Art. 2.
  Sempre nel medesimo titolo V, dopo l'art. 189, concernente il corso
di laurea  in pianificazione territoriale, urbanistica  e ambientale,
sono  aggiunti   gli  articoli  relativi   al  corso  di   laurea  in
architettura  (sede   distaccata  di  Mantova)  con   il  conseguente
scorrimento di quelli successivi.
                   Corso di laurea in architettura
                    (sede distaccata di Mantova)
  Art. 190 (Corso  di laurea in architettura). - La  durata del corso
di laurea in architettura e' di cinque anni, per un monte di 4500 ore
complessive, per un totale di 32 annualita'.
  1) Gli insegnamenti  propri del corso di laurea  in architettura si
articolano ai fini esclusivi  dell'organizzazione didattica in undici
aree disciplinari.  In esse  sono raggruppati tutti  gli insegnamenti
attivabili nella  facolta'. L'elenco  complessivo delle  discipline a
statuto e i contenuti delle aree disciplinari sono riportati all'art.
198 del presente statuto.
  Le undici aree disciplinari sono relative a:
   I progettazione architettonica e urbana;
   II discipline storiche per l'architettura;
   III teoria e tecniche per il restauro architettonico;
  IV analisi e progettazione strutturale dell'architettura;
  V  discipline  tecnologiche  per  l'architettura  e  la  produzione
edilizia;
  VI discipline fisicotecniche e impiantistiche per l'architettura;
  VII discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica;
  VIII progettazione urbanistica e pianificazione territoriale;
  IX discipline sociali, economiche,  giuridiche per l'architettura e
l'urbanistica;
   X discipline matematiche per l'architettura;
   XI rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente.
  2) Al  fine di garantire  agli studenti le  fondamentali conoscenze
teoriche  e  la pratica  attivita'  di  sperimentazione applicata,  i
contributi didattici e formativi  di ciascuna delle aree disciplinari
assumono a  loro fondamento i contenuti  minimi disciplinari definiti
in tabella XXX, art. 2, comma 8, dell'ordinamento riportati nell'art.
198 del presente statuto.
  Art. 191  (Accesso al corso  di laurea). - Costituiscono  titoli di
ammissione al corso  di laurea in architettura  quelli previsti dalle
vigenti disposizioni di legge.
  Art. 192 (Organizzazione della  didattica). - L'attivita' didattica
e'  organizzata  sulla  base   di  annualita',  costituite  da  corsi
ufficiali di insegnamento monodisciplinari od integrati.
  Il corso di  insegnamento integrato e' costituito come  un corso di
insegnamento monodisciplinare,  ma le  lezioni sono svolte  in moduli
coordinati di almeno  trenta ore ciascuno e svolti da  due, o al piu'
da tre, professori  ufficiali che faranno parte  della commissione di
esame.   L'integrazione   puo'   riguardare  sia   la   stessa   area
disciplinare, che aree disciplinari differenti.
  L'attivita'  didattica  del  corso  di laurea  in  architettura  si
articola in  una parte  formativa orientata all'apprendimento  e alla
conoscenza  di  teorie,   metodi  e  discipline;  ed   in  una  parte
teoricopratica orientata all'apprendimento e all'esercizio del "saper
fare"  nel  campo  delle  attivita' strumentali  o  specifiche  della
professione.
  Per  lo svolgimento  dell'attivita' teoricopratica  (comprensiva di
esercitazioni,   attivita'  guidate,   visite   tecniche,  prove   di
accertamento,  correzione e  discussione  di  elaborati, ecc.)  nella
facolta' vengono  istituiti dei laboratori, sotto  la responsabilita'
di  un  docente  di  ruolo,  professore  ufficiale  della  disciplina
caratterizzante   il  laboratorio   medesimo:  essi   sono  strutture
didattiche che hanno per fine la conoscenza, la cultura, la pratica e
l'esercizio  del  progetto.  Gli   studenti  ne  hanno  l'obbligo  di
frequenza, che e' accertata dal docente responsabile del laboratorio.
  L'attivita' del laboratorio  si conclude con una  prova d'esame, ad
eccezione  del   laboratorio  finale   prelaurea,  come   di  seguito
specificato.
  Per  assicurare  una  idonea assistenza  didattica,  anche  secondo
quanto previsto dalla raccomandazione CEE, di cui all'art. 191, comma
2, nei laboratori dovra' essere assicurato un rapporto personalizzato
tra discenti  e docente tale  da consentire il  controllo individuale
della pratica del progetto; pertanto non potranno essere ammessi piu'
di 50 allievi per ogni laboratorio.
  Tali laboratori sono:
  laboratorio  di  progettazione  architettonica  (caratterizzato  da
discipline dell'area I);
  laboratorio  di  costruzione dell'architettura  (caratterizzato  da
discipline dell'area IV e V);
  laboratorio   di  progettazione   urbanistica  (caratterizzato   da
discipline dell'area VIII);
  laboratorio di restauro dei monumenti (caratterizzato da discipline
dell'area III);
  laboratorio di sintesi finale  (caratterizzato da discipline scelte
dalla facolta' all'interno delle aree dalla I all'XI).
  Ogni  laboratorio e'  caratterizzato  da  una specifica  disciplina
presa nelle  aree disciplinari che definiscono  i laboratori medesimi
come stabilito  agli articoli 193,  197, 198, ad essa  sono assegnate
120 delle  180 ore complessive,  mentre le altre  60 ore, al  fine di
garantire  il carattere  interdisciplinare  del laboratorio,  saranno
utilizzate da  insegnamenti di  altre aree  disciplinari; in  caso di
particolari  esigenze  didattiche   potranno  essere  utilizzate  con
contributi offerti anche dal  settore disciplinare caratterizzante il
laboratorio.
  Nel  laboratorio  di sintesi  finale  lo  studente e'  guidato,  in
accordo  al proprio  piano  di studi,  attraverso  l'apporto di  piu'
discipline alla  matura e  completa preparazione  di un  progetto nei
diversi campi dell'applicazione professionale.
  I laboratori di  sintesi finale vengono istituiti  dal consiglio di
facolta', sentito il  consiglio di corso di laurea,  che ne definisce
la correlazione con la tesi di laurea.
  Il laboratorio di  sintesi finale non prevede un  esame di profitto
ma  rilascia  una  certificazione indispensabile  allo  studente  per
essere ammesso  a sostenere  la tesi  di laurea  e che  dovra' essere
firmata  dai docenti  che hanno  condotto il  laboratorio frequentato
dallo studente.
  Alcuni  segmenti dell'attivita'  didattica pratica  potranno essere
svolti anche  presso qualificate strutture degli  istituti di ricerca
scientifica  nonche' dei  reparti di  ricerca e  sviluppo di  enti ed
imprese pubbliche  o private operanti nel  settore dell'architettura,
dell'ingegneria civile e dell'urbanistica, previa stipula di apposite
convenzioni che  possono prevedere  anche l'utilizzazione  di esperti
appartenenti a  tali strutture ed istituti,  per attivita' didattiche
speciali (corsi intensivi, seminari, stages).
  Su  delibera  del  consiglio  di   corso  di  laurea  le  attivita'
didattiche di cui  al comma precedente, sono quotate  in crediti fino
alla concorrenza massima di una annualita'.
  Art. 193  (Durata degli studi,  articolazione dei curricula).  - La
durata del corso  di laurea in architettura, fissata  in cinque anni,
contempla lo sviluppo di tre cicli orientati rispettivamente:
   I: alla formazione di base;
   II: alla formazione scientificotecnica e professionale;
  III:   al   compimento   degli   studi  in   vista   di   specifici
approfondimenti testimoniati dall'esame di laurea.
  I ciclo: formazione di base.
  E'  dedicato  alla  formazione  di base  alla  cui  conclusione  lo
studente deve dimostrare attraverso le verifiche di profitto di avere
appreso  gli elementi  fondamentali  della logica  dell'architettura,
della sua  costruzione, della storia dei  componenti essenziali dello
spazio  dell'architettura  nonche'  le  tecniche  fondamentali  della
rappresentazione dell'architettura  e le discipline  propedeutiche al
controllo tecnico  del progetto.  Deve saper  pervenire ad  una prima
sintesi di progetto nei suoi aspetti estetici, tecnici e funzionali.
  II ciclo: formazione scientificotecnica e professionale.
  Alla fine del secondo ciclo  lo studente deve dimostrare attraverso
le verifiche  di profitto di essere  in grado di pervenire  a sintesi
progettuali esecutive nei campi  della progettazione architettonica e
urbanistica,  della costruzione  dell'architettura, del  restauro dei
monumenti.
  III  ciclo: specifici  approfondimenti tematici  e disciplinari  ed
esame di laurea.
  Rispettivamente  per   ciascun  ciclo  sono  attivati   i  seguenti
laboratori previsti dall'ordinamento:
   I ciclo:
  laboratori  di progettazione  architettonica:  360 ore.  Disciplina
caratterizzante: dal settore H10A;
  laboratorio di  costruzione dell'architettura: 180  ore. Disciplina
caratterizzante: dai settori H09A - H09B - H07A - H07B;
   II ciclo:
  laboratori  di progettazione  architettonica:  360 ore.  Disciplina
caratterizzante: dai settori H10A - H10B - H10C;
  laboratorio  di   restauro  dei  monumenti:  180   ore.  Disciplina
caratterizzante: dal settore H13X;
  laboratorio di  costruzione dell'architettura: 180  ore. Disciplina
caratterizzante: dai settori H09A - H09B - H07A - H07B;
  laboratorio  di urbanistica:  180 ore.  Disciplina caratterizzante:
dal settore H14B.
   III ciclo:
  laboratorio di sintesi finale:  caratterizzato da discipline scelte
all'interno delle aree dal n. I al n. XI su decisione della facolta'.
  Ciascun anno di corso e' suddiviso  in periodi didattici in modo da
comprendere almeno ventotto settimane di attivita' didattica.
  Al  fine di  consentire  un'articolazione dell'attivita'  didattica
attraverso corsi monodisciplinari e corsi integrati, gli insegnamenti
possono strutturarsi in moduli didattici corrispondenti a frazioni di
annualita'.
  Pertanto gli  esami di  profitto previsti possono  essere sostenuti
su:
  corsi  di  insegnamento  monodisciplinari  annuali  (costituiti  da
almeno 120 ore di attivita' didattiche);
  corsi  di  insegnamento  monodisciplinari  corrispondenti  a  mezza
annualita' (costituiti  da almeno 60  ore di attivita'  didattica) da
quotarsi  in   crediti  didattici  (se   vengono  corrispondentemente
attivati   coerenti  moduli   della  stessa   area,  che   completino
l'annualita') oppure da quotarsi direttamente in voti d'esame;
  corsi di insegnamento integrati,  formati dal coordinato apporto di
piu'  moduli  didattici,  che   sommati  sono  corrispondenti  a  una
annualita' (120  ore), o a mezza  annualita' (60 ore) da  quotarsi in
crediti didattici;
  laboratori (costituiti da 180 ore di attivita' didattiche).
  L'impegno globale in ore e' cosi' suddiviso dalla facolta':
  I  ciclo: non  meno  di 1740  ore,  di cui  540  sono destinate  ai
laboratori (secondo quanto indicato nel successivo art. 197);
  II  ciclo: non  meno  di 1860  ore,  di  cui non  meno  di 900  ore
destinate ai laboratori (secondo  quanto indicato nel successivo art.
197);
  III  ciclo: non  meno di  300  ore, di  cui 180  sono destinate  al
laboratorio finale prelaurea (secondo  quanto indicato nel successivo
art. 197).
  La  facolta', al  fine di  orientare lo  studente nella  scelta del
laboratorio   finale    prelaurea   predispone   piani    di   studio
diversificati, attribuendo  di anno in anno  al II e al  III ciclo le
rimanenti 600  ore (corrispondenti a 5  annualita' comunque composte)
necessarie  a  raggiungere  il  monte ore  minimo  complessivo  (vedi
tabella A).
  Nel  I ciclo  sia  i  corsi monodisciplinari  e/o  integrati che  i
contributi  didattici  dei  laboratori  sono  uguali  per  tutti  gli
studenti.
  Nell'ambito dei  vincoli orari e  degli obiettivi propri  dei cicli
imposti  dall'orientamento, la  facolta' potra'  apportare variazioni
rispetto  a  quanto  indicato  nel   successivo  art.  197  circa  la
collocazione nel I o nel II ciclo di talune attivita' didattiche, ivi
comprese quelle dei laboratori.
  Durante  il I  ciclo lo  studente dovra'  dimostrare la  conoscenza
della  lingua inglese,  attestata  dal superamento  di  una prova  di
accertamento secondo modalita' stabilite dalla facolta'.
  Art. 194 (Ammissione  all'esame di laurea). - Per  essere ammesso a
sostenere l'esame di laurea lo studente dovra':
  a) avere eseguito con esito  positivo almeno 32 annualita' relative
a discipline attivate nella facolta' di architettura o anche di altra
facolta' del  Politecnico o  di altro ateneo  milanese a  questo fine
convenzionati,  purche'  rispondenti  ai  requisiti  dell'ordinamento
degli studi  e alle indicazioni  della facolta' secondo  le modalita'
richiamate  al precedente  art. 193,  per un  totale di  4500 ore  di
attivita' didattica complessiva;
  b)  aver  ricevuto la  certificazione  di  ammissione all'esame  di
laurea rilasciata da docenti di uno dei laboratori di sintesi finale.
  L'esame di laurea consiste:
  1)  nella discussione  del  lavoro predisposto  nel laboratorio  di
sintesi finale;
  2) nella  discussione di una  tesi elaborata  sotto la guida  di un
docente  relatore.  Tale  tesi  puo' avere  carattere  progettuale  o
teorico sperimentale.
  Art. 195 (Progressione  di carriera). - Il  presente statuto indica
all'art.  198  le  denominazioni degli  insegnamenti  attivabili  nel
rispetto   dell'elenco   delle   discipline  presenti   nei   settori
scientificodisciplinari che compongono l'intero quadro di riferimento
dell'ordinamento.
  Per  passare dal  I  al II  ciclo lo  studente  deve aver  superato
positivamente almeno 9 annualita' e  tra gli esami sostenuti dovranno
obbligatoriamente essere  inclusi i  due laboratori  di progettazione
architettonica (1 e 2 )  e quello di costruzione dell'architettura (1
)  e  una annualita'  di  corsi  monodisciplinari e/o  integrati  per
ciascuna  delle  aree  disciplinari:  II (una  annualita');  IV  (una
annualita');  V  (una  annualita');  VIII (una  annualita');  X  (una
annualita'); XI (una annualita').
  Per passare  dal II al  III ciclo  didattico lo studente  deve aver
superato  oltre  a tutte  le  annualita'  del  I ciclo  almeno  dieci
annualita'  del  II   ciclo  e  tra  gli   esami  sostenuti  dovranno
necessariamente essere inclusi: i  cinque laboratori di progettazione
architettonica,   di  costruzione   dell'architettura,  di   restauro
architettonico e di urbanistica.
  Nel  corso degli  studi lo  studente dovra'  osservare le  seguenti
precedenze d'esame: il laboratorio  I di progettazione architettonica
dovra' precedere il laboratorio II e cosi' pure i successivi III e IV
dovranno  rispettare   la  sequenza   ordinale;  il   laboratorio  di
costruzioni dell'architettura  I dovra' precedere il  laboratorio II;
istituzioni di matematiche dovra' precedere statica, e statica dovra'
precedere scienza delle costruzioni.
  Art. 196 (Manifesto degli  studi). - All'atto della predisposizione
del  manifesto  annuale degli  studi  il  consiglio di  facolta',  su
proposta del consiglio  di corso di laurea  in architettura definisce
il  piano di  studi ufficiale  del  corso di  laurea comprendente  le
denominazioni degli  insegnamenti da attivare, in  accordo al secondo
comma dell'art. 11 della legge n. 341/1990.
  In particolare il consiglio di facolta':
  a) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari o
integrati) che costituiscono le  singole annualita', nel rispetto dei
vincoli fissati dall'ordinamento;
  b) definisce  l'articolazione dei  moduli didattici  coordinati dei
corsi   monodisciplinari,   dei   corsi  integrati   e   delle   loro
corrispondenze  a frazioni  di annualita'  o di  annualita' piene;  e
fissa  di concerto  con gli  organi  di governo  del Politecnico,  il
termine entro il quale lo studente deve presentare il piano di studio
prescelto;
  c) ripartisce il monteore di ciascuna area fra le annualita' che vi
afferiscono,  precisando per  ogni corso  la frazione  destinata alle
attivita' teoricopratiche;
  d) fissa  la frazione temporale  delle discipline afferenti  ad una
medesima annualita' integrata;
  e)  istituisce  i  laboratori   di  sintesi  finale  offerti  dalla
facolta',   ne   determina   il    numero   e   l'area   disciplinare
caratterizzante e stabilisce  i criteri di una  loro correlazione con
la scelta della tesi di laurea da parte dello studente;
  g) in merito alle propedeuticita', da aggiungersi a quelle indicate
a statuto  (art. 195), e al  numero di annualita' di  cui lo studente
dovra'  aver  ottenuto  l'attestazione  di frequenza  e  superato  il
relativo esame  al fine  di ottenere  l'iscrizione all'anno  di corso
successivo;
  h) in merito  alle discipline attraverso le  quali viene sviluppato
il corso di laurea, rispettando  il contenuto degli articoli 193, 197
e 198;
  i)  in merito  alla organizzazione  dei corsi  monodisciplinari e/o
integrati,  nonche',  dei   laboratori,  secondo  percorsi  didattici
coerenti di cui  vengono formalizzati i criteri di  impostazione e le
finalita'  formative,  purche'  nel   rispetto  dei  vincoli  fissati
dall'ordinamento degli studi.
  Per quanto  riguarda il  monte delle  ore attribuite,  il manifesto
degli studi definisce univocamente quante e quali ore sono dedicate a
corsi  monodisciplinari, quante  e quali  ore sono  dedicate a  corsi
integrati e  quante e quali  ore a ciascun modulo;  inoltre specifica
pure univocamente, la titolazione di ogni corso o modulo.
  Al fine di  completare l'impegno previsto per  l'intero corso degli
studi, le rimanenti  600 ore (corrispondenti a  5 annualita' comunque
composte) necessarie  a raggiungere  il monte ore  minimo complessivo
sono attribuite  dal consiglio di facolta'  al II e al  III ciclo nel
rispetto delle modalita' e degli obblighi di cui al presente statuto.
 
----> Vedere tabella a Pag. 56 della G.U. <----
 
  Art. 198  (Contenuti delle aree disciplinari  e denominazione degli
insegnamenti).
          Tabella B - Area I - Progettazione architettonica e urbana.
  Settori scientificodisciplinari: H10A + H10B + H10C.
  L'area raccoglie le discipline  che contribuiscono alla definizione
del  progetto architettonico  e  urbano: qui  la cultura  progettuale
riflette  su  se stessa,  sui  suoi  strumenti  e metodi,  sulla  sua
tradizione  disciplinare,   sulla  sua  dimensione   conoscitiva  sia
generale  che  tematicospecifica,  sulla  propria  applicazione  allo
spazio fisico  e sulla  propria capacita' di  trasformarlo. L'offerta
didattica dei suoi settori scientificodisciplinari e' relativa a:
  "Composizione architettonica e urbana" (H10A): qui sono raccolte le
discipline  del progetto  architettonico propriamente  detto, il  cui
campo  di  indagine e  applicazione  si  estende dal  dettaglio  alla
dimensione urbana. Esse si articolano,  in base alla loro natura, in:
discipline  compositive,   attente  cioe'  alla   logica  (tettonica,
distributiva,   formale)  con   cui  l'organismo   architettonico  si
definisce nei  suoi elementi e  parti componenti, e si  relaziona con
altri   organismi   architettonici   all'interno  del   contesto   di
appartenenza; discipline progettuali,  attente cioe' alla risoluzione
di  specifiche tematiche  progettuali, ovvero  alla progettazione  di
edifici  specialistici che  richiedono particolari  approfondimenti e
rapporti     integrati    con     altre    discipline;     discipline
analiticostrumentali,   attente  cioe'   allo  studio   di  caratteri
distributivi, tipologici e  morfologicostilistici dell'architettura e
della citta'; in discipline  metodologicoteoriche, attente cioe' allo
studio   delle  teorie   progettuali  e   alle  principali   tendenze
teoricooperative della progettazione contemporanea;
  "Architettura  del paesaggio  e del  territorio" (H10B):  raccoglie
quelle  discipline   caratterizzate  sia   in  senso   fondativo  che
applicato,  dall'interesse  intorno  all'estetica  del  territorio  e
dell'ambiente costruito, e dal  moto che l'architettura deve svolgere
nel risanamento  del degrado  territoriale e ambientale,  superando i
metodi meramente tecnistici ed economicistici dell'impatto ambientale
e della pura dimensione tecnica dell'ingegneria;
  "Architettura degli interni e allestimento" (H10C): accoglie quelle
discipline che  pur appartenendo  al ceppo centrale  della tradizione
dell'architettura  (e  avendo  in   comune  con  essa  molti  aspetti
metodologici), hanno  tuttavia raggiunto e consolidato  una autonomia
particolare   per  metodo   e  strumenti,   e  fanno   riferimento  a
specialistici  aspetti dell'attivita'  professionale dell'architetto.
