(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
 Al Presidente della Repubblica
  Nel  consiglio   comunale  di  Barletta  (Bari),   rinnovato  nelle
consultazioni elettorali del 9 giugno 1996, composto dal sindaco e da
trenta consiglieri, si  e' venuta a determinare  una grave situazione
di crisi a causa delle dimissioni rassegnate, in data 10 giugno 1997,
da sedici membri del corpo consiliare.
  Le   dimissioni,   presentate  contemporaneamente   al   protocollo
dell'ente,  dalla meta'  piu' uno  dei consiglieri  hanno determinato
l'ipotesi dissolutoria dell'organo elettivo.
  Pertanto,  il  prefetto  di   Bari,  ritenendo  essersi  verificata
l'ipotesi  prevista dall'art.  39, comma  1, lettera  b) n.  2, della
legge  8 giugno  1990,  n. 142,  cosi' come  sostituito  dal comma  2
dell'art.  5 della  legge  15 maggio  1997, n.  127,  ha proposto  lo
scioglimento  del consiglio  comunale  sopracitato disponendone,  nel
contempo, con provvedimento n. 1063/13.3/Gab.  del 13 giugno 1997, la
sospensione,  con  la  conseguente  nomina  del  commissario  per  la
provvisoria gestione del comune.
  Considerato che  nel suddetto  ente non  puo' essere  assicurato il
normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
l'integrita'  strutturale minima  del consiglio  comunale compatibile
con  il  mantenimento in  vita  dell'organo,  si ritiene  che,  nella
specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
  Mi onoro,  pertanto, di  sottoporre alla firma  della s.  v. Ill.ma
l'unito schema di decreto con  il quale si provvede allo scioglimento
del  consiglio  comunale  di  Barletta  (Bari)  ed  alla  nomina  del
commissario per la provvisoria gestione  del comune nella persona del
rag. Giuditta Montanari.
    Roma, 24 luglio 1997
                                 Il Ministro dell'interno: Napolitano