ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Tasmar 100 mg 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Tasmar 100 mg si presenta sotto forma di compresse rivestite da film, contenenti 100 mg di tolcapone 3. FORMA FARMACEUTICA Tasmar 100 mg e' una compressa rivestita da film di colore da giallo pallido a giallo chiaro, esagonale, biconvessa. Su una superficie e' inciso "ROCHE" e "100". 4. INFORMAZIONI CLINICHE Poiche' Tasmar e' da utilizzarsi solo in associazione con levodopa/benserazide e levodopa/carbidopa, le informazioni relative alla prescrizione di queste preparazioni contenenti levodopa sono anche valide quando queste preparazioni sono utilizzate insieme a Tasmar. 4.1 Indicazioni terapeutiche Tasmar e' indicato in terapia di associazione con levodopa/benserazide e levodopa/carbidopa in pazienti affetti da morbo di Parkinson, che non possono essere stabilizzati con tali terapie, specialmente pazienti fluttuanti con fenomeno da deterioramento di fine dose. 4.2 Posologia e modo di somministrazione Modalita' di somministrazione Tasmar viene somministrato per via orale tre volte al giorno. La prima dose giornaliera di Tasmar deve essere assunta insieme alla prima dose giornaliera della preparazione contenente levodopa e le dosi successive devono essere somministrate a distanza di circa 6 e 12 ore dalla prima dose. Tasmar puo' essere assunto ai pasti o lontano dai pasti (vedere Proprieta' farmacocinetiche - Sezione 5.2). Le compresse di Tasmar sono rivestite da film e devono essere deglutite intere perche' tolcapone ha un sapore amaro. Tasmar puo' essere associato a tutte le formulazioni di levodopa/benserazide e di levodopa/carbidopa (vedere anche Interazioni con altri farmaci ed interazioni di qualsiasi altro genere - Sezione 4.5). Posologia La terapia con Tasmar deve essere iniziata con 100 mg tre volte al giorno. Negli studi clinici, la maggior parte dei pazienti trattati con dosi giornaliere di levodopa superiori a 600 mg e dei pazienti con discinesie di entita' moderata o grave, hanno richiesto una riduzione della dose giornaliera di levodopa. Iniziando la terapia con Tasmar, la decisione se diminuire la posologia di levodopa va presa tenendo in considerazione questi fattori e la sensibilita' del paziente alle variazioni di dosaggio delle preparazioni di levodopa. Negli studi clinici la riduzione media della dose giornaliera di levodopa e' stata del 30% circa in quei pazienti che hanno richiesto un aggiustamento della dose di levodopa. Durante il trattamento con Tasmar, la dose di levodopa assunta dal paziente deve essere aggiustata in modo da ottimizzare il beneficio clinico della terapia di associazione. Una volta stabilizzata la dose di levodopa, se sulla base del parere del medico, si puo' prevedere un ulteriore beneficio clinico senza effetti collaterali dopaminergici limitanti, si puo' provare ad aumentare la dose di Tasmar a 200 mg tre volte al giorno. Dopo avere aumentato la dose di Tasmar a 200 mg tre volte al giorno, puo' essere necessaria una ulteriore riduzione della dose di levodopa. La dose terapeutica massima di 200 mg tre volte al giorno non deve essere superata poiche' non c'e' evidenza di un'efficacia clinica aggiuntiva a dosi piu' alte. Pazienti con insufficienza renale o epatica: (vedere anche Proprieta' farmacocinetiche - Sezione 5.2.). Nei pazienti affetti da insufficienza epatica moderata la dose di Tasmar non deve essere portata a 200 mg tre volte al giorno. Non e' richiesto alcun adattamento posologico nei pazienti con insufficienza renale lieve o moderata (clearance della creatinina maggiore o uguale a 30 ml/min). 4.3 Controindicazioni Tasmar e' controindicato in quei pazienti con ipersensibilita' nota al tolcapone o ad altri suoi componenti. Tasmar non deve essere somministrato in associazione con inibitori non selettivi delle monoamminoossidasi (MAO) (per esempio fenelzina e tranilcipromina). L'associazione di inibitori delle MAO-A e delle MAO-B e' equivalente all'inibizione non selettiva delle MAO, quindi essi non devono essere somministrati insieme a Tasmar e preparazioni contenenti Levodopa. Gli inibitori selettivi delle MAO-B, non devono essere utilizzati a dosi piu' alte di quella raccomandata (ad esempio 10 mg al giorno per la selegilina), quando associati al Tasmar (vedere anche Interazioni con altri medicinali ed interazioni di qualsiasi altro genere - Sezione 4.5). 4.4 Speciali avvertenze e opportune precauzioni d'impiego Discinesia, nausea ed altri effetti collaterali associati alla terapia con levodopa: i pazienti possono avere una esacerbazione degli effetti collaterali associati alla terapia con levodopa. Questi effetti possono spesso essere mitigati diminuendo la dose di levodopa (vedere Posologia - Sezione 4.2). Diarrea: Negli studi clinici, la diarrea si e' sviluppata nel 16% e 18% dei pazienti che hanno ricevuto rispettivamente Tasmar 100 mg e 200 mg, in confronto all'8% dei pazienti che hanno ricevuto placebo. La diarrea associata a Tasmar iniziava solitamente 2-4 mesi dopo l'inizio del trattamento. La diarrea ha condotto alla sospensione del trattamento da parte del 5% e 6% dei pazienti trattati rispettivamente con Tasmar 100 mg e 200 mg, in confronto all'1% dei pazienti che ricevono placebo. Aumento delle transaminasi epatiche: Si raccomanda di valutare le transaminasi epatiche prima di iniziare la terapia con Tasmar e mensilmente per i primi 6 mesi. Se si decide di continuare la terapia, nonostante l'aumento delle transaminasi occorre un monitoraggio completo e piu' frequente della funzionalita' epatica. La terapia deve essere interrotta se il livello delle ALT supera di 5 volte il limite superiore di normalita' o se subentra un ittero conclamato. Sindrome maligna da neurolettici: Questa sindrome e' caratterizzata da rigidita', febbre elevata e da alterazioni dello stato di coscienza, con un aumento della creatinin fosfochinasi sierica (CPK). E' stata segnalata in seguito a notevoli riduzioni di farmaci anti- Parkinson. Se dopo aver sospeso Tasmar dovessero comparire i sintomi, il medico deve prendere in considerazione l'incremento della dose di levodopa del paziente. La sindrome maligna da neurolettici e la sindrome serotoninergica potrebbero essere correlate e quindi farmaci che aumentino l'attivita' serotoninergica cerebrale potrebbero essere responsabili di questa sintomatologia. Interazione con la benserazide: a causa di una interazione tra alte dosi di benserazide e tolcapone (che risulta in un ulteriore aumento dei livelli di benserazide), il sanitario deve essere attento alla comparsa di eventi avversi dose-dipendenti, fino a che no sia acquisita ulteriore esperienza (vedere anche Interazioni con altri medicinali ed interazione di qualsiasi altro genere - Sezione 4.5) Inibitori delle MAO-A: Non sono disponibili dati sull'associazione tra Tasmar ed inibitori delle MAO-A, quindi questa associazione deve essere usata con cautela. Intolleranza al lattosio: Ogni compressa contiene 7,5 mg di lattosio; e' probabile che questa quantita' non sia sufficiente ad indurre sintomi di intolleranza al lattosio. Popolazioni particolari: Cautela e' richiesta nel trattamento di pazienti con grave insufficienza epatica e renale (clearance della creatinina <30 ml/min). Non sono disponibili informazioni relative alla tollerabilita' di tolcapone in queste popolazioni. Insufficienza epatica: vedere Proprieta' farmacocinetiche - Sezione 5.2 Insufficienza renale: vedere Proprieta' farmacocinetiche - Sezione 5.2 4.5 Interazioni con altri medicinali e interazioni di qualsiasi altro genere Legame con le proteine: Anche se il tolcapone si lega in gran parte alle proteine plasmatiche, studi in vitro indicano che, a concentrazioni terapeutiche, tolcapone non spiazza il warfarin, la tolbutamide, digitossina e fenitoina dai loro siti di legame. Farmaci metabolizzati dalle catecol-O-metiltransferasi (COMT): Tolcapone puo' influenzare la farmacocinetica di farmaci metabolizzati dalle COMT. Non si sono osservati effetti sulla farmacocinetica della carbidopa, substrato delle COMT. E' stata osservata una interazione con la benserazide, che potrebbe portare ad un aumento del livello della benserazide e del suo metabolita attivo. L'importanza dell'effetto era dipendente dalla dose di benserazide. Le concentrazioni plasmatiche di benserazide, osservate dopo l'associazione di tolcapone e 25 mg di benserazide/levodopa, erano ancora all'interno dell'intervallo di valori osservati con la sola somministrazione di benserazide/levodopa. D'altra parte, dopo l'associazione di 50 mg di benserazide/levodopa e tolcapone, le concentrazioni plasmatiche di benserazide potevano salire sopra i livelli normalmente osservati con la sola somministrazione di levodopa/benserazide. Non sono stati valutati gli effetti del tolcapone sulla farmacocinetica di altri farmaci metabolizzati dalle COMT quali (alfa)-metildopa, dobutamina, apomorfina, adrenalina e isoprenalina. Il sanitario dovra' essere attento alla comparsa di eventi avversi causati dal potenziale aumento dei livelli plasmatici di questi farmaci, quando somministrati con Tasmar. Effetto del tolcapone sul metabolismo di altri farmaci: A causa della sua affinita' in vitro nei riguardi del citocromo CYP2C9 in vitro, il tolcapone puo' interferire con farmaci come la tolbutamide e il warfarin, la cui clearance dipende da questa via metabolica. In uno studio di interazione, il tolcapone non ha influenzato la farmacocinetica della tolbutamide. per questo motivo sembrano poco probabili interazioni clinicamente rilevanti che coinvolgono il citocromo CYP2C9. Essendo limitata l'informazione clinica relativa alla combinazione warfarin - tolcapone, occorre monitorare i parametri della coagulazione ematica quando si associano questi due farmaci. Il tolcapone non ha modificato la farmacocinetica della desipramina, nonostante che la principale via metabolica per entrambi i farmaci sia la glucuronidazione. Farmaci che aumentano i livelli delle catecolamine: Il tolcapone interferisce con il metabolismo delle catecolamine; per questo motivo, teoricamente, sono possibili interazioni con altri farmaci che modificano i livelli delle catecolamine. Il tolcapone non ha modificato l'attivita' dell'efedrina, un simpaticomimetico indiretto, sui parametri emodinamici oppure sui livelli plasmatici delle catecolamine, sia sotto sforzo che a riposo. Dato che il tolcapone non influenza il profilo di tollerabilita' dell'efedrina, e' possibile somministrare questi farmaci in associazione. Quando Tasmar e' stato somministrato insieme a levodopa/carbidopa e desipramina, non vi sono state variazioni significative della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e della concentrazione plasmatica della desipramina: nel complesso, la frequenza degli effetti collaterali e' risultata aumentare lievemente. Questi eventi erano previsti sulla base degli effetti collaterali noti di ciascun singolo farmaco. Percio' richiede cautela la somministrazione di potenti inibitori della ricaptazione della noradrenalina come la desipramina, maprotilina o venlafaxina a pazienti affetti dal morbo di Parkinson in terapia con Tasmar e preparazioni a base di levodopa. Negli studi clinici, i pazienti trattati con Tasmar, unitamente a preparazioni a base di levodopa, hanno mostrato effetti collaterali simili indipendentemente dal fatto che ricevessero o meno selegilina (inibitore della MAO-B). 4.6 Uso durante la gravidanza e l'allattamento Gravidanza: Un effetto embriotossico e' stato osservato, nel ratto e nel coniglio, dopo somministrazione di tolcapone (vedere anche Dati preclinici di sicurezza - Sezione 5.3). Non vi e' esperienza riguardo l'uso di Tasmar in donne in gravidanza. Per questo motivo, Tasmar deve essere somministrato durante la gravidanza soltanto se il possibile beneficio per la madre giustifica il potenziale rischio per il feto. Allattamento: Studi sull'animale indicano che il tolcapone viene escreto nel latte materno. La sicurezza del tolcapone nel lattante non e' nota; per questo motivo le donne non devono allattare durante la terapia con Tasmar. 4.7 Effetti sulla capacita' di guidare e sull'uso di macchine Dagli studi clinici, Tasmar non risulta influenzare negativamente la capacita' del paziente di guidare veicoli o di usare macchine. Tuttavia, i pazienti devono essere informati che la loro capacita' di guida di veicoli o di uso di macchine puo' essere compromessa dai sintomi della malattia di Parkinson. 4.8 Effetti indesiderati Gli effetti collaterali piu' spesso osservati nei pazienti in terapia con Tasmar e che si sono manifestati piu' frequentemente rispetto ai pazienti trattati con placebo sono stati: discinesia, nausea, disturbi del sonno, anoressia e diarrea. Nel corso degli studi clinici con Tasmar, l'unico effetto collaterale che conduceva comunemente all'interruzione della terapia e' stata la diarrea (vedere anche Speciali avvertenze ed opportune precauzioni di impiego - Sezione 4.4) A seguito della riduzione del dosaggio o interruzione del trattamento con Tasmar ed altri farmaci dopaminergici concomitanti, sono stati riportati casi isolati di pazienti con sintomatologia da sospetta Sindrome neurolettica maligna (vedere anche Speciali avvertenze ed opportune precauzioni di impiego - Sezione 4.4) Aumenti dell'alanina aminotransferasi (ALT) di tre volte piu' elevati del limite superiore di normalita' (ULN) sono stati registrati nell'1% dei pazienti trattati con Tasmar 100 mg tre volte al giorno, e nel 3% dei pazienti trattai con 200 mg tre volte al giorno. Questi aumenti sono comparsi solitamente entro 6-12 settimane dall'inizio della terapia e non erano associati a segni o sintomi clinici. In circa la meta' dei casi i livelli delle transaminasi sono ritornati spontaneamente al valore di pretrattamento mentre i pazienti hanno continuato il loro trattamento con Tasmar. Nella rimanente parte dei pazienti, interrompendo il trattamento, i livelli delle transaminasi sono ritornati ai valori di pretrattamento. Discromia delle urine: Tolcapone e i suoi metaboliti sono di colore giallo e possono causare una accentuazione del colore dell'urina, priva di significato patologico. L'esperienza con Tasmar ottenuta con studi randomizzati, placebo controllati, in parallelo in pazienti con Morbo di Parkinson e' mostrata nella tabella seguente, in cui sono elencati gli eventi avversi, potenzialmente correlati al Tasmar. Elenco degli eventi avversi potenzialmente correlati al Tasmar e incidenza negli studi di fase III controllati con placebo: _____________________________________________________________________ 100 mg 200 mg Placebo Tolcapone Tolcapone Eventi avversi N=298 N=296 N=298 (%) (%) (%) _____________________________________________________________________ * Discinesie 19,8 41,9 51,3 * Nause 17,8 30,4 34,9 * Disturbi del sonno 18,1 23,6 24,8 * Distonia 17,1 18,6 22,1 * Sogni in eccesso 17,1 21,3 16,4 * Anoressia 12,8 18,9 22,8 * Sintomi legati all'ortostasi 13,8 16,6 16,8 * Sonnolenza 13,4 17,9 14,4 Diarrea 7,7 15,5 18,1 Capogiri 9,7 13,2 6,4 * Disorientamento 8,7 10,5 10,4 Cefalea 7,4 9,8 11,4 * Allucinazioni 5,4 8,4 10,4 * Vomito 3,7 8,4 9,7 Costipazione 5,0 6,4 8,4 Infezioni delle alte vie respiratorie 3,4 4,7 7,4 Sudorazione eccessiva 2,3 4,4 7,4 Xerostomia 2,3 4,7 6,4 Dolore Addominale 2,7 4,7 5,7 * Sincope 2,7 4,1 5,0 Discromia delle urine 0,7 2,4 7,4 Dispepsia 1,7 4,1 3,0 Influenza 1,7 3,0 4,0 Dolore toracico 1,3 3,4 1,0 Ipocinesia 0,7 0,7 2,7 _____________________________________________________________________ * sintomi potenzialmente indotti da levodopa 4.9 Sovradosaggio La dose piu' elevata di tolcapone somministrata nell'uomo, con o senza l'associazione di levodopa, e' stata di 800 mg tre volte al giorno, in uno studio della durata di una settimana in volontari anziani sani. Le concentrazioni di picco plasmatico di tolcapone raggiunte con questa dose sono stati in media pari a 30 (micron)g/ml (mentre sono state rispettivamente di 3 e 6 (micron)g/ml con 100 mg e 200 mg di tolcapone). Sono stati segnalati sintomi, quali nausea, vomito e capogiri, particolarmente nella terapia di associazione con levodopa. In base a studi preclinici sull'animale, la concentrazione plasmatica letale di tolcapone e' superiore a 100 (micron)g/ml. Difficolta' respiratorie sono state osservate nel ratto con dosi elevate, somministrate per via orale (gavage) e per via endovenosa, e nel cane in seguito alla somministrazione rapida per via endovenosa. Trattamento del sovradosaggio: Si consiglia il ricovero ospedaliero in caso di sovradosaggio. Mettere in atto i provvedimenti generali atti a preservare le funzioni vitali. Sulla base delle proprieta' fisico-chimiche del composto, l'emodialisi e' probabilmente di scarso beneficio. 5. PROPRIETA' FARMACOLOGICHE Il tolcapone e' un inibitore selettivo e reversibile delle catecol-O- metiltransferasi (COMT), attivo dopo somministrazione per via orale. Somministrato contemporaneamente a levodopa e ad un inibitore della decarbossilasi degli aminoacidi aromatici (AADC-I), favorisce la stabilizzazione dei livelli plasmatici di levodopa, riducendo il metabolismo di quest'ultima a 3-metossi-4-idrossi-L-fenilalanina (3- OMD). Nei pazienti affetti da morbo di Parkinson elevati livelli plasmatici di 3-OMD sono stati associati ad una scarsa risposta alla levodopa. Il tolcapone riduce in maniera considerevole la formazione di 3-OMD. 5.1 Proprieta' farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: farmaco antiparkinson, codice ATC N04BX01 Farmacologia clinica: Gli studi eseguiti su volontari sani hanno mostrato che il tolcapone, somministrato per via orale, inibisce in modo reversibile l'attivita' dell'enzima COMT eritrocitario. L'inibizione e' strettamente correlata alla concentrazione plasmatica di tolcapone. Con 200 mg di tolcapone, la massima inibizione dell'attivita' delle COMT eritrocitarie e' in media superiore all'80%. Con un dosaggio pari a 200 mg di tolcapone tre volte al giorno, l'inibizione dell'attivita' delle COMT eritrocitarie e', alle concentrazioni plasmatiche minime, attorno al 30 - 45% senza sviluppo di tolleranza. A seguito della sospensione di tolcapone, si e' osservato un transitorio aumento dell'attivita' delle COMT eritrocitarie, rispetto ai livelli di attivita' pre-trattamento. Tuttavia, uno studio condotto su pazienti affetti da morbo di Parkinson, ha confermato che, a seguito dell'interruzione del trattamento, non vi e' stata alcuna variazione significativa della farmacocinetica della levodopa o della risposta del paziente alla levodopa rispetto a prima del trattamento. Quando Tasmar viene somministrato in combinazione alla levodopa, aumenta di circa due volte la biodisponibilita' relativa (AUC) della levodopa. Cio' e' conseguente ad un decremento della clearance della L-dopa che risulta in un prolungamento dell'emivita di eliminazione terminale (t1/2beta) della levodopa. In genere ne' la concentrazione plasmatica media di picco della levodopa (Cmax) ne' il tempo necessario per raggiungerla (tmax) hanno subito variazioni. L'effetto desiderato si manifesta dopo la prima somministrazione. Studi condotti in volontari sani e in pazienti parkinsoniani hanno confermato che l'effetto massimo si ottiene con 100 - 200 mg di tolcapone. Il tolcapone, somministrato in associazione a levodopa e ad un inibitore della decarbossilasi (benserazide o carbidopa), provoca una riduzione considerevole e dose-dipendente dei livelli plasmatici della 3-OMD. L'effetto indotto da tolcapone sulla farmacocinetica della levodopa e' analogo per tutte le formulazioni di levodopa/benserazide e levodopa/carbidopa: esso e' indipendente dalla dose di levodopa, dal rapporto quantitativo tra levodopa e AADC-I (benserazide o carbidopa) e dall'uso di formulazioni a rilascio controllato. Studi clinici: Gli studi clinici hanno evidenziato, nei pazienti trattati con Tasmar, una significativa riduzione della durata del periodo OFF pari al 20% - 30% circa, ed un aumento analogo della durata del periodo ON, parallelamente ad una riduzione della gravita' dei sintomi in pazienti fluttuanti. Anche la valutazione globale dell'efficacia, eseguita dal responsabile dello studio clinico, ha mostrato un miglioramento significativo. In uno studio clinico in pazienti privi di fluttuazioni motorie da deterioramento di fine dose, Tasmar e' stato significativamente superiore al placebo nel migliorare la funzionalita' motoria e la capacita' di attendere alle abituali occupazioni. 