(Protocollo-Relazione impianti)
                             ALLEGATO 7 
RELAZIONE SUGLI IMPIANTI 
1 PREMESSA 
   Questa relazione illustra gli impianti installati a  servizio  dei
settori B,  C,  D  del  complesso  denominato  Villa  Gualino,  Viale
Settimio Severo, 65, Torino, suddivisi come segue: 
- Centrali di produzione e sottocentrali di distribuzione dell'intero
  complesso 
- Impianto termico e di ventilazione 
- Impianto idrico ed antincendio 
- Impianto fognario 
- Impianto elettrico 
- Impianti  elettrici  speciali  (rivelazione  fumi,   antintrusione,
  telefonico, etc.) 
   Le centrali di produzione sono collegate con le zone degli  uffici
mediante la costruzione  di  un  cunicolo  ispezionabile  sottostante
l'ala bassa del corpo inferiore (settori B e C); il cunicolo  collega
le due sottocentrali una localizzata  sotto  il  piazzale  antistante
l'ingresso del settore B e l'altra sistemata al piano  interrato  del
settore D. 
   In relazione alla notevole distanza tra  la  zona  tecnologica  di
produzione e le sottocentrali, e' prevista un'unica alimentazione  di
acqua calda (85 (compreso) 70 gradi C) ed un'unica  alimentazione  di
acqua refrigerata (7 (compreso) 12 gradi C) per  ogni  sottocentrale;
tali alimentazioni percorrono il cunicolo per l'intera lunghezza. 
2 Descrizione delle centrali di produzione e delle sottocentrali 
Le centrali tecnologiche (produzione) sono costituite da: 
- centrale termica con potenza installata di 1,5  milioni  di  Kcal/h
  ripartita su 3 caldaie da 0,5 milioni di Kcal/h caduna,  alimentate
  da  bruciatori  misti  gas-gasolio.  Nella  centrale   termica   e'
  installato un  impianto  di  cogenerazione  per  la  produzione  di
  energia elettrica  ed  il  recupero  di  energia  termica  per  uso
  igienico sanitario, costituito  da  due  Totem,  alimentati  a  gas
  metano, in grado di produrre ciascuno 15 Kwe e 33000 Kcal/h. 
- centrale idraulica in cui sono sistemati un serbatoio d'accumulo da
  20 mc, due autoclavi  da  3  mc  con  pompe  per  la  distribuzione
  dell'acqua fredda in tutto l'edificio. Il circuito dell'acqua calda
  sanitaria e, preceduto da  un  addolcitore  a  scambio  di  resine,
  previsto per una portata media di 36 mc. 
- centrale elettrica con quadro di media tensione,  quadro  di  bassa
  tensione per l'alimentazione e la protezione  di  tutti  i  carichi
  installati  nel  complesso.  Il  sistema  e'  alimentato   da   due
  trasformatori da 250 KVA - 6300 V/380V in parallelo installati  nel
  quadro di media tensione. 
- centrale frigorifera costituita da due gruppi frigoriferi del  tipo
  semiermetico di potenzialita'  200.000  F/h;  i  condensatori  sono
  raffreddati mediante torri evaporative localizzate in una fossa del
  piazzale, appositamente predisposta e grigliata superiormente. Tale
  centrale    frigorifera    produce    l'acqua    refrigerata    per
  l'alimentazione delle batterie fredde  dei  gruppi  di  trattamento
  dell'aria  a  servizio  delle  varie  zone  del  complesso  e   per
  l'alimentazione dei circuiti ventilconvettori. 
Le sottocentrali di distribuzione e trattamento aria a  servizio  dei
settori B, C, D sono due: 
- sottocentrale a servizio del settore B e C1 - localizzata sotto  il
  piazzale  antistante  l'ingresso  del  settore  B  -  in  cui  sono
  installati due gruppi di trattamento aria, uno dei quali a servizio
  della sola sala conferenze  e  l'altro  per  gli  uffici  al  piano
  terreno e primo del settore B e C1. 
Tale  locale  rappresenta  una  vera  e  propria  sottocentrale   con
collettori di distribuzione ai vari circuiti, scambiatori  di  calore
ed apparecchiature accessorie, in  quanto  l'elevata  distanza  delle
centrali di produzione induce a rendere minimo il numero di tubazioni
principali di alimentazione (andata e ritorno acqua  calda  ed  acqua
refrigerata). 
- sottocentrale a servizio del settore C2 e D -localizzata  al  piano
  interrato del settore D - in cui  sono  installati  due  gruppi  di
  trattamento aria, uno dei quali a servizio del settore C2 e l'altro
  per gli uffici al piano terreno e primo del settore D. 
