(all. 1 - art. 1)
                  AUTORITA' DEL BACINO DEL FIUME PO
                                PARMA
          Adozione del Piano stralcio delle fasce fluviali
         (ai sensi del comma 18, comma 10, legge n. 183/89)
                            Allegato n. 1
                     alla deliberazione n. 26/97
     Quadro dei pareri espressi dalle regioni e predisposizione
                       degli elaborati finali
             (art. 18, comma 9 e comma 10 legge 183/89).
1.  Il quadro dei pareri espressi dalle Regioni al Progetto del Piano
stralcio delle  fasce  fluviali.  (Espresso  ai  sensi  del  comma  9
dell'art.18 della Legge 183/89).
1.1 Gli atti istituzionali
Sulla    Gazzetta  Ufficiale  n.16,  del  15  marzo 1996, veniva data
notizia  dell'avvenuta  adozione,  in  data  5  febbraio  1997,   con
deliberazione  n.1/1996  del Comitato Istituzionale dell'Autorita' di
Bacino del Po, del Progetto di Piano Stralcio delle Fasce Fluviali e,
conseguentemente venivano aperti i tempi previsti dalla L.183/89  per
la consultazione dei documenti e la presentazione delle osservazioni.
Come  e'  noto la legge 183/89 prevede che il Comitato Istituzionale,
tenuto conto delle osservazioni  presentate  e  dei  pareri  espressi
dalle Regioni, adotti il Piano di Bacino e lo invii al Presidente del
Consiglio dei Ministri per l'approvazione con proprio decreto.
Le  Regioni  hanno  provveduto  a  pubblicare  sui  propri Bollettini
Ufficiali  i  termini  relativi  all'adozione  e  alle  modalita'  di
presentazione  delle  osservazioni. Nel corso del mese di giugno 1997
tutte  le  regioni  interessate  hanno  concluso   questa   attivita'
procedendo  all'approvazione delle Deliberazioni di  Parere sul Piano
Stralcio con gli atti qui di seguito elencati:
-  Regione  Piemonte:     Deliberazione   del   Consiglio   Regionale
384/C.R.8948  del  18  giugno  1996:"  Esame  e  controdeduzioni alle
osservazioni presentate al Progetto di Piano Stralcio Fasce Fluviali"
e Deliberazione del Consiglio Regionale 385/C.R.8949  del  18  giugno
1996:  "Progetto  di  Piano Stralcio Fasce Fluviali:  espressione del
parere Regionale ai sensi dell'art.18, comma 9, Legge 18 maggio 1989,
n.183".
- Regione  Lombardia: Deliberazione della Giunta  Regionale  NR.25557
del 28 febbraio 1997: "Esame delle osservazioni pervenute al progetto
di  Piano Stralcio delle Fasce Fluviali e formulazione del parere sul
progetto di piano stesso, formulato ai sensi  dell'art.18,  comma  9,
della legge 183/89".
-  Regione   Emilia-Romagna: Deliberazione del Consiglio Regionale n.
631 del   4 giugno 1997: "Parere  in  merito  al  Progetto  di  piano
Stralcio   delle  Fasce  Fluviali  del  bacino  del  fiume  Po  e  di
valutazione sulle osservazioni relative, resi  ai  sensi  dell'art.18
della legge 18 maggio 1989, n.183".
-  Regione  Valle d'Aosta: Deliberazione della Giunta Regionale n.653
del  3  marzo  1997:  "  Formulazione  del   parere   relativo   alle
osservazioni  avanzate  sul Progetto di Piano Stralcio fasce fluviali
ai sensi della legge N. 183/89".
- Regione  Veneto: Deliberazione del Consiglio Regionale n. 27 del 30
Aprile  1997: "Autorita' di Bacino del fiume Po: Piano stralcio delle
fasce fluviali. Parere di competenza regionale".
1.2 I principali  contenuti dei pareri regionali.
Regione Piemonte: Il P.S.F.F. interessa 6 province  e 310 comuni.
Il 13 giugno 1996 risultavano pervenute, presso la Regione  Piemonte,
n.  92  osservazioni;  nonostante  la scadenza formale dei termini di
Legge il deposito dei materiali per la consultazione e' proseguito  e
sono  state  esaminate  tutte  le  osservazioni,  anche  quelle fuori
termine.
Il periodo di consultazione e di presentazione delle osservazioni  si
e' svolto dal 16 marzo 1996 fino alla fine del dicembre 1996, data in
cui  si  e'  conclusa  la predisposizione delle controdeduzioni e del
parere sul Piano da parte del Gruppo tecnico incaricato.
Tutte le osservazioni pervenute, in totale 226, sono state  esaminate
e controdedotte dal Gruppo di lavoro regionale.
Sul totale dei 310 comuni interessati dalle fasce A e B (53 Provincia
di  Alessandria,  19  Provincia  di  Asti,  70  Provincia di Cuneo, 7
Provincia di  Novara,  115  Provincia  di  Torino,  46  Provincia  di
Vercelli)  hanno presentato osservazioni 128 amministrazioni comunali
(21 Provincia di Alessandria, 9 Provincia di Asti,  31  Provincia  di
Cuneo,  7 Provincia di Novara, 54 Provincia di Torino, 6 Provincia di
Vercelli); hanno inoltre presentato osservazioni  le  Amministrazioni
provinciali di Torino, Novara, Cuneo e Vercelli, gli Enti di Gestione
del  Sistema delle Aree Protette della Fascia Fluviale del Po, tratti
Torinese e Vercellese/Alessandrino  ,  nonche'  3  Settori  Regionali
(Cave, Agricoltura e Geologico).
Per  consentire  un'ampia  diffusione dei contenuti del Piano si sono
svolti incontri tecnici, alla presenza dell'Autorita' di  Bacino  del
Po  e  della  Regione  presso  le  sedi  delle  Province  e presso le
Amministrazioni Comunali maggiormente interessate.
Nel corso dello svolgimento della sua attivita' il gruppo  di  lavoro
regionale  si  e' incontrato, per approfondire i problemi posti dalle
osservazioni, con tutti i soggetti che ne hanno fatto richiesta ed ha
tenuto numerosi incontri con le Associazioni di categoria e gli  Enti
Locali.
Il  parere  regionale  si articola in due distinte deliberazioni:  la
prima in cui vengono sintetizzate ed esaminate tutte le  osservazioni
presentate, la seconda con il parere sul P.S.F.F.
Il parere regionale si articola in:
- richieste di chiarimenti e precisazioni del testo normativo;
-  richieste  di modifica delle delimitazione delle fasce (contenente
anche la richiesta di approfondimento d'analisi  per  alcuni  "  nodi
critici");
- considerazioni relative alle azioni necessarie per attuare il piano
stesso.
Le richieste di modifica al testo normativo esprimono:
-  la  necessita' di chiarire le terminologie relative alle normative
per  gli  interventi  agricoli  ("trasformabilita'  dello  stato  dei
luoghi",  "definizione  del  ciglio  di  sponda",  ecc.),  di  meglio
precisare l'insieme delle limitazioni alle coltivazioni  arboree,  di
meglio  articolare il rapporto tra la regione e l'Autorita' di Bacino
in merito alla politica agricola;
-  la  necessita'  di  prevedere  uno  snellimento delle procedure di
formazione  ed  approvazione  del  Piano  di  bacino  soprattutto  in
relazione  la possibilita' da parte della Regione, dei Comuni e delle
Provincie   di modificare il limite delle fasce alla luce degli studi
di approfondimento in corso di predisposizione;
- il problema della difficolta' applicativa delle norme relative alle
limitazioni  delle  attivita'  agricole,   in   assenza   di   regime
sanzionatorio,  in particolar modo per le prescrizioni non dichiarate
"immediatamente  vincolanti"  e  non   recepibili   dagli   strumenti
urbanistici  comunali,  se  non precisamente esplicitato dal P.S.F.F.
(ad  esempio  l'art.  6,  comma  2,  lett.c).  Si  rileva,  pertanto,
l'impossibilita'  di  garantire  l'ottemperanza ai divieti richiamati
non potendo il P.S.F.F. prevedere  sanzioni  amministrative  autonome
non supportate da una previsione legislativa;
-  la  necessita'    di prevedere adeguate risorse finanziarie per il
settore agricolo e forestale, al fine di incentivare  gli  interventi
di  manutenzione e di rinaturalizzazione nei terreni privati, nonche'
misure di sostegno economico per  compensare  gli  eventuali  mancati
redditi;
-  la necessita' di riscrittura dell'art.14, relativo agli interventi
nell'agricoltura e per la  gestione  forestale,  al  fine  di  meglio
specificare  il  ruolo del Piano di Bacino in rapporto alle politiche
agricole comunitarie;
- la proposta di riscrittura complessiva dell'art.16  (relativo  agli
interventi   urbanistici  e  agli  indirizzi  per  la  pianificazione
urbanistica) in relazione alla  difficolta'  di  identificazione  del
perimetro  dei  centri edificati in considerazione della legislazione
urbanistica piemontese e della situazione di fatto esistente;
- la richiesta di modifica  dell'art.16  in  ordine  alla  situazione
delle attivita' economiche eventualmente insediate nella fascia B; si
richiede   di   consentire   gli  adeguamenti  igienico-funzionali  o
tecnologici necessari per il rispetto della legislazione  in  vigore,
nonche'  modesti ampliamenti connessi all'adeguamento delle attivita'
in atto;
- in relazione alla possibilita' di realizzare nuovi volumi, entro  e
fuori   terra,   anche  con  eventuale  dismissione  delle  superfici
potenzialmente allagabili da destinare ad usi non abitativi  in  zone
esondabili(    fascia    B)    si    ritiene   necessario   prevedere
l'incentivazione di forme assicurative a copertura di eventuali danni
prodotti da eventi alluvionali;
- ritenendo motivate molte osservazioni che pongono il problema delle
difficolta' di rilocalizzazione degli insediamenti, sia  residenziali
che produttivi, attualmente insistenti in aree a rischio, si richiede
l'inserimento  di  uno  specifico  articolo  atto  a  consentire  e a
sostenere, sia finanziariamente, sia normativamente, il  processo  di
trasferimento;    al   fine   di   incentivare   tale   processo   di
rilocalizzazione e' necessario che  l'autorita'  di  bacino  promuova
presso  i Ministeri competenti l'adozione di procedure agevolate e di
iniziative finanziarie coordinate;
- occorre integrare le norme di  Piano  con  i  contenuti  principali
della  direttiva  n.20  relativa alla regolamentazione dell'attivita'
estrattiva  nelle  aree  fluviali  che  verrebbe   a   decadere   con
l'approvazione del presente Piano,
- al fine di uniformare gli strumenti di pianificazione e' necessario
integrare   la   normativa  specificando  che,  per  quanto  riguarda
l'attivita' estrattiva, anche i Piani di settore  gia'  esistenti  al
momento  dell'approvazione del PSFF devono essere adeguati alle norme
del piano stesso;
- in relazione deve essere specificata  la  definizione  dell'  alveo
attivo"  in  rapporto  alle  delimitazioni  della  fascia  A  ed alla
definizione di " alveo inciso".
Per  quanto  attiene  al  gruppo  delle  osservazioni  di   carattere
tecnico-idraulico, la Regione Piemonte presenta una serie di proposte
di modifica cartografica della delimitazione della fascia e un elenco
di  siti  in cui, data la complessita' dei problemi posti, si ritiene
necessario un approfondimento progettuale da parte dell'Autorita'  di
Bacino,  prima  di  pervenire  alla definitiva approvazione del Piano
(fasce da verificare in  base  a  progetti  di  difesa  idraulica  in
itinere   o  approvati  e  approfondimenti  progettuali  su  problemi
puntuali) .
La  Regione  Piemonte,  consapevole   del   rilevante   processo   di
trasformazione  territoriale  conseguente  all'attuazione  del  Piano
Stralcio, richiede che, in sede di programmazione degli interventi da
compiersi e di stanziamento delle risorse economiche, si tenga  conto
della  necessita'  della  realizzazione  e  adeguamento  delle  opere
previste dal Piano per garantirne la  completa  attuazione  in  tempi
certi;  in  particolare  devono  essere  individuate opportune misure
difensive atte  a  proteggere  tutti  i  centri  edificati  ricadenti
all'interno  delle  fasce  A  e  B.  Tali  interventi  sono  ritenuti
prioritari.
Devono, inoltre, essere previste in attuazione del P.S.F.F., adeguate
risorse finanziarie atte a garantire la pluralita'  degli  interventi
necessari in ordine alla manutenzione e alla rinaturalizzazione.
Regione Valle d'Aosta: Il P.S.F.F. interessa 29 comuni.
Dell'avvenuta    adozione  del    P.S.F.F.  e' stata data notizia sul
B.U.R. n.14 del 19 marzo 1996; entro il 14 giugno  1996,  termine  di
presentazione  delle  osservazioni, erano pervenute n. 4 osservazioni
da parte di amministrazioni comunali tutte relative alla richiesta di
modifica del limite  della  fascia  B  (  comuni  di  Quart,  Verres,
Issogne, Donnas) per contrasti con le previsioni urbanistiche.
la  deliberazione  regionale formula un parere positivo sul P.S.F.F.,
esprime parere contrario alla proposta di modifica per quanto attiene
le richieste del comune di Quart e di Verres e parere favorevole alla
richiesta di modifica per quanto attiene il comune di  Issogne  e  di
Donnas.
Regione Liguria: nessun comune interessato
La Regione si e' espressa attraverso una comunicazione del Presidente
della  Giunta  Regionale,  in  data  27  settembre  1996,  in  cui si
esprimono significativi elementi di condivisione   dei contenuti  del
P.S.F.F. auspicando  una  applicazione anche sulle porzioni di bacino
non ancora interessate al provvedimento.
La stessa comunicazione descrive le azioni gia' avviate dalla Regione
Liguria  per  ridurre  il  quadro delle criticita' presenti sull'area
("controllo" del rischio  attraverso  il  monitoraggio  dei  fenomeni
idro-meteorologici,    realizzazione   di   interventi   strutturali,
manutenzione dei versanti e dei corsi d'acqua,  controllo  dei  piani
urbanistici  e  diversa  gestione  del  demanio fluviale) e richiede,
quale utile segnale verso l'esterno, che vengano previsti  meccanismi
che  non  consentano  il  risarcimento  dei  danni per gli interventi
realizzati in assenza delle autorizzazioni necessarie.
Regione Lombardia: Il P.S.F.F. interessa 5 province e 116 comuni
Alla  Regione  sono  pervenute  n.42  osservazioni  che  sono   state
puntualmente  esaminate dal gruppo di lavoro regionale; l'esame delle
osservazione costituisce allegato della deliberazione di  parere  sul
piano.
Il  parere regionale contiene 17 richieste di modifica al testo delle
Norme ed una serie di considerazioni di carattere  generale  relative
a:
-  individuazione  di  incentivi,  anche  di  tipo  fiscale,  per  la
rilocalizzazione di strutture produttive attualmente insistenti nella
fascia di alveo attivo;
- la necessita' che il Piano indichi le fonti informative ed  i  dati
utilizzati   per   il  tracciamento  delle  fasce,  siano  essi  dati
idrometrici che geometrici-topografici nonche' indichi gli alvei  per
i   quali   la  metodologia  non  puo'  essere  applicata  nella  sua
globalita', cio' al fine di una migliore comprensione dei criteri  di
tracciamento delle fasce;
-  la  necessita'  che  il  Piano  indichi, in presenza di fasce B di
progetto il limite della fascia B attuale per consentire al Comune di
applicare le norme per la fascia C all'esterno  dell'area  delimitata
dalla fascia B attuale;
-  riverificare  la  fascia  B  di  progetto  in corrispondenza degli
abitati di Portalbera, San Cipriano, Cornale e Arena Po   per  tenere
conto  delle  previsioni  di  intervento  formulate nei programmi del
competente Magistrato per il Po.
Per quanto riguarda le  richieste  di  modifica  al  testo  normativo
alcune  sono  di  contenuto  identico a quelle proposte dalla Regione
Piemonte, altre sono di contenuto opposto;  le  modifiche  riguardano
principalmente:
-  la  proposta  di  definire tempi certi e ragionevolmente brevi per
l'individuazione delle aree a rischio di asportazione (art. 6,  comma
5);
-  la proposta di eliminare il comma 5 dell'art 7;
-  la  proposta di sostituire, al comma 1 dell'art 13, l'espressione:
"la dismissione delle concessioni in  atto  non  compatibili  con  le
finalita'  del  Piano" con le parole: "il mancato rinnovo o la revoca
delle concessioni in atto non compatibili con le finalita' del piano,
previo indennizzo del mancato realizzo della produzione ai  cui  fini
era stato concesso l'utilizzo della pertinenza";
-  la  riformulazione del comma 3, art 14 al fine di evitare forme di
invasivita'  nell'ambito   dei   poteri   regionali   attuativi   dei
regolamenti  2078/92  e  2080/92  della  UE,  i  quali, espressamente
demandano funzioni specifiche alle regioni e non ad altri enti.
- la proposta di modifica dell'art 16 inserendo una parte che prevede
espressamente che la disciplina contenuta ai commi  1,2  e  3b  dello
stesso  art  16,  non e' applicabile ad interventi gia' approvati con
provvedimento definitivo dei procedimenti autorizzativi per  i  quali
siano  gia'  stati  iniziati  i  lavori  antecedentemente all'entrata
invigore del PSFF.
Trentino Alto Adige: Il  P.S.F.F. non interessa alcun comune
Regione  Veneto:  Il  P.S.F.F.  interessa la provincia di Rovigo e 17
comuni
L'ambito di applicazione nella Regione del Veneto  e'  limitato  alla
sola  asta del fiume Po dal confine della regione in Comune di Melara
fino all'incile del delta.
Il parere regionale solleva le seguenti questioni:
- viene rilevato che e' attualmente in corso di redazione il Progetto
Speciale del Delta del Po a cura dell'Autorita' di  Bacino  e  quindi
ogni   determinazione  in  merito  alla  individuazione  delle  fasce
fluviali e relative norme di attuazione dovranno essere  adottate  in
tale  ambito  territoriale  all'interno  del citato Progetto Speciale
tenuto presente le peculiarita' di tale area e  della  programmazione
regionale  che  ha  recentemente approvato il Piano di area del Delta
del Po;
- si  auspica  la  delimitazione  della  Fascia  C,  non  individuata
nell'ambito  del piano, al fine di segnalare le condizioni di rischio
in rapporto alla funzione della protezione civile  soprattutto  nella
fase di gestione dell'emergenza;
- si ritiene opportuno che l'Autorita' di Bacino si attivi al fine di
promuovere le azioni presso le sedi competenti allo scopo di adottare
adeguati  strumenti  legislativi  che favoriscano il trasferimento di
insediamenti ed attivita' produttive ubicate all'interno della Fascia
A;
- si ritiene altresi' opportuno che l'Autorita'  di  Bacino  promuova
analoghe  azioni al fine di disincentivare le attivita' realizzate in
difformita' delle norme di attuazione all'interno delle Fasce A  e  B
quali  ad  esempio  l'esclusione  da risarcimenti per danni subiti in
occasione di fenomeni alluvionali;
- per quanto riguarda le osservazioni al testo normativo  si  ritiene
che  all'art  6,  comma  3,  punto  c) laddove nella Fascia A vengono
consentiti prelievi manuali di ciottoli, senza taglio di vegetazione,
per quantitativi non superiori  a  150  m3    annui  e'  di  indubbia
interpretazione  quanto  a modalita' applicative, necessitando quindi
di un maggior dettaglio.
Alla Regione del Veneto risulta pervenuta  un'unica  osservazione  da
parte  della  Federazione  Regionale degli Agricoltori del Veneto con
nota del 13.06.1996. La parte di osservazione ritenuta  condivisibile
dalla  Regione  stessa  concerne  il testo normativo e in particolare
l'art 6, comma 2, punto c) e dei commi 5 e 6 del  medesimo  articolo.
Essa  e'  del  tutto  simile  alle medesime richieste sollevate dalla
Regione Lombardia e dalla Regione Piemonte.
Regione Toscana: Il P.S.F.F. non interessa alcun comune
Regione Emilia-Romagna: Il P.S.F.F. interessa 6 province e 60 comuni
Il P.S.F.F. e' stato pubblicato sul B.U.R. del 27  marzo  1996  n.32;
entro  il  termine previsto del 13 giugno 1996 erano state presentate
n.19 osservazioni e successivamente altre 10; entro il 13  giugno  e'
stata  inoltre  presentata  osservazione da parte dell'Assessorato al
Territorio della Regione Emilia-Romagna.
Delle  29  osservazioni  presentate  2  sono  di  Comuni  (Boretto  e
Brescello),  una  e'  della  Provincia di Reggio Emilia; le rimanenti
sono di privati.
La   deliberazione   regionale,   richiamate   le    esperienze    di
pianificazione  aventi  specifico  riguardo  agli ambiti fluviali (le
fasce  di  tutela   fluviale   dei   P.R.G.C.,   i   Piani   Stralcio
Comprensoriali   di   Tutela   Fluviale,   i  Piani  territoriali  di
Coordinamento Provinciale) esprime:
-  condivisione  dell'obiettivo  di  fondo  del  P.S.F.F. segnalando,
tuttavia, che la traduzione di tale obiettivo nel disposto  normativo
presenta  alcune  lacune,formulazioni  contradditorie  e  rimandi che
vengono puntualmente elencati;
- richiede che in fase di approvazione vengano introdotte modiche  in
ordine a:
  -   risolvere   le  situazioni  di  incertezza  interpretativa  con
particolare riguardo al contrasto, in fascia A, tra le  politiche  di
tutela  e  mitigazione  dei  rischi  e quelle di utilizzo produttivo,
urbanistico-infrastrutturale dei suoli;
  - prevedere una procedura che consenta  ai  soggetti  istituzionali
competenti,  segnatamente  Regioni  e  Province,  di  approfondire  e
specificare, con i   propri  strumenti  di  pianificazione,  il  PSFF
nonche'  di  apportare  rettifiche  alla  delimitazione  delle  fasce
fluviali in caso di difformita' con situazioni reali  rilevabili  sul
territorio;
  -  prevedere  le modalita' per successivi affinamenti dei metodi di
definizione dei fenomeni idraulici ai fini di accrescere la sicurezza
dalle esondazioni e  per  meglio  supportare  la  pianificazione  dei
territori interessati;
  -  stabilire,  in  conformita'  alla  L.37/94,  che  le concessioni
vigenti per l'utilizzazione produttiva dei  terreni  demaniali,  alla
loro  scadenza  non  vengano rinnovate affinche' tali terreni tornino
nella disponibilita' del  demanio pubblico per  la  realizzazione  di
interventi di recupero, di valorizzazione e di tutela ambientale;
- - considerare tra le attivita' legate alla fruizione del patrimonio
idrico,  la  navigazione del fiume Po con le relative infrastrutture,
attuali, in corso di realizzazione e di prossimo avvio necessarie per
il demonio fluviale.
2. Predisposizione degli  elaborati  definitivi  del  Piano  stralcio
delle  fasce  fluviali  (ai  sensi  del  comma  10, art. 18, legge n.
183/89).
La legge 183/89 prevede, al comma 10 dell'art. 18,  che  il  Comitato
Istituzionale,  tenuto conto delle osservazioni e dei pareri espressi
dalle Regioni  e  dagli  altri  soggetti  aventi  titolo,  adotti  la
versione definitiva del Piano Stralcio Fasce Fluviali.
A tal fine, sono stati esaminati tutti i pareri, le osservazioni e le
proposte presentati per pervenire ad una messa a punto del Piano, con
riferimento  sia  degli  elaborati  cartografici, in scala 1:25.000 e
1:10.000 di delimitazione delle fasce fluviali, sia ad un affinamento
del testo normativo.
Le richieste di modifica del  testo  normativo  sono  state  valutate
nell'ambito  del  gruppo di lavoro istituito dalla Segreteria Tecnica
dell'Autorita' di Bacino e composto dai rappresentanti tecnici  delle
Regioni,   dei   Ministero  dell'Ambiente,  del  Ministero  dei  Beni
Culturali ed Ambientali; sono stati esaminati in modo approfondito  e
dettagliato  gli  articoli della norma alla luce delle considerazioni
avanzate   dalle   deliberazioni   regionali   e    valutandone    la
compatibilita'  rispetto  agli  ordinamenti  regionali  e nazionali e
rispetto all'efficacia operativa.
Le modifiche conseguenti hanno portato a un  migliore  strutturazione
del  testo  normativo,  anche  attraverso  chiarimenti e precisazioni
lessicali, e si sono incentrate in particolare sui seguenti oggetti:
-  consentire  una  piu'  efficace  e  tempestiva  fase di attuazione
specialmente per la compatibilita' delle  attivita'  agricole  e,  in
generale, delle attivita' insediate sulle fasce;
- chiarire, e meglio specificare, il rapporto tra il Piano Stralcio e
gli  altri  strumenti  di pianificazione settoriale e territoriale di
competenza di altri soggetti  per  i  diversi  settori  e  interventi
normati;
-  precisare  il  raccordo  e  la  coerenza delle Norme con il quadro
legislativo esistente specialmente per quanto attiene le normative di
diretta attinenza del Piano di bacino;
- precisarne l'applicabilita' nel settore urbanistico.
In merito  alla  modifica  della  cartografia  in  scala  1:25.000  e
1:10.000  di  delimitazione  delle fasce fluviali   si sono assunti i
seguenti criteri:
- accoglimento delle richieste di modifica presentate  dalle  Regioni
quando adeguatamente documentate e motivate;
-  modifiche  conseguenti  alle segnalazioni pervenute dai competenti
Uffici del Magistrato del  Po,  relative  alla  presenza  di  sistemi
arginali   esistenti   ma   non  presenti  sulle  basi  cartografiche
utilizzate  per  la  delimitazione  delle  fasce  fluviali   o   alla
segnalazione  di  errori  materiali  dovuti alla carenza del supporto
cartografico di base;
-  modifiche  conseguenti  al  rilevamento  di  errori   cartografici
materiali  non segnalati dalle Regioni o da altri Enti, (imprecisioni
nell'apposizione dei  segni  grafici  su  elementi  geomorfologici  o
fisici  di  esplicito  riferimento  per la delimitazione delle fasce,
approssimazione grafica nei casi di coincidenza tra le fasce);
Inoltre, anche a seguito delle richieste regionali in tal senso, sono
stati esaminati tutti i progetti esecutivi delle opere  di  difesa  e
dei  sistemi arginali progettate dai competenti uffici del Magistrato
per  il  Po  quando  gia'  approvati  dalla  Conferenza  dei  servizi
istituita   dalla   Regione   Piemonte   e   dai   Comitati   tecnici
dell'Autorita' di Bacino e del Magistrato per il Po; questa attivita'
ha comportato il ridisegno di alcuni tratti  di  delimitazione  delle
fasce gia' approvate.
In  merito  alla  esigenza  segnalata  da  alcune Regioni di indicare
graficamente, per i  territori  delimitati  con  segno  grafico  come
"limite di progetto tra la Fascia B e la fascia C", anche la fascia B
attuale  al fine di consentire all'ente locale l'individuazione delle
aree su cui applicare in tutto o  in  parte  gli  articoli  di  norma
relativi  alla  fascia  B  in  via  transitoria  fino  alla  avvenuta
realizzazione delle opere programmate", si fa notare che:
- il metodo di  delimitazione  delle  fasce  fluviali  approvato  dal
Comitato    Istituzionale    con    deliberazione    n.   19/1995   e
conseguentemente utilizzato nell'ambito del  Piano  stralcio  prevede
l'articolazione  degli  alvei  fluviali  nelle tre fasce: fascia A di
deflusso della piena,  .Fascia  B  di  esondazione  e  Fascia  .C  di
inondazione  per  piena  catastrofica.  La  richiesta  della  regione
Lombardia  comporterebbe  di  fatto  la  rivisitazione   del   metodo
approvato, che non risulta possibile nel contesto del piano;
-  e'  inoltre  necessario  sottolineare  che  la  scala cartografica
utilizzata nel piano per  la  delimitazione  delle  fasce  (1:25.000)
risulta  troppo  piccola  per  consentire  l'aggiunta leggibile di un
ulteriore graficismo;
- peraltro l'osservazione della regione Lombardia e' condivisibile in
quanto  rileva  un  aspetto  rilevante  nelle  fasi di attuazione del
piano.  Si  ritiene  comunque  che  tale  problematica  abbia  giusta
collocazione  nelle fasi di adeguamento dei piani regolatori, sede in
cui  le  singole  amministrazioni  potranno  fare  verifiche  locali,
basandosi  anche  su  eventuali  indirizzi  che  la Regione stessa e'
stimolata a elaborare.
In merito alle osservazioni della  Regione  Piemonte  (Delibera  G.R.
del 17/2/97 n. 79052) si precisa quanto segue:
-  Le  proposte  di  modifica  contenute in Tabella 1, della delibera
citata,  sono  state  accolte  nella  totalita',  con  esclusione  di
un'unica parziale richiesta relativa all'osservazione n. 30 in quanto
l'ipotesi    sistematoria   assunta   per   l'alveo,   che   comporta
l'ampliamento della fascia A,  non  e'  coerente  con  la  morfologia
attuale dello stesso.
-  In  merito  alle proposte di modifica delle Tabb. 2 e 3 sono state
accolte tutte quelle per le quali lo  stato  della  progettazione  in
corso  relativa  alle  opere  di difesa ha permesso di confermarne la
fattibilita' tecnica; non sono state invece recepite le  osservazioni
per  le  quali,  in relazione alla complessita' dei problemi posti e'
necessario procedere ad  approfondimenti  specifici  che  sono  stati
rinviati  allo stralcio di Piano per l'Assetto Idrogeologico. In tale
sede saranno verificate anche  le  osservazioni  non  accoglibili  ma
meritevoli di approfondimento da parte dell'Autorita' di Bacino.
- Relativamente alle problematiche di maggiore rilevanza segnalate al
punto 5 della delibera si precisa quanto segue:
1.  Nodo  di  Saluggia.  La  delimitazione  della fascia B e' rimasta
invariata, pur prevedendo negli obiettivi di Piano  la  difesa  degli
insediamenti industriali all'interno della fascia B. Le problematiche
relative  alla  sicurezza  del  nodo  devono  infatti  essere risolte
attraverso un progetto di dettaglio che risolva in  forma  globale  i
diversi  aspetti  coinvolti:  attraversamento della linea ferroviaria
(ponte e rilevato di accesso), rete irrigua (Canali Farini e  Cavour,
roggia  Camera,  canale  del  Rotto),  insediamenti  produttivi, rete
viaria, assetto morfologico dell'alveo e salvaguardia degli  abitati.
L'attuale  delimitazione  della  fascia B puo' essere ridefinita solo
alla luce della  completa  individuazione  di  tutti  gli  interventi
necessari.
2.  Nodo  di  Ivrea. La delimitazione della fascia e' coerente con il
progetto di sistemazione complessiva del nodo in corso di  redazione.
Eventuali   adeguamenti   ulteriormente   necessari  potranno  essere
apportati nelle successive fasi di definizione del progetto stesso.
3. Nodo di Savigliano. La delimitazione delle fasce e'  coerente  con
il  progetto  di  sistemazione  del nodo definito nel PS45. Eventuali
adeguamenti  locali  saranno  possibili  sulla  base   dei   progetti
esecutivi delle opere.
4.  Nodo  della  Valle di Susa. Il tracciato dell'autostrada e' stato
tenuto in conto nella delimitazione delle fasce, pur in carenza della
rappresentazione cartografica  dello  stesso,  derivante  dalle  basi
cartografiche regionali disponibili.
5. Nodo di Chivasso.  La delimitazione delle fasce e' coerente con le
ipotesi  di  assetto  del tratto di asta di Po e della confluenza con
l'Orco  definite  nel  PS45.  Eventuali   adeguamenti   ulteriormente
necessari   potranno   essere  apportati  nelle  successive  fasi  di
definizione del progetto stesso.
6.  Nodo  di Torino. La delimitazione delle fasce e' stata adeguata a
protezione delle zone urbanizzate e conformemente alle aree di pregio
ambientale gia' considerate nel P.T.O. del Po
7. Nodo di confluenza Po-Sesia. La delimitazione delle fasce e' stata
rivista alla luce di approfondimenti congiunti con il Magistrato  per
il Po per la definizione dell'assetto difensivo del tratto.
Le  tabelle delle pagine seguenti elencano le tavole modificate sulla
base dei raggruppamenti sopra esposti.
TABELLA 1
MODIFICHE CONSEGUENTI ALL' ACCOGLIMENTO DI OSSERVAZIONI REGIONALI

    Tavola   Corso d'acqua   Riferimento osservazione regionale e
                                     relativa motivazione

1  Sezione   Dora Baltea   Regione Valle d'Aosta - Comune di Donnas
   32                      Modifica del limite della Fascia B e sua
   TMR                     ridefinizione in limite di progetto in
   250/650                 sponda destra Dora Baltea all'altezza
                           dell'abitato di Donnas in accoglimento
                           della ridelimitazione proposta.
2  134 II   Stura di Lanzo Regione Piemonte - osservazione n. 216
   155 I                   Modifica del limite della Fascia B in
                           sponda destra Stura di Lanzo all'altezza
                           dell'abitato di Robassomero. La
                           variazione comporta l'inclusione in
                           Fascia B di un terrazzo morfologico
                           strettamente connesso alla dinamica del
                           corso d'acqua in cui e' localizzato
                           l'insediamento Agip Petroli. La modifica
                           e' in accoglimento dell'osservazione del
                           Comune di Robassomero.
3  134 II   Stura di Lanzo Regione Piemonte - osservazioni n. 137 e
                           163
                           Modifica del limite della Fascia B in
                           sponda destra Stura di Lanzo nel tratto
                           prospicente il Comune di Cafasse in acco-
                           glimento della ridelimitazione proposta.
4  173- III Chisone        Regione Piemonte - osservazione n. 178
                           Modifica del limite della Fascia B in
                           limite di progetto in sponda sinistra
                           Chisone a valle di Pinerolo in corrispon-
                           denza di Cascina Barbarossa al fine della
                           miglior protezione delle zone abitate.
5  192 - IV Maira          Regione Piemonte - osservazione n. 108
                           Modifica del limite della Fascia B e sua
                           ridefinizione in limite di progetto in
                           sponda sinistra Maira in corrispondenza
                           dell'abitato di Racconigi in accoglimento
                           della ridelimitazione proposta.
6  160 -I   Po             Regione Lombardia, parere regionale
                           Modifica del limite della Fascia B e sua
                           ridefinizione in limite di progetto in
                           sponda destra Po all'altezza di San
                           Cipriano e Portalbera. Le variazioni sono
                           finalizzate alla protezione dei due centri
                           abitati.
7  159 - II  Po            Regione Lombardia - osservazione n. 14
                           Modifica del limite della Fascia B in
                           ridefinizione in limite di progetto in
                           sponda sinistra nel tratto prospicente
                           Sannazzaro de Burgondi a seguito di
                           approfondimenti di carattere
                           geomorfologico e al fine della protezione
                           del centro abitato.
8  159 - III Po            Regione Lombardia - osservazione n. 20
                           Modifica del limite delle Fasce A e B in
                           sponda sinistra Po in corrispondenza del-
                           l'abitato di Pieve del Cairo in accogli-
                           mento dell'osservazione del Comune e sulla
                           base degli approfondimenti tecnici effet-
                           tuati dal Magistrato per il Po in sede di
                           progettazione preliminare dei lavori di
                           chiusura del comprensorio idraulico di
                           Pieve del Cairo previsti dal PS45.
9  158 -I    Po, Sesia     Regione Piemonte. Confluenza Sesia in Po
                           Il nodo idraulico di confluenza del fiume
                           Sesia in Po e' stato rivisto anche alla
                           luce di segnalazioni pervenute dal Magi-
                           strato per il Po. Per le modifiche relati-
                           ve alla delimitazione delle fasce si veda
                           la Tabella n. 2.
10 156 - III  Po           Regione Piemonte - osservazione n. 172 ,
                           nodo di Torino.
                           Modifica del limite della Fascia B in
                           sponda sinistra Po in prossimita' della
                           confluenza Sangone in localita' Cascina
                           Vallere, e sua ridefinizione in limite di
                           progetto (osservazione 172.).
                           Modifica del limite della Fascia B e sua
                           ridefinizione in limite di progetto in
                           sponda destra Stura di Lanzo, immediata-
                           mente a monte della confluenza Po al fine
                           della protezione delle aree urbanizzate
                           (nodo di Torino).
11 174 -IV   Po            Regione Piemonte - osservazioni n. 172 e
                           n. 157
                           Modifica del limite della Fascia B in
                           sponda sinistra Po alla confluenza del
                           torrente Chisola e sua ridefinizione in
                           limite di progetto al fine del contenimen-
                           to della piena di riferimento nella zona
                           edificata.
12 177 -IV   Tanaro        Regione Piemonte - osservazione n. 2
                           Modifica del limite della Fascia B di
                           progetto in sponda destra Bormida in
                           adiacenza dell'autostrada, in prossimita'
                           della confluenza in Tanaro in accoglimento
                           della ridelimitazione proposta.
13 176 - II  Tanaro        Regione Piemonte - osservazione n. 2
                           Modifica del limite della Fascia B di
                           progetto in sponda destra Tanaro presso il
                           centro edificato di Casalbagliano al fine
                           della protezione di tutto il centro
                           edificato.
                           Modifica del limite della Fascia B in
                           sponda destra in corrispondenza dell'abi-
                           tato di Villa del Foro conformemente alla
                           morfologia dei luoghi.
14 175 - I   Tanaro        Regione Piemonte - osservazioni n. 43 e
   175 -II                 n. 50
                           Modifica del limite della Fascia B in
                           sponda destra e sinistra Tanaro all'altez-
                           za di Asti conformemente ai progetti ese-
                           cutivi approvati del Magistrato per il Po
                           (cfr. Tabella 3).
15 175 -III  Tanaro        regione Piemonte - osservazione n. 48
                           Modifica del limite della Fascia B in
                           sponda destra Tanaro in localita' San
                           Damiano conformemente ai progetti esecuti-
                           vi approvati del Magistrato per il Po
                           (cfr. Tabella 3).
16 192 - II, Tanaro        Regione Piemonte - osservazione n. 74.
   193 - IV                Modifica del limite della Fascia B di
                           progetto in sponda destra Tanaro a valle
                           dell'abitato di Roddi nel tratto in cui si
                           attesta in prossimita' della superstrada
                           (tavola 192 II ) e modifica del limite
                           della Fascia C in sponda destra in zona
                           Vivaro (tavola 193 IV) in accoglimento
                           della ridelimitazione proposta.
17 210 -II   Tanaro        Regione Piemonte - osservazione n. 77
                           Modifica del limite della Fascia B in
                           sponda destra Tanaro presso le frazioni
                           Isola Soprana e Isola Sottana a seguito di
                           approfondimenti di carattere geomorfologi-
                           co in accoglimento della ridelimitazione
                           proposta.
                           Regione Piemonte - osservazione n. 87
                           Modifiche del Limite della Fascia B in
                           sponda destra Tanaro in localita' Gerino e
                           in sponda sinistra Tanaro in localita'
                           l'Arquata conformemente ai progetti esecu-
                           tivi approvati dal Magistrato per il Po.
18 228 -IV   Tanaro        Regione Piemonte - osservazione n. 83.
                           Modifica dei limiti delle Fasce A e B in
                           sponda destra Tanaro  nel tratto tra
                           Cascina Praia e l'abitato di Ceva confor-
                           memente all'assetto morfologico del luogo.
19 176 II    Orba          Regione Piemonte - osservazione n. 30
   194 I                   Modifica del limite della Fascia B in
                           sinistra Orba a valle dell'abitato di
                           Retorto sulla base di considerazioni di
                           carattere geomorfologico in accoglimento
                           della ridelimitazione proposta.
20 195 -IV   Orba          Regione Piemonte - osservazione n. 30:
                           variazione del limite della Fascia B in
                           sponda destra in corrispondenza dell'abi-
                           tato di Basaluzzo in base ad approfondi-
                           menti di carattere geomorfologico in ac-
                           coglimento della ridelimitazione proposta.

TABELLA 2
MODIFICHE    CONSEGUENTI    AD   APPROFONDIMENTI   TECNICI   CONDOTTI
CONGIUNTAMENTE DALL'AUTORITA' DI BACINO E DAL MAGISTRATO PER IL PO

    Tavola   corso d'acqua   Descrizione della modifica e relativa
                                         motivazione

1  164 -IV   Oglio Chiese  Modifica del limite della Fascia B in
                           limite di progetto in sponda destra Chiese
                           in corrispondenza dell'abitato di Bizzola-
                           ro e su entrambe le sponde a monte di
                           Acquanegra sul Chiese dove si sono indivi-
                           duati tratti inadeguati al contenimento
                           della piena di riferimento.
                           Modifica del limite della Fascia B in
                           limite di progetto  in sponda sinistra
                           Oglio all'altezza di Carzaghetto dove si
                           sono individuati tratti inadeguati al con-
                           tenimento della piena di riferimento.
                           Modifica del limite della Fascia B in
                           sponda destra Oglio in corrispondenza di
                           S. Paolo Ripa d'Oglio conformemente al-
                           l'assetto morfologico dei luoghi.
2  143 III   Chiese        Modifica del limite della Fascia B in
                           limite di progetto in sponda destra e
                           sinistra Chiese a valle di Asola dove si
                           sono evidenziati tratti inadeguati al con-
                           tenimento della piena di riferimento.
3  137 I     Sesia         Modifica del limite della Fascia A in
   137 II                  sponda destra Sesia in corrispondenza di
                           Palestro in seguito ad approfondimenti
                           geomorfologici locali.
                           Modifica del limite della Fascia B coin-
                           cidente con la Fascia A in sponda destra a
                           monte di Pizzarosto per tener conto del
                           rilevato di contenimento esistente.
                           Modifica del limite della Fascia A a valle
                           di Pizzarrosto in sponda destra al fine di
                           tener conto del rilevato di contenimento
                           esistente. Modifica del limite di Fascia B
                           di progetto in sponda sinistra in prossi-
                           mita' del Cavo Crocettone (tavole 137 I e
                           137 II).
4  137 III   Sesia         Modifica del limite della Fascia B in
                           sponda destra Sesia e sua trasformazione
                           in limite di progetto in Comune di Prarolo
                           sulla base di approfondimenti di carattere
                           geomorfologico e della individuazione di
                           tratti inadeguati al contenimento della
                           piena di riferimento.
5  116 III   Sesia         Modifica del limite della Fascia B in
                           sponda sinistra Sesia a monte del ponte
                           dell'autostrada A4 al fine di tener conto
                           del rilevato di contenimento esistente.
6  173 III   Chisone       Modifica del limite della Fascia B in
                           limite di progetto in sponda sinistra
                           Chisone a monte e a valle del ponte di
                           Pinerolo dove si sono evidenziati tratti
                           inadeguati al contenimento della piena di
                           riferimento.
                           Modifica della Fascia C rispettivamente in
                           sponda destra e sinistra Chisone in pros-
                           simita' del ponte di Pinerolo.
7  162 II    Po            Modifica del limite della Fascia B in
                           destra Po poco a monte dell'abitato di
                           Roncarolo al fine di tener conto del rile-
                           vato di contenimento esistente.
8  161 - I   Po            Modifica del limite di Fascia B in sponda
   161 II                  destra in localita' Mezzano Vigoleno in B
                           di progetto dove si sono evidenziati trat-
                           ti inadeguati al contenimento della piena
                           di riferimento
9  160 -I    Po            Modifica del limite della Fascia B in
             Ticino        limite di progetto  in sponda sinistra
                           Ticino all'altezza di Pavia dove si sono
                           evidenziati tratti inadeguati al conteni-
                           mento della piena di riferimento.
10 159 III   Po            Modifica del limite della Fascia B in
             Tanaro        limite di progetto in sponda sinistra Po
                           tra Frascarolo e Suardi e in sponda destra
                           immediatamente a valle della confluenza
                           Tanaro in corrispondenza dell'abitato di
                           Alluvioni Cambio' dove si sono evidenziati
                           tratti inadeguati al contenimento della
                           piena di riferimento. Modifica della
                           Fascia A in corrispondenza di Alluvioni
                           Cambio'.
11 158 II    Po            Modifica del limite della Fascia B in
                           limite di progetto e ridefinizione della
                           Fascia A in sponda destra a monte del
                           ponte ferroviario Valenza - Torreberetti
                           dove si e' evidenziato un tratto inadegua-
                           to al contenimento della piena di
                           riferimento.
                           Modifica del limite della Fascia B in
                           limite di progetto in sponda sinistra Po a
                           monte di Torreberetti dove e' stato indi-
                           viduato un tratto inadeguato al conteni-
                           mento della piena di riferimento.
12 158 -I    Po            Modifica del limite della Fascia A in
             Sesia         sponda destra Po a monte di Frassinetto Po
                           al fine di tener conto del rilevato di
                           contenimento esistente (cfr. 158 IV).
                           Modifica del limite della Fascia A e B in
                           sponda sinistra Sesia a monte della con-
                           fluenza in Po all'altezza di Candia
                           Lomellina. Modifica del limite della
                           Fascia A in destra Sesia e sinistra Po nel
                           settore di confluenza in corrispondenza
                           dell'abitato di Terranova al fine di tener
                           conto del rilevato di contenimento esi-
                           stente (cfr. Regione Piemonte nodo
                           confluenza Sesia in Po).
                           Modifica del limite della Fascia B e sua
                           trasformazione in limite di progetto in
                           destra Po a monte dell'abitato di Valmacca
                           dove si sono individuati tratti inadeguati
                          al contenimento della piena di riferimento.
13 158 IV    Po            Modifica del limite della Fascia A in
                           sponda destra Po a valle di Casale
                           Monferrato al fine di tener conto del
                           rilevato di contenimento esistente (cfr.
                           tavola 158 I)
14 192 II    Tanaro        Modifica del limite delle Fasce B e C in
                           sponda sinistra Po in corrispondenza di
                           Cherasco conformemente all'assetto morfo-
                           logico del luogo.
15 181 -I    Taro          Modifica del limite della Fascia B in
                           sponda sinistra a valle di San Secondo
                           Parmense conformemente all'assetto
                           morfologico del luogo.
16 181 - IV  Stirone       Modifica del limite della Fascia B in
                           limite di progetto all'altezza dell'abita-
                           to di Soragna e a monte e a valle di
                           questo dove si sono individuati tratti
                           inadeguati al contenimento della piena di
                           riferimento.
17 182 - III Enza          Modifica del limite della Fascia B a valle
                           del ponte della strada provinciale n. 7 in
                           fronte all'abitato di Sorbolo e individua-
                           zione di alcuni tratti di Fascia A a monte
                           e a valle dell'abitato stesso conformemen-
                           te all'assetto morfologico del luogo e
                           sulla base di verifiche idrauliche.
18 200 IV    Enza          Modifica del limite della Fascia A in
                           destra Enza all'altezza di Gattatico con-
                           formemente all'assetto morfologico del
                           luogo.
19 183 - II  Secchia       Modifica del limite della Fascia A su
                           entrambe le sponde in prossimita' del
                           ponte tra la localita' Pioppa e l'abitato
                           di Rovereto.

TABELLA 3
MODIFICHE  CONSEGUENTI  ALLA  APPROVAZIONE  DI PROGETTI ESECUTIVI DEL
MAGISTRATO PER IL PO

    Tavola   corso d'acqua   Descrizione della modifica e relativa
                                         motivazione

1  116 III   Sesia         Sponda destra Sesia in localita' Albano
                            Vercellese.
2  115 II    Cervo        Sponda sinistra Cervo in localita' Buronzo.
3  157 I     Po            Sponda sinistra Po in localita' Palazzolo
                           Vercellese, Trino Vercellese.
4  176 I     Tanaro        Sponda destra e sinistra Tanaro a monte di
                           Alessandria.
5  176 III   Tanaro        Sponda destra Tanaro in localita'
                           Rocchetta Tanaro.
                           Sponda sinistra Tanaro in localita'
                           Felizzano.
6  175 I     Tanaro        Sponda sinistra Tanaro e sponda destra e
                           sinistra torrente Versa a valle di Asti.
7  175 II    Tanaro        Sponda destra e sinistra Tanaro all'altez-
                           za si Asti.
8  175 III   Tanaro        Sponda destra Tanaro in localita' San
                           Damiano.
9  193 IV    Tanaro        Sponda destra Tanaro tra Castagnole Lanze
                           e San Damiano d'Asti.
                           Sponda sinistra Tanaro in localita' Alba.
10 210 II    Tanaro        Sponda destra e sinistra Tanaro in locali-
                           ta' Madonna della Neve e Clavesana.
11 193 I     Belbo         Sponda sinistra e destra Belbo in locali-
                           ta' Santo Stefano Belbo.

TABELLA 4
MODIFICHE CONSEGUENTI ALLA CORREZIONE  DI  IMPRECISIONI  GRAFICHE  DI
MODESTA RILEVANZA

Tavole di piano     116 III, 156 III,157 I, 158 I, 158 IV, 160 IV,
                    172 II, 173 III, 174 IV, 175 II, 176 II, 176 III,
                    177 IV, 191 II, 192 II, 193 I, 193 IV, 194 I,
                    210 I, 210 II.

TABELLA 5
QUADRO SINOTTICO DELLE TAVOLE MODIFICATE CON RIFERIMENTO ALLE TABELLE
PRECEDENTI

                 TABELLA I    TABELLA II    TABELLA III   TABELLA IV
  TAVOLA DI          n.            n.            n.            n.
    PIANO       progressivo   progressivo   progressivo   progressivo

TMR 250/650          1
F. 115 sez. II                                   2
F. 116 sez. III                    5             1             *
F. 134 sez. II      2,3
F. 137 sez. I                      3
F. 137 sez. II                     3
F. 137 sez. III                    4
F. 143 sez. III                    2
F. 155 sez. I        2
F. 156 sez. III     10                                         *
F. 157 sez. I                                    3             *
F. 158 sez. I        9            12                           *
F. 158 sez. II                    11
F. 158 sez. IV                    13                           *
F. 159 sez. II       7
F. 159 sez. III      8            10
F. 160 sez. I        6             9
F. 160 sez. IV                                                 *
F. 161 sez. I                      8
F. 161 sez. II                     8
F. 162 sez. II                     7
F. 164 sez. IV                     1
F. 172 sez. II                                                 *
F. 173 sez. III      4             6                           *
F. 174 sez. IV      11                                         *
F. 175 sez. I       14                           6
F. 175 sez. II      14                           7             *
F. 175 sez. III     15                           8
F. 176 sez. I                                    4
F. 176 sez. II     13, 19                                      *
F. 176 sez. III                                  5             *
F. 177 sez. IV      12                                         *
F. 181 sez. I                     15
F. 181 sez. IV                    16
F. 182 sez. III                   17
F. 183 sez. II                    19
F. 191 sez. II                                                 *
F. 192 sez. II      16            14                           *
F. 192 sez. IV       5
F. 193 sez. I                                   11             *
F. 193 sez. IV      16                           9             *
F. 194 sez. I       19                                         *
F. 195 sez. IV      20
F. 200 sez. IV                    18
F. 210 sez. I                                                  *
F. 210 sez. II      17                          10             *
F. 228 sez. IV      18


        ---->  vedere Cartografia a pag. 28 della G.U.  <----