(all. 1 - art. 1)
                        Indirizzo: MARITTIMO
                    Qualifica: Operatore del mare
                            QUADRI ORARIO
Biennio - Indirizzo marittimo
     Materie d'insegnamento
     Area Comune
     Italiano                                5         5      s.o.
     Storia                                  2         2       o.
     Lingua straniera                        3         3      s.o.
     Matematica ed informatica               4         4      s.o.
     Diritto ed economia                     2         2       o.
     Scienza della terra e biologia          3         3       o.
     Educazione fisica                       2         2       p.
     Religione                               1         1       o.
                                          _______   _______
                                            22        22
     Area d'indirizzo
     Discipline nautiche ed esercitazioni    5(2)      5(2)  s.o.p.
     Ecologia, pesca, acquacoltura ed        4(2)      4(2)   o.p.
     esercitazioni
     Macchine marine, sistemi ed             5(2)      5(2)  s.o.p.
     esercitazioni
                                          _______   _______
                                            14        14
     Area di approfondimento*                4         4
                                          _______   _______
                               Totale ore   40        40
- Tra le parentesi sono indicate le ore di compresenza con l'I.T.P.
          Le ore in compresenza  sono  finalizzate  allo  svolgimento
          effettivo  delle  previste  uscite in mare. In ottemperanza
          alle  disposizioni  impartite   con   il   Regolamento   di
          sicurezza,  di cui al D.P.R. n.435 dell'8.11.'91, per poter
          imbarcare   un'intera   classe,   suddividendola   su   due
          imbarcazioni, si rendono necessari due docenti - istruttori
          per la stessa ora di lezione.
          *    La   frequenza   degli   insegnamenti   dell'area   di
          approfondimento  e'  obbligatoria  per  tutti  gli  alunni,
          raggruppati per mete formative.  Contenuti e metodi formano
          oggetto  di autonoma periodica programmazione delle singole
          istituzioni  scolastiche   per   il   conseguimento   degli
          obiettivi individuati.
 La  flessibilita'  di  gestione esclude che tali unita' concorrono a
costituire orario di cattedra.
- Terzo anno di qualifica: "Operatore del mare"
     Materie di insegnamento
     Area Comune
                                             Cl.III
     Italiano                                   3         s.o.
     Storia                                     2          o.
     Lingua straniera                           2         s.o.
     Matematica ed informatica                  3         s.o.
     Educazione Fisica                          2          p.
     Religione                                  1          o
                                             _______
                                               13
     Area di Indirizzo
     Discipline nautiche ed esercitazioni       8(3)     s.o.p.
     Ecologia, pesca, acquacoltura              4(2)      o.p.
     ed esercitazioni
     Diritto ed economia della navigazione      3          o.
     e pesca
     Macchine marine, sistemi ed esercitazioni  8(3)     s.o.p.
                                             _______
                                               23
     Area di approfondimento                    4
                                             _______
                               Totale ore      40
- Tra le parentesi sono indicate le ore di compresenza con l'I.T.P.
          Le  ore  in  compresenza  sono finalizzate allo svolgimento
          effettivo delle previste uscite in  mare.  In  ottemperanza
          infatti  alle  disposizioni impartite con il Regolamento di
          sicurezza, di cui al D.P.R. n.435 dell'8.11.'91, per  poter
          imbarcare   un'intera   classe,   suddividendola   su   due
          imbarcazioni, si rendono necessari due docenti - istruttori
          per la stessa ora di lezione.
          *   La   frequenza   degli   insegnamenti   dell'area    di
          approfondimento  e'  obbligatoria  per  tutti  gli  alunni,
          raggruppati per mete formative.  Contenuti e metodi formano
          oggetto di autonoma periodica programmazione delle  singole
          istituzioni   scolastiche   per   il   conseguimento  degli
          obiettivi individuati. La flessibilita' di gestione esclude
          che tali unita' concorrono a costituire orario di cattedra.
                          AREA DI INDIRIZZO
                         PROFILO - PROGRAMMI
                         OPERATORE DEL MARE
PROFILO PROFESSIONALE
 L'Operatore del mare e' una figura professionale in  possesso  delle
conoscenze,  delle abilita', delle capacita' di pensiero e di scelta,
idonee   all'inserimento   nel   mondo   del   lavoro   nei   settori
occupazionali:
- del traffico e della pesca, in acque marittime ed interne (lacuali,
  fluviali  e lagunari), per l'esercizio delle attivita' connesse con
  il traffico, il diporto nautico e la pesca;
- dell'acquacoltura;
-    dell'industria    della    trasformazione,    conservazione    e
  commercializzazione dei prodotti ittici.
 Rispetto   al   primo   dei   due  settori  occupazionali  elencati,
l'operatore  del  mare  possiede  almeno  i  requisiti  culturali   e
specifici  richiesti  dalla  normativa nazionale per il conseguimento
dei titoli professionali di "Padrone marittimo di prima classe per il
traffico e per la pesca" ed i  requisiti  per  il  conseguimento  del
titolo   professionale   di   "Meccanico   navale   di  prima  classe
specializzato".
 E' in grado di affrontare l'esame per  il  titolo  professionale  di
conduttore  per le imbarcazioni da diporto adibite al noleggio per le
acque marittime ed interne. Al riguardo, l'istituto professionale  si
adopera ad espletare tutte le formalita' richieste dalla legge per la
partecipazione  agli  esami,  e presenta i candidati alle sessioni di
esame, presso le sedi  e  nei  periodi  indicati  dall'art.  283  del
regolamento  per  l'esecuzione  del  codice  della navigazione, prima
della conclusione del corso di qualifica.
 Nel campo invece dell'acquacoltura, collaterale e contiguo a  quello
della pesca, questa figura professionale e' in grado di svolgere, con
margini  valutativi  e nell'ambito delle direttive e delle istruzioni
ricevute, attivita' di gestione e manutenzione degli impianti marini,
lagunari e vallivi.
OBIETTIVI GENERALI
 L'ipotesi  progettuale  s'inserisce  in  un  quadro  di   formazione
quinquennale, costituito nel suo insieme da un triennio iniziale, che
porta  alla  qualifica  di "Operatore del mare", e da un biennio post
qualifica per "Tecnico del mare".
 Essa prefigura, tra i suoi obiettivi primari, la  ridefinizione  dei
profili  professionali legati alla cultura del mare, intesa nella sua
accezione piu' ampia.
 Una cultura invero trascurata nel nostro  Paese,  stando  al  comune
sentire ed ai risultati di indagini anche recenti, condotte da centri
di ricerca affermati in campo nazionale (*).
 Oggi, la necessita' di trovare vie di comunicazione alternative alle
autostrade,   ormai  prossime  alla  saturazione,  giustapposta  alla
necessita' di limitare al massimo i danni arrecati all'ecosistema dai
carichi inquinanti immessi nell'atmosfera dai gas di  scarico  e  dai
rumori  prodotti dai T.I.R. e dai treni, unita a quella di soddisfare
la domanda di una formazione qualitativamente  migliore  nei  settori
della  pesca  e  del  diporto  nautico,  rappresentano segnali da non
sottovalutare se si vuole recuperare un'immagine positiva  del  mare,
non  solo come risorsa naturale, ma anche come ambiente di lavoro. Un
luogo in  cui  le  capacita'  manageriali,  di  organizzazione  e  di
ricerca,   amalgamate  da  un'intelligente  utilizzazione  dei  mezzi
informatici e telematici,  consentiranno  lo  sviluppo  di  attivita'
produttive  meno  disagevoli  e  piu'  redditizie  rispetto  a quelle
conservate nell'immaginario collettivo.
 Il presente progetto, percio', cerca di fornire un modesto ma  utile
contributo  alla soluzione di questi annosi problemi, ipotizzando una
figura professionale di "operatore  del  mare"  moderna,  flessibile,
adattativa,  che  raggruppa  in se' le conoscenze e le abilita' prima
diluite nei corsi  di  qualifica  per  padrone  marittimo,  meccanico
navale  e  radiotelegrafista  di  bordo.  Una  figura che si proietta
altresi' verso il conseguimento dei titoli professionali maggiori, di
aspirante  capitano  di  lungo  corso  e  di  aspirante  capitano  di
macchina,  al  presente appannaggio dei soli diplomati degli istituti
tecnici nautici, mediante la robusta presenza nell'impianto formativo
di materie quali le discipline nautiche,  le  macchine  marine  ed  i
sistemi tecnici di bordo, il diritto e l'economia della navigazione.
 Nel  contempo,  il  progetto  prefigura  una  formazione aperta alle
attivita' della Pesca Responsabile,  una  pesca  cioe'  condotta  con
competenza  e  razionalita',  al  fine  di  tutelare  e proteggere le
risorse naturali, in ossequio alle  Raccomandazioni  degli  Organismi
Internazionali di settore (**).
 Il  piano di studio tende altresi' a favorire la rimozione di quegli
ostacoli, di carattere culturale o di costume, che di fatto  limitano
lo  sviluppo  della  nautica  da diporto in Italia. Un settore ancora
oggi erroneamente considerato una prerogativa di una piccola elite, e
percio' mortificato negli interventi educativi a sostegno di un'ampia
diffusione della cultura del diportismo.
 In   coerenza   con   l'obiettivo   dell'innalzamento   dell'obbligo
scolastico,   e'   stata   ampliata  grandemente  la  base  culturale
dell'impianto  formativo,  superando  l'originaria  impostazione  dei
corsi  di  qualifica  per "Padrone marittimo" e "Meccanico navale" la
quale,  per  essere  quasi  esclusivamente  composta   di   attivita'
manualistico  -  addestrative,  sarebbe  risultata oggi poco idonea a
conferire ai diplomati il giusto atteggiamento mentale per affrontare
e risolvere i problemi di vita e di lavoro.
 Per questo, l'ipotesi progettuale e' concepita in modo da soddisfare
armonicamente ed integralmente ai requisiti  di  tipo  linguistico  -
letterario, giuridico - economico, scientifico, tecnico e pratico che
sono richiesti dalle varie figure professionali dinanzi delineate.
 La  formazione di base vuole fornire allo studente, in aggiunta alle
fondamentali conoscenze, esperienze  e  motivazioni  che  afferiscono
all'area  della  persona  (di  tipo  teoretico,  scientifico,  etico,
estetico, espressivo) e all'area del cittadino (di tipo  relazionale,
comunicativo,  sociale,  civico,  politico, organizzativo), gli aiuti
sistematici e programmati per sviluppare  nel  giovane  le  capacita'
progettuali,   operative   e   produttive  ascrivibili  all'area  del
lavoratore.
 In particolare, per la dimensione del lavoratore, l'ipotesi tende  a
favorire  nello  studente la crescita dell'autonomia di pensiero e di
giudizio, la revisione critica del proprio operato di fronte a  prove
ed  argomenti  convincenti,  lo  spirito d'intraprendenza ed il gusto
della ricerca.
 Attraverso un "iter" formativo compatto,  costituito  da  discipline
ridotte  nel  numero - undici materie nei primi due anni del corso di
qualifica, e dieci in tutto nella terza classe e nel post qualifica -
e sempre le stesse nell'arco del quinquennio, strutturato per blocchi
tematici ed allargato ad esperienze  pratiche  di  lavoro,  s'intende
conferire  a  quanti  conseguono la qualifica prima, ed eventualmente
poi la maturita', gli  strumenti  per  affrontare  con  competenza  e
consapevolezza   i   nodi  concettuali,  le  reti  di  relazione,  le
difficolta' ed i rischi insiti  nelle  attivita'  afferenti  ai  vari
settori occupazionali.
 La progressione delle conoscenze, dalla prima alla quinta classe, e'
articolata  in maniera   tale da consentire, a quanti abbandonano gli
studi prima del termine, d'inserirsi ugualmente e  senza  traumi  nel
mondo  del  lavoro,  per  svolgere  attivita'  meno impegnative sotto
l'aspetto  teorico  di  quelle  sottese  ai  diplomi,  ma  non   meno
gratificanti  sul  piano  della  realizzazione  personale,  quali  le
attivita' di  "marinaio  autorizzato  al  traffico  od  alla  pesca",
"motorista  abilitato",  "padrone  marittimo  di  seconda  classe"  o
"meccanico navale di prima classe".  Lavori  che,  al  presente,  per
essere  svolti,  non  richiedono ancora un titolo di studio superiore
alla licenza media, ma presumibilmente, in un futuro ormai  prossimo,
saranno  oggetto  di rivisitazione nei requisiti culturali validi per
sostenere  gli  esami  professionali,  a  causa   soprattutto   della
crescente   complessita'   delle   tecnologie  impiegate  a  bordo  e
dell'aumentato volume del traffico mondiale.
(*)  Rapporto  CENSIS  su "Economia del mare e sviluppo del Paese", 7
novembre 1966.
(**) Si annovera, tra queste raccomandazioni, il Codice per la  Pesca
Responsabile, pubblicato dalla F.A.O. nell'ottobre 1995.
                DISCIPLINE NAUTICHE ED ESERCITAZIONI
L'insegnamento  di "Discipline nautiche ed esercitazioni" corrisponde
a "Navigazione ed arte navale. Meteorologia ed oceanografia.  Nozioni
di  costruzioni  navali e norme di emergenza" di cui al D.M. 24.11.94
(S.O. alla G.U. n.16 del 20.01.1995).
FINALITA'
L'insegnamento delle discipline nautiche ha lo  scopo  di  fornire  i
contenuti  di  base  della  Scienza  della  Navigazione, modernamente
intesa nella sua accezione piu' ampia e  comprensiva  dei  linguaggi,
principi,  regole, conoscenze, tecniche e tecnologie, caratterizzanti
le professioni che si svolgono non  solo  nel  settore  del  traffico
marittimo,  ma  anche  nei  settori  collaterali  della  pesca  ed il
diporto.
Per questo, lo studio della materia  dovra'  tendere  al  superamento
delle  tradizionali divisioni esistenti tra costruzione, attrezzatura
e manovra, inseguimento e controllo della  traiettoria,  meteorologia
ed  oceanografia,  considerando la nave tutta insieme come un sistema
complesso,  dove  entrano,  si  elaborano  e  si  trasformano   tante
informazioni,  tutte  pero'  concorrenti al fine della buona riuscita
del viaggio.
Il programma e' stato suddiviso in blocchi tematici, nel tentativo di
far prevalere una logica di  tipo  non  lineare  nella  lettura  come
nell'interpretazione degli argomenti.
L'articolazione e' comunque da considerarsi strumentale, potendosi in
ogni  momento  dell'attivita'  didattica  prelevare  da questo o quel
blocco quegli argomenti che  di  volta  in  volta  vengono  giudicati
indispensabili  per  la  comprensione  "globale"  di  una  tecnica od
un'apparecchiatura di navigazione.
Dovendo poi presentare  all'alunno  la  materia  nella  maniera  piu'
specifica  possibile  in  relazione  al livello di sviluppo delle sue
capacita' di astrazione, si  rende  necessario  integrare  lo  studio
degli  argomenti  specificamente "nautici" con gli elementi di fisica
propedeutici alla loro comprensione.
Per tale motivo, sono stati inseriti i blocchi  tematici  riguardanti
il   movimento,   le   onde   e   la  loro  propagazione,  la  fisica
dell'atmosfera.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Al termine del corso lo studente dovra' essere in grado di:
1. comprendere ed usare in modo appropriato il linguaggio marinaro;
2. conoscere la nave e la sua struttura nelle diverse tipologie;
3. conoscere ed applicare i principi, i  procedimenti  grafici  e  di
   calcolo  per  l'inseguimento  ed il controllo della traiettoria di
   navigazione prescelta da una nave di modesto tonnellaggio;
4. conoscere ed impiegare correttamente i documenti e  gli  strumenti
   nautici abitualmente presenti su una di modesto tonnellaggio;
5.  conoscere ed impiegare correttamente i principi ed i mezzi per la
   sicurezza  della  vita  umana  in  mare  e   per   la   protezione
   dell'ambiente marino dall'inquinamento;
6.  conoscere  ed applicare correttamente le regole per lo stivaggio,
   la conservazione e la movimentazione del carico;
7. saper manovrare un'imbarcazione a remi, a vela ed a motore;
8. saper usare i mezzi di comunicazione marittima a  disposizione  di
   una nave di modesto tonnellaggio;
9.  saper leggere, interpretare ed utilizzare le carte del tempo ed i
   bollettini meteomarini;
10. conoscere i principi fondamentali connessi con  la  Tenuta  della
   Guardia  in  navigazione  e  possedere  le  qualita' metacognitive
   richieste da un adempimento efficiente e responsabile  (padronanza
   delle   emozioni,  sicurezza  nelle  decisioni,  flessibilita'  di
   giudizio, autonomia di pensiero, ed altro);
11. valutare le incertezze dei  dati  strumentali  e  dei  metodi  di
   calcolo,  correlare  le  variabili  ed  individuare  le  relazioni
   esistenti tra esse;
12. relazionare correttamente su  prove,  esperienze,  esercitazioni,
   procedure.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
Per  ogni  blocco  tematico, la lettura degli argomenti va inquadrata
secondo  un'ottica  aperta   all'evoluzione   dei   diversi   statuti
epistemologici.  Si  commisurera'  pertanto  il tempo da destinare ad
ogni argomento all'effettiva importanza che esso riveste tanto  nelle
attivita'  lavorative  e  nei  processi  produttivi dell'oggi, quanto
nelle professioni e nei processi che s'intravedono per il futuro.
Data l'eta' adolescienziale degli studenti, nella  presentazione  dei
contenuti va evitata un'eccessiva formalizzazione. Per questo, invece
di  ricorrere  ad  astrazioni  mentali  inadatte,  incomprensibili  e
probabilmente  demotivanti,  e'  opportuno  iniziare  col  dare  idee
intuitive  e  provvisorie,  ancorche'  sostanzialmente  corrette,  in
attesa di una futura chiarificazione dei concetti che  puo'  avvenire
sia in momenti successivi del corso sia nel post qualifica.
Le  attivita'  svolte in compresenza vanno adeguatamente progettate e
programmate,  all'inizio  dell'anno  scolastico,  congiuntamente  dal
docente   di  teoria  e  dall'insegnante  tecnico  pratico.  Il  loro
monitoraggio   costante   assicurera'   la   buona    tenuta    della
collaborazione  ed  aiutera'  ad  orientare il percorso formativo con
tempestivita',  non  appena  gli  scarti  inducono  a   ritenere   il
raggiungimento di risultati inferiori a quelli attesi.
Le  medesime  attivita'  vanno presentate al collaboratore tecnico in
via   preliminare,   informandolo   esaurientemente    sui    compiti
assegnatigli.
Tutti  gli  argomenti  oggetto  di  comune  trattazione devono essere
annotati separatamente ed individualmente dal  docente  di  teoria  e
dall'I.T.P. nei loro piani di lavoro e nei loro registri personali.
Le  esercitazioni  pratiche  non  dovranno  rappresentare soltanto il
paradigma  di  verifica  della   teoria,   ma   s'intenderanno   come
intrinsecamente  dotate  di  un valore educativo proprio ed in quanto
tali, foriere di favorire un'autonoma crescita culturale, scientifica
ed umana dell'alunno. Saranno dunque svolte con  l'obiettivo  di  far
superare la tradizionale, controversa e lacerante dicotomia esistente
tra   i   saperi   scientifici   e   le   applicazioni  tecnologiche.
All'occasione, potra'  esser  rovesciata  l'impostazione  sequenziale
"illustrazione  del  principio  teorico  - esecuzione delle attivita'
pratiche",   risalendo   alla   legge   che   governa   il   fenomeno
dall'esperienza  pratica  di  laboratorio  o  di  lavoro  sul  campo.
Purche', naturalmente, il cambiamento serva ad  un'acquisizione  piu'
facile ed immediata dei concetti e delle abilita' sottese.
Questa   metodologia  richiede  un  uso  massiccio  del  laboratorio,
integrato ed arricchito da frequenti visite e "stage" a bordo di navi
come in cantieri di costruzioni navali. Le richieste  di  adeguamento
delle  dotazioni delle apparecchiature di laboratorio saranno mirate,
tuttavia, al soddisfacimento dei bisogni minimi, tenendo nella giusta
considerazione l'evoluzione in atto nelle tecnologie, che, in virtu',
del loro iperveloce cambiamento,  tendono  ad  arricchire  di  sempre
nuovi   pezzi   l'ipotetico   "Museo   dell'archeologia  navale".  La
sostituzione degli strumenti  con  simulatori  di  processo  e  mezzi
multimediali,  probabilmente,  si  rilevera'  piu'  efficace  e  piu'
conveniente,  anche  sotto  l'aspetto  economico,   di   costose   ed
ingombranti apparecchiature.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le   prove   di  verifica  previste  dall'ordinamento  sono  elencate
nell'ultima colonna del quadro orario settimanale delle lezioni.
Il docente puo' sottoporre l'alunno a prove di verifica non  previste
dall'ordinamento,  alla  condizione  che  le stesse abbiano carattere
integrativo ma non sostitutivo delle prove previste dall'ordinamento.
Negli  scrutini,  ciascun  docente  elaborera'   individualmente   un
giudizio  analitico  sulle  capacita' e sul reale livello di abilita'
raggiunto dallo studente. Sara' il  consiglio  di  classe,  con  voto
equivalente  di  tutti  i  componenti,  a  trarre  le conclusioni dai
giudizi ed a trasformarli in voti.
                             I - II ANNO
IL MOVIMENTO
Legge oraria e sua rappresentazione grafica.
Velocita', accelerazione.
Sistemi di riferimento.
Le leggi della dinamica ed applicazioni.
Quantita' di moto, energia meccanica e la loro conservazione.
Urti elastici ed anelastici.
LE ONDE E LORO PROPAGAZIONE
Oscillazione ed onde.
Onde acustiche: trasmissione del suono, ultrasuoni.
Onde elettromagnetiche.
Propagazione rettilinea della luce;  riflessione,  rifrazione,  lenti
sottili.
NAVIGAZIONE
Nozioni preliminari di navigazione.
Principali strumenti di navigazione e loro funzione.
Carte nautiche.
Documenti nautici e loro aggiornamento.
Segnalamento marittimo.
Elementi di magnetismo terrestre navale.
Bussole magnetiche.
Navigazione stimata; costiera; lossodromica.
Elementi  di  comunicazioni  marittime: radiotelefono; radioapparati;
Codice Internazionale dei Segnali.
Propulsione a remi e a vela.
ELEMENTI DI TECNICA NAVALE
Materiali impiegati nelle costruzioni navali.
Sistemi di costruzioni delle navi.
Compartimentazione.
Allestimento delle navi.
Registri di classificazione.
Sollecitazioni dello scafo dovute al carico e al moto ondoso.
Tipi di navi.
Parametri tecnici e commerciali della nave.
Mezzi  e  attrezzature di coperta per la manovra e movimentazione del
carico.
                              III ANNO
NAVIGAZIONE
Elementi di radionavigazione.
Elementi di navigazione satellitaria.
Radar navigazione.
Cinematica navale.
Fenomeni giroscopici e girobussole.
Apparecchi asserviti alla girobussola.
Sistemi e metodi moderni per la determinazione della velocita'  della
nave.
Misura della profondita' in mare.
Studio della traversata e condotta della navigazione.
Tecniche operative sulle radiotelecomunicazioni.
Pubblicazioni nautiche.
Tenuta della Guardia in navigazione.
METEOROLOGIA ED OCEANOGRAFIA
L'atmosfera e sua composizione chimico-fisica.
La circolazione generale dell'atmosfera.
Strumenti per la misurazione dei parametri meteorologici.
Analisi,  interpretazione  ed  uso  a  bordo  delle  carte del tempo.
Bollettini meteomarini.
Fondamenti sulla previsione del tempo.
Maree e correnti di marea.
Correnti marine.
Moto ondoso.
SICUREZZA E TEORIA DELLA NAVE
Convenzioni Internazionali e Legislazione nazionale per la  Sicurezza
della  Navigazione e la Salvaguardia della Vita Umana e dell'Ambiente
marino.
Elementi di geometria della nave. Dimensioni e misure.
Stabilita' ed assetto delle navi.
Problemi di stabilita' ed assetto nell'imbarco, sbarco e  spostamento
dei pesi.
Effetti  dei  carichi  mobili  sulla  stabilita' e sull'assetto della
nave.
Falle; Incaglio e problemi relativi.
Condizioni di sicurezza a bordo delle navi.
                       ESERCITAZIONI NAUTICHE
I contenuti delle esercitazioni  pratiche  di  laboratorio,  e  delle
esperienze  da  svolgere  sulle imbarcazioni e sulle navi, nonche' le
visite a porti, industrie elettroniche navali sono oggetto di  scelta
da  parte del docente di teoria e dell'insegnante tecnico pratico, ad
inizio  di  ciascun  anno  di  corso,  avuto  riguardo  ai  contenuti
didattici teorici.
           ECOLOGIA, PESCA, ACQUACOLTURA ED ESERCITAZIONI
L'insegnamento  di  "Ecologia,  pesca, acquacoltura ed esercitazioni"
corrisponde a "Elementi di biologia e laboratorio. Biologia marina  e
tecnica della pesca" di cui al D.M. 24.11.94 (S.O. alla G.U. n.16 del
20.01.1995).
FINALITA'
Questo  insegnamento  ha  il compito di promuovere nell'operatore del
mare l'acquisizione di conoscenze, abilita' e valori etici  in  grado
di consentirgli di vivere e lavorare nel rispetto del principio dello
sviluppo   sostenibile.   Lo   studio  della  materia  deve  pertanto
principalmente essere  orientato  all'affermazione  della  concezione
biocentrica  del  mondo,  in contrapposizione alla concezione oggidi'
imperante, improntata com'e' noto  ad  un  antropocentrismo  miope  e
devastante,   che   sta   spingendo   l'umanita'  verso  il  disastro
ambientale, economico e sociale, a  motivo  delle  sue  incontrollate
attivita'  di sfruttamento delle risorse. Con il prossimo esaurimento
di molte di  queste,  con  la  perdita  della  biodiversita',  stanno
aumentando,  contestualmente:  l'impoverimento  di  masse sempre piu'
imponenti  di  individui,  la  crescita  abnorme  della   popolazione
mondiale  ed i flussi migratori, ad essa collegati, verso le aree del
Pianeta che ancora offrono mezzi di sopravvivenza.
La concezione biocentrica sara' favorita se ciascun alunno sara' reso
edotto della necessita' di ridurre al minimo l'uso delle risorse  non
rinnovabili  -  e  tra  queste,  in  particolare,  quelle  ittiche -,
raccogliendole comunque ad un ritmo che  consenta  l'autogenerazione,
ma  reintegrandole  con  problemi  identici  od  analoghi,  frutto di
attivita'   lavorative   a   basso    impatto    ambientale,    quale
l'acquacoltura.
Si   renderanno   all'uopo   necessarie   conoscenze  scientifiche  e
tecnologiche di livello anche elevato non solo sulle specie ittiche e
gli strumenti, per una cattura selettiva, razionale e sistematica dei
pesci, ma anche sulle tecniche di allevamento  e  riproduzione  degli
organismi  acquatici,  sull'ittiopatologia  e sugli ambienti costieri
idonei all'allocazione di siffatte attivita' produttive.
Le discipline dell'ecologia, pesca ed acquacoltura saranno presentate
con  un'attenzione  particolare  al  loro  sviluppo  nel  corso  post
qualifica, ma dovranno, nel contempo, fornire un quadro gia' completo
seppur  di  minor  rigore, a chi accedera' al mondo del lavoro subito
dopo la qualifica.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Al termine del corso lo studente dovra' essere in grado di:
1. descrivere le componenti di un sistema, distinguendo  tra  fattori
biotici ed abiotici;
2. stabilire le relazioni esistenti tra le componenti di ecosistema;
3.    riconoscere    l'equilibrio    dinamico    come    peculiarita'
   dell'ecosistema;
4. riconoscere l'impatto delle attivita'  antropiche  sull'equilibrio
   ambientale;
5.  riconoscere  il ruolo e le potenzialita' d'impiego di particolari
   organismi come indicatori dello stato di salute di un ecosistema;
6. riconoscere i  tipi  di  pesci,  la  struttura  demografica  delle
   popolazioni e delle coorti;
7.   conoscere  le  tecniche  di  allevamento  e  riproduzione  degli
   organismi acquatici;
8. conoscere i tipi  di  alimentazione  degli  animali  acquatici  in
   allevamento, le patologie e l'igiene in acquacoltura;
9. conoscere le principali attivita' legate alla pesca;
10.  conoscere  i  requisiti  degli  ambienti costieri potenzialmente
   utilizzabili per l'allevamento degli organismi acquatici;
11. conoscere la normativa inerente l'acquacoltura;
12. conoscere e saper usare gli strumenti e le tecniche di pesca.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
Lo studio della materia va condotto con approccio  interdisciplinare,
in  stretto  collegamento  in  particolare con "Scienze della terra e
biologia",  "Matematica  ed  informatica",  "Discipline  nautiche  ed
esercitazioni",     "Diritto    ed    economia    della    pesca    e
dell'acquacoltura".
Data anche l'eta' adolescenziale degli studenti e' necessario evitare
una presentazione soltanto teorica degli argomenti.  A  questo  scopo
puo'  rilevarsi  utile  un  approccio  di tipo sperimentale, partendo
dall'analisi di un ambiente caratteristico, in cui le attivita' umane
e gli  eventi  naturali  hanno  determinato  effetti  sul  suo  stato
attuale,  e recuperando successivamente l'aspetto teorico in funzione
dei problemi che si sono presentati nel passato, ovvero si presentano
al tempo dell'indagine.
Naturalmente, la scelta del sito sara' legata al luogo su  cui  sorge
la scuola, mentre l'indagine, specie all'inizio, riguardera' ambienti
semplici e di limitata estensione.
Le  esercitazioni pratiche prevederanno esperienze al computer con la
simulazione  di  semplici   modelli   ecologici,   visite   a   porti
pescherecci,   mercati   ittici,   musei   naturalistici,  collezioni
naturalistiche e periodi di  formazione  a  bordo  e  presso  aziende
d'acquacoltura.
Per  le modalita' di collaborazione con l'insegnante tecnico pratico,
valgono le considerazioni svolte  nelle  "Indicazioni  metodologiche"
del programma di "Discipline nautiche".
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le   prove   di  verifica  previste  dall'ordinamento  sono  elencate
nell'ultima colonna del quadro orario settimanale delle lezioni.
Il  docente puo' sottoporre l'alunno a prove di verifica non previste
dall'ordinamento, alla condizione che  le  stesse  abbiano  carattere
integrativo ma non sostitutivo delle prove previste dall'ordinamento.
Negli   scrutini,   ciascun  docente  elaborera'  individualmente  un
giudizio analitico sulle capacita' e sul reale  livello  di  abilita'
raggiunto  dallo  studente.  Sara'  il  consiglio di classe, con voto
equivalente di tutti  i  componenti,  a  trarre  le  conclusioni  dai
giudizi ed a trasformarli in voti.
                               I ANNO
Che cos'e' l'ecologia.
Fondamenti di ecologia degli ambienti marini e acquatici.
Definizione di pesca professionale.
Elementi di morfologia e biologia dei pesci, molluschi e crostacei  e
riconoscimento delle principali specie marine oggetto di pesca.
La  distribuzione delle specie ittiche nell'ambiente marino: i gruppi
ecologici.
Risorse demersali e pelagiche.
Gli habitat. Specie sedentarie e specie vagili.
Aree di pesca, aree di riproduzione ed aree di primo accrescimento.
Ritmi nictemerali o circadiani.
Migrazioni stagionali costa-largo e viceversa.
Le grandi migrazioni genetiche atlanto-mediterranee.
Rapporti tra Pesca e Acquacoltura.
Gli  allevamenti  ittici  tipologia  e   metodologie:   alghicoltura,
molluschicoltura, crostaceicoltura e piscicoltura.
