seguita   da   desquamazione,   che   raramente   hanno    comportato
l'interruzione o la sospensione del trattamento con docetaxel.
Nel  27,9%  dei  pazienti  sono  stati  riportati  disturbi ungueali,
caratterizzati da  ipo  od  iperpigmentazione  e  talvolta  dolore  e
onicolisi (2,6% dei casi).
RITENZIONE DI LIQUIDI
E'  stata  osservata  ritenzione  di liquidi nel 50% (5,3% grave) dei
pazienti che hanno ricevuto la premedicazione suggerita in  confronto
all'81,6% (22,4% grave) dei pazienti senza premedicazione.
Sono   state   riportate  reazioni  quali  edema  periferico  e  meno
frequentemente versamento pleurico, versamento  pericardico,  ascite,
lacrimazione  con o senza congiuntivite ed aumento ponderale. L'edema
periferico inizia generalmente agli arti inferiori  e  puo'  divenire
generalizzato  con un aumento ponderale di 3 kg o piu'. La ritenzione
di  liquidi  e'  cumulativa  sia  per  incidenza  che  per  gravita'.
L'insorgenza  di  ritenzione di liquidi moderata o grave e' ritardata
(dose cumulativa  mediana:  745,6  mg/m2),  nei  pazienti  che  hanno
ricevuto   la   premedicazione   in   confronto   ai  pazienti  senza
premedicazione (dose cumulativa mediana: 489,7  mg/m2),  tuttavia  e'
stata  riportata  anche  in  alcuni pazienti durante i primi cicli di
terapia. La sospensione del trattamento e' stata  necessaria  nel  2%
dei  pazienti che hanno ricevuto premedicazione come raccomandato. Il
tempo mediano di reversibilita' della ritenzione di liquidi e'  stato
di  29  settimane  (da  0  a  42 + settimane) nei pazienti con idonea
premedicazione.
La ritenzione dei liquidi non e' stata accompagnata da episodi  acuti
di oliguria o ipotensione.
Raramente  la  disidratazione  e' risultata associata a ritenzione di
liquidi.
APPARATO DIGERENTE
Effetti  gastroenterici,  come  nausea,  vomito,  diarrea  e   dolore
addominale,  sono  stati  osservati  nel  40,5%,  24,5%, 40,6% e 7,3%
rispettivamente dei casi trattati, con un'incidenza di reazioni gravi
del 4%, 3%, 4% e 1% rispettivamente.
Anoressia e' stata osservata nel 16,8% dei pazienti  e  raramente  e'
risultata  grave.  Costipazione  e' stata osservata nel 9,3% dei casi
(0,2%  grave).  Stomatiti   ed   esofagiti   sono   state   riportate
rispettivamente  nel  41,8%  (5,3%  grave)  e  1%  (0,4%  grave)  dei
pazienti.
Emorragia gastrointestinale e' stata osservata nell'1,4% dei pazienti
(0,3% grave).
SISTEMA NERVOSO
Nel 45,9% dei pazienti sono comparsi sintomi neurosensitivi da  lievi
a  moderati  quali parestesia, disestesia o dolore compreso quello di
tipo urente, che sono stati considerati gravi nel 4,1% dei casi.
Sintomi neuromotori, caratterizzati principalmente da debolezza, sono
stati osservati nel 13,8% dei pazienti ed erano gravi solo nel 4% dei
casi.
I sintomi scomparivano spontaneamente entro  3  mesi  nel  35,5%  dei
pazienti per i quali sono disponibili dati di neurotossicita'.
APPARATO CARDIOVASCOLARE
Nel  3,8%  dei  pazienti e' comparsa ipotensione che ha richiesto una
terapia nello 0,7% dei casi. Nel 4,1% dei pazienti sono comparsi dis-
turbi  del  ritmo,  gravi  nello  0,7%  dei  casi.   Altre   reazioni
cardiovascolari  clinicamente  significative comprendono ipertensione
(2,4%) o insufficienza cardiaca (0,46%); la correlazione  tra  questi
eventi  e  la  somministrazione di docetaxel non e' stata chiaramente
dimostrata.
