IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

  Visto  il  proprio decreto in data 8 gennaio 2009, con il quale, ai
sensi   dell'art.   141,  comma 1,  lettera  b),  n.  2  del  decreto
legislativo  18  agosto  2000,  n.  267,  il  consiglio  comunale  di
Sant'Onofrio   (Vibo   Valentia)  e'  stato  sciolto  a  causa  delle
dimissioni del sindaco;
  Considerato che dall'esito di approfonditi accertamenti sono emersi
collegamenti diretti ed indiretti tra ex componenti del consesso e la
criminalita' organizzata locale;
  Considerato,   altresi',   che   la   permeabilita'   dell'ente  ai
condizionamenti  esterni  della  criminalita' organizzata ha arrecato
grave   pregiudizio   agli  interessi  della  comunita'  amministrata
limitandone   il  libero  esercizio  dei  diritti  costituzionalmente
garantiti;
  Ritenuto  che, al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento
e  deterioramento  dell'amministrazione  comunale di Sant'Onofrio, si
rende    necessario    l'intervento    dello    Stato   mediante   un
commissariamento   di  adeguata  durata,  mirato  al  ripristino  dei
principi democratici e di liberta' collettiva;
  Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
  Vista  la  proposta  del Ministro dell'interno, la cui relazione e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
  Vista  la  deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 23 aprile 2009;

                              Decreta:


                               Art. 1.

  La  gestione  del  comune  di  Sant'Onofrio (Vibo Valentia), il cui
consiglio e' stato sciolto con il citato decreto, e' affidata, per la
durata di diciotto mesi, alla commissione straordinaria composta da:
   dott.ssa Rosanna Bonadies - viceprefetto;
   dott. Giuseppe Ranieri - viceprefetto;
   dott. Santo Cantarella - collaboratore amministrativo contabile.