Anche tale locale rappresenta una vera e  propria  sottocentrale  con
collettori di distribuzione ai vari circuiti, scambiatori  di  calore
ed apparecchiature accessorie. 
   Sono   previsti   sistemi   di   contabilizzazione    dell'energie
distribuite alle sottocentrali per permettere  una  suddivisione  dei
costi gestionali. 
3 Descrizione degli impianti di distribuzione 
3.1 Impianto termico e di ventilazione 
   - Le principali tipologie degli impianti termici adottati  per  il
riscaldamento od il condizionamento delle varie  zone  del  complesso
sono cosi' riassumibili: 
a) Impianto a ventilconvettori ed aria primaria. 
   Tale impianto e' previsto per  tutti  i  locali  eccetto  la  sala
   conferenze che e' dotata di impianto a tutt'aria e delle  zone  di
   servizio (locali igienici, alcune scale, filtri,  guardaroba)  che
   sono dotati di impianto a radiatori. 
   Esso e' del tipo a  due  tubi  con  ventilconvettori  ad  un'unica
   batteria  e  valvola  di   regolazione   a   tre   vie   su   ogni
   ventilconvettore. 
   Durante l'inverno i ventilconvettori sono alimentati con acqua tra
   65 gradi C e 40 gradi C in ingresso e salto  di  10  gradi  C  tra
   entrata ed uscita, mentre durante  l'estate  essi  possono  essere
   alimentati con acqua refrigerata in ingresso ad 11 gradi C  e  con
   salto di 5 gradi C (nel caso non si ritenesse opportuno l'uso  dei
   ventilconvettori per il raffrescamento estivo, essi possono essere
   disattivati). 
   I ventilconvettori sono dimensionati per funzionare alla velocita'
   media del ventilatore, per attenuare i disturbi di tipo acustico. 
   E'  previsto  un  sistema  di  controllo   della   regolazione   a
   microprocessore che comanda centralmente le valvole di  ogni  zona
   di ventilconvettori consentendo la  variazione  delle  temperature
   interne di riferimento e l'autodiagnosi  del  funzionamento  delle
   valvole stesse. Tale sistema fa parte di un generale  impianto  di
   supervisione. 
   All'aria primaria, interamente presa dall'esterno,  sono  affidati
   due compiti: quello del ricambio e quello  della  regolazione  del
   grado igrometrico medio negli ambienti. 
   Le portate  dell'aria  potranno  essere  variate  in  funzione  di
   particolari esigenze e tale variazione puo'  essere  automatizzata
   secondo orari prestabiliti. 
   L'impianto e' in grado di mantenere negli ambienti  condizioni  di
   temperatura ed  umidita'  relative  prestabilite  sia  durante  il
   periodo invernale che durante il periodo estivo. 
   Le tubazioni di  alimentazione,  in  tubo  mannesmann  ed  isolate
   termicamente,  seguono  il  percorso  principale  a  soffitto  del
   cunicolo di nuova costruzione sottostante l'ala bassa; entrano nei
   vespai sotto il piano terreno  e  nei  cavedi  verticali  per  poi
   raggiungere   i   controsoffitti   dei   piani    sottostanti    i
   ventilconvettori, ed alimentarli, dove possibile, dal basso. 
   Dove non sono previsti controsoffitti e dove non  esistono  vespai
   praticabili, l'alimentazione ai ventilconvettori e' effettuata con
   distribuzione a pavimento mediante l'utilizzo di tubazioni in rame
   preisolate facenti capo a collettorini analoghi a quelli  di  tipo
   idraulico. 
   I  canali  dell'aria  primaria,  in  lamiera  zincata  ed  isolati
   termicamente, dai vari gruppi di trattamento raggiungono i  cavedi
   ed alimentano gli  apparecchi  di  diffusione  dell'aria  passando
   nelle controsoffittature. 
b) Impianto a radiatori 
   Tale impianto e' previsto  nei  locali  di  servizio,  ad  esempio
   locali igienici, guardaroba, depositi, filtri ed in alcune  scale.
   Questi locali sono in genere tenuti in depressione e  quindi  sono
   ventilati mediante l'aria estratta da altri locali adiacenti. 
   L'impianto  e'  costituito  da  radiatori  in  ghisa  od   acciaio
   preverniciato. 