5.2 Proprieta' farmacocinetiche A dosi terapeutiche, la farmacocinetica del tolcapone e' lineare e indipendente dalla concomitante somministrazione di levodopa/AADC-I (benserazide o carbidopa). Assorbimento: Tolcapone viene assorbito rapidamente con un tempo di comparsa del picco plasmatico (tmax) di circa 2 ore. La biodisponibilita' assoluta della somministrazione orale e' circa del 65%. Non vi e' accumulo con la posologia di 100 o 200 mg di tolcapone tre volte al giorno. A queste dosi, la Cmax e' rispettivamente di circa 3 (micron)g/ml e 6 (micron)g/ml. L'assunzione di cibo ritarda e riduce l'assorbimento di tolcapone, ma la biodisponibilita' relativa di una dose di tolcapone assunta assieme ad un pasto rimane dell'80- 90%. Distribuzione: Il volume di distribuzione del tolcapone (Vss) e' basso (9 litri). Il tolcapone non si distribuisce diffusamente nei tessuti, a causa del forte legame con le proteine plasmatiche (>99,9%). Esperimenti in vitro hanno dimostrato che il tolcapone si lega principalmente all'albumina sierica. Metabolismo/Eliminazione: Il tolcapone viene metabolizzato quasi completamente prima di essere escreto nelle urine, dove si trova in forma immodificata soltanto in minima percentuale (0,5% della dose). La principale via di metabolizzazione del tolcapone e' la coniugazione con formazione del suo glucuronide, farmacologicamente inattivo. Inoltre, la molecola viene metilata dalle COMT a 3-O-metil- tolcapone e metabolizzato dal citocromo P450 3A4 E P450 2A6 ad alcool primario (idrossilazione del gruppo metilico), che viene in seguito ossidato ad acido carbossilico. La riduzione ad amina corrispondente cosi' come la conseguente N-acetilazione avviene in minor misura. Dopo somministrazione orale, il 60% dei prodotti di metabolizzazione del farmaco sono eliminati con l'urina ed il 40% con le feci. Il tolcapone e' un farmaco a basso coefficiente di estrazione (coefficiente di estrazione = 0,15) con una clearance sistemica moderata, di circa 7 1/h. Il t1/2(beta) del tolcapone e' di circa 2 ore. Insufficienza epatica: Uno studio in pazienti con insufficienza epatica ha mostrato che una moderata malattia epatica non cirrotica non modifica la farmacocinetica di tolcapone. Tuttavia, in pazienti con cirrosi epatica moderata, la clearance del tolcapone libero era ridotta di circa il 50%. Questa riduzione puo' determinare un incremento della concentrazione media del farmaco libero pari al doppio (vedi Posologia - Sezione 4.2). Insufficienza renale: La farmacocinetica di tolcapone in pazienti con insufficienza renale non e' stata studiata. Comunque, la relazione tra la farmacocinetica di tolcapone e la funzione renale e' stata studiata con i dati di farmacocinetica della popolazione, nel corso di studi clinici. Dati da piu' di 400 pazienti hanno confermato, con un largo spettro di valori di clearance della creatinina (30-130 ml/min) che la farmacocinetica del tolcapone non e' influenzata dalla funzionalita' renale. Cio' puo' essere spiegato dal fatto che solo una frazione insignificante del tolcapone immodificato e' escreta nelle urine, e il principale metabolita, tolcapone-glucuronide, e' escreto sia con le urine che con la bile (feci). 5.3 Dati preclinici di sicurezza Carcinogenesi, Mutagenesi: Durante uno studio di carcinogenesi della durata di 24 mesi, il 3% e 5%, rispettivamente, dei ratti nei gruppi per le dosi medie ed alte ha mostrato delle neoplasie renali di tipo epiteliale (adenomi o carcinomi). Tali neoplasie sono state considerate dovute alla necrosi di una singola cellula e dalla prolungata riparazione come conseguenza del cronico danno cellulare, nel tubulo prossimale. I primi segni di tossicita' cellulare a livello del tubulo prossimale sono stati osservati nello studio di tossicita' nel ratto della durata di 12 mesi, a concentrazioni plasmatiche AUC circa 10 volte piu' grandi di quelle in pazienti. Nessuna evidenza di tossicita' renale e' stata osservata nel gruppo di ratti trattati a basse dosi, nello studio di carcinogenesi, equivalente ad almeno due volte la AUC terapeutica. Non si sono avute simili osservazioni a livello renale in uno studio di carcinogenesi nel topo, od in uno studio di tossicita' nel cane della durata di 12 mesi, con concentrazioni plasmatiche almeno sei e sette volte sopra le concentrazioni terapeutiche, rispettivamente. Una aumentata incidenza di adenocarcinomi uterini e' stata osservata in uno studio di carcinogenesi nel ratto, nel gruppo a dose alta. Cio' e' molto probabilmente dovuto ad un'azione farmacodinamica risultante in una ridotta secrezione di prolattina ed in una dominanza estrogenica. Il meccanismo e' specifico del ratto. Una completa serie di studi di mutagenesi non ha evidenziato alcuna genotossicita' per tolcapone. Tossicita' riproduttiva: Tolcapone da solo non ha mostrato un effetto teratogeno o rilevanti effetti sulla fertilita'. Sono stati osservati riassorbimento, riduzione del numero di piccoli per nidiata, riduzione della performance nelle prove di apprendimento per i piccoli di ratto femmina, a dosi associate con una tossicita' nell'animale gravido. Nel coniglio, e' stato osservato un effetto abortivo. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti Nucleo della compressa: calcio fosfato bibasico (anidro), cellulosa microcristallina, polivinilpirrolidone K30, sodio amido glicolato, lattosio, talco, magnesio stearato. Lacca di rivestimento: metilidrossipropilcellulosa, talco, ossido di ferro giallo (E 172), etilcellulosa, titanio biossido (E 171), triacetina, sodio laurilsolfato. 6.2 Incompatibilita' Non pertinente. 6.3 Periodo di validita' 3 anni 6.4 Speciali precauzioni per la conservazione Non pertinente. 6.5 Natura e contenuto della confezione Tasmar e' disponibile in blister di PVC/PE/PVDC (confezioni da 30 e 60 compresse rivestite da film) ed in flaconi di vetro (confezione da 100 compresse rivestite da film). 6.6 Istruzioni per l'impiego e la manipolazione, e per l'eliminazione del medicinale non utilizzato o dei rifiuti derivati da tale medicinale (se necessario) Non pertinente. 7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO Roche Registration Ltd., 40 Broadwater Road, Welwyn Garden City, Hertfordshire, AL7 3AY, United Kingdom ALLEGATO I 8. NUMERI DI ISCRIZIONE NEL REGISTRO COMUNITARIO DEI MEDICINALI EU/1/97/044/001-3 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE 27 agosto 1997 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Tasmar 200 mg 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Tasmar 200 mg si presenta sotto forma di compresse rivestite da film, contenenti 200 mg di tolcapone 3. FORMA FARMACEUTICA Tasmar 200 mg e' una compressa rivestita da film di colore da giallo- arancio a giallo-bruno, esagonale, biconvessa. Su una superficie e' inciso "ROCHE" e "200". 4. INFORMAZIONI CLINICHE Poiche' Tasmar e' da utilizzarsi solo in associazione con levodopa/benserazide e levodopa/carbidopa, le informazioni relative alla prescrizione di queste preparazioni contenenti levodopa sono anche valide quando queste preparazioni sono utilizzate insieme a Tasmar. 4.1 Indicazioni terapeutiche Tasmar e' indicato in terapia di associazione con levodopa/benserazide e levodopa/carbidopa in pazienti affetti da morbo di Parkinson, che non possono essere stabilizzati con terapia a base di levodopa, specialmente pazienti fluttuanti con fenomeno da deterioramento di fine dose. 4.2 Posologia e modo di somministrazione Modalita' di somministrazione Tasmar viene somministrato per via orale tre volte al giorno. La prima dose giornaliera di Tasmar deve essere assunta insieme alla prima dose giornaliera della preparazione contenente levodopa e le dosi successive devono essere somministrate a distanza di circa 6 e 12 ore dalla prima dose. Tasmar puo' essere assunto ai pasti o lontano dai pasti (vedere Proprieta' farmacocinetiche - Sezione 5.2). Le compresse di Tasmar sono rivestite da film e devono essere deglutite intere perche' tolcapone ha un sapore amaro. Tasmar puo' essere associato a tutte le formulazioni di levodopa/benserazide e di levodopa/carbidopa (vedere anche Interazioni con altri farmaci ed interazioni di qualsiasi altro genere - Sezione 4.5). Posologia La terapia con Tasmar deve essere iniziata con 100 mg tre volte al giorno. Negli studi clinici, la maggior parte dei pazienti trattati con dosi giornaliere di levodopa superiori a 600 mg e dei pazienti con discinesie di entita' moderata o grave, hanno richiesto una riduzione della dose giornaliera di levodopa. Iniziando la terapia con Tasmar, la decisione se diminuire la posologia di levodopa va presa tenendo in considerazione questi fattori e la sensibilita' del paziente alle variazioni di dosaggio delle preparazioni di levodopa. Negli studi clinici la riduzione media della dose giornaliera di levodopa e' stata del 30% circa in quei pazienti che hanno richiesto un aggiustamento della dose di levodopa. Durante il trattamento con Tasmar, la dose di levodopa assunta dal paziente deve essere aggiustata in modo da ottimizzare il beneficio clinico della terapia di associazione. Una volta stabilizzata la dose di levodopa, se sulla base del parere del medico, si puo' prevedere un ulteriore beneficio clinico senza effetti collaterali dopaminergici limitanti, si puo' provare ad aumentare la dose di Tasmar a 200 mg tre volte al giorno. Dopo avere aumentato la dose di Tasmar a 200 mg tre volte al giorno, puo' essere necessaria una ulteriore riduzione della dose di levodopa. La dose terapeutica massima di 200 mg tre volte al giorno non deve essere superata poiche' non c'e' evidenza di un'efficacia clinica aggiuntiva a dosi piu' alte. Pazienti con insufficienza renale o epatica: (vedere anche Proprieta' farmacocinetiche - Sezione 5.2.). Nei pazienti affetti da insufficienza epatica moderata la dose di Tasmar non deve essere portata a 200 mg tre volte al giorno. Non e' richiesto alcun adattamento posologico nei pazienti con insufficienza renale lieve o moderata (clearance della creatinina maggiore o uguale a 30 ml/min). 4.3 Controindicazioni Tasmar e' controindicato in quei pazienti con ipersensibilita' nota al tolcapone o ad altri suoi componenti. Tasmar non deve essere somministrato in associazione con inibitori non selettivi delle monoamminoossidasi (MAO) (per esempio fenelzina e tranilcipromina). L'associazione di inibitori delle MAO-A e delle MAO-B e' equivalente all'inibizione non selettiva delle MAO, quindi essi non devono essere somministrati insieme a Tasmar e preparazioni contenenti Levodopa. Gli inibitori selettivi delle MAO-B, non devono essere utilizzati a dosi piu' alte di quella raccomandata (ad esempio 10 mg al giorno per la selegilina), quando associati al Tasmar (vedere anche Interazioni con altri medicinali ed interazioni di qualsiasi altro genere - Sezione 4.5). 4.4 Speciali avvertenze e opportune precauzioni d'impiego Discinesia, nausea ed altri effetti collaterali associati alla terapia con levodopa: i pazienti possono avere una esacerbazione degli effetti collaterali associati alla terapia con levodopa. Questi effetti possono spesso essere mitigati diminuendo la dose di levodopa (vedere Posologia - Sezione 4.2). Diarrea: Negli studi clinici, la diarrea si e' sviluppata nel 16% e 18% dei pazienti che hanno ricevuto rispettivamente Tasmar 100 mg e 200 mg, in confronto all'8% dei pazienti che hanno ricevuto placebo. La diarrea associata a Tasmar iniziava solitamente 2-4 mesi dopo l'inizio del trattamento. La diarrea ha condotto alla sospensione del trattamento da parte del 5% e 6% dei pazienti trattati rispettivamente con Tasmar 100 mg e 200 mg, in confronto all'1% dei pazienti che ricevono placebo. Aumento delle transaminasi epatiche: Si raccomanda di valutare le transaminasi epatiche prima di iniziare la terapia con Tasmar e mensilmente per i primi 6 mesi. Se si decide di continuare la terapia, nonostante l'aumento delle transaminasi occorre un monitoraggio completo e piu' frequente della funzionalita' epatica. La terapia deve essere interrotta se il livello delle ALT supera di 5 volte il limite superiore di normalita' o se subentra un ittero conclamato. Sindrome maligna da neurolettici: Questa sindrome e' caratterizzata da rigidita', febbre elevata e da alterazioni dello stato di coscienza, con un aumento della creatinin fosfochinasi sierica (CPK). E' stata segnalata in seguito a notevoli riduzioni di farmaci anti- Parkinson. Se dopo aver sospeso Tasmar dovessero comparire i sintomi, il medico deve prendere in considerazione l'incremento della dose di levodopa del paziente. La sindrome maligna da neurolettici e la sindrome serotoninergica potrebbero essere correlate e quindi farmaci che aumentino l'attivita' serotoninergica cerebrale potrebbero essere responsabili di questa sintomatologia. Interazione con la benserazide: a causa di una interazione tra alte dosi di benserazide e tolcapone (che risulta in un ulteriore aumento dei livelli di benserazide), il sanitario deve essere attento alla comparsa di eventi avversi dose-dipendenti, fino a che no sia acquisita ulteriore esperienza (vedere anche Interazioni con altri medicinali ed interazioni di qualsiasi altro genere - Sezione 4.5) Inibitori delle MAO-A: Non sono disponibili dati sull'associazione tra Tasmar ed inibitori delle MAO-A, quindi questa associazione deve essere usata con cautela. Intolleranza al lattosio: Ogni compressa contiene 15 mg di lattosio; e' probabile che questa quantita' non sia sufficiente ad indurre sintomi di intolleranza al lattosio. Popolazioni particolari: Cautela e' richiesta nel trattamento di pazienti con grave insufficienza epatica e renale (clearance della creatinina <30 ml/min). Non sono disponibili informazioni relative alla tollerabilita' di tolcapone in queste popolazioni. Insufficienza epatica: vedere Proprieta' farmacocinetiche - Sezione 5.2 Insufficienza renale: vedere Proprieta' farmacocinetiche - Sezione 5.2 4.5 Interazioni con altri medicinali e interazioni di qualsiasi altro genere Legame con le proteine: Anche se il tolcapone si lega in gran parte alle proteine plasmatiche, studi in vitro indicano che, a concentrazioni terapeutiche, tolcapone non spiazza il warfarin, la tolbutamide, digitossina e fenitoina dai loro siti di legame. Farmaci metabolizzati dalle catecol-O-metiltransferasi (COMT): Tolcapone puo' influenzare la farmacocinetica di farmaci metabolizzati dalle COMT. Non si sono osservati effetti sulla farmacocinetica della carbidopa, substrato delle COMT. E' stata osservata una interazione con la benserazide, che potrebbe portare ad un aumento del livello della benserazide e del suo metabolita attivo. L'importanza dell'effetto era dipendente dalla dose di benserazide. Le concentrazioni plasmatiche di benserazide, osservate dopo l'associazione di tolcapone e 25 mg di benserazide/levodopa, erano ancora all'interno dell'intervallo di valori osservati con la sola somministrazione di benserazide/levodopa. D'altra parte, dopo l'associazione di 50 mg di benserazide/levodopa e tolcapone, le concentrazioni plasmatiche di benserazide potevano salire sopra i livelli normalmente osservati con la sola somministrazione di levodopa/benserazide. Non sono stati valutati gli effetti del tolcapone sulla farmacocinetica di altri farmaci metabolizzati dalle COMT quali (alfa)-metildopa, dobutamina, apomorfina, adrenalina e isoprenalina. Il sanitario dovra' essere attento alla comparsa di eventi avversi causati dal potenziale aumento dei livelli plasmatici di questi farmaci, quando somministrati con Tasmar. Effetto del tolcapone sul metabolismo di altri farmaci: A causa della sua affinita' in vitro nei riguardi del citocromo CYP2C9 in vitro, il tolcapone puo' interferire con farmaci come la tolbutamide e il warfarin, la cui clearance dipende da questa via metabolica. In uno studio di interazione, il tolcapone non ha influenzato la farmacocinetica della tolbutamide. Per questo motivo sembrano poco probabili interazioni clinicamente rilevanti che coinvolgono il citocromo CYP2C9. Essendo limitata l'informazione clinica relativa alla combinazione warfarin - tolcapone, occorre monitorare i parametri della coagulazione ematica quando si associano questi due farmaci. Il tolcapone non ha modificato la farmacocinetica della desipramina, nonostante che la principale via metabolica per entrambi i farmaci sia la glucuronidazione. Farmaci che aumentano i livelli delle catecolamine: Il tolcapone interferisce con il metabolismo delle catecolamine; per questo motivo, teoricamente, sono possibili interazioni con altri farmaci che modificano i livelli delle catecolamine. Il tolcapone non ha modificato l'attivita' dell'efedrina, un simpaticomimetico indiretto, sui parametri emodinamici oppure sui livelli plasmatici delle catecolamine, sia sotto sforzo che a riposo. Dato che il tolcapone non influenza il profilo di tollerabilita' dell'efedrina, e' possibile somministrare questi farmaci in associazione. Quando Tasmar e' stato somministrato insieme a levodopa/carbidopa e desipramina, non vi sono state variazioni significative della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e della concentrazione plasmatica della desipramina: nel complesso, la frequenza degli effetti collaterali e' risultata aumentare lievemente. Questi eventi erano previsti sulla base degli effetti collaterali noti di ciascun singolo farmaco. Percio' richiede cautela la somministrazione di potenti inibitori della ricaptazione della noradrenalina come la desipramina, maprotilina o venlafaxina a pazienti affetti dal morbo di Parkinson in terapia con Tasmar e preparazioni a base di levodopa. Negli studi clinici, i pazienti trattati con Tasmar, unitamente a preparazioni a base di levodopa, hanno mostrato effetti collaterali simili indipendentemente dal fatto che ricevessero o meno selegilina (inibitore della MAO-B). 4.6 Uso durante la gravidanza e l'allattamento Gravidanza: Un effetto embriotossico e' stato osservato, nel ratto e nel coniglio, dopo somministrazione di tolcapone (vedere anche Dati preclinici di sicurezza - Sezione 5.3.). Non vi e' esperienza riguardo l'uso di Tasmar in donne in gravidanza. Per questo motivo, Tasmar deve essere somministrato durante la gravidanza soltanto se il possibile beneficio per la madre giustifica il potenziale rischio per il feto. Allattamento: Studi sull'animale indicano che il tolcapone viene escreto nel latte materno. La sicurezza del tolcapone nel lattante non e' nota; per questo motivo le donne non devono allattare durante la terapia con Tasmar. 4.7 Effetti sulla capacita' di guidare e sull'uso di macchine Dagli studi clinici, Tasmar non risulta influenzare negativamente la capacita' del paziente di guidare veicoli o di usare macchine. Tuttavia, i pazienti devono essere informati che la loro capacita' di guida di veicoli o di uso di macchine puo' essere compromessa dai sintomi della malattia di Parkinson. 4.8 Effetti indesiderati Gli effetti collaterali piu' spesso osservati nei pazienti in terapia con Tasmar e che si sono manifestati piu' frequentemente rispetto ai pazienti trattati con placebo sono stati: discinesia, nausea, disturbi del sonno, anoressia e diarrea. Nel corso degli studi clinici con Tasmar, l'unico effetto collaterale che conduceva comunemente all'interruzione della terapia e' stata la diarrea (vedere anche Speciali avvertenze ed opportune precauzioni di impiego - Sezione 4.4) A seguito della riduzione del dosaggio o interruzione del trattamento con Tasmar ed altri farmaci dopaminergici concomitanti, sono stati riportati casi isolati di pazienti con sintomatologia da sospetta Sindrome neurolettica maligna (vedere anche Speciali avvertenze ed opportune precauzioni di impiego - Sezione 4.4) Aumenti dell'alanina aminotransferasi (ALT) di tre volte piu' elevati del limite superiore di normalita' (ULN) sono stati registrati nell'1% dei pazienti trattati con Tasmar 100 mg tre volte al giorno, e nel 3% dei pazienti trattai con 200 mg tre volte al giorno. Questi aumenti sono comparsi solitamente entro 6-12 settimane dall'inizio della terapia e non erano associati a segni o sintomi clinici. In circa la meta' dei casi i livelli delle transaminasi sono ritornati spontaneamente al valore di pretrattamento mentre i pazienti hanno continuato il loro trattamento con Tasmar. Nella rimanente parte dei pazienti, interrompendo il trattamento, i livelli delle transaminasi sono ritornati ai valori di pretrattamento. Discromia delle urine: Tolcapone e i suoi metaboliti sono di colore giallo e possono causare una accentuazione del colore dell'urina, priva di significato patologico. L'esperienza con Tasmar ottenuta con studi randomizzati, placebo controllati, in parallelo in pazienti con Morbo di Parkinson e' mostrata nella tabella seguente, in cui sono elencati gli eventi avversi, potenzialmente correlati al Tasmar. Elenco degli eventi avversi potenzialmente correlati al Tasmar e incidenza negli studi di fase III controllati con placebo: _____________________________________________________________________ 100 mg 200 mg Placebo Tolcapone Tolcapone Eventi avversi N=298 N=296 N=298 (%) (%) (%) _____________________________________________________________________ * Discinesie 19,8 41,9 51,3 * Nause 17,8 30,4 34,9 * Disturbi del sonno 18,1 23,6 24,8 * Distonia 17,1 18,6 22,1 * Sogni in eccesso 17,1 21,3 16,4 * Anoressia 12,8 18,9 22,8 * Sintomi legati all'ortostasi 13,8 16,6 16,8 * Sonnolenza 13,4 17,9 14,4 Diarrea 7,7 15,5 18,1 Capogiri 9,7 13,2 6,4 * Disorientamento 8,7 10,5 10,4 Cefalea 7,4 9,8 11,4 * Allucinazioni 5,4 8,4 10,4 * Vomito 3,7 8,4 9,7 Costipazione 5,0 6,4 8,4 Infezioni delle alte vie respiratorie 3,4 4,7 7,4 Sudorazione eccessiva 2,3 4,4 7,4 Xerostomia 2,3 4,7 6,4 Dolore Addominale 2,7 4,7 5,7 * Sincope 2,7 4,1 5,0 Discromia delle urine 0,7 2,4 7,4 Dispepsia 1,7 4,1 3,0 Influenza 1,7 3,0 4,0 Dolore toracico 1,3 3,4 1,0 Ipocinesia 0,7 0,7 2,7 _____________________________________________________________________ * sintomi potenzialmente indotti da levodopa 4.9 Sovradosaggio La dose piu' elevata di tolcapone somministrata nell'uomo, con o senza l'associazione di levodopa, e' stata di 800 mg tre volte al giorno, in uno studio della durata di una settimana in volontari anziani sani. Le concentrazioni di picco plasmatico di tolcapone raggiunte con questa dose sono stati in media pari a 30 (micron)g/ml (mentre sono state rispettivamente di 3 e 6 (micron)g/ml con 100 mg e 200 mg di tolcapone). Sono stati segnalati sintomi, quali nausea, vomito e capogiri, particolarmente nella terapia di associazione con levodopa. In base a studi preclinici sull'animale, la concentrazione plasmatica letale di tolcapone e' superiore a 100 (micron)g/ml. Difficolta' respiratorie sono state osservate nel ratto con dosi elevate, somministrate per via orale (gavage) e per via endovenosa, e nel cane in seguito alla somministrazione rapida per via endovenosa. Trattamento del sovradosaggio: Si consiglia il ricovero ospedaliero in caso di sovradosaggio. Mettere in atto i provvedimenti generali atti a preservare le funzioni vitali. Sulla base delle proprieta' fisico-chimiche del composto, l'emodialisi e' probabilmente di scarso beneficio. 5. PROPRIETA' FARMACOLOGICHE Il tolcapone e' un inibitore selettivo e reversibile delle catecol-O- metiltransferasi (COMT), attivo dopo somministrazione per via orale. Somministrato contemporaneamente a levodopa e ad un inibitore della decarbossilasi degli aminoacidi aromatici (AADC-I), favorisce la stabilizzazione dei livelli plasmatici di levodopa, riducendo il metabolismo di quest'ultima a 3-metossi-4-idrossi-L-fenilalanina (3- OMD). Nei pazienti affetti da morbo di Parkinson elevati livelli plasmatici di 3-OMD sono stati associati ad una scarsa risposta alla levodopa. Il tolcapone riduce in maniera considerevole la formazione di 3-OMD. 5.1 Proprieta' farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: farmaco antiparkinson, codice ATC N04BX01 Farmacologia clinica: Gli studi eseguiti su volontari sani hanno mostrato che il tolcapone, somministrato per via orale, inibisce in modo reversibile l'attivita' dell'enzima COMT eritrocitario. L'inibizione e' strettamente correlata alla concentrazione plasmatica di tolcapone. Con 200 mg di tolcapone, la massima inibizione dell'attivita' delle COMT eritrocitarie e' in media superiore all'80%. Con un dosaggio pari a 200 mg di tolcapone tre volte al giorno, l'inibizione dell'attivita' delle COMT eritrocitarie e', alle concentrazioni plasmatiche minime, attorno al 30 - 45% senza sviluppo di tolleranza. A seguito della sospensione di tolcapone, si e' osservato un transitorio aumento dell'attivita' delle COMT eritrocitarie, rispetto ai livelli di attivita' pre-trattamento. Tuttavia, uno studio condotto su pazienti affetti da morbo di Parkinson, ha confermato che, a seguito dell'interruzione del trattamento, non vi e' stata alcuna variazione significativa della farmacocinetica della levodopa o della risposta del paziente alla levodopa rispetto a prima del trattamento. Quando Tasmar viene somministrato in combinazione alla levodopa, aumenta di circa due volte la biodisponibilita' relativa (AUC) della levodopa. Cio' e' conseguente ad un decremento della clearance della L-dopa che risulta in un prolungamento dell'emivita di eliminazione terminale (t1/2beta) della levodopa. In genere ne' la concentrazione plasmatica media di picco della levodopa (Cmax) ne' il tempo necessario per raggiungerla (tmax) hanno subito variazioni. L'effetto desiderato si manifesta dopo la prima somministrazione. Studi condotti in volontari sani e in pazienti parkinsoniani hanno confermato che l'effetto massimo si ottiene con 100 - 200 mg di tolcapone. Il tolcapone, somministrato in associazione a levodopa e ad un inibitore della decarbossilasi (benserazide o carbidopa), provoca una riduzione considerevole e dose-dipendente dei livelli plasmatici della 3-OMD. L'effetto indotto da tolcapone sulla farmacocinetica della levodopa e' analogo per tutte le formulazioni di levodopa/benserazide e levodopa/carbidopa: esso e' indipendente dalla dose di levodopa, dal rapporto quantitativo tra levodopa e AADC-I (benserazide o carbidopa) e dall'uso di formulazioni a rilascio controllato. Studi clinici: Gli studi clinici hanno evidenziato, nei pazienti trattati con Tasmar, una significativa riduzione della durata del periodo OFF pari al 20% - 30% circa, ed un aumento analogo della durata del periodo ON, parallelamente ad una riduzione della gravita' dei sintomi in pazienti fluttuanti. Anche la valutazione globale dell'efficacia, eseguita dal responsabile dello studio clinico, ha mostrato un miglioramento significativo. In uno studio clinico in pazienti privi di fluttuazioni motorie da deterioramento di fine dose, Tasmar e' stato significativamente superiore al placebo nel migliorare la funzionalita' motoria e la capacita' di attendere alle abituali occupazioni. 5.2 Proprieta' farmacocinetiche A dosi terapeutiche, la farmacocinetica del tolcapone e' lineare e indipendente dalla concomitante somministrazione di levodopa/AADC-I (benserazide o carbidopa). Assorbimento: Tolcapone viene assorbito rapidamente con un tempo di comparsa del picco plasmatico (tmax) di circa 2 ore. La biodisponibilita' assoluta della somministrazione orale e' circa del 65%. Non vi e' accumulo con la posologia di 100 o 200 mg di tolcapone tre volte al giorno. A queste dosi, la Cmax e' rispettivamente di circa 3 (micron)g/ml e 6 (micron)g/ml. L'assunzione di cibo ritarda e riduce l'assorbimento di tolcapone, ma la biodisponibilita' relativa di una dose di tolcapone assunta assieme ad un pasto rimane dell'80- 90%. Distribuzione: Il volume di distribuzione del tolcapone (Vss) e' basso (9 litri). Il tolcapone non si distribuisce diffusamente nei tessuti, a causa del forte legame con le proteine plasmatiche (>99,9%). Esperimenti in vitro hanno dimostrato che il tolcapone si lega principalmente all'albumina sierica. Metabolismo/Eliminazione: Il tolcapone viene metabolizzato quasi completamente prima di essere escreto nelle urine, dove si trova in forma immodificata soltanto in minima percentuale (0,5% della dose). La principale via di metabolizzazione del tolcapone e' la coniugazione con formazione del suo glucuronide, farmacologicamente inattivo. Inoltre, la molecola viene metilata dalle COMT a 3-O-metil- tolcapone e metabolizzato dal citocromo P450 3A4 E P450 2A6 ad alcool primario (idrossilazione del gruppo metilico), che viene in seguito ossidato ad acido carbossilico. La riduzione ad amina corrispondente cosi' come la conseguente N-acetilazione avviene in minor misura. Dopo somministrazione orale, il 60% dei prodotti di metabolizzazione del farmaco sono eliminati con l'urina ed il 40% con le feci. Il tolcapone e' un farmaco a basso coefficiente di estrazione (coefficiente di estrazione = 0,15) con una clearance sistemica moderata, di circa 7 1/h. Il t1/2(beta) del tolcapone e' di circa 2 ore. Insufficienza epatica: Uni studio in pazienti con insufficienza epatica ha mostrato che una moderata malattia epatica non cirrotica no modifica la farmacocinetica di tolcapone. tuttavia, in pazienti con cirrosi epatica moderata, la clearance del tolcapone libero era ridotta di circa il 50%. Questa riduzione puo' determinare un incremento della concentrazione media del farmaco libero pari al doppio (vedi Posologia - Sezione 4.2). Insufficienza renale: La farmacocinetica di tolcapone in pazienti con insufficienza renale non e' stata studiata. Comunque, la relazione tra la farmacocinetica di tolcapone e la funzione renale e' stata studiata con i dati di farmacocinetica della popolazione, nel corso di studi clinici. Dati da piu' di 400 pazienti hanno confermato, con un largo spettro di valori di clearance della creatinina (30-130 ml/min) che la farmacocinetica del tolcapone non e' influenzata dalla funzionalita' renale. Cio' puo' essere spiegato dal fatto che solo una frazione insignificante del tolcapone immodificato e' escreta nelle urine, e il principale metabolita, tolcapone-glucuronide, e' escreto sia con le urine che con la bile (feci). 5.3 Dati preclinici di sicurezza Carcinogenesi, Mutagenesi: Durante uno studio di carcinogenesi della durata di 24 mesi, il 3% e 5%, rispettivamente, dei ratti nei gruppi per le dosi medie ed alte ha mostrato delle neoplasie renali di tipo epiteliale (adenomi o carcinomi). Tali neoplasie sono state considerate dovute alla necrosi di una singola cellula e dalla prolungata riparazione come conseguenza del cronico danno cellulare, nel tubulo prossimale. I primi segni di tossicita' cellulare a livello del tubulo prossimale sono stati osservati nello studio di tossicita' nel ratto della durata di 12 mesi, a concentrazioni plasmatiche AUC circa 10 volte piu' grandi di quelle in pazienti. Nessuna evidenza di tossicita' renale e' stata osservata nel gruppo di ratti trattati a basse dosi, nello studio di carcinogenesi, equivalente ad almeno due volte la AUC terapeutica. Non si sono avute simili osservazioni a livello renale in uno studio di carcinogenesi nel topo, od in uno studio di tossicita' nel cane della durata di 12 mesi, con concentrazioni plasmatiche almeno sei e sette volte sopra le concentrazioni terapeutiche, rispettivamente. Una aumentata incidenza di adenocarcinomi uterini e' stata osservata in uno studio di carcinogenesi nel ratto, nel gruppo a dose alta. Cio' e' molto probabilmente dovuto ad un'azione farmacodinamica risultante in una ridotta secrezione di prolattina ed in una dominanza estrogenica. Il meccanismo e' specifico del ratto. Una completa serie di studi di mutagenesi non ha evidenziato alcuna genotossicita' per tolcapone. Tossicita' riproduttiva: Tolcapone da solo non ha mostrato un effetto teratogeno o rilevanti effetti sulla fertilita'. Sono stati osservati riassorbimento, riduzione del numero di piccoli per nidiata, riduzione della performance nelle prove di apprendimento per i piccoli di ratto femmina, a dosi associate con una tossicita' nell'animale gravido. Nel coniglio, e' stato osservato un effetto abortivo. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1 Elenco degli eccipienti Nucleo della compressa: calcio fosfato bibasico (anidro), cellulosa microcristallina, polivinilpirrolidone K30, sodio amido glicolato, lattosio, talco, magnesio stearato. Lacca di rivestimento: metilidrossipropilcellulosa, talco, ossido di ferro giallo (E 172), etilcellulosa, titanio biossido (E 171), triacetina, sodio laurilsolfato. 6.2 Incompatibilita' Non pertinente. 6.3 Periodo di validita' 3 anni 6.4 Speciali precauzioni per la conservazione Non pertinente. 6.5 Natura e contenuto della confezione Tasmar e' disponibile in blister di PVC/PE/PVDC (confezioni da 30 e 60 compresse ed in flaconi di vetro (confezione da 100 compresse). 6.6 Istruzioni per l'impiego e la manipolazione, e per l'eliminazione del medicinale non utilizzato o dei rifiuti derivati da tale medicinale (se necessario) Non pertinente. 7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO Roche Registration Ltd., 40 Broadwater Road, Welwyn Garden City, Hertfordshire, AL7 3AY, United Kingdom 8. NUMERI DI ISCRIZIONE NEL REGISTRO COMUNITARIO DEI MEDICINALI EU/1/97/044/004-6 9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE 27 agosto 1997 10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO