1. Premessa.
  In attuazione  delle decisioni della  Commissione U.E. del 29  e 30
luglio 1997 con  le quali sono stati approvati  i programmi operativi
multiregionali "Parco progetti:  una rete per lo  sviluppo locale" n.
970033/I/1  e  n.  970034/I/3,  il   Ministero  del  lavoro  e  della
previdenza sociale,  quale amministrazione titolare, con  la presente
circolare intende  avviare le  procedure semplificate  per l'utilizzo
delle risorse di  Fondo sociale europeo riferite  agli anni 1998/1999
che ammontano a:
   ECU 26.206.500 - Obiettivo 1;
   ECU 13.571.100 - Obiettivo 3.
  2. Obiettivi, articolazione e struttura dei programmi.
  Con  le  risorse sopraindicate  il  Ministero  del lavoro  e  della
previdenza sociale  intende promuovere, conformemente  alle finalita'
dei  citati  P.O.M.,  interventi  per lo  sviluppo  e  l'occupazione,
finanziando  progetti  presentati  solo   dalle  regioni  e  province
autonome. Tali interventi sono articolati, con riferimento all'asse 6
sul  P.O.M. 970034/I/3  (obiettivo 3)  ed al  subasse 2.4  del P.O.M.
970033/I/1 (obiettivo 1), nelle seguenti misure:
Mis. 1: Accordi territoriali.
  Progetti  regionali   o  interregionali,  fondati  su   accordi  di
concertazione  tra  soggetti  sociali,  economici  ed  istituzionali,
finalizzati   alla  sperimentazione   di   interventi  integrati   di
formazione,   di  politica   attiva  del   lavoro  e   di  promozione
dell'occupazione nel quadro di obiettivi di sviluppo locale.
Mis. 2: Progetti in rete.
  Progetti esclusivamente  interregionali, basati  sulla cooperazione
tra  regioni che  potra'  realizzarsi sia  nell'ambito delle  regioni
facenti  parte dello  stesso obiettivo,  sia tra  una o  piu' regioni
facenti  parte di  obiettivi  diversi (ob.  1 e  ob.  3). I  progetti
saranno realizzati  nell'ambito di programmi di  sviluppo settoriale,
legati   in   particolare   a   processi  di   creazione   di   nuova
imprenditorialita' e di sostegno ai sistemi locali di piccola e media
impresa.
Mis.    3: Promozione  di lavoro  e di  impresa per  nuovi bacini  di
impiego.
  Progetti  regionali   e  interregionali   basati  su   accordi  tra
assessorati competenti e finalizzati alla promozione dell'occupazione
e  alla creazione  di  impresa, soprattutto  nel  settore no  profit,
nell'ambito di nuovi bacini di impiego cosi identificati:
   servizi alla vita quotidiana;
   servizi per la qualita' della vita;
   servizi culturali e del tempo libero;
   servizi ambientali.
I  progetti dovranno  essere finalizzati  a qualificare,   sul  lungo
periodo, l'offerta  dei servizi relativi  ai nuovi bacini  di impiego
attraverso:
  la  creazione   di  competenze  professionali   ed  imprenditoriali
coerenti con le domande sociali emergenti e con la valorizzazione del
patrimonio  delle   risorse  ambientali  e  culturali   presenti  nel
territorio;
  lo sviluppo di professionalita' in  grado di promuovere e sostenere
le nuove  imprese attraverso  l'animazione economica  del territorio,
l'attivazione  di servizi  reali,  la promozione  di partnership  tra
soggetti sociali;
  l'aggiornamento  della professionalita'  delle figure  operanti nel
campo dell'economia sociale  (organizzazioni di volontariato, servizi
sociali, ecc.).
  I progetti dovranno mirare:
  a) a costituire elemento di cerniera e di coesione tra aree diverse
del Paese, in particolare stimolando  il collegamento tra regioni del
nord e regioni del sud;
  b) a  rafforzare i  sistemi di formazione  professionale regionali,
creando partenariati tra le varie regioni;
  c)  a creare  strutture intermedie  di coordinamento  attraverso il
coinvolgimento operativo delle parti sociali;
  d)  a  sperimentare e  successivamente  ad  estendere esperienze  e
modelli di  intervento relativi  alle politiche occupazionali  di cui
alla legge n. 196/1997;
  e)   a  promuovere   e   consolidare  le   iniziative  locali   per
l'occupazione e lo sviluppo (accordi territoriali, bacini di impiego,
reti interregionali) mediante la diffusione e il consolidamento delle
esperienze.
  3. Modalita' e termini di presentazione dei progetti.
  Le regioni, anche sulla base di accordi con il Ministero del lavoro
e  con  altri  Ministeri  di settore,  possono  inviare  progetti  al
Ministero del lavoro entro il 31 dicembre 1998.
  I  progetti dovranno  essere predisposti  su apposito  formulario e
trasmessi a questa amministrazione  con nota firmata dall'assessore o
dirigente regionale.
  Il  Ministero   del  lavoro,   seguendo  l'ordine   cronologico  di
trasmissione   dei   progetti,   ne   verifica   le   condizioni   di
ammissibilita' secondo quanto  fissato ai punti 4.4 e  4.5 dei P.O.M.
citati.
  In via  prioritaria i contributi di  cui al punto 1  della presente
circolare saranno destinati al  finanziamento dei progetti presentati
ai sensi della circolare n. 144/1997 e non finanziati per mancanza di
risorse relative all'annualita' di riferimento.
  4. Modalita' di erogazione del finanziamento.
  Il  finanziamento  dei  progetti verra'  decretato  entro  sessanta
giorni  dal loro  ricevimento. Il  Ministero del  lavoro comunichera'
formalmente alle regioni o province autonome l'avvenuta ammissione al
finanziamento dei progetti.
  I  progetti  dovranno  essere  avviati entro  trenta  giorni  dalla
suddetta  comunicazione  pena  la  revoca  del  contributo.  La  data
dell'inizio  delle attivita'  deve essere  trasmessa dalle  regioni o
province autonome a questa amministrazione con immediatezza.
  Nel caso  di risorse  disponibili per revoche  o per  eventuale non
completo utilizzo  delle quote  assegnate, esse saranno  destinate al
finanziamento   di  ulteriori   progetti   presentati  nei   termini,
indipendentemente dalla ripartizione prevista nelle tabelle accluse.
  Assistenza tecnica.
  Per favorire l'avvio della progettazione e il successivo tutoraggio
delle attivita',  le risorse  finalizzate all'assistenza  tecnica, di
cui  agli assi  8  (ob. 1)  e  5  (ob. 3)  dei  P.O.M. suddetti  sono
ripartite secondo le tabelle allegate.
  Le relative risorse sono  assegnate con apposito provvedimento alle
regioni ed erogate in un'unica soluzione.
                                       Il dirigente generale
                            dell'ufficio centrale per l'orientamento
                                 e la formazione professionale
                                           Vittore