   Le tubazioni, anch'esse in  acciaio  mannesmann  seguono  percorsi
   paralleli a quelli dei ventilconvettori. 
c) Impianti a tutt'aria 
   Tali  impianti  utilizzano  l'aria  come  unico  fluido   per   la
   climatizzazione    degli    ambienti:    essi    effettuano     la
   termoventilazione  negli  ambienti  dove  e'  previsto   il   solo
   riscaldamento invernale (magazzini) ed il condizionamento dove  e'
   previsto il riscaldamento invernate ed il raffrescamento estivo  e
   dove  e'  necessario  mantenere  in  qualsiasi   momento   precise
   condizioni ambientali termiche ed igrometriche (sale conferenze). 
   In  relazione  alle  necessita'  ambientali  di   ricambio,   sono
   realizzati impianti con portate di aria di ricircolo piu'  o  meno
   elevate e variabili automaticamente sia in funzione  di  parametri
   prestabiliti come ad esempio la qualita'  dell'aria  (in  base  al
   numero delle persone in ambiente)  e  sia  in  funzione  di  orari
   prefissati. 
   I canali dell'aria, in lamiera zincata  ed  isolati  termicamente,
   seguono percorsi dettati da esigenze architettoniche e funzionali.
   Il  centro  di  calcolo  e'  dotato  di   impianto   autonomo   di
   condizionamento costituito da un gruppo refrigeratore  raffreddato
   ad aria che alimenta un'unita' locale con immissione dell'aria nel
   pavimento sopraelevato. 
3.2 Impianto idrico, antincendio e fognario 
   L'impianto  igienico  sanitario  e'  costituito  dalla   rete   di
   distribuzione dell'acqua calda e fredda, dai  servizi  igienici  e
   dalla rete di scarico all'interno dei servizi fino alle colonne. 
   Per quanto riguarda la rete  fognaria  sono  previste  colonne  in
   geberit e una nuova rete orizzontale, dove non e' possibile o  non
   consigliabile  l'utilizzo  di  quella  esistente.   Viene   invece
   utilizzato il collettore principale  in  gres  che  attraversa  il
   cortile  interno  in  cunicolo  ispezionabile  a  quota  tale   da
   permettere la raccolta di tutti gli scarichi anche quelli previsti
   a piano interrato. 
   La rete di alimentazione  principale,  che  parte  dalla  centrale
   idraulica  esistente  e  che  comprende  acqua  fredda,  calda   e
   ricircolo, e' in acciaio zincato e fa capo,  per  ogni  gruppo  di
   utenze, a collettori complanari  di  distribuzione,  collocati  in
   cassette con sportelli in acciaio ispezionabili,  da  cui  partono
   tubazioni   in   polietilene   reticolato    a    pavimento    per
   l'alimentazione dei singoli apparecchi. 
   Le reti principali passeranno negli spazi  ispezionabili  previsti
   (cunicoli,  cavedi,  controsoffittature)  fino  a  giungere   agli
   elementi terminali costituiti dai collettori complanari. Tutte  le
   tubazioni sono isolate termicamente secondo quanto previsto  dalla
   legislazione vigente. Gli apparecchi sanitari,  del  tipo  sospeso
   per consentire la migliore pulizia dei pavimenti dei locali,  sono
   tutti dotati di rubinetteria monoforo,  monocomando.  Nei  servizi
   per  il  pubblico  e  per  gli  handicappati  vengono   utilizzati
   apparecchi e rubinetterie adeguate alle  specifiche  necessita'  e
   secondo la legislazione vigente. La rete  di  scarico  all'interno
   dei servizi e' realizzata con tubazioni in geberit  opportunamente
   dimensionate. L'impianto antincendio si snoda dall'apposita  presa
   indipendente dell'acquedotto e la  rete  orizzontale  in  tubo  di
   acciaio zincato corre a soffitto del cunicolo di nuova costruzione
   sottostante l'ala bassa (settori B e C). 
   Dalla  rete   orizzontale   si   staccano   le   derivazioni   per
   l'alimentazione delle cassette U.N.I 45  che  sono  installate  in
   prossimita' delle scale o delle uscite, secondo le  richieste  dei
   Vigili del Fuoco. 
3.3 Impianto elettrico 
   Il  dimensionamento  della  cabina  di  trasformazione  nella  sua
   configurazione finale risulta basato su due trasformatori  da  250
   KVA in parallelo, per un totale  di  500  KVA  di  potenza  totale
   disponibile. 
   Il percorso principale dei  cavi  e  realizzato  in  canalette  in
   lamiera  zincata  passanti  a  soffitto  del  cunicolo  di   nuova
   costruzione sottostante l'ala bassa (settori C  e  B);  le  salite
   verticali avvengono  nei  cavedi  mediante  passerelle  metalliche
   portacavi ed i percorsi secondari nelle controsoffittature  od  in
   traccia. I cavi sono  del  tipo  multipolare,  in  esecuzione  non
   propagante l'incendio ed a bassa emissione  di  acido  cloridrico,
   con isolamento in gomma sotto guaina in PVC butile. 
