(all. 1 - art. 1)
                                                             Allegato
                    Al Presidente della Repubblica
  Nel   consiglio  comunale   di   Anzio   (Roma),  rinnovato   nelle
consultazioni elettorali del  27 aprile 1997, composto  dal sindaco e
da  trenta  consiglieri,  si  e'   venuta  a  determinare  una  grave
situazione di  crisi a causa  delle dimissioni rassegnate, in  data 6
aprile 1998, da sedici componenti del corpo consiliare.
  Le  citate dimissioni,  rese con  atti separati  contemporaneamente
presentati  al  protocollo  dell'ente,   della  meta'  piu'  uno  dei
consiglieri,  hanno  determinato l'ipotesi  dissolutoria  dell'organo
elettivo.
  Il  prefetto  di  Roma,   pertanto,  ritenendo  essersi  verificata
l'ipotesi prevista  dall'art. 39, comma  1, lettera b), n.  2), della
legge 8 giugno 1990, n. 142,  come sostituito dal comma 2 dell'art. 5
della legge 15  maggio 1997, n. 127, ha proposto  lo scioglimento del
consiglio  comunale  sopracitato   disponendone,  nel  contempo,  con
provvedimento n. 4685/2274/97/Gab. del 6 aprile 1998, la sospensione,
con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione
del comune.
  Considerato che  nel suddetto  ente non  puo' essere  assicurato il
normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
l'integrita'  strutturale minima  del consiglio  comunale compatibile
con  il  mantenimento in  vita  dell'organo,  si ritiene  che,  nella
specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
  Mi  onoro, pertanto,  di sottoporre  alla firma  della S.V.  Ill.ma
l'unito schema di decreto con  il quale si provvede allo scioglimento
del consiglio comunale di Anzio (Roma) ed alla nomina del commissario
per la provvisoria gestione del comune nella persona del dottor Bruno
Sbordone.
    Roma, 23 aprile 1998
                                 Il Ministro dell'interno: Napolitano