Elementi  di  biologia  e  fisiologia delle specie ittiche oggetto di
allevamento.
La scelta dei siti nello sviluppo dell'acquacoltura.
                               II ANNO
Basi di una definizione della  responsabilita'  umana  nei  confronti
della terra.
Nuovi prodotti e nuovi consumi per uno sviluppo sostenibile.
Il concetto di stock; stock mono e multispecifici.
I fattori d'incremento dello stock (reclutamento ed accrescimento).
I fattori di decremento (mortalita' naturale e mortalita' di pesca).
La curva rappresentativa dello stock; taglia, peso ed eta' dei pesci;
taglia di reclutamento, di prima cattura e di riproduzione.
Il concetto di biomassa.
La struttura demografica delle popolazioni e delle coorti.
Tecniche  di  allevamento  e  riproduzione degli organismi acquatici,
raccolta del seme in natura.
Alimentazione degli animali acquatici di allevamento.
Igiene in acquacoltura.
Ittiopatologia.
Gli ambienti costieri a rischio del Mediterraneo.
Tecniche d'intervento nei litorali costieri, laghi e corsi d'acqua.
Normativa  vigente  in  tema  di  tutela   delle   acque   marine   e
superficiali.
                              III ANNO
Normative inerenti la salvaguardia dell'ambiente.
Le conflittualita' intersettoriali ed intrasettoriali.
La protezione delle forme giovanili.
L'importanza della fascia costiera e la sua gestione.
Le iniziative di protezione e valorizzazione della fascia costiera.
Le zone marine protette mediante barriere o strutture artificiali.
La maricoltura associata.
Le normative per una pesca razionale.
Il fermo biologico della pesca (definitivo, stagionale, tecnico).
La legge 41/82. I piani triennali della Pesca.
Le direttive ed i regolamenti comunitari.
Il sistema di pesca e le interazioni con l'ambiente.
Le fluttuazioni di biomassa e di cattura.
Le alternanze di biomassa e di pesca, le compensazioni biologiche.
Il concetto di sforzo di pesca.
Gli indici di sforzo di pesca. Lo sforzo di pesca secondo i mestieri.
Intensita' di pesca.
Le statistiche della pesca.
Le catture per unita' di sforzo di pesca (C.P.U.E.).
Il Massimo Rendimento Sostenibile (M.S.Y.).
Indici  di  abbondanza  (rendimenti  di  pesca).  Elementi  circa  le
metodologie di valutazione delle risorse.
Sistematica delle reti e degli attrezzi da pesca.
Descrizione dei principali mestieri di pesca.
Selettivita' delle reti e degli attrezzi da pesca; taglie e maglie ed
altro.
Normative riguardanti  il  funzionamento  degli  allevamenti  ittici:
concessioni edilizie, gli scarichi idrici, trattamento delle acque di
scarico, residui di allevamento, autorizzazioni.
Tecniche  di  allevamento  e  riproduzione degli organismi acquatici,
raccolta del seme in natura.
Alimentazione degli animali acquatici di allevamento.
Igiene in acquacoltura.
Ittiopatologia.
              ESERCITAZIONI DI PESCA E DI ACQUACOLTURA
I contenuti delle esercitazioni  pratiche  di  laboratorio,  e  delle
esperienze  da  svolgere  sulle  imbarcazioni,  nonche'  le  visite a
retifici, porti pescherecci, mercati ittici, musei naturalistici,  ed
impianti di acquacoltura sono oggetto di scelta, da parte del docente
di  teoria  e  dell'insegnante  tecnico pratico, ad inizio di ciascun
anno di corso, avuto riguardo ai contenuti didattici teorici.
              MACCHINE MARINE, SISTEMI ED ESERCITAZIONI
L'insegnamento  di  "Macchine  marine,  sistemi   ed   esercitazioni"
corrisponde a "Macchine marine e laboratorio. Sistemi di automazione.
Meccanica applicata alle macchine" di cui al D.M. 24.11.94 (S.O. alla
G.U. n.16 del 20.01.1995).
FINALITA'
Questo  insegnamento intende favorire l'acquisizione delle conoscenze
e delle abilita', sugli apparati  di  propulsione  come  sui  sistemi
tecnici di bordo, indispensabili per svolgere attivita' lavorative su
navi  di  modesto  tonnellaggio  e propedeutiche al conseguimento dei
titoli  professionali  ad  esse  collegate.  Per  tale   motivo,   le
conoscenze  e le abilita' da acquisire non dovranno essere delimitate
alla semplice struttura dei vari organi ed impianti,  ma  spazieranno
altresi'  sugli  aspetti  del loro funzionamento, dell'affidabilita',
della manutenzione e del controllo.
Date  le  interconnessioni  sempre  piu'  evidenti,   nelle   moderne
costruzioni  navali,  tra  gli organi di propulsione ed i dispositivi
per lo stivaggio, conservazione e movimentazione del carico,  per  il
comfort  ambientale,  per  la protezione collettiva contro i sinistri
marittimi  e  l'inquinamento, lo studio della materia sara' orientato
con  decisione  e  convinzione  al  superamento  della   tradizionale
impostazione   dell'insegnamento.   Una  impostazione  che  e'  stata
contraddistinta, purtroppo, da una rigida separazione e da una scarsa
comunicazione tra gli argomenti afferenti alle  "Macchine  marine"  e
gli  argomenti riguardanti i servizi ausiliari e gli impianti tecnici
di bordo, che  ha  procurato  seri  ostacoli  allo  sviluppo  di  una
mentalita'  capace  di comprendere l'evoluzione tecnologica, seguirne
il processo ed applicarne i risultati.
Una presentazione, diversa  di  tipo  non  lineare,  degli  argomenti
afferenti ad un medesimo dominio culturale, rappresentera' dunque una
finalita'  ed  una  metodologia  al  tempo  stesso.  Si  potra' cosi'
costruire nell'alunno una rete di conoscenze/abilita' sulle  macchine
ed  i  sistemi  cosi'  fitta  da consentirgli di affrontare la futura
attivita'  lavorativa  con  ottica  sistemica  e   spirito   critico,
orientando  ad  affrontare  nelle questioni tecniche il vero nocciolo
del problema, senza azzardarsi in minuzie fuorvianti e perditempo.