   La struttura dei quadri di  fabbricato  e'  composta  da  elementi
   modulari che permettono una maggiore  flessibilita'  d'impiego  in
   proiezione futura; la verniciatura e' del tipo elettrostatico  con
   polveri epossidiche. I quadri elettrici  per  le  centrali  o  per
   altre utenze particolari sono in esecuzione monobiocco e con grado
   di protezione appropriato. 
   I quadri di distribuzione principali sono: 
   - quadro centrale termica, idraulica, frigorifera 
   - quadro sottocentrale settori C2 e D 
   - quadro sottocentrale settori B e C1, 
   - quadro piano terreno settore B 
   - quadro piano primo settore B 
   - quadro settore C1, 
   - quadro settore C2 
   - quadro piano terreno settore D 
   - quadro piano primo settore D 
   La principale  fonte  di  emergenza  elettrica  del  complesso  e'
   costituita dai due gruppi di cogenerazione Totem installati  nella
   centrale termica che alimentano le  utenze  d'emergenza  enucleate
   durante la precedente fase di ristrutturazione  e  che  dovrebbero
   essere in grado di alimentare anche  le  nuove  utenze  del  corpo
   inferiore (illuminazione di sicurezza). 
   L'impianto di illuminazione, normale e di emergenza, e'  suddiviso
   in varii circuiti facenti capo ai quadri di fabbricato. 
   I corpi illuminanti sono scelti in funzione delle  caratteristiche
   architettoniche e delle condizioni di illuminazione da realizzarsi
   nei vari locali. 
   Nei  locali  dove  e'  richiesto  un  elevato  illuminamento   per
   permettere operazioni di  studio,  lettura  etc.  e'  previsto  un
   doppio livello d'illuminazione, un primo livello generale di  base
   realizzato con corpi illuminanti a soffitto (controsoffitto) ed un
   secondo livello personalizzato  che  puo'  essere  realizzato  con
   corpi illuminanti  da  tavolo  ed  alimentati  mediante  le  prese
   previste ai quattro angoli di ogni locale. 
   Per  quanto  riguarda  l'impianto  esterno  sono  previsti   varii
   circuiti  che  permettono  l'illuminazione  di  diverse   zone   e
   percorsi, quali il cortile interno, le terrazze  praticabili,  gli
   ingressi principali etc. I corpi illuminanti sono del tipo  stagno
   per esterno con grado di protezione IP 55. 
   Le prese installate nei locali adibiti ad ufficio  sono  del  tipo
   con automatico magnetotermico. Le linee che  alimentano  i  quadri
   elettrici  relativi  alle  distribuzioni  interne  del  settore  B
   (esclusa sala conferenze), settore C e settore D  e  la  linea  di
   alimentazione del  gruppo  frigorifero  autonomo  a  servizio  del
   centro di calcolo,  sono  previste  sotto  gruppi  di  continuita'
   opportunamente dislocati. 
   Tutto  l'impianto  elettrico  e'  eseguito  secondo  le  normative
   vigenti ed in particolare le norme CEI e la legge 46/90. 
3.4 Impianti elettrici speciali 
3.4.1 Impianto di rivelazione fumi 
   Un impianto automatico di rivelazione fumi e' previsto nelle  sale
   riunioni  e  relativi  locali  accessori  (guardaroba,  cabine  di
   proiezione), nei magazzini al piano interrato ed in eventuali 
   altri locali particolari secondo le richieste del Comando VVF. 
   Tale impianto  e'  dotato  di  rivelatori  di  tipo  ottico  e  di
   centralina automatica di tipo analogico con segnalazione  acustica
   dell'allarme, posta in reception. 
   La centrale, montata in appositi rack, oltre ad azionare le sirene
   d'allarme consente la chiusura delle  porte  tagliafuoco  mediante
   azionamento di contatti magnetici, ferma i gruppi di  ventilazione
   e porta al piano terreno gli ascensori. 
   I rivelatori, di tipo  ottico  ad  elevata  sensibilita',  possono
   essere  raggruppati  in  zone  differenti  secondo   le   esigenze
   contingenti semplicemente eseguendo operazioni di riprogrammazione
   sulla centrale. 
   Pulsanti manuali di allarme a rottura di vetro  sono  montati  nei
   corridoi e nelle zone a disposizione del pubblico. 
   I cavi di collegamento sono del  tipo  antifiamma  e  corrono  nel
   nuovo  cunicolo  ispezionabile  e  nei  cavedi  per   i   percorsi
   principali ed in traccia per i percorsi secondari. 
