(all. 1 - art. 1)
                                                           ALLEGATO I
            RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1.  DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Tasmar 100 mg
2.  COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Tasmar 100 mg si presenta sotto forma di compresse rivestite da film,
contenenti 100 mg di tolcapone
3.  FORMA FARMACEUTICA
Tasmar 100 mg e' una compressa rivestita da film di colore da  giallo
pallido  a giallo chiaro, esagonale, biconvessa. Su una superficie e'
inciso "ROCHE" e "100".
4.  INFORMAZIONI CLINICHE
Poiche'  Tasmar  e'  da  utilizzarsi   solo   in   associazione   con
levodopa/benserazide  e  levodopa/carbidopa, le informazioni relative
alla prescrizione di queste  preparazioni  contenenti  levodopa  sono
anche  valide  quando  queste  preparazioni sono utilizzate insieme a
Tasmar.
4.1 Indicazioni terapeutiche
Tasmar   e'    indicato    in    terapia    di    associazione    con
levodopa/benserazide  e  levodopa/carbidopa  in  pazienti  affetti da
morbo di Parkinson, che non  possono  essere  stabilizzati  con  tali
terapie,   specialmente   pazienti   fluttuanti   con   fenomeno   da
deterioramento di fine dose.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
Modalita' di somministrazione
Tasmar viene somministrato per via orale  tre  volte  al  giorno.  La
prima  dose  giornaliera  di  Tasmar deve essere assunta insieme alla
prima dose giornaliera della preparazione contenente  levodopa  e  le
dosi  successive  devono essere somministrate a distanza di circa 6 e
12 ore dalla prima dose.
Tasmar puo' essere assunto ai  pasti  o  lontano  dai  pasti  (vedere
Proprieta' farmacocinetiche - Sezione 5.2).
Le  compresse  di  Tasmar  sono  rivestite  da  film  e devono essere
deglutite intere perche' tolcapone ha un sapore amaro.
Tasmar  puo'  essere   associato   a   tutte   le   formulazioni   di
levodopa/benserazide    e   di   levodopa/carbidopa   (vedere   anche
Interazioni con altri  farmaci  ed  interazioni  di  qualsiasi  altro
genere - Sezione 4.5).
Posologia
La  terapia  con  Tasmar deve essere iniziata con 100 mg tre volte al
giorno. Negli studi clinici, la maggior parte dei  pazienti  trattati
con  dosi  giornaliere  di levodopa superiori a 600 mg e dei pazienti
con discinesie di entita'  moderata  o  grave,  hanno  richiesto  una
riduzione  della  dose  giornaliera di levodopa. Iniziando la terapia
con Tasmar, la decisione se diminuire la  posologia  di  levodopa  va
presa  tenendo in considerazione questi fattori e la sensibilita' del
paziente alle variazioni di dosaggio delle preparazioni di  levodopa.
Negli  studi  clinici  la  riduzione  media della dose giornaliera di
levodopa e' stata del 30% circa in quei pazienti che hanno  richiesto
un aggiustamento della dose di levodopa.
Durante  il  trattamento  con Tasmar, la dose di levodopa assunta dal
paziente deve essere aggiustata in modo da ottimizzare  il  beneficio
clinico della terapia di associazione.
Una  volta stabilizzata la dose di levodopa, se sulla base del parere
del medico, si puo' prevedere un ulteriore  beneficio  clinico  senza
effetti  collaterali  dopaminergici  limitanti,  si  puo'  provare ad
aumentare la dose di Tasmar a 200 mg tre volte al giorno. Dopo  avere
aumentato la dose di Tasmar a 200 mg tre volte al giorno, puo' essere
necessaria una ulteriore riduzione della dose di levodopa.
La  dose  terapeutica  massima di 200 mg tre volte al giorno non deve
essere superata poiche' non c'e'  evidenza  di  un'efficacia  clinica
aggiuntiva a dosi piu' alte.
Pazienti con insufficienza renale o epatica: (vedere anche Proprieta'
farmacocinetiche - Sezione 5.2.).
Nei  pazienti  affetti  da  insufficienza epatica moderata la dose di
Tasmar non deve essere portata a 200 mg tre volte al giorno.
Non e'  richiesto  alcun  adattamento  posologico  nei  pazienti  con
insufficienza  renale  lieve  o  moderata (clearance della creatinina
maggiore o uguale a 30 ml/min).
4.3 Controindicazioni
Tasmar e' controindicato in quei pazienti con  ipersensibilita'  nota
al tolcapone o ad altri suoi componenti.
Tasmar  non  deve  essere somministrato in associazione con inibitori
non selettivi delle monoamminoossidasi (MAO) (per esempio fenelzina e
tranilcipromina). L'associazione di inibitori  delle  MAO-A  e  delle
MAO-B  e'  equivalente all'inibizione non selettiva delle MAO, quindi
essi non devono essere somministrati insieme a Tasmar e  preparazioni
contenenti  Levodopa. Gli inibitori selettivi delle MAO-B, non devono
essere utilizzati a dosi piu' alte di quella raccomandata (ad esempio
10 mg al giorno  per  la  selegilina),  quando  associati  al  Tasmar
(vedere  anche  Interazioni  con  altri  medicinali ed interazioni di
qualsiasi altro genere - Sezione 4.5).
4.4 Speciali avvertenze e opportune precauzioni d'impiego
Discinesia,  nausea  ed  altri  effetti  collaterali  associati  alla
terapia  con  levodopa:  i  pazienti  possono avere una esacerbazione
degli effetti collaterali associati alla terapia con levodopa. Questi
effetti possono spesso essere mitigati diminuendo la dose di levodopa
(vedere Posologia - Sezione 4.2).
Diarrea: Negli studi clinici, la diarrea si e' sviluppata nel  16%  e
18%  dei  pazienti che hanno ricevuto rispettivamente Tasmar 100 mg e
200 mg, in confronto all'8% dei pazienti che hanno ricevuto  placebo.
La  diarrea  associata  a  Tasmar  iniziava solitamente 2-4 mesi dopo
l'inizio del trattamento. La diarrea ha condotto alla sospensione del
trattamento  da  parte  del   5%   e   6%   dei   pazienti   trattati
rispettivamente  con  Tasmar 100 mg e 200 mg, in confronto all'1% dei
pazienti che ricevono placebo.
Aumento delle transaminasi epatiche: Si  raccomanda  di  valutare  le
transaminasi  epatiche  prima  di  iniziare  la  terapia con Tasmar e
mensilmente per i primi  6  mesi.  Se  si  decide  di  continuare  la
terapia,   nonostante   l'aumento   delle   transaminasi  occorre  un
monitoraggio completo e piu' frequente della  funzionalita'  epatica.
La terapia deve essere interrotta se il livello delle ALT supera di 5
volte  il  limite  superiore  di  normalita'  o se subentra un ittero
conclamato.
Sindrome maligna da neurolettici: Questa sindrome  e'  caratterizzata
da  rigidita',  febbre  elevata  e  da  alterazioni  dello  stato  di
coscienza, con un aumento della creatinin fosfochinasi sierica (CPK).
E' stata segnalata in seguito a notevoli riduzioni di  farmaci  anti-
Parkinson. Se dopo aver sospeso Tasmar dovessero comparire i sintomi,
il  medico deve prendere in considerazione l'incremento della dose di
levodopa del paziente. La  sindrome  maligna  da  neurolettici  e  la
sindrome serotoninergica potrebbero essere correlate e quindi farmaci
che aumentino l'attivita' serotoninergica cerebrale potrebbero essere
responsabili di questa sintomatologia.
Interazione  con  la benserazide: a causa di una interazione tra alte
dosi di benserazide e tolcapone (che risulta in un ulteriore  aumento
dei  livelli  di  benserazide), il sanitario deve essere attento alla
comparsa di  eventi  avversi  dose-dipendenti,  fino  a  che  no  sia
acquisita  ulteriore  esperienza  (vedere anche Interazioni con altri
medicinali ed interazione di qualsiasi altro genere - Sezione 4.5)
Inibitori delle MAO-A: Non sono  disponibili  dati  sull'associazione
tra  Tasmar ed inibitori delle MAO-A, quindi questa associazione deve
essere usata con cautela.
Intolleranza al lattosio: Ogni compressa contiene 7,5 mg di lattosio;
e' probabile che questa quantita'  non  sia  sufficiente  ad  indurre
sintomi di intolleranza al lattosio.
Popolazioni  particolari:  Cautela  e'  richiesta  nel trattamento di
pazienti con grave insufficienza epatica e  renale  (clearance  della
creatinina  <30  ml/min).  Non sono disponibili informazioni relative
alla tollerabilita' di tolcapone in queste popolazioni.
Insufficienza epatica: vedere Proprieta' farmacocinetiche  -  Sezione
5.2
Insufficienza  renale:  vedere  Proprieta' farmacocinetiche - Sezione
5.2
4.5 Interazioni con altri medicinali e interazioni di qualsiasi altro
    genere
Legame con le proteine: Anche se il tolcapone si lega in  gran  parte
alle   proteine   plasmatiche,   studi   in  vitro  indicano  che,  a
concentrazioni terapeutiche, tolcapone non spiazza  il  warfarin,  la
tolbutamide, digitossina e fenitoina dai loro siti di legame.
Farmaci   metabolizzati   dalle   catecol-O-metiltransferasi  (COMT):
Tolcapone   puo'   influenzare   la   farmacocinetica   di    farmaci
metabolizzati  dalle  COMT.  Non  si  sono  osservati  effetti  sulla
farmacocinetica della  carbidopa,  substrato  delle  COMT.  E'  stata
osservata una interazione con la benserazide, che potrebbe portare ad
un aumento del livello della benserazide e del suo metabolita attivo.
L'importanza  dell'effetto  era dipendente dalla dose di benserazide.
Le  concentrazioni  plasmatiche  di   benserazide,   osservate   dopo
l'associazione  di  tolcapone  e 25 mg di benserazide/levodopa, erano
ancora all'interno dell'intervallo di valori osservati  con  la  sola
somministrazione   di   benserazide/levodopa.   D'altra  parte,  dopo
l'associazione di 50  mg  di  benserazide/levodopa  e  tolcapone,  le
concentrazioni  plasmatiche  di  benserazide  potevano salire sopra i
livelli  normalmente  osservati  con  la  sola  somministrazione   di
levodopa/benserazide.   Non  sono  stati  valutati  gli  effetti  del
tolcapone sulla farmacocinetica di altri farmaci metabolizzati  dalle
COMT  quali  (alfa)-metildopa,  dobutamina,  apomorfina, adrenalina e
isoprenalina. Il sanitario dovra' essere  attento  alla  comparsa  di
eventi  avversi causati dal potenziale aumento dei livelli plasmatici
di questi farmaci, quando somministrati con Tasmar.
Effetto del tolcapone sul metabolismo di altri farmaci: A causa della
sua affinita' in vitro nei riguardi del citocromo CYP2C9 in vitro, il
tolcapone  puo'  interferire  con  farmaci  come  la tolbutamide e il
warfarin, la cui clearance dipende da questa via metabolica.  In  uno
studio   di   interazione,   il   tolcapone  non  ha  influenzato  la
farmacocinetica della tolbutamide. per questo  motivo  sembrano  poco
probabili  interazioni  clinicamente  rilevanti  che  coinvolgono  il
citocromo CYP2C9.
Essendo limitata l'informazione clinica  relativa  alla  combinazione
warfarin   -   tolcapone,   occorre   monitorare  i  parametri  della
coagulazione ematica quando si associano questi due farmaci.
Il tolcapone non ha modificato la farmacocinetica della  desipramina,
nonostante  che  la  principale via metabolica per entrambi i farmaci
sia la glucuronidazione.
Farmaci che aumentano i  livelli  delle  catecolamine:  Il  tolcapone
interferisce  con  il  metabolismo  delle  catecolamine;  per  questo
motivo, teoricamente, sono possibili interazioni  con  altri  farmaci
che modificano i livelli delle catecolamine.
Il   tolcapone   non  ha  modificato  l'attivita'  dell'efedrina,  un
simpaticomimetico indiretto, sui  parametri  emodinamici  oppure  sui
livelli plasmatici delle catecolamine, sia sotto sforzo che a riposo.
Dato  che  il  tolcapone  non  influenza il profilo di tollerabilita'
dell'efedrina,  e'  possibile   somministrare   questi   farmaci   in
associazione.
Quando  Tasmar  e' stato somministrato insieme a levodopa/carbidopa e
desipramina,  non  vi  sono  state  variazioni  significative   della
pressione  arteriosa, della frequenza cardiaca e della concentrazione
plasmatica della  desipramina:  nel  complesso,  la  frequenza  degli
effetti  collaterali e' risultata aumentare lievemente. Questi eventi
erano previsti sulla base degli effetti collaterali noti  di  ciascun
singolo  farmaco.  Percio'  richiede  cautela  la somministrazione di
potenti inibitori della  ricaptazione  della  noradrenalina  come  la
desipramina,  maprotilina  o venlafaxina a pazienti affetti dal morbo
di Parkinson in terapia con Tasmar e preparazioni a base di levodopa.
Negli studi clinici, i pazienti trattati  con  Tasmar,  unitamente  a
preparazioni  a  base di levodopa, hanno mostrato effetti collaterali
simili indipendentemente dal fatto che ricevessero o meno  selegilina
(inibitore della MAO-B).
4.6 Uso durante la gravidanza e l'allattamento
Gravidanza:  Un effetto embriotossico e' stato osservato, nel ratto e
nel coniglio, dopo somministrazione di tolcapone (vedere  anche  Dati
preclinici di sicurezza - Sezione 5.3).
Non vi e' esperienza riguardo l'uso di Tasmar in donne in gravidanza.
Per  questo  motivo,  Tasmar  deve  essere  somministrato  durante la
gravidanza soltanto se il possibile beneficio per la madre giustifica
il potenziale rischio per il feto.
Allattamento: Studi sull'animale  indicano  che  il  tolcapone  viene
escreto nel latte materno.
La  sicurezza  del  tolcapone  nel  lattante  non e' nota; per questo
motivo le donne non devono allattare durante la terapia con Tasmar.
4.7 Effetti sulla capacita' di guidare e sull'uso di macchine
Dagli studi clinici, Tasmar non risulta influenzare negativamente  la
capacita'  del  paziente  di  guidare  veicoli  o  di usare macchine.
Tuttavia, i pazienti devono essere informati che la loro capacita' di
guida di veicoli o di uso di macchine  puo'  essere  compromessa  dai
sintomi della malattia di Parkinson.
4.8 Effetti indesiderati
Gli effetti collaterali piu' spesso osservati nei pazienti in terapia
con  Tasmar e che si sono manifestati piu' frequentemente rispetto ai
pazienti  trattati  con  placebo  sono  stati:  discinesia,   nausea,
disturbi del sonno, anoressia e diarrea.
Nel corso degli studi clinici con Tasmar, l'unico effetto collaterale
che  conduceva comunemente all'interruzione della terapia e' stata la
diarrea (vedere anche Speciali avvertenze ed opportune precauzioni di
impiego - Sezione 4.4)
A seguito della riduzione del dosaggio o interruzione del trattamento
con Tasmar ed altri farmaci dopaminergici  concomitanti,  sono  stati
riportati  casi  isolati  di  pazienti con sintomatologia da sospetta
Sindrome neurolettica maligna (vedere anche  Speciali  avvertenze  ed
opportune precauzioni di impiego - Sezione 4.4)
Aumenti dell'alanina aminotransferasi (ALT) di tre volte piu' elevati
del  limite  superiore  di  normalita'  (ULN)  sono  stati registrati
nell'1% dei pazienti trattati con Tasmar 100 mg tre volte al  giorno,
e  nel 3% dei pazienti trattai con 200 mg tre volte al giorno. Questi
aumenti sono comparsi solitamente entro  6-12  settimane  dall'inizio
della  terapia  e  non  erano associati a segni o sintomi clinici. In
circa la meta' dei casi i livelli delle transaminasi  sono  ritornati
spontaneamente  al  valore  di pretrattamento mentre i pazienti hanno
continuato il loro trattamento con Tasmar. Nella rimanente parte  dei
pazienti,  interrompendo il trattamento, i livelli delle transaminasi
sono ritornati ai valori di pretrattamento.
Discromia delle urine: Tolcapone e i suoi metaboliti sono  di  colore
giallo  e  possono  causare  una accentuazione del colore dell'urina,
priva di significato patologico.
L'esperienza con Tasmar  ottenuta  con  studi  randomizzati,  placebo
controllati,  in  parallelo  in  pazienti  con  Morbo di Parkinson e'
mostrata nella tabella seguente, in  cui  sono  elencati  gli  eventi
avversi, potenzialmente correlati al Tasmar.
Elenco  degli  eventi  avversi  potenzialmente  correlati al Tasmar e
incidenza negli studi di fase III controllati con placebo:
_____________________________________________________________________
                                                 100 mg     200 mg
                                       Placebo  Tolcapone  Tolcapone
Eventi avversi                          N=298     N=296      N=298
                                         (%)       (%)        (%)
_____________________________________________________________________
* Discinesie                            19,8       41,9       51,3
* Nause                                 17,8       30,4       34,9
* Disturbi del sonno                    18,1       23,6       24,8
* Distonia                              17,1       18,6       22,1
* Sogni in eccesso                      17,1       21,3       16,4
* Anoressia                             12,8       18,9       22,8
* Sintomi legati all'ortostasi          13,8       16,6       16,8
* Sonnolenza                            13,4       17,9       14,4
  Diarrea                                7,7       15,5       18,1
  Capogiri                               9,7       13,2        6,4
* Disorientamento                        8,7       10,5       10,4
  Cefalea                                7,4        9,8       11,4
* Allucinazioni                          5,4        8,4       10,4
* Vomito                                 3,7        8,4        9,7
  Costipazione                           5,0        6,4        8,4
  Infezioni delle alte vie respiratorie  3,4        4,7        7,4
  Sudorazione eccessiva                  2,3        4,4        7,4
  Xerostomia                             2,3        4,7        6,4
  Dolore Addominale                      2,7        4,7        5,7
* Sincope                                2,7        4,1        5,0
  Discromia delle urine                  0,7        2,4        7,4
  Dispepsia                              1,7        4,1        3,0
  Influenza                              1,7        3,0        4,0
  Dolore toracico                        1,3        3,4        1,0
  Ipocinesia                             0,7        0,7        2,7
_____________________________________________________________________
          * sintomi potenzialmente indotti da levodopa
4.9 Sovradosaggio
La  dose  piu'  elevata  di  tolcapone somministrata nell'uomo, con o
senza l'associazione di levodopa, e' stata di 800  mg  tre  volte  al
giorno,  in  uno  studio  della  durata di una settimana in volontari
anziani sani. Le concentrazioni  di  picco  plasmatico  di  tolcapone
raggiunte  con questa dose sono stati in media pari a 30 (micron)g/ml
(mentre sono state rispettivamente di 3 e 6 (micron)g/ml con 100 mg e
200 mg di tolcapone). Sono stati  segnalati  sintomi,  quali  nausea,
vomito  e capogiri, particolarmente nella terapia di associazione con
levodopa.
In base a studi preclinici sull'animale, la concentrazione plasmatica
letale di tolcapone e'  superiore  a  100  (micron)g/ml.  Difficolta'
respiratorie  sono  state  osservate  nel  ratto  con  dosi  elevate,
somministrate per via orale (gavage) e per via endovenosa, e nel cane
in seguito alla somministrazione rapida per via endovenosa.
Trattamento del sovradosaggio: Si consiglia il  ricovero  ospedaliero
in  caso  di  sovradosaggio. Mettere in atto i provvedimenti generali
atti a preservare le funzioni vitali.  Sulla  base  delle  proprieta'
fisico-chimiche del composto, l'emodialisi e' probabilmente di scarso
beneficio.
5.  PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
Il tolcapone e' un inibitore selettivo e reversibile delle catecol-O-
metiltransferasi  (COMT), attivo dopo somministrazione per via orale.
Somministrato contemporaneamente a levodopa e ad un  inibitore  della
decarbossilasi  degli  aminoacidi  aromatici  (AADC-I),  favorisce la
stabilizzazione dei livelli  plasmatici  di  levodopa,  riducendo  il
metabolismo  di quest'ultima a 3-metossi-4-idrossi-L-fenilalanina (3-
OMD).
Nei pazienti affetti da morbo di Parkinson elevati livelli plasmatici
di 3-OMD sono stati associati ad una scarsa risposta  alla  levodopa.
Il tolcapone riduce in maniera considerevole la formazione di 3-OMD.
5.1 Proprieta' farmacodinamiche
Categoria   farmacoterapeutica:  farmaco  antiparkinson,  codice  ATC
N04BX01
Farmacologia clinica:
Gli studi eseguiti su volontari sani hanno mostrato che il tolcapone,
somministrato per via orale, inibisce in modo reversibile l'attivita'
dell'enzima  COMT   eritrocitario.   L'inibizione   e'   strettamente
correlata  alla concentrazione plasmatica di tolcapone. Con 200 mg di
tolcapone,   la   massima   inibizione   dell'attivita'   delle  COMT
eritrocitarie e' in media superiore all'80%. Con un dosaggio  pari  a
200  mg di tolcapone tre volte al giorno, l'inibizione dell'attivita'
delle COMT eritrocitarie e', alle concentrazioni plasmatiche  minime,
attorno al 30 - 45% senza sviluppo di tolleranza.
A  seguito  della  sospensione  di  tolcapone,  si  e'  osservato  un
transitorio aumento dell'attivita' delle COMT eritrocitarie, rispetto
ai  livelli  di  attivita'  pre-trattamento.  Tuttavia,  uno   studio
condotto  su  pazienti  affetti  da morbo di Parkinson, ha confermato
che, a seguito dell'interruzione del trattamento,  non  vi  e'  stata
alcuna  variazione significativa della farmacocinetica della levodopa
o della risposta del paziente alla  levodopa  rispetto  a  prima  del
trattamento.
Quando  Tasmar  viene  somministrato  in  combinazione alla levodopa,
aumenta di circa due volte la biodisponibilita' relativa (AUC)  della
levodopa.  Cio' e' conseguente ad un decremento della clearance della
L-dopa che risulta in un prolungamento dell'emivita  di  eliminazione
terminale  (t1/2beta) della levodopa. In genere ne' la concentrazione
plasmatica  media  di  picco  della  levodopa  (Cmax)  ne'  il  tempo
necessario per raggiungerla (tmax) hanno subito variazioni. L'effetto
desiderato   si  manifesta  dopo  la  prima  somministrazione.  Studi
condotti  in  volontari  sani  e  in  pazienti  parkinsoniani   hanno
confermato  che  l'effetto  massimo  si  ottiene  con 100 - 200 mg di
tolcapone. Il tolcapone, somministrato in associazione a  levodopa  e
ad  un  inibitore  della  decarbossilasi  (benserazide  o carbidopa),
provoca una riduzione considerevole  e  dose-dipendente  dei  livelli
plasmatici della 3-OMD.
L'effetto  indotto  da tolcapone sulla farmacocinetica della levodopa
e' analogo  per  tutte  le  formulazioni  di  levodopa/benserazide  e
levodopa/carbidopa:  esso e' indipendente dalla dose di levodopa, dal
rapporto quantitativo tra levodopa e AADC-I (benserazide o carbidopa)
e dall'uso di formulazioni a rilascio controllato.
Studi clinici:
Gli studi  clinici  hanno  evidenziato,  nei  pazienti  trattati  con
Tasmar, una significativa riduzione della durata del periodo OFF pari
al  20%  -  30% circa, ed un aumento analogo della durata del periodo
ON, parallelamente ad una riduzione della  gravita'  dei  sintomi  in
pazienti  fluttuanti.  Anche  la  valutazione globale dell'efficacia,
eseguita dal  responsabile  dello  studio  clinico,  ha  mostrato  un
miglioramento significativo.
