Art. 2.



  1.  Il  Consorzio della denominazione San Gimignano autorizzato, di
seguito  denominato  «Organismo  di  controllo  autorizzato»,  dovra'
assicurare   che,   conformemente  alle  prescrizioni  del  piano  di
controllo  approvato, i processi produttivi ed i prodotti certificati
nella  predette  denominazioni  di  origine  rispondano  ai requisiti
stabiliti  nei  relativi  disciplinari  di produzione approvati con i
decreti indicati nelle premesse.
  2. Per assicurare le finalita' di cui al comma 1:
   a)  la  regione,  la camera di commercio, industria, artigianato e
agricoltura, la provincia ed i comuni competenti per il territorio di
produzione   della   predetta  denominazione  di  origine,  ai  sensi
dell'art.  3,  comma  3 del decreto ministeriale 13 luglio 2007, sono
tenuti   a   mettere   a  disposizione  dell'Organismo  di  Controllo
autorizzato,  a titolo gratuito, ogni utile documentazione in formato
cartaceo e, ove possibile, in formato elettronico, in particolare gli
Albi dei vigneti e i relativi aggiornamenti, le denunce delle uve, le
certificazioni  d'idoneita'  agli  esami  analitici ed organolettici,
ogni   altra   documentazione   utile   ai   fini   dell'applicazione
dell'attivita' di controllo;
   b)   preliminarmente   all'avvio   degli  adempimenti  di  propria
competenza  in  materia di rivendicazione e di controllo analitico ed
organolettico,  la  Camera  di  commercio,  industria,  artigianato e
agricoltura  competente  per  il territorio di produzione e' tenuta a
verificare    l'avvenuto   pagamento   all'Organismo   di   controllo
autorizzato  degli oneri relativi all'attivita' di controllo da parte
dei  produttori richiedenti l'attribuzione dell'attestazione delle DO
in questione per le relative partite di uve e di vino, in conformita'
ai  limiti  indicati  nel  prospetto  tariffario depositato presso il
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;
   c)  la  Camera  di commercio, industria, artigianato e agricoltura
competente  per il territorio di produzione puo' delegare l'Organismo
di  controllo  autorizzato  per  le funzioni ad essa attribuite dalla
legge  10  febbraio  1992,  n.  164,  al  rilascio,  per  le predette
denominazioni  di  origine,  delle  ricevute  frazionate delle uve al
conduttore che ha presentato la relativa denuncia;
   d)   per   la   DOC   indicata   all'art.  1  comma  1,  le  ditte
imbottigliatrici   devono  apporre  sulle  bottiglie  o  sugli  altri
recipienti  di  capacita'  non superiore a 60 litri l'indicazione del
lotto  -  ai  sensi  dell'art.  13 del decreto legislativo 27 gennaio
1992,  n.  109  -  attribuito  alla  partita  certificata dalla ditta
imbottigliatrice  e  comunicato dalla medesima ditta all'Organismo di
controllo  autorizzato  al  momento  del  conseguimento del parere di
conformita',  cosi'  come  indicato nei piani di controllo presentati
dall'Organismo  di controllo autorizzato, ai sensi dell'art. 9, comma
4 del decreto ministeriale 29 marzo 2007.