(all. 1 - art. 1)
                    Al Presidente della Repubblica
  Nel consiglio  comunale di  Pietracamela (Teramo),  rinnovato nelle
consultazioni elettorali del  27 aprile 1997, composto  dal sindaco e
da  dodici  consiglieri,  si  e'   venuta  a  determinare  una  grave
situazione di crisi  a causa delle dimissioni rassegnate,  in data 28
luglio 1997, da nove membri del corpo consiliare.
  Le  citate dimissioni,  rese con  atti separati  contemporaneamente
presetati al protocollo dell'ente, di  oltre la meta' dei consiglieri
hanno determinato l'ipotesi dissolutoria dell'organo elettivo.
  Il  prefetto  di  Teramo, pertanto,  ritenendo  essersi  verificata
l'ipotesi prevista  dall'art. 39, comma  1, lettera b), n.  2), della
legge 8 giugno 1990, n. 142,  come sostituito dal comma 2 dell'art. 5
della legge 15  maggio 1997, n. 127, ha proposto  lo scioglimento del
consiglio  comunale   sopracitato  disponendone,  nel   contempo  con
provvedimento n. 2416 Gab del 30  luglio 1997, la sospensione, con la
conseguente nomina  del commissario  per la provvisoria  gestione del
comune.
  Considerato che  nel suddetto  ente non  puo' essere  assicurato il
normale  funzionamento degli  organi e  dei servizi,  essendo ventuta
meno   l'integrita'   stutturale   minima  del   consiglio   comunale
compatibile con il mantenimento in  vita dell'organo, si ritiene che,
nella  specie,  ricorrano  gli  estremi per  far  luogo  al  proposto
scioglimento.
  Mi  onoro, pertanto,  di sottoporre  alla firma  della S.V.  Ill.ma
l'unito schema di decreto con  il quale si provvede allo scioglimento
del consiglio  comunale di Pietracamela  (Teramo) ed alla  nomina del
commissario per la provvisoria gestione  del comune nella persona del
dott. Maurizio Ianieri.
    Roma, 9 settembre 1997
                                 Il Ministro dell'interno: Napolitano