(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
 
                   Al Presidente della Repubblica
 
  Il consiglio comunale di Castelfidardo (Ancona) e' stato  rinnovato
in  seguito  alle  consultazioni  elettorali  del 23 aprile 1995, con
contestuale  elezione  del  sindaco  nella  persona   della   signora
Giulietta Brescia.
  Successivamente,  in  data  20  gennaio 1997, undici consiglieri su
venti  assegnati  hanno  presentato  una  mozione  di  sfiducia   nei
confronti  del  predetto  sindaco,  approvata con delibera n. 1 del 3
febbraio 1997 da undici componenti.
  Il prefetto  di  Ancona,  ritenendo  essersi  verificata  l'ipotesi
prevista  dall'art. 18, comma 2, della legge 25 marzo 1993, n. 81, ha
proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato, ai sensi
dell'art.  39 della legge 8 giugno 1990, n.  142,  disponendone,  nel
contempo,  con  provvedimento  n.  97.13.3/Gab.  del 5 febbraio 1997,
adottato a norma del citato art. 39, comma 7, la sospensione, con  la
conseguente  nomina  del  commissario per la provvisoria gestione del
comune.
  L'approvazione  della  mozione  di   sfiducia,   evidenziando   una
compromissione  dell'equilibrio degli organi istituzionali del comune
che, a norma della  legislazione  vigente,  determina  la  cessazione
dalla  carica  e, quindi, non consente la prosecuzione dell'ordinaria
gestione dell'ente, configura gli estremi per far luogo  al  proposto
scioglimento.
  Mi  onoro,  pertanto,  di  sottoporre  alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo  scioglimento
del  consiglio  comunale di Castelfidardo (Ancona) ed alla nomina del
commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona  del
dott. Carmine Rotondi.
   Roma, 28 febbraio 1997
                                 Il Ministro dell'interno: NAPOLITANO