(Allegato A)
                                                           Allegato A 
 
            MONITORAGGIO DEL PATTO DI STABILITA' INTERNO 
 
    Il presente Allegato al Decreto si sofferma sulle modalita' e sui
modelli di rilevazione  del  monitoraggio  del  patto  di  stabilita'
interno nonche' sulle sue regole per il 2009. 
A. ISTRUZIONI GENERALI 
A.1. Prospetti da compilare e regole per la trasmissione. 
    I prospetti da compilare, per ciascuna tipologia  di  ente,  sono
rispettivamente i seguenti: 
      per le Regioni a Statuto speciale e  le  Province  autonome  di
Trento e di Bolzano, i modelli n. 1/09/CS (per la gestione di  cassa)
e n. 1/09/CP (per la gestione di competenza); 
      per le Regioni a Statuto ordinario, i modelli n.  2/09/CS  (per
la gestione di cassa) e n. 2/09/CP (per la gestione di competenza). 
    Le risultanze  del  patto  di  stabilita'  interno,  relative  ai
suddetti modelli, dovranno essere  trasmesse  esclusivamente  tramite
l'applicazione web, messa a punto dal Dipartimento  della  Ragioneria
generale dello Stato e gia' utilizzata per il monitoraggio del  patto
di stabilita' interno negli anni scorsi. 
    Le regole per l'accesso all'applicazione web ed al  suo  utilizzo
sono consultabili all'indirizzo: 
      http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/e-GOVERNME1/Patto-di-S/reg
ole-per-il-sito-patto-di-stabilit-.pdf 
    Per le Regioni a statuto  speciale  e  le  Province  autonome  di
Trento e Bolzano, i suddetti obiettivi devono essere  indicati  dagli
enti stessi nell'apposito campo OP SF  09  (Obiettivo  annuale  spese
finali determinato in sede di accordo) sin  dal  primo  trimestre  di
rilevazione, secondo quanto concordato con il Ministro  dell'Economia
e delle Finanze ex art. 77-ter, comma 6, del decreto-legge n. 112 del
2008. 
    Per le Regioni a statuto ordinario, gli  obiettivi  programmatici
annuali per l'anno 2009, in termini di  cassa  e  competenza,  devono
essere indicati dagli  enti  stessi  nell'apposito  campo  OP  SF  09
(Obiettivo  programmatico  annuale  spese  finali)  sin   dal   primo
trimestre di rilevazione, assumendo come base il pieno  rispetto  del
patto di stabilita' interno per l'anno 2008 (Obiettivo  programmatico
2008= [(spese finali 2005 - 1,8%)  -  finanziamenti  c/capitale  U.E.
2007] + 2,5%). 
    L'obiettivo programmatico per l'anno 2009  e'  calcolato  facendo
riferimento   all'Obiettivo   programmatico   2008   ricalcolato   in
attuazione di quanto  previsto  dall'art.  7-quater,  comma  15,  del
decreto-legge n. 5 del 2009, che prevede che, a  decorrere  dall'anno
2009, le spese correnti  per  interventi  cofinanziati  correlati  ai
finanziamenti dell'Unione europea,  con  esclusione  delle  quote  di
finanziamento statale e regionale, non sono computate nella  base  di
calcolo e nei risultati del patto di stabilita' interno delle Regioni
e delle Province autonome: 
      Obiettivo programmatico 2008 ricalcolato = [(spese finali  2005
- 1,8%) - (finanziamenti correnti e c/capitale U.E. 2007)] + 2,5%. 
      Obiettivo programmatico 2009  =  Obiettivo  programmatico  2008
ricalcolato - 0,6 %. 
A.2. Specifiche sui prospetti del monitoraggio. 
    Cumulabilita' - I modelli devono essere compilati dagli enti  con
riferimento a ciascun trimestre, indicando i dati cumulati a tutto il
periodo di riferimento (es.: i dati concernenti il secondo  trimestre
devono essere riferiti al periodo che inizia il 1° gennaio e  termina
il 30 giugno 2009; i dati a tutto il mese di settembre devono  essere
riferiti al periodo  che  inizia  il  1°  gennaio  e  termina  il  30
settembre 2009, ecc.). 
    Il sistema effettua un controllo di cumulabilita' che prevede  un
blocco della procedura di acquisizione qualora i dati del periodo  di
riferimento risultino inferiori a quelli del periodo  precedente  sia
per  la  gestione  di  cassa  che  per  quella  di  competenza.   Per
quest'ultima, pero', poiche'  e'  possibile  che  gli  impegni  siano
provvisori  (specie  riguardo  alle  scadenze  infrannuali),  non  e'
previsto tale blocco ma solo un messaggio di avvertimento  (warning),
di cui l'ente dovra' tener conto per la corretta quadratura dei dati. 
