Art. 2. Nella parte II "Ordinamento degli studi, facolta', lauree e diplomi", dopo il numero "1 - Laurea in scienze politiche", si aggiungono i seguenti nuovi numeri e articoli, con conseguente scorrimento della numerazione degli articoli successivi: "2 - Laurea in scienze internazionali e diplomatiche. Art. 23. - Il corso di laurea in scienze internazionali e diplomatiche fornisce adeguate conoscenze di metodo e di contenuti culturali, scientifici e professionali per gli studi storico - politici, giuridico - istituzionali ed economici nel campo delle relazioni internazionali. Il corso di laurea ha durata quadriennale. Il corso di laurea puo' essere istituito a condizione che non sia contestualmente attivato l'indirizzo politicointernazionale del corso di laurea in scienze politiche. Il consiglio della struttura didattica competente puo' programmare le iscrizioni al corso di laurea secondo quanto indicato nel presente statuto. Art. 24. - Il corso di laurea in scienze internazionali e diplomatiche comprende non meno di ventuno annualita' d'insegnamento oltre ad almeno quattro annualita' di insegnamento relative ad almeno due lingue straniere e si conclude con un esame finale di laurea. Il consiglio della struttura didattica competente individua gli insegnamenti fondamentali e complementari, nell'ambito delle aree disciplinari di cui al successivo articolo, e stabilisce le modalita' degli esami di profitto e dell'esame di laurea. Gli esami di profitto sostenuti positivamente nell'ambito del corso di studi per conseguire la laurea in scienze internazionali e diplomatiche sono riconosciuti validi ai fini del conseguimento del diploma universitario in operatore dello sviluppo. La struttura didattica competente indica criteri e parametri per il riconoscimento. Art. 25. - Il corso di laurea in scienze internazionali e diplomatiche si articola in un biennio propedeutico e in un biennio di specializzazione. Il biennio propedeutico comprende undici annualita' d'insegnamento fondamentali da scegliersi, in ragione di una per area, nell'ambito delle seguenti aree disciplinari riferibili ai settori scientifico - disciplinari a fianco indicati: diritto pubblico comparato (N11X); diritto e organizzazione internazionale (N14X); economia politica (P01A); economia internazionale (P01G); geografia politica ed economica (M04X); scienza politica, politica comparata (Q02X); sociologia generale (Q05A); storia contemporanea (M02X); storia dei trattati e delle relazioni internazionali (Q04X); storia e istituzioni dei Paesi afro - asiatici (Q06A, Q06B); storia e istituzioni delle Americhe (Q03X). Dalle aree disciplinari di cui al comma precedente potranno essere scelti insegnamenti da includere nell'ambito degli indirizzi del secondo biennio di cui ai successivi commi. Il secondo biennio e' articolato in indirizzi di specializzazione: a) relazioni internazionali e diplomatiche; b) politiche dello sviluppo. Gli indirizzi sono articolati in almeno dieci annualita' di insegnamento anche divisibili in moduli semestrali. Almeno quattro annualita' di insegnamento e non piu' di sette, sono scelte dal consiglio della struttura didattica competente nell'ambito delle seguenti aree disciplinari al fine di caratterizzare ciascun indirizzo: cooperazione internazionale allo sviluppo (P01H); diritto privato comparato (N02X); diritto pubblico comparato (N11X); economia ed istituzioni internazionali (P01G, P01H); filosofia politica (Q01A); organizzazione e diritto internazionale (N14X); politica internazionale (Q02X); sociologia dei fenomeni politici (Q05E); sociologia dei processi culturali e comunicativi (Q05B); statistica economica e sociale (S02X, S03B); storia delle dottrine e delle istituzioni politiche (Q01B, Q01C); storia delle relazioni internazionali (Q04X); storia e istituzioni dell'America latina (Q03X); storia e istituzioni dell'Africa (Q06A); storia e istituzioni dell'Asia (Q06B); storia moderna (M02X); storia contemporanea (M04X); antropologia culturale (M05X); diritti dell'uomo (N02X); economia dei settori produttivi (P01I); economia e politica dello sviluppo (P01H); economia e politica monetaria (P01F); economia regionale (P01J); scienza della politica e dell'amministrazione pubblica (Q02X); sociologia dei processi economici e del lavoro (Q05C); statistica economica e sociale, demografia (S02X, S03A, S03B); storia economica, storia del pensiero economico (P01D, P03A); tutela internazionale dei diritti dell'uomo (N14X); diritto internazionale dell'economia e dello sviluppo (N05X, N14X); organizzazione e pianificazione del territorio e dell'ambiente (M06B); economia e politica dell'ambiente (P01B). Per ognuna delle aree disciplinari di cui ai precedenti commi dovranno essere scelti insegnamenti che assicurino un'adeguata formazione metodologica e l'acquisizione dei principi fondamentali attinenti all'area medesima. Il consiglio della struttura didattica competente individua i criteri per la formazione dei piani di studio, assicurando agli studenti la possibilita' di scegliere insegnamenti per almeno quattro annualita' tra quelli attivati nella facolta' sede del corso di laurea o nelle altre facolta' dell'Universita', in Italia o all'estero, anche in altre aree disciplinari, purche' in linea con le finalita' formative degli indirizzi di specializzazione del corso di laurea. 3 - Laurea in scienze della comunicazione. Art. 26. - Titolo di ammissione al corso di laurea in scienze della comunicazione e' quello previsto dalle leggi vigenti per gli studi universitari. La durata del corso di laurea e' di cinque anni. Il corso degli studi si struttura in un biennio formativo di base e in un successivo triennio articolato in tre indirizzi destinati a fornire una preparazione professionale in uno specifico settore. L'attivita' didattica complessiva ammonta a 1.550 ore comprensive di lezioni, esercitazioni, seminari, prove di valutazione. Gli indirizzi sono i seguenti: a) comunicazioni di massa; b) comunicazione istituzionale e di impresa; c) giornalismo. L'attivazione e l'eventuale disattivazione degli indirizzi sono disposti su proposta del consiglio di corso di laurea dal consiglio di facolta'. Art. 27. - Nel corso del primo biennio il piano degli studi consiste di dieci insegnamenti per un impegno didattico di 700 ore, scelti entro le seguenti aree disciplinari: Area scientificotecnologica: informatica generale. Area comunicativa: sociologia della comunicazione; teoria e tecniche delle comunicazioni di massa. Area economica: economia politica; politica economica; economia pubblica. Area sociologica: sociologia. Area semiologica: semiotica. Area linguistica: linguistica generale; sociolinguistica. Area psicologica; psicologia cognitiva; psicolinguistica. Area giuridica: diritto pubblico; diritto privato. Area storica: storia economica; storia contemporanea. Le prime nove discipline saranno scelte dalla facolta' entro le aree (con non piu' di un insegnamento per ciascuna area), mentre la decima disciplina sara' scelta tra gli insegnamenti non sostenuti nelle aree scientificotecnologica e comunicativa. Le facolta' potranno sostituire gli insegnamenti indicati nelle aree con altri strettamente affini, con identiche finalita' ed analogo contenuto culturale e comunque entro lo stesso settore scientifico - disciplinare. Entro il biennio di formazione di base o al massimo entro il terzo anno, lo studente dovra' sostenere inoltre: due prove scritte di composizione o elaborazione di testi con l'uso di un programma di elaborazione testi, una in lingua italiana e l'altra in lingua inglese; un colloquio diretto ad accertare la conoscenza della lingua inglese. Ai fini della preparazione a queste prove la struttura didattica competente organizza appositi corsi, avvalendosi del centro linguistico, ove istituito, o di altre strutture idonee. Per essere ammesso alla prova di composizione testi, lo studente dovra' frequentare e superare un laboratorio di scrittura, nelle forme che saranno indicate dalla struttura didattica competente, anche istituendo specifici lettorati o attivando corsi di teoria e tecnica della scrittura. Art. 28. - Per essere ammesso agli esami di profitto del triennio lo studente deve avere superato tutti gli esami obbligatori del biennio propedeutico. Le due prove scritte di lingua e il colloquio di conoscenza della lingua inglese possono essere superati anche entro il terzo anno. La scelta dell'indirizzo da seguire avviene all'atto dell'iscrizione al terzo anno, e puo' essere successivamente modificata. Ogni indirizzo comporta tre insegnamenti fondamentali comuni, sette insegnamenti costitutivi dell'indirizzo e quattro insegnamenti opzionali, da scegliere tra quelli indicati al successivo art. 30, per un'attivita' didattica complessiva di 850 ore. Gli insegnamenti fondamentali comuni del terzo anno sono i seguenti: 1) un insegnamento a scelta tra: retorica e stilistica; lingua straniera moderna; grammatica italiana; storia della lingua italiana; 2) un insegnamento a scelta tra: percezione e comunicazione visiva; iconografia e iconologia; semiologia del cinema e degli audiovisivi; disegno industriale. 