REAZIONI NEL SITO DI INFUSIONE
Le reazioni nel sito di infusione sono state generalmente lievi, sono
comparse nel 5,6% dei pazienti e consistevano  in  iperpigmentazione,
infiammazione,   arrossamento  o  secchezza  della  cute,  flebite  o
stravaso e rigonfiamento venoso.
FEGATO
Aumento di ASAT, ALAT, bilirubinemia e fosfatasi alcalina maggiori di
2.5 volte i limiti superiori della norma sono stati osservati in meno
del 5% dei pazienti.
ALTRI EFFETTI
Alopecia e' stata  osservata  nel  79%  dei  pazienti,  ma  e'  stata
considerata  grave  solo  nel 67%. L'alopecia era reversibile nel 13%
dei pazienti per i quali sono disponibili i dati; il tempo mediano di
recupero e' stato di 22 settimane dopo l'iniziale perdita di capelli.
Astenia e' stata osservata nel 62,6% dei pazienti,  grave  nell'11,2%
dei  casi. Artralgie e mialgie generalmente di grado lieve o moderato
sono state osservate nell'8,6% e 20% dei pazienti rispettivamente.
Dispnea  e' stata riportata nel 16,1% (2,7% grave) dei pazienti ed e'
risultata   frequentemente   associata   a    reazioni    acute    di
ipersensibilita',  infezioni  respiratorie  e interessamento tumorale
dei polmoni.
Dolore generalizzato o localizzato e' stato osservato nel  16,5%  dei
pazienti,  grave  nello  0,8%  dei  casi.  Dolore  toracico  e' stato
osservato  nel  4,5%  dei   pazienti   (0,4%   grave)   senza   alcun
coinvolgimento cardiaco o respiratorio.
4.9.   SOVRADOSAGGIO
Sono  stati  riportati  due  casi  di  sovradosaggio.  Un paziente ha
ricevuto 150 mg/m2 e un altro 200 mg/m2 in un'ora  di  infusione.  In
entrambi si sono osservate grave neutropenia, lieve astenia, reazioni
cutanee e lieve parestesia che sono totalmente regredite.
In  caso  di sovradosaggio, il paziente deve essere ricoverato in una
unita' specializzata e le funzioni vitali  strettamente  controllate.
Non  si  conosce  un  antidoto  per il sovradosaggio di docetaxel. Le
principali  precoci  complicazioni   del   sovradosaggio   dovrebbero
consistere  in  depressione  midollare,  neurotossicita' periferica e
mucosite.
5.     PROPRIETA' FARMACOLOGICHE, TOSSICOLOGICHE ED ELEMENTI DI
       FARMACOCINETICA
5.1.   PROPRIETA FARMACODINAMICHE
Gruppo  farmacoterapeutico:  farmaco  antineoplastien,  Codice   ATC:
L01CD.
5.1.1. DATI PRECLINICI
Il  docetaxel  e'  un  farmaco  antineoplastico  che agisce favorendo
l'aggregazione di tubulina in microtubuli stabili e inibisce la  loro
disaggregazione,  portando  cosi'  ad  una  notevole  diminuzione  di
tubulina libera. Il legame di docetaxel ai microtubuli non altera  il
numero dei protofilamenti.
Il  docetaxel  in vitro spezza il sistema microtubulare cellulare che
e' essenziale per funzioni vitali della cellula  quali  la  mitosi  e
l'interfase.
Il  docetaxel  in  vitro  e' citotossico nei confronti di varie linee
tumorali murine ed umane e di  tumori  umani  asportati  recentemente
nelle    prove    clonogeniche    effettuate.   Docetaxel   raggiunge
concentrazioni intra-cellulari elevate e durature. Inoltre  docetaxel
e'  attivo  su  alcune  linee  cellulari (ma non tutte) esprimenti un
eccesso di glicoproteina-p, codificata dal gene di multiresistenza ai
farmaci. In vivo, docetaxel ha sperimentalmente un ampio  spettro  di
azione  nei  confronti  di tumori murini in stadio avanzato, e tumori
umani innestati, indipendentemente dallo schema posologico.
5.1.2. DATI CLINICI
TUMORE DELLA MAMMELLA
Sei studi di Fase II sono stati condotti in  pazienti  con  carcinoma
della  mammella  localmente  avanzato o metastatico. Un totale di 117
pazienti   non   hanno   ricevuto   una   precedente    chemioterapia
(precedentemente  non  trattati)  mentre  i  111  pazienti  che hanno
ricevuto  una  precedente  chemioterapia  (precedentemente  trattati)
comprendevano  83  pazienti nei quali il tumore e' progredito durante
la terapia  con  antraciclina  (antraciclino-resistenti).  In  questi
studi  clinici  il  docetaxel e' stato somministrato alla dose di 100
mg/m2 per infusione della durata di un'ora ogni tre settimane.
La percentuale totale di risposta (PTR) e' stata del 56% nei pazienti
resistenti  alle  antracicline con un 4,4% di risposte complete (RC).
Un 46% di  PTR  e'  stato  osservato  nei  pazienti  refrattari  alla
antracicline,  con un 7,3% di RC. La durata mediana della risposta e'
stata di 27 settimane nei pazienti resistenti alle antracicline e  di
28  settimane  nei  pazienti  refrattari  alle antracicline. Il tempo
mediano di sopravvivenza e' stato di 11 mesi nei pazienti  resistenti
alle antracicline.
E'  stato  osservato  un piu' alto tasso di risposta nei pazienti con
metastasi viscerali, 53,1% nel sottogruppo dei 49 pazienti resistenti
alle antracicline.
Un tasso di risposta significativo del  40%  e'  stato  osservato  in
pazienti  con  metastasi  epatiche e del 63,2% in pazienti con tumori
dei tessuti molli.
Tuttavia, data la mancanza di studi clinici comparativi randomizzati,
non e' ancora stato stabilito l'esatto rapporto rischio/beneficio.
5.2.   CARATTERISTICHE FARMACOCINETICHE
La farmacocinetica di docetaxel e' stata  studiata  in  pazienti  con
tumore  dopo  somministrazione di 20-115 mg/m2 in studi di Fase I. Il
profilo  cinetico  di  docetaxel  non  e'   dose-dipendente   ed   e'
consistente  con  un modello farmacocinetico a tre compartimenti, con
emivite per le fasi alfa, beta e gamma rispettivamente di 4 min.,  36
min.  e  11,1  ore.  La  fase  tardiva  e' in parte dovuta al ritorno
relativamente lento di docetaxel dal compartimento  periferico.  Dopo
la  somministrazione  di  100  mg/m2 per infusione di un'ora e' stato
ottenuto un livello medio di picco plasmatico di 3,7 mcg/ml, con  una
corrispondente AUC di 4.6 h.mcg/ml. Valori medi di clearance totale e
volume  di  distribuzione  allo steady state erano rispettivamente 21
l/h/m2 e 113 l. Le variazioni interindividuali della clearance totale
sono state di circa il  50%.  Il  docetaxel  si  lega  alle  proteine
plasmatiche per oltre il 95%.
Uno  studio  con  14C-docetaxel e' stato condotto in tre pazienti con
tumore. Docetaxel era  eliminato  sia  nelle  urine  sia  nelle  feci
tramite  ossidazione  mediata  dal  citocromo P 450 del gruppo estere
tertbutilico; entro sette  giorni,  circa  il  6%  ed  il  75%  della
radioattivita' somministrata viene escreta rispettivamente attraverso
le  urine  e  le  feci.  Circa l'80% della radioattivita' riscontrata
nelle feci e' escreta entro  le  prime  48  ore  sotto  forma  di  un
metabolita  maggiore  e  tre  metaboliti  minori inattivi e quantita'
molto piccole di prodotto immodificato.
Uno studio di farmacocinetica di popolazione e' stato eseguito su 577
pazienti. I parametri farmacocinetici calcolati attraverso il modello
erano molto vicini a quelli osservati  negli  studi  di  Fase  I.  La
farmacocinetica del docetaxel non e' stata modificata dall'eta' o dal
sesso  del  paziente.  In  un  piccolo  numero di pazienti (n=23) con
risultati biochimici che suggerivano una moderata disfunzione epatica
(ALAT, ASAT maggiore 1,5 volte il limite superiore normale, associate
a fosfatasi alcalina maggiore 2,5 il limite  superiore  normale),  la
clearance  totale e' diminuita in media del 27% (si veda "POSOLOGIA E
METODO DI  SOMMINISTRAZIONE").  La  clearance  di  docetaxel  non  e'
modificata  nei  pazienti  con ritenzione di fluidi lieve o moderata.
Non sono disponibili dati in pazienti con ritenzione di fluidi grave.
5.3.   DATI PRECLINICI DI TOLLERABILITA'
La potenzialita' cancerogenica di docetaxel non e' stata studiata.
Il  docetaxel  si  e'  dimostrato  mutageno  nel  test  in  vitro  di
aberrazione cromosomiale in cellule CHO-K1 e in  vivo  nel  test  del
micronucleo  nel topo. Tuttavia docetaxel non e' mutageno nel test di
Ames o nel test di mutazione genica CHO/HGPRT. Questi risultati  sono
consistenti con l'attivita' farmacologica di docetaxel.
Reazioni  avverse sugli organi genitali maschili, osservate nel corso
di studi di tossicita' nei roditori, suggeriscono che docetaxel  puo'
danneggiare la fertilita' maschile.
6.     INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1.   ECCIPIENTI
Ogni  ml di soluzione di docetaxel contiene 40 mg di docetaxel anidro
e 1040 mg di polisorbato 80. Ogni ml di solvente contiene etanolo  al
13% in acqua per preparazioni iniettabili.
6.2.   INCOMPATIBILITA'
Non note.
6.3.   DURATA DI STABILITA
I flaconi integri di TAXOTERE concentrato per infusione devono essere
conservati  in  condizioni refrigerate e protetti dalla luce intensa.
La stabilita' in queste condizioni e' di 15 mesi per TAXOTERE 80  mg.
Il congelamento non altera il prodotto.
6.4.   SPECIALI PRECAUZIONI PER LA CONSERVAZIONE
I  flaconi integri devono essere conservati in condizioni refrigerate
e protetti dalla luce intensa.
6.5.   CARATTERISTICHE E CAPACITA DEL CONTENITORE
Flaconcino di TAXOTERE 80 mg
Il flaconcino di TAXOTERE 80 mg, ha una capacita' di  15  ml,  e'  in
vetro chiaro con una capsula rossa rimovibile.
Il  flaconcino  di TAXOTERE 80 mg contiene una soluzione di docetaxel
in polisorbato 80 a concentrazione 40 mg/ml.
Ogni flaconcino di TAXOTERE 80 mg contiene 2,36 ml della soluzione di
docetaxel 40 mg/ml,  equivalente  a  94,4  mg  di  docetaxel.  Questo
sovradosaggio  e' stato stabilito durante lo sviluppo di TAXOTERE per
compensare la  perdita  di  liquido  durante  la  preparazione  della
soluzione  prediluita dovuta alla formazione di schiuma, all'adesione
alle  pareti  del  flaconcino   e   allo   "spazio   morto".   Questo
sovradosaggio  assicura che dopo la diluizione con l'intero contenuto
della  fiala  di  solvente  acclusa  a  TAXOTERE,  il  volume  minimo
estraibile  di  soluzione prediluita sia di 8 ml, contenenti 10 mg/ml
di docetaxel, che corrisponde al contenuto dichiarato in etichetta di
80 mg per flaconcino.
Flaconcino di solvente per TAXOTERE 80 mg
Il solvente per TAXOTERE 80 mg e' contenuto in un flaconcino di 15 ml
in vetro chiaro con capsula rimovibile trasparente.
Il solvente per TAXOTERE 80 mg e' composto da una  soluzione  al  13%
p/p di etanolo in acqua per preparazioni iniettabili.
Ogni  flaconcino  di  solvente per TAXOTERE 80 mg contiene 7,33 ml di
soluzione. Questo volume e' stato calcolato  sulla  base  del  volume
effettivo  dei  flaconcini  di TAXOTERE 80 mg. L'aggiunta dell'intero
contenuto del flaconcino di solvente  a  quello  di  TAXOTERE  80  mg
assicura  l'ottenimento  di  una  soluzione prediluita di 10 mg/ml di
docetaxel.
TAXOTERE (Docetaxel) 80 mg
Ogni blister contiene un flacone  monodose  di  TAXOTERE  (docetaxel)
equivalente  a  80  mg di docetaxel (anidro) in 2,0 ml di polisorbato
(volume effettivo: 94,4 mg/2,36 ml) e una singola fiala  di  solvente
per  TAXOTERE  contenente  7,33  ml  di  etanolo  al 13% in acqua per
preparazioni iniettabili.
6.6.   ISTRUZIONI E MODALITA D'USO
RACCOMANDAZIONI PER MANEGGIARE CON SICUREZZA
TAXOTERE  e'  un  farmaco  antineoplastico e, come con altri prodotti
potenzialmente tossici, si deve usare cautela nel maneggiarlo  e  nel
prepararne soluzioni. Si raccomanda l'uso di guanti.
Se  TAXOTERE  in  forma  concentrata,  prediluita  o in soluzione per
infusione  dovesse  entrare  in  contatto  con   la   pelle,   lavare
immediatamente  e  perfettamente  con  acqua e sapone. Se TAXOTERE in
forma concentrata, prediluita o in soluzione  per  infusione  dovesse
entrare  in  contatto  con  membrane  mucose, lavare immediatamente e
perfettamente con acqua.
PREPARAZIONE PER LA SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA
a) Preparazione della soluzione pronta per l'uso di TAXOTERE  (10  mg
docetaxel/ml)
Togliere  dal frigorifero il numero di scatole di TAXOTERE necessarie
e mantenerle a temperatura ambiente per 5 minuti.
Usando una siringa graduata con ago aspirare l'intero  contenuto  del
flaconcino di TAXOTERE
Iniettare   l'intero   contenuto  della  siringa  nel  corrispondente
flaconcino di TAXOTERE.
Rimuovere la siringa e l'ago e agitare manualmente per 15 secondi.
Lasciare riposare il flaconcino di soluzione prediluita per 5  minuti
a  temperatura ambiente e quindi controllare che la soluzione risulti
chiara e omogenea. (La formazione di schiuma e' normale anche dopo  5
minuti a causa del contenuto di polisorbato 80 nella formulazione).
La  soluzione prediluita contiene 10 mg/ml di docetaxel ed e' stabile
per 8 ore in frigorifero o a temperatura ambiente.
b) Preparazione della soluzione per infusione
Per ottenere  la  dose  richiesta  per  il  paziente  possono  essere
necessari  piu'  flaconcini di soluzione prediluita. Sulla base della
dose necessaria per il paziente espressa in mg, prelevare  in  asepsi
il  volume corrispondente di soluzione prediluita contenente 10 mg/ml
di docetaxel da un numero  appropriato  di  flaconcini  di  soluzione
prediluita per mezzo di una siringa graduata con ago.
Ad esempio per una dose di 140 mg di docetaxel si devono prelevare 14
ml di soluzione prediluita di docetaxel.
Iniettare il volume necessario di soluzione prediluita in una sacca o
flacone  di  250  ml  contenenti  una  soluzione  glucosata  al  5% o
soluzione fisiologica allo 0,9%. Nel caso in cui sia  necessaria  una
dose  di  docetaxel superiore a 240 mg, utilizzare un volume maggiore
di soluzione da infusione in modo che la concentrazione di  docetaxel
non superi 0,9 mg/ml.
Mescolare manualmente la sacca o il flacone con movimento rotatorio.
La  soluzione  infusionale  di  TAXOTERE deve essere somministrata in
asepsi per via endovenosa  il  piu'  presto  possibile  dopo  la  sua
preparazione,  per  infusione  della  durata  di  1 ora a temperatura
ambiente e in condizioni normali di luminosita'.
Come  per  tutti  i  prodotti  per  uso  parenterale,  la   soluzione
prediluita  e  la  soluzione  perfusionale  di  TAXOTERE  deve essere
esaminata  visivamente  prima  dell'uso,  le   soluzioni   contenenti
precipitati devono essere eliminate.
MODALITA' DI ELIMINAZIONE
Tutti   i  dispositivi  che  sono  stati  utilizzati  per  diluire  o
somministrare TAXOTERE devono essere trattati in accordo con le  pro-
cedure standard.
7.     NOME E INDIRIZZO DEL TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE
       ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Rhone-Poulenc Rorer S.A.
20 Avenue Raymond Aron,
92165 Antony Cedex
Francia
8.     NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/95/002/002
9.     DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
27 Novembre 1995
10     DATA DI REVISIONE DEL TESTO