(Allegato)
                                                             Allegato 
 
                 Al sig. Presidente della Repubblica 
 
    Il comune di Nicotera ( Vibo Valentia),  i  cui  organi  elettivi
sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 13  e  14
aprile 2008, presenta forme di ingerenza da parte della  criminalita'
organizzata   che   compromettono   la   libera   determinazione    e
l'imparzialita'   degli   organi   elettivi,   il   buon    andamento
dell'amministrazione  ed  il  funzionamento  dei  servizi  con  grave
pregiudizio per lo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica. 
    A seguito di indagini svolte dai competenti organi investigativi,
che hanno evidenziato situazioni di diffusa illegalita' riconducibili
a  forme  di  condizionamento  e  di   infiltrazione   delle   locali
consorterie nei confronti degli amministratori dell'ente, il Prefetto
di Vibo Valentia ha disposto l'accesso presso il suddetto  comune  ai
sensi dell'art. 1, comma 4, del decreto legge 6  settembre  1982,  n.
629, convertito  dalla  legge  12  ottobre  1982,  n.  726,  per  gli
accertamenti di rito. 
    All'esito   degli   accertamenti   effettuati,   la   commissione
incaricata dell'accesso ha depositato le proprie  conclusioni,  sulle
cui risultanze il Prefetto di  Vibo  Valentia,  sentito  il  comitato
provinciale per l'ordine e la sicurezza  pubblica  integrato  con  la
partecipazione del Procuratore della  Repubblica  e  del  Procuratore
aggiunto distrettuale Antimafia, ha redatto l'allegata  relazione  in
data 19 maggio 2010, che costituisce parte integrante della  presente
proposta, in cui si da' atto della sussistenza di concreti, univoci e
rilevanti  elementi  su  collegamenti  diretti  ed  indiretti   degli
amministratori locali con la criminalita' organizzata di tipo mafioso
e su forme di condizionamento degli stessi, riscontrando  pertanto  i
presupposti per lo scioglimento del consiglio comunale. 
    Il consiglio comunale di  Nicotera  e'  gia'  stato  sciolto  con
d.P.R. del 2 settembre 2005 ai  sensi  della  normativa  antimafia  e
l'attuale amministrazione si e' insediata  all'esito  delle  elezioni
amministrative svolte nella primavera del 2008. 
    La relazione del Prefetto mette  particolarmente  in  risalto  la
circostanza  che  nelle  consultazioni  dell'aprile   2008   si   sia
presentata un'unica lista che annoverava tra i sottoscrittori anche i
figli di un fratello del sindaco, da lungo  tempo  latitante  perche'
condannato all'ergastolo per omicidio ed  altri  reati,nonche'  molti
cittadini con precedenti penali e frequentazioni con  affiliati  alle
locali organizzazioni criminali.  Come  sintomatiche  di  un  pesante
condizionamento nei confronti degli altri candidati  sono  citate  le
vicende che hanno condotto alla decisione, maturata appena il  giorno
prima della scadenza del termine, di  non  presentare  le  due  liste
antagoniste. 
    Viene  inoltre  posto  l'accento  sui  molteplici   e   rilevanti
collegamenti tra la criminalita'  organizzata  e  gli  amministratori
locali, a cominciare dal  sindaco  che  oltre  al  suddetto  fratello
latitante ha altri due germani con precedenti penali per associazione
mafiosa, nonche' frequentazioni con esponenti di spicco ed  affiliati
della dominante  consorteria  criminale.  Vengono  inoltre  messi  in
risalto i  suoi  rapporti  con  un  ex  sindaco  di  Nicotera  eletto
consigliere provinciale di Vibo  Valentia,  la  cui  elezione  si  e'
rivelata  nulla  per  l'esistenza  di   una   causa   ostativa   alla
candidatura. 
    In particolare,secondo la relazione della commissione d'indagine,
risulta che il sindaco in carica abbia sostenuto  la  candidatura  di
tale personaggio alle elezioni provinciali, essendone ricambiato  con
analogo sostegno. Il suddetto  ex  consigliere  provinciale,  secondo
quanto emerso nell'ambito di un procedimento  per  l'applicazione  di
misure cautelari nei confronti di alcuni esponenti  del  locale  clan
dominante, risulta  legato  a  soggetti  appartenenti  alla  medesima
cosca, dai quali avrebbe ricevuto  cospicue  somme  di  danaro  e  la
concessione di un esercizio commerciale all'interno di  un  villaggio
turistico di Nicotera. Tali  stretti  rapporti  risultano  confermati
anche dalla documentazione consegnata nel  2008  al  Prefetto  da  un
componente della Commissione Parlamentare Antimafia. 
    Analoghi  rapporti  di  parentela  e  frequentazione  sono  stati
riscontrati anche per molti consiglieri comunali, uno  dei  quali  e'
stato destinatario della misura cautelare degli arresti  domiciliari,
a seguito  dell'esecuzione  di  un'ordinanza  di  custodia  cautelare
emessa in data 27  aprile  2009,  successivamente  annullata  da  una
ordinanza del tribunale del riesame. 
    Sintomatica di un condizionamento  dell'amministrazione  comunale
derivante dai suddetti collegamenti  e'  la  vicenda  della  societa'
appositamente costituita per la realizzazione di un porto  turistico,
tra  i  cui  soci  e  componenti  del  consiglio  di  amministrazione
risultano l'attuale sindaco, il vice sindaco, un assessore ed  alcuni
consiglieri comunali. 
    Nella relazione del Prefetto  si  rileva  come  il  mutamento  di
ubicazione del porto turistico sia stato deciso  dall'amministrazione
comunale al fine di  produrre  un  rilevante  vantaggio  economico  a
favore del proprietario dei terreni adiacenti al nuovo  sito  scelto,
terreni di cui risulta titolare un figlio del fratello  del  sindaco,
attualmente latitante. 
    Nel   settore   delle   concessioni   comunali   l'attivita'   di
accertamento svolta dalla commissione d'indagine  ha  fatto  emergere
che il comune  non  ha  incassato,  in  alcuni  casi,  il  canone  di
concessione relativo all'anno 2009 e che tra i  beneficiari  di  tale
comportamento omissivo dell'ente figurano soggetti con precedenti  di
polizia e dediti a frequentazioni con persone socialmente pericolose.
Tale settore e' stato peraltro oggetto di un  noto  processo  che  ha
prodotto diverse ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti
di alcuni esponenti del suddetto clan, e dai cui atti appare evidente
l'interesse della medesima consorteria mafiosa su  alcune  specifiche
attivita' turistico-ricreative di Marina di Nicotera. 
    Ulteriore  sintomo  di  sviamento  dell'attivita'  dell'ente  dal
perseguimento dei suoi fini istituzionali e' rinvenibile nel  settore
degli appalti,  ove  e'  stato  riscontrato  un  eccessivo  e  talora
illegittimo  ricorso  all'affidamento  diretto  ed  alla   trattativa
privata  d'urgenza,in  carenza  dei  necessari   presupposti,   nelle
procedure  relative   a   lavori   pubblici,   a   forniture   ovvero
all'erogazione di servizi pubblici, prassi che ha favorito spesso gli
stessi  soggetti  economici  che,  in  alcuni  casi,  si  trovano  in
situazioni di conflitto d'interesse con l'amministrazione comunale  e
spesso collegati alla criminalita' organizzata. 
    Le vicende analiticamente esaminate e  dettagliatamente  riferite
nella relazione del Prefetto hanno  infatti  rivelato  una  serie  di
condizionamenti nell'amministrazione comunale di  Nicotera,  volti  a
perseguire fini diversi da quelli istituzionali, con pregiudizio  dei
principi di buon andamento, imparzialita' e trasparenza. 
    Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi,  ricorrano  le
condizioni per  l'adozione  del  provvedimento  di  scioglimento  del
consiglio comunale di Nicotera (Vibo Valentia) ai sensi dell'art. 143
del decreto legislativo 18 agosto 2000,  n.  267,  con  l'affidamento
della gestione dell'ente locale ad una commissione straordinaria, per
rimuovere gli effetti delle predette anomalie, anche in virtu'  degli
speciali poteri di cui all'art. 145 del medesimo decreto legislativo. 
    In  relazione  alla  presenza  ed  all'estensione  dell'influenza
criminale,  si  rende  necessario  che  la  durata   della   gestione
commissariale sia determinata in diciotto mesi. 
      Roma, 4 agosto 2010 
 
                                                  Il Ministro: Maroni