In  uno  studio  clinico in pazienti privi di fluttuazioni motorie da
deterioramento di  fine  dose,  Tasmar  e'  stato  significativamente
superiore  al  placebo  nel  migliorare la funzionalita' motoria e la
capacita' di attendere alle abituali occupazioni.
5.2 Proprieta' farmacocinetiche
A dosi terapeutiche, la farmacocinetica del tolcapone  e'  lineare  e
indipendente  dalla  concomitante somministrazione di levodopa/AADC-I
(benserazide o carbidopa).
Assorbimento: Tolcapone viene assorbito rapidamente con un  tempo  di
comparsa   del   picco   plasmatico   (tmax)   di  circa  2  ore.  La
biodisponibilita' assoluta della somministrazione orale e' circa  del
65%. Non vi e' accumulo con la posologia di 100 o 200 mg di tolcapone
tre  volte  al  giorno.  A queste dosi, la Cmax e' rispettivamente di
circa 3 (micron)g/ml e 6 (micron)g/ml. L'assunzione di cibo ritarda e
riduce  l'assorbimento di tolcapone, ma la biodisponibilita' relativa
di una dose di tolcapone assunta assieme ad un pasto rimane  dell'80-
90%.
Distribuzione:  Il  volume  di  distribuzione  del tolcapone (Vss) e'
basso (9 litri). Il tolcapone non si  distribuisce  diffusamente  nei
tessuti,  a  causa  del  forte  legame  con  le  proteine plasmatiche
(>99,9%). Esperimenti in vitro hanno dimostrato che il  tolcapone  si
lega principalmente all'albumina sierica.
Metabolismo/Eliminazione:  Il  tolcapone  viene  metabolizzato  quasi
completamente prima di essere escreto nelle urine, dove si  trova  in
forma  immodificata soltanto in minima percentuale (0,5% della dose).
La  principale  via  di  metabolizzazione   del   tolcapone   e'   la
coniugazione  con  formazione del suo glucuronide, farmacologicamente
inattivo. Inoltre, la molecola viene metilata dalle COMT a 3-O-metil-
tolcapone e metabolizzato dal citocromo P450 3A4 E P450 2A6 ad alcool
primario (idrossilazione del gruppo metilico), che viene  in  seguito
ossidato  ad acido carbossilico. La riduzione ad amina corrispondente
cosi' come la conseguente N-acetilazione  avviene  in  minor  misura.
Dopo  somministrazione orale, il 60% dei prodotti di metabolizzazione
del farmaco sono eliminati con l'urina ed il 40% con le feci.
Il tolcapone  e'  un  farmaco  a  basso  coefficiente  di  estrazione
(coefficiente  di  estrazione  =  0,15)  con  una clearance sistemica
moderata, di circa 7 1/h. Il t1/2(beta) del tolcapone e' di  circa  2
ore.
Insufficienza  epatica:  Uno  studio  in  pazienti  con insufficienza
epatica ha mostrato che una moderata malattia epatica  non  cirrotica
non  modifica  la farmacocinetica di tolcapone. Tuttavia, in pazienti
con cirrosi epatica moderata, la clearance del tolcapone  libero  era
ridotta  di  circa  il  50%.  Questa  riduzione  puo'  determinare un
incremento della concentrazione media  del  farmaco  libero  pari  al
doppio (vedi Posologia - Sezione 4.2).
Insufficienza renale: La farmacocinetica di tolcapone in pazienti con
insufficienza  renale  non  e' stata studiata. Comunque, la relazione
tra la farmacocinetica di tolcapone e la  funzione  renale  e'  stata
studiata  con  i dati di farmacocinetica della popolazione, nel corso
di studi clinici. Dati da piu' di 400 pazienti hanno confermato,  con
un  largo  spettro  di  valori  di clearance della creatinina (30-130
ml/min) che la farmacocinetica del tolcapone non e' influenzata dalla
funzionalita' renale. Cio' puo' essere spiegato dal  fatto  che  solo
una  frazione  insignificante  del  tolcapone immodificato e' escreta
nelle urine, e il principale  metabolita,  tolcapone-glucuronide,  e'
escreto sia con le urine che con la bile (feci).
5.3 Dati preclinici di sicurezza
Carcinogenesi,  Mutagenesi: Durante uno studio di carcinogenesi della
durata di 24 mesi, il 3% e 5%, rispettivamente, dei ratti nei  gruppi
per  le dosi medie ed alte ha mostrato delle neoplasie renali di tipo
epiteliale  (adenomi  o  carcinomi).  Tali   neoplasie   sono   state
considerate  dovute  alla  necrosi  di  una  singola  cellula e dalla
prolungata riparazione come conseguenza del cronico danno  cellulare,
nel  tubulo  prossimale.  I  primi  segni  di  tossicita' cellulare a
livello del tubulo prossimale sono stati osservati  nello  studio  di
tossicita'  nel  ratto  della  durata  di  12  mesi, a concentrazioni
plasmatiche AUC circa 10 volte piu' grandi  di  quelle  in  pazienti.
Nessuna  evidenza  di tossicita' renale e' stata osservata nel gruppo
di ratti trattati  a  basse  dosi,  nello  studio  di  carcinogenesi,
equivalente ad almeno due volte la AUC terapeutica. Non si sono avute
simili  osservazioni  a livello renale in uno studio di carcinogenesi
nel topo, od in uno studio di tossicita' nel cane della durata di  12
mesi,  con  concentrazioni plasmatiche almeno sei e sette volte sopra
le concentrazioni terapeutiche, rispettivamente.
Una aumentata incidenza di adenocarcinomi uterini e' stata  osservata
in  uno  studio  di  carcinogenesi nel ratto, nel gruppo a dose alta.
Cio' e'  molto  probabilmente  dovuto  ad  un'azione  farmacodinamica
risultante  in  una  ridotta  secrezione  di  prolattina  ed  in  una
dominanza estrogenica. Il meccanismo e' specifico del ratto.
Una completa serie di studi di mutagenesi non ha  evidenziato  alcuna
genotossicita' per tolcapone.
Tossicita' riproduttiva: Tolcapone da solo non ha mostrato un effetto
teratogeno o rilevanti effetti sulla fertilita'. Sono stati osservati
riassorbimento,   riduzione   del  numero  di  piccoli  per  nidiata,
riduzione della  performance  nelle  prove  di  apprendimento  per  i
piccoli  di  ratto  femmina,  a  dosi  associate  con  una tossicita'
nell'animale gravido. Nel coniglio, e'  stato  osservato  un  effetto
abortivo.
6.  INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Nucleo  della  compressa: calcio fosfato bibasico (anidro), cellulosa
microcristallina, polivinilpirrolidone K30,  sodio  amido  glicolato,
lattosio, talco, magnesio stearato.
Lacca  di rivestimento: metilidrossipropilcellulosa, talco, ossido di
ferro giallo  (E  172),  etilcellulosa,  titanio  biossido  (E  171),
triacetina, sodio laurilsolfato.
6.2 Incompatibilita'
Non pertinente.
6.3 Periodo di validita'
3 anni
6.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Non pertinente.
6.5 Natura e contenuto della confezione
Tasmar  e'  disponibile in blister di PVC/PE/PVDC (confezioni da 30 e
60 compresse rivestite da film) ed in flaconi di vetro (confezione da
100 compresse rivestite da film).
6.6 Istruzioni per l'impiego e la manipolazione, e per l'eliminazione
    del medicinale non utilizzato o  dei  rifiuti  derivati  da  tale
    medicinale (se necessario)
Non pertinente.
