IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

  Visto  il proprio decreto in data 9 febbraio 2009, con il quale, ai
sensi  dell'art.  141,  comma  1,  lettera  b),  n.  3,  del  decreto
legislativo  18  agosto  2000,  n.  267,  il  consiglio  comunale  di
Taurianova   (Reggio   Calabria)  e'  stato  sciolto  a  causa  delle
dimissioni rassegnate dalla maggioranza dei consiglieri comunali;
  Considerato che dall'esito di approfonditi accertamenti sono emersi
collegamenti diretti ed indiretti tra ex componenti del consesso e la
criminalita' organizzata locale;
  Considerato,   altresi',   che   la   permeabilita'   dell'ente  ai
condizionamenti  esterni  della  criminalita' organizzata ha arrecato
grave   pregiudizio   agli  interessi  della  comunita'  amministrata
limitandone   il  libero  esercizio  dei  diritti  costituzionalmente
garantiti;
  Ritenuto  che, al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento
e  deterioramento  dell'amministrazione  comunale  di  Taurianova, si
rende    necessario    l'intervento    dello    Stato   mediante   un
commissariamento   di  adeguata  durata,  mirato  al  ripristino  dei
principi democratici e di liberta' collettiva;
  Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
  Vista  la  proposta  del Ministro dell'interno, la cui relazione e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
  Vista  la  deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 23 aprile 2009;

                              Decreta:


                               Art. 1.

  La  gestione  del  comune  di  Taurianova (Reggio Calabria), il cui
consiglio e' stato sciolto con il citato decreto, e' affidata, per la
durata di diciotto mesi, alla commissione straordinaria composta da:
   dott. Vincenzo D'Antuono - prefetto;
   dott. Filippo Romano - viceprefetto aggiunto;
   dott. Giancarlo Tarantino - dirigente area I.