Art. 6. Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi nella scuola tenuto conto delle capacita' formative delle strutture di cui all'art. 5 e' determinato in quindici per ciascun anno di corso. Tabella A - Aree di addestramento professionalizzante e relativi settori scientificodisciplinari. Area propedeutica (comune ai tre indirizzi della scuola). Gli specializzandi del primo anno dei tre indirizzi dovranno aggiornare le conoscenze di biochimica, di statistica e di igiene in funzione di una specifica applicazione ai problemi della nutrizione. La biochimica della nutrizione consentira' allo specializzando di affrontare lo studio dell'organismo come un complesso omeostatico che si avvale di meccanismi di regolazione enzimatica e ormonali influenzati anche dallo stato di nutrizione delle cellule. La chimica degli alimenti consentira' allo specializzando di conoscere le proprieta' strutturali e la reattivita' chimica dei nutrienti, cosi' come la composizione degli alimenti in nutrienti antinutrienti non nutrienti e le eventuali modificazioni che possono intervenire a carico di questi composti durante i processi tecnologici. La statistica applicata alla nutrizione consentira' allo specializzando di utilizzare gli elementi di base delle statistiche descrittive, delle leggi delle probabilita', di quelle del campionamento e della inferenza statistica. L'igiene degli alimenti consentira' allo specializzando di acquisire le metodologie di identificazione delle malattie trasmissibili con gli alimenti e la legislazione necessaria per la loro prevenzione e controllo. Considerando l'importanza che l'industria alimentare assume nei consumi alimentari della popolazione, lo studente del primo anno dei tre indirizzi dovra' conoscere le principali operazioni unitarie cui gli alimenti sono sottoposti in modo da essere in grado di valutare le modificazioni della qualita' nutrizionale degli alimenti indotte da tali operazioni. A. Indirizzo di nutrizione clinica (NC). A.1. Area di fisiopatologia della nutrizione umana. Obiettivo: lo specializzando dovra' saper definire i bisogni dell'uomo e della popolazione in energia e nutrienti; dovra' conoscere le basi biochimiche dei processi dismetabolici la cui terapia si avvale del trattamento dietetico e individuare le condizioni che provocano disordini congeniti o acquisiti del metabolismo del glucosio, degli aminoacidi, degli acidi grassi, delle basi azotate e del metabolismo minerale; nonche' patologie dovute a errori metabolici legati alla eritropoiesi. Settori: E05B Biochimica clinica, E06A Fisiologia umana, E06B Alimentazione e nutrizione umana, E07X Farmacologia, F04A Patologia generale, F07A Medicina interna. A.2. Area epidemiologica. Obiettivo: lo specializzando dovra' aggiornare le sue conoscenze in epidemiologia generale ed acquisire quelle conoscenze che gli permettano di preparare un protocollo sperimentale per uno studio specifico di epidemiologia della nutrizione ed interpretarne successivamente i risultati. Settori; F01X Statistica medica, F22A Igiene generale ed applicata, S01B Statistica per la ricerca sperimentale. A.3. Area di nutrizione clinica dell'adulto. Obiettivo: lo specializzando dovra' conoscere significato e modalita' dietoterapiche in ausilio della cura delle patologie gastrointestinali, epatobiliari, renali, pancreatiche e cardiocircolatorie. Dovra' conoscere la dietoterapia della carenza di ferro (anche in gravidanza), la dietetica della gestante, della nutrice e dell'anziano. La dietoterapia del sovrappeso corporeo, dell'obesita' e delle magrezze patologiche. Settori: F07A Medicina interna, F07D Gastroenterologia, F07E Endocrinologia, F08A Chimica generale, F20X Ginecologia ed ostetricia, F23C Scienze infermieristiche ostetricoginecologiche, M11E Psicologia clinica. A.4. Area di nutrizione clinica dell'eta' evolutiva. Obiettivo: lo specializzando dovra' conoscere e saper applicare i concetti di base dell'alimentazione nel primo anno di vita (allattamento al seno, allattamento artificiale, divezzamento) e quelli dell'alimentazione dal secondo anno di vita alla adolescenza con particolare riguardo per gli aspetti che si riferiscono al ruolo che svolge l'attivita' fisica sui bisogni in energia in eta' evolutiva ed in particolare l'attivita' sportiva non agonistica nel periodo scolastico. Lo specializzando dovra' anche conoscere gli aspetti teorici e la pratica clinica del recupero dei deficit nutrizionali in eta' evolutiva e le modalita' di intervento nelle sindromi da malassorbimento. Settori: F07A Medicina interna, F08A Chirurgia generale, F19A Pediatria generale specialistica, F23B Scienze infermieristiche pediatriche. A.5. Area dell'organizzazione dei servizi dietetici ospedalieri. Obiettivo: lo specializzando dovra' conoscere finalita', strutture e modello organizzativo del servizio dietetico ospedaliero, la dieta del paziente ospedalizzato, l'alimentazione artificiale del paziente ospedalizzato, le interferenze tra farmaci ed alimentazione, il dayhospital e l'ambulatorio specializzato. Egli dovra' anche conoscere il ruolo del servizio dietetico ospedaliero nel territorio e l'assistenza dietoterapica domiciliare. Settori: F22A Igiene generale ed applicata, F22E Scienze tecniche dietetiche applicate, F23A Scienze infermieristiche generali e cliniche. B. Indirizzo di nutrizione applicata (NA). B.1. Area di statistica dei consumi alimentari. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere e sapere applicare le conoscenze fondamentali per il rilevamento statistico dei consumi alimentari nella popolazione e quelle per il trattamento, l'elaborazione e l'interpretazione nutrizionale ed economica dei risultati. Una particolare attenzione sara' data all'analisi dei dati mediante l'impiego dell'informatica. Settori: C01B Chimica merceologica, F01X Statistica medica, S01B Statistica per la ricerca sperimentale. B.2. Area di dietologia fisiologica. Obiettivo: lo specializzando dovra' apprendere il ruolo degli alimenti nel soddisfare i bisogni in energia e nutrienti dell'uomo a partire dalle abitudini alimentari delle popolazioni e dovra' apprendere a comporre regimi alimentari normali fisiologici mediante l'uso delle tabelle di composizione degli alimenti basandosi, altresi', sulle conoscenze propedeutiche di chimica degli alimenti e di tecnologie alimentari per valutare l'influenza eventuale di queste ultime sulla qualita' nutrizionale dei regimi composti. Settori: C09X Chimica bromatologica, E04A Fisiologia generale, E05A Biochimica, E06B Alimentazione e nutrizione umana, F23E Scienze tecniche dietetiche applicate. B.3. Area della sorveglianza alimentare della popolazione e degli interventi alimentari. Obiettivo: lo specializzando dovra' conoscere le metodologie e le procedure per fornire, mediante gli studi sui consumi alimentari, le informazioni necessarie per l'analisi delle cause e dei fattori associati che determinano problemi nutrizionali nelle popolazioni e seguirne la loro evoluzione. Lo specializzando dovra' anche apprendere a formulare ed eseguire interventi alimentari di carattere sociale. Settori: E06B Alimentazione e nutrizione umana, F01X Statistica medica, F22A Igiene generale ed applicata, S01B Statistica per la ricerca sperimentale. B.4. Area della qualita' nutrizionale degli alimenti. Obiettivo: partendo dalla biochimica delle classi di composti di interesse nutrizionale (aminoacidi, acidi grassi, saccaridi, ecc.) e dalla loro biodisponibilita' in funzione dei vari componenti del regime alimentare, lo specializzando dovra' sapere definire il valore nutrizionale degli alimenti in riferimento al fabbisogno in nutrienti. Settori: E04A Fisiologia generale, E05A Biochimica, E06A Fisiologia umana, E06B Alimentazione e nutrizione umana, F22A Igiene generale ed applicata. B.5. Area dell'educazione e dell'informazione alimentare. Obiettivo: lo specializzando dovra' conoscere gli elementi delle tecniche della comunicazione di massa in materia di alimentazione e di nutrizione. Egli dovra' anche essere capace di definire gli obiettivi e i programmi dell'informazione alimentare in relazione all'organizzazione sociale a cui essa si riferisce e compiere un'analisi dei progetti delle comunicazioni di massa applicate all'informazione alimentare e saperne valutare i risultati. Settori: E06A Fisiologia umana, E06B Alimentazione e nutrizione umana. C. Indirizzo tecnologico alimentare (TA). C.1. Area di chimica degli alimenti. Obiettivo: mediante l'apprendimento dei metodi di analisi dei principali componenti alimentari e delle principali metodologie della analisi chimica strumentale, lo specializzando dovra' essere capace di eseguire l'analisi e il controllo dei prodotti alimentari. Settori: C01A Chimica analitica, C01B Chimica merceologica, C09X Chimica bromatologica, E05A Biochimica. C.2. Area della qualita' nutrizionale e sensoriale degli alimenti e della loro sicurezza d'uso. Obiettivo: lo specializzando dovra' sapere definire il ruolo nutrizionale degli alimenti a partire dalla loro composizione chimica e dalla biodisponibilita' dei nutrienti in essi presenti e dovra' sapere delineare un indirizzo igienico sanitario preventivo e di controllo attraverso la valutazione dei contaminanti volontari e involontari in essi presenti. Allo scopo di condurre una valutazione quanto piu' completa possibile, della qualita' totale di un alimento, lo specializzando dovra' anche essere capace di compiere rilevamenti sulle proprieta' organolettiche degli alimenti e sulla loro comodita' d'uso. Settori: E04A Fisiologia generale, E05A Biochimica, E06B Alimentazione e nutrizione umana, F22A Igiene generale ed applicata. C.3. Area delle operazioni unitarie delle tecnologie alimentari. Obiettivo: lo specializzando dovra' conoscere i principi delle tecnologie che hanno importanza nelle industrie alimentari attraverso un esame degli aspetti teorici delle operazioni unitarie e la descrizione per ciascuna operazione degli impianti industriali disponibili con i differenti campi di applicazione. In tale modo lo specializzando dovra' avere la capacita' di fare delle scelte progettuali in funzione delle ipotesi di lavoro collegate al tipo di alimento da trattare, alla capacita' produttiva, ai fattori economici e alla qualita' del prodotto finito. Settori: E12X Microbiologia generale, G08A Scienza e tecnologia dei prodotti alimentari, G08B Chimica industriale e tecnologica. C.4. Area dei processi tecnologici. Obiettivo: lo specializzando dovra' conoscere i processi produttivi nei principali settori agroalimentari (cereali, materie grasse, lattierocasearie, carni e pesci, bevande alcoliche) con analisi critica delle diverse soluzioni adottate in modo da essere in grado di fare una valutazione di funzione dei principali parametri qualitativi biologici presenti nelle altre aree. Lo specializzando dovra' anche conoscere i principi biologici applicabili alle biotecnologie con particolare riguardo per i processi fermentativi per la produzione di acidi organici e per la produzione ed applicazione di enzimi per il recupero di nutrienti da sottoprodotti agroalimentari. Settori: C10X Chimica e biotecnologia delle fermentazioni, G09B Nutrizione e alimentazione animale, I15C Impianti chimici, I15F Ingegneria chimica biotecnologica. Tabella B - Standard complessivo di addestramento professionalizzante. C.1. Indirizzo di nutrizione clinica. Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma in scienza dell'alimentazione nell'indirizzo di nutrizione clinica, deve: aver svolto almeno 20 valutazioni di composizione corporea con metodo antropometrico e mediante impedenziometria bioelettrica; aver svolto almeno 50 test diagnostici dinamici e funzionali nell'area della nutrizione clinica dell'adulto e dell'individuo in eta' evolutiva; avere preparato almeno un protocollo di studio di epidemiologia della nutrizione; avere posizionato almeno 10 volte il sondino nasogola e la cannula in vena periferica per l'alimentazione artificiale; avere effettuato almeno 10 bilanci di azoto in pazienti ospedalizzati. Costituiscono attivita' di perfezionamento opzionali (obbligatorie almeno due su tre): a) nutrizione artificiale: avere acquisito esperienza sulle procedure che si eseguono nella nutrizione enterale e parenterale e nell'allestimento delle sacche contenenti i liquidi nutritivi da somministrare al paziente e nella gestione del sistema di infusione per un periodo non inferiore ad un semestre; b) nutrizione clinica nella patologia del metabolismo: avere frequentato per un periodo non inferiore a un semestre un reparto di medicina generale, partecipando attivamente alla gestione clinica di pazienti affetti da patologie di carattere metabolico (diabete, dislipidemie, ecc.) la cui terapia si avvale di trattamento dietetico; c) nutrizione clinica nella patologia dei deficit nutrizionali: avere partecipato in Italia o nei Paesi in via di sviluppo al recupero nutrizionale di soggetti affetti da malattie da carenza e/o eccesso energetico, proteico e vitaminico per un periodo non inferiore a un semestre. C.2. Indirizzo di nutrizione applicata. Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma in scienza dell'alimentazione nell'indirizzo di nutrizione applicata, deve: avere gestito una banca dati di carattere nutrizionale su computer; avere eseguito per almeno 15 alimenti un'analisi chimica centesimale di nutrienti comprendente lipidi, protidi, fibre, vitamine A, B1, B2, PP, Calcio, Ferro; avere preparato almeno 30 schemi dietetici riferentisi a comunita' di sesso e eta' differenti; avere effettuato almeno 50 esami antropometrici su individui in eta' evolutiva e avere valutato con opportune tabelle, il livello di accrescimento; avere effettuato, almeno su 10 campioni di alimenti, analisi chimiche che prevedano l'utilizzazione di HPLC e gascromatografo. Costituiscono attivita' di perfezionamento opzionali (obbligatorie almeno due sulle tre previste): a) statistica dei consumi alimentari: avere acquisito mediante soggiorno di studio di almeno un semestre in una unita' di informatica e di statistica, conoscenze avanzate sulle principali metodologie di elaborazione di dati sui consumi alimentari della popolazione; b) biochimica della nutrizione: avere frequentato per almeno un semestre un istituto di ricerca dove si effettuano studi sui principali meccanismi biochimici della nutrizione e dimostrare di avere acquisito conoscenze avanzate sulle principali tecniche utilizzate; c) dietetica delle comunita': avere partecipato per almeno un semestre alle attivita' di alimentazione di comunita' e dimostrare di avere acquisito conoscenze avanzate sulla definizione delle tabelle dietetiche, sui metodi di controllo della qualita' igienica e nutrizionale degli alimenti utilizzati, sui metodi di gestione della refezione e sulle valutazioni antropometriche dello stato di nutrizione degli utenti della refezione comunitaria. C.3. Indirizzo tecnologico alimentare. Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma in scienza dell'alimentazione nell'indirizzo tecnologico alimentare, deve: avere effettuato su almeno 15 alimenti analisi chimica degli acidi grassi e degli aminoacidi dimostrando di conoscere a fondo la strumentazione analitica di base e quella specifica; avere effettuato per almeno 90 giorni un soggiorno di studio presso un'industria di trasformazione di prodotti di origine animale (carni, pesci, prodotti lattiero -caseari); avere effettuato per almeno 90 giorni un soggiorno di studio presso un'industria di trasformazione di prodotti di origine vegetale. Costituiscono attivita' di perfezionamento opzionali (obbligatorie almeno due sulle tre previste): a) analisi chimica degli alimenti: avere acquisito mediante soggiorno di studio di almeno un semestre in un istituto di ricerca, una solida esperienza sui principali metodi di analisi chimica correntemente utilizzati per l'analisi chimica dei prodotti alimentari (nutrienti e sostanze xenobiotiche); b) tecnologia dell'industria alimentare: avere acquisito mediante soggiorno di studio di almeno un semestre in industrie alimentari, una conoscenza approfondita sulle principali operazioni unitarie di trasformazione, sulla gestione tecnica della strumentazione e sul controllo di qualita' dei prodotti; c) biotecnologie alimentari: avere acquisito mediante soggiorno di studio di almeno un semestre in istituti di ricerche e industrie alimentari le tecniche e le procedure della fermentazione alcolica (produzione di vino, birra e etanolo) e della fermentazione dei prodotti lattierocaseari, che quelle per lo studio, il riconoscimento e il miglioramento dei ceppi produttivi. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Napoli, 2 ottobre 1998 Il rettore: Mancino