Art. 15. Lo specialzzando, per essere ammesso all'esame finale di diploma, deve aver frequentato in misura corrispondente al monte ore previsto, avere superato gli esami annuali ed il tirocinio e deve dimostrare di aver raggiunto una completa preparazione professionale specifica, basata sulla dimostrazione di avere personalmente eseguito atti medici specialistici, come di seguito specificato: 1) Area della preparazione preoperatoria e del trattamento medico: aver partecipato alla discussione preoperatoria di almeno 1000 casi clinici; aver discusso la preparazione preoperatoria; aver osservato la preparazione di routine; conoscere gli effetti della premedicazione e le conseguenze nel periodo pre- e postoperatorio. 2) Area dell'anestesia generale: aver acquisito esperienza nel somministrare anestesie generali ad almeno 500 pazienti in tutte le branche chirurgiche; aver utilizzato un'ampia varieta' di attrezzature; aver applicato le diverse tecniche di monitoraggio; aver utilizzato uno stimolatore nervoso; aver valutato il funzionamento delle attrezzature in ambito clinico. 3) Area dell'anestesia locoregionale: aver acquisito autonomia nell'attuazione delle principali tecniche di anestesia locoregionale e nell'analgesia del parto. 4) Area dell'anestesia nelle specialita' e della terapia intensiva postoperatoria: aver effettuato il trattamento anestesiologico per pazienti di tutte le branche chirurgiche con almeno 500 anestesie generali; aver seguito nel corso postoperatorio almeno 1000 casi clinici anche nell'ambito di turni di cui al punto 7; aver utilizzato in sala operatoria le piu' comuni posizioni chirurgiche (laterale, litotomica, ecc.); aver osservato durante un tirocinio in sala operatoria di cardiochirurgia l'applicazione di tecniche di circolazione e di ossigenazione extracorporea. 5) Area dell'assistenza perioperatoria: aver effettuato un periodo continuativo di servizio presso la sala di risveglio; aver partecipato alle visite postoperatorie; aver partecipato alla supervisione del controllo delle attrezzature della sala di risveglio; aver partecipato alle discussioni su casi clinici di cui al punto 1. 6) Area della rianimazione e dei trattamenti di emergenza: aver eseguito su manichini le prove di rianimazione cardiopolmonare; aver partecipato al trasferimento intra ed interospedaliero dei pazienti critici; aver utilizzato adeguate attrezzature di rianimazione portatili ed aver partecipato ad attivita' di soccorso extraospedaliero avanzato e di trasporto primario; aver raccolto l'anamnesi ed effettuato l'esame clinico e prescritto il trattamento terapeutico di pazienti con patologia acuta respiratoria, cardiocircolatoria, nervosa e metabolica; aver trattato pazienti con ritenzione di secrezione tracheobronchiale; aver utilizzato broncoscopi, tubi endobronchiali ed altre protesi respiratorie; aver partecipato ad attivita' di soccorso extraospedaliero avanzato e di trasporto primario. 7) Area della rianimazione e della terapia intensiva: aver effettuato almeno 300 turni di servizio attivo di un reparto di rianimazione e terapia intensiva polivalente; aver studiato protocolli di valutazione e di trattamento del paziente in stato di shock; aver effettuato il cateterismo venoso centrale e misurato la pressione venosa centrale; aver somministrato soluzioni infusionali ed elettrolitiche adeguate per tipologia ed entita' ed aver osservato gli effetti della loro somministrazione; aver partecipato alla valutazione ed al controllo di situazioni emorragiche; aver valutato il ruolo dell'anestesia nella prevenzione e nel trattamento dell'insufficienza renale acuta; aver osservato il nursing del paziente critico; aver partecipato alla valutazione dei pazienti ed averne seguito l'evoluzione clinica sulla base dei principali indici prognostici; aver preso parte alla valutazione dei livelli di coma; aver utilizzato le diverse tecniche di ventilazione artificiale; aver preso parte al trattamento di pazienti critici nei diversi settori specialistici e nelle principali condizioni di interesse intensivologico; aver applicato protocolli nutrizionali idonei alle esigenze dei principali quadri clinici; aver studiato protocolli idonei a prevenire il rischio delle infezioni in terapia intensiva; aver utilizzato protocolli razionali di antibioticoterapia; aver preso parte alle riunioni organizzative e di aggiornamento del team intensivologico. 8) Area della terapia antalgica: aver trattato 1500 pazienti affetti da dolore acuto o cronico ivi compreso il dolore postoperatorio; aver partecipato alla valutazione algologica di numerose situazioni cliniche; aver studiato protocolli di terapia antalgica nelle diverse condizioni cliniche; aver partecipato alla conduzione di trattamenti strumentali antalgici; aver preso parte all'applicazione delle principali tecniche strumentali antalgiche non invasive; aver seguito l'evoluzione algologica in numerose situazioni cliniche sulla base dell'applicazione di protocolli terapeutici; aver discusso con gli specialisti medici di altre discipline una condotta terapeutica integrata. 9) Area della terapia iperbarica: aver preso parte alla selezione dei pazienti da proporre alla terapia iperbarica; aver partecipato alla preparazione dei pazienti da sottoporre al trattamento iperbarico; aver preso parte a trattamenti iperbarici nel corso di diversi quadri clinici; aver discusso con lo staff i protocolli di nursing in corso di terapia ricompressiva; aver partecipato al trattamento di iperbarismo di pazienti critici sottoposti a ventilazione artificiale, monitoraggio dei parametri clinici e terapia farmacologica ed infusionale; aver studiato le misure per la prevenzione dei rischi connessi al trattamento iperbarico. 10) Area del monitoraggio e delle misurazioni: aver utilizzato un'ampia varieta' di attrezzature ed averne discusso i principi di funzionamento, il significato della variazione dei parametri misurati ed i possibili errori; aver effettuato determinazioni emogasanalitiche ed altri test di funzionalita' respiratoria; aver osservato e monitorizzato le modificazioni dei parametri clinici su pazienti durante la ventilazione meccanica; aver proceduto all'applicazione delle diverse tecniche di monitoraggio invasivo e non invasivo dei diversi parametri di interesse intensivologico nelle varie situazioni cliniche. 11) Area dell'organizzazione: conoscere le principali esigenze strutturali e funzionali delle sale operatorie, delle sale di risveglio, dei reparti di rianimazione e terapia intensiva e di terapia del dolore; conoscete le normative attinenti la specialita' dello Stato, della regione e dell'ospedale ove si opera; saper calcolare il rapporto costobeneficio di un modello organizzativo; dimostrare di conoscere le implicazioni giuridiche e legali inerenti alla attivita' professionale. Infine, lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno tre sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico.