(all. 1 - art. 1)
                                                             Allegato
                    Al Presidente della Repubblica
  Il  consiglio  comunale di  Cappella  Maggiore  (Treviso) e'  stato
rinnovato  a seguito  delle  consultazioni elettorali  del 23  aprile
1995, con contestuale  elezione del sindaco nella  persona del dottor
Angelo Costacurta.
  Il citato amministratore, in data 10 ottobre 1997, ha rassegnato le
dimissioni dalla carica e le  stesse, decorsi venti giorni dalla data
di presentazione  al consiglio, sono divenute  irrevocabili, ai sensi
dell'art. 20, comma 3, della legge 25 marzo 1993, n. 81.
  Si  e'  configurata,  pertanto,   una  delle  fattispecie  previste
dall'art. 20, comma 1,  della legge 25 marzo 1993, n.  81, in base al
quale  alle  dimissioni del  sindaco  conseguono  la decadenza  della
giunta e lo scioglimento del consiglio comunale.
  Nel caso di  specie a causa delle dimissioni  rassegnate, sempre in
data 10 ottobre  1997, dal vice sindaco e  dall'intera giunta, l'ente
e' stato posto in condizioni di impossibilita' di funzionamento.
  Il  prefetto di  Treviso,  pertanto, allo  scopo  di assicurare  la
gestione dell'ente, ha disposto, ai sensi dell'art. 19 del T.U.L.C.P.
3 marzo 1934, n. 383, la  nomina di un commissario prefettizio, nella
persona  del dottor  Pietro Signoriello,  con i  poteri spettanti  al
consiglio comunale, alla giunta e al sindaco.
  Per  quanto esposto  si ritiene  che, ai  sensi dell'art.  20 della
legge  25  marzo 1993,  n.  81,  e del  successivo  art.  21, che  ha
sostituito  l'art. 39,  comma 1,  lettera b),  n. 1),  della legge  8
giugno 1990, n. 142, ricorrano gli  estremi per far luogo al proposto
scioglimento.
  Mi  onoro, pertanto,  di sottoporre  alla firma  della S.V.  Ill.ma
l'unito schema di decreto con  il quale si provvede allo scioglimento
del consiglio comunale di Cappella Maggiore (Treviso).
    Roma, 27 dicembre 1997
                                 Il Ministro dell'interno: Napolitano