(Annesso-art. 3)
                               ART. 3 
 
La zona di produzione delle uve ammessa alla produzione  dei  vini  a
denominazione di origine controllata «Cerveteri» e' costituita, dagli
interi territori dei comuni di Cerveteri, Ladispoli, Santa  Marinella
e Civitavecchia  e  da  parte  dei  territori  dei  comuni  di  Roma,
Allumiere e Tolfa, tutti in provincia di Roma e da parte  del  comune
di Tarquinia in provincia di Viterbo. 
Tale zona e' cosi' delimitata: 
a nord-ovest il limite segue dalla foce verso nord il  fiume  Mignone
sino alla localita' Pietrara, prende poi per la strada  che  porta  a
c.le Lazi e prima di giungervi, piega verso nord-est per la strada 
che costeggia il corso del Mignone passando per c.le Germini  (q.27),
c.le Corpaccio (q.25) e a sud della localita' Spalle di S. Maria fino
ad incrociare, in prossimita' della q.27, il confine di provincia  di
Roma e Viterbo. Segue verso nord-est il confine provinciale lungo  il
corso del Mignone sino a incontrare la strada ferrata,  quindi  lungo
questa scende verso  sud-ovest  sino  al  confine  di  provincia,  in
prossimita' di Poggio dell'Aretta, prosegue lungo questi nella stessa
direzione sino ad incrociare il confine del comume  di  Civitavecchia
presso  c.  Sterpeto.  Da  qui  segue   il   confine   comunale   tra
Civitavecchia e Al lumiere prima  e  quello  tra  Santa  Marinella  e
Allumiere poi sino in provincia di  m.  Quartuccio;  prosegue  quindi
verso sud lungo il confine tra Santa Marinella e  Tolfa  raggiungendo
in localita' le Fondacce  la  quota  48  da  dove,  lungo  una  retta
immaginaria verso est, raggiunge il punto di confluenza del fosso  di
Chiavaccio con rio Fiume, e sul proseguimento  la  strada  per  Santa
Severa in prossimita' del km 3,5. Il limite prosegue quindi verso est
per la strada che porta alla q.144 del m. Fagiolano e ne discende per
il sentiero che conduce a q.61 in prossimita' del fosso Smeraldo. 
Da q.61 segue una linea retta in direzione sud-est fino a raggiungere
la q.97 sul sentiero che conduce alla Cava di Caolino,  prosegue  per
tale sentiero passando a sud della q.118 fino a incontrare  il  segno
convenzionale di muro a secco che delimita la  r.va  Pian  Sultano  e
lungo la medesima prosegue passando per le quote 44,  116  e  129  il
localita' Castellaccio.