Allegato Al Presidente della Repubblica Il consiglio comunale di Sannicandro di Bari (Bari), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 21 novembre 1993 e composto dal sindaco e da sedici consiglieri, si e' dimostrato incapace di provvedere, nei termini prescritti dalle norme vigenti, al fondamentale adempimento dell'approvazione del bilancio di previsione del 1997. Essendo, infatti, scaduti i termini di legge entro i quali il predetto documento contabile avrebbe dovuto essere approvato, ai sensi delle vigenti norme, il comitato regionale di controllo, sezione provinciale di Bari, con provvedimento n. 2764 del 7 marzo 1997, diffidava il consiglio comunale ad approvare il bilancio entro il termine ultimo del 1 aprile 1997. Tuttavia, decorso anche tale termine infruttuosamente, l'organo di controllo, con provvedimento n. 4070 del 3 aprile 1997, nominava un commissario ad acta che, in via sostitutiva, approvava con la delibera n. 1, in data 15 aprile 1997, il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1997. Il prefetto di Bari, ritenendo essersi verificata l'ipotesi prevista dall'art. 39, commi 1, lettera c), e 2, della legge 8 giugno 1990, n. 142, ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale di Sannicandro di Bari, disponendone, nelle more, con provvedimento n. 647/13.2/Gab. del 22 aprile 1997, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune. Si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento, atteso che il predetto consiglio comunale non e' riuscito a provvedere all'approvazione del suddetto documento contabile, anche dopo la scadenza dei termini entro i quali era tenuto a provvedervi, tanto da rendere necessario l'intervento sostitutivo da parte dell'organo regionale di controllo. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Sannicandro di Bari (Bari) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dottor Alfonso Magnatta. Roma, 10 giugno 1997 Il Ministro dell'interno: Napolitano