Tali   discipline,   tutte   con  forte   contenuto   teorico,   sono
eminentemente sperimentali e applicative.
  I ciclo: 300 ore.
  E'  caratterizzato dalle  materie  progettuali  che evolvono  dagli
elementi e fondamenti alla prima sintesi architettonica rappresentata
dalla "composizione".
  Contestualmente   vengono  affrontati   i  principi   generali  che
presiedono  alla corretta  distribuzione  degli ambienti  costitutivi
l'organismo architettonico,  nonche' i materiali che  concorrono alla
determinazione della forma urbana.
  Lo strumento dell'apprendimento e' dato dal progetto.
  Alla fine del I ciclo lo studente deve:
  avere appreso e  sviluppato il senso e la capacita'  di misurare lo
spazio  architettonico e  di conformarlo,  nonche' i  principi logici
della composizione architettonica in  ordine al corretto rapporto tra
forma, struttura e distribuzione;
  aver appreso  la capacita' di distinguere  gli spazi architettonici
in base alla loro natura, e possedere pertanto i concetti basilari di
tipo, modello, archetipo, sapendone  cogliere le motivazioni storiche
e le condizioni in cui si determinarono;
  saper leggere semplici opere  di architettura, senza distinzione di
periodi  storici  di appartenenza,  analizzandole  in  ordine a  quei
principi;
  possedere  la  nozione   di  "luogo",  e  avere   la  capacita'  di
relazionare le architetture al contesto di appartenenza;
  possedere  la   nozione  di   "insieme"  architettonico   e  quella
conseguente  di  spazio  di relazione  fra  organismi  architettonici
(strade, piazze);
  essere   in   grado   di    correlare   l'idea   progettuale   alla
rappresentazione dell'idea medesima, e  cioe' comprendere il nesso di
necessita'   che    si   stabilisce    fra   disegno    (modo   della
rappresentazione) e  progetto; e quindi fra  progetto e realizzazione
dello stesso;
  essere in  grado di controllare  le fasi fondamentali  del processo
progettuale, dalla  ideazione fino alla forma  conclusa, ivi compresa
la considerazione delle scale di dettaglio.
  E pertanto lo studente deve sapere eseguire:
  il  progetto   di  un   organismo  architettonico   non  complesso,
sviluppandolo  alle  diverse  scale di  rappresentazione,  da  quelle
generali fino  a quelle di  dettaglio, controllandone il  processo di
definizione  formale  in  rapporto   alle  tecniche  e  ai  materiali
adottati, e al programma funzionale;
  il  progetto   di  un   "insieme"  architettonico   non  complesso,
controllandone alle  diverse scale di rappresentazione,  lo spazio di
relazione fra gli edifici in rapporto al contesto di appartenenza.
  II ciclo: 300 ore.
  Le  discipline che  lo  definiscono presiedono  alla prima  sintesi
applicata   a  una   realta'  complessa   attraverso  le   discipline
progettuali tematicospecifiche: qui  l'esercizio della "progettazione
architettonica"  si  integra  con  l'approfondimento  del  dettaglio;
mentre la progettazione urbana apre alla comprensione delle relazioni
complesse    fra    l'organismo   architettonico    (gli    organismi
architettonici) e la citta'.
  Alla fine del II ciclo lo studente deve:
  avere appreso la capacita' di impostare criticamente un progetto di
architettura  (sia  che si  tratti  di  interventi  ex novo,  che  di
interventi   sul   gia'   costruito)   con   sufficienti   gradi   di
specializzazione,  sapendo   stabilire  le  corrette   relazioni  fra
concezione formale  e i requisiti tecnicocostruttivi  e impiantistici
che concorrono  alla piena  realizzazione e  funzionamento dell'opera
nel rispetto del programma stabilito;
  aver  appreso  la capacita'  di  intervenire  nello spazio  urbano,
stabilendo corrette relazioni  fra il nuovo intervento  e il contesto
di appartenenza;
  aver appreso la  capacita' di mettere in relazione  gli oggetti con
lo spazio architettonico,  al fine di una  progettazione che soddisfi
le esigenze abitative dei futuri utenti;
  conoscere  i lineamenti  portanti  della  ricerca contemporanea  in
architettura.
  E pertanto lo studente deve sapere:
  eseguire  lo  sviluppo esecutivo  di  un  progetto di  architettura
complesso alle diverse scale di approfondimento, da quelle generali a
quelle di  dettaglio, sapendone controllare tutte  le implicazioni in
ordine a problemi di concezione strutturale e impiantistica;
  eseguire un progetto di intervento urbano, sia che si tratti di una
nuova espansione che di tessuti preesistenti.
  Discipline a statuto:
  H10A - Composizione architettonica e urbana:
  analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie;
   architettura sociale;
   caratteri distributivi degli edifici;
   composizione architettonica;
   composizione e progettazione urbana;
   progettazione architettonica;
   teorie e tecniche della progettazione architettonica.
  H10B - Architettura del paesaggio e del territorio:
   architettura dei giardini e dei parchi;
   architettura del paesaggio;
   arte dei giardini;
   tecniche di progettazione delle aree verdi.
  H10C - Architettura degli interni e allestimento:
   allestimento;
   architettura degli interni;
   arredamento;
   museografia;
   scenografia.
  Sono  inoltre a  statuto e  attivabili, ove  motivatamente ritenute
necessarie a  particolari completamenti della  formazione scientifico
tecnica  e professionale  o  a specifici  approfondimenti tematici  e
disciplinari,  tutte  le  altre discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  H10A - Composizione architettonica e urbana:
  architettura di grandi complessi e di opere infrastrutturali;
   architettura e composizione architettonica;
   caratteri tipologici e morfologici dell'architettura;
   progettazione architettonica assistita;
  progettazione architettonica per il recupero degli edifici;
   progettazione architettonica per il recupero urbano;
   teorie della ricerca architettonica contemporanea.
  H10B - Architettura del paesaggio e del territorio:
  architettura del paesaggio e delle infrastrutture territoriali;
   pianificazione dei parchi naturali;
   pianificazione paesistica di impianti speciali;
   progettazione del paesaggio;
   progettazione delle zone a parco nelle aree urbane;
   riqualificazione del paesaggio;
   tecniche di progettazione delle aree verdi;
   teorie della progettazione del paesaggio.
  H10C - Architetture degli interni e allestimento:
   decorazione;
   progettazione del prodotto d'arredo;
   teorie e storia dell'arredamento e degli oggetti d'uso.
Area II - Discipline storiche per l'architettura.
  Settori scientificodisciplinari: H12X + L03B + L03C + L03D + L25A +
L25B + L25C + M05X + M07D + M08E + M10A.
  L'area raccoglie le discipline finalizzate a:
  la  conoscenza  dei  momenti  e degli  episodi  fondamentali  dello
sviluppo   storico  dell'architettura   riferito  all'attivita'   sia
edilizia che  urbanistica, anche  nei suoi  fondamenti teorici  e nei
suoi strumenti operativi, nelle diverse aree culturali;
  il   possesso   degli   strumenti   metodologici   necessari   alla
comprensione teoricocritica e alla individuazione e valutazione delle
specifiche qualita'  dell'architettura, intesa  nel senso  piu' ampio
del  termine,   nelle  sue   diverse  espressioni   e  manifestazioni
attraverso i tempi;
  il possesso  degli strumenti disciplinari specifici  della ricerca,
dei  metodi e  delle tecniche  di  studio relativi  alle indagini  ed
all'esame analitico e critico dell'opera architettonica - in rapporto
alle cause,  ai programmi e  all'uso, nelle sue modalita'  tecniche e
linguistiche, nella  sua realta' costruita  e nei suoi  significati -
esaminata  nell'ambito del  suo contesto  ed  anche ai  fini di  ogni
possibile   intervento   operativo   sull'edilizia   preesistente   e
sull'ambiente.
  Pertanto le discipline si articolano e specificano in:
  corsi  istituzionali relativi  alla: storia  dell'architettura (per
periodi,  aree  culturali  e  geografiche);  storia  delle  attivita'
attinenti  alla  formazione  e trasformazione  dell'ambiente  (storia
dell'urbanistica, storia  della citta'  e del territorio,  storia del
giardino  e  del  paesaggio);  storia del  pensiero  e  delle  teorie
sull'architettura (storia della  trattatistica, letteratura e critica
d'architettura);
  corsi  monografici  e  di  approfondimento  relativi:  ai  processi
progettuali e  realizzativi sotto aspetti particolari  e paralleli; e
ad argomenti  storici riguardanti temi  o problemi specifici  (ad es.
storia   della  rappresentazione   dello   spazio  architettonico   e
dell'iconografia d'architettura, storia del cantiere e delle tecniche
edilizie,  storia  e  metodi  d'analisi  delle  architetture,  storia
dell'arredamento e del disegno industriale, ecc...).
  I ciclo: 240 ore.
  Al termine del primo ciclo lo studente deve dimostrare:
  la conoscenza  della storia dell'architettura,  nell'accezione piu'
ampia  del termine,  nei momenti  ed episodi  fondamentali della  sua
intera vicenda e nel quadro della storia politica, economica, sociale
e  culturale  del  suo   specifico  contesto,  dagli  inizi  all'eta'
contemporanea;
  l'acquisizione degli strumenti critici  e di analisi indispensabili
alla lettura di un'opera architettonica, di un insieme ambientale, di
una realta' urbana e territoriale.
  II ciclo: 120 ore.
