(Allegato)
 
                                                             Allegato 
 
 
             NOTA PRELIMINARE AL BILANCIO DI PREVISIONE 
     DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PER L'ANNO 2011 
 
NOTA PRELIMINARE AL  BILANCIO  DI  PREVISIONE  DELLA  PRESIDENZA  DEL
               CONSIGLIO DEI MINISTRI PER L'ANNO 2011 
 
                               INDICE 
 
                          NOTA PRELIMINARE 
 
                     SEZIONE I - PARTE GENERALE 
 
1 - Premessa 
2 - Contesto economico-finanziario e quadro contabile 
3 - Previsioni di spesa per consumi intermedi 
4 - Previsioni della spesa per il personale 
5 - Fondo di riserva 
6 - Bilancio pluriennale 
 
                  SEZIONE II - MISSIONI E PROGRAMMI 
 
Missione 1  "Organi  costituzionali,  a  rilevanza  costituzionale  e
Presidenza del Consiglio dei Ministri 
 
- Programma 1.3 "Presidenza del Consiglio dei Ministri 
- Cdr 1 "Segretariato generale" 
- Cdr 2 "Conferenza Stato-Regioni" 
- Cdr 3 " Rapporti con il Parlamento" 
- Cdr 4 "Politiche comunitarie" 
- Cdr 5 "Riforme istituzionali" 
- Cdr10 "Programma di governo" 
- Cdr 11 "Progranunazione e coordinamento della politica economica" 
- Cdr 12 "Digitalizzazione della P.A. e l'innovazione tecnologica" 
- Cdr 19 "Semplificazione normativa" 
 
Missione 8 "Soccorso civile" 
- Programma 8.5 "Protezione civile" 
Cdr 13 "Protezione civile" 
 
Missione 15 "Comunicazioni" 
Programma15. 4 "Sostegno all'editoria 
Cdr 9 "Informazione ed. editoria 
 
Missione 24 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 
Programma 24.4 "Lotta alle dipendenze" 
Cdr 14 "Politiche antidroga" 
-  Programma  24.5  "Protezione  sociale  per  particolari  categorie
(minoranze linguistiche)" 
Cdr 7 "Affari regionali 
- Programma 24. 7 "Sostegno alla famiglia" 
Cdr 15 " Politiche per la famiglia 
- Programma 24.8 "Promozione dei diritti e delle pari opportunita'" 
Cdr 8 " Pari opportunita'" 
 
Missione 30 "Giovani e sport" 
- Programma 30.1 "Attivita' ricreative e sport" 
Cdr 18 "Sport" 
- Programma 30.2 "Incentivazione e sostegno alla gioventu'" 
Cdr 16 "Gioventu'" 
 
Missione 31 "Turismo 
- Programma 31.1 "Sviluppo e competitivita' del turismo" 
Cdr 17 "Sviluppo e competitivita' del turismo" 
 
Missione 32 "Servizi istituzionali e generali  delle  amministrazioni
pubbliche" 
Programma 32.1 "Servizi  generali,  formativi,  assistenza  legale  e
approvvigionamenti per le amministrazioni pubbliche" 
Ccir 6 "Funzione pubblica" 
 
                     BILANCIO DI PREVISIONE 2010 
 
                    BILANCIO TRIENNALE 2010-2012 
 
                              SEZIONE I 
 
                           PARTE GENERALE 
 
1. PREMESSA 
A quasi undici anni dal riconoscimento dell'autonomia organizzativa e
contabile, la peculiare posizione ordinamentale della Presidenza  del
Consiglio  dei  ministri  puo'  ritenersi  ormai  consolidata.   Sono
trascorsi, infatti, oltre  dieci  anni  dal  decreto  legislativo  n.
303/1999 e piu' di venti dalla legge n. 400188,  che  ha  segnato  il
primo e piu' rilevante passo verso la configurazione  di  un  assetto
organizzativo  distinto,  rispetto  a  quello  dei   ministeri,   per
l'apparato servente del Premier. 
Il bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri
costituisce, del  resto,  l'espressione  piu'  tipica  dell'autonomia
organizzativa e finanziaria che e' stata  disegnata  dal  legislatore
per offrire adeguato  supporto  tecnico-amministrativo  all'esercizio
delle  funzioni  istituzionali  del  Presidente  del  Consiglio   dei
ministri. 
Nel tempo tale assetto  peculiare  si  e'  stabilizzato  grazie  alla
coerente azione del legislatore che ha teso a preservare la posizione
ordinamentale autonoma della Presidenza sotto diversi  profili  (cf•.
ad es. l'art. 74 del  d.lgs.  n.15012009),  da  ultimo  anche  quello
contabile laddove, nel prefigurare la progressiva eliminazione  delle
gestioni operanti a valere su contabilita' speciali o conti  correnti
di tesoreria, da attuarsi con la successiva normativa delegata  (cfr.
art. 40, comma 2, lettera p) 1. n. 196/2009),  esclude  espressamente
la  Presidenza.  del  Consiglio  dei  ministri   dal   novero   delle
amministrazioni interessate. 
Nonostante  persista,  quindi,   un   quadro   normativo   specifico,
l'autonomia finanziaria e contabile e'  stata  sempre  declinata  nel
rispetto dei principi generali che regolano la contabilita' pubblica,
seguendone le evoluzioni, per quanto possibile  ed  in  qualche  caso
anticipandole(1). Sicche', anche il bilancio di previsione per l'anno
2011 e quello  relativo  al  triennio  2011-2013,  risultano  redatti
tenendo conto degli elementi di novita' conseguenti all'introduzione,
nel quadro normativo  vigente,  della  nuova  legge  di  contabilita'
(legge n. 19612009) che ha, tra l'altro, definito la nuova  struttura
funzionale del bilancio  statale  e  l'articolazione  in  missioni  e
programmi, che gia' dall'esercizio 2009 aveva visto la Presidenza del
Consiglio dei ministri puntualmente adeguarsi (anche per rendere piu'
trasparenti i percorsi dei flussi finanziari statali  che  alimentano
il bilancio autonomo). 
 
    
__________________________________________
    
(1) Si pensi alla possibilita' di variazioni compensative previste 
dall'art. 60 del decreto legge n. 112r2003 ed all'art. 23, 
comma 3,della legge n. 196/2009. 
 
Di questo  stretto  l'accordo  ulteriore  prova  e'  il  decreto  del
Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  del   22   novembre   2010
(pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 286  del  7  dicembre  2010),
adottato ai sensi dell'art.8 del d.lgs.  n.  30311999,  che  reca  la
nuova  disciplina  dell'autonomia  finanziaria  e   contabile   della
Presidenza e la cui  efficacia  si  dispieghera'  a  partire  dal  1°
gennaio 2011. 
Il bilancio di previsione costituisce, come di consueto, lo strumento
contabile  con  cui  sono  unitariamente  rappresentate,   in   forma
previsionale e programmatica, tutte le scelte politico-gestionali  di
allocazione delle risorse finanziarie disponibili, ivi incluse quelle
attribuite al  Presidente  (e,  su  sua  delega,  ai  Ministri  senza
portafoglio ed ai Sottosegretari di Stato) per la realizzazione delle
politiche di settore gestite  dalla.  Presidenza  del  Consiglio  dei
ministri in base a previsioni legislative. 
Nella stesura del documento contabile per  il  2011  e'  stata  posta
maggiore  attenzione  agli  stanziamenti  degli  esercizi  futuri  in
coerenza con il dettato della  nuova  legge  n.  19612009,  la  quale
rafforza la significativita' e  il  rilievo  del  bilancio  triennale
individuato come strumento della pianificazione  delle  attivita'  di
medio periodo. 
Nel formulare le previsioni si  e'  tenuto  debitamente  conto  anche
delle  misure  di   razionalizzazione   della   spesa   discrezionale
introdotte con le piu' recenti disposizioni approvate dal  Parlamento
ed in particolare, di quelle recate dal decreto legge 31 maggio 2010,
n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010,  n.
122, nonche' degli indirizzi contenuti nella Direttiva  adottata  dal
Segretario generale in data 27 settembre 2010,  rivolta  ai  titolari
dei Centri di responsabilita' ed ai Capi delle  Unita'  organizzative
di  primo  livello  del  Segretariato  generale,  responsabili  della
gestione della spesa. 
In conclusione, sono di seguito riportate le missioni ed i  programmi
di spesa facenti capo alle strutture della Presidenza  del  Consiglio
dei ministri con i relativi stanziamenti definiti con i provvedimenti
di bilancio dello Stato per l'anno 2011 approvati dalla Camere: 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
2. CONTESTO ECONOMICO-FINANZIARIO E QUADRO CONTABILE 
 
2.1 Le risorse da gestire  nel  bilancio  autonomo,  per  l'esercizio
2011, risultano iscritte in apposite voci dello stato  di  previsione
del Ministero dell'economia e delle finanze. 
Le dotazioni finanziarie per il  2011,  nonche'  quelle  relative  al
triennio 2011/2013, riflettono le finalita' di rigoroso  contenimento
della spesa delineato dai  provvedimenti  legislativi  di  attuazione
delle  manovre  di  bilancio  avviate  nell'ultimo  biennio,  ed   in
particolare: dal decreto-legge 25 giugno  2008,  n.  112,  convertito
dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; dal decreto legge 1° luglio  2009,
n.  78,  convertito  dalla  legge  3  agosto  2009.   n.   102;   dal
decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio
2010, n. 122. 
In presenza di ripetute riduzioni  di  stanziamenti  derivanti  dalle
predette disposizioni legislative,  che  hanno  sensibilmente  inciso
sulle spese rimodulabili  (e  quindi  anche  su  quelle  relative  al
funzionamento),  si  e'  reso  necessario  il  ricorso   all'utilizzo
dell'avanzo   presunto   in   misura   pressoche'   doppia   rispetto
all'esercizio finanziario 2010. 
Con la prima applicazione dell'articolo 52, comma 1, della richiamata
legge n. 196/2009, le spese obbligatorie non rimodulabili (stipendi e
altre spese fisse, obblighi comunitari e internazionale, ammortamento
di  mutui),  a  partire  dall'anno   finanziario   2.011,   risultano
"consolidate" nella legge di bilancio, mentre le  spese  rimodulabili
(fattori legislativi ed  oneri  di  fabbisogno)  saranno  annualmente
determinate con la legge di stabilita'  e  mantenute  nella  predetta
tabella C. 
Ad esito di tale processo attuativo e' stato istituito,  nello  stato
di previsioni  del  MEF,  il  capitolo  2120  in  cui  hanno  trovato
"sistemazione" tutte le  risorse  finanziarie  volte  alla  copertura
delle spese di natura obbligatoria della Presidenza del Consiglio dei
ministri  che,  per  il  2011  ed  il  triennio  2011-2013,   risulta
quantificato in curo 289.002.402. Con lo stesso processo logico  sono
state quantificate le spese obbligatorie della Protezione civile e di
alcuni enti vigilati (FORIVIEZ, ENIT e SSPA)  che  sono  rifluite  in
appositi e distinti capitoli dello stato di previsione del  Ministero
dell'economia e delle finanze. Pertanto, nell'anno 2011 continuano  a
permanere  sul  capitolo  2115  della  tabella  MEF  le  sole   spese
discrezionali di funzionamento  della  PCM  (sostanzialmente  consumi
intermedi) e le cd."politiche consolidate" che  derivano  da  fattori
legislativi. 
Gli stanziamenti a legislazione vigente, finalizzati sia  alla  spesa
discrezionale della Presidenza del Consiglio dei ministri,  sia  alle
politiche di settore, risultano  complessivamente  definiti  in  euro
2.802.443.278 (di  cui  curo  1.895.039.867  per  gli  interventi  di
protezione civile ed euro  907.403.411  per  le  altre  politiche  di
settore e per il funzionamento). Con una riduzione di  €  725.985.021
rispetto al precedente esercizio (in cui gli stanziamenti complessivi
ammontavano a € 3.528.428.299) pari  al  20  %  in  meno  di  risorse
finanziarie. 
Pur escludendo  dal  computo  le  politiche  di  settore,  che  hanno
anch'esse complessivamente subito, rispetto al 2010, una decurtazione
rilevantissima (oltre il 45%), come si  evidenziera'.  nei  paragrafi
della. Sezione 11, emerge comunque un disavanzo di almeno 70  milioni
di euro sul complesso della spesa discrezionale; a questa conclusione
si perviene, infatti, se si somma il valore medio della spesa storica
per il fabbisogno di funzionamento  (circa  75  milioni  di  euro)  a
quello dei fattori legislativi sottesi al cap. 2115 (circa 74 milioni
di euro, al netto delle ultime riduzioni lineari). Il complesso delle
due  macro  voci  di  spesa   rimodulabile   presenta.   appunto   un
disallineamento di oltre 70  milioni  di  euro  rispetto  all'attuale
stanziamento del capitolo MEF che e' di € 74.759.354. Per evitare che
tale  disavanzo  diventi  strutturale,   riflettendosi   in   maniera
ricorrente sui futuri esercizi, e' auspicabile l'adozione  di  misure
correttive sul piano legislativo. 
2.2  Lo  schema  di  riferimento  per  l'allocazione  delle  risorse.
nell'ambito del bilancio autonomo,  e'  strutturato  per  centri  cli
responsabilita' che sono deputati alla gestione unitaria  di  singole
politiche secondo quanto previsto  dalle  disposizioni  che  regolano
l'autonomia finanziaria e contabile. 
Le scelte concernenti  l'entita'  delle  risorse  da  destinare  alle
singole politiche di settore risultano ovviamente determinate in sede
legislativa;   tuttavia,   nell'esercizio   della    discrezionalita'
allocativa le Autorita' politiche hanno provveduto a  pianificare  in
modo piu' flessibile l'attivita' di spesa ridistribuendo  le  risorse
sui capitoli del bilancio autonomo nel rispetto delle  macrofinalita'
gia' definite. 
 
3. PREVISIONI DI SPESA PER CONSUMI INTERMEDI 
 
I principali aggregati della  spesa  per  i  consumi  intermedi  sono
rappresentati dalla fornitura di beni e servizi, dai  fitti  e  dalle
manutenzioni degli immobili, dagli oneri per organi  collegiali,  per
convegni e rappresentanza, per esperti e studi e per  missioni  (cfr.
grafico n. 1). 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
Per il 2011 le previsioni  per  consumi  intermedi  si  attestano  in
complessivi euro 71.849.830. 
La previsione degli oneri  di  mero  funzionamento  rimodulabili,  al
netto quindi della spesa di personale, e'  stata  elaborata  da  ogni
centro  di  responsabilita'  ridimensionando  di  circa  il  10%  gli
stanziamenti, rispetto alle risorse gia' definite per  l'anno  2.011,
della tabella C allegata alla legge finanziaria 2010, in  conformita'
con quanto richiesto dal Segretario generale con la Direttiva del  27
settembre 2010. 
In sede previsionale tutti i  centri  di  responsabilita'  hanno,  di
norma, definito i loro stanziamenti nel rispetto dei  limiti  imposti
per talune tipologie di spesa dalla normativa vigente. Pur essendo la
Presidenza tenuta rispettare i cd. tetti  non  in  ogni  sua  singola
articolazione ma complessivamente, secondo quanto disposto  dall'art.
1, conuna 422, della legge n. 296/2006,  la  predetta  Direttiva  del
Segretario generale ha  scelto  la  via  prudenziale  di  imporre  le
decurtazioni relative alle diverse tipologie sui capitoli interessati
di ciascun  centro.  E'  da.  ricordare  che  negli  ultimi  anni  la
Presidenza ha ripetutamente asseverato agli organi di controllo,  con
riferimento  specifico  alla  spesa  per  esperti  e  consulenze,  il
rispetto dei vincoli legislativi alle predette spese. 
 
4. PREVISIONI DELLA SPESA PER IL PERSONALE 
 
La spesa per il personale in servizio che, com'e' noto,  opera  negli
uffici della Presidenza Consiglio dei ministri a vario titolo, e'  al
momento in linea con la previsione  di  spesa  obbligatoria  definita
d'intesa  con  il  Ministero  dell'economia  e  delle   finanze   (v.
stanziamento cap. 2120 tabella IVIEF).  Il  riparto  della  spesa  e'
espresso nel grafico 2. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
E' da osservare che  gli  stanziamenti  dei  capitoli  riferibili  al
trattamento economico accessorio del personale inserito negli  Uffici
di diretta  collaborazione  non  hanno  subito  ancora  le  riduzioni
conseguenti all'applicazione di quanto disposto dall'art. 9, comma 2,
del decreto-legge n. 78/2010. La diminuzione del 10% delle indennita'
da  corrispondere  "ai  responsabili"  degli  Uffici   in   questione
contemplata  dall'art.  9  ha  sollevato  alcuni  dubbi   di   natura
interpretativa  con  specifico   riferimento   ai   destinatari.   In
considerazione della portata generale della disposizione, che  sembra
riferirsi a tutte  le  pubbliche  amministrazioni,  e  dei  possibili
riflessi finanziari derivanti dalla  sua  concreta  applicazione,  il
Segretariato generale, con nota del 29 settembre  2010,  ha  ritenuto
opportuno sottopone  la  questione  al  Dipartimento  della  funzione
pubblica ed al Ministero dell'economia e finanze. Pertanto, in attesa
dei sundicati pareri,  gli  stanziamenti  dei  relativi  capitoli  di
bilancio  sono  stati  quantificati  sostanzialmente  nella  medesima
misura delle previsioni "assestate" nell'anno 2010. 
 
S. FONDO DI RISERVA 
 
Il Fondo di riserva e' stato determinato in  sede  di  previsione  in
eliso 5.000.000. Tale somma sara' largamente  insufficiente,  secondo
le proiezioni basate sul dato storico,  a  coprire  le  esigenze  che
potranno emergere nel corso dell'esercizio a fronte di maggiori oneri
di funzionamento. Successivamente all'approvazione  del  bilancio  si
provvedera' ad integrare il fondo con parte dell'avanzo d'esercizio. 
 
6. BILANCIO PLURIENNALE 
 
Al  bilancio  di  previsione  2011  risulta  allegato   il   bilancio
trienniale 2011-2013, come disposto dall'articolo 9 del  decreto  del
Presidente del Consiglio dei ministri del 9 dicembre 2002. La novita'
di quest'anno riguarda l'introduzione delle previsioni di cassa anche
su base triennale, in ossequio al dettato dell'art. 22.  della  legge
n. 196/2009. 
A  tale  proposito  la  Direttiva  del  Segretario  generale  del  27
settembre 2010 ha, quindi.  richiamato  l'attenzione  del  Centri  di
responsabilita' sulla necessita' di tenere  conto,  ai  fini  di  una
coerente rappresentazione nel  bilancio  pluriennale,  delle  risorse
finanziarie disponibili al netto degli oneri derivanti  da  eventuali
impegni pluriennali gia' assunti. In questa chiave  si  e',  inoltre,
raccomandato  ai  Centri  di  responsabilita'  di  procedere  ad  una
corretta valutazione dei residui presunti sulla base dei  prevedibili
pagamenti da disporre in coerenza con quelli programmati. 
Nell'elaborazione del bilancio triennale si  e'  tenuto  naturalmente
conto delle sole risorse destinate  dalla  legislazione  vigente  per
ciascuno degli anni di riferimento senza, quindi, l'integrazione  che
potrebbe derivare dall'avanzo di amministrazione.  Questa  scelta  e'
apparsa la piu' corretta, sia sotto il profilo tecnico-contabile, sia
dal punto di vista sostanziale, ancorche' il bilancio  triennale  non
costituisca oggetto di specifica approvazione secondo Part. 9,  comma
2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  recante  la
disciplina dell'autonomia finanziaria e contabile. Cio'  ha  tuttavia
determinato, nella proiezione triennale,  il  momentaneo  e  drastico
ridimensionamento di taluni stanziamenti ovvero, in qualche  limitato
caso, il loro azzeramento. 
 
                             SEZIONE II 
 
                        MISSIONI E PROGRAMMI 
 
Missione 1  "Organi  costituzionali,  a  rilevanza  costituzionale  e
Presidenza del Consiglio dei ministri" 
 
Programma 1.3 "Presidenza del Consiglio dei ministri" 
- C.d.r. 1 "Segretariato generale" 
Le risorse assegnate al C.d.r. 1, in coerenza con gli  indirizzi  del
Segretario generale contenuti nella direttiva del 27 settembre  2010,
ammontano complessivamente ad euro 430.451.553, comprensivi  di  euro
112.994.800, destinate al finanziamento degli interventi del Servizio
civile nazionale (cap. 2185 del bilancio del Ministero  dell'economia
e delle finanze). La restante quota di curo 317.456,753 assegnata  al
C.d.r. 1 e' per circa il 77% riferibile alle spese obbligatorie  "non
rimodulabili", ovvero agli oneri, diretti e riflessi,  relativi  alle
retribuzioni  (fondamentali  ed  accessorie)  per  il  personale   in
servizio presso tutte le strutture  generali.  Tale  percentuale  non
comprende, tuttavia, la  parte  di  spesa  obbligatoria  direttamente
gestita dai singoli centri di responsabilita'. La spesa discrezionale
per beni e servizi risulta pari a  circa  il  19%,  mentre  la  spesa
derivante da fattori legislativi iscritta nel solo  C.d.r.  1  e'  di
circa 1'1%. La parte residua e' ascrivibile agli oneri comuni. 
Nel corso dell'esercizio 2.010 e'  stato  sottoscritto  il  CCNL  del
personale dirigenziale relativo al, quadriennio  2006/2009  e  quello
relativo al personale non  dirigenziale  (secondo  biennio  economico
200812009). Tali accordi hanno rispettivamente determinato  un  onere
complessivo a regime di C 4.050.000 e di € 3.740.000. 
Sulle spese destinate alle risorse strumentali,  rappresentate  dalla
fornitura di beni e servizi,  dai  fitti,  dalle  manutenzioni  degli
immobili, dagli oneri per gli organi collegiali,  per  convegni,  per
rappresentanza, per esperti  e  studi  e  per  missioni,  sono  state
attuate riduzioni, con esclusione dei capitoli su cui  gravano  spese
derivanti da contratti pluriennali elo incomprimibili  per  la  piena
funzionalita' degli immobili. 
Forti contrazioni si registrano sulle spese per convegni e  congressi
(capitolo   218   -65   %),   sulla   partecipazione   ad   attivita'
socio-culturale (cap. 115 --100%),  sul  funzionamento  del  Comitato
nazionale per la biosicurezza e le biotecnologie e  dell'Osservatorio
nazionale per la biosicurezza e le biotecnologie (cap.  179  -  50%),
sulle risorse destinate a consentire la  regolare  effettuazione  dei
viaggi aerei del Presidente, dei  Vicepresidenti  e  delle  autorita'
politiche nonche' dei voli disposti per ragioni sanitarie d'urgenza e
per finalita' di sicurezza (cap. 132 -27%). 
L'aumento delle risorse appostate sul capitolo 195 (+ 8%)  "Fitto  di
locali ed  oneri  accessori"  e'  riconducibile  all'acquisizione  in
gestione dell'immobile di via dell'Umilta', sede della Stampa estera,
a seguito del dell'accordo intercorso con il Ministero dello sviluppo
economico. 
Si registra, inoltre, una diminuzione del  27%  sulla  dotazione  per
l'attivita'  di  manutenzione  ordinaria  (capitoli   191   e   199),
comprensiva anche  degli  oneri  relativi  all'immobile  di  via  dei
Laterani 36 destinato agli uffici della Struttura di missione  per  i
150  anni  dell'Unita'  d'Italia,  ai  nuovi  uffici  realizzati  nel
padiglione 6 del Centro polifunzionale di  Castelnuovo  di  Porto  ed
alla nuova sede di via dell'Umilta'. 
In conseguenza delle misure volte  al  risparmio  energetico  risulta
diminuita del 20% la previsione di spesa del  capitolo  198  relativo
alle utenze (di elettricita', gas, acqua e telefoni). 
Riduzioni si registrano anche sugli stanziamenti relativi ai capitoli
per progettazioni e studi, soggetti ai limiti  di  spesa,  (cap.  188
-60%) ed alle spese postali e telegrafiche (cap. 193 -25%). 
Risultano  in  diminuzione  (-14%),  altresi',  le  spese   correlate
all'organizzazione   dei   vertici,   delle   visite   ufficiali    e
dell'attivita' di rappresentanza (capitoli 120, 121) derivanti  dalla
molteplicita'  degli  impegni  internazionali  del   Presidente   del
Consiglio dei ministri, gia' programmati in agenda. 
Sugli stanziamenti finalizzati alle  spese  per  investimenti  (capp.
901, 902, 905, 909, 910) si registra un alimento del 23% circa.  Tale
aumento e' correlato:  ai  lavori  di  ripristino  e  di  adeguamenti
impiantistici di alcuni immobili; alla ristrutturazione dei magazzini
in uso agli uffici; allo sviluppo  del  sistema  informativo  e  alla
de-materializzazione degli archivi e la gestione documentale. 
- C.d.r. 2 "Conferenza Stato-Regioni" 
Le risorse assegnate al C.d.r. 2 "Conferenza Stato Regioni" ammontano
ad  euro  184.500  ripartiti  esclusivamente  su  capitoli  di  spesa
attinenti la gestione ed il funzionamento dell'Ufficio di  Segreteria
della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e
le Province autonome. 
La previsione per l'anno 2011 rispetta la  riduzione  del  10%  delle
risorse finanziarie esposte in sede di bilancio di previsione 2010. 
Le dotazioni previste sono volte al  "Coordinamento  delle  politiche
relative agli affari regionali e alle Autonomie  locali",  attraverso
la negoziazione politico-amministrativa tra i vari livelli di Governo
(statale, regionale e locale). 
Dal punto di vista operativo,  l'attivita'  riguardera'  la  gestione
delle sedute delle Conferenze, dei Comitati e delle numerose riunioni
tecnico-politiche. Saranno, in particolare, esaminati i provvedimenti
governativi relativi all'attuazione del federalismo fiscale. 
Dall'analisi delle principali voci di spesa, si rileva che le risorse
utilizzate sono in  larga  misura  destinate  all'attivita'  di  mero
funzionamento ed hanno, pertanto, carattere strumentale. 
In conseguenza dei limiti imposti dalla legislazione vigente, non  e'
previsto alcuno stanziamento sui capitoli 246 "Indennita' e  rimborso
spese di trasporto per missioni all'estero", 268 " Spese  per  studi,
indagini e rilevazionr e 269 "Compensi agli esperti e  per  incarichi
speciali, ivi comprese le indennita' e il rimborso spese di trasporto
per missioni all'interno e ali 'estero". 
- C.d.r. 3 "Rapporti con il Parlamento" 
Le risorse appostate sul C.d.r. 3, per l'anno 2011, ammontano ad euro
833.500  e  sono  destinate  ad  assicurare  la  funzionalita'  della
struttura a supporto del Ministro per i rapporti con il Parlamento. 
L'attivita' del Dipartimento riguardera' i compiti  istituzionali  di
raccordo degli organi di Governo con il  Parlamento:  assegnazione  e
presentazione  alle  Camere  dei  disegni  di  legge  di   iniziativa
governativa; partecipazione  alla  programmazione  dei  lavori  delle
Assemblee  delle  Camere;  autorizzazione   alla   presentazione   di
emendamenti governativi e  proposte  di  legge;  coordinamento  della
presenza governativa durante l'esame dei provvedimenti in Commissione
e in Aula; coordinamento delle attivita' inerenti il Question Time  e
connesse  agli  atti  di   sindacato   ispettivo.   Il   Dipartimento
perseguira' obiettivi  strategici  di  innovazione  e  miglioramento,
monitorando gli strumenti di raccordo tra l'attivita' del  Governo  e
quella del Parlamento,  razionalizzando,  semplificando  e  snellendo
l'organizzazione della gestione dei flussi di  dati,  con  incremento
del ricorso all'informatizzazione. 
- C.d.r. 4 "Politiche comunitarie" 
Le risorse assegnate al C.d.r. 4 "Politiche comunitarie" ammontano ad
euro 2.458.660 finalizzate al perseguimento di obiettivi strategici e
strutturali  coerenti  con  le  priorita'  politiche  ed  i   compiti
istituzionali che saranno determinati nella  Direttiva  del  Ministro
per le politiche europee. 
Il Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie,  in
coerenza con la Direttiva del  Segretario  generale  del  27  ottobre
2010,  nel  prefigurare  i   propri   fabbisogni,   ha   operato   un
ridimensionamento della spesa rimodulabile, con esclusione delle  cd.
spese obbligatorie. 
In particolare,  riduzioni  sono  state  operate  sugli  stanziamenti
relativi ai  capitoli  per  gli  incarichi  di  studi  e  consulenze,
conferiti sia a soggetti estranei all'Amministrazione che a  pubblici
dipendenti   (cap.   318),   per   l'attivita'    di    comunicazione
istituzionale, ivi compresa la partecipazione  a  convegni  ed  altre
manifestazioni (cap. 325). 
Non si e' proceduto, invece, ad operare riduzioni sui capp. 306 e 307
relativi alle spese  di  missioni,  poiche'  tali  stanziamenti  sono
riferibili  alle  eccezioni  previste  dall'art.  6,  comma  12,  del
decreto-legge n.78/2010. 
Una  contrazione  si  registra   sulle   spese   per   l'informazione
comunitaria (cap. 328), sulle spese destinate al funzionamento  della
Struttura di missione (cap. 334), sulle spese  concernenti  sondaggi,
analisi statistiche, documentazione e monitoraggio (cap. 335) e sugli
stanziamenti previsti per la formazione comunitaria (cap. 333). 
E' stata operata, inoltre, una puntuale revisione dei residui passivi
in  essere  che  ha  portato  al  disimpegno  delle  somme  non  piu'
esigibili. 
Le previsioni 2011 scaturiscono dall'individuazione  delle  finalita'
strategiche prioritarie, coerenti  con  i  compiti  istituzionali,  e
l'allocazione delle risorse tra le diverse voci di bilancio  sono  il
risultato di un  contemperamento  fra  l'esigenza  di  promuovere  un
efficace  coordinamento  delle  politiche  europee  e  l'esigenza  di
contenimento della spesa degli apparati  pubblici  delineata  con  la
recente manovra finanziaria. 
Si illustrano, di seguito, i programmi di spesa ed i criteri  seguiti
nella quantificazione degli stanziamenti. 
Le  risorse  finanziarie  imputate  sul  capitolo  325,   spese   per
l'attivita'  di  comunicazione   istituzionale,   ivi   compresa   la
partecipazione a convegni ed altre manifestazioni, saranno destinate,
nell'ambito  del  programma  di   comunicazione   istituzionale   del
Dipartimento, alla partecipazione a saloni di comunicazione pubblica,
a manifestazioni ed a  specifici  eventi  finalizzati  a  promuovere,
diffondere e rafforzare la  conoscenza  delle  politiche  dell'Unione
Europea e dei diritti fondamentali dei cittadini europei. 
Le  risorse  iscritte  nel   cap.   328   relativo   all'informazione
comunitaria, saranno impegnate  nella  prosecuzione  della  strategia
dell'informazione e della comunicazione dell'Unione Europea,  con  il
cofinanziamento della Commissione europea, attraverso il partenariato
di gestione con la Commissione stessa, il Ministero Affari Esteri  ed
il Parlamento europeo. 
La parte residuale dello stanziamento  sara'  utilizzata,  sempre  in
cofinanziamento con la Commissione europea,  per  l'annuale  incontro
che  si  svolge  a  Venezia  (Club  di  Venezia)  cui  partecipano  i
responsabili  dell'informazione  comunitaria  degli  Stati  membri  e
rappresentanti della Commissione e del Parlamento europeo. 
Le risorse stanziate  nel  cap.  333,  relative  alle  spese  per  la
formazione comunitaria  di  operatori  pubblici  e  privati,  saranno
utilizzate, nell'ambito dell'attivita' connessa all'attuazione  delle
politiche comunitarie generali e settoriali e degli impegni  assunti,
per l'esecuzione del Protocollo d'intesa con l'Universita' di Perugia
ed il coinvolgimento dell'Universita' di Teramo per la gestione di un
progetto didattico editoriale denominato "Una  finestra  sull'Europa"
volto a favorire la promozione della cultura europea  sul  territorio
per   la   formazione   dei   futuri   operatori    dell'informazione
relativamente all'Europa. Le risorse residue verranno impiegate:  per
attivita' formativa dei dipendenti degli Enti Locali in relazione  al
processo di integrazione europea ed in particolare  alla  definizione
della nuova Strategia "Europa 2020" (gia' Strategia di  Lisbona)  che
ha modificato gli obiettivi e gli  strumenti  di  Governance;  e  per
l'attivita'  fonnativa  sulla  Direttiva   Servizi,   indirizzata   a
dirigenti e funzionati regionali, anche mediante la realizzazione  di
una piattaforma e-learning. 
Le somme stanziate per le spese per sondaggi ed  analisi  statistiche
(cap.335) saranno utilizzate per la realizzazione  di  documentazione
anche  su  supporti  multitnediali,  per  far  conoscere  al   grande
pubblico, soprattutto ai giovani al  fine  di  sensibilizzarli  sulle
grandi tematiche europee, i nuovi assetti  Istituzionali  dell'Unione
europea,  i  cambiamenti  delle  procedure  legislative,  nonche'  le
novita' riguardanti i diritti connessi alla cittadinanza europea. 
Sul cap. 334, relativo al funzionamento della Struttura  di  Missione
-istituita presso il Dipartimento  con  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri  del  6  giugno  2008  -  con  il  compito  di
prevenire l'insorgere del contenzioso  comunitario  e  rafforzare  il
coordinamento delle attivita' volte alla risoluzione delle  procedure
d'infrazione, e' prevista una riduzione di stanziamento pari  al  18%
rispetto all'esercizio 2010. 
- C.d.r. 5 "Riforme istituzionali" 
Le risorse previste per il C.d.r. 5 "Riforme istituzionali" ammontano
complessivamente ad euro 903.500 con una riduzione complessiva del 10
% rispetto alla previsione 2010. 
Tra le priorita' della propria azione istituzionale, il  Dipartimento
porra' il  supporto  alle  funzioni  di  coordinamento,  indirizzo  e
promozione di iniziative, anche  normative,  in  materia  di  riforme
istituzionali ed elettorali, nonche'  alla  riforma  delle  autonomie
locali ed  all'attuazione  della  legge  n.  4212009  in  materia  di
federalismo fiscale. Nel  corso  del  2011  dovrebbe  essere  portato
completamento il percorso di approvazione dei decreti  di  attuazione
della legge n. 42/09 per il quale il Dipartimento curera' anche studi
ed analisi degli ambiti di competenza  nonche'  ogni  altro  supporto
necessario. 
Sulla spesa complessiva, riferita essenzialmente al funzionamento, e'
stata effettuata la riduzione degli stanziamenti dei singoli capitoli
di spesa rimodulabile secondo quanto prescritto dalla  direttiva  del
Segretario generale emanata  per  la  formulazione  delle  previsioni
2011. 
La previsione per consumi intermedi, e' stata, infatti,  strettamente
correlata alle esigenze minime di funzionamento con la  finalita'  di
assicurare il regolare svolgimento dei compiti istituzionali. 
Lo stanziamento per missioni nel territorio nazionale (capitolo  339)
e'  stato  rapportato  al  fabbisogno  minimo   per   permettere   lo
svolgimento dei confronti di approfondimento sul territorio nazionale
con i rappresentanti dei vari livelli di governo. 
Le previsioni concernenti  la  spesa  per  esperti  e  per  incarichi
speciali (capitolo 352), per studi, indagini e rilevazioni  (capitolo
361), al pari di quella per oneri di  rappresentanza  (capitolo  353)
sono giustificate dall'esigenza  di  permettere  il  minimo  supporto
all'Autorita' politica. 
Gli stanziamenti previsionali di cui ai capitoli 363 e  367  verranno
utilizzati per la sola comunicazione istituzionale  e  per  il  forum
telematico sulle riforme istituzionali. 
- C.d.r. 10 "Programma di Governo" 
Le risorse assegnate al C.d.r. 10  "Programma  di  Governo",  per  il
2011, ammontano ad  euro  2.695.080,  cosi  quantificate  secondo  la
direttiva del Segretario generale del 27 settembre 2010. 
I fondi attribuiti sono sostanzialmente destinati alla  realizzazione
degli obiettivi istituzionali e strategici del  Dipartimento  per  il
programma di Governo, tra cui, in particolare: 
 
• predisposizione di elaborati riassuntivi dello stato di  attuazione
del programma di Governo e raccolta delle informazioni fornite  dalle
singole Amministrazioni mediante verifica sia in sede legislativa che
amministrativa; 
• elaborazione di periodici rapporti e pubblicazioni sullo  stato  di
attuazione del programma di Governo; 
• predisposizione della direttiva annuale a tutte le  PP.AA.  con  la
quale  vengono  formulati  gli  indirizzi   per   la   programmazione
strategica e le linee guida delle direttive generali dei Ministri; 
•  analisi  comparata  dei  sistemi  di  valutazione  adottati  dalle
Amministrazioni  pubbliche  attraverso  l'attivita'   del   "Comitato
tecnico scientifico per il controllo strategico nelle amministrazioni
dello Stato"; 
•   attivita'   di   informazione,   comunicazione    e    promozione
dell'attivita' governativa per la realizzazione  del  programma,  per
garantire la massima conoscenza dell'attivita' svolta. 
 
Presso  il  Dipartimento  opera  l'organismo  permanente   denominato
"Governinconfra" che ha lo scopo  di  assicurare,  con  carattere  di
continuita',  Pinformazione,  la  comunicazione   e   la   promozione
dell'attivita' e delle iniziative del  Governo  e  di  cogliere,  nel
corso  delle  varie  iniziative,  le  istanze  che  pervengono  dalle
specificita' territoriali, anche al fine di avvicinare le istituzioni
alla popolazione.  Governincontra  opera  prevalentemente  attraverso
l'organizzazione  di  convegni  illustrativi  che   si   tengono   in
collaborazione con gli organismi istituzionali territoriali. 
Questi i principali interventi: 
 
a) saranno predisposti report su tutta l'attivita'  posta  in  essere
dall'esecutivo, in attuazione del programma di Governo,  comprese  le
emergenze verificatesi, per dar  conto  ai  cittadini  dei  risultati
ottenuti e delle risorse impiegate per raggiungerli. 
b) saranno individuate nuove  modalita'  e  sistemi  di  analisi  del
programma di Governo in connessione con gli impegni assunti  in  sede
parlamentare nell'ambito dell'Unione Europea o derivanti  da  accordi
internazionali. 
 
- C.d.r. 11 "Programmazione e coordinamento della politica economica" 
La dotazione finanziaria complessivamente assegnata al C.d.r. ammonta
ad euro 12.846.075, destinati per euro 8.161.294 ad interventi e  per
euro 4.684.781 a spese di funzionamento. 
L'allocazione delle risorse tra le diverse voci di bilancio  riflette
l'organizzazione del Dipartimento, finalizzata al supporto tecnico  e
amministrativo del CIPE e volta al coordinamento degli interventi per
il sostegno alla competitivita' del Paese. 
La predisposizione del bilancio di previsione 2011 e' stata,  quindi,
elaborata al fine di  garantire  il  raggiungimento  degli  obiettivi
istituzionali  del  Dipartimento   per   la   programmazione   e   il
coordinamento della politica economica, quali la gestione del  "Fondo
Strategico per il Paese a sostegno  dell'economia  reale",  istituito
presso la Presidenza del  Consiglio  dei  ministri,  con  particolare
attenzione al rafforzamento del supporto tecnico e amministrativo; il
coordinamento tra le diverse  Amministrazioni  centrali  e  regionali
dello Stato, al fine di  fornire  al  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri il supporto strategico necessario per le scelte di  Governo;
le  attivita'  di  supporto  alla  "Programmazione,   valutazione   e
monitoraggio degli investimenti pubblici", che vede il coinvolgimento
delle Amministrazioni centrali e regionali oltre che  delle  apposite
strutture del Dipartimento, dedicate anche al Sistema di monitoraggio
degli investimenti pubblici "CUP/MIP" (Codice  unico  di  progetto  e
Monitoraggio investimenti pubblici) per la raccolta e  l'elaborazione
di informazioni sull'evoluzione dei progetti d'investimento  pubblico
(lavori pubblici, incentivi, ricerca, formazione ecc.) di particolare
interesse per il CIPE. 
Saranno, inoltre, forniti gli  approfondimenti  tecnico-giuridico  ed
economici di scelta strategica, di supporto al CIPE,  attraverso  gli
organismi tecnici operanti nel Dipartimento, quali  l'Unita'  tecnica
finanza di progetto, la Segreteria tecnica della Cabina di regia,  il
Nucleo di consulenza  per  l'attuazione  delle  linee  guida  per  la
regolazione  dei  servizi  di  pubblica  utilita'  ed  il  Nucleo  di
valutazione  e  verifica  degli   investimenti   pubblici,   che   si
caratterizzano  per  la  presenza   di   personale   di   particolare
specializzazione. 
Alla luce di quanto sopra, le previsioni di bilancio 2011  realizzano
un ridimensionamento di ben € 3.448.565 della spesa rispetto al 2010,
in linea con quanto disposto dalla Direttiva del 27  settembre  2010,
fatti salvi i costi relativi alle Strutture tecniche, sostanzialmente
non comprimibili. Gli stanziamenti sono stati, altresi', formulati in
coerenza con i limiti imposti dal decreto legge. n. 78/2010. 
E' stato previsto uno stanziamento di euro 200.000 per  il  CAP.  642
"Spese per il potenziamento delle  attivita'  e  degli  stnimenti  di
analisi e monitoraggio del Dipartimento",  a  seguito  delle  novita'
introdotte con  la  legge  n.  136/2010  sulla  tracciabilita'  degli
investimenti pubblici per i riflessi che questa avra' sulle attivita'
di  monitoraggio  realizzate  dall'apposita  Struttura  di   supporto
prevista in capo allo stesso DIPE. 
C.d.r. 12 "Digitalizzazione della P.A. e l'innovazione tecnologica" 
L'attivita' del centro si avvarra', per l'espletamento dell'attivita'
istituzionale, delle  rilevanti  risorse  rivenienti  dagli  esercizi
precedenti. 
In  sede  previsionale  sono  state  appostate  soltanto  le  risorse
finanziarie per il funzionamento della Struttura di missione  "Unita'
tecnica per  re-governinent  per  lo  sviluppo"  operante  presso  il
Dipartimento  (€  330.000  cap.   669),   nonche'   quelle   per   la
documentazione e  l'informazione  delle  attivita'  istituzionali  (€
22.410   cap.   655)   e   per   l'organizzazione   della    giornata
dell'innovazione (€ 18.360 cap.425). 
In ottemperanza a quanto disposto con  la  Direttiva  del  Segretario
generale del  27  settembre  2010,  le  previsioni  2011  sono  state
adeguate alle  prescrizioni  di  cui  al  ripetuto  decreto-legge  n.
78/2.010. 
Gli obiettivi strategici del  Dipartimento  per  la  digitalizzazione
della pubblica amministrazione e l'innovazione  tecnologica,  nonche'
la programmazione delle  relative  attivita',  sono  stati  stabiliti
sulla base delle competenze  istituzionali  come  ridefinite  con  il
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 aprile 2009. 
Il Dipartimento continuera' nel completamento dei progetti innovativi
e  di  rilevanza  strategica  intrapresi  nel  corso  dei  precedenti
esercizi,  incrementando  le  iniziative  volte  alla  riduzione  del
digital-divide,  alla  valorizzazione  degli  strumenti  orientati  a
favorire la percezione unitaria della  pubblica  amministrazione,  al
potenziamento della qualita' dei servizi pubblici ed  agli  strumenti
diretti alla loro misurazione,  dando  attuazione  alla  politica  di
avvicinamento delle pubbliche amministrazioni ai cittadini tramite il
progressivo miglioramento delle prestazioni erogate  soprattutto  nei
settori  di  preminente  interesse  nazionale:  sanita',  istruzione,
giustizia. 
Nell'ambito  dell'attivita'  internazionale,  saranno  sostenute   le
azioni  finalizzate  a   ricercare   e   promuovere   le   eccellenze
tecnologiche italiane. Tramite la struttura di missione  "Unita'  per
l' e-Government e l'innovazione per lo sviluppo", istituita  al  fine
di  promuovere  la  cooperazione  in  materia   di   e-government   e
innovazione con i Paesi in via di sviluppo e con quelli con  economie
in transizione,  saranno  organizzate  e  sviluppate,  anche  con  il
supporto di qualificati esperti del, settore della cooperazione  allo
sviluppo  internazionale,  in  particolare  nel  settore  delle  ICT,
iniziative di formazione a distanza, di promozione dell'innovazione e
di sostegno ai processi di riforma e di digitalizzazione del  settore
pubblico nei Paesi interessati. 
Le  spese  di  parte  corrente  necessarie   al   funzionamento   del
Dipartimento risultano imputate, per  scelta  organizzativa  adottata
fin nel 2006, sui capitoli del C.d.r. n.  6  -  Dipartimento  per  la
funzione pubblica. 
In conformita' a quanto richiesto dalla Direttiva, la spesa  corrente
e' stata complessivamente ridotta. 
- C.d.r. 19 "Semplificazione normativa" 
Al C.d.r. 19 "Semplificazione normativa" sono assegnate  risorse  per
euro 2.013.010. 
Le previsioni per P esercizio 2011 sono state elaborate tenendo conto
del contenimento della spesa previsto dalla richiamata direttiva  del
Segretario generale. 
Le risorse sono destinate, in coerenza con la delega al Ministro  per
la  semplificazione  normativa,  alla  realizzazione   dei   seguenti
obiettivi: 
- coordinamento  ed  indirizzo  nelle  politiche  di  semplificazione
normativa e qualita' della regolazione di cui all'art. 1 della  legge
n. 80/2006; 
- coordinamento delle attivita' di riordino normativo  in  attuazione
dell'art. 14 della legge n. 246 /2005 ( cd. taglia-leggi); 
-  predisposizioni  delle  iniziative  dirette  al   riordino   della
normativa attraverso l'adozione di codici e testi unici o regolamenti
previsti da disposizioni normative anche comunitarie; 
- definizione del Piano di azione per la  semplificazione  attraverso
le iniziative di semplificazione normativa ed amministrativa; 
- definizione delle linee guida per la predisposizione dei  piani  di
riduzione degli oneri amministrativi, ai sensi dell'art. 1, Gomma  1,
della  legge  6  agosto  2008,  n.  133,  attraverso   programmi   di
misurazione e forme di raccordo e partecipazione alle  iniziative  ed
ai programmi presso  l'Unione  Europea,  l'OCSE  ed  altri  organismi
internazionali, per la riduzione del 25% di tali oneri  entro  il  31
dicembre 2012. 
Per il raggiungimento degli obiettivi il  Ministro  si  avvale  anche
della Struttura di missione a supporto del Ministro di cui al decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 giugno 2008 e  della
Struttura  di  missione  Segreteria  tecnica   dell'Unita'   per   la
semplificazione e la qualita' della regolazione di cui al decreto del
Presidente del  Consiglio  dei  ministri  del  18  dicembre  2008  di
supporto all'Unita'  per  la  semplificazione  e  la  qualita'  della
regolazione costituita ai sensi della legge 17 luglio 2006, n. 233. 
 
Missione 8 "Soccorso civile " 
Programma 8.5 "Protezione civile" 
- C.d.r. 13 "Protezione civile" 
La dotazione finanziaria assegnata al Centro di responsabilita' n. 13
"Protezione civile", ammonta ad E 1.891.846.340,  al  netto  di  euro
3.193.127 quale risparmio derivante dall'applicazione delle riduzioni
di spesa previste dal decreto legge n. 78/2010,  appostato  sul  cap.
227 per il successivo versamento al bilancio dello Stato. 
Il Dipartimento sara' impegnato  nelle  seguenti  attivita',  che  si
collocano tra le priorita' prefigurate dal Governo: 
Emergenza sisma Abruzzo 
Proseguiranno il completamento degli  interventi  di  competenza  del
Dipartimento nella gestione dell'emergenza  sisma  Abruzzo  (progetti
C.A.S.E., MAR MUSP) e le azioni di coordinamento e  di  affrancamento
finalizzate ad assistere il Commissario  Delegato  -Presidente  della
Regione Abruzzo e le altre autorita' coinvolte  negli  interventi  di
ricostruzione. 
Attivita' di previsione e prevenzione delle varie emergenze 
Sono previsti l'implementazione ed il potenziamento del sistema delle
reti di monitoraggio e dei "centri funzionali" organizzati a  livello
nazionale e locale. Gli interventi correlati prevedono, tra  l'altro,
la raccolta di informazioni sul territorio, la  loro  interpretazione
sulla base dei modelli e delle simulazioni  di  eventi,  al  fine  di
valutare le possibili situazioni di rischio, per allenare il  sistema
di intervento con il massimo anticipo utile fornendo  alle  autorita'
preposte gli elementi necessari. In questo contesto si inquadra anche
la recente revisione della carta sismica nazionale. 
Grandi eventi 
Il Dipartimento pianifica, gestisce e coordina le azioni necessarie a
realizzare  i  cosiddetti  "Grandi  eventi'',   ovvero   quelli   che
richiedono interventi urgenti, un coordinamento complesso, una rapida
esecuzione e misure straordinarie per prevenire  possibili  rischi  e
per assicurare la tutela della vita, dei beni, degli  insediamenti  e
dell'ambiente. La gestione dei Grandi eventi e' regolata dalla  legge
9 novembre 2001, n.  401.  Nell'ambito  del  2011,  il  Dipartimento,
attraverso  Commissari  delegati  specifici,  seguira'  parte   delle
celebrazioni  del  1500  Anniversario  Unita'  d'Italia  2011  ed  il
Congresso Eucaristico Nazionale "Ancona-Osimo, 2011",  per  il  quale
Commissario delegato e' il Capo  del  Dipartimento  della  Protezione
civile. 
Le previsioni di bilancio sono state formulate  tenendo  conto  delle
disposizioni previste  dal  decreto-legge  31  maggio  2010,  n.  78,
"Misure urgenti 
in  materia  di  stabilizzazione  finanziaria  e  di   competitivita'
economica", convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  30  luglio
2010, n. 122  e  delle  indicazioni  contenute  nella  direttiva  del
Segretario generale. 
L'effetto delle citate disposizioni ha necessariamente ridimensionato
l'entita'. di alcuni stanziamenti. Nella  determinazione  dei  valori
sono stati, pertanto, considerati i  limiti  imposti  dalla  suddette
nonne,  finalizzate  alla  riduzione   dei   costi   degli   apparati
amministrativi, alla razionalizzazione, ai risparmi  di  spesa  delle
anuninistrazioni pubbliche ed al contenimento degli oneri in  materia
di impiego pubblico cosi' come previsto dagli artt.  6,  8  e  9  del
cennato decreto. 
Dal  raffronto  con  lo   stanziamento   previsto   per   l'esercizio
finanziario 2010 emerge un progressivo  decremento  di  circa  il  9%
delle risorse per il 2011, che dovrebbe ascendere al 22% nel 2012  ed
al 23% nel 2013. Tale ridimensionamento deriva anche alla  cessazione
dei  finanziamenti  straordinari  previsti  per  l'emergenza  sismica
dell'Abruzzo. 
Nel merito finanziario deve rilevarsi che piu' del 70% delle  risorse
assegnate e' destinato alla copertura degli oneri di ammortamento  di
mutui  contratti  dalle  Regioni   per   finanziare   interventi   di
ricostruzione  e  riparazione  dei  danni  provocati  dalle  maggiori
calamita' naturali. Si  tratta  di  eventi  verificatesi  negli  anni
scorsi che sono rimasti a carico  del  Dipartimento  per  effetto  di
specifiche disposizioni legislative: 
- la riconversione, ricostruzione  e  bonifica  delle  acciaierie  di
Genova-Cornigliano; 
- l'adeguamento antisismico degli edifici scolastici; 
- il finanziamento  del  Fondo  di  solidarieta'  nazionale  per  gli
indennizzi in agricoltura di cui all'art. 15,  comma  3  del  decreto
legislativo n. 102/04 come modificato dall'art. 1,  comma  84,  della
legge 30 dicembre 2004, n. 311. Si tratta  di  risorse  destinate  ad
indennizzare gli agricoltori per i danni cagionati  dalle  calamita'.
naturali alle attivita' agricole e zootecniche. Per legge, le risorse
sono ricomprese nel Fondo per la protezione civile.  Il  Dipartimento
trasferisce queste risorse al  Ministero  delle  Politiche  agricole,
alimentari e forestali; 
- il finanziamento del Fondo  emergenza  rifiuti  Campania  ai  sensi
dell'art. 7, comma a 6, del D.L. n. 195/2009; 
- il finanziamento del Fondo per la prevenzione del  rischio  sismico
ai sensi dell'art. 11, comma 5 del D.L. n. 39/09. 
Le risorse non assorbite  dal  pagamento  dei  ratei  di  mutuo  sono
destinate agli interventi e alle attivita' istituzionali quali: 
- la gestione della lotta agli incendi boschivi, mediante  l'utilizzo
della flotta aerea  del  Dipartimento  ed  il  concorso  delle  altre
Amministrazioni dello Stato; 
- la prevenzione, previsione e monitoraggio dei  rischi  naturali  ed
antropici; 
- lo  sviluppo  del  sistema  tecnologico  integrato  di  previsione,
prevenzione e gestione delle emergenze; 
-  l'erogazione  dei  contributi  ai  datori  di   lavoro   ed   alle
associazioni di volontariato previsti dalla normativa vigente; 
- la eventuale copertura degli oneri previsti da specifiche ordinanze
del Presidente del Consiglio dei ministri per  il  superamento  della
prima fase emergenziale, il ripristino delle  normali  condizioni  di
vita e per la ripresa delle attivita' produttive; 
- il funzionamento della  struttura  dipartimentale  con  i  connessi
oneri di personale e di funzionamento. 
Per avere un quadro di  sintesi  delle  risorse  gestite  nell'ultimo
quinquennio dal Dipartimento si rinvia al grafico che di  seguito  si
riporta. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
Missione 15 "Comunicazioni " 
Programma 15.4 "Sostegno all'editoria" 
- C.d.r. 9 "Informazione ed editoria" 
Le risorse finanziarie assegnate al Dipartimento per l'informazione e
l'editoria per l'implementazione di specifiche politiche di  settore,
al netto di euio 1.436.715  relativi  alle  spese  di  funzionamento,
ammontano, a legislazione vigente, ad euro 237.033.100. 
Nella formulazione del bilancio di previsione per  l'anno  2011  tali
risorse sono destinate, in particolare, ad interventi a favore  delle
imprese editoriali e delle emittenti radiofoniche  e  televisive  per
euro 146,183.100; alla  diffusione  all'estero  di  notizie  italiane
attraverso agenzie di informazione per  curo  7.850.000;  ai  servizi
speciali aggiuntivi a quelli in convenzione realizzati dalla RAI  per
euro 40.000.000 ed ai servizi di stampa  e  d'informazione  per  euro
40.000.000. 
In coerenza  con  le  disposizioni  della  legge  n.  150/2000,  euro
3.000.000   saranno   finalizzati   a   progetti   di   comunicazione
istituzionale ritenuti di particolare utilita' sociale o di interesse
pubblico ai sensi dell'articolo 12 della stessa legge. 
Per quanto riguarda le spese di funzionamento, sono  state  applicate
le riduzioni previste dall'articolo 2, comma 1,  e  dall'articolo  6,
commi 7, 8, 12 e 13, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78. 
Per avere un quadro di  sintesi  delle  risorse  gestite  nell'ultimo
quinquennio dal Dipartimento si rinvia al grafico che di  seguito  si
riporta. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
Missione 24 "Diritti sociali, politiche sociali e famiglia" 
Programma 24.4 "Lotta alle dipendenze" 
- C.d.r. 14 Politiche antidroga 
La dotazione attribuita, per l'anno 2011, al  C.d.r.  14  ammonta  ad
euro 10.400.931. 
Il Dipartimento costituisce un riferimento per i Ministeri e  per  le
altre Amministrazioni dello  Stato  competenti  in  materia,  per  il
coordinamento delle azioni atte a contrastare  il  diffondersi  delle
tossicodipendenze  e  dell'uso  di   sostanze   stupefacenti,   delle
alcooldipendenze correlate, della incidentalita' stradale e in ambito
lavorativo. Il  Dipartimento  provvede  anche  al  coordinamento  del
flusso dati e dell'archiviazione integrata delle diverse basi di dati
istituzionali; con la collaborazione di enti  pubblici  predispone  i
rapporti statistico-epidemiologici sull'andamento  del  fenomeno,  al
fine della "Relazione animale al  Parlamento"  prevista  dal  DPR  n.
309/90 e successive integrazioni e modificazioni; cura la definizione
del Piano di Azione Nazionale Antidroga, concertando,  nel  contempo,
le strategie con le Regioni e le Province Autonome; cura, inoltre, le
attivita', di  informazione  e  di  comunicazione  istituzionale  del
Governo nella materia di riferimento; mediante i sistemi  di  allerta
precoce ed il  coordinamento  delle  altre  amministrazioni  centrali
coinvolte,   realizza   la   sorveglianza    epideiniologica    delle
caratteristiche   delle   sostanze   stupefacenti   circolanti,   dei
comportamenti  di  abuso  e  dei  fenomeni   droga   correlati,   per
l'evidenziazione dei rischi e delle conseguenze  sulla  salute  della
popolazione;  assicura  la  presenza  del  Governo  negli   organismi
nazionali, comunitari  e  internazionali  competenti  in  materia  di
droga,  gestendo  le  relazioni  con  gli  altri  Paesi  europei   ed
extraeuropei e con gli organismi comunitari ed internazionali. 
A seguito degli indirizzi  emersi  dai  lavori  della  VA  Conferenza
Nazionale di cui all'art. 15 del DPR n.  309  del  1990,  svoltasi  a
Trieste nel 2009, ed in considerazione delle numerosissime  attivita'
che, conseguentemente, si sono realizzate nel 2.009 e nel 2010,  sono
state definite, per l'anno finanziario 2011,  le  seguenti  priorita'
strategiche: 
 
• Prevenzione 
• Epidemiologia e valutazione 
• Trattamento,  supporto  SERT  e  comunita',  prevenzione  patologie
correlate 
• Riabilitazione e reinserimento socio lavorativo 
• Sistema di allerta e innovazione tecnologica 
• Programmazione e organizzazione 
• Formazione e aggiornamento 
• Attivita' internazionali 
• Supporto e ricerca per l'attivita' di controllo e contrasto 
• Studi e indagini 
 
Nell'ambito della "prevenzione" si prevedono rilevanti interventi  in
partnership  con  pubbliche   amministrazioni   nazionali   ed   enti
internazionali. 
Quanto alla  priorita'  "epidemiologia  e  valutazione",  si  intende
implementare l'attivita' progettuale iniziata nel 2009 e nel 2010 con
enti pubblici nazionali ed  internazionali  finalizzata  allo  studio
delle fenomenologie connesse alle droghe, al monitoraggio sui decessi
correlati,  all'incidentalita'  stradale  notturna   in   conseguenza
dell'uso  di  sostanze  stupefacenti.  La  particolare   natura   del
fenomeno, in continua evoluzione sia con  riferimento  alle  sostanze
assunte sia nelle modalita' di assunzione e nelle caratteristiche dei
consumatori,   rende   necessaria   una   costante   rilevazione   di
informazioni aggiornate, al fine  di  definire  idonee  strategie  di
politica socio - sanitaria. 
Quanto alla priorita' "trattamento, supporto SERI e  comunita',  cura
prevenzione patologie conciate", sono previste attivita', a  supporto
degli operatori pubblici e  privati  del  settore,  finalizzate  alla
diagnosi precoce ed al monitoraggio delle patologie correlate all'uso
di sostanze stupefacenti. 
Per  la  "riabilitazione  e  reinserimento  socio   lavorativo",   il
Dipartimento politiche antidroga ha programmato, come  gia'  avvenuto
nei  due  anni  precedenti,  di  proseguire  gli  investimenti  nelle
attivita' di reinserimento sociale e lavorativo dei tossicodipendenti
in trattamento/riabilitazione  nelle  comunita'  terapeutiche  e  nei
Ser.T. attraverso nuovi modelli di intervento. A tal  fine  e'  stato
attivato, in collaborazione con  la  Regione  autonoma  Sardegna,  un
progetto  nazionale  denominato   Progetto   RELI,   riguardante   il
reinserimento  lavorativo  delle  persone  ex   tossicodipendenti   o
tossicodipendenti in trattamento/riabilitazione. Lo scopo  e'  quello
di creare concrete opportunita'. lavorative  attraverso  il  supporto
delle Comunita' Terapeutiche, delle Cooperative sociali di tipo  B  e
dei loro Consorzi, delle Fondazioni, delle Associazioni Onlus,  delle
Associazioni di promozione  sociale  e  dei  SerT  (definite  "Unita'
Produttive")  che  abbiano  unita'  operative  interne  o   programmi
specifici di reinserimento e che, nel  contempo,  sappiano  coniugare
imprenditorialita' e  solidarieta',  sociale  per  creare  nel  tempo
condizioni virtuose di autofinanziamento. 
Con riferimento alla priorita'  "sistema  di  allerta  e  innovazione
tecnologica", si intende provvedere al rafforzamento del sistema  per
la rilevazione precoce di fenomeni potenzialmente pericolosi  per  la
salute  pubblica  e  l'attivazione  di  segnalazioni  alle  strutture
deputate  alla  promozione  e  alla  tutela  della   salute.   Verra'
potenziata la strategia di azione integrata  (accoglienza,  presa  in
carico e cura) tra i protagonisti del sistema nazionale di intervento
agendo principalmente in zone in  cui  le  strutture  in  materia  di
contrasto  all'uso  di  droghe  e  sostanze  stupefacenti  presentano
particolari  problematiche,  favorendo  il   coordinamento   con   le
programmazioni regionali. 
Verra'. altresi' assicurata la presenza del Governo  negli  organismi
nazionali, comunitari e internazionali competenti in materia di lotta
alla droga e la collaborazione con i Paesi esteri nella realizzazione
di progetti di ricerca/interventi e nello scambio di  best  practices
anche per lo studio delle nuove tecniche di monitoraggio e  contrasto
del traffico e dello spaccio di  sostanze  stupefacenti,  nonche'  di
nuovi supporti diagnostici per il controllo dell'uso di  sostanze  da
parte dei guidatori. 
Per  quanto  riguarda  gli  oneri  di  funzionamento,  le  previsioni
ottemperano alle disposizioni della direttiva del Segretario generale
del 27 settembre 2010 in materia di contenimento massimo delle spese. 
Per avere un quadro di  sintesi  delle  risorse  gestite  nell'ultimo
triennio dal Dipartimento si rinvia al  grafico  che  di  seguito  si
riporta. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
Programma  24.5  "Protezione  sociale   per   particolari   categorie
(minoranze linguistiche)" 
-C.d.r. 7 "Affari regionali" 
Le risorse a.ssegnate nel bilancio di previsione  2011  al  C.d.r.  7
"Affari regionali" ammontano complessivamente a euro  23.476.741,  di
cui curo 21.492.557 finalizzati a politiche di settore  derivanti  da
specifici fattori legislativi. 
E' da evidenziare che al Ministro, con  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri del 10 giugno  2010,  e'  stato  conferita,  a
norma dell'articolo 7, commi 26 e  27  del  decreto-legge  31  maggio
2010, n. 78, una nuova funzione da svolgersi  con  l'avvalimento  del
Dipartimento per lo sviluppo e la coesione  economica  del  Ministero
dello sviluppo economico. 
Va  sottolineato  che  gli  stanziamenti  finalizzati  ex  lege  alle
politiche  attive   hanno   subito,   nell'ultimo   quinquennio,   un
ridimensionamento molto rilevante di cui offre il quadro sintetico il
grafico che segue. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
Programma 24. 7 "Sostegno alla famiglia" 
- C.d.r. 15 "Politiche per la famiglia" 
Le risorse assegnate al C.d.r. 15 ammontano, al netto di curo 165.232
per la spesa di mero funzionamento, ad curo 52.466.151 destinati alle
politiche di settore. 
Le previsioni di bilancio sono state  definite  in  conformita'  alle
prescrizioni del Segretario generale e  nel  rispetto  della  recente
normativa che prevede "tetti" agli stanziamenti per talune  tipologie
di spesa. 
L'elaborazione dei programmi  di  spesa  per  il  prossimo  esercizio
finanziario  e'  stata  fortemente  influenzata   dalle   consistenti
riduzioni del Fondo per le politiche della  famiglia,  il  cui  forte
dimensionamento e' stato legato, secondo  le  indicazioni  del  ME.F,
alla  necessita'  di  alimentare  il   costituendo   Fondo   per   il
federalismo. Infatti, in considerazione  di  tali  riduzioni  non  si
procedera', nel corso del 2011, ad alcun trasferimento di risorse nei
confronti del sistema  delle  autonomie.  Di  conseguenza,  le  somme
disponibili  saranno  utilizzate  per  la  sola  realizzazione  delle
iniziative di competenza statale. 
Si segnalano di seguito i principali obiettivi strutturali nonche' le
conseguenti articolazioni in obiettivi operativi, che si  prevede  di
realizzare  nel  corso  del  triennio  2011/2013  a  sostegno   della
famiglia: 
 
A - Obiettivi strutturali: 
- Sostegno alla famiglia complessivamente intesa. 
- Supporto alla genitorialita'. 
- Cura dell'infanzia. 
- Contenimento della crisi demografica. 
Al - Obiettivi operativi di articolazione di obiettivi strutturali: 
- Supporto all'Osservatorio nazionale sulla famiglia. 
- Promozione e sostegno di iniziative per la conciliazione dei  tempi
di lavoro e dei tempi di cura della famiglia. 
- Realizzazione del premio annuale "Amico della famiglia". 
- Supporto alla realizzazione del Piano nazionale contro la  violenza
di genere e lo stalking. 
- Partecipazione alla 55 Conferenza sullo stato  delle  donne  -  CSW
(ONU - New York). 
- Partecipazione al progetto OECD "The Future of the Family  in  OECD
Countries". 
- Partecipazione a negoziazioni di normativa europea, a  commissioni,
gruppi di lavoro  e  di  studio  presso  istituzioni  comunitarie  ed
internazionali. 
- Supporto all'Osservatorio nazionale per l'infanzia. 
- Realizzazione di un  piano  di  prevenzione  antidroga  all'interno
delle scuole. 
- Supporto allo sviluppo delle "Sezioni primavera". 
- Sostegno alle adozioni internazionali  ed  al  funzionamento  della
CAI. 
- Stipula di  una  convenzione  per  l'approfondimento  di  tematiche
connesse  all'infanzia   e   all'adolescenza   con   il   Centro   di
documentazione nazionale previsto dal D.P.R. n.  103  del  14  maggio
2007 (art. 3, comma 1). 
- Gestione del Fondo di credito per i nuovi nati  (per  questa  unica
attivita' e'  possibile  inserire  una  esatta  previsione  di  spesa
all'interno delle tabelle allegate, posto che  la  1.  n.  2  del  28
gennaio 2009 stabilisce in 25 milioni di euro  annui  l'ammontare  di
risorse da dedicare al finanziamento della misura). 
 
Gli stanziamenti finalizzati alle politiche di sostegno alla famiglia
hanno  registrato,   nell'ultimo   quinquennio,   una   considerevole
riduzione come evidenziato nel grafico che si riporta. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
Programma 24. 8 "Promozione dei diritti e delle pari opportunita'" 
- C.d.r. 8 "Pari opportunita'" 
Le  risorse  assegnate,  nell'esercizio  20011,  al  C.d.r.  8  "Pari
opportunita'" ammontano ad euro 7.270.941 di cui euro  6.297.800  per
le politiche di settore. 
Anche per il 2011, in coerenza con quanto disposto  dal  decreto  del
Presidente del Consiglio dei ministri del 13 giugno 2008 di delega di
finzioni, il Dipartimento  sara'  impegnato  nella  promozione  della
parita' di genere, nel contrasto alle discriminazioni e nella  difesa
dei diritti della persona. 
Le  dotazioni  finanziarie   relative   agli   interventi   risultano
notevolmente contratte, rispetto agli anni  precedenti,  per  effetto
dei ripetuti tagli lineari. 
Si fornisce  di  seguito  un  dettaglio  delle  azioni  previste  per
ciascuno degli obiettivi strategici sopra delineati. 
Per la prevenzione ed il contrasto alla violenza  di  genere  e  allo
stalldng e per il sostegno alle vittime, il  Dipartimento  nel  corso
dell'anno completera'. l'implementazione del Piano  Nazionale  ed  in
particolare:  realizzera'   una   mappatura   costante   dei   centri
antiviolenza  e  dei  servizi  di  assistenza  pubblici  e   privati;
potenziera' i servizi di sostegno, protezione e  reinserimento  delle
vittime e gli sportelli di ascolto;  individuera'.  le  strutture  in
grado di fornire ospitalita' ed assistenza immediate alle vittime  in
condizioni di pericolo imminente; realizzera', grazie  allo  sviluppo
di un sistema informativo, la  completa  messa  in  rete  dei  centri
antiviolenza, collegati tra di loro, con gli altri  servizi  presenti
sul territorio di riferimento, con il Dipartimento e con il numero di
pubblica  utilita'  1522;  sosterra'  i  centri  antiviolenza  e   le
strutture pubbliche e private, al  fine  di  ampliare  il  numero  di
servizi offerti alle vittime la cui incolumita' sia particolarmente a
rischio: ospitalita', assistenza giuridica, psicologica e  sanitaria.
Queste azioni saranno realizzate sul cap. 496 "Somme da destinare  al
Piano contro la violenza sulle donne"  con  risorse  provenienti  dal
cap. 493 "Fondo per le politiche relative  ai  diritti  e  alle  pari
opportunita'" nonche' con quelle riportate  da  esercizi  precedenti,
per un totale di circa 24 milioni di euro. 
Per il miglioramento della capacita' di intervento delle  Istituzioni
nel contrasto  alla  tratta  di  esseri  umani,  saranno  realizzati:
progetti   dedicati   in   specifico   all'inclusione    sociale    e
all'occupazione nonche' alla  c.d.  assistenza  di  secondo  livello;
progetti dedicati all'attivita' di assistenza sanitaria  e  di  primo
livello, di  carattere  urgente  e  temporaneo;  unita'  territoriali
operative che, oltre ad assorbire le funzioni gia' svolte dai  numeri
verdi locali (azioni proattive, mediazione culturale  etc.),  saranno
dedicate alle attivita' di emersione del fenomeno, di presa in carico
delle vittime e di gestione dei rapporti con le forze  dell'ordine  e
con le altre istanze coinvolte (strutture sanitarie, centri di  prima
accoglienza etc.); numero verde centrale antitratta con  finzioni  di
raccordo   dell'intero   sistema    di    dispositivi;    attivazione
dell'Osservatorio nazionale arati tratta, con compiti di monitoraggio
e raccolta dati. Queste azioni, che prevedono una spesa di  euro  9,8
milioni,  saranno  finanziate   utilizzando   gli   stanziamenti   di
competenza per il 2011 e le somme derivanti da  riporti  di  esercizi
precedenti (capp. 520 e 535). 
Per la protezione e la tutela dei minori  dai  maltrattamenti  e  dai
crimini sessuali, cosi come per l'attivita'  di  formazione  relativa
alla prevenzione  ed  al  contrasto  delle  pratiche  di  mutilazioni
genitali femminili e la  realizzazione  di  un  portaleinumero  verde
MG-F, e' prevista una spesa di 2,8 mln di  euro  da  coprire  facendo
ricorso al riporto di somme da esercizi precedenti. 
Per quanto concerne il contrasto alle discriminazioni razziali  e  ad
ogni altra forma di discriminazione, saranno utilizzate le risorse di
competenza pari ad € 2.035.357,  stanziate  in  forza  dell'art.  29,
collima 2, della legge comunitaria 1 marzo 2002 n. 39. 
L'azione del Dipartimento sara',  inoltre,  rivolta  a  sostenere  il
principio delle pari opportunita'.  di  genere  ed  a  promuovere  lo
sviluppo lavorativo e professionale delle donne, sia  nella  pubblica
amministrazione,  sia  nel  lavoro  privato,  ove  i  fenomeni  della
precarieta' e dell'atipicita' interessano  soprattutto  l'occupazione
femminile. 
Infine, risorse per 1,15 mln di euro saranno  destinate  ai  progetti
selezionati trimestralmente in base all'avviso pubblico -  emanato  a
fine 2010, per la concessione di contributi del  valore  unitario  di
10.000  euro,  per  iniziative  finalizzate  alla  promozione   delle
politiche a favore delle pari opportunita' di genere  e  dei  diritti
delle persone e delle pari opportunita' per tutti. 
Per avere un quadro di  sintesi  delle  risorse  gestite  nell'ultimo
quinquennio dal Dipartimento si rinvia al grafico che di  seguito  si
riporta. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
Missione 30 "Giovani e sport" 
Programma 30.1 "Attivita' ricreative e sport" 
- C.d.r. 18 "Sport" 
Le dotazioni finanziarie per l'anno 2011 del C.d.r. 18  ammontano  ad
euro 60.101.170. Per la parte corrente curo  2.000.000  costituiscono
il contributo al  Comitato  Italiano  Paralimpico  (decreto-legge  n.
112/2008, art. 63, comma 9) ed euro 589.449 il contributo all'Agenzia
Mondiale Antidoping (legge n. 281/2003),  mentre  euro  545.000  sono
destinati ai vitalizi "Giulio Onesti" (legge n. 86/2003). 
Per la parte  in  conto  capitale,  euro  55.080.000  sono  destinati
all'ammortamento   dei   mutui   accesi    per    la    realizzazione
dell'impiantistica sportiva (n. 65/1987 e successive  integrazioni  e
modificazioni)  ed  euro  1.800.000  al  Fondo  Eventi  Sportivi   di
rilevanza internazionale (legge n.296/2006, art. 1 comma 1291). 
Le previsioni delle spese di funzionamento sono state allineate  alle
prescrizioni della Direttiva del Segretario generale. 
Gli stanziamenti  finalizzati  alle  politiche  attive  hanno  avuto,
nell'ultimo quinquennio, un andamento  decrescente  come  evidenziato
dal grafico che segue. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
Programma 30.2 "Incentivazione e sostegno alla gioventu'" 
- C.d.r. 16 "Gioventu'" 
Le risorse complessivamente assegnate al  C.d.r.  ammontano  ad  euro
34.001.300. In virtu' dei vincoli ex  art.  6  del  decreto-legge  n.
7812010, sui capitoli di funzionamento risultano allocate risorse per
un importo complessivo di euro 1.091.523 che e' appena sufficiente ad
assicurare l'ordinario funzionamento. 
Tra le voci di spesa e' stato istituito un nuovo capitolo  denominato
"Spese per la vigilanza  sull'Agenzia  Nazionale  Giovani  (decisione
171912006/CE), per dare evidenza  contabile  al  vincolo  comunitario
nascente dalla citata decisione che impone ad  ogni  Stato-membro  di
dotarsi  di  un  apposito  organismo  di  attuazione  nazionale  (per
l'Italia  appunto  l'Agenzia  Nazionale   Giovani),   necessariamente
estraneo ed autonomo rispetto all'organizzazione dell'Amministrazione
centrale dello Stato, qualora ci si  voglia  avvalere  delle  risorse
comunitarie del programma "Gioventu' in Azione". 
Per quanto concerne gli stanziamenti iscritti fra gli  Interventi  si
fa presente quanto segue. 
Nel Fondo per il credito ai giovani (cap. 848), non  sara'  possibile
allocare alcuna nuova disponibilita'. Infatti, ai sensi  della  Legge
istitutiva  (art.  15,  comma  5,  del  decreto-legge   n.   81/2007,
convertito dalla legge n. 127/2007), le relative risorse gravano  sul
Fondo per le politiche giovanili, che sconta a sua volta  -a  seguito
delle riduzioni operate gia' a partire dalla Legge Finanziaria  2009-
progressive riduzioni di stanziamento, tali  da  conferire  al  Fondo
medesimo  una  capienza  appena  sufficiente  a   far   fronte   agli
obbligatori trasferimenti alle Regioni e agli Enti  Territoriali.  Il
mantenimento del capitolo medesimo  trova,  tuttavia,  ragione  nella
necessita' di gestire i residui passivi dei precedenti esercizi. 
Il Fondo per  le  politiche  giovanili  (cap.  853)  risulta  ridotto
legislativamente e, pertanto,  la  sua  quantificazione,  per  l'anno
2011, e' pari ad € 32.909.777. Le  risorse  in  questione,  ai  sensi
della nonna istitutiva (art. 19, comma 2, del decreto-legge 4  luglio
2.006, n. 223 convertito dalla legge  4  agosto  2006  n.  248)  sono
assegnate  "al  fine  di  promuovere  il  diritto  dei  giovani  alla
formazione culturale e professionale  e  all'inserimento  nella  vita
sociale,  anche  attraverso  interventi   volti   ad   agevolare   la
realizzazione del  diritto  dei  giovani  all'abitazione,  nonche'  a
facilitare l'accesso al credito per l'acquisto e l'utilizzo di beni e
servizi". 
Il Fondo di garanzia per l'acquisto della prima casa  (cap.  893)  e'
stato istituito dall'art. 13,  comma  3  bis,  del  decreto-legge  25
giugno 2008, n. 112, e non risulta rifinanziato per l'anno  2011.  E'
da  rilevare,  tuttavia,  che  la  normativa  in  materia  e'   stata
profondamente modificata dalla legge finanziaria  n.  19112009  .  Ne
sono derivati nuovi  oneri  procedimentali,  in  particolare  con  la
prevista necessita' di emanare un decreto, di  natura  regolamentare,
"di concerto con il Ministro dell'economia e delle fi.nanze e con  il
Ministro delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  d'intesa  con  la
Conferenza unificata, ai sensi dell'articolo 3, conuna 3, del decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281". 
Una situazione sostanzialmente  identica  presenta  il  cap.  n.  884
"Fondo nazionale per le comunita' giovanili". 
In  generale,  si  intende  finalizzare  l'utilizzo   delle   risorse
stanziate nel  2011  alle  priorita'  politiche  che  incidono  sulla
valorizzazione e sulla tutela dei diritti delle giovani  generazioni,
sulla corretta analisi dei loro fabbisogni e conseguente  definizione
di efficaci politiche attive, sullo sviluppo delle potenzialita'  dei
giovani quali protagonisti della societa'. In  tal  senso,  le  linee
prioritarie di intervento si concretizzeranno: 
- nel sostegno alle giovani coppie in cerca di  alloggio,  anche  con
forme di facilitazione all'accesso al credito agevolato; 
- nell'individuazione di modelli di vita alternativa  per  i  giovani
che versano in oggettive situazioni di disagio prefigurando  percorsi
individuali  e  collettivi  di  superamento   delle   situazioni   di
marginalita'; 
-  nell'attivazione  di  incentivi  a  favore  di  quei  giovani  che
intendano avviare un'attivita' autonoma  di  tipo  imprenditoriale  o
professionale; 
- nella promozione e diffusione di una cultura della legalita'. 
In   considerazione   della   significativa   riduzione   dei   nuovi
stanziamenti di legge destinati, per il triennio,  alle  policies  di
settore (legge n. 191/2009; decreto-legge  n.  78/2010-,  disegno  di
legge  di  stabilita'  "2011"),   si   e'   scelto   di   concentrare
l'allocazione sul capitolo 853 "Fondo per  le  politiche  giovanili".
Cio', se da un lato e' apparso compatibile con il quadro normativo di
riferimento, dall'altro consentira' una programmazione piu'  aderente
ad  eventuali  emergenze  sociali  e   contingenze   non   pienamente
prevedibili. 
E', peraltro, sin d'ora prefigurabile la destinazione  di  una  quota
significativa   delle   risorse    a    disposizione    all'ulteriore
implementazione di quelle che sono state considerate, nella  presente
legislatura, con positivo riscontro  nell'utenza  e  nei  beneficiari
filiali, policies prioritarie (v. Decreti  Ministeriali  in  data  29
ottobre 2008 e 2 novembre 2009), ovvero: 
 
a) "Diritto alla prima  casa",  finalizzata  a  sostenere  iniziative
sperimentali, o a carattere innovativo, per  favorire  l'accesso  dei
giovani al diritto alla prima casa di abitazione; 
b) "Imprese future", finalizzata a sostenere iniziative sperimentali,
o a carattere innovativo, per favorire l'accesso dei giovani a  forme
di  credito  agevolato  e  garantito,  per  l'avvio   di   iniziative
imprenditoriali o a carattere professionale; 
c)  "Sostegno  alla  diffusione  della  cultura   fra   i   giovani",
finalizzata all'obiettivo di una piu' completa crescita giovanile; 
d) "Cittadinanza consapevole", finalizzata  a  favorire  un  profondo
recupero di identita' dei giovani nel loro essere cittadini; 
e) "Diritto al futuro", finalizzata a sostenere le iniziative rivolte
ad agevolare  l'accesso  al  lavoro  delle  giovani  generazioni,  al
sostegno alle giovani coppie e alla  natalita'.,  alla  facilitazione
dell'accesso  al  credito  per  le  finalita'   in   questione,   con
particolare attenzione ai giovani lavoratori atipici; 
f) "Protagonismo generazionale", finalizzata a valorizzare  le  forme
di rappresentanza giovanile nei diversi ambiti  e  la  partecipazione
giovanile al mondo politico, imprenditoriale; 
g) "La meglio gioventu'", finalizzata a dare  risalto  e  visibilita'
alle storie positive delle giovani generazioni e  a  dare  esempi  di
buon comportamento da contrapporre alle  diverse  forme  di  devianza
anche attraverso il sostegno alla progettualita' e la creativita' dei
giovani; 
h) "La rivoluzione del merito", finalizzata a  garantire  a  tutti  i
giovani pari condizioni di partenza in ambito formativo e  lavorativo
e a rimuovere gli ostacoli che impediscono l'emergere delle  qualita'
e delle eccellenze. 
 
Gli stanziamenti  finalizzati  alle  politiche  di  incentivazione  e
sostegno alla gioventu' hanno  registrato,  nell'ultimo  quinquennio,
l'andamento esposto nel grafico che segue. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
Missione 31 "Turismo " 
Programma i "Sviluppo e competitivita' del turismo" 
- C.d.r. 17 "Sviluppo e competitivita' del turismo" 
Le risorse iscritte nel C.d.r. 17 ammontano complessivamente ad  curo
46.274.035. Di questi, euro 39.735.993 sono destinati a finanziare le
politiche di settore. 
Il  Dipartimento  si  inserisce  nel  contesto  istituzionale   quale
soggetto attuatore delle politiche  turistiche  nazionali  ed  e'  la
struttura di riferimento per la cura degli  interessi  unitari  anche
nei confronti dell'Unione  Europea  e  nei  rapporti  con  gli  Stati
esteri. 
I   principali   obiettivi   strategici   ed   operativi   riguardano
l'armonizzazione, valorizzazione e promozione del Sistema Italia  per
fronteggiare il declino di competitivita'  sullo  scenario  turistico
internazionale.  La  crescita  qualitativa  del   sistema   turistico
nazionale nel suo complesso e'  strettamente  collegata  all'esigenza
dell'armonico sviluppo  del  sistema  stesso  sull'intero  territorio
nazionale, realizzabile attraverso un insieme di interventi sinergici
che mirano soprattutto all'innalzamento della  qualita'  dei  servizi
turistici e dell'offerta turistica dei territori ed  all'elaborazione
e attuazione di  strategie  di  sviluppo  turistico  competitive  sul
mercato interno e internazionale. In tale quadro si proseguira' nella
campagna di sensibilizzazione sul Codice Etico del Turismo e  saranno
avviate iniziative volte a definire standard e criteri di qualita'. 
In questa fase congiunturale l'altro profilo strategico  riguarda  la
promozione del Made  in  Italy  per  imprimere  una  svolta  positiva
all'industria turistica italiana, integrando  il  fenomeno  turistico
con gli altri sistemi economici e facendo penetrare  le  logiche  del
mercato turistico negli obiettivi e nelle strategie perseguite  dalle
politiche di altri settori. 
Il Dipartimento per lo  sviluppo  e  la  competitivita'  del  turismo
provvedera' altresi' a svolgere le funzioni di indirizzo e  vigilanza
sull' ENIT e sugli enti del  sistema  ACI  nonche'  sul  Club  Alpino
Italiano -CAI . 
Per la promozione ed assistenza alla domanda turistica saranno  poste
in essere azioni rivolte a migliorare la  qualita'  del  turismo  del
nostro Paese, anche promuovendo la tutela dei consumatori. A tal fine
saranno realizzati  prodotti  informativi  idonei  ad  accrescere  la
consapevolezza dei consumatori  in  ordine  ai  loro  diritti,  quali
fruitori di servizi  turistici,  in  conformita'  a  quanto  previsto
dall'art. 3 del trattato di Maastricht. dalla  legge  n.  135/2001  e
Ball' art. 4 della "Carta dei diritti del turista". Inoltre, si dara'
continuita' ad iniziative finalizzate alla  tutela  dei  diritti  dei
consumatori (Fondo  Nazionale  di  Garanzia  per  il  consumatore  di
pacchetto turistico) e che  offrano  assistenza  ed  informazioni  al
turista. Per queste finalita' sara'  curata  l'organizzazione  ed  il
coordinamento di pronto intervento sii tutto il territorio  nazionale
e di un contact center multi lingue. 
Per il rilancio dell'immagine dell'Italia, con decreto del Presidente
del Consiglio dei ministri  in  data  30  settembre  2008,  e'  stata
istituita un'apposita Struttura di missione. Tale Struttura e'  stata
istituita presso il Dipartimento ed opera alle strette dipendenze del
Ministro per il turismo. 
Gli stanziamenti  finalizzati  alle  politiche  attive  hanno  avuto,
nell'ultimo quinquennio, l'andamento esposto nel grafico che segue. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
Missione 32 "Servizi istituzionali e generali  delle  amministrazioni
pubbliche" 
Programma 32.1 "Servizi generali,  forviativi,  assistenza  legale  e
approvvigionamenti per le amministrazioni pubbliche" 
- C.d.r. 6 "Funzione pubblica". 
Le risorse assegnate al C.d.r. 6 ammontano ad giuro 52.21 3.974. 
L'azione del Dipartimento della funzione  pubblica  per  l'anno  2011
avra' come obiettivi prioritari,  tra  gli  altri,  l'accessibilita'.
della pubblica  amministrazione  ai  cittadini  e  alle  imprese,  la
semplificazione  amministrativa,  la  riduzione   dei   costi   della
burocrazia,  la   trasparenza   e   l'informatizzazione   dell'azione
amministrativa. 
Con riferimento ai predetti obiettivi,  si  espongono  di  seguito  i
programmi operativi e le relative iniziative. 
Quanto all'accessibilita',  l'intervento  previsto  si  riferisce  al
servizio Linea Amica, gia' avviato ne/ 2009, operante  grazie  ad  un
gruppo di front office che risponde inunediatamente alle richieste di
facile risoluzione e ad un gruppo di  back  office  che  analizza  le
domande piu' complesse, contatta la P.A.  competente  e  richiama  il
cittadino. Linea Amica e' anche il piu'  grande  Network  europeo  di
relazioni con il pubblico ed ha messo  in  rete  oltre  centinaia  di
strutture di contatto, che ogni giorno collaborano con gli esperti di
Linea Amica alla risoluzione dei problemi dei cittadini. Fanno  parte
del Network INPS, INPDAP, Agenzia  delle  Entrate,  Comune  di  Roma,
Comune di Milano,  Centri  di  Prenotazione  Sanitaria  del  Lazio  e
dell'Emilia Romagna, molti Ministeri, Regioni ed Enti  locali.  Linea
Amica ha attivato diversi servizi specializzati. Sin dai primi giorni
dopo il terremoto e' operativo  il  canale  informativo  Linea  Amica
Abruzzo per fornire assistenza ai cittadini  colpiti  dal  sisma.  La
spesa prevista per il 2011 e' di circa € 3.000.000. 
Quanto al supporto alle amministrazioni pubbliche nella gestione  del
ciclo di performance 2011/2013, l'iniziativa prefigurata  si  colloca
nell'ambito PON Governance  2007-2013  rivolto  alle  amministrazioni
territoriali dell'obiettivo convergenza. Essa prevede  la  diffusione
di strumenti e la produzione di know how per la  gestione  del  ciclo
delle  performance  e  per  il  controllo  diffuso   della   qualita'
dell'azione amministrativa per una spesa prevista di € 750.000. 
Quanto alla diffusione delle pratiche di autova  lut  a  zione  delle
performance e di miglioramento continuo, e' prevista la gestione  del
Centro risorse nazionale CM, che opera  in  collegamento  con  quello
europeo, fornendo alle  amministrazioni  servizi  di  informazione  e
assistenza a distanza attraverso  il  sito  internet  dedicato  e  la
diffusione settoriale del CAF. In particolare,  in  raccordo  con  il
Ministero della  pubblica  istruzione,  sara'  avviata  un'iniziativa
volta a supportare gli Uffici scolastici regionali e i Poli  Qualita'
nella promozione del modello europeo "CAF education"; saranno inoltre
realizzate azioni, in raccordo con  CRUI/MIUR/CODAU,  per  promuovere
l'utilizzo del "CAF universita'" 2011. La  spesa  prevista  e'  di  €
80.000. 
Nello stesso ambito strategico si colloca la W^ edizione  del  Premio
nazionale "Qualita' PP.AA.", finalizzato a valorizzare l'adozione  di
modalita'  di  gestione  che  mirano  all'eccellenza,  attraverso  la
pratica  sistematica   dell'autovalutazione   e   del   miglioramento
pianificato e continuo anche  certificato  dall'esterno  mediante  il
"CAF external feedback" . La spesa prevista e' di € 450.000. 
Quanto  alla  semplificazione  amministrativa  sara'  completata   la
misurazione dell'entita'  della  riduzione  degli  oneri  nelle  aree
Sicurezza sul Lavoro,  Disabilita',  Politiche  Agricole,  Trasporti,
Sviluppo Economico e avviate quelle relative a Salute  e  Statistica.
La spesa complessiva stimata e' di € 435.000. 
Quanto, infine,  alla  trasparenza  e  informatizzazione  dell'azione
amministrativa si proseguira' nella realizzazione del progetto  PERLA
PA  volto  alla  gestione  integrata  di  tutti  gli  adempimenti  di
competenza  del  Dipartimento  (anagrafe  delle  prestazioni,   GEDAR
CONSOC, rilevazione delle assenze, rilevazione del lavoro  flessibile
ed altro). La spesa prevista, nel triennio, e' di € 888.686 e  verra'
coperta con il ricorso all'istituto del riporto.