(all. 1 - art. 1)
                    Al Presidente della Repubblica
  Nel  consiglio comunale  di  Civiasco  (Vercelli), rinnovato  nelle
consultazioni elettorali del  23 aprile 1995, composto  dal sindaco e
da nove  consiglieri anziche'  dodici assegnati  dalla legge,  per la
partecipazione di una  sola lista alle predette  consultazioni, si e'
venuta  a determinare  una grave  situazione di  crisi a  causa delle
dimissioni rassegnate,  in data 22  aprile 1997, da sette  membri del
corpo consiliare.
  Le  dimissioni   della  quasi   totalita'  dei   consiglieri  hanno
determinato l'ipotesi dissolutoria dell'organo elettivo.
  Il  prefetto di  Vercelli, pertanto,  ritenendo essersi  verificata
l'ipotesi prevista  dall'art. 39, comma  1, lettera b), n.  2), della
legge  8  giugno  1990,  n.  142, ha  proposto  lo  scioglimento  del
consiglio  comunale  sopracitato   disponendone,  nel  contempo,  con
provvedimento n. 1143.13/1  Gab. del 23 aprile  1997, la sospensione,
con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione
del comune.
  Considerato che  nel suddetto  ente non  puo' essere  assicurato il
normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
l'integrita'  strutturale minima  del consiglio  comunale compatibile
con  il  mantenimento in  vita  dell'organo,  si ritiene  che,  nella
specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento,
anche  alla luce  delle disposizioni  da ultimo  recate dall'art.  5,
comma 2, della legge 15 maggio 1997, n. 127.
  Mi  onoro, pertanto,  di sottoporre  alla firma  della S.V.  Ill.ma
l'unito schema di decreto con  il quale si provvede allo scioglimento
del  consiglio comunale  di  Civasco (Vercelli)  ed  alla nomina  del
commissario per la provvisoria gestione  del comune nella persona del
dottor Alfredo Nappi.
    Roma, 28 giugno 1997
                                 Il Ministro dell'interno: Napolitano