  Al  termine   del  II   ciclo,  e  secondo   i  diversi   gradi  di
approfondimento connessi al proprio piano  di studi, lo studente deve
dimostrare:
  la  capacita'  di condurre  una  ricerca  scientifica di  carattere
storicocritico;
  la conoscenza  approfondita della storia dell'architettura  nel suo
intero  sviluppo, e  in particolare  la conoscenza  specialistica dei
problemi   relativi   all'area   temporale   e   geografica   oggetto
dell'indagine di cui al comma precedente.
  Discipline a statuto:
  H12X - Storia dell'architettura:
   storia del giardino e del paesaggio;
   storia dell'architettura;
   storia dell'architettura contemporanea;
   storia dell'architettura moderna;
   storia dell'urbanistica;
   storia della citta' e del territorio;
   storia della critica e della letteratura architettonica;
   storia delle tecniche architettoniche.
  L25A - Storia dell'arte medievale:
   istituzioni di storia dell'arte.
  L25B - Storia dell'arte moderna:
   storia dell'arte moderna.
  L25C - Storia dell'arte contemporanea:
   storia dell'arte contemporanea.
  M07D - Estetica:
   estetica.
  M10A - Psicologia generale:
   psicologia della percezione.
 
 
                               Art. 2.
  Sono  inoltre a  statuto e  attivabili, ove  motivatamente ritenute
necessarie a  particolari completamenti della  formazione scientifico
tecnica  e professionale  o  a specifici  approfondimenti tematici  e
disciplinari,  tutte  le  altre discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  H12X - Storia dell'architettura:
   storia dell'architettura antica;
   storia dell'architettura bizantina e islamica;
   storia dell'architettura medievale;
   storia dell'urbanistica antica e medievale;
   storia dell'urbanistica moderna e contemporanea;
  storia della rappresentazione dello spazio architettonico;
   storia e metodi di analisi dell'architettura.
  L03B - Archeologia classica:
   archeologia e storia dell'arte greca e romana;
   storia dell'archeologia;
   topografia antica.
  L03D - Archeologia medievale:
   archeologia medievale;
   epigrafia medievale;
   storia degli insediamenti tardoantichi e medievali;
   topografia medievale.
  L25A - Storia dell'arte medievale:
   storia del disegno e dell'incisione.
  L25B - Storia dell'arte moderna:
   iconografia e iconologia;
   letteratura artistica.
  L25C - Storia dell'arte contemporanea:
   storia delle arti decorative e industriali.
  M05X - Discipline demoetnoantropologiche:
   antropologia culturale;
   storia della cultura materiale.
  M07D - Estetica:
   storia dell'estetica moderna.
  M08E - Storia della scienza:
   storia della scienza;
   storia della tecnica.
  Area III - Teoria e tecniche per il restauro architettonico.
  Settori scientificodisciplinari: H13X + L04X + D03B + I14A.
  Le  discipline  dell'area  sono  orientate  al  raggiungimento  dei
seguenti obiettivi:
  fornire  i principiguida  che regolano  le operazioni  conservative
dell'intera serie dei beni architettonici diffusi dal singolo oggetto
o monumento, al centro storico, al territorio;
  fornire le conoscenze teoriche  e pratiche necessarie all'azione di
tutela  e  conservazione  viste  anche attraverso  il  loro  sviluppo
storico;
  affrontare  gli  aspetti  legislativi,  economici  e  di  gestione,
comprendenti anche i problemi d'inventario  e di catalogo, le carte e
le convenzioni internazionali;
  addestrare  alle tecniche  d'indagine  storicoarchivistica ed  alle
metodiche analitiche con l'intento  di raggiungere la piu' esauriente
comprensione dell'oggetto di studio, nella sua consistenza figurale e
materiale;
  praticare i metodi dell'analisi diretta e indiretta, soprattutto di
tipo   non   distruttivo,   nonche'  le   conseguenti   tecniche   di
rappresentazione (grafica, fotografica e  su memoria elettronica) dei
fenomeni  di   degrado,  dei  metodi  e   dei  materiali  costruttivi
tradizionali, della complessita' cronologica del costruito ecc.;
  formare, attraverso  questa propedeutica, la capacita'  di operare,
attraverso   il   progetto   di  restauro,   con   piena   competenza
storicotecnica e col massimo di attenzione conservativa.
  II ciclo: 180 ore.
  Alla fine del II ciclo lo studente deve conoscere:
  la storia  della cultura del  restauro (dal pensiero  alle relative
applicazioni nel tempo);
   gli attuali fondamenti tecnici della conservazione;
   i materiali e le tecnologie costruttive storiche;
   le metodiche analitiche dell'architettura;
  le  metodologie di  intervento conservativo  sui materiali  e sulle
strutture;
  le metodologie d'intervento urbanistico nei centri storici;
  le metodologie d'intervento a tutela  del paesaggio, ivi compresi i
parchi e i giardini storici;
   la normativa nazionale e internazionale;
e deve:
  sapere  eseguire   schede  di  catalogazione  dei   beni  culturali
architettonici e ambientali;
  utilizzare metodiche  analitiche, per  l'esame dei materiali  o del
loro  degrado  per  la  migliore comprensione  della  morfologia  del
fabbricato, per le indagini cronologiche e diagnostiche, ecc.;
  saper redigere un progetto di conservazione dalla scala del singolo
edificio  a  quella urbana  e  territoriale  e definire  il  relativo
programma di tutela e salvaguardia.
  Discipline a statuto:
  H13X - Restauro:
   cantieri per il restauro architettonico;
   conservazione dei materiali nell'edilizia storica;
   consolidamento degli edifici storici;
  degrado e diagnostica dei materiali nell'edilizia storica;
   restauro architettonico;
  restauro dei parchi e dei giardini storici;
   restauro urbano;
   teorie e storia del restauro.
  I14A - Scienza e tecnologia dei materiali:
  chimica  e  tecnologia  del  restauro  e  della  conservazione  dei
materiali;
   scienza e tecnologia dei materiali.
  Sono  inoltre a  statuto e  attivabili, ove  motivatamente ritenute
necessarie a  particolari completamenti della  formazione scientifico
tecnica  e professionale  o  a specifici  approfondimenti tematici  e
disciplinari,  tutte  le  altre discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  H13X - Restauro:
   caratteri costruttivi dell'edilizia storica;
  conservazione e riqualificazione tecnologica degli edifici storici;
   restauro archeologico;
   restauro dei monumenti;
   tecnica del restauro architettonico;
   tecnica del restauro urbano.
  L04X - Topografia antica e scienze applicate all'archeologia:
   aerofotografia archeologica;
   rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi;
   topografia antica;
   topografia dell'Italia antica;
   urbanistica del mondo classico.
  D03B - Petrologia e petrografia:
   conservazione dei monumenti lapidei.
  I14A - Scienza e tecnologia dei materiali:
   analisi strumentale e controllo dei materiali;
   scienza dei materiali;
   scienza e tecnologia dei vetri;
  tecnologia dei materiali e chimica applicata;
  tecnologia e chimica applicate alla tutela dell'ambiente.
     Area IV - Analisi e progettazione strutturale dell'architettura.
  Settori scientificodisciplinari: H06X + H07A + H07B.
  L'area comprende  gli insegnamenti che consentono  allo studente di
ottenere  un'adeguata   conoscenza  dei  metodi  di   indagine  e  di
preparazione  del  progetto  dicostruzione, sia  con  riferimento  ai
problemi  della   concezione  strutturale   sia  con   riguardo  alla
valutazione della  sicurezza e alla riabilitazione  strutturale delle
costruzioni  esistenti.   Il  fondamento  teorico   delle  discipline
afferenti  all'area e'  costituito  dalla meccanica  dei solidi,  dei
materiali e  delle strutture quale  si e' venuta formando  in stretto
intreccio  con  la trattatistica  architettonica  e  con le  tecniche
costruttive, sino ai suoi  esiti piu' recenti relativi all'ingegneria
delle  costruzioni. L'offerta  didattica e'  articolata nei  seguenti
ambiti:
  la meccanica dei solidi e dei materiali, presentata nel suo assetto
attuale, ma anche nel suo sviluppo  storico e nelle sue relazioni con
l'evoluzione della  ricerca teorica e sperimentale  sul comportamento
elastico, anelastico e a rottura dei materiali da costruzione;
  la meccanica  delle strutture  (travi, travature,  lastre, piastre,
membrane, gusci,  tensostrutture, ecc.) affrontata nei  problemi piu'
rilevanti per la progettazione strutturale;
  le tecniche della costruzione in muratura, in legno, in metallo, in
calcestruzzo armato e precompresso, nonche' in materiali innovativi;
  i  temi e  i problemi  della concezione  strutturale connessi  alla
progettazione  architettonica,  alla  tecnologia  e  alla  produzione
edilizia;
  la  storia delle  scienze  e delle  tecniche  costruttive, per  una
corretta   e   adeguata   comprensione  degli   aspetti   strutturali
dell'architettura storica e per la definizione di congruenti tecniche
di analisi e di intervento conservativo.
  I ciclo: 120 ore.
  Lo  studente   deve  dimostrare   di  aver  acquisito   i  concetti
fondamentali della statica e  della resistenza dei materiali mediante
lo  studio dei  principi  fisicomatematici e  dei  metodi di  calcolo
relativi,  mediante loro  significative applicazioni  a strutture  di
interesse architettonico, ed infine  attraverso un accurato esame del
loro  sviluppo  nella  storia  della meccanica  strutturale  e  delle
tecniche costruttive.
  II ciclo: 240 ore.
  Secondo i  diversi livelli di approfondimento  connessi al percorso
di studi  prescelto, lo  studente deve dimostrare  di aver  appreso e
praticato  le teorie  e i  metodi per  il calcolo,  la verifica  e la
diagnostica  strutturale  delle  costruzioni si'  da  orientarsi  con
sicurezza  nel   campo  della  progettazione  delle   strutture,  sia
tradizionali,  sia  innovative,  e  si' da  possedere  gli  strumenti
necessari all'analisi  del degrado  e della fatiscenza  statica delle
costruzioni   antiche,  e   alla   definizione   delle  tecniche   di
riabilitazione piu' appropriate.
  Discipline a statuto:
  H06X - Geotecnica:
   fondamenti di geotecnica;
   fondazioni;
   geotecnica.
  H07A - Scienza delle costruzioni:
   dinamica delle strutture;
   scienza delle costruzioni;
   sicurezza e affidabilita' delle costruzioni;
  sperimentazione dei materiali, dei modelli e delle strutture;
   statica.