    Variazioni - In  presenza  di  errori  materiali  di  inserimento
ovvero di imputazione, e' necessario rettificare il modello  relativo
al periodo cui si riferisce l'errore. 
    Dati provvisori - Relativamente all'invio di dati provvisori,  si
rappresenta che il monitoraggio  sul  patto  dovrebbe,  in  linea  di
principio,  contenere  dati  definitivi  (in  particolar   modo   con
riferimento alla gestione di cassa); tuttavia, qualora la  situazione
trasmessa non fosse definitiva, e' necessario apportare le variazioni
non appena siano disponibili i dati definitivi. 
    Rispetto del Patto - Il rispetto del patto da parte  dei  singoli
enti viene  valutato  confrontando  il  risultato  conseguito  al  31
dicembre 2009 con l'obiettivo annuale prefissato. Il sistema  web  e'
predisposto  per  effettuare  automaticamente  tale  confronto   onde
consentire  una  piu'  rapida  ed  immediata  valutazione  circa   il
conseguimento o meno del proprio  obiettivo  programmatico  da  parte
dell'ente. 
    In proposito, si  rappresenta  che,  a  causa  delle  difficolta'
interpretative riscontrate nel 2007 circa la valenza da dare al segno
(positivo  o  negativo)  derivante  dalla  differenza  tra  risultato
registrato  e  obiettivo  programmatico,  per  il  patto   2009,   e'
stabilito, cosi' come per il  patto  2008,  che  se  tale  differenza
risulta: 
      negativa o pari a 0, il patto di stabilita' per l'anno 2009  e'
stato rispettato; 
      positiva, il patto di stabilita'  interno  2009  non  e'  stato
rispettato. 
A.3. Creazioni di nuove utenze e/o variazioni di utenze gia' in uso. 
    A seguito di alcuni inconvenienti segnalati dalle  Regioni  nelle
operazioni di accreditamento effettuate in passato, si comunica  che,
a decorrere dall'anno  2008,  gli  accreditamenti  sinora  effettuati
rimangono validi  sino  a  quando  l'amministrazione  non  decida  di
eliminare, variare o creare nuove utenze. 
    In questo  caso,  e'  necessario  che  la  regione  effettui  una
esplicita richiesta, tramite lettera, al  Ministero  dell'economia  e
delle finanze, Dipartimento della ragioneria  generale  dello  Stato,
IGEPA - via XX Settembre, 97 - 00187 Roma. 
    La  richiesta  deve   contenere   necessariamente   le   seguenti
informazioni: 
      a. nome e cognome delle persone da abilitare alla  trasmissione
dei dati; 
      b. codice fiscale; 
      c. ente di appartenenza; 
      d. recapito di posta elettronica e telefonico. 
    Si precisa che ogni utenza e' strettamente personale per cui ogni
ente puo' richiedere, con le procedure suesposte, ulteriori utenze. 
A.4.  Requisiti  informatici  per  l'applicazione   web:   patto   di
stabilita' interno. 
    Si ricorda, inoltre, che per l'utilizzo del sistema web  relativo
al patto di stabilita' interno sono necessari i seguenti requisiti: 
      dotazione informatica:  disponibilita'  di  una  postazione  di
lavoro  dotata  di  browser  di  comune  utilizzo  (Explorer  5.5   o
superiore, Netscape 7.0) con installata la JVM (java virtual machine)
dal sito http://www.java.com/it/ (con i relativi aggiornamenti sui pc
dove si opera);  applicazione  Acrobat  Reader  (aggiornato)  per  le
stampe; 
      supporti operativi: le modalita' di accesso al nuovo sistema  e
le  istruzioni  per  l'utilizzo  dello  stesso,   sono   disponibili,
nell'apposita area dedicata al Patto di stabilita' interno  del  sito
del      Ministero      dell'Economia      e      delle       Finanze
(www.pattostabilita.rgs.tesoro.it ), sotto la dicitura «Regole per il
sito». 
A.5. Altri riferimenti e richieste di supporto. 
    In linea di principio, si segnala che riguardo ad alcuni  criteri
generali concernenti la gestione del patto di stabilita' interno,  in
quanto compatibili, le Regioni e le Province autonome di Trento e  di
Bolzano possono far riferimento alla circolare n. 2  del  27  gennaio
2009 del Ministero dell'Economia e delle Finanze predisposta per  gli
enti locali e visionabile sul sito: 
      http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/CIRCOLARI/2009/Circolare1.
htm asc1.pdf 
    Eventuali chiarimenti o  richieste  di  supporto  possono  essere
inoltrate ai seguenti indirizzi di posta elettronica: 
    assistenza.cp@tesoro.it  per  i  quesiti  di  natura  tecnica  ed
informatica,  compresi  eventuali  problemi   di   accesso   e/o   di
funzionamento  dell'applicazione,  indicando   nell'oggetto   «Utenza
sistema Patto di Stabilita' - richiesta di chiarimenti». Si prega  di
comunicare, anche  in  questo  caso,  il  nominativo  e  il  recapito
telefonico del richiedente per essere ricontattati;  per  urgenze  e'
possibile contattare l'assistenza  tecnica  applicativa  ai  seguenti
numeri   06-4761.2375/2125/2244   dalle   8.00   alle   18.00,    con
l'interruzione di un'ora tra 13.00 e le 14.00; 
      pattostab@tesoro.it per i quesiti di natura amministrativa  e/o
normativa; 
      drgs.igop.ufficio14@tesoro.it per gli  aspetti  riguardanti  la
materia di personale correlata alla normativa del patto di stabilita'
interno. 
A.6. Indicazioni operative inerenti il primo invio di dati. 
    Ai sensi dell'art. 77-ter, comma 12, del decreto-legge n.112  del
2008, il primo invio delle informazioni trimestrali  da  parte  degli
enti e' previsto entro un mese dalla scadenza del primo trimestre  di
riferimento (ossia entro il 30 aprile 2009). 
    L'approvazione  del  presente  decreto  -   avvenendo   in   data
successiva alla scadenza sopra descritta -  determina  che  il  primo
invio di informazioni, inerenti sia alla gestione di cassa  che  alla
gestione  di  competenza,  avra'  luogo  a  partire  dal  primo  mese
successivo alla pubblicazione del decreto. 
B. Istruzioni per la compilazione dei modelli n.1 - 2/09/CS ,  n.1  -
2/09/CP e n. 3/09. 
B.1. Regioni a statuto speciale e Province autonome di  Trento  e  di
Bolzano. 
    L'art. 77-ter, comma 6, del decreto-legge n. 112 del 2008 prevede
che le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento  e
di Bolzano concordino con il Ministro dell'Economia e  delle  Finanze
il livello di spese  correnti  e  in  conto  capitale  di  competenza
nonche' il livello  dei  relativi  pagamenti,  in  coerenza  con  gli
obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2009/2011. In  caso  di
mancato accordo, si applicano le disposizioni valide per le Regioni a
statuto ordinario. 
    Per compilare i modelli n. 1/09/CS  e  n.  1/09/CP  si  deve  far
riferimento, per la gestione di cassa, ai pagamenti totali (in  conto
competenza e in conto residui) e, per la gestione di competenza, agli
impegni sostenuti, in relazione  alle  spese  correnti  ed  in  conto
capitale, in ciascun trimestre del 2008 e 2009. 
    Si fa presente che gli enti dovranno indicare, nei citati modelli
di monitoraggio, gia' in occasione del primo  inserimento  dei  dati,
anche l'obiettivo (sia per la gestione di cassa  che  di  competenza)
stabilito in sede di accordo, riferito a tutto  il  2009  aggiornato,
ove non previsto nell'accordo, per tenere conto dell'esclusione delle
spese correnti  e  in  conto  capitale  per  interventi  cofinanziati
correlati ai finanziamenti dell'Unione europea, con esclusione  delle
quote di finanziamento statale  e  regionale.  Tale  obiettivo  avra'
esclusiva valenza per il  confronto  con  le  risultanze  dell'intero
2009,  in  quanto   l'attuale   normativa   non   prevede   obiettivi
trimestrali. 
B.2. Regioni a statuto ordinario. 
    La struttura del prospetto per il monitoraggio del patto 2009 per
le Regioni a statuto ordinario ricalca sostanzialmente  la  struttura
dei  prospetti  predisposti  per  l'anno  passato,  riproponendo   la
rilevazione dei due obiettivi programmatici (uno per la  gestione  di
cassa e l'altro per la gestione di competenza) riferiti al  complesso
delle spese finali. Si precisa che il mancato raggiungimento anche di
uno solo dei due predetti obiettivi  configura  il  mancato  rispetto
delle regole del patto di stabilita' interno. 
    Per compilare i modelli n. 2/09/CS  e  n.  2/09/CP  si  deve  far
riferimento,  rispettivamente,  ai   pagamenti   totali   (in   conto
competenza e in conto residui) e agli impegni di competenza sostenuti
in ciascun trimestre del 2008 e 2009, sia  in  relazione  alle  spese
correnti che a quelle in conto capitale. Il totale  delle  risultanze
trimestrali per l'anno 2009, in termini di  cassa  e  di  competenza,
sempre riportato in forma cumulata nel modello in corrispondenza  del
codice  R  SF  09  («Risultato  Trimestrale  Spese  Finali»),   viene
confrontato, solo in occasione del 4° trimestre dell'anno  2009,  con
gli obiettivi annuali in termini  di  cassa  e  di  competenza.  Piu'
specificamente, al  31  dicembre  2009,  il  sistema  acquisira'  gli
obiettivi sopra citati, determinati  assumendo  come  base  il  pieno
rispetto del patto di stabilita' interno  per  l'anno  2008  ([(spese
finali 2005 - 1,8%) - finanziamenti c/capitale U.E. 2007] + 2,5%). 
B.3. Dettaglio Obiettivo annuale attribuito agli enti locali. 
    Il modello n. 3/09 mira ad evidenziare l'eventuale  scelta  della
Regione o delle Province autonome di consentire agli enti locali  che
abbiano i  requisiti  di  cui  al  comma  2  dell'art.  7-quater  del
decreto-legge n. 5/2009  di  escludere  i  pagamenti  indicati  nelle
lettere a) e b) del comma 1 del medesimo art. 7-quater, attraverso un
peggioramento del proprio obiettivo. 
    In particolare, nel predetto modello n.  3/09  occorre  indicare,
per  ciascun  ente  locale  beneficiario,  il  codice   fiscale,   la
denominazione e la quota di obiettivo attribuita. 
    Il totale delle quote attribuite  e',  poi,  riportato  nel  rigo
QOSF09 dei modelli 1/09 CS , 2/09 CS. 
    L'obiettivo   programmatico    del    2009    rideterminato    in
considerazione dell'entita'  complessiva  degli  importi  autorizzati
agli enti locali non e'  considerato  ai  fini  della  determinazione
degli obiettivi programmatici degli anni successivi. 
B.4. Esclusione pagamenti in c/residui  a  fronte  di  corrispondenti
residui attivi degli enti locali. 
    L'esclusione  dal  patto  di  stabilita'  interno  dei  pagamenti
effettuati a valere sui residui passivi di parte corrente,  a  fronte
di  corrispondenti  residui  attivi  degli  enti   locali,   disposta
dall'art. 9-bis, comma 5, del decreto legge 1° luglio  2009,  n.  78,
convertito, con modificazioni, dalla legge 3  agosto  2009,  n.  102,
deve intendersi riferita anche  ai  pagamenti  effettuati  a  seguito
della riassegnazione di residui perenti di parte corrente,  a  fronte
di corrispondenti residui attivi degli enti locali. 
C. PROSPETTO DELLA CERTIFICAZIONE 
    Sulla base  delle  informazioni  inserite  nel  sistema  web  del
Dipartimento della ragioneria generale dello Stato, le Regioni  e  le
Province autonome possono stampare il modello per  la  certificazione
da inviare al Ministero dell'economia e delle finanze, compilato  con
tutti i dati numerici e con l'indicazione del rispetto o  meno  degli
obiettivi del patto. 
    Per stampare  la  suddetta  certificazione  predisposta  in  modo
automatico e' necessario accedere all'applicazione web del «Patto»  e
richiamare, dal  menu  a  tendina,  la  funzione  di  «Interrogazione
modello»  relativa  al  IV  trimestre   2009   che   consentira'   di
visualizzare e controllare i dati relativi al proprio ente. Dopo aver
verificato l'attendibilita' delle informazioni acquisite dal  sistema
e' possibile  procedere  alla  predisposizione  della  certificazione
cliccando sul pulsante «stampa certificato», che generera' un file in
formato «pdf» pronto per la stampa del modulo  da  inviare  in  forma
cartacea al Ministero dell'economia e delle finanze. 
    I dati inseriti per il monitoraggio  possono  essere  rettificati
entro il termine limite del 31 marzo 2010  avvalendosi  dell'apposita
funzione «Variazione modello» nella procedura del monitoraggio.  Dopo
il termine del 31 marzo 2010  potranno  essere  effettuate  ulteriori
rettifiche in considerazione dei risultati dei rendiconti approvati. 
    Non e' possibile inviare altri prospetti  di  certificazione,  se
non quello prodotto dal sistema web. 
    Il prospetto che verra' prodotto direttamente dal sistema web  ai
fini della certificazione e' quello contenuto nell'Allegato B. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico