(Allegato B)
 
                                                           ALLEGATO B 
 
PIANO  DI  MONITORAGGIO   STRAORDINARIO   PER   L'INFLUENZA   AVIARIA
                       NELL'AVIFAUNA SELVATICA 
 
Al fine di individuare i fattori di rischio di introduzione dei virus
influenzali nelle popolazioni di volatili domestici in aree umide del
territorio nazionale, con  particolare  riferimento  a  quelle  delle
regioni Veneto e Lombardia, che si sono dimostrate ad elevato rischio
di infezione, e cosi' identificare  e  attivare  adeguate  misure  di
prevenzione, verra' attivato un piano di  monitoraggio  nelle  specie
selvatiche    durante    le    fasi     di     migrazione/svernamento
(autunno/inverno). 
Il piano di monitoraggio nazionale, che verra' coordinato dal  Centro
di Referenza Nazionale per l'influenza aviaria e attuato  dall'ISPRA,
si basa sulle seguenti linee guida concordate in ambito comunitario: 
 
1. sorveglianza attiva su animali vivi o cacciati: 
- identificazione delle specie di uccelli selvatici in base ai flussi
migratori (origine e 
rotte), presenza in Europa e possibili contatti  con  la  popolazione
avicola domestica; 
- identificazione dei siti a rischio  basata  sulla  possibilita'  di
contatti  tra  le  varie  popolazioni  di   volatili   selvatici   in
particolari aree a rischio, vicinanza con aree densamente popolate di
allevamenti (DPPA) e posizionamento sulle maggiori rotte migratorie; 
-  identificazione  della  tempistica  dei  controlli  in  base  alla
stagionalita' delle migrazioni. 
 
2. sorveglianza passiva su volatili selvatici ritrovati morti 
- segnalazione di mortalita' anomale nelle popolazioni  di  selvatici
con particolare attenzione alle specie  considerate  reservoir  e  al
rilevamento dei morti nei siti identificati come aree a rischio. 
 
Aree territoriali interessate - Zone umide del  territorio  nazionale
con particolare riferimento a quelle maggiormente interessate sia dai
flussi migratori sia dall'allevamento intensivo del pollame. 
 
Specie sottoposte a campionamento - Anatidi e limicoli svernanti o in
transito nelle aree umide identificate dal piano di campionamento. 
 
Raccolta ed analisi dei campioni - Esecuzione,  da  parte  dell'ISPRA
con la collaborazione  del  Centro  di  Referenza  Nazionale  per  le
Malattie degli Animali Selvatici  -  Sezione  di  Aosta  dell'IZS  di
Torino,  di  campionamenti  per  valutare  la  prevalenza  dei  virus
influenzali  aviari   nelle   popolazioni   di   uccelli   selvatici.
Nell'ambito di tale campionamento dovranno essere  prelevati  tamponi
cloacali  per  l'esecuzione  dell'esame  virologico  prioritariamente
distribuiti per un 80% fra gli anatidi, per un 10% fra i  limicoli  e
per un restante 10% fra altri uccelli selvatici. 
Le principali arre di presenza degli anatidi selvatici sul territorio
nazionale  sono  rappresentate  dalle  zone  umide   delle   regioni:
Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia,  Emilia  Romagna,
Toscana,  Marche,  Puglia.  Per  quanto  riguarda  la   presenza   di
allevamenti del pollame domestico  le  maggiori  concentrazioni  sono
nelle regioni Lombardia, Veneto e Emilia Romagna. In  queste  aree  i
prelievi verranno effettuati nella Laguna di Venezia (Veneto),  nella
parte "emiliana" del Parco Nazionale del Delta del Po, e  nel  bacino
imbrifero del medio corso del Po (Lombardia). 
L'intensita' di campionamento prevista e' pari a 750 individui per il
macro-areale "Fiume Po" di cui 400 in Veneto, 270 in Emilia Romagna e
80 in Lombardia. Tale intensita' di  campionamento  e'  adeguata  per
stimare la prevalenza del virus con un prevalenza attesa pari  al  2%
(1% errore, 95% lc). Per ognuna delle altre aree si preleveranno  180
campioni che permettono di stimare la prevalenza del  virus  con  una
prevalenza attesa  del  3%  (2.5%  errore,  95%  LC).  In  totale  si
effettueranno circa 1500 campioni con al proporzione di cui sopra per
quanto riguarda le specie. 
Se ritenuti opportuni, in  base  alla  valutazione  della  situazione
epidemiologica,  potranno  essere  disposti  ulteriori  controlli   e
campionamenti. 
I prelievi dovranno essere eseguiti nel periodo autunno/invernale. 
 
Esami di laboratorio  -  Verranno  effettuati  presso  il  Centro  di
Referenza  Nazionale,  o  presso   altro   Istituto   Zooprofilattico
Sperimentale a tal fine designato. Eventuali stipiti  virali  isolati
dovranno essere inviati al  Centro  Nazionale  di  Referenza  per  la
tipizzazione.