L'insegnamento sara' integrato dalla trattazione di quegli  argomenti
della    fisica,    quali    l'equilibrio    delle    forze    e   la
produzione/conservazione/trasformazione   dell'energia,   che    sono
giudicati indispensabili per la comprensione della materia.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Al termine del corso, lo studente deve essere in grado di:
1.  comprendere ed usare in modo appropriato il linguaggio tecnico ed
   il relativo simbolismo;
2. conoscere le caratteristiche tecniche di semplici motori marini;
3. saper interpretare schemi a blocchi di funzionamento  di  semplici
   apparati di propulsione e sistemi tecnici;
4.  saper  gestire  e controllare il funzionamento di semplici motori
   marini, nelle varie fasi della navigazione;
5. saper gestire e controllare il funzionamento dei servizi ausiliari
   di bordo (argani, verricelli, distillatori, depuratori,  pompe  di
   sentina,..)   e   degli   impianti   antincendio,   di  timoneria,
   frigorifero, condizionamento dell'aria, ecc.;
6.  occuparsi  della  manutenzione  degli  elementi  che   compongono
   l'apparato di propulsione ed i sistemi tecnici;
7. eseguire piccole riparazioni;
8. conoscere le norme e le tecniche che regolano la prevenzione degli
   infortuni,  la  sicurezza  nel luogo di lavoro, la protezione e la
   prevenzione del rischio d'inquinamento per l'ambiente marino;
9. saper usare correttamente i dispositivi in dotazione di  una  nave
   di  modesto  tonnellaggio per la protezione individuale contro gli
   infortuni, specialmente per le vie respiratorie, gli  occhi  e  le
   mani,   e   per   la   protezione  collettiva  contro  l'incendio,
   l'inquinamento, il naufragio;
10. conoscere i principi fondamentali da osservare nella Tenuta della
   Guardia  in  Macchina  e  possedere  le   qualita'   metacognitive
   richieste  dal  compito  (padronanza  delle  emozioni, sicurezza e
   prontezza nelle decisioni, organizzazione del lavoro,...).
INDICAZIONI METODOLOGICHE
Tutti  gli   argomenti   vanno   visti   secondo   un'ottica   aperta
all'evoluzione degli statuti epistemologici delle materie in cui sono
raggruppati.
A   motivo  dell'eta'  adolescenziale  degli  studenti,  si  evitera'
un'eccessiva formalizzazione nella loro presentazione. Per questo, si
ricorrera' alle dimostrazioni teoriche solo quando non  e'  possibile
operare  diversamente.  In  tutti  gli  altri casi, l'insegnamento si
appoggera' al mondo delle cose concrete,  quali  grafici,  schemi  di
funzionamento,  diagrammi  di  flusso, sezioni di apparati, modelli e
macchine funzionanti dal vivo, siano esse effettivamente  disponibili
in  laboratori,  oppure  in  dotazioni  di navi e cantieri oggetto di
visita. Dei principi si forniranno all'inizio solo idee  intuitive  e
provvisorie,  seppur  corrette, riservandosi gli approfondimenti e la
chiarificazione completa dei concetti in momenti successivi del corso
o al di fuori di questo, nel biennio post qualifica.
Le  attivita'  svolte   in   compresenza   andranno   preventivamente
programmate  ad  inizio  di  anno  scolastico,  comune accordo tra il
docente  di  teoria  e  l'insegnante   tecnico   pratico.   Il   loro
monitoraggio  assiduo garantira' la buona tenuta della collaborazione
ed aiutera' ad orientare il percorso formativo con tempestivita', non
appena le  deviazioni  inducono  a  ritenere  che  si  raggiungeranno
obiettivi inferiori a quelli auspicati.
Le  medesime  attivita'  dovranno  essere  illustrate  all'assistente
tecnico in via preliminare, informandolo esaurientemente sui  compiti
affidatigli.
Tutti  gli  argomenti  oggetto  di  comune trattazione dal docente di
teoria e  dall'insegnante  tecnico  pratico  devono  essere  annotati
individualmente e separatamente sui rispettivi registri.
Le  esercitazioni  pratiche  non  dovranno  rappresentare soltanto il
paradigma  di  verifica  della   teoria,   ma   s'intenderanno   come
intrinsecamente  dotate  di  un valore educativo proprio ed in quanto
tali foriere di favorire un'autonoma crescita culturale,  scientifica
ed  umana  dell'alunno.  Saranno  dunque  svolte  con  l'obiettivo di
superare la tradizionale, controversa e lacerante dicotomia esistente
tra i saperi scientifici e le applicazioni tecnologiche.
Questa  metodologia  richiede  un  uso  massiccio  del   laboratorio,
integrato ed arricchito da frequenti visite e "stage" a bordo di navi
od in cantieri di costruzioni navali.
Le  richieste  di  adeguamento  delle apparecchiature di laboratorio,
tuttavia, saranno attente ad evitare che, in  virtu'  dell'iperveloce
cambiamento   in  atto  nelle  tecnologie,  si  acquistino  strumenti
destinati ad una rapida obsolescenza. Con ogni probabilita', la  loro
sostituzione  con  simulatori  di  processo  e  mezzi multimediali si
rilevera'  di  pari  efficacia  didattica,  e  si  dimostrera'   piu'
conveniente  di  costose ed ingombranti apparecchiature, almeno sotto
il profilo economico.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le  prove  di  verifica  previste  dall'ordinamento   sono   elencate
nell'ultima colonna del quadro orario settimanale delle lezioni.
Il  docente puo' sottoporre l'alunno a prove di verifica non previste
dall'ordinamento, alla condizione che  le  stesse  abbiano  carattere
integrativo ma non sostitutivo delle prove previste dall'ordinamento.
Per la parte pratica della materia, il docente di teoria e l'ITP sono
tenuti  a  confrontare  le  rispettive opinioni, prima di annotare il
voto nel proprio registro.
Negli   scrutini,   ciascun  docente  elaborera'  individualmente  un
giudizio analitico sulle capacita' e sul reale  livello  di  abilita'
raggiunto  dallo  studente.  Sara'  il  consiglio di classe, con voto
equivalente di tutti  i  componenti,  a  trarre  le  conclusioni  dai
giudizi ed a trasformarli in voti.
                             I - II ANNO
L'EQUILIBRIO ED I PROCESSI STAZIONARI
Le forze e l'equilibrio in meccanica:
Legge di Hooke: Proprieta' dei materiali.
Pressione e volume degli aeriformi.
Pressione idrostatica. Principio di Archimede.
L'ENERGIA: SUE FORME, CONSERVAZIONE E TRASFORMAZIONE
Calore e lavoro: loro variazioni e trasferimento di energia.
Effetto Joule.
MACCHINE MARINE
Sistema internazionale di misura.
Nozioni di Termodinamica.
Motori endotermici ad accensione spontanea e ad accensione comandata.
