IL MINISTRO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA Visto il decreto-legge 31 gennaio 1995, n. 26, convertito, con modificazioni nella legge 29 marzo 1995, n. 95 recante: "Disposizioni urgenti per la ripresa delle attivita' imprenditoriali"; Visto in particolare, l'art. 3 che prevede il trasferimento al cap. 7520 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica per il periodo 1995-97 di un importo corrispondente al 5% degli stanziamenti di bilancio autorizzati o da autorizzare in favore del CNR, dell'ENEA, dell'INFN, del Fondo speciale per la ricerca applicata per promuovere iniziative in comune fra imprese, universita' e centri di ricerca pubblici e privati in settori di rilevante interesse per lo sviluppo del sistema della ricerca nazionale, mediante la conclusione di specifici accordi di programma con il Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica, la cui formazione e' prevista dall'art. 3 della legge 9 maggio 1989, n. 168; Visto il regolamento adottato in data 8 maggio 1996 n. 370 registrato alla Corte dei conti il 25 giugno 1996, registro n. 1 MURST, foglio n. 153, concernente i criteri e le modalita' di attuazione delle iniziative in comune fra imprese, universita' e centri di ricerca pubblici e privati, previste dall'art. 3 del citato decreto-legge n. 26 del 1995; Considerata la necessita' di stabilire - con riferimento alla disponibilita' finanziaria di L. 59.987.000.000 per l'anno 1996 del predetto cap. 7520 concernente: "Attivazione di accordi di programma nel settore della ricerca scientifica e tecnologica" e, in attuazione dell'art. 1, comma 2, del predetto regolamento - i settori di rilevante interesse per lo sviluppo del sistema nazionale della ricerca ed i relativi enti pubblici di ricerca nazionali ritenuti istituzionalmente competenti nei settori di riferimento, cui affidare la responsabilita' di definire specifici programmi di ricerca, nonche' le percentuali di intervento finanziario per ciascun settore; Considerato che i predetti programmi, volti ad accrescere le conoscenze tecnologiche delle imprese in vista del loro sviluppo produttivo nel breve e medio periodo - nel quadro delle finalita' di rilancio delle attivita' economiche attraverso nuovi e piu' incisivi interventi per la ricerca applicata - devono prevedere la partecipazione congiunta e bilanciata di imprese, universita' e centri di ricerca pubblici e privati per la messa a punto di apparati, prodotti, materiali o processi in settori avanzati per i quali: a) vi siano concrete possibilita' di mercato; b) la ricerca italiana sia a livelli competitivi; c) le industrie non possiedano ancora il necessario Know-how per le relative realizzazioni produttive; Udito il parere espresso dal Consiglio nazionale della scienza e tecnologia nella seduta del 18 dicembre 1996; Decreta: Art. 1. Le iniziative in comune fra imprese, universita' e centri pubblici e privati, previste dall'art. 3 del decreto-legge 31 gennaio 1995, n. 95, convertito, con modificazioni, nella legge 29 marzo 1995, n. 95, con riferimento all'importo di lire 54 miliardi su L. 59.987.000.000 previsti per l'anno finanziario 1996 riguardano i seguenti specifici settori di rilevante interesse per lo sviluppo del sistema nazionale della ricerca, per ciascuno dei quali sono individuati gli enti pubblici di ricerca nazionali istituzionalmente competenti e le relative quote percentuali di intervento finanziario: settore "Strumentazione scientifica" (14,8% pari a lire 8 miliardi) all'Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN); settore "Multimediale" (14,8% pari a lire 8 miliardi) al Consiglio nazionale delle ricerche (CNR); settore "Ambiente" (40,6% pari a lire 22 miliardi) di cui: 9,2% pari a lire 5 miliardi all'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente (ENEA); 16,6% pari a lire 9 miliardi al Consiglio nazionale delle ricerche (CNR); 14,8% pari a lire 8 miliardi all'Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) e all'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente (ENEA); settore "Chimica" (16,6% pari a lire 9 miliardi) al Consiglio nazionale delle ricerche (CNR); settore "Calcolo" (12,9% pari a lire 7 miliardi) all'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente (ENEA).