(Allegato 3)
                                                           Allegato 3 
 
 
                  INTEGRAZIONE TERRITORIO-OSPEDALE: 
         PRESA IN CARICO E CONTINUITA' PER IL MIGLIORAMENTO 
                    DELLA QUALITA' ASSISTENZIALE 
 
Molto spesso l'assistenza durante  la  gravidanza,  il  parto  ed  il
puerperio e' erogata da  piu'  caregivers,  in  differenti  strutture
assistenziali, non collegate tra loro. 
La "continuita'" e' lo strumento  attraverso  il  quale  l'assistenza
puo'  diventare   personalizzata   dando   centralita'   alla   diade
madre-bambino al  fine  di  armonizzare  i  bisogni  di  sicurezza  e
umanizzazione. 
La  continuita'  assistenziale  va  vista  anche   come   omogeneita'
dell'assistenza   erogata,   perseguendo   modelli   di   continuita'
assistenziale  che   consentano   la   distinzione   tra   gravidanza
fisiologica e gravidanza a rischio. 
Un  sistema   fortemente   integrato   (integrazione   funzionale   e
cooperazione tra i vari livelli istituzionali, in ospedale  come  sul
territorio, in ambito sanitario  e  sociosanitario)  potrebbe  essere
supportato da un modello organizzativo di tipo dipartimentale mirante
a garantire unita', efficienza e coerenza negli interventi  dell'area
materno  infantile  sinergizzando   le   attivita'   territoriali   e
ospedaliere  e  valorizzando  le  interdipendenze  esistenti  fra  le
strutture operative. 
Questa rete di servizi integrati comprende l'ospedale, il  distretto,
i  consultori  familiari  e  gli  altri  servizi  attivi  nell'ambito
dell'area materno-infantile. 
I  Consultori  familiari,  adeguati  nei  numeri,   nelle   modalita'
organizzative, e negli organici  (sarebbe  necessario  garantire  per
ciascun consultorio principale  una  dotazione  organica  minima  che
comprenda almeno: 1 ostetrica ed 1 assistente sociale a tempo  pieno;
1 operatore socio sanitario; 1 ginecologo ed 1 psicologo  con  orario
determinato in base ai carichi di lavoro) vengono  identificati  come
un importante strumento, all'interno del Distretto  per  attuare  gli
interventi previsti per la gravidanza. 
Nello specifico consultorio assicura: 
- la prima presa in carico della donna gravida con lo scopo di: 
  -- eseguire una prima valutazione del livello di rischio, 
  --  consegnare  la  cartella  unica  di  gestione  integrata  della
gravidanza 
- la gestione della gravidanza fisiologica fino alla 36a settimana 
- l'invio guidato al punto nascita alla  36a  settimana  (ambulatorio
gravidanza a termine) 
- l'invio guidato al punto nascita in qualunque momento  in  caso  di
gravidanza a rischio o patologia (ambulatorio gravidanza a rischio) 
I  corsi  di  accompagnamento  alla  nascita  a  gestione   integrata
(territoriale/ospedaliera) e metodologia adeguata possono favorire la
continuita' assistenziale e l'empowerment delle donne,  relativamente
a gestione del parto, allattamento e funzione genitoriale. 
Nel consultorio viene anche individuato il luogo per  la  continuita'
dell'assistenza alla puerpera e al neonato. 
In particolare: 
- l'intervento di sanita' pubblica sulle tecnologie  per  la  nascita
devono garantire cure non invasive  alle  gravidanze  fisiologiche  e
un'adeguata  identificazione  e  monitoraggio  delle   gravidanze   a
rischio; 
- la situazione oggi in Italia e'  caratterizzata  da  discontinuita'
dell'assistenza al processo riproduttivo: discontinuita' fra  periodo
della gravidanza e del parto e fra parto e puerperio;  discontinuita'
durante il travaglio. Inoltre e'  caratterizzata  dalla  mancanza  di
chiare distinzioni fra i percorsi delle gravidanze a basso rischio  e
quelle ad alto rischio o patologiche. La grande  esigenza,  da  parte
delle  donne,  di  una  figura  di  riferimento  che  garantisca   la
continuita'  e'  dimostrata  dal  ricorso  massiccio   all'assistenza
privata (> 75% dei casi), quasi sempre di un medico che  opera  anche
in ospedale; 
- esistono convincenti evidenze scientifiche  che,  nella  gravidanza
fisiologica, un'assistenza fornita da sole ostetriche, in un contesto
di supporto alla naturalita'  dell'evento  nascita,  in  una  visione
olistica, continuativa e personalizzata, migliora la  qualita'  delle
cure, la sicurezza e la soddisfazione delle persone assistite; 
- le Ostetriche  ed  i  Ginecologi  devono  essere  inclusi  in  team
integrati,  in  grado  di  garantire  continuita'  ed  appropriatezza
dell'assistenza anche quando insorgano  situazioni  di  rischio.  Nel
percorso nascita deve essere offerta un'assistenza EBM che includa: 
corrette  informazioni,  screening  appropriati,  accessibilita'  dei
servizi  e,  altrettanto  importante,  il  corretto  care  giver  per
soddisfare e prendere in carico i bisogni specifici della donna. 
- infine, un aspetto critico della continuita'  assistenziale  e'  il
travaglio di parto, sia nelle gravidanze fisiologiche che in quelle a
rischio.  Assicurare  la  continuita'  in  travaglio  oggi  comporta:
modificare  l'attivita'  ed  i  ritmi  di  lavoro  delle  ostetriche;
un'educazione continua che insegni l'arte e la scienza  del  supporto
in  travaglio;  cambiamenti  organizzativi  che  permettano  maggiore
flessibilita' nelle presenze del personale che assiste i travagli.