Art. 6 Funzioni delle direzioni generali 1. Le funzioni del Ministero degli affari esteri sono ripartite fra le direzioni generali secondo le disposizioni del presente articolo. Nulla e' innovato nelle competenze o responsabilita' della Presidenza del Consiglio e degli altri Ministeri o amministrazioni. 2. Le direzioni generali geografiche, con l'ausilio delle direzioni generali competenti per materia, attendono all'analisi, alla definizione e all'attuazione dell'azione diplomatica bilaterale fra l'Italia ed i singoli paesi compresi nell'area di competenza, sulla base delle priorita' e degli obiettivi fissati negli indirizzi di politica estera. In particolare le direzioni generali geografiche attendono ai seguenti compiti: a) promuovono i rapporti bilaterali fra l'Italia e i singoli paesi dell'area per gli aspetti di carattere politico, economico, culturale e di qualsiasi altra natura; b) curano i negoziati bilaterali fra Italia e i paesi dell'area nelle materie predette; c) seguono la situazione interna dei singoli paesi dell'area e l'andamento della loro politica estera; a) curano la partecipazione italiana alle attivita' delle cooperazioni ed organizzazioni internazionali regionali. 3. Ferme restando le responsabilita' del Presidente del Consiglio dei Ministri e le competenze da questi eventualmente delegate al Ministro delle politiche comunitarie, la direzione generale per l'integrazione europea cura le attivita' di integrazione europea in relazione alle istanze ed ai processi negoziali riguardanti i trattati dell'Unione europea, della Comunita' europea, della CECA e dell'EURATOM. Nelle materie relative alla integrazione europea essa ha competenza primaria rispetto ai settori di attivita' delle altre direzioni generali. In particolare la direzione generale attende in tale ambito ai seguenti compiti: a) promuove la formulazione delle posizioni italiane presso le istituzioni e gli organi dell'Unione europea, e cura i rapporti con la Commissione europea e con le altre istituzioni dell'Unione europea; b) cura i negoziati sulle questioni attinenti al processo di integrazione europea; c) collabora con l'Istituto diplomatico e con le amministrazioni competenti nella formazione dei funzionari pubblici delle materie comunitarie. 4. La direzione generale per gli affari politici multilaterali ed i diritti umani attende ai seguenti compiti: a) tratta le questioni politiche di competenza di enti, organismi e organizzazioni internazionali del sistema delle Nazioni Unite; b) tratta le questioni attinenti ai problemi della sicurezza internazionale, del disarmo e controllo degli armamenti e della non proliferazione; c) cura la trattazione delle questioni attinenti ai diritti umani nelle sedi multilaterali e nei rapporti con gli organi della Convenzione europea dei diritti dell'uomo; d) cura i negoziati concernenti accordi multilaterali con gli enti, gli organisnii e le organizzazioni di cui alle lettere a), b) e c) del presente comma, nonche' i negoziati di carattere globale relativi alle materie di cui sopra, fatte salve le specifiche competenze delle altre amministrazioni statali, normativamente previste; e) cura la concertazione internazionale contro le sfide globali e, in particolare, contro il terrorismo, la criminalita' organizzata transnazionale ed il narcotraffico; f) segue le tematiche politiche inerenti al processo G7/8. 5. La direzione generale per la cooperazione economica e finanziaria multilaterale, attende, nell'ambito delle attribuzioni e delle funzioni del Ministero degli affari esteri, ai seguenti compiti: a) tratta le questioni di competenza delle organizzazioni e delle istituzioni internazionali per la cooperazione finanziaria, economica e commerciale; b) partecipa alle attivita' degli enti ed organismi di diritto italiano che assolvono a compiti relativi alla materia del credito e degli investimenti all'estero; c) segue le tematiche economiche e globali inerenti al processo G7/8; d) promuove e sviluppa, d'intesa con il Ministero del commercio con l'estero, iniziative dirette a sostenere l'attivita' all'estero delle imprese italiane ed a favorire l'incremento degli investimenti esteri in Italia; e) sovrintende all'attivita' della unita' per le autorizzazioni dei materiali di armamento e tratta, per quanto di competenza, le questioni attinenti alla politica di esportazione ed importazione degli armamenti e dei materiali a doppio uso; f) tratta le questioni relative alla tutela della proprieta' intellettuale; g) tratta le questioni di rilevanza economica relative alla disciplina internazionale nei settori dell'energia, dell'ambiente e della cooperazione tecnologica multilaterale. 6. La direzione generale per la promozione e la cooperazione culturale attende ai seguenti compiti: a) cura la diffusione della lingua e della cultura italiana all'estero; b) tratta le questioni culturali e scientifiche in relazione a enti e organizzazioni internazionali; c) sovraintende al funzionamento degli istituti italiani di cultura e, sentito il Ministero della pubblica istruzione, delle istituzioni scolastiche, educative e culturali italiane all'estero. Segue l'attivita' delle istituzioni scolastiche straniere in Italia. Amministra il personale non appartenente ai ruoli del Ministero degli affari esteri, addetto alle istituzioni scolastiche, educative e culturali all'estero; d) concorre a promuovere la collaborazione culturale e scientifica internazionale; e) partecipa alla selezione degli studenti italiani assegnatari di borse di studio all'estero e provvede all'assegnazione di borse di studio a favore di studenti stranieri in Italia, nonche' agli scambi giovanili; f) provvede all'attivita' relativa alle borse di studio per gli studenti italiani all'estero e per gli studenti stranieri in Italia, nonche' agli scambi giovanili; g) adotta le opportune iniziative internazionali per agevolare l'attivita' presso universita' ed enti di ricerca italiani di qualificati docenti e ricercatori stranieri, nonche' l'attivita' presso universita' ed enti di ricerca stranieri di docenti e ricercatori italiani. 7. La direzione generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie attende ai seguenti compiti: a) promuove, coordina e sviluppa le politiche concernenti i diritti degli italiani nel mondo; b) provvede ai servizi di tutela e assistenza a favore degli italiani nel mondo ed alla promozione sociale, linguistica e scolastica delle collettivita' italiane all'estero; c) provvede agli affari consolari; d) tratta le questioni concernenti gli stranieri in Italia; e) tratta le questioni sociali e migratorie in relazione a enti e organizzazioni internazionali. 8. La direzione generale per il personale attende ai seguenti compiti: a) l'organizzazione degli uffici centrali e di quelli all'estero; b) il reclutamento, la gestione e i movimenti del personale; c) la determinazione del trattamento economico all'estero e delle provvidenze a favore del personale; d) l'elaborazione di proposte di provvedimenti legislativi e regolamentari concernenti il personale e l'amministrazione; e) il contenzioso del personale e le questioni disciplinari; f) i rapporti con le organizzazioni sindacali; g) la promozione dell'assunzione di personale italiano presso le organizzazioni internazionali. 9. La direzione generale per gli affari amministrativi, di bilancio e il patrimonio attende ai seguenti compiti: a) il bilancio; b) i finanziamenti e i controlli; c) i rimborsi per i viaggi e i trasporti; d) la liquidazione del trattamento economico spettante al personale; e) i trattamenti di quiescenza; f) le questioni relative ai mezzi di funzionamento ed alle attrezzature degli uffici centrali, fatte salve le competenze del servizio per l'informatica, le comunicazioni e la cifra; g) l'acquisto, la vendita, la costruzione, la locazione, la ristrutturazione, la manutenzione di beni mobili ed immobili, destinati ad attivita' di interesse dell'Amministrazione degli affari esteri. 10. Il coordinamento tra le direzioni generali si realizza, oltre che tramite l'attivita' svolta a tal fine dal segretario generale, per mezzo di periodiche riunioni dei direttori generali sulle materie di interesse comune. Inoltre vengono adottate procedure di lavoro atte ad assicurare un coordinamento permanente e completo, in particolare attribuendo all'ufficio titolare della competenza principale l'onere di indicare sui documenti contenenti gli atti del procedimento le direzioni generali titolari di competenze connesse o secondarie, che devono partecipare al procedimento.