(all. 1 - art. 1)
                             ALLEGATO I
            RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1.      NOME DEL PRODOTTO MEDICINALE
CEA-Scan
2.      COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Kit per la preparazione di CEA-Scan marcato con 99 mTc
Fiala da 3 millilitri di soluzione tamponata a pH 5-7 contenente 1,25
milligrammi  di  arcitumomab  (frammento  IMMU-4  Fab'  anti-CEA  per
anticorpo   monoclonale:   comprende  principalmente  Fab'  ma  anche
F(ab')2, nel (inferiore o pari) 5% di proteina totale, con  frammenti
di  catene  H'  e  L),  0,29  mg  cloruro stannoso, cloruro di sodio,
tartrato doppio di sodio e potassio, acetato di sodio, saccarosio  ed
argo.
3.      PRESENTAZIONE FARMACEUTICA
Polvere per iniezioni.
4.      PARTICOLARI CLINICI
4.1     Indicazioni
Dopo  la  ricostituzione  con  una  soluzione  di  sodio pertecnetato
(99mTc),   CEA-Scan   e'   indicato   soltanto   in   pazienti    con
istologicamente  dimostrato carcinoma  del colon o  del retto, per la
produzione di  immagine  che  indichi  la  ricomparsa  del  male  e/o
metastasi   in   questi   pazienti.   CEAScan  viene  impiegato  come
complemento alle tecniche di immagine diagnostica non invasive, quali
l'ecografia o  la  scansione  CT  (Tomografia  computerizzata)  nelle
seguenti situazioni:
-  Pazienti con evidenza di ricomparsa e/o metastasi di carcinoma del
  colon o del  retto,  che  vengono  sottoposti  ad  una  valutazione
  dell'estemsio  della  malattia prima della resezione chirurgica e/o
  di altre terapie.
- Pazienti in cui si sospetti la ricomparsa e/o carcinoma metastatico
  del  colon  o  del  retto  con  aumento  dei  livelli  di  antigeni
  carcinoembrionari (CEA).
4.2     Posologia e Metodo di Somministrazione
CEA-Scan  viene ricostituito prima dell'uso mediante una soluzione di
sodio pertecnetato (99mTc) e diluito fino  a  raggiungere  il  volume
totale  di  5-10 millilitri con una iniezione isotonica di cloruro di
sodio.
La dose raccomandata per adulti e' 1 milligrammo  di  frammento  Fab'
marcato  con  750-l000  MBq  di  99mTc  in  amministrazione  singola.
L'infusione endovenosa da 5-10  ml  di  soluzione  radiomarcata  deve
essere praticata in un lasso di tempo di circa 30 secondi.
Si  deve praticare una immunoscintigrafia, usando le tecniche planari
e SPECT preferibilmente da 2 a 5 ore dopo l'iniezione.
La risomministrazione viene discussa nella sezione 4.4.10.
4.3     Controindicazioni
Pazienti con allergie riconosciute o ipersensibilita'  alle  proteine
murine.
Gravidanza.
4.4     Avvertenze e Precauzioni Speciali per l'Uso
4.4.1   Uso degli Agenti Farmaceutici Radioattivi
Agenti  farmaceutici  radioattivi dovrebbero essere usati soltanto da
personale qualificato ed in possesso dell'autorizzazione  governativa
appropriata per l'uso e trattamento dei nuclidi radioattivi.
Questo  particolare  agente  farmaceutico radioattivo dovrebbe essere
preso  in  consegna,  usato  e  somministrato  soltanto  da   persone
autorizzate    in    ambienti   clinici   designati.   La   consegna,
conservazione, uso, trasferimento ed eliminazione sono soggetti  alle
regole   e/o  i  permessi  appropriati  delle  locali  organizzazioni
ufficiali competenti per i prodotti farmaceutici.
I farmaci radioattivi dovrebbero essere preparati da  coloro  che  li
usano  in maniera tale da soddisfare sia i requisiti di sicurezza per
materiali radioattivi che la qualita' del prodotto  farmaceutico.  Si
devono  prendere  misure  precauzionali  asettiche adeguate, conformi
alle Good Manufacturing Practices (GMP).
4.4.2   Ricostituzione
Immediatamente  prima  dell'uso  il  contenuto  delle   fiale   viene
ricostituito per preparare CEA-Scan (99mTc). Il contenuto delle fiale
non deve essere somministrato direttamente ai pazienti.
4.4.3   Protocollo Raccomandato per la Produzione di Immagine
Si  puo' usare una scansione piana del corpo intero da 2 a 5 ore dopo
l'iniezione al fine di localizzare le aree del cancro al colon  o  al
retto. L'immagine planare del bacino, dell'addome, del torace e della
testa  da 2 a 5 ore dopo l'iniezione, dovrebbe essere eseguita con un
conteggio di 500.000 colpi per immagine. Si  raccomanda  di  ottenere
l'immagine  in  analogico  e/o digitale word mode e di ottenere anche
una matrice 128 x 128.
Si dovrebbe anche usare  una  stratigrafia  computerizzata  a  fotone
singolo  (SPECT)  del  bacino  e  dell'addome  da  2  a  5  ore  dopo
l'iniezione. I parametri di acquisizione SPECT raccomandati sono:  60
proiezioni  a  360  gradi  usando  la  tecnica  di ripresa rapida, 30
secondi per immagine in una matrice 64 x 64.  Si  raccomanda  inoltre
che il trattamento dei dati avvenga attraverso il filtraggio in back-
projection  e la ricostruzione su tre piani (transassiale, coronale e
sagittale).
Subordinate al problema clinico vi possono essere delle variazioni in
questo protocollo (per  esempio,  un'ulteriore  SPECT  della  testa).
Quando  si  raccolgono  immagini  en  fase  ardiva  (18-24 ore) tenga
presente che l'attivita' intestinale e della  cistifellea  potrebbero
interferire  con  la  reale  immagine  del tumore. Di conseguenza, le
immagini  tardive  devon  essere   paragonate   a   quelle   ottenute
precedentemente (da 2 a 5 ore).
A  causa dell'eliminazione del frammento marcato attraverso le urine,
il paziente dovrebbe urinare prima della produzione di immagine  allo
scopo di diminuire l'attivita' della vescica.
4.4.4   Specificita' del Tumore
CEA-Scan  non  e'  specifico  per il carcinoma del colon o del retto,
poiche', CEA (antigene  carcinoembrionario)  si  manifesta  in  altri
carcinomi.  Questi  includono  vari  tipi  di carcinoma dell'apparato
digerente (per esempio, esofago, gastrico, pancreatico, e tumori  del
dotto   biliare),  cancro  midollare  della  tiroide,  carcinomi  dei
polmoni, del seno, dell'ovaia, dell'endometrio e della cervice.
4.4.5   Falso-Positivo
In uno studio condotto su pazienti con almeno un sito  conosciuto  di
recidiva  o  crescita  espansiva del cancro al colon o al retto, 1 su
122 pazienti (0,8%) venne classificato come  falso-positivo.  In  uno
studio  condotto  su  pazienti  che  non presentavano alcuna evidenza
radiologica di cancro al colon o al retto, ma con evidenze cliniche e
biochimiche di recidiva o crescita espansiva, 11 su 88 pazienti
( 12.5%) vennero classificati come falsi-positivi.
Durante la produzione di immagini prese all'inizio (da 1 a 3 ore dopo
l'iniezione),  le  aree  di  iniziali  letture  di falsi-positivi, in
particolare con una immagine planare,  sono  quelle  vicine  ai  piu'
importanti  organi  contenitori  di  sangue  (cuore,  principali vasi
sanguigni etc.). Durante  la  produzione  di  immagini  fatte  in  un
secondo tempo (da 18 a 24 ore dopo l'iniezione) le aree potenziali di
falso  positivo  sono quelle vicino alle aree di metabolizzazione del
frammento dell'anticorpo (reni  e  vescica)  e  negli  intestini.  Di
conseguenza, si raccomanda la produzione di immagine all'inizio, da 2
a  5  ore dopo l'iniezione. Vi e' la possibilita' di risultati falso-
positivi con la produzione di immagine  fatta  in  un  secondo  tempo
(18-24  ore),  dovuti  all'immagine  del  colon  e  della vescica. La
localizzazione non specifica puo'  essere  sospettata  tenendo  sotto
controllo   la  normale  attivita'  dell'intestino  che  puo'  essere
riconosciuta  seguendo  gli  dispostamenti  del  sito  di   attivita'
intestinale dalle immagini precoci rispetto a quelle tardive.
Per  quanto  si  riferisce all'immagine di un tumore vicino ai reni o
alla vescica, lo svuotamento della vesica prima  dell'esame  dovrebbe
diminuire  l'attivita'  della  vescica  e  un'accurata immagine SPECT
vicino ai reni ed alla vescica e' raccomandata.
4.4.6   Lesioni calde, fredde e bordate
Soltanto le lesioni calde o  bordate  dovrebbero  essere  considerate
positive  per tumori, a meno che altre prove significative sostengano
l'interpretazione di una lesione fredda come area cancerogena.
Lesioni bordate o fredde di  solito  col  passar  del  tempo  possono
apparire  rispettivamente  come  calde  o  bordate.  Spesso,  lesioni
estese, a causa di una scarsa vascolarizzazione, sembrano fredde.  In
tutte le lesioni fredde  classificate  positive  per  tumori  durante
studi  per  sottoposti  ad analisi, e stata confermata la presenza di
cancro (18 lesioni), denotando il fatto che le lesioni fredde  in  un
gruppo  di  pazienti  con  sospetto  fondato  di  recidiva o crescita
espansiva  del  cancro,  hanno  un'elevata  probabilita'  di   essere
maligne.
4.4.7   Immagine Prodotte con CEA-Scan
CEA-Scan  produce immagini del cancro del colon e del retto, compresi
i tumori piu' piccoli di 1 cm e ha un valore  di  previsione  per  la
ricorrenza/metastasi  del cancro del colon o del retto del 98% quando
entrambi CT e CEA-Scan risultano positivi  per  una  lesione,  ed  un
valore negativo del 75% quando entrambi i test risultano negativi per
una regione.
-  Fegato: CEA-Scan offre informazioni supplementari al CT, quando il
cancro del colon o del retto ha dato origine a metastasi nel fegato.
- Localizzazioni extraepatiche, addome e pelvi: CEA-Scan e'  in  modo
significativo piu' sensibile del CT nel localizzare la diffusione del
cancro  del colon e del retto nell'addome, escluso il fegato, e nella
pelvi.
-  Ossa  e  cervello:  si  dovrebbero  usare  tecniche   diagnostiche
convenzionali   oltre   al   CEA-Scan  per  individuare  un'eventuale
disseminazione del cancro del colon  o  del  retto  alle  ossa  e  al
cervello.
4.4.8   Ipersensibilita'
Si possono verificare reazioni anafilattiche ed altre reazioni dovute
ad ipersensibilita' nei pazienti a cui vengono somministrate proteine
murine. Attrezzature per la rianimazione cardiorespiratoria appropri-
ate  e  personale  addestrato  devon  essere  disponibili  in caso di
emergenza in presenza di reazioni avverse.
4.4.9   Anticorpo Umano Antimurino (HAMA)
L'anticorpo umano antimurino (HAMA) e' stato notato prima e dopo  una
somministrazione  singola  di  CEA-Scan (vedere Effetti Collaterali).
Si e' osservato lo sviluppo del frammento HAMA nel (inferiore o pari)
1% dei  pazienti  ai  quali  era  stato  somministrato  il  CEA-Scan.
Inoltre,  i pazienti ai quali erano stati somministrati in precedenza
prodotti a base di anticorpi murini monoclonali, e piu' probabile  la
conparsa di HAMA. I pazienti con HAMA sono piu' facilmente soggetti a
reazioni  allergiche  o  di  ipersensibilita'  e  ad  una diminuzione
dell'efficacia della produzione di immagine del tumore.
4.4.10  Somministrazione Ripetuta
Dati clinici sulla sicurezza ed efficacia di iniezioni ripetute  sono
disponibili  solamente  per  23 pazienti. Ai pazienti i cui sieri non
contengano anticorpi umani antimurini (HAMA), mediante un appropriato
saggio di prova, il prodotto puo' essere sonninistrato nuovamente  in
questi  casi deve essere tenuta in considerazione anche ad intervalli
non inferiori ai 3 mesi la dose totale di  radiazioni  assorbita  dal
paziente in un determinato periodo.
4.4.11  Soggetti di Eta' Inferiore ai 21 Anni
Non  e' stato eseguito alcuno studio su pazienti di eta' inferiore ai
21 anni.
4.4.12  Malattie Renali o Epatiche
Non sono stati eseguiti studi accurati su pazienti con danni renali o
epatici. In ogni caso, a causa  del  basso  dosaggio  delle  proteine
somministrate  ed  alla breve emivita del 99mTc, e' probabile che non
sia necessaria una modifica delle dosi.
4.5     Interazioni con altri Farmaci ed altre Forme di Interazione
Non sono stati eseguiti studi accurati sulla interazione tra farmaci,
tuttavia fino ad ora non sono stati riportati casi di interazione.
4.6     Gravidanza ed Allattamento
4.6.1   Donne in Eta' Fertile
Quando si rende necessaria la somministrazione di farmaci radioattivi
a donne in eta'  fertile,  ci  si  dovrebbe  sempre  informare  sulla
possibilita' di una gravidanza in corso. Ogni donna che abbia saltato
un ciclo mestruale dovrebbe essere considerata in stato di gravidanza
fino  a  quando  non  si  sia  dimostrato  il  contrario. Nel caso di
incertezza,  e'  importante  che  il  periodo  di  esposizione   alle
radiazioni   sia   minimo,   in   accordo   con  l'ottenimento  delle
informazioni cliniche opportune. Si devono prendere in considerazione
tecniche  alternative  che  non  comportino   l'uso   di   radiazioni
ionizzanti.
4.6.2   Gravidanza
Il  trattamento  con  radionuclidi  effettuato  su  donne in stato di
gravidanza implica anche dosi di  radiazioni  al  feto,  CEA-Scan  e'
controindicato  durante la gravidanza. La somministrazione di 740 MBq
CEA-Scan fa si che l'embrione o il feto in  fase  iniziale  assorbano
circa 4,1 mGy.
4.6.3   Allattamento
Prima  della  somministrazione  di  farmaci  radioattivi ad una madre
durante  l'allattamento  e'  bene  prendere  in   considerazione   la
possibilita'  di  posporre l'indagine per un periodo ragionevole fino
alla cessazione dell'allattamento e di  valutare  se  la  scelta  dei
farmaci   radioattivi   sia   la  piu'  appropriata,  considerata  la
secrezione attiva  nel  latte  materno.  Se  la  somministrazione  e'
assolutamente  necessaria,  si dovrebbe interrompere l'allattamento e
il latte in eccesso dovrebbe essere scartato. Di solito si  consiglia
di  ricominciare l'allattamento quando il livello di radionuclide nel
latte determini una dose radioattiva al bambino inferiore a 1 mSv.  A
causa della breve emivita - sei ore - del 99mTc, si puo' trovare  una
dose   inferiore   ad  1  mSv  nel  latte  materno  24  ore  dopo  la
somministrazione del CEA-Scan (99mTc).
4.7     Effetti sulla Capacita' di Guidare e di Adoperare Macchinari
Nessun effetto conosciuto.
4.8     Effetti Collaterali
1. Sono state riportate le seguenti reazioni  avverse  limitative  di
secondaria  importanza:  1)  Temporanea  cosinofilia;  2)  nausea; 3)
borsite; 4) orticaria; 5) prurito diffuso; 6) mal di testa;  7)  dis-
turbi allo stomaco e 8) febbre.
2.  Fino  ad ora su un totale di oltre 500 pazienti ai quali e' stato
somministrato il prodotto, e' stato riportato un  solo  caso  di  una
crisi  convulsiva  a  tipo  grande  male  da  riferire  possibilmente
all'infusione di CEA-Scan.
3.      HAMA:
La presenza  di  HAMA  e  di  frammento  umano  antimurino  e'  stata
riscontrata   nei  pazienti  prima  e  dopo  la  somministrazione  di
CEA-Scan, (inferiore o pari 1% dei pazienti  ha  sviluppato  HAMA  al
frammento  dell'anticorpo).  Sebbene  fino  ad  ora  non  siano state
osservate reazioni  di  ipersensibilita'  al  CEA-Scan,  e'  tuttavia
possibile  che  tali reazioni possano verificarsi con quadri di shock
anafilattico, malattia da siero o decesso.
Per ciascun paziente l'esposizione alle  radiazioni  ionizzanti  deve
essere  giustificata  sulla  base  dei  probabili  effetti  benefici.
L'attivita' somministrata deve essere tale che la dose di  radiazioni
risultante  sia  la  piu'  bassa  possibile,  compatibilmente  con  i
risultati  diagnostici  prefissi.   L'esposizione   alle   radiazioni
ionizzanti e' collegata all'induzione del cancro ed alla possibilita'
di  sviluppo di difetti ereditari. I dati disponibili da applicazione
da  radionuclidi  in  campo  diagnostico  depongono  per  una   bassa
frequenza di questi effetti a causa delle basse posi impiegate.
Nella  maggior  parte  di  queste  ricerche  diagnostiche, la dose di
radiazioni distribuita (dose effettiva/EDE) e' inferiore  a  20  mSV.
Dosi piu' alte possono essere giustificate in alcuni casi clinici.
4.9     Dose Eccessiva
La  somministrazione  per  via  endovena  di  lgG  e  F(ab')2 integri
dell'IMMU-4 in dosi terapeutiche fino ad un massimo di 25 milligrammi
non ha provocato alcuna reazione contraria. Si e'  dimostrato  che  i
frammenti  Fab'  sono  meno  immunizzanti dei frammenti integri IgG o
F(ab')2.
Nel caso improbabile che venga somministrata una  dose  eccessiva  di
radiazioni  con  CEA-Scan, la dose assorbita dal paziente puo' essere
ridotta, aumentando il volume dei fluidi per  via  orale  o  per  via
endovena cosi da provocare l'eliminazione del radioattivo marcato.
5.      PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
5.1     Proprieta' Farmacodinamiche
Gruppo farmacoterapeutico: Radiofarmaco per la diagnosi di tumori ATC
V091 A01
Al  livello  di  Concentrazione e coefficiente di attivita' usati nei
procedimenti diagnostici, CEA-Scan (99mTc) non sembra produrre  alcun
effetto farmacodinamico. CEA-Scan (99mTc) non e' uno specifico per il
carcinoma  del  colon  o del retto, poiche' CEA si manifesta in altri
carcinomi (vedi sezione 4.4-4)
5.2     Proprieta' Farmacocinetica
Studi farmacocinetici sono stati eseguiti  dopo  la  somministrazione
del prodotto per via endovena.
Un'ora  dopo l'infusione il livello nel sangue era il 63% di base, il
23% dopo cinque ore, e il 7% dopo 24 ore. La distribuzione emivita e'
stata di circa un'ora, l'emivita di distribuzione e  eliminazione  e'
stata  di 13 (piu' o meno) 4 ore con il 28% del prodotto radiomarcato
eliminato attraverso le urino durante le prime 24 ore successive alla
somministrazione.
5.3     Dati di Sicurezza Preclinica
Sono stati effettuati soltanto studi preliminari limitati sia con  il
farmaco  marcato  che  con  quello  non marcato. Tali studi non hanno
rivelato effetti tossici sconosciuti. Da notare, comunque,  che  tali
studi  non  hanno  valutato  la mutagenicita', cancerogenicita' o gli
effetti potenziali sull'attivita' di riproduzione.
5.4     Dosimetria delle Radiazioni
Per questo prodotto, la dose effettiva equivalente risultante da  una
attivita'  somministrata  di 750 MBq e' tipicamente di 9,8 mSv, in un
individuo dal peso corporeo di 70 kg.
Il tecnezio (99mTc) si disintegra  con  le  emissioni  di  radiazioni
gamma  con  un'energia  di 140 keV e con un'emivita di 6 ore che puo'
essere considerato quasi stabile.
La dosimetria delle radiazioni  in  organi  singoli  ha  rivelato  in
generale  un  basso livello del coefficiente di attivita'. Come ci si
puo' aspettare da un piccolo frammento di anticorpo della  misura  di
una  molecola, il coefficiente di attivita' era piu' alto nei reni. I
valori sono stati calcolati in conformita' con La  Dosimetria  Medica
di Radiazioni Interne (MIRD). I dati riportato rappresentano la media
su  un  totale  di  dieci  pazienti,  con  l'eccezione dei reni (nove
pazienti), ovaia (otto pazienti) ed i testicoli (due pazienti).
 ___________________________________________________________________
|                                                                   |
|    Sommario di dosimetria di organi normali (m greco Gy/MBq)      |
|                                                                   |
|                         CEA-Scan (99mTc)                          |
|___________________________________________________________________|
 ___________________________________________________________________
|  Organo             |   Medio          |      (piu' o meno) SD    |
|_____________________|__________________|__________________________|
|                     |                  |                          |
|  Vescica            |   16.6           |      3.6                 |
|  Rene               |  100.3           |     31.7                 |
|  Milza              |   15.9           |      4.5                 |
|  Fegato             |   10.4           |      2.9                 |
|  Midollo rosso      |    9.9           |      2.0                 |
|  Polmone            |    7.7           |      1.9                 |
|  Ovaio              |    7.7           |      1.5                 |
|  Tutto il corpo     |    4.6           |      0.8                 |
|  Testicoli          |    4.5           |      0.6                 |
|_____________________|__________________|__________________________|
        Equivalente alla dose effettiva 13,1 (m greco)Sv/MBq
                 Dose effettiva 9,1 (m greco)Sv/MBq
6.      INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1     Lista degli Eccipienti
Cloruro  Stannoso,  Cloruro  di Sodio Diidrato Acido Acetico Glaciale
Acido Cloridico Tartrato Doppio di Potassio e Sodio Acetato di  Sodio
Tetraidrato Saccarosio Triidrato Argon
6.2     Incompatibilita'
Nessuna incompatibilita' conosciuta.
6.3     Durata
Il  kit  conservato  a  2-8  gradi C scade dopo 24 mesi dalla data di
fabbricazione.
Dopo la ricostituzione e la marcatura radioattiva, il materiale  puo'
essere  tenuto alla temperatura normale (15-25 gradi C) e deve essere
usato nelle quattro ore seguenti la ricostruzione.
6.4     Precauzioni Speciali per la Conservazione
Conservare il prodotto marcato a 2-8 gradi C.
6.5     Tipo e Contenuto del Contenitore
Materiali inclusi:
Un flacone, ognuno di quale e' preparato in modo  da  contenere  1,25
milligrammi   di   CEA-Scan   liofilizzato   frammento  di  anticorpo
monoclonale.
