(all. 1 - art. 1)
                                                             Allegato
                    Al Presidente della Repubblica
  Nel  consiglio comunale  di Rovasenda  (Vercelli), rinnovato  nelle
consultazioni elettorali del  23 aprile 1995, composto  dal sindaco e
da  dodici  consiglieri,  si  e'   venuta  a  determinare  una  grave
situazione di  crisi a  causa delle  dimissioni rassegnate,  con atto
assunto al protocollo dell'ente il 10  marzo 1999, da otto membri del
corpo consiliare.
  Le dimissioni contestuali  di oltre la meta'  dei consiglieri hanno
determinato l'ipotesi dissolutoria dell'organo elettivo.
  Il  prefetto di  Vercelli, pertanto,  ritenendo essersi  verificata
l'ipotesi prevista  dall'art. 39, comma  1, lettera b), n.  2), della
legge 8 giugno 1990, n. 142,  come sostituito dal comma 2 dell'art. 5
della legge 15  maggio 1997, n. 127, ha proposto  lo scioglimento del
consiglio  comunale  sopracitato   disponendone,  nel  contempo,  con
provvedimento n. 827.13-4/Gab. del 10 marzo 1999, la sospensione, con
la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del
comune.
  Considerato che  nel suddetto  ente non  puo' essere  assicurato il
normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
l'integrita'  strutturale minima  del consiglio  comunale compatibile
con  il  mantenimento in  vita  dell'organo,  si ritiene  che,  nella
specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
  Mi  onoro, pertanto,  di sottoporre  alla firma  della S.V.  Ill.ma
l'unito schema di decreto con  il quale si provvede allo scioglimento
del consiglio  comunale di  Rovasenda (Vercelli)  ed alla  nomina del
commissario  per la  provvisoria  gestione del  comune nella  persona
della dott.ssa Velia De Bono.
    Roma, 11 marzo 1999
                            Il Ministro dell'interno: Russo Jervolino