Costituzione e nomenclatura di un motore a scoppio.
Materiali costruttivi di un motore a scoppio.
Ciclo teorico di un motore a due e quattro tempi.
Diagramma circolare della distribuzione.
Caratteristiche dei combustibili: benzine.
Caratteristiche della carburazione e carburatori.
Elementi per l'accensione: batteria; spinterogeno; magnete.
Raffreddamento: circuito aperto o chiuso.
Silenziatori.
Invertitori. Riduttori.
Cuscinetti radiali ed assiali.
Funzionamento e regolazione dei motori a scoppio.
Gestione del motore.
Principali  anomalie  di  funzionamento dei motori a scoppio. Cause e
rimedi.
Pompe e loro funzionamento.
Fondamenti di idraulica e oleodinamica.
Descrizione delle tubolature adibite ai servizi dell'imbarcazione.
Conoscenza dell'attrezzatura e strumentazione minima di un'officina.
                              III ANNO
MACCHINE MARINE
Costituzione e nomenclatura di un motore Diesel.
Materiali costruttivi di un motore Diesel.
Ciclo a due e quattro tempi, teorico ed indicato.
Iniettori. Iniezione diretta ed indiretta.
Circuito di alimentazione del combustibile.
Pompa di iniezione.
Variatori di anticipo. Regolatori di velocita'.
Sistemi di avviamento: elettrico e ad aria compressa.
Inversione di marcia.
Sistemi di propulsione: ad elica, libera o intubata, (a pale fisse, a
pale orientabili).
 azimutate
 ad idrogetto.
Strumenti di misura: manometri, termometri, tachimetri ed altro.
Cenni   sulle   caratteristiche   del   gasolio   e   degli   oli  di
lubrificazione.
Potenza. Consumi.
Gestione del motore. Avviamento ed arresto.
Visite di manutenzione.
La prevenzione e cause di incendio: sistemi di  protezione  attiva  e
passiva.
La sicurezza sul lavoro. Normativa e prevenzione degli infortuni.
Norme antinquinamento.
Fondamenti di elettrotecnica.
Fondamenti sulle macchine elettriche.
Principali anomalie di funzionamento dei motori.
Semplici  interventi di manutenzione e regolazione da effettuarsi nel
locale macchine.
Tenuta della Guardia in macchina.
SISTEMI
Conoscenza  delle  macchine  piu'  comuni  presenti  a  bordo   delle
imbarcazioni:  argani,  verricelli,  salpancore  e  gru.  Loro  uso e
manutenzione.
Impianti depurazione liquami.
Distillazione dell'acqua.
Impianti di separazione e filtrazione di acque oleose.
Impiego della automazione a bordo.
Oleodinamica applicata  alle  imbarcazioni:  timoneria,  invertitore,
macchinari ausiliari di coperta.
Propulsori trasversali e loro azionamento.
Impianti frigoriferi. Condizionamento dell'aria.
Controlli   ed   operazioni   relative   all'imbarco  e  travaso  del
combustibile.
Affidabilita' di un sistema tecnico.
ESERCITAZIONI DI MACCHINE MARINE E SISTEMI
I contenuti delle esercitazioni  pratiche  di  laboratorio,  e  delle
esperienze  da  svolgere  sulle  imbarcazioni,  nonche'  le visite ad
organi di propulsione ed a impianti tecnici a bordo  di  navi  od  in
cantieri  navali  sono  oggetto  di  scelta,  da parte del docente di
macchine e dell'insegnante tecnico pratico, ad inizio di ciascun anno
di corso, avuto riguardo ai contenuti didattici teorici.
            DIRITTO ED ECONOMIA DELLA NAVIGAZIONE E PESCA
                              III ANNO
FINALITA'
Lo studio del Diritto ed Economia della Navigazione e Pesca,  integra
le conoscenze acquisite nel corso di Diritto ed Economia del biennio,
estendendo  le  conoscenze  degli  allievi  al  contesto giuridico ed
economico del settore.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Gli allievi saranno avviati alla conoscenza dei processi economici  e
delle   normative   fondamentali   che   regolano  il  settore  della
navigazione  e  della  pesca,  al  fine  di   saperne   interpretare,
riconoscere, spiegare ed utilizzare la realta' del settore.
A   completamento   del   loro   bagaglio   culturale,   gli  allievi
approfondiranno alcuni aspetti istituzionali  e  organizzativi  delle
aziende   interessate   mediante   la   realizzazione  di  moduli  di
approfondimento, di taglio prevalentemente operativo, che privilegino
la capacita' di conduzione autonoma delle microimprese della pesca  e
di  partecipazione  attiva  alle iniziative associative e cooperative
del settore.
I  temi  affrontati  in  ambito  giuridico ed economico nel corso del
terzo anno, dove hanno una  propria  autonoma  compiutezza,  potranno
essere    oggetto    di   ulteriori   approfondimenti   nel   biennio
post-qualifica.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
Sara' privilegiata la trattazione in forma dialogica degli argomenti,
non disgiunta dal ricorso la dove  possibile  della  simulazione  dei
casi.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le   prove   di  verifica  previste  dall'ordinamento  sono  elencate
nell'ultima colonna del quadro orario settimanale delle lezioni.
Il docente puo' sottoporre l'alunno a prove di verifica non  previste
dall'ordinamento,  alla  condizione  che  le stesse abbiano carattere
integrativo ma non sostitutivo delle prove previste dall'ordinamento.
            DIRITTO ED ECONOMIA DELLA NAVIGAZIONE E PESCA
AREA GIURIDICA
Organizzazione della navigazione.
Diritto del mare (normativa internazionale, interna, comunitaria).
Difesa dell'ambiente marino (normativa internazionale, comunitaria ed
interna).
Demanio marittimo.
Porti. Trasporti. Lavoro Portuale.
Turismo nautico.
Pesca (diritto internazionale, comunitario e interno).
Regime amministrativo della nave.
Il Comandante della nave: doveri e responsabilita'.
Sistema  internazionale  e  comunitario   dei   traffici   marittimi.
Ausiliari. Contratti di utilizzazione della nave.
Assicurazione dei rischi della navigazione.
AREA ECONOMICA
Utilizzazione    economica   delle   risorse   marine   e   costiere.
Localizzazione delle attivita' produttive.
Contenuto economico delle Convenzioni per  la  tutela  delle  risorse
marine.
Gestione economica delle risorse ittiche.
Accordi internazionali per la gestione economica della pesca.
Strumenti  di  politica  economica  e  fiscale  per la gestione delle
risorse marine.
Pesca Responsabile.