  H07B - Tecnica delle costruzioni:
   costruzioni in zona sismica;
   progetto di strutture;
   riabilitazione strutturale;
   tecnica delle costruzioni;
   teoria e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico.
  Sono  inoltre a  statuto e  attivabili, ove  motivatamente ritenute
necessarie a  particolari completamenti della  formazione scientifico
tecnica  e professionale  o  a specifici  approfondimenti tematici  e
disciplinari,  tutte  le  altre discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  H06X - Geotecnica:
   dinamica delle terre e delle rocce.
  H07A - Scienza delle costruzioni:
   calcolo anelastico e a rottura delle strutture;
   instabilita' delle strutture;
   interazione ambientestruttura;
   la scienza delle costruzioni nel suo sviluppo storico;
   meccanica computazionale delle strutture;
   meccanica dei materiali e della frattura;
   meccanica dei solidi;
   ottimizzazione e identificazione delle strutture;
  statica e stabilita' delle costruzioni murarie e monumentali;
   teoria delle strutture.
  H07B - Tecnica delle costruzioni:
   calcolo automatico delle strutture;
   costruzioni in muratura e costruzioni in legno;
  problemi infrastrutturali dei monumenti e dell'edilizia storica;
   sperimentazione, collaudo e controllo delle costruzioni;
   strutture di fondazione;
   strutture prefabbricate;
   strutture speciali;
   teoria e progetto dei ponti;
   teoria e progetto delle costruzioni in acciaio;
  teoria e progetto delle costruzioni in ca. e in ca. compresso.
  Area V - Discipline tecnologiche per l'architettura e la produzione
edilizia.
  Settori scientificodisciplinari: F22A + H09A + H09B + H09C.
  L'area raccoglie quelle discipline che delineano, nel loro insieme,
la cultura  tecnologica della  progettazione e forniscono  i principi
teorici  e  le  pratiche   operative  per  conoscere,  comprendere  e
controllare  i  processi  di  formazione,  trasformazione,  recupero,
manutenzione  e gestione  dei sistemi  ambientali ed  edilizi sino  a
comprendere  le  infrastrutture  e   le  reti  tecnologiche  a  scala
territoriale,  nonche', per  intervenire nel  progetto allo  scopo di
governare  la  dialettica  tra  "fini" e  "mezzi",  tra  la  qualita'
funzionale e costruttiva  degli interventi ed il  massimo di coerenza
espressiva, in  funzione di una corretta  utilizzazione delle risorse
materiali  ed energetiche  e  delle tecniche  al  fine di  realizzare
condizioni ottimali per il soddisfacimento delle esigenze umane.
  Queste  discipline forniscono,  altresi', i  principi teorici  e le
metodologie per conoscere, comprendere e controllare il funzionamento
dei processi di produzione e  gestione del settore edilizio, il ruolo
dell'innovazione  tecnologica  nei  processi  di  riorganizzazione  e
razionalizzazione nella produzione e nel funzionamento delle imprese,
al fine  di migliorare la  sicurezza e le qualita'  prestazionali dei
prodotti.
  L'offerta didattica e' articolata nei seguenti ambiti di studio:
  i processi produttivi dalla programmazione alla gestione;
  i  materiali, nelle  loro caratteristiche  fisiche, morfologiche  e
prestazionali;
   i procedimenti costruttivi e le relative tecniche;
  l'evoluzione delle tecniche,  tanto dal punto di  vista storico che
delle proiezioni tendenziali;
  i processi produttivi e di definizione del prodotto industriale;
  i  processi di  diagnosi, progetto  ed esecuzione  per l'intervento
sull'esistente;
  i procedimenti di analisi e progettazione dei sistemi ambientali;
  le   tecnologie  di   progetto  estese   anche  alle   applicazioni
sperimentali.
  I ciclo: 240 ore.
  Lo  studente deve  acquisire la  conoscenza di  metodi e  strumenti
necessari alla  comprensione del  processo di  costruzione attraverso
l'individuazione  degli   elementi  logici   e  fisici,   distinti  e
organizzati, che  ne costituiscono la finalizzazione,  la formazione,
l'evoluzione   storica,  la   complessita',  e   ne  favoriscono   la
fattibilita' studiando  e ripercorrendo nel progetto  di architettura
le relazioni fra materiali, tecniche  e procedimenti di produzione di
fabbrica, in officina, in cantiere,  di volta in volta a disposizione
dell'architetto.
  A tal fine lo studente:
  deve  conoscere  le  caratteristiche   tecniche  dei  materiali  da
costruzione  e degli  elementi e  dei sistemi  costruttivi e  la loro
evoluzione;
  deve  conoscere le  regole dell'arte  e le  norme per  una corretta
pratica del costruire;
  deve riconoscere  i rapporti  di coerenza e  chiarezza fra  uso dei
materiali  e  logica di  lavorazione  degli  stessi, fra  logica  del
disegno dei singoli pezzi e  loro prestazioni, fra logica degli spazi
progettati e logica delle funzioni;
  deve  avere la  capacita' di  controllo  del ruolo  che svolgono  i
materiali,   gli  elementi   e  i   procedimenti  costruttivi   nella
progettazione, nella costruzione, nella manutenzione e nella gestione
di un manufatto edilizio.
  Attraverso  la  sperimentazione  progettuale, infine,  lo  studente
dovra' acquisire  la capacita' di  governare il sistema  di relazioni
fra   materiali,  procedimenti   costruttivi  ed   esiti  funzionali,
figurativi e di consistenza ambientale.
  II ciclo: 120 ore.
  Lo  studente  deve  acquisire  la conoscenza  dei  caratteri  della
produzione  con   una  sistematica  attenzione  ai   procedimenti  di
realizzazione e  gestione; e deve dimostrare  capacita' di connettere
questo insieme  di informazioni alle caratteristiche  qualitative dei
prodotti, alle esigenze dell'utenza, alle  procedure e alle norme che
stabiliscono i  rapporti tra  gli operatori  del processo,  ed infine
alle tecniche e alle modalita' di gestione delle fasi attuative.
  A tal fine lo studente:
  deve   essere   capace   di   determinare   soluzioni   costruttive
tecnicamente    appropriate    in   rapporto    all'ambiente,    alla
configurazione  dell'assetto spaziale  dell'organismo  edilizio e  ai
suoi connotati figurativi ed in relazione alle proprieta' dei sistemi
usati e dei materiali impiegati;
  deve essere  in grado di  individuare e analizzare lo  status degli
elementi che costituiscono il costruito esistente, e la logica che lo
sottende;
  deve,  infine, conoscere  e  saper utilizzare  le  metodologie e  i
principi teorici attraverso cui si  determinano e si organizzano fino
alla  definizione   esecutiva  le   tecniche  costruttive   e  quelle
impiantistiche  e  strutturali  nei   progetti  di  formazione  e  di
trasformazione,   recupero  manutenzione   e  gestione   dei  sistemi
costruttivi,  dei   manufatti  edilizi   e  dei   sistemi  ambientali
determinando  le condizioni  che  ne rendono  la  scelta e  l'impiego
appropriati alle esigenze funzionali  richieste e alle disponibilita'
di risorse, adeguati alle condizioni  di contesto e congruenti con le
finalita' estetiche del progetto.
  Discipline a statuto:
  F22A - Igiene generale e applicata:
   igiene ambientale.
  H09A - Tecnologia dell'architettura:
   cultura tecnologica della progettazione;
   materiali e progettazione di elementi costruttivi;
   progettazione ambientale;
   progettazione di sistemi costruttivi;
   progettazione esecutiva dell'architettura;
   progettazione tecnologica assistita;
   riqualificazione tecnologica e manutenzione edilizia;
   tecnologia dell'architettura;
   tecnologie del recupero edilizio;
   tecnologie di protezione e ripristino ambientale.
  H09B - Tecnologie della produzione edilizia:
   controllo della qualita' edilizia;
   costruzione delle opere di architettura;
   normazione e unificazione edilizia;
   organizzazione del processo edilizio;
   procedimenti e metodi della manutenzione edilizia;
   processi e metodi della produzione edilizia;
   programmazione e organizzazione della produzione;
   tecnologie della produzione edilizia.
  H09C - Disegno industriale:
   controllo di qualita' dell'oggetto d'uso;
   disegno industriale;
   disegno industriale per la comunicazione visiva;
   ergonomia applicata al disegno industriale;
   materiali e componenti per il disegno industriale;
   morfologia dei componenti;
   sperimentazione di sistemi e componenti;
   teorie e storia del disegno industriale.
  Sono  inoltre a  statuto e  attivabili, ove  motivatamente ritenute
necessarie a  particolari completamenti della  formazione scientifico
tecnica  e professionale  o  a specifici  approfondimenti tematici  e
disciplinari  tutte  le  altre  discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  H09A - Tecnologia dell'architettura:
   tecnologie dei sistemi impiantistici;
   tecnologie dei sistemi strutturali;
   tecnologie per ambienti in condizioni estreme;
   tecnologie per l'igiene edilizia ed ambientale.
  H09B - Tecnologie della produzione edilizia:
   patologia e degrado delle costruzioni;
  produzione edilizia e tecnologie per i paesi in via di sviluppo;
   sperimentazione tecnologica e certificazione;
  tecniche di valutazione e controllo dell'ambiente costruito;
   teorie e storia della tecnologia edilizia.
  H09C - Disegno industriale:
   disegno industriale nei sistemi di trasporto;
   disegno industriale per la nautica;
   materiali e componenti per l'arredo urbano;
   processi e metodi della produzione dell'oggetto d'uso;
   requisiti ambientali del prodotto industriale.
  Area   VI  -   Discipline  fisicotecniche   e  impiantistiche   per
l'architettura.
  Settori scientificodisciplinari: B01B + I05A + I05B.
  Discipline:
   dal settore: H02X: "Ingegneria sanitariaambientale".
  L'area comprende  gli insegnamenti che consentono  allo studente di
ottenere un'adeguata conoscenza:
  dei  problemi fisici  e delle  tecnologie, nonche',  della funzione
degli  edifici,  in  modo  da renderli  interamente  confortevoli  in
relazione alla destinazione d'uso ed ai fattori climatici;
  dei  metodi d'indagine  e  delle tecnologie  per la  pianificazione
territoriale   in  termini   sia  ambientali   che  energetici,   con
particolare  riferimento  ai  problemi  di impatto  ambientale  e  di
integrazione   dei  sistemi   di   produzione   e  di   distribuzione
dell'energia;
  dei principi  fisici e  delle tecnologie  per la  conservazione dei
beni culturali, storici, artistici ed architettonici.
  Il  fondamento  teorico  delle  discipline  afferenti  all'area  e'
costituito  dalle   tematiche  proprie   della  fisica   tecnica:  la
termodinamica applicata, la trasmissione del calore, la meccanica dei
fluidi,  l'acustica  e  l'illuminazione. Su  tale  matrice  culturale
s'innestano   le  successive   conoscenze  e   metodologie  che,   in
quell'ambito, sono vaste e complesse: dall'analisi e modellazione dei
sistemi ambientali  interni ed esterni dell'ambiente  costruito, allo
studio del comportamento fisico  degli involucri edilizi ed all'esame
critico  delle   tecnologie  per  il  benessere:   dalle  valutazioni
d'impatto ambientale  dei sistemi energetici ed  infrastrutturali nel
territorio alla pianificazione urbanistica  e territoriale delle reti
impiantistiche; dallo  studio dei problemi di  illuminazione naturale
ed artificiale a quello dei problemi acustici.
  L'offerta didattica e' cosi' articolata:
  un  modulo   didattico  a   carattere  fondativo,   finalizzato  al
riconoscimento  dei fenomeni  fisici, alla  formulazione delle  leggi
fisiche che  li descrivono,  alla definizione dei  modelli matematici
che li rappresentano, alla lettura delle problematiche applicative in
termini di schemi fisicamente coerenti;
  moduli  didattici  a  carattere  formativo  nell'ambito  dei  quali
vengono acquisiti  strumenti, metodologie, dati di  riferimento utili
per intervenire  con specifica  competenza nella  progettazione anche
inifrastrutturale  a  varie  scale,   da  quella  edilizia  a  quella
territoriale  (laddove  si  devono  trattare  problemi  di  controllo
ambientale,  di controllo  energetico, di  illuminazione naturale  ed
artificiale,  di acustica  conoscendo  le piu'  correnti tecniche  di
misura delle grandezze fisiche interessate);
  moduli  didattici a  carattere  informativo  nell'ambito dei  quali
l'architetto  acquisisca linguaggi  e dati  di riferimento  utili per
colloquiare con gli specialisti che  intervengono al suo fianco nelle
varie possibili  sedi progettuali,  e che siano  altresi' finalizzati
affinche',  possa intervenire  su sistemi  edilizi e  territoriali di
maggiore complessita' tecnologica.
  I ciclo: 60 ore.
  Lo  studente   deve  dimostrare  di  avere   acquisito  i  concetti
fondamentali della  fisica mediante  lo studio  dei fenomeni  e delle
leggi fisiche, la definizione  dei modelli matematici rappresentativi
e  l'esame  di  significative applicazioni  a  carattere  elementare,
nonche', di esercitazioni numeriche.
  II ciclo: 120 ore.
  Lo studente deve dimostrare di avere:
  acquisito  le  competenze  teoriche  ed  operative  necessarie  per
intervenire  criticamente,  sia per  quanto  attiene  alle scelte  di
carattere generale  che alle  procedure estimative  analitiche, nelle
differenti  fasi  del  processo  progettuale,  sia  tradizionale  che
innovativo, nell'ambito  delle seguenti  aree tematiche:  problemi di
controllo ambientale,  di controllo  energetico, interno  ed esterno,
anche su  scala territoriale, illuminazione naturale  ed artificiale,
acustica;
  sviluppato  la   capacita'  di  correlare  le   scelte  progettuali
impiantistiche a  quelle architettoniche,  mettendo a fuoco  le mutue
interrelazioni,  al  fine  di  attivare un  processo  interattivo  di
controllo, che conduca ad una ottimizzazione complessiva.
  Discipline a statuto:
  B01B - Fisica:
   fisica.
  I05A - Fisica tecnica industriale:
   energetica;
   proprieta' termofisiche dei materiali.
  I05B - Fisica tecnica ambientale:
   acustica applicata;
   climatologia dell'ambiente costruito;
   fisica tecnica;
   fisica tecnica ambientale;
   gestione delle risorse energetiche nel territorio;
   illuminotecnica;
   impianti tecnici;
   termofisica dell'edificio.
  Sono  inoltre a  statuto e  attivabili, ove  motivatamente ritenute
necessarie a  particolari completamenti della  formazione scientifico
tecnica  e professionale  o  a specifici  approfondimenti tematici  e
disciplinari,  tutte  le  altre discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  I05A - Fisica tecnica industriale:
   gestione dell'energia;
   impianti termotecnici;
   misure e regolazioni termofluido dinamiche;
   modelli per la termotecnica;
   termodinamica applicata;
   termofluidodinamica applicata;
   termofluidodinamica dei sistemi naturali;
   termotecnica;
   trasmissione del calore.
  I05B - Fisica tecnica ambientale:
   energie rinnovabili per uso termico;
   gestione dei servizi energetici;
   impianti speciali di climatizzazione;
   misure fisicotecniche e regolazioni;
   modelli per il controllo ambientale;
   sistemi energetici integrativi;
   tecnica del controllo ambientale.
 
 
                               Art. 2.
 Area VII - Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica.
  Settore scientificodisciplinari: H15X.
  L'area  raccoglie le  discipline che  consentono all'architetto  in
formazione  l'acquisizione   di  conoscenze  e  tecniche   capaci  di
qualificare i metodi di  progettazione architettonica ed urbanistica,
attraverso  la valutazione  critica delle  risorse e  delle possibili
alternative progettuali ai problemi di natura pratica e simbolica che
sono alla base del progetto medesimo.
  II ciclo: 120 ore.
  Attraverso  i contributi  delle discipline  estimative lo  studente
deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze relative a:
  gli  strumenti   metodologici  adeguati  alla   comprensione  delle
dinamiche  urbane e  regionali e  dei processi  di sviluppo  anche in
relazione alle problematiche dell'ambiente;
  i rapporti economici fondamentali  che regolano i comportamenti dei
diversi  soggetti  operanti sul  territorio  e  che ne  orientano  le
modalita'  di  scambio  all'interno  dei sistemi  economici  ed  alle
diverse forme di  mercato, la teoria e la  metodologia estimativa, in
relazione alla sua genesi micro e macroeconomica;
  i  caratteri  strutturali  del  mercato edilizio  e  fondiario,  le
finalita' ed i metodi di stima dei valori immobiliari;
  la  struttura  imprenditoriale,  le  tecnologie ed  i  processi  di
produzione che  caratterizzano il settore delle  costruzioni e quelli
fornitori  dei  cantieri,  anche  in  relazione  agli  altri  settori
produttivi, con riferimento all'impiego delle specifiche modalita' di
impiego  dei  fattori  di  produzione,  al  controllo  dei  costi  di
costruzione, di manutenzione e di gestione;
  i  procedimenti  di  stima  dei   valori  dei  vari  fattori  della
produzione  edilizia ed  insediativa, anche  allo scopo  di elaborare
giudizi di convenienza all'investimento;
  le forme di organizzazione dei  processi di intervento sullo spazio
fisico,  le  collocazioni  che   in  essi  assume  l'esercizio  delle
competenze del pianificatore e  del progettista, considerati anche in
relazione  al  perseguimento  degli   obiettivi  di  efficacia  e  di
efficienza;
  gli strumenti  disciplinari, dei  metodi e delle  tecniche relative
alle  valutazioni   economiche  e  multicriteri  delle   risorse  che
compongono  l'ambiente  naturale  e costruito,  caratterizzate  dalla
esistenza o meno di un mercato;
  i  principi teorici,  le metodologie  e le  tecniche relative  alla
valutazione      dei      piani      e      dei      progetti      di
trasformazioneconservazionevalorizzazione  dell'ambiente  naturale  e
costruito.
  Al termine della sua esperienza formativa, lo studente deve inoltre
dimostrare  di  saper  utilizzare  le  procedure  e  le  tecniche  di
valutazione proprie  dell'estimo per l'architettura  e l'urbanistica,
nella redazione di progetti e piani di trasformazione e conservazione
dell'ambiente naturale e costruito. In particolare deve sapere:
    applicare i metodi di stima di un immobile;
  utilizzare i principali metodi di valutazione dei piani urbanistici
e   dei   programmi   di   intervento   (l'analisi   multicriteri   e
multiobiettivi, analisi costi e benefici, VIA etc.);
  applicare i  metodi di valutazione  ad un progetto  di costruzione,
trasformazione e  conservazione di un'opera edilizia,  in particolare
operando  la  stima   dei  costi  e  la   valutazione  degli  aspetti
qualitativi.
  L'insieme  delle  conoscenze  che l'area  dovra'  trasmettere  allo
studente e' tale da rendere  necessaria la integrazione del monte ore
previsto in  120 ore attraverso  l'offerta di moduli  didattici nelle
attivita' di laboratorio.
  Discipline a statuto:
  H15X - Estimo:
   economia ed estimo ambientale;
   estimo ed esercizio professionale;
  valutazione economica dei piani territoriali ed urbanistici;
   valutazione economica dei progetti.
  Sono  inoltre a  statuto e  attivabili, ove  motivatamente ritenute
necessarie a  particolari completamenti della  formazione scientifico
tecnica  e professionale  o  a specifici  approfondimenti tematici  e
disciplinari,  tutte  le  altre discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  H15X - Estimo:
   economia ed estimo civile;
   economia ed estimo industriale;
   estimo;
   estimo aeronautico;
   estimo e contabilita' dei lavori;
   estimo navale;
   fondamenti di economia ed estimo.
 Area VIII - Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale.
  Settori scientificodisciplinari: E03B + H01B + H04X + H14A + H14B.
  Discipline:
  dal  settore:  A04B:  "Metodi   e  modelli  per  la  pianificazione
territoriale";
  dal  settore: H02X:  "Fenomeni  di inquinamento  e controllo  della
qualita' dell'ambiente".
  L'area raccoglie le discipline finalizzate a:
  alla conoscenza dei principiguida  che regolano le principali forme
di intervento e controllo delle trasformazioni territoriali;
  alle  conoscenze teoriche  e  pratiche necessarie  a scegliere  fra
diverse forme di intervento;
  alla  progettazione delle  trasformazioni  fisiche delle  strutture
urbane  con   riferimento  ad  accertate  esigenze   o  programmi  di
trasformazioni funzionali.
  A tal fine obiettivo didattico primario e' l'acquisizione:
  dei  principali  strumenti  di  conoscenza  e  interpretazione  dei
diversi contesti  entro i quali  viene progettato l'intervento  - con
particolare   attenzione  al   contesto   fisico,  socioeconomico   e
istituzionale - e dei  vari attori coinvolti dall'intervento, nonche'
dei loro ruoli interessi;
  delle tecniche  di analisi  e di  valutazione dei  caratteri, degli
effetti  e delle  implicazioni delle  diverse forme  di intervento  e
delle trasformazioni progettate;
  delle  metodologie  della   progettazione  e  della  pianificazione
urbana.
  I ciclo: 180 ore.
  Al termine del  I ciclo lo studente dovra'  dimostrare di conoscere
caratteri e  problemi degli  interventi di trasformazione  urbana, di
saper descrivere e  analizzare i diversi contesti di  intervento e di
conoscere e  saper valutare  le condizioni  di impiego  di differenti
teorie e tecniche di progettazione e pianificazione.
  II ciclo: 120 ore.
  Al  termine del  II ciclo  lo  studente dovra'  dimostrare di  aver
acquisito,  attraverso la  pratica  di laboratorio,  la capacita'  di
progettare specifici interventi di trasformazione urbana e di saperne
valutare gli effetti e i problemi di attuazione.
  Discipline a statuto:
  H04X - Trasporti:
   pianificazione dei trasporti;
   trasporti urbani e metropolitani.
  H14A - Tecnica e pianificazione urbanistica:
   analisi dei sistemi urbani e territoriali;
   analisi e valutazione ambientale;
   gestione urbana;
   pianificazione territoriale;
   politiche urbane e territoriali;
   tecnica urbanistica;
   teorie della pianificazione territoriale.
  H14B - Urbanistica:
   analisi della citta' e del territorio;
   fondamenti di urbanistica;
   progettazione urbanistica;
   teorie dell'urbanistica;
   urbanistica.
  Sono  inoltre a  statuto e  attivabili, ove  motivatamente ritenute
necessarie a  particolari completamenti della  formazione scientifico
tecnica  e professionale  o  a specifici  approfondimenti tematici  e
disciplinari,  tutte  le  altre discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  E03B - Ecologia:
   ecologia applicata.
  H01B - Costruzioni idrauliche:
   protezione idraulica del territorio.
  H14A - Tecnica e pianificazione urbanistica:
   ingegneria del territorio;
   pianificazione e gestione delle aree metropolitane;
   tecniche di analisi urbane e territoriali;
   tecniche di valutazione e di programmazione urbanistica.
  H14B - Urbanistica:
   progettazione del territorio;
  recupero e riqualificazione ambientale, urbana e territoriale;
   tecniche di progettazione urbanistica.
  Area  IX   -  Discipline  economiche,  sociali   e  giuridiche  per
l'architettura e l'urbanistica.
  Settori scientificodisciplinari: M06A + M06B + N10X + P01B + P01I +
P01J + Q05A + Q05B + Q05D.
  L'area raccoglie  le discipline  finalizzate alla  comprensione dei
principali meccanismi e dei piu' rilevanti soggetti che, dal punto di
vista  economico, giuridicoistituzionale  e sociale  fanno parte  del
contesto in cui si svolge l'attivita' di progettazione architettonica
e urbanistica.
  In particolare lo studente dovra' dimostrare di conoscere:
  i   meccanismi   economici    fondamentali   che   determinano   il
funzionamento del  mercato; l'impresa  come istituzione  economica; i
casi di fallimento del mercato nella produzione di beni pubblici e il
ruolo dello Stato nell'economia; la regolazione economica del mercato
e la  valutazione degli investimenti pubblici;  lo sviluppo economico
regionale;
  le norme  legislative e regolamentari che  presiedono all'attivita'
di progettazione urbanistica e  della pianificazione territoriale; il
ruolo delle  diverse forme  di Stato  e di  Governo; l'organizzazione
istituzionale   e  la   pubblica  amministrazione,   con  particolare
riferimento   alla  disciplina   urbanistica  e   al  sistema   della
pianificazione urbanistica sotto il profilo istituzionale;
  i  fattori  sociali  e   culturali  dello  sviluppo  economico  con
particolare riferimento  a comunita', citta',  metropoli, territorio;
la  stratificazione   sociale  e  le  formazioni   sociali  urbane  e
territoriali; gli attori urbani (pubblici e privati) sotto il profilo
sociologico; l'ordine sociale e il  controllo; il mutamento sociale e
le principali tendenze delle societa' industriali mature.
  II ciclo: 180 ore.
  Discipline a statuto:
  M06A - Geografia:
   geografia;
   geografia del paesaggio e dell'ambiente;
   geografia urbana e regionale.
  M06B - Geografia economicopolitica:
   geografia politica ed economica.
  N10X - Diritto amministrativo:
   diritto urbanistico;
   legislazione dei beni culturali;
   legislazione delle opere pubbliche e dell'edilizia.
  P01B - Politica economica:
   economia dell'ambiente;
   politica economica;
   politica economica agraria;
   programmazione economica.
  P01J - Economia regionale:
   economia dei trasporti;
   economia regionale;
   economia urbana;
   politica economica regionale.
  Q05A - Sociologia generale:
   politica sociale;
   sociologia;
   storia del pensiero sociologico.
  Q05B - Sociologia dei processi culturali e comunicativi:
   sociologia delle comunicazioni di massa.
  Q05D - Sociologia dell'ambiente e del territorio:
   sociologia dell'ambiente;
   sociologia urbana e rurale.
  Sono  inoltre a  statuto e  attivabili, ove  motivatamente ritenute
necessarie a  particolari completamenti della  formazione scientifico
tecnica  e professionale  o  a specifici  approfondimenti tematici  e
disciplinari,  tutte  le  altre discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  M06A - Geografia:
   geografia culturale;
   geografia regionale;
   geografia sociale;
   geografia storica;
   geografia umana;
   geografia urbana.
  M06B - Geografia economicopolitica:
  cartografia;
   cartografia tematica per geografi;
   geografia urbana e organizzazione territoriale;
   politica dell'ambiente;
   organizzazione e pianificazione del territorio.
  P01B - Politica economica:
   economia applicata;
   economia delle istituzioni.
  P01I - Economia dei settori produttivi:
   economia del settore dei trasporti;
   economia delle attivita' terziarie;
   economia delle fonti di energia;
   economia delle forme di mercato;
   economia dell' impresa;
   economia dell'innovazione;
   economia industriale;
   politica economica.
  P01J - Economia regionale:
   economia del territorio;
   economia del turismo;
   economia delle grandi aree geografiche;
   pianificazione economica territoriale.
  Q05A - Sociologia generale:
   metodologia e tecnica della ricerca sociale;
   sistemi sociali comparati;
   teoria e metodi della pianificazione sociale.
  Q05B - Sociologia dei processi culturali e comunicativi:
   sociologia della comunicazione;
   sociologia della conoscenza;
   sociologia dell'arte e della letteratura;
   tecniche della comunicazione pubblica;
   teoria dell'informazione;
   teoria e tecniche della comunicazione pubblica;
   teoria e tecniche delle comunicazioni di massa.
  Q05D - Sociologia dell'ambiente e del territorio:
   sociologia urbana.
Area X - Discipline matematiche per l'architettura.
  Settori scientificodisciplinari: A01C + A01D + A02A + A02B + A03X +
A04A + A04B + K05A + K05B.
  L'area comprende insegnamenti  che si caratterizzano essenzialmente
quali   fondamento  nella   formazione  sia   tecnicoscientifica  sia
culturale dello studente.
  Tali insegnamenti consentono allo  studente di ottenere un'adeguata
conoscenza  dei  concetti  di  base, degli  strumenti  e  dei  metodi
matematici  operativi  dell'analisi  matematica,  della  geometria  e
dell'algebra lineare necessari per affrontare i problemi di analisi e
progettazione  strutturale,  i  problemi   della  fisica  tecnica  ed
impiantistica   per  l'architettura   nonche'   utili  agli   aspetti
economicoestimativi    ed   alle    valutazioni   quantitative    per
l'architettura  e  l'urbanistica. Mettono  in  grado  lo studente  di
costruire   semplici  modelli   matematici,   di  tradurre   problemi
strutturali  architettonici e  fenomeni territoriali  in algoritmi  e
quindi in programmi da implementare al computer.
  Forniscono, altresi',  le tecniche  fondamentali del  calcolo delle
probabilita' e della inferenza statistica  nonche' l'uso di metodi di
approssimazione, di calcolo numerico e di programmazione.
  Nei suddetti ambiti e' articolata l'offerta didattica dell'area.
  Nell'ambito degli stessi  settori scientificodisciplinari l'area e'
aperta, poi, ad offerte didattiche funzionali a specifici percorsi di
studio prescelti secondo i diversi livelli di approfondimento.
  I ciclo: 240 ore.
  Al  termine  del  l  ciclo  lo studente  deve  dimostrare  di  aver
acquisito e di sapere utilizzare i concetti di base, gli strumenti ed
i  metodi  matematici   operativi  dell'analisi  matematica  (calcolo
differenziale  e calcolo  integrale),  della geometria  (del piano  e
dello  spazio)  e  dell'algebra lineare  (vettori,  matrici,  sistemi
lineari) significativi per le applicazioni negli studi architettonici
e  territoriali; di  essere in  grado di  costruire semplici  modelli
matematici (connessi  anche ad equazioni differenziali  elementari) e
di  tradurre   in  algoritmi   i  problemi  delle   applicazioni  che
interessano;  di aver  acquisito l'uso  di metodi  di approssimazione
numerica nonche', quegli elementi di  probabilita' e quei principi di
elaborazione statistica di dati sperimentali necessari.
  II ciclo.
  Lo studente  avra' la possibilita'  di impadronirsi ed  operare con
strumenti  matematici  piu'  avanzati, rispetto  a  quelli  acquisiti
durante   il   I   ciclo,   nell'ambito   di   specifiche   tematiche
strutturaliprogettuali, tematiche  della pianificazione territoriale,
delle tecnologie,  in settori dell'analisi e  gestione del costruito,
dell'economia ed estimo.
  In tali  direzioni l'area presenta offerte  didattiche di contenuto
matematico specifiche a seconda di percorsi di studio prescelti dallo
studente.  Esse  si  riferiscono  a temi  quali  modelli  matematici,
ottimizzazione,   teoria  dei   grafi,   calcolo  numerico,   modelli
stocastici,  elementi  di  informatica,  ricerca  operativa,  sistemi
dinamici, ecc.
 
 
                               Art. 2.
  Discipline a statuto:
  A01C - Geometria:
   geometria;
   geometria descrittiva;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   matematica discreta.
  A01D - Matematiche complementari:
   fondamenti della matematica;
   matematiche complementari;
   storia delle matematiche.
  A02A - Analisi matematica:
   analisi matematica;
   istituzioni di analisi matematica;
   matematica applicata;
   metodi matematici e statistici.
  A02B - Probabilita' e statistica matematica:
   calcolo delle probabilita';
   calcolo delle probabilita' e statistica matematica;
   metodi probabilistici, statistici e processi stocastici.
  A03X - Fisica matematica:
  meccanica razionale con elementi di meccanica statistica;
   metodi e modelli matematici per le applicazioni.
  A04A - Analisi numerica:
   analisi numerica;
   calcolo numerico;
   calcolo numerico e programmazione;
   matematica computazionale;
   metodi di approssimazione.
  A04B - Ricerca operativa:
   metodi e modelli per la pianificazione territoriale;
   modelli di sistemi di produzione;
   modelli di sistemi di servizio;
   ricerca operativa.
  K05A - Sistemi di elaborazione delle informazioni:
   fondamenti di informatica;
   sistemi per la progettazione automatica;
   teoria e tecniche di elaborazione dell'immagine.
  Sono  inoltre a  statuto e  attivabili, ove  motivatamente ritenute
necessarie a  particolari completamenti della  formazione scientifico
tecnica  e professionale  o  a specifici  approfondimenti tematici  e
disciplinari,  tutte  le  altre discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  A01C - Geometria:
   geometria algebrica;
   geometria combinatoria;
   geometria differenziale;
   geometria e algebra;
   geometria superiore;
   istituzioni di geometria superiore;
   spazi analitici;
   topologia;
   topologia algebrica;
   topologia differenziale.
  A01D - Matematiche complementari:
   didattica della matematica;
   fondamenti della matematica;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   matematiche complementari;
   matematiche elementari da un punto di vista superiore;
   storia delle matematiche;
   storia dell' insegnamento della matematica.
  A02A - Analisi matematica:
   analisi armonica;
   analisi convessa;
   analisi funzionale;
   analisi non lineare;
   analisi superiore;
   biomatematica;
   calcolo delle variazioni;
   equazioni differenziali;
   istituzioni di analisi superiore;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   metodi matematici per l'ingegneria;
   teoria dei numeri;
   teoria delle funzioni;
   teoria matematica dei controlli.
  A02B - Probabilita' e statica matematica:
   biomatematica;
   filtraggio e controllo stocastico;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   metodi matematici e statistici;
   processi stocastici;
   statistica matematica;
   teoria dei giochi;
   teoria dell'affidabilita';
   teoria delle code;
   teoria delle decisioni.
  A03X - Fisica matematica:
   biomatematica;
   equazioni differenziali della fisica matematica;
   fisica matematica;
   istituzioni di fisica matematica;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   matematica applicata;
   meccanica analitica;
   meccanica del continuo;
   meccanica razionale;
   meccanica superiore;
   metodi geometrici della fisica matematica;
   metodi matematici e statistici;
   metodi matematici per l'ingegneria;
   propagazione ondosa;
   sistemi dinamici;
   stabilita' e controlli;
   teorie relativistiche.
  A04A - Analisi numerica:
   biomatematica;
   calcolo parallelo;
   istituzioni matematiche;
   laboratorio di programmazione e calcolo;
   matematica;
   matematica applicata;
   metodi matematici e statistici;
   metodi numerici per la grafica;
   metodi numerici per l'ingegneria;
   metodi numerici per l'ottimizzazione;
  A04B - Ricerca operativa:
   grafi e reti di flusso;
   metodi e modelli per il supporto alle decisioni;
   metodi e modelli per la logistica;
   metodi e modelli per l'organizzazione e la gestione;
   metodi e modelli per la pianificazione economica;
   ottimizzazione;
   ottimizzazione combinatoria;
   programmazione matematica;
   tecniche di simulazione;
   teoria dei giochi.
  K05A - Sistemi di elaborazione delle informazioni:
   informatica industriale;
   robotica.
  K05B - Informatica:
   informatica applicata;
   laboratorio di informatica;
   linguaggi di programmazione.
        Area XI - Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente.
  Settori scientificodisciplinari: H05X + H11X.
  Le  discipline dell'area  sono  finalizzate  al raggiungimento  dei
seguenti obiettivi:
  formare  le   conoscenze  teoriche   e  pratiche   necessarie  alla
rappresentazione   dello  spazio   architettonico  anche   attraverso
l'analisi del loro sviluppo storico;
  esercitare tutte  le tecniche grafiche,  al fine di  raggiungere il
pieno   controllo  degli   strumenti   della  rappresentazione,   sia
applicandoli  all'analisi   dei  valori  dell'architettura,   sia  al
rilievo, sia al progetto;
  praticare i metodi di rilevamento  diretto e strumentale nonche' le
conseguenti tecniche di restituzione metrica, morfologica e tematica;
  formare  la  capacita'  di  controllare il  modello  mentale  dello
spazio, che e' la premessa di ogni attivita' progettuale.
  I ciclo: 240 ore.
  Alla fine del ciclo lo studente deve conoscere:
  i fondamenti proiettivi della scienza della rappresentazione;
  la  teoria e  le  applicazioni dei  metodi  di rappresentazione  e,
precisamente:  la doppia  proiezione  ortogonale, l'assonometria,  la
proiezione centrale  o prospettiva, la proiezione  quotata, la teoria
delle ombre e del chiaroscuro;
  la costruzione dei poliedri e delle superfici, la costruzione delle
loro sezioni piane e delle loro compenetrazioni;
  l'analisi  geometrica degli  organismi voltati  e delle  membrature
degli ordini classici dell'architettura;
  la  teoria  della  forma  e  le  possibili  aggregazioni  di  forme
elementari nel piano e nello spazio, la teoria del colore;
  i   principi   informatori   dell'analisi  grafica   dello   spazio
architettonico e i metodi per la visualizzazione di immagini mentali;
e deve sapere:
  eseguire  i disegni  di  progetto e  di rilievo  dell'architettura,
adottando le relative convenzioni nazionali e internazionali;
  eseguire gli schizzi  a mano libera, anche  chiaroscurati, sia come
supporto   del  processo   progettuale  che   come  lettura   diretta
dell'architettura storica;
  effettuare  rilievi  a vista  e  con  misure dirette  di  organismi
semplici;
  restituire il rilievo diretto con appropriati elaborati grafici, di
documentazione  sia   metrica  (piante  e  alzati)   che  morfologica
(assonometrie);
  rappresentare  lo   spazio  architettonico,  applicando   metodi  e
procedure  della scienza  della rappresentazione,  sia con  l'ausilio
degli strumenti del disegno tecnico, sia a mano libera;
   condurre l'analisi grafica dei valori dell'architettura;
  rappresentare  correttamente il  progetto alle  diverse scale,  ivi
compresi gli elaborati esecutivi di insieme e di dettaglio;
   disegnare forme e proporzioni dal vero.
  II ciclo: 120 ore.
  Alla fine del ciclo lo studente deve:
   A) conoscere:
  i metodi di rilevamento strumentale e le problematiche relative dei
tematismi ed alla loro restituzione;
    i fondamenti teorici della fotogrammetria terrestre;
    i fondamenti teorici del disegno automatico.
  B) conoscere  gli sviluppi teorici  e le applicazioni  inerenti uno
tra i seguenti settori dell'area della rappresentazione:
  il disegno del progetto assistito dal calcolatore (CAD);
  il   disegno    di   rilievo    assistito   da    calcolatore   (la
stereorestituzione  analitica  e  le  applicazioni  dell'architettura
delle stazioni topografiche complete);
  la  cartografia  tematica  assistita da  calcolatore  (gestione  di
banche dati territoriali);
    la percezione e la comunicazione visiva;
  la  rappresentazione  del  territorio  finalizzata  agli  studi  di
impatto ambientale;
  la grafica, la storia dei metodi della rappresentazione.
   C) sapere:
  eseguire un rilievo architettonico  o urbano, condotto con tecniche
dirette e strumentali integrate, alle diverse scale e fino al rilievo
di dettaglio;
  eseguire  il  rilievo  e   l'analisi  degli  ordini  architettonici
classici ed antichi;
  eseguire  la   restituzione  del  rilievo  strumentale   anche  con
l'impiego di stazioni grafiche e tracciatori automatici;
  applicare  tutte le  tecniche acquisite  in uno  dei settori  sopra
indicati, sfruttandone ogni possibile sinergia.
  Discipline a statuto:
  H05X - Topografia e cartografia:
   fotogrammetria;
   fotogrammetria applicata;
   telerilevamento;
   topografia;
   topografia e rilevamento cartografico.
  H11X - Disegno:
   disegno automatico;
   disegno dell'architettura;
   fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva;
   percezione e comunicazione visiva;
   rilievo dell'architettura;
   rilievo urbano e ambientale;
   teoria e storia dei metodi di rappresentazione.
  Sono  inoltre a  statuto e  attivabili, ove  motivatamente ritenute
necessarie a  particolari completamenti della  formazione scientifico
tecnica  e professionale  o  a specifici  approfondimenti tematici  e
disciplinari,  tutte  le  altre discipline  dei  settori  scientifico
disciplinari costituenti l'area e in particolare:
  H05X - Topografia e cartografia:
   cartografia numerica;
   cartografia tematica ed automatica;
   geodesia;
   misure geodetiche;
   rilevamenti speciali per l'ambiente e il territorio;
   tecniche di fotointerpretazione;
   tecniche topografiche di precisione;
   topografia agraria e forestale;
   topografia e rilevamento cartografico;
   trattamento delle osservazioni.
  H11X - Disegno:
  cartografia tematica per l'architettura e per l'urbanistica;
   disegno;
   disegno edile;
   grafica;
   rappresentazione del territorio e dell'ambiente;
   rilevamento fotogrammetrico dell'architettura;
   tecniche della rappresentazione;
   unificazione grafica per la rappresentazione.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Milano, 23 agosto 1999
                                                  Il rettore: De Maio