(all. 1 - art. 1)
                                                           ALLEGATO 1
                             ALLEGATO I
            RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
    1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
    NovoSeven
    2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
    2.1 Composizione qualitativa
    Fattore  VII  attivato della coagulazione da DNA ricombinante. Il
gene del Fattore VII umano e' stato clonato ed espresso nelle cellule
renali di criceto neonato (cellule BHK). Il Fattore VII  ricombinante
viene  secreto  dalle  cellule BHK ed attivato durante il processo di
purificazione.   NovoSeven,   FVIIa   della   coagulazione   da   DNA
ricombinante  e' strutturalmente molto simile al Fattore VII attivato
plasma-derivato (umano).
    INN: eptacog alfa (attivato)
    Solvente: acqua per preparazioni iniettabili (Ph.Eur.)
    2.2 Composizione quantitativa
    Fattore VIIa della coagulazione da DNA ricombinante  (rFVIIa)  60
KUI/flacone (corrisponde a 1,2 mg/flacone)
    Acqua per prep. iniettabili (Ph.Eur.) 2,2 ml
    N.B.:  I  KUI  equivale a 1000 Unita' Internazionali, misurate in
riferimento al primo standard internazionale del FVIIa 89/688.
    Queste Unita' sono diverse da quelle  utilizzate  per  gli  altri
fattori  della  coagulazione  compreso  il  FVII, e non sono a queste
paragonabili.
    Dopo la  risospensione  con  l'appropriato  volume  di  diluente,
ciascun flacone conterra' 30 KUI/ml (0,6 mg/ml).
    3. FORMA FARMACEUTICA
    Il  fattore  VIIa  della  coagulazione  da DNA ricombinante viene
fornito come polvere liofilizzata per iniezione. Il diluente per  uso
parenterale  e'  costituito  da  acqua  per  preparazioni iniettabili
(Ph.Eur.  2,2  ml).  Dopo  ricostituzione  con  l'apposito   solvente
NovoSeven viene somministrato per bolo endovenoso.
    4. INFORMAZIONI CLINICHE
    4.1 Indicazioni terapeutiche
    Episodi  emorragici  ed  interventi  chirurgici  in  pazienti con
emofilia congenita o acquisita con inibitori verso i fattori  VIII  o
IX  della  coagulazione  (FVIII o FIX) > 10 BU oppure in pazienti con
titolo anticorpale <10 BU che si prevede possano avere  una  risposta
anamnestica intensa alla somministrazione di FVIII o FIX.
    4.2 Posologia e modo di somministrazione
    4.2.1 Dosaggio
    Episodi emorragici gravi ed interventi chirurgici
    Da  3 a 6 KUI (60 - 120 ug) /kg di peso corporeo per singola dose
in bolo venoso da somministrare in 2-5 min.
    Intervalli di somministrazione:
    inizialmente ogni 2-3 ore, successivamente ad intervalli di  4-12
ore.
    Episodi emorragici gravi
    Il  dosaggio  varia  in  base  al  tipo  e  alla  gravita'  delle
emorragie. Come linea guida, si consiglia una posologia  iniziale  di
4,5  KUI  (90  ug)  per  kg  di  peso  corporeo  che  potrebbe essere
somministrata durante il trasporto in ospedale  presso  il  quale  il
paziente viene solitamente trattato.
    La  frequenza  di  somministrazione  dovrebbe essere inizialmente
ogni  2  ore,  sino  al  miglioramento  clinico.    Se  e'  opportuno
prolungare  la  terapia,  l'intervallo  fra  una  somministrazione  e
l'altra  puo'  essere  aumentato  sino  a  3  ore  per  1-2   giorni.
Successivamente,  gli  intervalli  tra  le  somministrazioni  possono
essere aumentati a 4, 6, 8 o 12 ore per il periodo di tempo  ritenuto
idoneo.  Una emorragia estesa puo' essere trattata per 2-3 settimane,
ma  puo'  anche  essere  ulteriormente  prolungata  se  sussiste  una
giustificazione clinica.
    Interventi chirurgici
    Una  dose  iniziale  di  4.5  KUI (90 ug) /kg di peso corporeo va
somministrata  immediatamente  prima  dell'intervento.  La  dose   va
ripetuta  dopo  2  ore  e  in seguito ad intervalli di 2-3 ore per le
prime 24-48 ore,  in  relazione  al  tipo  di  intervento  chirurgico
effettuato  e  allo  stato  clinico  del  paziente.  Nelle  chirurgie
maggiori  il  trattamento  dovrebbe  protrarsi  per  6-7  giorni  con
intervalli  fra  una  dose  e  l'altra  di 2-4 ore.   Successivamente
l'intervallo tra le somministrazioni puo' essere portato  a  6-8  ore
per ulteriori 2 settimane di trattamento. Nelle chirurgie maggiori la
terapia  puo' essere protratta per un periodo di 2-3 settimane fino a
completa guarigione chirurgica.
    Nei pazienti  con  inibitori  verso  il  Fattore  IX  oppure  nei
pazienti  con inibitori acquisiti verso il Fattore VIII, NovoSeven e'
stato utilizzato solo nelle chirurgie minori.
    Episodi emorragici lievi e moderati
    Nel trattamento domiciliare la somministrazione precoce  di  dosi
di  4,5  KUI/kg  di peso corporeo (90/ug/kg) e' efficace per trattare
emorragie articolari, muscolari, mucose e cutanee di intensita' lieve
e moderata. Da 1 a 3 delle suddette dosi somministrate ad  intervalli
di  3  ore ottengono l'emostasi, una dose aggiuntiva va somministrata
per mantenere l'emostasi. La durata del trattamento  domiciliare  non
deve superare le 24 ore.
    4.2.2 Somministrazione
    Sciogliere   il  preparato,  come  descritto  nel  punto  6.6,  e
somministrarlo in bolo endovenoso.
    NovoSeven non deve essere miscelato con soluzioni per infusione o
essere somministrato in fleboclisi.
    4.3 Controindicazioni
    Ipersensibilita' accertata alle proteine bovine,  di  topo  o  di
criceto.
    4.4 Speciali avvertenze e opportune precauzioni d'impiego
    In  condizioni  patologiche  nelle quali il fattore tissutale puo
essere in circolo, esiste la possibilita' di  un  potenziale  effetto
trombogenico  o  di  induzione della DIC associato al trattamento con
NovoSeven.
    Tali situazioni possono  riguardare  pazienti  con  aterosclerosi
avanzata,  lesione da schiacciamento, setticemia o DIC, ed interventi
chirurgici con ampia distruzione di tessuto.
    Poiche   NovoSeven,   come   Fattore   VII   della   coagulazione
ricombinante,  contiene  tracce  di  IgG  murine  (massimo  1,2 ng/mg
rFVIIa), IgG bovine (massimo 30  ng/mg  rFVIIa),  ed  altre  proteine
residue  di  coltura  (proteine  di  criceto  e  siero bovino: totale
massimo  di  20 ng proteina/mg rFVIIa), esiste la possibilita' remota
che i  pazienti  trattati  con  questo  prodotto  possano  sviluppare
ipersensibilita' a queste proteine.
    In  caso di gravi emorragie il prodotto deve essere somministrato
preferibilmente in centri specializzati nel trattamento  di  pazienti
emofilici con inibitori ai fattori VIII o IX della coagulazione, o se
cio'  non  e'  possibile  in  stretta  collaborazione  con  un medico
specializzato nel trattamento dell'emofilia.
    In caso di emorragia di entita' lieve o moderata il prodotto puo'
essere somministrato a casa, comunque questo trattamento deve  sempre
essere   praticato   in   stretta   collaborazione   con   il  centro
antiemofilico che segue regolarmente il paziente.
    Tutti i trattamenti con NovoSeven ed i relativi risultati  devono
essere  comunicati immediatamente (per es. per telefono) all'ospedale
di riferimento.
    La durata del trattamento domiciliare non  deve  superare  le  24
ore.  Se l'emorragia non e' tenuta sotto controllo e' obbligatorio il
trattamento ospedaliero.
    4.5 Interazioni con altri medicinali ed interazioni di  qualsiasi
altro genere
    Non  e'  noto  il  rischio  di  una  potenziale  interazione  tra
NovoSeven e i  concentrati  dei  fattori  della  coagulazione.  L'uso
contemporaneo  di concentrati del complesso protrombinico, attivati e
non, deve essere evitato.
