ALLEGATO 1 Criteri di scelta delle varieta' di grano duro iscritte al catalogo nazionale e/o Comunitario delle varieta'. I criteri da prendere in considerazione per l'ammissione all'aiuto Comunitario delle varieta' di grano duro sono finalizzati a valutare l'attitudine alla pastificazione delle cultivar di grano duro ed i dati a questo scopo da utilizzare provengono dal monitoraggio nazionale e/o regionale relativi alle caratteristiche tecnologicoqualitative delle varieta' di grano duro coltivate sul territorio nazionale. Tali dati possono essere integrati con i risultati qualitativi derivanti dalle prove di iscrizione al registro nazionale delle varieta' e dalle prove di confronto varietale a livello nazionale effettuate da istituzioni di ricerca pubbliche e/o private. A tale scopo la procedura da seguire al fine di individuare un indice globale di qualita', quale soglia di accesso alla predisposizione della lista delle varieta' all'aiuto supplementare, e' la seguente. 1. Varieta' testimoni. In base alla loro diffusione su tutto il territorio nazionale interessato alla coltivazione del frumento duro ed alle loro caratteristiche qualitative, sono individuate le varieta' Creso, Duilio e Simeto. 2. Parametri di qualita'. (*) Riguardano il peso ettolitrico (UNI n. 10281), il contenuto proteico (D.M. 23 luglio 1994 pubblicato sul supplemento alla Gazzetta Ufficiale n. 4 del 10 agosto 1994), l'indice di glutine (ICC internazionale chimici cerealisti n. 158) ed il colore (determinato con il metodo colorimetrico a riflettanza). (*) In parentesi vengono indicate le metodologie di rilevamento dei singoli parametri. 3. Raccolta di dati. Sono utilizzati i dati provenienti dal monitoraggio annualmente effettuato a livello nazionale e/o regionale relativo ai parametri summenzionati al massimo per gli ultimi 5 anni per le varieta' testimoni e per tutte le varieta' considerate. 4. Percentualizzazione dei dati relativi ai parametri di qualita', di cui al punto 2., individuati nell'ambito di ciascuna regione interessata e per ogni cultivar. Fatta pari a 100 la media di ogni singolo dato qualitativo relativo ai 3 testimoni (per gli anni in cui si hanno dati per la varieta' in esame), viene calcolata la percentuale, rispetto ad esso, della cultivar in esame per ogni regione. La media delle percentuali di ogni singolo parametro regionale costituisce la media nazionale della suddetta cultivar. Di conseguenza ogni varieta' risulta caratterizzata dalle 4 percentuali dei parametri indicati al punto 2. 5. Valore percentuale dei parametri, di cui al punto 2., sia in termini di trasformazione molitoria che di pastificazione. Ai parametri suindicati sono attribuiti, in base all'esperienza acquisita e dei risultati riportati in letteratura, i seguenti valori percentuali: peso ettolitrico 10%, tenore proteico 40%, indice di glutine 30%, colore 20%. 6. Calcolo dell'indice globale di qualita' di una varieta' espresso in numero unico. L'indice globale che esprime in un unico numero la qualita' generale di una varieta' viene calcolato attraverso la sommatoria della media nazionale rilevata dalla sommatoria della media regionale di ciascun parametro di cui al punto 4, moltiplicata per il relativo valore percentuale indicato al punto 5. 7. Scelta dell'indice sintetico minimo per l'ammissione all'aiuto Comunitario. L'indice globale di soglia per l'ammissione all'aiuto Comunitario viene indicato nel valore di 95. 8. Classi delle varieta'. Sulla base dei criteri, di cui ai precedenti punti da 1 a 7, sono istituite due liste di varieta' da ammettere all'aiuto supplementare: a) varieta' idonee e cioe' varieta' per le quali dopo almeno tre anni di monitoraggio e' possibile esprimere un giudizio qualitativo definitivo; b)varieta' in osservazione e cioe' varieta': iscritte da meno di quattro anni; per le quali il monitoraggio nazionale effettuato risulti insufficiente per carenza di un numero rappresentativo di campioni e/o limitato arco temporale di osservazione (inferiore a tre anni); varieta' iscritte da oltre cinque anni che sono state sempre nella lista delle varieta' idonee (limitatamente ad un anno); precedentemente escluse per limite di diffusione e non per qualita' (limitatamente ad un anno). Per queste ultime due categorie di varieta', i costitutori, che abbiano interesse a mantenere o ad inserire le stesse nella lista delle varieta' aventi diritto l'aiuto supplementare dovranno rappresentare tale esigenza al M.I.P.A. - D.G. delle Politiche agricole ed agroindustriali nazionali mettendo a disposizione quantitativi di semente idonei per due prove parcellari (centro e sud del paese), con spese a carico dei costitutori richiedenti. In considerazione della esigenza di smaltimento delle scorte per le varieta' che non rientrano nei requisiti previsti per l'accesso al premio e' consentita la commercializzazione del prodotto certificato per un periodo non superiore ai tre anni successivi alla uscita della varieta' dalla lista delle aventi diritto all'aiuto supplementare.