I flaconi sono in osservanza con i requisiti per i vetri di tipo 1.
Il flacone viene chiuso con un turacciolo di gomma di bromobutile con
sigillo a scatto.
6.6     Istruzioni per l'Uso
Leggere attentamente le istruzioni  complete  prima  di  iniziare  il
procedimento di preparazione.
Tutti  i  procedimenti  devono  svolgersi usando tecniche asettiche e
precauzioni secondo le norme  standard  di  preparazione  dei  nuclei
radioattivi.
6.6.1   Metodo di Preparazione e Controllo della Qualita'
6.6.1.1 Metodo di Preparazione
1.  Procurarsi  da  qualsiasi    fonte commerciale 925-1110 MBq/mL di
   sodio-pertechnetate (99mTc) in soluzione  contenente  un  sale  di
   sodio.
2.  Riportare  di  nuovo  in  sospensione  il  materiale liofilizzato
   iniettando i 925-1110  MBq (99mTc) di sodio  pertecnetato  in  una
   fiala protetta di CEA-Scan.
3.  Far  ruotare  e  scuotere  il  contenuto della fiala per circa 30
   secondi per assicurare il contatto del sodio-pertecnetato  (99mTc)
   con  gli  anticorpi.  Permettere  alla  reazione  di  marcatura di
   svilupparsi per almeno cinque  minuti.  Aggiungere  una  soluzione
   isotonica  di  1  millilitro  di  cloruro  di  sodio  al  fine  di
   facilitarne la rimozione.  Provare il prodotto in  un  calibratore
   di dose adatto allo scopo.
4.  Basandosi  sul  coefficiente  di  attivita' misurato, togliere un
   quantitativo  del  prodotto  sufficiente  a  fornire   l'attivita'
   desiderata   (750-1000   MBq   di   99mTc;   vedere   Dosatura   e
   Somministrazione), CEA-Scan (99mTc) puo' essere usato dopo  cinque
   minuti  e  dovrebbe  essere  usato  non  oltre quattro ore dopo la
   preparazione. CEA-Scan (99mTc) si puo'  conservare  a  temperatura
   ambiente dopo la preparazione.
5. Prima della somministrazione, la soluzione deve essere ispezionata
   visivamente  per  eventuale materiale particellare o scoloramento.
   In tal caso, il prodotto deve essere scartato.
6.6.1.2 Controllo della Qualita'
Dopo la marcatura radioattiva dell'anticorpo, diluire un campione  di
10  (m greco)l con 1,5 mL di soluzione salina. Determinare la purezza
radiochimica per  mezzo  di  una  cromatografia  immediata  a  strati
sottili  su  strisce di fibra di vetro 1 x 9 cm, impregnate di gel di
silice usando l'acetone come solvente. Quando la parte anteriore  del
solvente  e'  a  1 cm dalla parte superiore delle strisce, toglierlo,
tagliarlo a meta' e porre  ogni  parte  in  una  provetta  di  vetro.
Contare ogni provetta in uno scintillometro gamma, in un contatore di
dosaggi o in un analizzatore del cromotogramma radioattivo. Calcolare
la percentuale di tecnezio libero come segue:
% Tecnezio
Libero    = Attivita' nella meta' superiore della striscia x 100
            ____________________________________________________
                           Attivita' Totale
Il  prodotto  radiomarcato  non  dovrebbe  contenere  piu' del 10% di
tecnezio libero.
6.6.2   Eliminazione
Dopo l'uso, disfarsi del contenitore  come  per  ogni  altro  rifiuto
radioattivo.
7.      TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMERCIO
Immunomedics, B.V.  Westerduinweg 3, 1755 ZG Petten, Paesi Bassi
8.      NUMERO DELL'AUTORIZZAZIONE ALL IMMISSIONE IN COMMERCIO
9.      DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO
10.     DATA DELLA REVISIONE DEL TESTO