3) un insegnamento a scelta tra: antropologia culturale; psicologia sociale; scienza politica; sociologia dei processi culturali. I sette insegnamenti costitutivi di ogni indirizzo sono scelti entro i seguenti elenchi di nove insegnamenti: Indirizzo in comunicazioni di massa Insegnamenti costitutivi: 1) diritto civile (N01X); 2) teoria e tecniche del linguaggio cinematografico (L26B); 3) teoria e tecniche del linguaggio giornalistico (Q05B); 4) teoria e tecniche del linguaggio radiotelevisivo (Q05B); 5) storia delle comunicazioni di massa (M04X); 6) economia dell'impresa (P01I); 7) storia delle relazioni internazionali (Q04X); 8) metodologia e tecnica della ricerca sociale (Q05A); 9) teoria e tecniche dei nuovi media (Q05B). Indirizzo in comunicazione istituzionale e d'impresa Insegnamenti costitutivi: 1) diritto dell'economia (N05X); 2) economia aziendale (P02A), oppure: Organizzazione aziendale (P02D); 3) marketing (P02B); 4) comunicazione politica (Q02X, Q05E), oppure: partiti politici e gruppi di pressione (Q02X); 5) metodologia e tecnica della ricerca sociale (Q05A); 6) teorie e tecniche della comunicazione pubblica (Q05B); 7) teoria e tecniche di elaborazione della immagine (K05A); 8) tecniche della comunicazione pubblicitaria (Q05B); 9) storia dell'industria (M04X, P03X), oppure: Storia economica (P03X). Indirizzo in giornalismo Insegnamenti costitutivi (le prime tre discipline sono obbligatorie): 1) storia del giornalismo (M04X); 2) teoria e tecniche del linguaggio giornalistico (Q06B), oppure: teoria e tecniche del linguaggio radiotelevisivo (Q05B); 3) teoria e tecniche dei nuovi media (Q05B); 4) economia e gestione delle imprese (P02B), oppure: economia dello sviluppo (P01H); 5) relazioni internazionali (Q02X), oppure: Storia delle istituzioni politiche (Q01C); 6) metodologia e tecnica della ricerca sociale (Q05A); 7) etica sociale (M07C); 8) lingua italiana (L11A) (i contenuti didattici del corso saranno specificamente rapportati agli obiettivi formativi dell'indirizzo). Art. 29. - All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, il consiglio di facolta', su proposta del consiglio di corso di laurea, definisce il piano di studi ufficiale del corso di laurea, in applicazione di quanto disposto al comma 2 dell'art. 11 della legge n. 341 / 1990. Art. 30. - Sono insegnamenti opzionali comuni a tutti gli indirizzi del triennio, anche semestrali, i seguenti: criminologia (F22B, N17X, Q05G); didattica generale (M09C); diritti dell'uomo (N20X); diritto costituzionale (N08X); diritto d'autore (N04X); diritto del lavoro (N07X); diritto dell'ambiente (N10X); diritto della sicurezza sociale (N07X); diritto internazionale (N14X); diritto parlamentare (N08X); musica elettronica (L27B); economia industriale (P01I); epistemologia (M07B); estetica (M07D); filosofia del linguaggio (M07E); filosofia della scienza (M07B); geografia politica ed economica (M06B); informatica applicata (K05B); ingegneria della conoscenza e sistemi esperti (K05A); intelligenza artificiale (K05A, K05B); interazione uomo - macchina (K05B); istituzioni di diritto e procedura penale (N16X, N17X); istituzioni giuridiche e mutamento sociale (N21X, Q05F); letteratura italiana moderna e contemporanea (L12B); letterature comparate (L12D); linguistica computazionale (L09A); logica (M07B); logica dei linguaggi naturali (M07E); logica matematica (A01A); organizzazione e gestione delle risorse umane (P02D); organizzazione internazionale (N14X); politica dell'ambiente (M06B); politica economica internazionale (P01G); politica sociale (Q05A); psicologia delle tossicodipendenze (M11E); psicologia degli atteggiamenti e delle opinioni (M11B); semiologia della musica (L27B); semiotica delle arti (M07D, M07E); semiotica del testo (L12C, M07E); sociologia dei processi culturali e comunicativi (Q05B); sociologia dell'organizzazione (Q05C); sociologia delle comunicazioni di massa (Q05B); sociologia politica (Q05E); storia dei movimenti e dei partici politici (M04X); storia del movimento sindacale (M04X); storia del disegno, dell'incisione e della grafica (L25B); storia del pensiero politico contemporaneo (Q01B); storia della scienza (M08E); storia delle dottrine politiche (Q01B); storia e critica del cinema (L26B); storia e tecnica della fotografia (L26B); storia e istituzioni di un'area geografica (M04X, Q03X, Q06A, Q06B); storia del pensiero scientifico (M08E); storia del teatro e dello spettacolo (L26A); storia dell'arte moderna (L25B); storia dell'arte contemporanea (L25C); storia della filosofia (M08A); storia della musica moderna e contemporanea (L27B); teoria dell'informazione (K05C, Q05B). Possono essere inoltre scelte come complementari anche le discipline fondamentali non scelte come tali e le discipline costitutive degli indirizzi diversi da quello scelto. Art. 31. - Per essere ammesso all'esame di laurea lo studente deve aver superato gli esami relativi ai dieci insegnamenti del biennio di formazione di base e ai quattordici insegnamenti del triennio di indirizzo, di cui quattro scelti nell'elenco dei complementari. L'esame di laurea consistera' nella discussione di una tesi di laurea nell'ambito dell'indirizzo prescelto (incluse le discipline fondamentali pertinenti all'indirizzo). Per l'indirizzo in giornalismo l'ammissione all'esame di laurea e' subordinato alla frequenza delle attivita' di laboratorio e di esercitazione (inclusi seminari professionali e stages di formazione), unificabili sotto la dizione pratica guidata, con inizio dal terzo anno di corso e di durata complessiva di diciotto mesi, e comunque nel rispetto delle vigenti leggi sull'accesso alla professione giornalistica. Gli stages (collettivi o individuali presso redazioni di quotidiani, periodici, stazioni radiofoniche e televisive, agenzie di stampa o multimediali, uffici stampa degli atenei o di altre istituzioni di rilevante interesse pubblico) dovranno svolgersi in regime di convenzione tra l'Universita' e l'ente ospitante, potranno articolarsi in piu' periodi, per una durata complessiva di sei mesi, e prevedono obbligatoriamente la figura del tutor all'interno della redazione ospitante. Le esercitazioni si svolgeranno attraverso seminari semestrali o annuali, collegati alla specializzazione nei vari generi giornalistici. Tali seminari dovranno essere condotti da giornalisti professionisti, in coordinamento con i docenti titolari degli insegnamenti. Le attivita' di laboratorio (scrittura specialistica, grafica, titolazione e impaginazione, organizzazione del lavoro redazionale, ecc.) debbono integrare la didattica con il necessario corredo tecnico. A tal fine i laboratori dovranno essere gestiti da giornalisti professionisti o da esperti qualificati e dovranno svolgersi secondo programmi coordinati con gli insegnamenti costitutivi e i seminari di specializzazione. La struttura didattica competente indichera' le dotazioni tecniche ed editoriali disponibili: una testata interna (stampata, radiofonica, televisiva, multimediale) con effettiva diffusione; un'agenzia o un mezzo d'informazione rivolto all'esterno e / o collegamenti con le maggiori agenzie d'informazione nazionali; un sistema editoriale integrato (rete locale di personal computers dotata di programma di scrittura, acquisizione e trattamento immagini, programmi per l'editing di quotidiani e periodici) e / o una struttura di produzione radiotelevisiva in grado di produrre e montare prodotti radiofonici e / o televisivi fino alla messa in onda (non inclusa). Per quanto riguarda i collegamenti con le realta' professionali e il riconoscimento della preparazione conseguita dagli studenti, oltre a quanto previsto dagli accordi nazionali di programma per la programmazione sull'intero territorio nazionale, l'Universita' potra' stipulare specifiche convenzioni con le associazioni professionali dei giornalisti e con quelle imprenditoriali, ai fini della programmazione degli stages (periodi di svolgimento, affluenza degli studenti nelle redazioni, collocazione territoriale, ecc.); l'Universita' potra' stabilire specifiche convenzioni, opportunamente regolate riguardo la programmazione didattica, con gli IFG, per l'uso delle attrezzature tecnico - editoriali e l'organizzazione dei laboratori professionali e dei seminari. La struttura didattica competente si dotera' di commissioni didattiche miste (docenti, giornalisti e rappresentanti delle aziende editoriali) per la concertazione dei programmi. Art. 32. - Lo studente del corso di laurea in scienze della comunicazione che abbia concluso il biennio propedeutico e' ammesso al terzo anno del corso di diploma universitario in tecnica pubblicitaria, con il riconoscimento degli esami sostenuti negli insegnamenti obbligatori comuni nonche' delle prove scritte di lingua e del colloquio di conoscenza della lingua inglese, e con l'obbligo di integrare il piano di studi con gli insegnamenti obbligatori non seguiti".