   E' realizzata una rete di terra dell'edificio che corre  lungo  il
   perimetro esterno dell'intero complesso. Tale rete fa capo a  nodi
   equipotenziali posti nei quadri elettrici  nelle  sottocentrali  a
   cui sono collegati oltre ai  conduttori  di  terra  dell'edificio,
   tutti gli elementi che possono costituire un valido collegamento a
   terra sia del tipo naturale che  artificiale  (tubi  acqua,  parti
   metalliche strutturali,  etc.).  La  rete  di  terra  e'  eseguita
   secondo le norme CEl 64-8 e 11-8. 
   Un impianto di protezione dalle scariche  atmosferiche  realizzato
   secondo le norme CEI 81-1, e' costituito da una semplice  rete  di
   captazione posta sopra la copertura in bandelle di rame  e  da  un
   certo numero di  calate  lungo  gli  spigoli  dell'edificio:  tali
   calate  sono  collegate  alla   dorsale   di   terra   all'esterno
   dell'edificio. 
3.4.2 Impianto antintrusione 
   I  percorsi  principali  del  complesso  sono  controllati  da  un
   impianto antintrusione, dotato di sensori ad infrarossi passivi  e
   di centralina automatica a visualizzazione ottica  e  segnalazione
   acustica dell'allarme, posta nel locale di controllo. 
   La zona del centro di calcolo e' controllata, come zona specifica,
   dall'impianto antintrusione; sono previsti sensori  ad  infrarossi
   passivi e pone con contatti  magnetici  collegati  ad  un  allarme
   generale. 
   Un impianto di sicurezza con sensore di  temperatura  ambiente  e'
   previsto nel  centro  di  calcolo,  collegato  ad  un  combinatore
   telefonico per segnalazione  d'allarme  in  caso  di  innalzamento
   incontrollato di temperatura. 
   I sensori sono suddivisi tra quelli adatti alla protezione di zone
   lineari e quelli adatti alla protezione di zone a pianta quadrata.
   La   segnalazione   acustica   e'   realizzata   mediante   sirene
   autoprotette. I cavi di collegamento sono schermati ad  isolamento
   Mylar e corrono secondo percorsi paralleli a quelli  dell'impianto
   antincendio. 
3.4.3 Impianti telefonico, di telecomunicazioni e trasmissione dati 
Per quanto riguarda gli impianti di telecomunicazione e  trasmissione
sono predisposti  gli  spazi  per  i  passaggi  dei  cavi  e  per  la
sistemazione delle apparecchiature principali. 
3.4.4 Impianto di supervisione 
   Il sistema  di  supervisione  e'  predisposto  per  realizzare  il
comando ed il controllo di tutti  gli  impianti  tecnici  e  la  loro
gestione ottimizzata. 
   E' costituito da una unita' centrale di supervisione  che  governa
il flusso di informazioni provenienti da  sottostazioni  periferiche,
dotata di terminale  video,  tastiera  di  comando  e  stampante.  Le
sottostazioni periferiche sono costituite da  unita'  intelligenti  e
moduli di funzione, ognuna delle quali si autoesclude dall'anello  di
collegamento  in  caso  di  guasto;   rilevano   le   condizioni   di
funzionamento e le grandezze misurate sul campo da appositi strumenti
nei punti di informazione prestabiliti. 
   Tale sistema risulta di fondamentale importanza, in un edificio di
notevole  complessita'  architettonica  ed  impiantistica  quale   il
complesso di Villa Gualino, per semplificare la gestione, ottimizzare
i consumi e controllare le eventuali anomalie di funzionamento. 
   I  programmi  operativi  che  permettono  il  controllo  dei  vari
processi  dispongono  di  una  struttura  modulare  tale  da  rendere
possibile, mediante combinazioni di piu' programmi o parti  di  essi,
la facile adattabilita' alle esigenze dell'impianto, anche se  queste
ultime cambiassero nel corso della gestione. La trasmissione dei dati
e' effettuata ad anello con cavo di tipo telefonico. 
   La  regolazione  di  tutte  le  apparecchiature   nelle   centrali
tecnologiche  e'  automatica  di  tipo  elettronico  e  puo'   essere
comandata dall'impianto di supervisione sopradescritto. 
Le principali regolazioni previste sono: 
- Regolazione in cascata caldaie 
- Regolazione ottimizzata inserzione circuiti 
- Regolazione temperatura acqua sanitaria 
- Regolazione temperatura acqua calda ventilconvettori 
- Regolazione temperatura acqua fredda ventilconvettori 
- Regolazione temperatura ed umidita' aria trattata dai 
condizionatori