    E' stato riportato che gli antifibrinolitici riducono la  perdita
di  sangue  associata ad interventi chirurgici in pazienti emofilici,
specialmente se l'intervento riguarda  regioni  ricche  di  attivita'
fibrinolitica quale il cavo orale.
    Le    esperienze   preliminari   indicano   che   l'aggiunta   di
antifibrinolitici nelle chirurgie minori e maggiori e' sicura.
    Tests di laboratorio
    La relazione tra il tempo di protrombina (PT), il tempo  parziale
di   tromboplastina   attivata  (aPTT)  e  i  livelli  dell'attivita'
coagulante del FVII plasmatico  (FVII:C)  e'  stata  studiata  in  un
laboratorio di riferimento.
    Non  e'  stato  identificato alcun rapporto tra i risultati delle
analisi ed il range terapeutico.
    FVII e' stata determinata con il metodo coagulativo ad un  tempo.
E'   stato  utilizzato,  pertanto,  plasma  carente  di  fattore  VII
(immunodepleto, NOVO NORDISK A/S) e  tromboplastina  da  cervello  di
coniglio  (tipo  C,  Manchester  Comparative  Reagents  Ltd,  UK). La
coagulazione e' stata innescata  aggiungendo  tromboplastina  e  ioni
calcio.  E'  stato  usato  come riferimento un pool normale di plasma
citratato, proveniente da soggetti sani, a cui e' stata assegnata una
potenza arbitraria uguale a 1 Ul/ml. Ii PT si riduce a  7  secondi  e
sembra  raggiungere  un plateau, ai livelli plasmatici di FVII pari a
circa 5 UI/ml.    Dati  preliminari  indicano  che  il  miglioramento
clinico  e'  associato ad una diminuzione del tempo di protrombina di
3-4 secondi rispetto al valore basale.  Questo accorciamento (  <  -7
secondi   )  si  mantiene  durante  tutto  il  trattamento  con  dosi
terapeutiche. Il PT non puo'  essere  utilizzato  per  individuare  i
livelli  plasmatici  di  FVII:  C  >  a 5 Ul/ml. Il test del tempo di
protrombina e' stato effettuato secondo le istruzioni date nel Kit IL
TEST   (TM)   PT  -  Fibrinogeno  della  Instrumentation  Laboratory:
tromboplastina calcica per la determinazione contemporanea  in  vitro
del tempo di Protrombina (PT) e Fibrinogeno nel plasma.
--------
    N.B.:   le   penicilline  causano  una  riduzione  del  tempo  di
protrombina.
    Sebbene  la  somministrazione   di   NovoSeven   riduca   l'aPTT,
solitamente  non  si  osserva  una  sua normalizzazione alle dosi che
determinano il miglioramento clinico. L'esperienza  finora  acquisita
indica  che una riduzione della aPTT di 15-20 secondi e' associata ad
un miglioramento clinico, sebbene non sia ancora accertato se la aPPT
sia utile nel monitorizzare il trattamento.
    Il test della aPTT e' stato effettuato secondo le istruzioni date
nel Kit "IL TEST (TM) APTT MICRONIZED  SILICA  della  Instrumentation
Laboratory: cefalina con silice micronizzata per la determinazione in
vitro  del  tempo  parziale  di  tromboplastina  attivata  (APTT) nel
plasma.
    L'uso di differenti  tromboplastine  puo'  condurre  a  risultati
diversi.
    4.6 Uso durante la gravidanza e l'allattamento
    Gli  studi  effettuati  su  ratti  maschi  e  femmine utilizzando
dosaggi di NovoSeven fino a 3.0 mg/kg/ die (150 KUI/kg peso corporeo)
hanno dimostrato come il prodotto  non  ha  effetti  sulla  attivita'
riproduttiva,  sulla  fertilita'  e  sulla  prole.  Non  e'  noto  se
NovoSeven possa causare danni fetali quando somministrato a donne  in
gravidanza  o  avere  effetti  sulla capacita' riproduttiva. Pertanto
NovoSeven dovrebbe essere somministrato a donne in gravidanza solo se
assolutamente necessario.
    Uso durante l'allattamento: non e' noto se questo  farmaco  viene
escreto   nel  latte  materno,  pertanto  il  NovoSeven  deve  essere
utilizzato con cautela durante l'allattamento.
    4.7 Effetti sulla capacita' di  guidare  veicoli  e  sull'uso  di
macchine
    Non noti.
    4.8 Effetti indesiderati
    Gli   effetti  avversi  sono  stati  valutati  in  studi  clinici
effettuati su un totale di 1.940 episodi trattati. Nell'8%  dei  casi
sono  stati  registrati  uno  o  piu'  effetti  avversi con possibile
relazione al trattamento.
    La maggioranza degli eventi avversi con  possibile  relazione  al
trattamento  di  NovoSeven  e'  avvenuta  con una incidenza dell'1% o
meno, quando viene presa in esame  per  apparato,  ad  eccezione  dei
seguenti  apparati: piastrine, emorragie, coagulazione (4%), apparato
cardiovascolare (3%), intero organismo (2%). Gli eventi avversi gravi
con possibile  relazione  al  trattamento  includevano  insufficienza
renale,  atassia,  disfunzione  epatica,  disturbi  cerebrovascolari,
angina     pectoris,     tachicardia     sovraventricolare,     shock
cardiocircolatorio,  tromboflebite,  embolia polmonare e coagulazione
intravasale disseminata.
    I piu' frequenti eventi avversi non gravi con possibile relazione
al trattamento erano:  ipertensione,  febbre,  cefalea,  epistassi  e
reazioni cutanee (per es. rash, prurito).
    Un  paziente  con  deficit da fattore VII ha sviluppato anticorpi
verso FVII dopo trattamento con NovoSeven.
    4.9 Sovradosaggio
    Nessuna  complicazione  trombotica  da  sovradosaggio  e'   stata
riferita,  neppure  dopo somministrazione accidentale di 800 ug/kg di
peso corporeo (40 KUI/kg peso corporeo).
    5. PROPRIETA'  FARMACOLOGICHE
    5.1 Proprieta' farmacodinamiche
    Categoria farmacoterapeutica: Fattori della coagulazione.  Codice
ATC  :  B02BD08.  NovoSeven  contiene  il  Fattore VII attivato della
coagulazione da DNA ricombinante. Il meccanismo d'azione del  fattore
VIIa nell'induzione dell'emostasi comprende l'attivazione diretta del
FX in FXa che innesca la trasformazione della protrombina in trombina
portando  alla  formazione  del  tappo  emostatico  in  seguito  alla
conversione del fibrinogeno in fibrina. In aggiunta il  FVIIa  attiva
il  fattore IX in FIXa. Pertanto un effetto farmacodinamico del FVIIa
dovrebbe portare ad un incremento della formazione di FIXa, FXa e  di
trombina.  Tuttavia,  il FVIIa e' virtualmente inattivo fino a quando
non forma un complesso con il fattore tissutale/fosfolipidico, che e'
esposto  localmente  dopo  un  danno  alla  parete  vasale.  Pertanto
l'attivita' del rFVIIa induce esclusivamente una emostasi locale.
    L'attivazione  sistemica della coagulazione puo' predisporre alla
DIC i pazienti affetti da patologie a rischio.
    5.2 Proprieta' farmacocinetiche
    Usando un test FVII:C, la farmacocinetica e' stata studiata in 25
episodi non emorragici e in 5 episodi emorragici. Alle dosi  di  17,5
ug  (0,875  KUI),  35  ug  (1,75  KUI)  e 70 ug (3,5 KUI) /kg di peso
corporeo, la farmacocinetica ha mostrato un andamento lineare.  Prima
e 24 ore dopo la somministrazione di NovoSeven, sono state analizzate
le  attivita'  coagulanti  del  FVII  determinate  nel   plasma.   In
condizioni   di   non   sanguinamento   la   mediana  del  volume  di
distribuzione  allo  steady  state  e  alla  eliminazione  e'   stato
rispettivamente  di  106  e  122  ml/kg  e negli episodi emorragici i
valori sono stati di 103 e 121 ml/kg. La clearance mediana  e'  stata
31.0  ml/ora  per kg in condizioni di non sanguinamento e 32.6 ml/ora
per kg negli episodi emorragici. L'eliminazione del farmaco e'  stato
descritto   anche   per   mezzo  del  MRT  (mean  residence  time)  e
dell'emivita. In condizioni di non sanguinamento l'MRT  e'  stato  di
3,44 ore e l'emivita plasmatica di 2,88 ore (valori mediani).
    Negli   episodi  emorragici  l'eliminazione  sembra  essere  piu'
rapida, l'MRT e' risultato essere di 2,97 ore e l'emivita di 2,30 ore
(valori mediani). Il recupero in vivo  e'  stato  del  del  45,6%  in
condizioni  di non sanguinamento e del 43,5% negli episodi emorragici
(valori mediani).
    Il recupero in vivo significativamente  piu'  basso  trovato  nel
plasma durante gli episodi emorragici rispetto alle condizioni di non
sanguinamento,  indica  un  consumo  di rFVIIa, in relazione al danno
tissutale.
    5.3 Dati preclinici di sicurezza
    Tutti i dati nel programma di  tollerabilita'  preclinica  furono
correlati agli effetti farmacologici del fattore di coagulazione VIIa
da DNA ricombinante.
    6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
    6.1 Elenco degli eccipienti
    Sodio cloruro;
    Cloruro di calcio diidrato;
    Glicilglicina;
    Polisorbato 80;
    Mannitolo;
    Dopo la risospensione con l'appropriato volume di diluente (acqua
per preparazioni iniettabili Ph.Eur.), ogni flacone contiene:
    NovoSeven 30 KUI/ml (0,6 mg/ml)
    Sodio cloruro 3 mg/ml
    Cloruro di calcio diidrato 1,5 mg/ml
    Glicilglicina 1,3 mg/ml
    Polisorbato 80 0,1 mg/ml
    Mannitolo 30 mg/ml.
    6.2 Incompatibilita'
    NovoSeven  non  deve essere miscelato con soluzioni infusionali o
essere somministrato in flebo.
    6.3 Periodo di validita'
    Due  anni  a  confezionamento  integro.  Il  prodotto  una  volta
risospeso  con  l'apposito solvente deve essere somministrato entro 3
ore.
    6.4 Speciali precauzioni per la conservazione
    NovoSeven deve essere conservato a temperatura  compresa  fra  +2
gradi  C  e  +8  gradi  C.  Non  usare  il  preparato dopo la data di
scadenza. Il congelamento deve essere evitato per prevenire  i  danni
al  flacone  dei  diluente. Evitare di esporre il preparato alla luce
diretta dei raggi solari.
    6.5 Natura e contenuto della confezione
    Flaconi di NovoSeven: in vetro di tipo I  (Ph.Eur.),  chiusi  con
tappo di gomma bromobutilica coperto con un anello di alluminio.
    I   flaconi   chiusi   sono   sigillati   con   un  cappuccio  di
polipropilene.
    Flaconi per diluente: in vetro di tipo I (Ph.Eur.) chiusi con  un
disco  di gomma bromobutilica con teflon, ricoperti da una capsula di
alluminio. I flaconi  chiusi  sono  sigillati  con  un  cappuccio  di
polipropilene.
    Siringa  per  la  risospensione  e la somministrazione:   siringa
monouso in polipropilene da 3 ml.
    6.6  Istruzioni  per  l'impiego  e  la   manipolazione,   e   per
l'eliminazione  del medicinale  non utilizzato o dei rifiuti derivati
da tale medicinale (se necessario)
    6.6.1 Risospensione
    Usare sempre una tecnica asettica
    1) Portare NovoSeven  (liofilizzato)  e  acqua  per  preparazioni
iniettabili  -  Ph.Eur.-  (diluente)  a  temperatura ambiente (ma non
superiore a 37 gradi C)
    2) Togliere i cappucci da  entrambi  i  flaconi  (liofilizzato  e
diluente),  in  modo  da  scoprire  la porzione centrale dei tappi di
gomma.
    3) Detergere i tappi di gomma con tamponi con alcool e  lasciarli
asciugare prima dell'uso.
    4)  Estrarre  l'ago  dalla  confezione.  Rimuovere  il  cappuccio
proteggi-ago  e  inserire  l'ago  nella  siringa   fornita   con   le
confezioni.
    5) Aspirare aria nella siringa.
    6)  Inserire  l'ago  nel  tappo  e  immettere  l'aria nel flacone
contenente il diluente. Tenere il flacone capovolto,  aspirare  tutto
il contenuto del flacone nella siringa.
    7)  Iniettare il diluente dalla siringa nel flacone contenente la
polvere liofilizzata forando il centro  del  tappo  (il  flacone  del
liofilizzato non contiene vuoto).
    8)  Agitare  delicatamente  sino  a quando tutto il contenuto non
sara' disciolto.
    Per la risospensione e  la  somministrazione  di  NovoSeven  deve
essere  utilizzata  la  siringa  monouso  acclusa  nella  confezione.
NovoSeven e' solo per iniezione endovenosa in bolo e non deve  essere
miscelato con liquidi infusionali o somministrato in flebo.
    Una  volta  risospeso,  somministrare  NovoSeven  entro 3 ore. La
siringa monouso acclusa alla confezione e' compatibile con NovoSeven:
tuttavia non si deve conservare NovoSeven in  siringhe  di  plastica.
Tutti  i  farmaci  per  uso  parenterale  dovrebbero essere osservati
attentamente  prima  della  somministrazione,  quando   soluzione   e
contenitori   lo   permettano,   per   vedere   eventuali  particelle
indisciolte e per valutare eventuali alterazioni del colore.
    7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMMISSIONE IN COMMERCIO
    NOVO NORDISK A/S - 2880 Bagsvaerd - Danimarca
    8.  NUMERO(I)  DI  ISCRIZIONE  NEL   REGISTRO   COMUNITARIO   DEI
MEDICINALI
    EU/1/96/006/001
    9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
    23 febbraio 1996
    10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
    1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
    NovoSeven
    2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
    2.1 Composizione qualitativa
    Fattore  VII  attivato della coagulazione da DNA ricombinante. Il
gene del Fattore VII umano e' stato clonato ed espresso nelle cellule
renali di criceto neonato (cellule BHK). Il Fattore VII  ricombinante
viene  secreto  dalle  cellule BHK ed attivato durante il processo di
purificazione.   NovoSeven,   FVIIa   della   coagulazione   da   DNA
ricombinante  e' strutturalmente molto simile al Fattore VII attivato
plasma-derivato (umano).
    INN: eptacog alfa (attivato)
    Solvente: acqua per preparazioni iniettabili (Ph.Eur.)
    2.2 Composizione quantitativa
    Fattore VIIa della coagulazione da DNA ricombinante (rFVIIa)  120
KUI/flacone (corrisponde a 2,4 mg/flacone)
    Acqua per prep. iniettabili (Ph.Eur.) 4,3  ml
    N.B.:  I  KUI  equivale a 1000 Unita' Internazionali, misurate in
riferimento al primo standard internazionale del FVIIa 89/688.
    Queste Unita' sono diverse da quelle  utilizzate  per  gli  altri
fattori  della  coagulazione  compreso  il  FVII, e non sono a queste
paragonabili.
    Dopo  la  risospensione  con  l'appropriato  volume  di diluente,
ciascun flacone conterra' 30 KUI/ml (0,6 mg/ml).
    3. FORMA FARMACEUTICA
    Il fattore VIIa della  coagulazione  da  DNA  ricombinante  viene
fornito  come polvere liofilizzata per iniezione. Il diluente per uso
parenterale e'  costituito  da  acqua  per  preparazioni  iniettabili
(Ph.Eur.   4,3  ml).  Dopo  ricostituzione  con  l'apposito  solvente
NovoSeven viene somministrato per bolo endovenoso.
    4. INFORMAZIONI CLINICHE
    4.1 Indicazioni terapeutiche
    Episodi emorragici  ed  interventi  chirurgici  in  pazienti  con
emofilia  congenita  o acquisita con inibitori verso i fattori VIII o
IX della coagulazione (FVIII o FIX) > 10 BU oppure  in  pazienti  con
titolo  anticorpale < 10 BU che si prevede possano avere una risposta
anamnestica intensa alla somministrazione di FVIII o FIX.
    4.2 Posologia e modo di somministrazione
    4.2.1 Dosaggio
    Episodi emorragici gravi ed interventi chirurgici
    Da 3 a 6 KUI (60 - 120 ug) /kg di peso corporeo per singola  dose
in bolo venoso da somministrare in 2-5 min.
    Intervalli di somministrazione:
    inizialmente  ogni 2-3 ore, successivamente ad intervalli di 4-12
ore.
    Episodi emorragici gravi
    Il  dosaggio  varia  in  base  al  tipo  e  alla  gravita'  delle
emorragie.  Come  linea guida, si consiglia una posologia iniziale di
4,5 KUI  (90  ug)  per  kg  di  peso  corporeo  che  potrebbe  essere
somministrata  durante  il  trasporto  in ospedale presso il quale il
paziente viene solitamente trattato.
    La frequenza di  somministrazione  dovrebbe  essere  inizialmente
ogni  2  ore,  sino  al  miglioramento  clinico.    Se  e'  opportuno
prolungare  la  terapia,  l'intervallo  fra  una  somministrazione  e
l'altra   puo'  essere  aumentato  sino  a  3  ore  per  1-2  giorni.
Successivamente,  gli  intervalli  tra  le  somministrazioni  possono
essere  aumentati a 4, 6, 8 o 12 ore per il periodo di tempo ritenuto
idoneo. Una emorragia estesa puo' essere trattata per 2-3  settimane,
ma  puo'  anche  essere  ulteriormente  prolungata  se  sussiste  una
giustificazione clinica.
    Interventi chirurgici
    Una dose iniziale di 4.5 KUI (90 ug)  /kg  di  peso  corporeo  va
somministrata   immediatamente  prima  dell'intervento.  La  dose  va
ripetuta dopo 2 ore e in seguito ad intervalli  di  2-3  ore  per  le
prime  24-48  ore,  in  relazione  al  tipo  di intervento chirurgico
effettuato  e  allo  stato  clinico  del  paziente.  Nelle  chirurgie
maggiori  il  trattamento  dovrebbe  protrarsi  per  6-7  giorni  con
intervalli fra una dose  e  l'altra  di  2-4  ore.    Successivamente
l'intervallo  tra  le  somministrazioni puo' essere portato a 6-8 ore
per ulteriori 2 settimane di trattamento. Nelle chirurgie maggiori la
terapia puo' essere protratta per un periodo di 2-3 settimane fino  a
completa guarigione chirurgica.
    Nei  pazienti  con  inibitori  verso  il  Fattore  IX  oppure nei
pazienti con inibitori acquisiti verso il Fattore VIII, NovoSeven  e'
stato utilizzato solo nelle chirurgie minori.
    Episodi emorragici lievi e moderati
    Nel  trattamento  domiciliare la somministrazione precoce di dosi
di 4,5 KUI/kg di peso corporeo (90/ug/kg) e'  efficace  per  trattare
emorragie articolari, muscolari, mucose e cutanee di intensita' lieve
e  moderata. Da 1 a 3 delle suddette dosi somministrate ad intervalli
di 3 ore ottengono l'emostasi, una dose aggiuntiva  va  somministrata
per  mantenere  l'emostasi. La durata del trattamento domiciliare non
deve superare le 24 ore.
    4.2.2 Somministrazione
    Sciogliere  il  preparato,  come  descritto  nel  punto  6.6,   e
somministrarlo in bolo endovenoso.
    NovoSeven non deve essere miscelato con soluzioni per infusione o
essere somministrato in fleboclisi.
    4.3 Controindicazioni
    Ipersensibilita'  accertata  alle  proteine  bovine, di topo o di
criceto.
    4.4 Speciali avvertenze e opportune precauzioni d'impiego
    In condizioni patologiche nelle quali il  fattore  tissutale  puo
essere  in  circolo,  esiste la possibilita' di un potenziale effetto
trombogenico o di induzione della DIC associato  al  trattamento  con
NovoSeven.
    Tali  situazioni  possono  riguardare  pazienti con aterosclerosi
avanzata, lesione da schiacciamento, setticemia o DIC, ed  interventi
chirurgici con ampia distruzione di tessuto.
    Poiche   NovoSeven,   come   Fattore   VII   della   coagulazione
ricombinante, contiene  tracce  di  IgG  murine  (massimo  1,2  ng/mg
rFVIIa),  IgG  bovine  (massimo  30  ng/mg rFVIIa), ed altre proteine
residue di coltura  (proteine  di  criceto  e  siero  bovino:  totale
massimo  di  20 ng proteina/mg rFVIIa), esiste la possibilita' remota
che i  pazienti  trattati  con  questo  prodotto  possano  sviluppare
ipersensibilita' a queste proteine.
    In  caso di gravi emorragie il prodotto deve essere somministrato
preferibilmente in centri specializzati nel trattamento  di  pazienti
emofilici con inibitori ai fattori VIII o IX della coagulazione, o se
cio'  non  e'  possibile  in  stretta  collaborazione  con  un medico
specializzato nel trattamento dell'emofilia.
    In caso di emorragia di entita' lieve o moderata il prodotto puo'
essere somministrato a casa, comunque questo trattamento deve  sempre
essere   praticato   in   stretta   collaborazione   con   il  centro
antiemofilico che segue regolarmente il paziente.
    Tutti i trattamenti con NovoSeven ed i relativi risultati  devono
essere  comunicati immediatamente (per es. per telefono) all'ospedale
di riferimento.
    La durata del trattamento domiciliare non  deve  superare  le  24
ore.  Se l'emorragia non e' tenuta sotto controllo e' obbligatorio il
trattamento ospedaliero.
    4.5 Interazioni con altri medicinali ed interazioni di  qualsiasi
altro genere
    Non  e'  noto  il  rischio  di  una  potenziale  interazione  tra
NovoSeven e i  concentrati  dei  fattori  della  coagulazione.  L'uso
contemporaneo  di concentrati del complesso protrombinico, attivati e
non, deve essere evitato.
    E'  stato riportato che gli antifibrinolitici riducono la perdita
di sangue associata ad interventi chirurgici in  pazienti  emofilici,
specialmente  se  l'intervento  riguarda  regioni ricche di attivita'
fibrinolitica quale il cavo orale.
    Le   esperienze   preliminari   indicano   che   l'aggiunta    di
antifibrinolitici nelle chirurgie minori e maggiori e' sicura.
    Tests di laboratorio
    La  relazione tra il tempo di protrombina (PT), il tempo parziale
di  tromboplastina  attivata  (aPTT)  e  i   livelli   dell'attivita'
coagulante  del  FVII  plasmatico  (FVII:C)  e'  stata studiata in un
laboratorio di riferimento.
    Non e' stato identificato alcun rapporto tra  i  risultati  delle
analisi ed il range terapeutico.
    FVII  e' stata determinata con il metodo coagulativo ad un tempo.
E'  stato  utilizzato,  pertanto,  plasma  carente  di  fattore   VII
(immunodepleto,  NOVO  NORDISK  A/S)  e tromboplastina da cervello di
coniglio (tipo  C,  Manchester  Comparative  Reagents  Ltd,  UK).  La
coagulazione  e'  stata  innescata  aggiungendo tromboplastina e ioni
calcio. E' stato usato come riferimento un  pool  normale  di  plasma
citratato, proveniente da soggetti sani, a cui e' stata assegnata una
potenza  arbitraria  uguale a 1 Ul/ml. Il PTA si riduce a 7 secondi e
sembra raggiungere un plateau, ai livelli plasmatici di FVII  pari  a
circa  5  UI/ml.    Dati  preliminari  indicano  che il miglioramento
clinico e' associato ad una diminuzione del tempo di  protrombina  di
3-4  secondi  rispetto al valore basale.  Questo accorciamento ( < -7
secondi  )  si  mantiene  durante  tutto  il  trattamento  con   dosi
terapeutiche.  Il  PTA'non  puo'  essere utilizzato per individuare i
livelli plasmatici di FVII: C > a 5  Ul/ml.  Il  test  del  tempo  di
protrombina e' stato effettuato secondo le istruzioni date nel Kit IL
TEST   (TM)   PT-   Fibrinogeno   della  Instrumentation  Laboratory:
tromboplastina calcica per la determinazione contemporanea  in  vitro
del tempo di Protrombina (PT) e Fibrinogeno nel plasma.
--------
    N.B.:   le   penicilline  causano  una  riduzione  del  tempo  di
protrombina.
    Sebbene  la  somministrazione   di   NovoSeven   riduca   l'aPTT,
solitamente  non  si  osserva  una  sua normalizzazione alle dosi che
determinano il miglioramento clinico. L'esperienza  finora  acquisita
indica  che una riduzione della aPTT di 15-20 secondi e' associata ad
un miglioramento clinico, sebbene non sia ancora accertato se la aPPT
sia utile nel monitorizzare il trattamento.
    Il test della aPTT e' stato effettuato secondo le istruzioni date
nel Kit "IL TEST (TM) APTT MICRONIZED  SILICA  della  Instrumentation
Laboratory: cefalina con silice micronizzata per la determinazione in
vitro  del  tempo  parziale  di  tromboplastina  attivata  (APTT) nel
plasma.
    L'uso di differenti  tromboplastine  puo'  condurre  a  risultati
diversi.
    4.6 Uso durante la gravidanza e l'allattamento
    Gli  studi  effettuati  su  ratti  maschi  e  femmine utilizzando
dosaggi di NovoSeven fino a 3.0 mg/kg/ die (150 KUI/kg peso corporeo)
hanno dimostrato come il prodotto  non  ha  effetti  sulla  attivita'
riproduttiva,  sulla  fertilita'  e  sulla  prole.  Non  e'  noto  se
NovoSeven possa causare danni fetali quando somministrato a donne  in
gravidanza  o  avere  effetti  sulla capacita' riproduttiva. Pertanto
NovoSeven dovrebbe essere somministrato a donne in gravidanza solo se
assolutamente necessario.
    Uso  durante  l'allattamento: non e' noto se questo farmaco viene
escreto  nel  latte  materno,  pertanto  il  NovoSeven  deve   essere
utilizzato con cautela durante l'allattamento.
    4.7  Effetti  sulla  capacita'  di  guidare veicoli e sull'uso di
macchine
    Non noti.
    4.8 Effetti indesiderati
    Gli  effetti  avversi  sono  stati  valutati  in  studi   clinici
effettuati  su  un totale di 1.940 episodi trattati. Nell'8% dei casi
sono stati registrati  uno  o  piu'  effetti  avversi  con  possibile
relazione al trattamento.
    La  maggioranza  degli  eventi avversi con possibile relazione al
trattamento di NovoSeven e' avvenuta  con  una  incidenza  dell'1%  o
meno,  quando  viene  presa  in  esame per apparato, ad eccezione dei
seguenti apparati: piastrine, emorragie, coagulazione (4%),  apparato
cardiovascolare (3%), intero organismo (2%). Gli eventi avversi gravi
con  possibile  relazione  al  trattamento  includevano insufficienza
renale,  atassia,  disfunzione  epatica,  disturbi  cerebrovascolari,
angina     pectoris,     tachicardia     sovraventricolare,     shock
cardiocircolatorio, tromboflebite, embolia polmonare  e  coagulazione
intravasale disseminata.
    I piu' frequenti eventi avversi non gravi con possibile relazione
al  trattamento  erano:  ipertensione,  febbre,  cefalea, epistassi e
reazioni cutanee (per es. rash, prurito).
    Un paziente con deficit da fattore VII  ha  sviluppato  anticorpi
verso FVII dopo trattamento con NovoSeven.
    4.9 Sovradosaggio
    Nessuna   complicazione  trombotica  da  sovradosaggio  e'  stata
riferita, neppure dopo somministrazione accidentale di 800  ug/kg  di
peso corporeo (40 KUI/kg peso corporeo).
    5. PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
    5.1 Proprieta' farmacodinamiche
    Categoria  farmacoterapeutica: Fattori della coagulazione. Codice
ATC : B02BD08. NovoSeven  contiene  il  Fattore  VII  attivato  della
coagulazione  da DNA ricombinante. Il meccanismo d'azione del fattore
VIIa nell'induzione dell'emostasi comprende l'attivazione diretta del
FX in FXa che innesca la trasformazione della protrombina in trombina
portando  alla  formazione  del  tappo  emostatico  in  seguito  alla
conversione  del  fibrinogeno in fibrina. In aggiunta il FVIIa attiva
il fattore IX in FIXa. Pertanto un effetto farmacodinamico del  FVIIa
dovrebbe  portare ad un incremento della formazione di FIXa, FXa e di
trombina. Tuttavia, il FVIIa e' virtualmente inattivo fino  a  quando
non forma un complesso con il fattore tissutale/fosfolipidico, che e'
esposto  localmente  dopo  un  danno  alla  parete    asale. Pertanto
l'attivita' del rFVIIa induce esclusivamente una emostasi locale.
    L'attivazione sistemica della coagulazione puo' predisporre  alla
DIC i pazienti affetti da patologie a rischio.
    5.2 Proprieta' farmacocinetiche
    Usando un test FVII:C, la farmacocinetica e' stata studiata in 25
episodi  non  emorragici e in 5 episodi emorragici. Alle dosi di 17,5
ug (0,875 KUI), 35 ug (1,75 KUI) e  70  ug  (3,5  KUI)  /kg  di  peso
corporeo, la farmacocinetica ha mostrato un andamento lineare.  Prima
e 24 ore dopo la somministrazione di NovoSeven, sono state analizzate
le   attivita'   coagulanti  del  FVII  determinate  nel  plasma.  In
condizioni  di  non  sanguinamento   la   mediana   del   volume   di
distribuzione   allo  steady  state  e  alla  eliminazione  e'  stato
rispettivamente di 106 e 122  ml/kg  e  negli  episodi  emorragici  i
valori  sono  stati di 103 e 121 ml/kg. La clearance mediana e' stata
31.0 ml/ora per kg in condizioni di non sanguinamento e  32.6  ml/ora
per lkg negli episodi emorragici. L'eliminazione del farmaco e' stato
descritto   anche   per   mezzo  del  MRT  (mean  residence  time)  e
dell'emivita. In condizioni di non sanguinamento l'MRT  e'  stato  di
3,44 ore e l'emivita plasmatica di 2,88 ore (valori mediani).
    Negli   episodi  emorragici  l'eliminazione  sembra  essere  piu'
rapida, l'MRT e' risultato essere di 2,97 ore e l'emivita di 2,30 ore
(valori mediani). Il recupero in vivo  e'  stato  del  del  45,6%  in
condizioni  di non sanguinamento e del 43,5% negli episodi emorragici
(valori mediani).
    Il recupero in vivo significativamente  piu'  basso  trovato  nel
plasma durante gli episodi emorragici rispetto alle condizioni di non
sanguinamento,  indica  un  consumo  di rFVIIa, in relazione al danno
tissutale.
    5.3 Dati preclinici di sicurezza
    Tutti i dati nel programma di  tollerabilita'  preclinica  furono
correlati agli effetti farmacologici del fattore di coagulazione VIIa
da DNA ricombinante.
    6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
    6.1 Elenco degli eccipienti
    Sodio cloruro;
    Cloruro di calcio diidrato;
    Glicilglicina;
    Polisorbato 80;
    Mannitolo;
    Dopo la risospensione con l'appropriato volume di diluente (acqua
per preparazioni iniettabili Ph.Eur.), ogni flacone contiene:
    NovoSeven 30 KUI/ml (0,6 mg/ml)
    Sodio cloruro 3 mg/ml
    Cloruro di calcio diidrato 1,5 mg/ml
    Glicilglicina 1,3 mg/ml
    Polisorbato 80 0,1 mg/ml
    Mannitolo 30 mg/ml.
    6.2 Incompatibilita'
    NovoSeven  non  deve essere miscelato con soluzioni infusionali o
essere somministrato in flebo.
    6.3 Periodo di validita'
    Due  anni  a  confezionamento  integro.  Il  prodotto  una  volta
risospeso  con  l'apposito solvente deve essere somministrato entro 3
ore.
    6.4 Speciali precauzioni per la conservazione
    NovoSeven deve essere conservato a temperatura  compresa  fra  +2
gradi  C  e  +8  gradi  C.  Non  usare  il  preparato dopo la data di
scadenza. Il congelamento deve essere evitato per prevenire  i  danni
al  flacone  dei  diluente. Evitare di esporre il preparato alla luce
diretta dei raggi solari.
    6.5 Natura e contenuto della confezione
    Flaconi  di  NovoSeven:  in vetro di tipo I (Ph.Eur.), chiusi con
tappo di gomma bromobutilica coperto con un anello di alluminio.
    I  flaconi  chiusi   sono   sigillati   con   un   cappuccio   di
polipropilene.
    Flaconi  per diluente: in vetro di tipo I (Ph.Eur.) chiusi con un
disco di gomma bromobutilica con teflon, ricoperti da una capsula  di
alluminio.  I  flaconi  chiusi  sono  sigillati  con  un cappuccio di
polipropilene.
    Siringa per la risospensione  e  la  somministrazione:    siringa
monouso in polipropilene da 6 ml.
    6.6   Istruzioni   per   l'impiego  e  la  manipolazione,  e  per
l'eliminazione del medicinale  non utilizzato o dei rifiuti  derivati
da tale medicinale (se necessario)
    6.6.1 Risospensione
    Usare sempre una tecnica asettica
    1)  Portare  NovoSeven  (liofilizzato)  e  acqua per preparazioni
iniettabili - Ph.Eur.- (diluente)  a  temperatura  ambiente  (ma  non
superiore a 37 gradi C).
    2)  Togliere  i  cappucci  da  entrambi i flaconi (liofilizzato e
diluente), in modo da scoprire la  porzione  centrale  dei  tappi  di
gomma.
    3)  Detergere i tappi di gomma con tamponi con alcool e lasciarli
asciugare prima dell'uso.
    4)  Estrarre  l'ago  dalla  confezione.  Rimuovere  il  cappuccio
proteggi-ago   e   inserire   l'ago  nella  siringa  fornita  con  le
confezioni.
    5) Aspirare aria nella siringa.
    6) Inserire l'ago  nel  tappo  e  immettere  l'aria  nel  flacone
contenente  il  diluente. Tenere il flacone capovolto, aspirare tutto
il contenuto del flacone nella siringa.
    7) Iniettare il diluente dalla siringa nel flacone contenente  la
polvere  liofilizzata  forando  il  centro  del tappo (il flacone del
liofilizzato non contiene vuoto).
    8) Agitare delicatamente sino a quando  tutto  il  contenuto  non
sara' disciolto.
    Per  la  risospensione  e  la  somministrazione di NovoSeven deve
essere  utilizzata  la  siringa  monouso  acclusa  nella  confezione.
NovoSeven  e' solo per iniezione endovenosa in bolo e non deve essere
miscelato con liquidi infusionali o somministrato in flebo.
    Una volta risospeso, somministrare  NovoSeven  entro  3  ore.  La
siringa monouso acclusa alla confezione e' compatibile con NovoSeven:
tuttavia  non  si  deve conservare NovoSeven in siringhe di plastica.
Tutti i farmaci  per  uso  parenterale  dovrebbero  essere  osservati
attentamente   prima   della  somministrazione,  quando  soluzione  e
contenitori  lo   permettano,   per   vedere   eventuali   particelle
indisciolte e per valutare eventuali alterazioni del colore.
    7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMMISSIONE IN COMMERCIO
    NOVO NORDISK A/S - 2880 Bagsvaerd - Danimarca
    8.   NUMERO(I)   DI   ISCRIZIONE  NEL  REGISTRO  COMUNITARIO  DEI
MEDICINALI
    EU/1/96/006/002
    9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
    23 febbraio 1996
    10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
    1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
    NovoSeven
    2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
    2.1 Composizione qualitativa
    Fattore  VII  attivato della coagulazione da DNA ricombinante. Il
gene del Fattore VII umano e' stato clonato ed espresso nelle cellule
renali di criceto neonato (cellule BHK). Il Fattore VII  ricombinante
viene  secreto  dalle  cellule BHK ed attivato durante il processo di
purificazione.   NovoSeven,   FVIIa   della   coagulazione   da   DNA
ricombinante  e' strutturalmente molto simile al Fattore VII attivato
plasma-derivato (umano).
    INN: eptacog alfa (attivato)
    Solvente: acqua per preparazioni iniettabili (Ph.Eur.)
    2.2 Composizione quantitativa
    Fattore VIIa della coagulazione da DNA ricombinante (rFVIIa)  240
KUI/flacone (corrisponde a 4,8 mg/flacone)
    Acqua per prep. iniettabili (Ph.Eur.) 8,5  ml
    N.B.:  I  KUI  equivale a 1000 Unita' Internazionali, misurate in
riferimento al primo standard internazionale del FVIIa 89/688.
    Queste Unita' sono diverse da quelle  utilizzate  per  gli  altri
fattori  della  coagulazione  compreso  il  FVII, e non sono a queste
paragonabili.
    Dopo la  risospensione  con  l'appropriato  volume  di  diluente,
ciascun flacone conterra' 30 KUI/ml (0,6 mg/ml).
    3. FORMA FARMACEUTICA
    Il  fattore  VIIa  della  coagulazione  da DNA ricombinante viene
fornito come polvere liofilizzata per iniezione. Il diluente per  uso
parenterale  e'  costituito  da  acqua  per  preparazioni iniettabili
(Ph.Eur.  8,5  ml).  Dopo  ricostituzione  con  l'apposito   solvente
NovoSeven viene somministrato per bolo endovenoso.
    4. INFORMAZIONI CLINICHE
    4.1 Indicazioni terapeutiche
    Episodi  emorragici  ed  interventi  chirurgici  in  pazienti con
emofilia congenita o acquisita con inibitori verso i fattori  VIII  o
IX  della  coagulazione  (FVIII o FIX) > 10 BU oppure in pazienti con
titolo anticorpale < 10 BU che si prevede possano avere una  risposta
anamnestica intensa alla somministrazione di FVIII o FIX.
    4.2 Posologia e modo di somministrazione
    4.2.1 Dosaggio
    Episodi emorragici gravi ed interventi chirurgici
    Da  3 a 6 KUI (60 - 120 ug) /kg di peso corporeo per singola dose
in bolo venoso da somministrare in 2-5 min.
    Intervalli di somministrazione:
    inizialmente ogni 2-3 ore, successivamente ad intervalli di  4-12
ore.
    Episodi emorragici gravi
    Il  dosaggio  varia  in  base  al  tipo  e  alla  gravita'  delle
emorragie. Come linea guida, si consiglia una posologia  iniziale  di
4,5  KUI  (90  ug)  per  kg  di  peso  corporeo  che  potrebbe essere
somministrata durante il trasporto in ospedale  presso  il  quale  il
paziente viene solitamente trattato.
    La  frequenza  di  somministrazione  dovrebbe essere inizialmente
ogni  2  ore,  sino  al  miglioramento  clinico.    Se  e'  opportuno
prolungare  la  terapia,  l'intervallo  fra  una  somministrazione  e
l'altra  puo'  essere  aumentato  sino  a  3  ore  per  1-2   giorni.
Successivamente,  gli  intervalli  tra  le  somministrazioni  possono
essere aumentati a 4, 6, 8 o 12 ore per il periodo di tempo  ritenuto
idoneo.  Una emorragia estesa puo' essere trattata per 2-3 settimane,
ma  puo'  anche  essere  ulteriormente  prolungata  se  sussiste  una
giustificazione clinica.
    Interventi chirurgici
    Una  dose  iniziale  di  4.5  KUI (90 ug) /kg di peso corporeo va
somministrata  immediatamente  prima  dell'intervento.  La  dose   va
ripetuta  dopo  2  ore  e  in seguito ad intervalli di 2-3 ore per le
prime 24-48 ore,  in  relazione  al  tipo  di  intervento  chirurgico
effettuato  e  allo  stato  clinico  del  paziente.  Nelle  chirurgie
maggiori  il  trattamento  dovrebbe  protrarsi  per  6-7  giorni  con
intervalli  fra  una  dose  e  l'altra  di 2-4 ore.   Successivamente
l'intervallo tra le somministrazioni puo' essere portato  a  6-8  ore
per ulteriori 2 settimane di trattamento. Nelle chirurgie maggiori la
terapia  puo' essere protratta per un periodo di 2-3 settimane fino a
completa guarigione chirurgica.
    Nei pazienti  con  inibitori  verso  il  Fattore  IX  oppure  nei
pazienti  con inibitori acquisiti verso il Fattore VIII, NovoSeven e'
stato utilizzato solo nelle chirurgie minori.
    Episodi emorragici lievi e moderati
    Nel trattamento domiciliare la somministrazione precoce  di  dosi
di  4,5  KUI/kg  di peso corporeo (90/ug/kg) e' efficace per trattare
emorragie articolari, muscolari, mucose e cutanee di intensita' lieve
e moderata. Da 1 a 3 delle suddette dosi somministrate ad  intervalli
di  3  ore ottengono l'emostasi, una dose aggiuntiva va somministrata
per mantenere l'emostasi. La durata del trattamento  domiciliare  non
deve superare le 24 ore.
    4.2.2 Somministrazione
    Sciogliere   il  preparato,  come  descritto  nel  punto  6.6,  e
somministrarlo in bolo endovenoso.
    NovoSeven non deve essere miscelato con soluzioni per infusione o
essere somministrato in fleboclisi.
    4.3 Controindicazioni
    Ipersensibilita' accertata alle proteine bovine,  di  topo  o  di
criceto.
    4.4 Speciali avvertenze e opportune precauzioni d'impiego
    In  condizioni  patologiche  nelle quali il fattore tissutale puo
essere in circolo, esiste la possibilita' di  un  potenziale  effetto
trombogenico  o  di  induzione della DIC associato al trattamento con
NovoSeven.
    Tali situazioni possono  riguardare  pazienti  con  aterosclerosi
avanzata,  lesione da schiacciamento, setticemia o DIC, ed interventi
chirurgici con ampia distruzione di tessuto.
    Poiche   NovoSeven,   come   Fattore   VII   della   coagulazione
ricombinante,  contiene  tracce  di  IgG  murine  (massimo  1,2 ng/mg
rFVIIa), IgG bovine (massimo 30  ng/mg  rFVIIa),  ed  altre  proteine
residue  di  coltura  (proteine  di  criceto  e  siero bovino: totale
massimo di 20 ng proteina/mg rFVIIa), esiste la  possibilita'  remota
che  i  pazienti  trattati  con  questo  prodotto  possano sviluppare
ipersensibilita' a queste proteine.
    In  caso di gravi emorragie il prodotto deve essere somministrato
preferibilmente in centri specializzati nel trattamento  di  pazienti
emofilici con inibitori ai fattori VIII o IX della coagulazione, o se
cio'  non  e'  possibile  in  stretta  collaborazione  con  un medico
specializzato nel trattamento dell'emofilia.
    In caso di emorragia di entita' lieve o moderata il prodotto puo'
essere somministrato a casa, comunque questo trattamento deve  sempre
essere   praticato   in   stretta   collaborazione   con   il  centro
antiemofilico che segue regolarmente il paziente.
    Tutti i trattamenti con NovoSeven ed i relativi risultati  devono
essere  comunicati immediatamente (per es. per telefono) all'ospedale
di riferimento.
    La durata del trattamento domiciliare non  deve  superare  le  24
ore.  Se l'emorragia non e' tenuta sotto controllo e' obbligatorio il
trattamento ospedaliero.
    4.5 Interazioni con altri medicinali ed interazioni di  qualsiasi
altro genere
    Non  e'  noto  il  rischio  di  una  potenziale  interazione  tra
NovoSeven e i  concentrati  dei  fattori  della  coagulazione.  L'uso
contemporaneo  di concentrati del complesso protrombinico, attivati e
non, deve essere evitato.
    E' stato riportato che gli antifibrinolitici riducono la  perdita
di  sangue  associata ad interventi chirurgici in pazienti emofilici,
specialmente se l'intervento riguarda  regioni  ricche  di  attivita'
fibrinolitica quale il cavo orale.
    Le    esperienze   preliminari   indicano   che   l'aggiunta   di
antifibrinolitici nelle chirurgie minori e maggiori e' sicura.
    Tests di laboratorio
    La relazione tra il tempo di protrombina (PT), il tempo  parziale
di   tromboplastina   attivata  (aPTT)  e  i  livelli  dell'attivita'
coagulante del FVII plasmatico  (FVII:C)  e'  stata  studiata  in  un
laboratorio di riferimento.
    Non  e'  stato  identificato alcun rapporto tra i risultati delle
analisi ed il range terapeutico.
    FVII e' stata determinata con il metodo coagulativo ad un  tempo.
E'   stato  utilizzato,  pertanto,  plasma  carente  di  fattore  VII
(immunodepleto, NOVO NORDISK A/S) e  tromboplastina  da  cervello  di
coniglio  (tipo  C,  Manchester  Comparative  Reagents  Ltd,  UK). La
coagulazione e' stata innescata  aggiungendo  tromboplastina  e  ioni
calcio.  E'  stato  usato  come riferimento un pool normale di plasma
citratato, proveniente da soggetti sani, a cui e' stata assegnata una
potenza arbitraria uguale a 1 Ul/ml. Il PTA si riduce a 7  secondi  e
sembra  raggiungere  un plateau, ai livelli plasmatici di FVII pari a
circa 5 UI/ml.    Dati  preliminari  indicano  che  il  miglioramento
clinico  e'  associato ad una diminuzione del tempo di protrombina di
3-4 secondi rispetto al valore basale.  Questo accorciamento (  <  -7
secondi   )  si  mantiene  durante  tutto  il  trattamento  con  dosi
terapeutiche. Il PTA'non puo' essere  utilizzato  per  individuare  i
livelli  plasmatici  di  FVII:  C  >  a 5 Ul/ml. Il test del tempo di
protrombina e' stato effettuato secondo le istruzioni date nel Kit IL
TEST  (TM)  PT-   Fibrinogeno   della   Instrumentation   Laboratory:
tromboplastina  calcica  per la determinazione contemporanea in vitro
del tempo di Protrombina (PT) e Fibrinogeno nel plasma.
--------
    N.B.:   le   penicilline  causano  una  riduzione  del  tempo  di
protrombina.
    Sebbene  la  somministrazione   di   NovoSeven   riduca   l'aPTT,
solitamente  non  si  osserva  una  sua normalizzazione alle dosi che
determinano il miglioramento clinico. L'esperienza  finora  acquisita
indica  che una riduzione della aPTT di 15-20 secondi e' associata ad
un miglioramento clinico, sebbene non sia ancora accertato se la aPPT
sia utile nel monitorizzare il trattamento.
    Il test della aPTT e' stato effettuato secondo le istruzioni date
nel Kit "IL TESTA'(TM) APTT MICRONIZED SILICA  della  Instrumentation
Laboratory: cefalina con silice micronizzata per la determinazione in
vitro  del  tempo  parziale  di  tromboplastina  attivata  (APTT) nel
plasma.
    L'uso di differenti  tromboplastine  puo'  condurre  a  risultati
diversi.
    4.6 Uso durante la gravidanza e l'allattamento
    Gli  studi  effettuati  su  ratti  maschi  e  femmine utilizzando
dosaggi di NovoSeven fino a 3.0 mg/kg/ die (150 KUI/kg peso corporeo)
hanno dimostrato come il prodotto  non  ha  effetti  sulla  attivita'
riproduttiva,  sulla  fertilita'  e  sulla  prole.  Non  e'  noto  se
NovoSeven possa causare danni fetali quando somministrato a donne  in
gravidanza  o  avere  effetti  sulla capacita' riproduttiva. Pertanto
NovoSeven dovrebbe essere somministrato a donne in gravidanza solo se
assolutamente necessario.
    Uso durante l'allattamento: non e' noto se questo  farmaco  viene
escreto   nel  latte  materno,  pertanto  il  NovoSeven  deve  essere
utilizzato con cautela durante l'allattamento.
    4.7 Effetti sulla capacita' di  guidare  veicoli  e  sull'uso  di
macchine
    Non noti.
    4.8 Effetti indesiderati
    Gli   effetti  avversi  sono  stati  valutati  in  studi  clinici
effettuati su un totale di 1.940 episodi trattati. Nell'8%  dei  casi
sono  stati  registrati  uno  o  piu'  effetti  avversi con possibile
relazione al trattamento.
    La maggioranza degli eventi avversi con  possibile  relazione  al
trattamento  di  NovoSeven  e'  avvenuta  con una incidenza dell'1% o
meno, quando viene presa in esame  per  apparato,  ad  eccezione  dei
seguenti  apparati: piastrine, emorragie, coagulazione (4%), apparato
cardiovascolare (3%), intero organismo (2%). Gli eventi avversi gravi
con possibile  relazione  al  trattamento  includevano  insufficienza
renale,  atassia,  disfunzione  epatica,  disturbi  cerebrovascolari,
angina     pectoris,     tachicardia     sovraventricolare,     shock
cardiocircolatorio,  tromboflebite,  embolia polmonare e coagulazione
intravasale disseminata.
    I piu' frequenti eventi avversi non gravi con possibile relazione
al trattamento erano:  ipertensione,  febbre,  cefalea,  epistassi  e
reazioni cutanee (per es. rash, prurito).
    Un  paziente  con  deficit da fattore VII ha sviluppato anticorpi
verso FVII dopo trattamento con NovoSeven.
    4.9 Sovradosaggio
    Nessuna  complicazione  trombotica  da  sovradosaggio  e'   stata
riferita,  neppure  dopo somministrazione accidentale di 800 ug/kg di
peso corporeo (40 KUI/kg peso corporeo).
    5. PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
    5.1 Proprieta' farmacodinamiche
    Categoria  farmacoterapeutica: Fattori della coagulazione. Codice
ATC : B02BD08. NovoSeven  contiene  il  Fattore  VII  attivato  della
coagulazione  da DNA ricombinante. Il meccanismo d'azione del fattore
VIIa nell'induzione dell'emostasi comprende l'attivazione diretta del
FX in FXa che innesca la trasformazione della protrombina in trombina
portando  alla  formazione  del  tappo  emostatico  in  seguito  alla
conversione  del  fibrinogeno in fibrina. In aggiunta il FVIIa attiva
il fattore IX in FIXa. Pertanto un effetto farmacodinamico del  FVIIa
dovrebbe  portare ad un incremento della formazione di FIXa, FXa e di
trombina. Tuttavia, il FVIIa e' virtualmente inattivo fino  a  quando
non forma un complesso con il fattore tissutale/fosfolipidico, che e'
esposto  localmente  dopo  un  danno  alla  parete    asale. Pertanto
l'attivita' del rFVIIa induce esclusivamente una emostasi locale.
    L'attivazione sistemica della coagulazione puo' predisporre  alla
DIC i pazienti affetti da patologie a rischio.
    5.2 Proprieta' farmacocinetiche
    Usando un test FVII:C, la farmacocinetica e' stata studiata in 25
episodi  non  emorragici e in 5 episodi emorragici. Alle dosi di 17,5
ug (0,875 KUI), 35 ug (1,75 KUI) e  70  ug  (3,5  KUI)  /kg  di  peso
corporeo, la farmacocinetica ha mostrato un andamento lineare.  Prima
e 24 ore dopo la somministrazione di NovoSeven, sono state analizzate
le   attivita'   coagulanti  del  FVII  determinate  nel  plasma.  In
condizioni  di  non  sanguinamento   la   mediana   del   volume   di
distribuzione   allo  steady  state  e  alla  eliminazione  e'  stato
rispettivamente di 106 e 122  ml/kg  e  negli  episodi  emorragici  i
valori  sono  stati di 103 e 121 ml/kg. La clearance mediana e' stata
31.0 ml/ora per kg in condizioni di non sanguinamento e  32.6  ml/ora
per lkg negli episodi emorragici. L'eliminazione del farmaco e' stato
descritto   anche   per   mezzo  del  MRT  (mean  residence  time)  e
dell'emivita. In condizioni di non sanguinamento l'MRT  e'  stato  di
3,44 ore e l'emivita plasmatica di 2,88 ore (valori mediani).
    Negli   episodi  emorragici  l'eliminazione  sembra  essere  piu'
rapida, l'MRT e' risultato essere di 2,97 ore e l'emivita di 2,30 ore
(valori mediani). Il recupero in vivo  e'  stato  del  del  45,6%  in
condizioni  di non sanguinamento e del 43,5% negli episodi emorragici
(valori mediani).
    Il recupero in vivo significativamente  piu'  basso  trovato  nel
plasma durante gli episodi emorragici rispetto alle condizioni di non
sanguinamento,  indica  un  consumo  di rFVIIa, in relazione al danno
tissutale.
    5.3 Dati preclinici di sicurezza
    Tutti i dati nel programma di  tollerabilita'  preclinica  furono
correlati agli effetti farmacologici del fattore di coagulazione VIIa
da DNA ricombinante.
    6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
    6.1 Elenco degli eccipienti
    Sodio cloruro;
    Cloruro di calcio diidrato;
    Glicilglicina;
    Polisorbato 80;
    Mannitolo;
    Dopo la risospensione con l'appropriato volume di diluente (acqua
per preparazioni iniettabili Ph.Eur.), ogni flacone contiene:
    NovoSeven 30 KUI/ml (0,6 mg/ml)
    Sodio cloruro 3 mg/ml
    Cloruro di calcio diidrato 1,5 mg/ml
    Glicilglicina 1,3 mg/ml
    Polisorbato 80 0,1 mg/ml
    Mannitolo 30 mg/ml.
    6.2 Incompatibilita'
    NovoSeven  non  deve essere miscelato con soluzioni infusionali o
essere somministrato in flebo.
    6.3 Periodo di validita'
    Due  anni  a  confezionamento  integro.  Il  prodotto  una  volta
risospeso  con  l'apposito solvente deve essere somministrato entro 3
ore.
    6.4 Speciali precauzioni per la conservazione
    NovoSeven deve essere conservato a temperatura  compresa  fra  +2
gradi  C  e  +8  gradi  C.  Non  usare  il  preparato dopo la data di
scadenza. Il congelamento deve essere evitato per prevenire  i  danni
al  flacone  dei  diluente. Evitare di esporre il preparato alla luce
diretta dei raggi solari.
    6.5 Natura e contenuto della confezione
    Flaconi di NovoSeven: in vetro di tipo I  (Ph.Eur.),  chiusi  con
tappo di gomma bromobutilica coperto con un anello di alluminio.
    I   flaconi   chiusi   sono   sigillati   con   un  cappuccio  di
polipropilene.
    Flaconi per diluente: in vetro di tipo I (Ph.Eur.) chiusi con  un
disco  di gomma bromobutilica con teflon, ricoperti da una capsula di
alluminio. I flaconi  chiusi  sono  sigillati  con  un  cappuccio  di
polipropilene.
    Siringa  per  la  risospensione  e la somministrazione:   siringa
monouso in polipropilene da 6 ml.
    6.6  Istruzioni  per  l'impiego  e  la   manipolazione,   e   per
l'eliminazione  del medicinale  non utilizzato o dei rifiuti derivati
da tale medicinale (se necessario)
    6.6.1 Risospensione
    Usare sempre una tecnica asettica
    1) Portare NovoSeven  (liofilizzato)  e  acqua  per  preparazioni
iniettabili  -  Ph.Eur.  -  (diluente) a temperatura ambiente (ma non
superiore a 37 gradi C)
    2) Togliere i cappucci da  entrambi  i  flaconi  (liofilizzato  e
diluente),  in  modo  da  scoprire  la porzione centrale dei tappi di
gomma.
    3) Detergere i tappi di gomma con tamponi con alcool e  lasciarli
asciugare prima dell'uso.
    4)  Estrarre  l'ago  dalla  confezione.  Rimuovere  il  cappuccio
proteggi-ago  e  inserire  l'ago  nella  siringa   fornita   con   le
confezioni.
    5) Aspirare aria nella siringa.
    6)  Inserire  l'ago  nel  tappo  e  immettere  l'aria nel flacone
contenente il diluente. Tenere il flacone capovolto,  aspirare  tutto
il contenuto del flacone nella siringa.
    7)  Iniettare il diluente dalla siringa nel flacone contenente la
polvere liofilizzata forando il centro  del  tappo  (il  flacone  del
liofilizzato non contiene vuoto).
    8)  Agitare  delicatamente  sino  a quando tutto il contenuto non
sara' disciolto.
    Per la risospensione e  la  somministrazione  di  NovoSeven  deve
essere  utilizzata  la  siringa  monouso  acclusa  nella  confezione.
NovoSeven e' solo per iniezione endovenosa in bolo e non deve  essere
miscelato con liquidi infusionali o somministrato in flebo.
    Una  volta  risospeso,  somministrare  NovoSeven  entro 3 ore. La
siringa monouso acclusa alla confezione e' compatibile con NovoSeven:
tuttavia non si deve conservare NovoSeven in  siringhe  di  plastica.
Tutti  i  farmaci  per  uso  parenterale  dovrebbero essere osservati
attentamente  prima  della  somministrazione,  quando   soluzione   e
contenitori   lo   permettano,   per   vedere   eventuali  particelle
indisciolte e per valutare eventuali alterazioni del colore.
    7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMMISSIONE IN COMMERCIO
    NOVO NORDISK A/S - 2880 Bagsvaerd - Danimarca
    8.  NUMERO(I)  DI  ISCRIZIONE  NEL   REGISTRO   COMUNITARIO   DEI
MEDICINALI
    EU/1/96/006/003
    9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
    23 febbraio 1996
    10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO