Art. 2. Nella medesima parte, stesso titolo del suddetto statuto, sotto l'espressione "B) Norme relative alle singole scuole di specializzazione" vengono aggiunte, secondo la numerazione delle scuole di specializzazione indicata nel precedente articolo, le seguenti scuole di specializzazione, con conseguente rinumerazione delle scuole e degli articoli successivi: "1. Scuola di specializzazione in allergologia e immunologia clinica Art. 486. La scuola di specializzazione in allergologia e immunologia clinica, risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. Art. 487. La scuola ha lo scopo di formare medici specialisti nel settore professionale della prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione delle malattie immunologiche e allergiche. Art. 488. La scuola rilascia il titolo di specialista in allergologia ed immunologia clinica. Art. 489. Il corso ha la durata di 4 anni. Art. 490 Concorrono al funzionamento della scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia ''A. Gemelli'' e quelle del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientificodisciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. Art. 491. Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi e' determinato in 4 per ciascun anno di corso per un totale di 16. Tabella A - Aree di addestramento professionalizzante e relativi settori scientificodisciplinari. A.1. Area disciplinare di fisiopatologia generale. Obiettivo: ampliare e approfondire le conoscenze fondamentali relative all'ontogenesi ed all'organizzazione strutturale del sistema immunitario, al suo funzionamento; conoscere i meccanismi del controllo genetico della risposta immunitaria, i meccanismi immunologici di lesione e di riparazione tessutale e le possibili correlazioni con la patologia allergica e immunologica. Settori: E04B Biologia molecolare, F04A Patologia generale, F07A Medicina interna. A.2. Area disciplinare di immunopatologia. Obiettivo: conoscere le alterazioni fondamentali degli organi linfoidi, le alterazioni funzionali ed i meccanismi di controllo del sistema immunitario, nonche' le cause determinanti il substrato immunogenetico e le lesioni ad essi corrispondenti; i quadri morfologici da un punto di vista anatomo ed istopatologico delle principali malattie immunologiche e delle malattie linfoproliferative; conoscere i meccanismi patogenetici e le implicazioni di ordine immunologico nel corso delle principali malattie infettive; con particolare riferimento alla patologia da HIV; conoscere i meccanismi immunologici di controllo della crescita tumorale; conoscere i meccanismi di azione, il metabolismo, gli effetti terapeutici e avversi dei farmaci e presidi utilizzati nelle malattie allergiche ed immunologiche. Settori: E07X Farmacologia, F04A Patologia generale, F04B Patologia clinica, F06A Anatomia patologica, F07A Medicina interna, F07I Malattie infettive. A.3. Area disciplinare di laboratorio. Obiettivo: saper eseguire studi statistici ed epidemiologici nel campo delle malattie allergiche ed immunologiche; conoscere ed interpretare le tecniche relative alla diagnostica allergologica ed immunologica. Settori: F01X Statistica medica; F04B Patologia clinica; F22A Igiene generale ed applicata. A.4. Area disciplinare di laboratorio. Obiettivo: conoscere, eseguire ed interpretare le prove allergologiche ''in vivo'' e le metodologie di diagnostica immunologica, istopatologica, sierologica, cellulare e allergologica. Settori: F04B Patologia clinica, F07A Medicina interna. A.5. Area disciplinare di clinica e terapia. Obiettivo: saper riconoscere i sintomi e i segni clinico funzionali con cui si manifestano le malattie immunologiche ed allergologiche; saper risolvere i problemi clinici; definire la prognosi e pianificare la terapia delle malattie suddette; mettere in atto le misure di prevenzione primaria e secondaria in questa classe di pazienti; conoscere i principi e saper pianificare ed eseguire la terapia delle malattie allergiche ed immunologiche. Settori: F07A Medicina interna, F07B Malattie dell'apparato respiratorio, F07G Malattie del sangue, F07H Reumatologia, F14X Malattie dell'apparato visivo, F15A Otorinolaringoiatria, F17X Malattie cutanee e veneree, F19A Pediatria generale e specialistica, F22C Medicina del lavoro. Tabella B - Standard complessivo di addestramento professionalizzante. Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale, deve aver eseguito personalmente i seguenti procedimenti specialistici: a) diagnosi microscopica: allestimento e lettura, assistiti da un docente, di almeno 50 preparati complessivi per lo studio citologico, citochimico ed immunoistochimico di campioni di sangue, di midollo osseo e di organi linfoidi, in condizioni normali e patologiche, comprese quelle relative alle malattie autoimmuni, alle immunodeficienze, alle malattie immunoproliferative ed alle malattie allergiche; b) diagnostica immunologica sierologica e dei fluidi biologici: esecuzione e lettura assistiti da un docente di almeno 500, globalmente considerati, test per il dosaggio delle Ig (classi e sottoclassi); per la determinazione degli immunocomplessi circolanti, per il dosaggio dei fattori di complemento, per la determinazione degli anticorpi organo - e non organo - specifici, per il dosaggio delle immunoglobuline IgE specifiche delle precipitine e delle crioproteine, per il dosaggio delle citochine e degli antigeni di membrana e di antigeni in forma solubile; c) diagnostica di immunologia cellulare: c.1) esecuzione ed interpretazione, assistite da un docente, di almeno 100 tests complessivi per la caratterizzazione fenotipica delle cellule mononucleate ottenute dal sangue periferico e/o dagli organi e tessuti linfoidi, e/o dal midollo osseo, e/o dai versamenti sierosi, e/o dal liquido di lavaggio broncoalveolare, e/o dal liquor; c.2) esecuzione e interpretazione, assistite da un docente, di almeno 50 tests complessivi di funzionalita' linfocitaria proliferazione linfocitaria indotta da mitogeni ed antigeni; coltura mista linfocitaria, citotossicita') e tipizzazione degli antigeni del sistema maggiore di istocompatibilita'; d) diagnostica allergologica ''in vivo'': esecuzione ed interpretazione di test allergologici in vivo (cutireazioni e test di provocazione specifici) in almeno 200 pazienti; e) atti medici specialistici relativi all'inquadramento, allo studio e alla terapia di almeno 200 pazienti, necessari a raggiungere i seguenti obiettivi: e.1) approfondimento in senso immunologico dell'anamnesi; e.2) schematizzazione dei principali dati anamnestici e di quelli semiologici relativi ai pazienti esaminati; e.3) ricerca di elementi suggestivi per la presenza di malattie di ordine allergoimmunologico nel contesto di un esame obiettivo generale; e.4) pianificazione del procedimento diagnostico concernente le principali malattie allergiche ed immunologiche; e.5) interpretazione corretta dei risultati delle indagini comprese nella pianificazione del procedimento diagnostico; e.6) esecuzione di manovre strumentali atte ad ottenere materiali biologici utilizzabili ai fini diagnostica; e.7) predisporre e prevedere idonei parametri di controllo periodico della malattia; e.8) riconoscimento delle situazioni che richiedono provvedimenti terapeutici d'urgenza; e.9) pianificazione ed esecuzione dei protocolli terapeutici utilizzabili per le principali malattie allergiche ed immunologiche; e.10) monitoraggio periodico, sia clinico che laboratoristico, degli effetti benefici e di quelli indesiderati della terapia immunologica e antiallergica; e.11) conoscenza dei principi relativi alla profilassi e alla terapia delle principali malattie infettive; e.12) conoscenza delle caratteristiche dei farmaci chemioterapici, citostatici, antibiotici e dei principi della immunoterapia specifica per allergopatie. Infine, lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno 3 sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico. 24. Scuola di specializzazione in medicina tropicale. Art. 613. La scuola di specializzazione in medicina tropicale ha lo scopo di formare medici specialisti nel settore professionale della medicina tropicale. Art. 614. La scuola rilascia il titolo di specialista in medicina tropicale. Conseguito il titolo di specialista e' possibile frequentare la scuola per un ulteriore anno di perfezionamento, indirizzato a settori subspecialistici. Art. 615. Il corso ha la durata di 4 anni. Art. 616. Concorrono al funzionamento della scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia ''A. Gemelli'' e quelle del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientificodisciplinari di cui alla tabella A e a quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. Art. 617. Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi e' determinato in 6 per ciascun anno di corso, per un totale di 24. Tabella A - Aree di addestramento professionalizzante e relativi settori scientificodisciplinari. Area A. Propedeutica. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere la microbiologia (parassitologia, batteriologia, virologia, micologia) di interesse medico, la scienza dell'alimentazione, la zoologia ed entomologia in rapporto con la medicina tropicale, l'immunologia medica ed elementi di climatologia medica. Settori: E06B Alimentazione e nutrizione umana, F04B Patologia clinica, F05X Microbiologia e microbiologia clinica, F07A Medicina interna, F07I Malattie infettive. Area B. Epidemiologia, prevenzione e gestione sanitaria. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere la statistica medica, l'epidemiologia, l'igiene e profilassi, la medicina delle comunita', l'organizzazione, programmazione, gestione ed emergenza sanitaria, principi di chemioantibioticoterapia. Settori: F01X Statistica medica, F07I Malattie infettive, F22A Igiene generale ed applicata. Area C. Patologia tropicale di organo ed apparato; Diagnostica medica e di laboratorio. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere gli elementi di anatomia ed istologia patologica, della fisiopatologia, delle tecniche diagnostiche in batteriologia, virologia, parassitologia, micologia, ematologia, immunologia, della diagnostica per immagini attinenti la medicina tropicale. Settori: F04B Patologia clinica, F05X Microbiologia e microbiologia clinica, F06A Anatomia patologica, F07I Malattie infettive, F18X Diagnostica per immagini, V32B Parassitologia. Area D. Clinica e terapia delle malattie tropicali. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere la clinica e terapia delle malattie tropicali, della dermatologia tropicale, dell'ostetricia e ginecologia, di pronto soccorso, della malnutrizione. Settori: F07I Malattie infettive, F17X Malattie cutanee e veneree, F20X Ginecologia ed ostetricia. Tabella B - Standard complessivo di addestramento professionalizzante. Per essere ammesso all'esame finale di diploma, lo specializzando deve dimostrare d'aver raggiunto una completa preparazione professionale specifica, basata sulla dimostrazione d'aver personalmente eseguito atti medici specialistici, come di seguito specificato: aver seguito almeno 100 casi clinici di malattie tropicali, dei quali 30 con piena autonomia professionale; aver seguito l'itinerario diagnostico, in particolare riguardo alla diagnostica di laboratorio, di almeno 100 casi clinici inerenti malattie tropicali; aver eseguito, sino alla formulazione della diagnosi, esami di laboratorio, dei quali 150 esami ematologici, 100 esami batteriologici, 100 esami virali, 100 esami parassitologici, 100 esami di ricerca di miceti; di tali esami almeno il 25% deve essere personalmente refertato dallo specializzando. Infine, lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno 3 sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico.".