7.  TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Roche Registration Ltd.,
40 Broadwater Road,
Welwyn Garden City,
Hertfordshire,
AL7 3AY,
United Kingdom
                                                           ALLEGATO I
8.  NUMERI DI ISCRIZIONE NEL REGISTRO COMUNITARIO DEI MEDICINALI
EU/1/97/044/001-3
9.  DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
27 agosto 1997
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
1.  DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Tasmar 200 mg
2.  COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Tasmar 200 mg si presenta sotto forma di compresse rivestite da film,
contenenti 200 mg di tolcapone
3.  FORMA FARMACEUTICA
Tasmar 200 mg e' una compressa rivestita da film di colore da giallo-
arancio a giallo-bruno, esagonale, biconvessa. Su una  superficie  e'
inciso "ROCHE" e "200".
4.  INFORMAZIONI CLINICHE
Poiche'   Tasmar   e'   da   utilizzarsi  solo  in  associazione  con
levodopa/benserazide e levodopa/carbidopa, le  informazioni  relative
alla  prescrizione  di  queste  preparazioni contenenti levodopa sono
anche valide quando queste preparazioni  sono  utilizzate  insieme  a
Tasmar.
4.1 Indicazioni terapeutiche
Tasmar    e'    indicato    in    terapia    di    associazione   con
levodopa/benserazide e  levodopa/carbidopa  in  pazienti  affetti  da
morbo di Parkinson, che non possono essere stabilizzati con terapia a
base  di  levodopa,  specialmente pazienti fluttuanti con fenomeno da
deterioramento di fine dose.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
Modalita' di somministrazione
Tasmar viene somministrato per via orale  tre  volte  al  giorno.  La
prima  dose  giornaliera  di  Tasmar deve essere assunta insieme alla
prima dose giornaliera della preparazione contenente  levodopa  e  le
dosi  successive  devono essere somministrate a distanza di circa 6 e
12 ore dalla prima dose.
Tasmar puo' essere assunto ai  pasti  o  lontano  dai  pasti  (vedere
Proprieta' farmacocinetiche - Sezione 5.2).
Le  compresse  di  Tasmar  sono  rivestite  da  film  e devono essere
deglutite intere perche' tolcapone ha un sapore amaro.
Tasmar  puo'  essere   associato   a   tutte   le   formulazioni   di
levodopa/benserazide    e   di   levodopa/carbidopa   (vedere   anche
Interazioni con altri  farmaci  ed  interazioni  di  qualsiasi  altro
genere - Sezione 4.5).
Posologia
La  terapia  con  Tasmar deve essere iniziata con 100 mg tre volte al
giorno. Negli studi clinici, la maggior parte dei  pazienti  trattati
con  dosi  giornaliere  di levodopa superiori a 600 mg e dei pazienti
con discinesie di entita'  moderata  o  grave,  hanno  richiesto  una
riduzione  della  dose  giornaliera di levodopa. Iniziando la terapia
con Tasmar, la decisione se diminuire la  posologia  di  levodopa  va
presa  tenendo in considerazione questi fattori e la sensibilita' del
paziente alle variazioni di dosaggio delle preparazioni di  levodopa.
Negli  studi  clinici  la  riduzione  media della dose giornaliera di
levodopa  e' stata del 30% circa in quei pazienti che hanno richiesto
un aggiustamento della dose di levodopa.
Durante il trattamento con Tasmar, la dose di  levodopa  assunta  dal
paziente  deve  essere aggiustata in modo da ottimizzare il beneficio
clinico della terapia di associazione.
Una volta stabilizzata la dose di levodopa, se sulla base del  parere
del  medico,  si  puo' prevedere un ulteriore beneficio clinico senza
effetti collaterali  dopaminergici  limitanti,  si  puo'  provare  ad
aumentare  la dose di Tasmar a 200 mg tre volte al giorno. Dopo avere
aumentato la dose di Tasmar a 200 mg tre volte al giorno, puo' essere
necessaria una ulteriore riduzione della dose di levodopa.
La dose terapeutica massima di 200 mg tre volte al  giorno  non  deve
essere  superata  poiche'  non  c'e' evidenza di un'efficacia clinica
aggiuntiva a dosi piu' alte.
Pazienti con insufficienza renale o epatica: (vedere anche Proprieta'
farmacocinetiche - Sezione 5.2.).
Nei pazienti affetti da insufficienza epatica  moderata  la  dose  di
Tasmar non deve essere portata a 200 mg tre volte al giorno.
Non  e'  richiesto  alcun  adattamento  posologico  nei  pazienti con
insufficienza renale lieve o  moderata  (clearance  della  creatinina
maggiore o uguale a 30 ml/min).
4.3 Controindicazioni
Tasmar  e'  controindicato in quei pazienti con ipersensibilita' nota
al tolcapone o ad altri suoi componenti.
Tasmar non deve essere somministrato in  associazione  con  inibitori
non selettivi delle monoamminoossidasi (MAO) (per esempio fenelzina e
tranilcipromina).  L'associazione  di  inibitori  delle MAO-A e delle
MAO-B e' equivalente all'inibizione non selettiva delle  MAO,  quindi
essi  non devono essere somministrati insieme a Tasmar e preparazioni
contenenti Levodopa. Gli inibitori selettivi delle MAO-B, non  devono
essere utilizzati a dosi piu' alte di quella raccomandata (ad esempio
10  mg  al  giorno  per  la  selegilina),  quando associati al Tasmar
(vedere anche Interazioni con  altri  medicinali  ed  interazioni  di
qualsiasi altro genere - Sezione 4.5).
4.4 Speciali avvertenze e opportune precauzioni d'impiego
Discinesia,  nausea  ed  altri  effetti  collaterali  associati  alla
terapia con levodopa: i  pazienti  possono  avere  una  esacerbazione
degli effetti collaterali associati alla terapia con levodopa. Questi
effetti possono spesso essere mitigati diminuendo la dose di levodopa
(vedere Posologia - Sezione 4.2).
Diarrea:  Negli  studi clinici, la diarrea si e' sviluppata nel 16% e
18% dei pazienti che hanno ricevuto rispettivamente Tasmar 100  mg  e
200  mg, in confronto all'8% dei pazienti che hanno ricevuto placebo.
La diarrea associata a Tasmar  iniziava  solitamente  2-4  mesi  dopo
l'inizio del trattamento. La diarrea ha condotto alla sospensione del
trattamento   da   parte   del   5%   e   6%  dei  pazienti  trattati
rispettivamente con Tasmar 100 mg e 200 mg, in confronto  all'1%  dei
pazienti che ricevono placebo.
Aumento  delle  transaminasi  epatiche:  Si raccomanda di valutare le
transaminasi epatiche prima di  iniziare  la  terapia  con  Tasmar  e
mensilmente  per  i  primi  6  mesi.  Se  si  decide di continuare la
terapia,  nonostante  l'aumento   delle   transaminasi   occorre   un
monitoraggio  completo  e piu' frequente della funzionalita' epatica.
La terapia deve essere interrotta se il livello delle ALT supera di 5
volte  il  limite  superiore  di  normalita'  o se subentra un ittero
conclamato.
Sindrome maligna da neurolettici: Questa sindrome  e'  caratterizzata
da  rigidita',  febbre  elevata  e  da  alterazioni  dello  stato  di
coscienza, con un aumento della creatinin fosfochinasi sierica (CPK).
E' stata segnalata in seguito a notevoli riduzioni di  farmaci  anti-
Parkinson. Se dopo aver sospeso Tasmar dovessero comparire i sintomi,
il  medico deve prendere in considerazione l'incremento della dose di
levodopa del paziente. La  sindrome  maligna  da  neurolettici  e  la
sindrome serotoninergica potrebbero essere correlate e quindi farmaci
che aumentino l'attivita' serotoninergica cerebrale potrebbero essere
responsabili di questa sintomatologia.
Interazione  con  la benserazide: a causa di una interazione tra alte
dosi di benserazide e tolcapone (che risulta in un ulteriore  aumento
dei  livelli  di  benserazide), il sanitario deve essere attento alla
comparsa di  eventi  avversi  dose-dipendenti,  fino  a  che  no  sia
acquisita  ulteriore  esperienza  (vedere anche Interazioni con altri
medicinali ed interazioni di qualsiasi altro genere - Sezione 4.5)
Inibitori delle MAO-A: Non sono  disponibili  dati  sull'associazione
tra  Tasmar ed inibitori delle MAO-A, quindi questa associazione deve
essere usata con cautela.
Intolleranza al lattosio: Ogni compressa contiene 15 mg di  lattosio;
e'  probabile  che  questa  quantita'  non sia sufficiente ad indurre
sintomi di intolleranza al lattosio.
Popolazioni particolari: Cautela  e'  richiesta  nel  trattamento  di
pazienti  con  grave  insufficienza epatica e renale (clearance della
creatinina <30 ml/min). Non sono  disponibili  informazioni  relative
alla tollerabilita' di tolcapone in queste popolazioni.
Insufficienza  epatica:  vedere Proprieta' farmacocinetiche - Sezione
5.2
Insufficienza renale: vedere Proprieta'  farmacocinetiche  -  Sezione
5.2
4.5 Interazioni con altri medicinali e interazioni di qualsiasi altro
genere
Legame  con  le proteine: Anche se il tolcapone si lega in gran parte
alle  proteine  plasmatiche,  studi  in   vitro   indicano   che,   a
concentrazioni  terapeutiche,  tolcapone  non spiazza il warfarin, la
tolbutamide, digitossina e fenitoina dai loro siti di legame.
Farmaci  metabolizzati   dalle   catecol-O-metiltransferasi   (COMT):
Tolcapone    puo'   influenzare   la   farmacocinetica   di   farmaci
metabolizzati  dalle  COMT.  Non  si  sono  osservati  effetti  sulla
farmacocinetica  della  carbidopa,  substrato  delle  COMT.  E' stata
osservata una interazione con la benserazide, che potrebbe portare ad
un aumento del livello della benserazide e del suo metabolita attivo.
L'importanza dell'effetto era dipendente dalla dose  di  benserazide.
Le   concentrazioni   plasmatiche   di  benserazide,  osservate  dopo
l'associazione di tolcapone e 25 mg  di  benserazide/levodopa,  erano
ancora  all'interno  dell'intervallo  di valori osservati con la sola
somministrazione  di  benserazide/levodopa.   D'altra   parte,   dopo
l'associazione  di  50  mg  di  benserazide/levodopa  e tolcapone, le
concentrazioni plasmatiche di benserazide  potevano  salire  sopra  i
livelli   normalmente  osservati  con  la  sola  somministrazione  di
levodopa/benserazide.  Non  sono  stati  valutati  gli  effetti   del
tolcapone  sulla farmacocinetica di altri farmaci metabolizzati dalle
COMT  quali  (alfa)-metildopa,  dobutamina,  apomorfina, adrenalina e
isoprenalina. Il sanitario dovra' essere  attento  alla  comparsa  di
eventi  avversi causati dal potenziale aumento dei livelli plasmatici
di questi farmaci, quando somministrati con Tasmar.
Effetto del tolcapone sul metabolismo di altri farmaci: A causa della
sua affinita' in vitro nei riguardi del citocromo CYP2C9 in vitro, il
tolcapone puo' interferire con  farmaci  come  la  tolbutamide  e  il
warfarin,  la  cui clearance dipende da questa via metabolica. In uno
studio  di  interazione,  il  tolcapone   non   ha   influenzato   la
farmacocinetica  della  tolbutamide.  Per questo motivo sembrano poco
probabili  interazioni  clinicamente  rilevanti  che  coinvolgono  il
citocromo CYP2C9.
Essendo  limitata  l'informazione  clinica relativa alla combinazione
warfarin  -  tolcapone,  occorre   monitorare   i   parametri   della
coagulazione ematica quando si associano questi due farmaci.
Il  tolcapone non ha modificato la farmacocinetica della desipramina,
nonostante che la principale via metabolica per  entrambi  i  farmaci
sia la glucuronidazione.
Farmaci  che  aumentano  i  livelli  delle catecolamine: Il tolcapone
interferisce  con  il  metabolismo  delle  catecolamine;  per  questo
motivo,  teoricamente,  sono  possibili interazioni con altri farmaci
che modificano i livelli delle catecolamine.
Il  tolcapone  non  ha  modificato  l'attivita'   dell'efedrina,   un
simpaticomimetico  indiretto,  sui  parametri  emodinamici oppure sui
livelli plasmatici delle catecolamine, sia sotto sforzo che a riposo.
Dato che il tolcapone non  influenza  il  profilo  di  tollerabilita'
dell'efedrina,   e'   possibile   somministrare   questi  farmaci  in
associazione.
Quando Tasmar e' stato somministrato insieme a  levodopa/carbidopa  e
desipramina,   non  vi  sono  state  variazioni  significative  della
pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e della  concentrazione
plasmatica  della  desipramina:  nel  complesso,  la  frequenza degli
effetti collaterali e' risultata aumentare lievemente. Questi  eventi
erano  previsti  sulla base degli effetti collaterali noti di ciascun
singolo farmaco. Percio'  richiede  cautela  la  somministrazione  di
potenti  inibitori  della  ricaptazione  della  noradrenalina come la
desipramina, maprotilina o venlafaxina a pazienti affetti  dal  morbo
di Parkinson in terapia con Tasmar e preparazioni a base di levodopa.
Negli  studi  clinici,  i  pazienti trattati con Tasmar, unitamente a
preparazioni a base di levodopa, hanno mostrato  effetti  collaterali
simili  indipendentemente dal fatto che ricevessero o meno selegilina
(inibitore della MAO-B).
4.6 Uso durante la gravidanza e l'allattamento
Gravidanza: Un effetto embriotossico e' stato osservato, nel ratto  e
nel  coniglio,  dopo somministrazione di tolcapone (vedere anche Dati
preclinici di sicurezza - Sezione 5.3.).
Non vi e' esperienza riguardo l'uso di Tasmar in donne in gravidanza.
Per questo  motivo,  Tasmar  deve  essere  somministrato  durante  la
gravidanza soltanto se il possibile beneficio per la madre giustifica
il potenziale rischio per il feto.
Allattamento:  Studi  sull'animale  indicano  che  il tolcapone viene
escreto nel latte materno.
La  sicurezza  del  tolcapone  nel  lattante  non e' nota; per questo
motivo le donne non devono allattare durante la terapia con Tasmar.
4.7 Effetti sulla capacita' di guidare e sull'uso di macchine
Dagli studi clinici, Tasmar non risulta influenzare negativamente  la
capacita'  del  paziente  di  guidare  veicoli  o  di usare macchine.
Tuttavia, i pazienti devono essere informati che la loro capacita' di
guida di veicoli o di uso di macchine  puo'  essere  compromessa  dai
sintomi della malattia di Parkinson.
4.8 Effetti indesiderati
Gli effetti collaterali piu' spesso osservati nei pazienti in terapia
con  Tasmar e che si sono manifestati piu' frequentemente rispetto ai
pazienti  trattati  con  placebo  sono  stati:  discinesia,   nausea,
disturbi del sonno, anoressia e diarrea.
Nel corso degli studi clinici con Tasmar, l'unico effetto collaterale
che  conduceva comunemente all'interruzione della terapia e' stata la
diarrea (vedere anche Speciali avvertenze ed opportune precauzioni di
impiego - Sezione 4.4)
A seguito della riduzione del dosaggio o interruzione del trattamento
con Tasmar ed altri farmaci dopaminergici  concomitanti,  sono  stati
riportati  casi  isolati  di  pazienti con sintomatologia da sospetta
Sindrome neurolettica maligna (vedere anche  Speciali  avvertenze  ed
opportune precauzioni di impiego - Sezione 4.4)
Aumenti dell'alanina aminotransferasi (ALT) di tre volte piu' elevati
del  limite  superiore  di  normalita'  (ULN)  sono  stati registrati
nell'1% dei pazienti trattati con Tasmar 100 mg tre volte al  giorno,
e  nel 3% dei pazienti trattai con 200 mg tre volte al giorno. Questi
aumenti sono comparsi solitamente entro  6-12  settimane  dall'inizio
della  terapia  e  non  erano associati a segni o sintomi clinici. In
circa la meta' dei casi i livelli delle transaminasi  sono  ritornati
spontaneamente  al  valore  di pretrattamento mentre i pazienti hanno
continuato il loro trattamento con Tasmar. Nella rimanente parte  dei
pazienti,  interrompendo il trattamento, i livelli delle transaminasi
sono ritornati ai valori di pretrattamento.
Discromia delle urine: Tolcapone e i suoi metaboliti sono  di  colore
giallo  e  possono  causare  una accentuazione del colore dell'urina,
priva di significato patologico.
L'esperienza con Tasmar  ottenuta  con  studi  randomizzati,  placebo
controllati,  in  parallelo  in  pazienti  con  Morbo di Parkinson e'
mostrata nella tabella seguente, in  cui  sono  elencati  gli  eventi
avversi, potenzialmente correlati al Tasmar.
Elenco  degli  eventi  avversi  potenzialmente  correlati al Tasmar e
incidenza negli studi di fase III controllati con placebo:
_____________________________________________________________________
                                                 100 mg     200 mg
                                       Placebo  Tolcapone  Tolcapone
Eventi avversi                          N=298     N=296      N=298
                                         (%)       (%)        (%)
_____________________________________________________________________
* Discinesie                            19,8       41,9       51,3
* Nause                                 17,8       30,4       34,9
* Disturbi del sonno                    18,1       23,6       24,8
* Distonia                              17,1       18,6       22,1
* Sogni in eccesso                      17,1       21,3       16,4
* Anoressia                             12,8       18,9       22,8
* Sintomi legati all'ortostasi          13,8       16,6       16,8
* Sonnolenza                            13,4       17,9       14,4
  Diarrea                                7,7       15,5       18,1
  Capogiri                               9,7       13,2        6,4
* Disorientamento                        8,7       10,5       10,4
  Cefalea                                7,4        9,8       11,4
* Allucinazioni                          5,4        8,4       10,4
* Vomito                                 3,7        8,4        9,7
  Costipazione                           5,0        6,4        8,4
  Infezioni delle alte vie respiratorie  3,4        4,7        7,4
  Sudorazione eccessiva                  2,3        4,4        7,4
  Xerostomia                             2,3        4,7        6,4
  Dolore Addominale                      2,7        4,7        5,7
* Sincope                                2,7        4,1        5,0
  Discromia delle urine                  0,7        2,4        7,4
  Dispepsia                              1,7        4,1        3,0
  Influenza                              1,7        3,0        4,0
  Dolore toracico                        1,3        3,4        1,0
  Ipocinesia                             0,7        0,7        2,7
_____________________________________________________________________
          * sintomi potenzialmente indotti da levodopa
4.9 Sovradosaggio
La  dose  piu'  elevata  di  tolcapone somministrata nell'uomo, con o
senza l'associazione di levodopa, e' stata di 800  mg  tre  volte  al
giorno,  in  uno  studio  della  durata di una settimana in volontari
anziani sani. Le concentrazioni  di  picco  plasmatico  di  tolcapone
raggiunte  con questa dose sono stati in media pari a 30 (micron)g/ml
(mentre sono state rispettivamente di 3 e 6 (micron)g/ml con 100 mg e
200 mg di tolcapone). Sono stati  segnalati  sintomi,  quali  nausea,
vomito  e capogiri, particolarmente nella terapia di associazione con
levodopa.
In base a studi preclinici sull'animale, la concentrazione plasmatica
letale di tolcapone e'  superiore  a  100  (micron)g/ml.  Difficolta'
respiratorie  sono  state  osservate  nel  ratto  con  dosi  elevate,
somministrate per via orale (gavage) e per via endovenosa, e nel cane
in seguito alla somministrazione rapida per via endovenosa.
Trattamento del sovradosaggio: Si consiglia il  ricovero  ospedaliero
in  caso  di  sovradosaggio. Mettere in atto i provvedimenti generali
atti a preservare le funzioni vitali.  Sulla  base  delle  proprieta'
fisico-chimiche del composto, l'emodialisi e' probabilmente di scarso
beneficio.
5.  PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
Il tolcapone e' un inibitore selettivo e reversibile delle catecol-O-
metiltransferasi  (COMT), attivo dopo somministrazione per via orale.
Somministrato contemporaneamente a levodopa e ad un  inibitore  della
decarbossilasi  degli  aminoacidi  aromatici  (AADC-I),  favorisce la
stabilizzazione dei livelli  plasmatici  di  levodopa,  riducendo  il
metabolismo  di quest'ultima a 3-metossi-4-idrossi-L-fenilalanina (3-
OMD).
Nei pazienti affetti da morbo di Parkinson elevati livelli plasmatici
di 3-OMD sono stati associati ad una scarsa risposta  alla  levodopa.
Il tolcapone riduce in maniera considerevole la formazione di 3-OMD.
5.1 Proprieta' farmacodinamiche
Categoria   farmacoterapeutica:  farmaco  antiparkinson,  codice  ATC
N04BX01
Farmacologia clinica:
Gli studi eseguiti su volontari sani hanno mostrato che il tolcapone,
somministrato per via orale, inibisce in modo reversibile l'attivita'
dell'enzima  COMT   eritrocitario.   L'inibizione   e'   strettamente
correlata  alla concentrazione plasmatica di tolcapone. Con 200 mg di
tolcapone,  la   massima   inibizione   dell'attivita'   delle   COMT
eritrocitarie  e'  in media superiore all'80%. Con un dosaggio pari a
200 mg di tolcapone tre volte al giorno, l'inibizione  dell'attivita'
delle  COMT eritrocitarie e', alle concentrazioni plasmatiche minime,
attorno al 30 - 45% senza sviluppo di tolleranza.
A  seguito  della  sospensione  di  tolcapone,  si  e'  osservato  un
transitorio aumento dell'attivita' delle COMT eritrocitarie, rispetto
ai   livelli  di  attivita'  pre-trattamento.  Tuttavia,  uno  studio
condotto su pazienti affetti da morbo  di  Parkinson,  ha  confermato
che,  a  seguito  dell'interruzione  del trattamento, non vi e' stata
alcuna variazione significativa della farmacocinetica della  levodopa
o  della  risposta  del  paziente  alla levodopa rispetto a prima del
trattamento.
Quando Tasmar viene  somministrato  in  combinazione  alla  levodopa,
aumenta  di circa due volte la biodisponibilita' relativa (AUC) della
levodopa. Cio' e' conseguente ad un decremento della clearance  della
L-dopa  che  risulta in un prolungamento dell'emivita di eliminazione
terminale (t1/2beta) della levodopa. In genere ne' la  concentrazione
plasmatica  media  di  picco  della  levodopa  (Cmax)  ne'  il  tempo
necessario per raggiungerla (tmax) hanno subito variazioni. L'effetto
desiderato  si  manifesta  dopo  la  prima  somministrazione.   Studi
condotti   in  volontari  sani  e  in  pazienti  parkinsoniani  hanno
confermato che l'effetto massimo si ottiene  con  100  -  200  mg  di
tolcapone.  Il  tolcapone, somministrato in associazione a levodopa e
ad un  inibitore  della  decarbossilasi  (benserazide  o  carbidopa),
provoca  una  riduzione  considerevole  e dose-dipendente dei livelli
plasmatici della 3-OMD.
L'effetto indotto da tolcapone sulla farmacocinetica  della  levodopa
e'  analogo  per  tutte  le  formulazioni  di  levodopa/benserazide e
levodopa/carbidopa: esso e' indipendente dalla dose di levodopa,  dal
rapporto quantitativo tra levodopa e AADC-I (benserazide o carbidopa)
e dall'uso di formulazioni a rilascio controllato.
Studi clinici:
Gli  studi  clinici  hanno  evidenziato,  nei  pazienti  trattati con
Tasmar, una significativa riduzione della durata del periodo OFF pari
al 20% - 30% circa, ed un aumento analogo della  durata  del  periodo
ON,  parallelamente  ad  una  riduzione della gravita' dei sintomi in
pazienti fluttuanti. Anche  la  valutazione  globale  dell'efficacia,
eseguita  dal  responsabile  dello  studio  clinico,  ha  mostrato un
miglioramento significativo.
In uno studio clinico in pazienti privi di  fluttuazioni  motorie  da
deterioramento  di  fine  dose,  Tasmar  e'  stato significativamente
superiore al placebo nel migliorare la  funzionalita'  motoria  e  la
capacita' di attendere alle abituali occupazioni.
5.2 Proprieta' farmacocinetiche
A  dosi  terapeutiche,  la farmacocinetica del tolcapone e' lineare e
indipendente dalla concomitante somministrazione  di  levodopa/AADC-I
(benserazide o carbidopa).
Assorbimento:  Tolcapone  viene assorbito rapidamente con un tempo di
comparsa  del  picco  plasmatico  (tmax)   di   circa   2   ore.   La
biodisponibilita'  assoluta della somministrazione orale e' circa del
65%. Non vi e' accumulo con la posologia di 100 o 200 mg di tolcapone
tre volte al giorno. A queste dosi, la  Cmax  e'  rispettivamente  di
circa 3 (micron)g/ml e 6 (micron)g/ml. L'assunzione di cibo ritarda e
riduce  l'assorbimento di tolcapone, ma la biodisponibilita' relativa
di una dose di tolcapone assunta assieme ad un pasto rimane  dell'80-
90%.
Distribuzione:  Il  volume  di  distribuzione  del tolcapone (Vss) e'
basso (9 litri). Il tolcapone non si  distribuisce  diffusamente  nei
tessuti,  a  causa  del  forte  legame  con  le  proteine plasmatiche
(>99,9%). Esperimenti in vitro hanno dimostrato che il  tolcapone  si
lega principalmente all'albumina sierica.
Metabolismo/Eliminazione:  Il  tolcapone  viene  metabolizzato  quasi
completamente prima di essere escreto nelle urine, dove si  trova  in
forma  immodificata soltanto in minima percentuale (0,5% della dose).
La  principale  via  di  metabolizzazione   del   tolcapone   e'   la
coniugazione  con  formazione del suo glucuronide, farmacologicamente
inattivo. Inoltre, la molecola viene metilata dalle COMT a 3-O-metil-
tolcapone e metabolizzato dal citocromo P450 3A4 E P450 2A6 ad alcool
primario (idrossilazione del gruppo metilico), che viene  in  seguito
ossidato  ad acido carbossilico. La riduzione ad amina corrispondente
cosi' come la conseguente N-acetilazione  avviene  in  minor  misura.
Dopo  somministrazione orale, il 60% dei prodotti di metabolizzazione
del farmaco sono eliminati con l'urina ed il 40% con le feci.
Il tolcapone  e'  un  farmaco  a  basso  coefficiente  di  estrazione
(coefficiente  di  estrazione  =  0,15)  con  una clearance sistemica
moderata, di circa 7 1/h. Il t1/2(beta) del tolcapone e' di  circa  2
ore.
Insufficienza  epatica:  Uni  studio  in  pazienti  con insufficienza
epatica ha mostrato che una moderata malattia epatica  non  cirrotica
no  modifica  la  farmacocinetica di tolcapone. tuttavia, in pazienti
con cirrosi epatica moderata, la clearance del tolcapone  libero  era
ridotta  di  circa  il  50%.  Questa  riduzione  puo'  determinare un
incremento della concentrazione media  del  farmaco  libero  pari  al
doppio (vedi Posologia - Sezione 4.2).
Insufficienza renale: La farmacocinetica di tolcapone in pazienti con
insufficienza  renale  non  e' stata studiata. Comunque, la relazione
tra la farmacocinetica di tolcapone e la  funzione  renale  e'  stata
studiata  con  i dati di farmacocinetica della popolazione, nel corso
di studi clinici. Dati da piu' di 400 pazienti hanno confermato,  con
un  largo  spettro  di  valori  di clearance della creatinina (30-130
ml/min) che la farmacocinetica del tolcapone non e' influenzata dalla
funzionalita' renale. Cio' puo' essere spiegato dal  fatto  che  solo
una  frazione  insignificante  del  tolcapone immodificato e' escreta
nelle urine, e il principale  metabolita,  tolcapone-glucuronide,  e'
escreto sia con le urine che con la bile (feci).
5.3 Dati preclinici di sicurezza
Carcinogenesi,  Mutagenesi: Durante uno studio di carcinogenesi della
durata di 24 mesi, il 3% e 5%, rispettivamente, dei ratti nei  gruppi
per  le dosi medie ed alte ha mostrato delle neoplasie renali di tipo
epiteliale  (adenomi  o  carcinomi).  Tali   neoplasie   sono   state
considerate  dovute  alla  necrosi  di  una  singola  cellula e dalla
prolungata  riparazione come conseguenza del cronico danno cellulare,
nel tubulo prossimale.  I  primi  segni  di  tossicita'  cellulare  a
livello  del  tubulo  prossimale sono stati osservati nello studio di
tossicita' nel ratto  della  durata  di  12  mesi,  a  concentrazioni
plasmatiche  AUC  circa  10  volte piu' grandi di quelle in pazienti.
Nessuna evidenza di tossicita' renale e' stata osservata  nel  gruppo
di  ratti  trattati  a  basse  dosi,  nello  studio di carcinogenesi,
equivalente ad almeno due volte la AUC terapeutica. Non si sono avute
simili osservazioni a livello renale in uno studio  di  carcinogenesi
nel  topo, od in uno studio di tossicita' nel cane della durata di 12
mesi, con concentrazioni plasmatiche almeno sei e sette  volte  sopra
le concentrazioni terapeutiche, rispettivamente.
Una  aumentata incidenza di adenocarcinomi uterini e' stata osservata
in uno studio di carcinogenesi nel ratto, nel  gruppo  a  dose  alta.
Cio'  e'  molto  probabilmente  dovuto  ad  un'azione farmacodinamica
risultante  in  una  ridotta  secrezione  di  prolattina  ed  in  una
dominanza estrogenica. Il meccanismo e' specifico del ratto.
Una  completa  serie di studi di mutagenesi non ha evidenziato alcuna
genotossicita' per tolcapone.
Tossicita' riproduttiva: Tolcapone da solo non ha mostrato un effetto
teratogeno o rilevanti effetti sulla fertilita'. Sono stati osservati
riassorbimento,  riduzione  del  numero  di  piccoli   per   nidiata,
riduzione  della  performance  nelle  prove  di  apprendimento  per i
piccoli di  ratto  femmina,  a  dosi  associate  con  una  tossicita'
nell'animale  gravido.  Nel  coniglio,  e' stato osservato un effetto
abortivo.
6.  INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Nucleo della compressa: calcio fosfato bibasico  (anidro),  cellulosa
microcristallina,  polivinilpirrolidone  K30,  sodio amido glicolato,
lattosio, talco, magnesio stearato.
Lacca di rivestimento: metilidrossipropilcellulosa, talco, ossido  di
ferro  giallo  (E  172),  etilcellulosa,  titanio  biossido  (E 171),
triacetina, sodio laurilsolfato.
6.2 Incompatibilita'
Non pertinente.
6.3 Periodo di validita'
3 anni
6.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Non pertinente.
6.5 Natura e contenuto della confezione
Tasmar e' disponibile in blister di PVC/PE/PVDC (confezioni da  30  e
60 compresse ed in flaconi di vetro (confezione da 100 compresse).
6.6 Istruzioni per l'impiego e la manipolazione, e per l'eliminazione
    del  medicinale  non  utilizzato  o  dei rifiuti derivati da tale
    medicinale (se necessario)
Non pertinente.
7.  TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Roche Registration Ltd.,
40 Broadwater Road,
Welwyn Garden City,
Hertfordshire,
AL7 3AY,
United Kingdom
8.  NUMERI DI ISCRIZIONE NEL REGISTRO COMUNITARIO DEI MEDICINALI
EU/1/97/044/004-6
9.  DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
27 agosto 1997
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO