(Allegato)
                                                             Allegato 
 
                   Al Presidente della Repubblica 
 
    Il consiglio comunale di Sant'Onofrio (Vibo  Valentia)  e'  stato
sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 23 aprile
2009, registrato alla Corte dei Conti  il  28  aprile  2009,  per  la
durata  di  mesi  diciotto,  ai  sensi  dell'art.  143  del   decreto
legislativo  18  agosto  2000,  n.  267,  essendo  stati  riscontrati
fenomeni  di  infiltrazione  e   condizionamento   da   parte   della
criminalita' organizzata. 
    Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente  e'
stata affidata ad una commissione  straordinaria  che  ha  perseguito
l'obiettivo del ripristino della legalita', operando in  un  ambiente
che,  a  causa  di  una  manifestata  disaffezione  verso   la   vita
democratica e le istituzioni,  stenta  ad  affrancarsi  dal  radicato
sistema di diffusa arbitrarieta'. 
    Come rilevato dal Prefetto di Vibo Valentia con relazione del  18
giugno u.s.,  nonostante  il  notevole  impegno  profuso  dall'organo
commissariale per il recupero  del  prestigio  e  della  credibilita'
dell'amministrazione comunale, le attivita'  istituzionali  dell'ente
civico continuano a riflettersi in  un  contesto  socio-economico  in
grado di esprimere una capacita' di interferenza e di condizionamento
che    rallenta    l'azione    protesa    al    completo     recupero
dell'amministrazione della cosa pubblica ai criteri di legalita' e di
buon andamento. 
    Una concorde  pluralita'  di  atti  giudiziari  e  investigativi,
nonche' l'attualita' di una lunga serie di episodi  di  criminalita',
anche  di  natura  intimidatoria,  perpetrati  durante  la   gestione
commissariale,  denotano  la  diffusione  del  fenomeno  mafioso  che
potrebbe ancora compromettere una  libera  espressione  del  consenso
elettorale, qualora il Comune fosse interessato  dalle  consultazioni
amministrative gia' nel prossimo turno straordinario autunnale. 
    La  commissione  straordinaria,   nell'illustrare   i   risultati
conseguiti,  ha  evidenziato  la  necessita'  di  una  proroga  della
gestione al fine di completare attivita' gia' iniziate. 
    In  particolare,  sano  state  avviate  le   procedure   per   la
realizzazione delle opere pubbliche individuate nel  piano  triennale
e, quindi, si rende necessario portare  a  compimento  una  serie  di
progetti gia' avviati, tra cui l'ampliamento della sede municipale  e
del cimitero, per i quali sono previsti anche finanziamenti statali e
regionali. 
    Considerato che l'impiego  dei  suddetti  finanziamenti  potrebbe
suscitare un forte richiamo per gli imprenditori locali  legati  alla
criminalita' organizzata, appare opportuno che i  suddetti  progetti,
al fine  di  assicurare  la  trasparenza  delle  relative  procedure,
possano continuare ad essere gestiti dalla commissione straordinaria 
    Un ulteriore settore  di  fondamentale  importanza  per  la  vita
amministrativa dell'ente e' quello relativo alla gestione dei tributi
e delle entrate. In tale ambito sono state poste in essere una  serie
di  iniziative  volte  a  riequilibrare   la   situazione   contabile
dell'amministrazione locale. Tali programmi, che e' opportuno vengano
portati a termine  prima  dell'insediamento  degli  organi  ordinari,
riguardano  in  particolare  il  completamento  del  riordino   delle
attivita' di riscossione dei  tributi,  essenziale  per  risanare  le
casse  dell'Ente  ed  affermare  contestualmente  una   presenza   di
legalita' sul territorio,  dinanzi  al  generalizzato  e  riscontrato
fenomeno dell'evasione fiscale. 
    Come rilevato dalla commissione straordinaria,  tale  impegnativa
attivita' di recupero delle entrate, in pieno  svolgimento,  potrebbe
essere   compromessa   ove   non   ultimata   con    la    definitiva
riorganizzazione  funzionale  dell'ufficio   tributi,   con   effetti
pregiudizievoli per l'attivita' di risanamento sul piano  finanziario
intrapresa, ed esponendo il Comune al rischio di una dichiarazione di
dissesto finanziario. 
    Risulta, altresi',  necessario  consentire  alla  commissione  di
completare l'attivita' programmata per la piena  riattivazione  degli
uffici tecnici, dei lavori pubblici  ed  urbanistica,  in  quanto  le
anomalie riscontrate in tali settori sono tra le cause che hanno dato
origine allo scioglimento. 
    Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi,  ricorrano  le
condizioni per l'applicazione  del  provvedimento  di  proroga  della
durata dello scioglimento  del  consiglio  comunale  di  Sant'Onofrio
(Vibo Valentia), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art.  143,
comma 10, del decreto  legislativo  18  agosto  2000,  n.  267,  come
sostituito dall'art. 2, comma 30, della legge 15 luglio 2009, n. 94. 
 
      Roma, 29 luglio 2010 
 
                                     Il Ministro dell'interno: Maroni