(Allegato)
 
   Relazione illustrativa al conto finanziario dell'esercizio 2010 
 
1 - Premessa 
    Il conto finanziario dell'esercizio 2010, come  il  corrispettivo
bilancio  di  previsione,  delinea  tre  centri  di   responsabilita'
amministrativa coincidenti con altrettante  U.P.B.:  il  Segretariato
generale, il Servizio affari generali, il Servizio  risorse  umane  e
formazione. Il documento e' stato predisposto in base agli schemi  di
bilancio approvati con D.P. n. 60 del 30 novembre 2001. 
    Il  Segretario  generale  e'   il   vertice   dell'organizzazione
amministrativa ed e' titolare delle funzioni elencate all'art. 6  del
Regolamento per l'organizzazione ed  il  funzionamento  degli  Uffici
amministrativi e degli altri uffici  con  compiti  strumentali  e  di
supporto alle attribuzioni della Corte dei  conti  (Deliberazione  n.
1/DEL/2010, pubblicata nel Supplemento ordinario n. 18 alla  G.U.  n.
21 del 27 gennaio 2010). Ad esso e' affidato il coordinamento  ed  il
controllo  della  gestione  delle  risorse   umane,   finanziarie   e
strumentali di pertinenza dei dirigenti. 
    In  relazione  alle  modificazioni  introdotte  dalla  legge   31
dicembre 2009, n. 196 sulla  riforma  della  contabilita'  e  finanza
pubblica  (disposizioni  rivolte,  peraltro,   alle   amministrazioni
centrali dello Stato), per  gli  esercizi  finanziari  2010  e  2011,
l'Istituto ha mantenuto strutturalmente inalterati i  propri  bilanci
per due principali ragioni. 
    La prima motivazione e' legata all'introduzione,  a  partire  dal
mese  di  luglio  2010,  del  "Sistema  integrato   di   contabilita'
finanziaria ed economico-patrimoniale per centri di  costo",  la  cui
sperimentazione richiede che il nuovo  applicativo  venga  monitorato
per almeno un intero esercizio finanziario. 
    La  seconda  ragione  e'  legata   all'applicazione   del   nuovo
"Regolamento per l'organizzazione ed il  funzionamento  degli  Uffici
amministrativi e degli altri uffici  con  compiti  strumentali  e  di
supporto alle attribuzioni  della  Corte  dei  conti",  di  cui  alla
Deliberazione delle SS.RR. n. 1/2010 del 26 gennaio 2010, che dispone
modifiche relative alle articolazioni  strutturali  di  vari  Servizi
dell'Istituto e la  cui  attuazione  ha  trovato  piena  applicazione
soltanto nel 2011. 
    Nella tabella 1,  viene  data  dimostrazione  della  ripartizione
della spesa per funzioni obiettivo di primo  e  di  secondo  livello;
ripartizione che considera le risorse impiegate in ciascun  ambito  e
suddivide la spesa per gli stipendi e per l'acquisizione  di  beni  e
servizi. Si ricorda che quattro sono le funzioni obiettivo  di  primo
livello     (controllo     -      giurisdizione      -      indirizzo
politico-amministrativo - servizi  generali),  mentre  nove  sono  di
secondo livello (governo dell'Istituto - attivita'  di  controllo  in
sede centrale - attivita' di controllo in sede regionale -  attivita'
giudicante centrale -  attivita'  giudicante  regionale  -  attivita'
requirente centrale - attivita' requirente regionale - gestione delle
risorse umane - acquisizione e gestione delle risorse strumentali). 
    Nel sottolineare un generalizzato ulteriore aumento delle risorse
assegnate agli Uffici regionali, come  gia'  avvenuto  nel  2009,  si
precisa che relativamente alle  funzioni-obiettivo  istituzionali  la
tabella evidenzia un utilizzo equilibrato delle risorse  finanziarie,
con una leggera prevalenza dell'attivita' giurisdizionale  su  quella
di controllo. 
    Dall'esame delle singole voci, come  sopra  evidenziato,  risulta
che le risorse destinate agli Uffici regionali, per  quanto  riguarda
l'attivita' di controllo, sono superiori rispetto a  quelle  per  gli
uffici centrali, cio' in conseguenza, soprattutto delle  disposizioni
normative del 2009 (legge n. 15/2009).  Anche  le  risorse  destinate
all'attivita'   giurisdizionale   degli   Uffici   regionali,    sono
notevolmente piu' elevate di quelle destinate agli Uffici centrali. A
tal proposito va precisato che la Sezione di  controllo,  la  Sezione
giurisdizionale e la Procura per la Regione Lazio, sono  incluse  tra
gli Uffici regionali pur avendo la propria sede in Roma. 
    Il quadro complessivo dell'impiego delle risorse  mostra  che  le
spese destinate al personale sono assolutamente prevalenti rispetto a
tutte le altre tipologie di spesa,  attestandosi  oltre  l'81%  delle
risorse  impegnate  e  che  le  spese  obbligatorie  sono,  nel  loro
complesso, poco al di sotto dell'83% (Tabella 2 degli allegati). 
2 - Considerazioni generali sulla gestione di competenza 
    Il fondo per il funzionamento della Corte dei conti, iscritto  al
capitolo 2160 dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e
delle Finanze (4.1.1) (1.1.1), e' stato quantificato, nel disegno  di
legge n. 1791 - dello stato di previsione del MEF - Tab.  2  -  in  €
300.000.000, comprensivo  del  finanziamento  disposto  dall'art.  11
della  legge  n.  15/2009  (€  5.000.000).  E'  sulla  base  di  tale
assegnazione, indicata al cap. 110 delle "Entrate",  che  sono  state
formulate le iniziali previsioni di bilancio. 
    Si rappresenta, peraltro, che i finanziamenti finali ricevuti nei
precedenti  tre   anni   hanno   generato   consistenti   avanzi   di
amministrazione, € 6.772.542 nel 2007 - € 12.517.284  nel  2008  -  €
21.293.427 nel 2009,  come  indicato  nella  tabella  3.  Circostanza
questa che, da un lato, ha  consentito  di  compensare  la  riduzione
delle risorse iniziali messe a disposizione dal MEF,  permettendo  di
operare una agevole ripartizione delle risorse, tra i vari centri  di
spesa, in sede di previsione  del  bilancio  interno.  Di  contro,  a
seguito   del   confluire   della   differenza   tra   l'avanzo    di
amministrazione  definitivamente  accertato  in  sede  di  consuntivo
dell'anno precedente e  l'avanzo  gia'  previsto  tra  l'entrate  del
bilancio di previsione dell'anno successivo  (art.  3,  comma  9  del
Regolamento di autonomia finanziaria), e di ulteriori fondi assegnati
dal MEF in corso d'esercizio, progressivamente si e' determinata  una
eccedenza di risorse finanziarie rispetto al  fabbisogno  manifestato
dai  Responsabili  amministrativi  dei  centri  di  spesa.  Per  tale
ragione, i fondi sono rimasti accantonati nel  capitolo  -  Fondo  di
riserva  -  che  per  l'esercizio  2010   presenta,   pertanto,   una
disponibilita' residua di oltre 22 milioni di euro. 
    Si fa presente, altresi', che e' stata adottata  una  particolare
attenzione  nel  mantenere  invariate,  per  quanto   possibile,   le
riduzioni gia' operate a carico di quei capitoli destinati a spese da
comprimere, come individuate dalle disposizioni normative rivolte  al
risanamento dei conti pubblici. 
    La tabella 2, pone in evidenza come l'83% circa delle risorse  e'
stato  assegnato  ai  capitoli  destinati  a   spese   di   carattere
obbligatorio, l'11% circa delle risorse e' stato destinato alle spese
per l'acquisizione di beni e servizi ed un rimanente 6% alle spese in
c/capitale, queste ultime rappresentate per lo piu'  dall'informatica
di servizio. 
    Da segnalare, altresi', che nel mese di luglio sul capitolo 2160,
destinato al funzionamento  della  Corte  dei  conti,  sono  affluite
integrazioni di fondi per € 638.639 derivanti  dall'applicazione  del
Contratto collettivo nazionale del personale dirigente  -  Area  I  -
quadriennio 2006/2009, biennio economico  2006/2007.  In  conseguenza
della suddetta integrazione, in sede di assestamento del bilancio  di
previsione 2010, e' stata apportata una variazione, di pari  importo,
in aumento allo stanziamento dell'apposito capitolo della Parte  I  -
Entrate del bilancio di previsione della Corte dei conti. 
    In  data  10  gennaio  2011,   inoltre,   e'   stato   comunicato
dall'Ispettorato generale per le  Pubbliche  Amministrazioni  (IGEPA)
del MEF che  sul  capitolo  2160,  per  l'anno  2010,  sono  affluite
ulteriori integrazioni  per  un  totale  di  €  1.070.231,  derivanti
dall'applicazione  del  contratto  dei  dirigenti  per   il   biennio
economico 2008/2009, per l'adeguamento delle indennita' di  posizione
e di risultato e per l'adeguamento dei  canoni  di  locazione  FIP  e
Patrimonio uno. Queste ultime integrazioni, essendo pervenute oltre i
termini di chiusura dell'esercizio, sono certificate tra  le  entrate
accertate ma non riscosse. 
    Nel contempo sullo stesso capitolo si e'  dovuta  registrare  una
variazione in diminuzione, se pure di entita' non rilevante, pari  ad
€ 722.379 per il  taglio  lineare,  operato  dal  MEF  a  carico  del
medesimo fondo, in applicazione del decreto legge 5 agosto  2010,  n.
125, convertito in legge 1° ottobre 2010, n.  163,  finalizzato  alla
copertura degli oneri quantificati come mancato introito per il venir
meno dell'aumento dei pedaggi autostradali. 
    Altre poste di minore entita', tra le  entrate  eventuali,  hanno
contribuito  alla  determinazione  delle   risorse   complessivamente
disponibili nell'anno di riferimento. 
    Conclusivamente, le entrate accertate ammontano ad € 326.302.085,
come indicato nello schema del conto finanziario per il 2010,  mentre
le somme riscosse ammontano ad  €  312.462.035,  importo  comprensivo
dell'avanzo di amministrazione, e quelle rimaste da riscuotere  ad  €
13.840.050. La  somma  rimasta  da  riscuotere  e'  costituita  da  €
13.496.713 quale rimanenza dello  stanziamento  finale  del  capitolo
2160, e da € 343.337, quale rimanenza di somme affluite  per  entrate
diverse. 
    In relazione alle  spese,  le  somme  impegnate  ammontano  ad  €
296.545.845.=, le somme pagate ad € 237.319.382, le somme rimaste  da
pagare sono pari ad € 59.226.463 e, di conseguenza,  le  economie  di
gestione risultano  pari  a  29.783.837  euro.  Ad  esse  va  sommato
l'importo di € 13.171.688, comprensivo delle riduzioni di impegni  di
anni precedenti e dei residui perenti, per un totale di € 42.955.525. 
    Per la esatta  quantificazione  dell'avanzo  di  amministrazione,
occorre ancora detrarre al risultato di € 42.955.525 l'importo  di  €
27.597 (differenza determinatasi tra le entrate previste e le entrate
accertate),  l'importo  di  €   15.730   (per   minori   accertamenti
verificatisi in c/residui), e da ultimo considerare in  meno  6  euro
quale effetto degli arrotondamenti operati sui decimali. 
    L'avanzo di amministrazione risulta, pertanto, determinato  in  €
42.912.192. 
3 - Analisi delle singole poste del bilancio 
    Si illustrano i fatti piu' rilevanti relativi alla gestione delle
entrate e delle  spese,  tenendo  conto,  per  queste  ultime,  della
ripartizione   delle   risorse   per   centri   di   responsabilita',
coincidenti, come gia' ricordato, con altrettante Unita' previsionali
di base. 
Parte I - Entrate. 
    Come gia' accennato in precedenza, il fondo per il  funzionamento
della Corte dei  conti  prevedeva  uno  stanziamento  iniziale  di  €
300.000.000.  Nel  corso  dell'anno,  sono  state  disposte   diverse
integrazioni di fondi a favore del suddetto capitolo, per  un  totale
di € 1.708.870, con i decreti ministeriali di seguito elencati. 
    • D.M. n. 28542 registrato alla C.d.c. il 14 luglio  2010  -  per
adeguamenti stipendiali CCNL - Dirigenti - Area I per il  quadriennio
normativo 2006/2009 e biennio economico 2006/2007, sottoscritto il 12
febbraio 2010. Integrazione gia' contabilizzata in entrata in fase di
assestamento al bilancio di previsione per € 638.639; 
    • D.M. n. 43806 - registrato alla C.d.c. il 10  dicembre  2010  -
per adeguamenti stipendiali CCNL - Dirigenti - Area I per il  biennio
economico 2008/2009, sottoscritto il 12 febbraio  2010.  Integrazione
di fondi pari ad € 765.818; 
    • D.M. n. 83071 - registrato alla C.d.c. il 23  dicembre  2010  -
per adeguamento ISTAT dei canoni di locazione  relativi  ad  immobili
trasferiti al "fondo immobili pubblici" ed al "fondo patrimonio  uno"
. Integrazione di fondi pari ad € 304.413. 
    Le risorse assegnate con gli ultimi due decreti ministeriali sono
certificate  come  accertate  ma  non  riscosse  nell'attuale   conto
finanziario. Inoltre, va tenuto conto del taglio lineare di € 722.379
effettuato ai sensi della  legge  n.  163/2010.  Pertanto,  l'importo
annuo effettivamente assegnato in aumento al capitolo 2160 e' pari ad
€ 986.491. 
    Per quanto innanzi  segnalato,  le  risorse  finanziarie  finali,
messe a disposizione dal MEF, sono state pari ad € 300.986.491,  come
evidenziato nello schema del conto finanziario nella parte I-Entrate. 
    L'importo accertato quale entrate  eventuali  e  diverse  risulta
pari ad € 1.724.972 come indicato anche nella tabella 4 allegata.  Le
previsioni 2010 indicavano in bilancio un ammontare di  €  2.000.000.
La differenza e' determinata dal  mancato  versamento  da  parte  del
CNIPA di € 300.000 quale rimanenza derivante  da  un  cofinanziamento
(rispetto ad un totale complessivo di € 1.500.000)  assegnato  per  i
progetti "L'attivazione della PEC nel processo contabile  telematico"
e "La posta elettronica certificata per la  Corte  dei  conti".  Tale
versamento non e' stato effettuato presumibilmente per  questioni  di
organizzazione amministrativa interna all'ex CNIPA, ora DigitPA. 
    Si precisa che le somme riscosse pari ad € 1.549.668 (Tabella  4)
si riferiscono a quelle effettivamente  trasferite  al  conto  acceso
presso la Tesoreria centrale della Banca d'Italia e la differenza con
le entrate accertate determina, anche  in  questo  caso,  un  residuo
attivo di € 175.304. 
    In relazione alle restanti voci che compongono  il  quadro  delle
entrate, si precisa che: 
    - l'importo iniziale del capitolo destinato al rimborso dei fitti
da parte  della  Regione  Siciliana,  pari  ad  €  945.299,  relativo
all'annualita' 2010  per  la  locazione  dell'immobile  sito  in  Via
Cordova, 76  -  Palermo,  e'  stato  rideterminato  a  seguito  degli
adeguamenti ISTAT in € 965.206, come richiesto con nota prot. n. 5879
del 14 ottobre 2010, ma  e'  stato  rimborsato  l'importo,  privo  di
adeguamento, pertanto, anche in questo caso, si registra  un  residuo
attivo di € 9.274; 
    - come gia' illustrato nella relazione al conto finanziario 2009,
il Consiglio di Seminario, con delibera n. 2/2009 del 2  aprile  2009
ha aderito ad un  progetto  di  formazione  rivolto  a  magistrati  e
funzionari  contabili  delle   amministrazioni   pubbliche   italiane
nell'ambito  del  "Programma  Hercule  II",  che  si  e'   sviluppato
nell'arco del biennio 2009/2010.  La  convenzione  stipulata  con  la
Commissione  Europea  -  OLAF  ha  previsto   un   finanziamento   da
corrispondere in due parti, la prima parte e' affluita nel  2009,  la
parte residua e' stata corrisposta nel 2010; 
    - i rimborsi delle competenze anticipate ai Consiglieri di nomina
regionale sono stati limitati agli 8  Consiglieri  in  servizio  fino
all'8 aprile ed ai 4 in  servizio  sino  al  31  dicembre  2010.  Non
essendosi  verificate  ulteriori   nomine,   l'importo   inizialmente
previsto si e' rilevato in eccedenza; 
    - in corso d'anno non sono stati effettuati versamenti, da  parte
del MEF, al conto di Tesoreria intestato alla Corte relativi a  quote
di compensi corrisposti ai magistrati per la  loro  partecipazione  a
Collegi arbitrali. Si precisa, pero', che con nota prot. n. 5768  del
3 novembre 2010 (la rilevazione, infatti, viene effettuata ogni  anno
alla data del 30 ottobre) e' stata richiesta  la  riassegnazione  dei
fondi affluiti al capitolo di entrata  del  MEF  3490  -  Art.  17  -
personale di magistratura - come previsto dal comma 9,  dell'art.  61
della legge n. 133/2008, per un totale di € 158.759. Tale importo  e'
stato riassegnato con D.M. n. 93091 del 30 dicembre 2010 ed e'  stato
versato al conto di Tesoreria intestato alla Corte soltanto  in  data
12 febbraio 2011. Pertanto, la somma di € 158.759 e' certificata come
accertata, ma non riscossa  nell'attuale  conto  finanziario.  Si  fa
presente, infine, che al medesimo  conto  di  Tesoreria  e'  affluita
anche la somma di € 2.476, quale versamento eseguito dall'Universita'
del  Salento  di  Lecce  per  incarichi  di  docenza,   per   effetto
dell'applicazione della procedura prevista dal comma 8  dell'art.  53
del D.Lgs n. 165/2001. 
    Infine, l'avanzo di amministrazione inizialmente previsto pari ad
€  8.000.000  e'  stato  aumentato,  dopo  la  chiusura   del   conto
finanziario relativo all'anno 2009, ad € 21.293.427. 
    Si sottolinea, altresi', che anche per  l'anno  2010  sono  state
assegnate integrazioni di  fondi  in  corso  d'anno,  precisamente  a
luglio e a dicembre. In sede di manovra di assestamento del  bilancio
di previsione e' stato disposto, oltre alle variazioni conseguenti ai
fondi ricevuti in piu' dal MEF nel mese di luglio, il  confluire  nel
pertinente capitolo della differenza fra  l'importo,  definitivamente
quantificato, dell'avanzo di amministrazione dell'anno 2009 e  quello
iscritto nel bilancio di previsione 2010. 
    L'importo complessivo delle suddette variazioni  e'  stato  di  €
14.028.702. Tali risorse finanziarie sono state destinate  in  minima
parte a favore di alcuni capitoli di spesa  ma,  per  lo  piu',  sono
rimaste allocate al "Fondo di riserva",  unitamente  ad  altre  somme
rivelatesi eccedenze di stanziamento (€ 7.150.000),  in  particolare,
sui capitoli destinati al pagamento degli stipendi del  personale  di
magistratura ed al versamento dei relativi  oneri  riflessi.  Per  il
personale di magistratura si e' constato, infatti, che le  cessazioni
dal servizio sono risultate di un numero ben superiore al previsto  e
conseguenti, per lo piu', alle  disposizioni  contenute  nel  decreto
legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito nella legge 30  luglio  2010,
n. 122. 
    Tali accadimenti hanno contribuito, alla formazione  di  economie
di gestione, che per l'anno 2010, si attestano ad €  29.783.837  come
indicato nell'aggiunto schema. 
Parte II - Spese 
 
    Le richieste di assegnazione delle risorse  finanziarie,  per  il
2010, elaborate dai centri di responsabilita', sono state interamente
accolte in fase di previsione di bilancio. Lo stanziamento dei  fondi
da parte del MEF,  infatti,  si  presentava  adeguato  alle  esigenze
manifestate, in varie  occasioni,  dai  vertici  dell'Amministrazione
circa la necessita' di disporre di uno stanziamento congruo al  ruolo
rivestito dall'Istituto e ad una  corretta  valutazione  degli  oneri
derivanti dai  nuovi  compiti  demandati  alla  Corte  dalle  recenti
disposizioni normative ( legge  finanziarie  2007  e  2008;  legge  6
agosto 2008, n. 133). Di particolare  rilevanza  si  e'  rivelata  la
disposizione contenuta al comma 9, dell'art. 11, della legge 4  marzo
2009, n. 15, che ha assegnato alla Corte un finanziamento annuo di  €
5.000.000.= nel triennio 2009/2011, ai fini del  potenziamento  delle
funzioni istituzionali  afferenti  all'attivita'  di  controllo.  Per
l'anno 2010, tale finanziamento e' stato destinato,  in  parte,  alle
spese per  l'assunzione,  gia'  autorizzata  dal  Dipartimento  della
Funzione  pubblica,  di  personale  risultato  idoneo  in  precedenti
concorsi  pubblici  (€  3.500.000)  e,  in  parte,  alle  spese   per
l'acquisizione  o  l'implementazione  dei   sistemi   informativi   e
tecnologici strumentali all'esercizio  della  predetta  attivita'  di
controllo (€ 1.500.000). 
    In corso d'esercizio, sono intervenute ulteriori integrazioni  di
fondi da parte del MEF e si e' preso atto del verificarsi di un minor
fabbisogno di risorse in corrispondenza del capitolo  degli  stipendi
del personale di magistratura  e  degli  altri  a  questo  collegati,
unitamente ad un avanzo di amministrazione superiore alle previsioni,
come  gia'  innanzi  descritto,  per  un  totale  complessivo  di   €
14.028.702.  Tale  incremento  sommato  al  totale  delle  previsioni
iniziali di € 312.300.980, come  indicato  nello  "Schema  del  conto
finanziario relativo all'esercizio 2010 - Allegato tecnico - Parte  I
-  Entrate"  ,  ha  determinato  una  disponibilita'  finale   di   €
326.329.682, risorse che sono state assegnate  ai  vari  capitoli  di
spesa, a seconda delle richieste avanzate dai rispettivi Responsabili
amministrativi. 
    Le considerazioni che seguono  riguardano  l'utilizzazione  delle
risorse  finanziarie  assegnate   a   ciascuna   U.P.B.   nel   corso
dell'esercizio e che presentano aspetti di rilievo. 
U.P.B. 1 - Segretariato generale 
    Le risorse messe a disposizione dell'U.P.B. per il  funzionamento
degli organi di  governo  dell'Istituto  (Ufficio  della  Presidenza,
Consiglio di presidenza, Uffici del Segretariato  generale),  per  il
trattamento economico e la formazione del personale di magistratura e
per  l'Ufficio   del   responsabile   per   i   sistemi   informativi
automatizzati, sono state impegnate per circa l'83%,  di  conseguenza
le economie si attestano al  17%  delle  risorse  disponibili  per  i
centri di spesa appartenenti a questa U.B.P. 
    In relazione alle spese di personale si segnala  che,  nel  corso
del 2010, sono stati assunti soltanto  n.  7  Consiglieri  di  nomina
governativa a fronte di n. 71 cessazioni dal servizio.  Il  capitolo,
pertanto, presenta economie piuttosto consistenti. A tal proposito si
fa presente che nelle previsioni di bilancio erano stati  conteggiati
gli oneri per l'assunzione di n. 40 nuovi  referendari,  in  base  al
relativo concorso bandito nel 2009, ancora in  fase  di  svolgimento.
Anche le cessazioni dal servizio sono  risultate  di  un  numero  ben
superiore al previsto e conseguenti, per lo piu',  alle  disposizioni
contenute nel decreto legge 31 maggio 2010, n. 78,  convertito  nella
legge 30 luglio 2010, n. 122. Quest'ultima circostanza, in parte gia'
considerata in fase di assestamento del bilancio  di  previsione  con
una riduzione apportata pari a 7  milioni  di  euro,  ha  determinato
ulteriori economie di gestione a fine anno, per circa  4  milioni  di
euro. 
    Per quanto riguarda il settore dell'informatica, va  sottolineato
che la disponibilita' dei fondi ha garantito  la  prosecuzione  e  lo
sviluppo di tale attivita' in tutte le strutture organizzative  della
Corte dei conti. In particolare, il capitolo destinato alle spese per
lo sviluppo del sistema informativo, ha registrato nel 2009  notevoli
integrazioni di fondi indispensabili alle iniziative intraprese negli
anni  precedenti,  che  hanno  garantito  un  livello   ottimale   di
funzionalita'  dei  servizi  gia'  esistenti.  Inoltre,  sono   state
acquisite un numero idoneo di licenze per gli utenti sia degli Uffici
di controllo della sede  centrale  che  delle  Sezioni  di  controllo
regionali. Come gia' fatto cenno in precedenza,  infatti,  una  parte
del finanziamento dei 5.000.000 di euro,  assegnato  dalla  legge  n.
15/2009 per l'anno in questione,  pari  ad  €  1.500.000.=  e'  stata
utilizzata per il  potenziamento  degli  applicativi  destinati  alle
attivita' di controllo. 
    Il capitolo denominato "Fondo di  riserva"  si  presenta  a  fine
esercizio con un importo  pari  ad  €  21.953.144.  Tale  importo  e'
costituito dallo stanziamento iniziale di € 3.794.504, nel quale sono
stati  compresi  gli  oneri  derivanti  dal  recupero  di  contributi
previdenziali relativi ad  anni  pregressi  (non  ancora  esattamente
quantificabili, essendo ancora in atto un  contenzioso  in  relazione
alle richieste avanzate dall'INPDAP), piu'  le  risorse  affluite  in
fase di assestamento. Tra queste, e' appena  il  caso  di  ricordare,
sono comprese la differenza dell'avanzo di amministrazione  2009,  le
riduzioni operate, principalmente sui capitoli destinati  alle  spese
fisse del personale di magistratura  come  innanzi  menzionato  e  l'
integrazione assegnata dal MEF a seguito dell'applicazione  del  CCNL
del personale  dirigente  per  il  quadriennio  normativo  2006/2009,
biennio economico 2006/2007. 
U.P.B. 2 - Servizio affari generali 
    A questo centro  di  responsabilita'  sono  affidate  le  risorse
finanziarie per provvedere alle esigenze necessarie al  funzionamento
degli uffici della sede centrale e delle sedi regionali, in relazione
all'acquisizione di beni e servizi. 
    Oltre il  95%  delle  risorse  complessivamente  attribuite  alla
U.P.B. e' stato impegnato. Le somme rimaste da pagare si riferiscono,
per la  maggior  parte,  a  pagamenti  che  hanno  cadenza  periodica
(bimestrale per le utenze; solitamente trimestrali per i contratti) e
le  economie,  generalmente,  sono  molto  contenute   rappresentando
soltanto il 5% delle risorse disponibili.  Si  espongono  di  seguito
alcune considerazioni in relazione alle spese effettuate sui capitoli
di maggiore rilevanza. 
    In merito alle spese di funzionamento degli uffici  centrali,  va
segnalato che, soprattutto per i contratti di prestazioni di  servizi
e per le utenze, quanto dovuto per gli ultimi ratei  dell'anno  viene
corrisposto nell'esercizio successivo con  imputazione  al  c/residui
dell'anno di riferimento. Si fa  presente,  altresi',  che  anche  le
fatturazioni di molti approvvigionamenti di beni sono pervenute  dopo
i termini di chiusura  dell'esercizio,  di  conseguenza  la  relativa
liquidazione verra' imputata al c/residui 2010. 
    In merito alle  spese  telefoniche,  gia'  da  tempo  oggetto  di
riduzioni  di  fondi,  per  disposizioni  normative  finalizzate   al
contenimento di tale tipologia di spesa, sono state intraprese  varie
iniziative con esiti positivi. Sono state disposte riduzioni nell'uso
delle linee esterne dirette per quanto riguarda la  telefonia  fissa,
gia' a partire dall'anno 2008; si e' proceduto, inoltre, alla ricerca
di gestori del servizio telefonico  che  applicassero  costi  ridotti
delle chiamate di telefonia fissa e mobile. Tali provvedimenti  hanno
consentito  di  realizzare  un  accentuato  contenimento  dei  costi,
talche', lo stanziamento del capitolo e' stato ulteriormente  ridotto
in corso d'anno. 
    In relazione alle spese automobilistiche, il parco autovetture e'
stato gradualmente dismesso, attraverso il  ricorso  a  contratti  di
noleggio, mediante convenzioni CONSIP, ai sensi  dell'art.  26  della
legge  23  dicembre  1999,  n.  488.  Permangono,  tuttavia,   alcuni
autoveicoli di proprieta' che verranno a breve dichiarati fuori  uso.
Lo stanziamento del capitolo in questione,  che  ha  subito  notevoli
riduzioni negli anni precedenti, e' stato leggermente incrementato in
seguito all'aumento delle spese di esercizio delle stesse autovetture
(aumenti del carburante, permessi  transito  centro  storico,  ecc.).
L'intero stanziamento e' stato utilizzato e si e' ritenuto  opportuno
non  operare  riduzioni  di  fondi  per  non  creare  situazioni   di
criticita' al servizio stesso. 
    Per quanto riguarda le spese postali, anche queste sempre oggetto
di tagli per ottenere riduzioni  di  costi,  preme  sottolineare  che
risparmi nella  spesa  si  sono  realizzati  attraverso  un  maggiore
utilizzo del protocollo  informatico  e  della  posta  trasmessa  per
e-mail;  inoltre,  sono  stati   attuati   interventi   per   ridurre
all'indispensabile l'invio di ingenti e costose spedizioni di volumi.
Si ricorda, tuttavia, che tale spesa non e' facilmente  programmabile
ne' controllabile in  quanto  strettamente  connessa  alle  attivita'
istituzionali  e,  infatti,  in  corso  d'anno  e'  stato  necessario
aumentarne la relativa assegnazione di fondi. 
    In relazione alle spese per interventi e convenzioni  in  materia
di sicurezza si precisa che i fondi disponibili sono stati utilizzati
per vari interventi di risanamento della sede centrale e  delle  sedi
regionali, alcuni dei quali ancora  in  fase  di  realizzazione.  Tra
questi, gli interventi finalizzati al raggiungimento di una  maggiore
sicurezza degli ambienti di  lavoro,  anche  mediante  opere  per  la
prevenzione  di  incendi  e   per   l'abbattimento   delle   barriere
architettoniche. 
 
    Relativamente  ai  capitoli   di   funzionamento   degli   Uffici
regionali, sono stati  adottati  modelli  gestionali  finalizzati  al
contenimento dei costi e si sono osservate  le  disposizioni  dettate
dalla normativa in materia di contratti pubblici.  Si  rileva  che  i
costi dei vari centri di spesa,  nell'esercizio  in  questione,  sono
diminuiti e che sono state realizzate delle  economie,  se  pure,  di
importi non rilevanti. Si fa  presente,  altresi',  che  i  pagamenti
sostenuti per le varie utenze  e  per  le  obbligazioni  contrattuali
derivanti dalla manutenzione delle apparecchiature e dal servizio  di
pulizia hanno assorbito la maggior parte delle risorse destinate alle
spese di funzionamento degli Uffici stessi.  Da  segnalare,  inoltre,
che per quanto riguarda i capitoli destinati al pagamento dei  fitti,
le variazioni in aumento, apportate in corso d'anno, sono conseguenti
all'aumento dei canoni di locazione per adeguamenti ISTAT e ad  oneri
condominiali  relativi  ad  annualita'  pregresse.  Gli  stanziamenti
finali sui capitoli in questione sono stati  pressocche'  interamente
utilizzati. 
    Per quanto riguarda le spese sostenute per la ristrutturazione  e
la manutenzione straordinaria degli edifici, l'intero stanziamento di
€ 7.200.000 (piu' che dimezzato rispetto al 2009) e' stato impegnato.
Come gia' fatto presente in altre  circostanze,  il  programma  degli
interventi da attuare, sia per la sede centrale, sia per alcune  sedi
regionali, essendo molto complesso ed impegnativo,  richiede  diversi
anni per essere  realizzato.  Nel  corso  dell'esercizio  sono  stati
completati i lavori di riqualificazione  e  di  adeguamento  di  vari
piani dell'edificio di Via  Baiamonti,  con  interventi  relativi  al
rifacimento    dell'impiantistica    a     norma,     climatizzazione
centralizzata, controsoffitti con cambio dei corpi illuminanti  anche
all'interno delle stanze, tinteggiatura  corridoi  e  lucidatura  dei
marmi ecc. Detti lavori, tra  l'altro,  proseguono  a  tutt'oggi  nei
rimanenti piani. Naturalmente altri numerosi  interventi  sono  stati
realizzati e molti sono in corso di realizzazione. 
U.P.B. 3 - Servizio risorse umane e formazione 
    Alla U.P.B. 3 sono assegnate le  risorse  finanziarie  occorrenti
per il trattamento economico fondamentale (Stipendi ed altri  assegni
fissi)  del  personale  amministrativo,  per  gli  oneri   a   carico
dell'amministrazione, nonche' per il trattamento economico accessorio
di tutto il personale. Le risorse sono state impegnate oltre  al  99%
del totale  destinato  a  questo  centro  di  spesa,  le  conseguenti
economie si attestano, pertanto, al di sotto dell'1%. 
    In relazione al personale si rileva che in corso d'anno  si  sono
verificate n. 87 cessazioni dal servizio (tra cui n. 2  dirigenti  di
1^ fascia, n. 2 dirigenti di 2^ fascia) a fronte di n. 114 immissioni
in  ruolo;  di  queste,   n.   29   unita'   provenienti   da   altre
amministrazioni  sono  transitate   nei   ruoli   della   Corte   per
provvedimenti di mobilita'; n. 83 assunzioni di idonei di  precedenti
concorsi (tra cui n. 11 dirigenti, di cui 7  gia'  in  servizio  alla
C.d.c.) e n. 2 unita' a seguito della procedura di stabilizzazione di
cui all'art. 1, comma 519, della legge n. 296/2006. 
    Le somme rimaste  da  pagare  si  riferiscono  ai  versamenti  da
effettuare per le ritenute IRPEF e corrispondenti addizionali, per  i
contributi previdenziali relativi all'ultima mensilita'  di  dicembre
comprensiva della XIII, nonche',  per  i  rimborsi  da  effettuare  a
favore delle Amministrazioni del  comparto  Stato  per  il  personale
comandato a prestare servizio presso la Corte. 
    Nel I semestre  dell'anno,  e'  stata  effettuata  l'attribuzione
della fascia  economica  superiore  al  personale  amministrativo  in
applicazione del contratto integrativo sottoscritto  il  30  dicembre
2009. Le variazioni,  apportate  in  aumento  agli  stanziamenti  dei
capitoli dedicati  alla  corresponsione  delle  competenze  fisse  al
personale e dei conseguenti oneri riflessi, sono state  eseguite  con
contestuale diminuzione dello stesso importo a  carico  del  capitolo
del "Fondo unico di amministrazione". Si ricorda,  altresi',  che  il
precitato accordo tiene conto sia delle procedure che disciplinano la
materia dell'ordinamento professionale introdotte dal CCNL 2006/2009,
sia dei protocolli d'intesa che la  parte  pubblica  ed  i  sindacati
hanno sottoscritti in data 17 ottobre 2007, 22 gennaio 2009 e 5 marzo
2009, ed e' stato attuato  seguendo  le  disposizioni  ed  i  criteri
previsti dagli articoli  17  (Sviluppi  economici  all'interno  delle
aree) e  18  (Procedure  e  criteri  di  selezione  per  lo  sviluppo
economico all'interno delle aree) del precitato CCNL 2006/2009. 
    Anche per quanto riguarda il personale  dirigenziale  sono  stati
applicati   i    nuovi    trattamenti    stipendiali,    a    seguito
dell'applicazione del CCNL - Personale dirigente - Area I  -  per  il
quadriennio normativo 2006/2009 e per i bienni economici 2006/2007  e
2008/2009, unitamente alla corresponsione dei relativi conguagli ed a
quelli conseguenti alla rideterminazione del FUA  per  l'attribuzione
dell'indennita' di risultato 
    Relativamente ai capitoli destinati agli emolumenti accessori, si
precisa che l'importo pagato per lo  straordinario  si  riferisce  al
periodo  gennaio/ottobre;  per  l'indennita'  ai  centralinisti   non
vedenti, invece, il pagato va da gennaio a  settembre;  pertanto,  le
somme  impegnate  si  riferiscono  alle  liquidazioni  dei   restanti
periodi, stante il rispetto  dell'obbligo  dei  termini  di  chiusura
dell'esercizio finanziario, fissato  dal  Ministero  dell'Economia  e
delle Finanze al 7 dicembre dell'anno di riferimento  (ultimo  giorno
utile per l'accettazione dei  titoli  di  pagamento  da  parte  degli
uffici centrali di bilancio). 
    In  relazione  alla  liquidazione  dei  premi  di   produttivita'
imputabili al Fondo unico  di  amministrazione,  si  precisa  che  la
materia e' soggetta alla stipula di appositi accordi integrativi  tra
l'Amministrazione e le Rappresentanze sindacali circa  i  criteri  da
adottare nella ripartizione delle risorse.  La  stessa  procedura  e'
applicata ad altri istituti gravanti sul medesimo capitolo,  come  le
varie indennita' per lavori disagiati ed i compensi per le  posizioni
organizzative. Per l'anno di cui trattasi,  l'accordo  definitivo  e'
stato siglato in data 22 novembre; non e' stato possibile,  pertanto,
procedere alle liquidazioni delle spettanze  agli  interessati  ed  i
relativi pagamenti avverranno nel 2011 con imputazione  al  c/residui
2010. A tal proposito si fa presente che i titoli registrati in corso
d'anno, sono quelli emessi a favore dell'Erario, per ottemperare alla
disposizione  contenuta  al  comma  5  dell'art.  67  del  D.Lgs.  n.
112/2008, convertito nella legge n. 133/2008. 
    Infine, in relazione alle  spese  per  l'attuazione  di  corsi  e
seminari,  ecc.,  il  pertinente  capitolo  si   presenta   con   uno
stanziamento fortemente diminuito rispetto all'anno 2009.  Nel  corso
di questo esercizio lo stanziamento, pero',  era  stato  notevolmente
incrementato  nella  prospettiva  di  attuare  un  articolato   piano
triennale di formazione specialistica del personale amministrativo da
impiegare  nello  svolgimento  delle  funzioni  di   controllo   come
modificate  dalla  legge  n.  15/2009.  Piano  che  e'  in  fase   di
realizzazione secondo le linee programmatiche tracciate a suo tempo. 
 
Parte III - Gestione dei residui 
    Per quanto riguarda la gestione dei residui attivi, va  osservato
che, in fase di riscossione, sia delle risorse relative  alla  quarta
rata del finanziamento dovuta dal MEF, sia per le entrate  eventuali,
si sono verificati dei minori accertamenti anche se  di  entita'  non
rilevante. 
    Per quanto  riguarda  il  capitolo  relativo  al  cofinanziamento
proveniente dalla Commissione Europea  -  OLAF,  si  precisa  che  la
seconda quota e' limitata all'importo di  €  28.750.  La  convenzione
stipulata nel 2009, come gia' descritto nella parte della competenza,
prevedeva un cofinanziamento dei costi ammessi,  per  lo  svolgimento
dei corsi stessi, pari ad € 87.524. Il  50%  dell'intero  importo  e'
stato versato dall'OLAF dopo la firma della  convenzione,  mentre  la
parte residua, limitata all'importo di € 28.750, e' stata versata nel
2010, previa presentazione  di  apposita  rendicontazione  dei  costi
effettivamente sostenuti  dalla  Corte,  come  previsto  nell'accordo
stesso.  Pertanto,  anche  in  questo  caso  si   registrano   minori
accertamenti per € 15.012. 
    In relazione alla gestione dei residui  passivi,  si  rileva  nel
2010 una utilizzazione degli stessi che  si  attesa  intorno  al  47%
delle risorse impegnate.  All'inizio  dell'anno,  infatti,  l'importo
complessivo dei predetti residui risultava essere di  €  113.003.636;
considerate  le  somme  pagate  nel  corso  dell'anno,  pari   ad   €
52.452.497, le riduzioni derivanti dai minori impegni per €  992.=  e
dai residui perenti per € 13.170.696, le somme rimaste da pagare, per
€ 47.379.451, rappresentano circa il 42% dell' importo impegnato. 
    Puo' osservarsi come i residui passivi siano aumentati a  partire
dall'anno 2007, quando  in  fase  di  assestamento  del  bilancio  di
previsione dello Stato (legge 6 novembre 2007,  n.  211)  sono  stati
assegnati alla Corte dei  conti  fondi  per  25.800.000.  Negli  anni
successivi, integrazioni di fondi sono state ugualmente  assegnate  a
ridosso  della  chiusura  d'esercizio  favorendo,  in  tal  modo,  un
progressivo aumento  sia  degli  impegni  di  fine  anno,  sia  delle
economie di gestione; economie  che  hanno  alimentato  un  crescente
avanzo di amministrazione. Le risorse finanziarie ancora  disponibili
alla fine dei suddetti precedenti esercizi,  per  la  maggior  parte,
sono state allocate nei tre capitoli relativi agli  emolumenti  fissi
del  personale  amministrativo  ed  a  quello  destinato  al  FUA  in
riferimento  alle  disposizioni  contenute  nel   CCNL   -   Comparto
Ministeri- per il quadriennio normativo 2006/2009 - che prevede, agli
articoli 12 e seguenti, le progressioni  dei  dipendenti  all'interno
del sistema di classificazione del nuovo  ordinamento  professionale.
Le procedure di  attuazione  delle  predette  progressioni,  mediante
l'attribuzione della fascia retributiva superiore a quella attribuita
in sede di prima applicazione del precitato CCNL, come gia' indicato,
si sono concretizzate nel 2010. Rimangono, tuttavia, da  ultimare  le
procedure selettive  relative  allo  sviluppo  economico  all'interno
delle aree, aventi decorrenza 1° gennaio 2009, per il  personale  che
ne risultera' destinatario, secondo gli accordi  integrativi  del  17
ottobre 2007, del 22 gennaio e 5 marzo 2009  siglati  nell'osservanza
dei criteri previsti dal comma 6, dell'art. 18 del CCNL firmato il 14
settembre 2007. 
    Nell'analizzare le risultanze delle singole  Unita'  previsionali
di base si osserva che, in relazione ai residui passivi individuati a
carico dei capitoli riferiti allaU.P.B. 1-Segretariato  generale,  le
somme pagate rappresentano circa il 69% dell'importo impegnato e  che
le somme rimaste da pagare per un totale di € 8.693.065 (pari al  28%
dell'impegnato) sono in generale molto  contenute  in  corrispondenza
dei rispettivi capitoli, con l'eccezione  di  quelli  destinati  alle
spese per l'informatica ed alle spese per la formazione, per i  quali
valgono le medesime motivazioni gia' indicate  nella  parte  relativa
alla competenza. Gli importi indicati quali minori impegni e  residui
perenti, in totale, si attestano al 3% delle somme impegnate. 
    Per i residui passivi riferiti alla  U.P.B.  2  -Servizio  affari
generali, le somme pagate durante l'esercizio  raggiungono  circa  il
34% degli impegni assunti, le somme rimaste da  pagare  si  attestano
intorno al 65%. Le rimanenti somme indicate  come  minori  impegni  e
residui  perenti  sono,  quindi,  di   modesta   entita'   e   dovute
all'applicazione di clausole penali, a miglioramenti delle condizioni
contrattuali od anche a  riduzioni  di  eccedenze  per  cifre  minime
(rappresentano poco piu' dell'1%). 
    L'importo piu' consistente, tra le somme rimaste  da  pagare,  si
registra in corrispondenza del  capitolo  destinato  alle  spese  per
ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici. Per tali
residui, pari ad € 20.041.866, valgono le stesse considerazioni  gia'
espresse in precedenza in  merito  alla  complessita'  e  durata  dei
lavori cui si riferiscono. In particolare  va  segnalato  che  alcuni
interventi di adeguamento - gia' programmati nel  2009,  sia  per  le
sedi di Roma, sia per gli  Uffici  di  Firenze,  Campobasso,  Ancona,
Napoli, Cagliari e L'Aquila - sono stati avviati nel corso del  2010,
dopo l'elaborazione della relativa progettazione esecutiva. 
    Per quanto riguarda i residui passivi  indicati  alla  U.P.B.  3-
Servizio risorse umane e formazione, le somme pagate si attestano  al
42% del totale  impegnato,  quelle  rimaste  da  pagare  si  aggirano
intorno al 33%, mentre tra i minori  impegni  ed  i  residui  perenti
l'importo totale rappresenta circa il 25%. 
    Le somme piu' rilevanti  rimaste  da  pagare  si  riscontrano  in
corrispondenza del capitolo degli stipendi e  degli  altri  a  questo
collegati. Si fa presente,  a  tale  proposito,  che  debbono  essere
effettuati vari rimborsi alle Amministrazioni del comparto Stato  per
il personale comandato, relativi ad annualita' pregresse, non  ancora
richiesti dalle Amministrazioni stesse e che devono essere effettuati
conteggi per il completamento delle liquidazioni dei  trattamenti  di
fine  rapporto  dei  dipendenti  cessati  dal  servizio   nell'ultimo
biennio. 
    Va segnalato, altresi', che i rigorosi limiti posti al turn  over
e le riduzioni delle dotazioni organiche, disposte dalle ultime leggi
finanziare  e  dall'art.  74  della  legge  n.  133/2008,  non  hanno
consentito  negli  anni  2007  e  2008  di  attuare  il  piano  delle
assunzioni gia' programmate  per  il  triennio  2007/2009.  Anche  il
capitolo del "Fondo unico di amministrazione" mostra residui  perenti
in  ragione  della  non  inclusione  (per  effetto  di   sopravvenute
disposizioni normative) del personale cessato nel 2007 e del 2008 tra
quello destinatario delle progressioni  all'interno  del  sistema  di
classificazione del nuovo ordinamento professionale. 
    Per quanto riguarda i residui imputati al capitolo destinato alla
formazione del personale amministrativo, essi sono in  massima  parte
conseguenti al progetto, approvato nel 2009, con riferimento ai corsi
che debbono essere espletati dal FORMEZ nell'arco di un triennio. Per
detti corsi, che hanno avuto inizio nei primi mesi del 2010, la Corte
rimborsa i costi sostenuti previa  presentazione  di  rendicontazione
semestrale da parte del medesimo FORMEZ, come previsto dalla relativa
convenzione. 
4 - Considerazioni finali 
    E' preliminarmente da rilevare  come  l'ammontare  delle  risorse
finanziarie  dell'Istituto,  provenienti  in  massima   parte   dalle
assegnazioni per il  funzionamento  disposte  dal  MEF,  in  notevole
aumento negli anni 2007 e 2008 sul 2006, subisca una lieve  flessione
nel 2009, per tornare a crescere nel 2010. A  quest'ultimo  risultato
concorre, pero', in maniera determinante l'avanzo di  amministrazione
del 2009. 
    Le entrate accertate nel 2010 si attestano su 326 milioni, su una
cifra, cioe', superiore a quella dei precedenti  esercizi.  Le  spese
impegnate, invece, raggiungono poco piu' di 296,5  milioni,  con  una
pur lieve contrazione sul 2009 (- 3,2 per cento)  e  una  conseguente
diminuzione dei residui passivi. 
    Si conferma, dunque, nel 2010 la tendenza, gia' manifestatasi con
evidenza negli ultimi due  esercizi  -  in  corrispondenza  anche  di
finanziamenti    aggiuntivi    (all'ordinario     stanziamento     di
funzionamento) disposti da leggi specifiche o  legati  a  particolari
progetti -  di  una  potenziale  eccedenza  delle  risorse  accertate
rispetto a quelle impegnate. 
    Siffatto  andamento  -   che   richiede,   comunque,   interventi
correttivi - non pare assumere, in ogni caso, aspetti patologici,  in
quanto e' in larga parte da ricondurre a due diversi  profili,  l'uno
di origine interna, connesso all'autonomia  riconosciuta  alla  Corte
dall'ordinamento,  l'altro  esterno,  riferibile  alle  politiche  di
contenimento  della  spesa  pubblica.  Profili,  peraltro,  tra  loro
strettamente connessi. 
    Quanto al  primo  profilo  e'  da  considerare  come  l'autonomia
finanziaria  dell'Istituto,  in  base  alla  quale  le  risorse   che
provengono dal bilancio dello Stato sono dalla  Corte  distribuite  e
modulate nel proprio documento di previsione per  corrispondere  alle
finalita' istituzionali secondo gli indirizzi da essa determinati, ha
come corollario la conservazione nel bilancio  medesimo  delle  spese
non impegnate che vengono mantenute per le esigenze finanziarie degli
esercizi successivi. 
    Il secondo fattore e' costituito dal succedersi, negli anni  piu'
recenti, di disposizioni  normative  (per  lo  piu'  contenute  nelle
diverse leggi finanziarie) che pongono limiti, diretti  o  indiretti,
alla spesa delle pubbliche amministrazioni in molti suoi  settori  di
intervento: dai consumi intermedi, al personale, agli interventi  sul
patrimonio immobiliare. La Corte dei conti ha sempre responsabilmente
operato nel quadro delle  disposizioni  legislative  di  contenimento
della spesa, ispirando i propri documenti  previsionali  di  bilancio
alle disposizioni di legge anche ad essa applicabili, ma nel contempo
facendo salvi i propri ambiti di autonomia, qualora,  ad  esempio,  i
tagli orizzontali sul proprio stanziamento di funzionamento venissero
duplicati da ulteriori misure di  riduzione  della  spesa,  cosi'  da
incidere sulla possibilita' stessa di corrispondere ai propri compiti
istituzionali. 
    Al congiungersi dei profili cui s'e' fatto cenno e',  dunque,  da
ricondurre il fenomeno in parola e il determinarsi di  un  avanzo  di
amministrazione via, via crescente. 
    Nell'analizzare i dati presenti nella Tabella n. 2,  inoltre,  si
osserva che le spese obbligatorie,  oggi  definite  non  rimodulabili
dalla legge n. 196/2009, rappresentano una percentuale di circa l'83%
dell'importo impegnato. Relativamente all'utilizzazione delle risorse
si precisa  che  le  spese  per  il  personale  risultano  prevalenti
rispetto alle altre spese, con una percentuale dell'81% sul totale. 
    Nel 2010 si e' realizzato il piano delle assunzioni del personale
amministrativo finanziato con quota  parte  delle  risorse  stanziate
dalla legge n. 15/2009. Tali assunzioni hanno, in  parte,  bilanciato
le cessazioni verificatesi nel corso dell'anno,  mentre  sulla  spesa
per il personale hanno influito l'attribuzione allo stesso  personale
della  fascia  economica  superiore,  dal   1°   gennaio   2010,   in
applicazione del contratto integrativo sottoscritto  il  30  dicembre
2009 e gli adeguamenti stipendiali e relativi conguagli al  personale
dirigenziale in applicazione del CCNL per  il  quadriennio  normativo
2006/2009  e  dei  conseguenti  contratti  per  i  bienni   economici
2006/2007 e 2008/2009. 
    Le spese non obbligatorie, fortemente decurtate negli  anni  fino
al 2006, rimangono pressocche' stabili  negli  anni  2008/2009  e  si
incrementano nel  2010  attestandosi  su  poco  meno  dell'  11%  dei
finanziamenti disponibili. 
    Come gia' posto in evidenza nelle relazioni dell'ultimo triennio,
l'aumentata   disponibilita'   delle   risorse   ha   consentito   la
realizzazione di vari programmi destinati ad indifferibili lavori  di
adeguamento e risanamento degli ambienti  dell'edificio  centrale  di
Via Baiamonti, 25, oltre ad interventi per la messa in sicurezza  dei
locali e degli impianti della medesima sede centrale e della sede  di
Via  Talli,  come  anche  di  alcune  sedi  regionali.  Significativi
risparmi si sono realizzati nell'ambito del servizio per la telefonia
e del servizio postale, soprattutto da parte degli Uffici  regionali.
In relazione alle spese postali, l'aumento  di  circa  il  20%  delle
tariffe non ha, pero', consentito di evidenziare alcun  beneficio  in
relazione alla spesa complessivamente sostenuta  nell'anno,  sia  per
gli Uffici centrali, sia per gli Uffici regionali. 
    Per quanto riguarda gli investimenti si registra  un  progressivo
incremento delle risorse disponibili nel triennio  2007/2009  ed  una
notevole diminuzione nel 2010. In questo ultimo  esercizio,  infatti,
lo stanziamento si attesta a poco piu' del 6% del  totale  impegnato,
ritornando ai livelli  del  2007.  Quanto  ai  capitoli  di  maggiore
incidenza,  destinati  alle  spese  d'investimento,  che  negli  anni
trascorsi vedevano incrementati notevolmente  i  propri  stanziamenti
per le motivazioni gia' espresse nella parte II  -  Spese,  nel  2010
sono stati ridotti di ben 13 milioni e mezzo di  euro.  E'  superfluo
segnalare che le opere di maggior rilievo ed i programmi  intrapresi,
in entrambi  i  settori,  saranno  completati  con  le  risorse  gia'
impegnate in c/residui e, pertanto, nell'anno 2010 si e'  tornati  ad
una gestione  normalizzata  rispetto  all'eccezionalita'  degli  anni
passati. 
    Quanto ai saldi esposti nel Quadro Riassuntivo della Parte  II  -
Spese  -  dello  schema  allegato,  suddivisi   per   classificazione
economica,  i  valori  degli  impegni  relativi  alle  spese  per  il
personale (comprendenti emolumenti fissi ed accessori), assommano  ad
€  241.767.195  euro;   mentre   quelli   di   parte   corrente   per
l'acquisizione di beni e servizi (comprendenti spese sia rimodulabili
che non rimodulabili) si  attestano  a  36.098.101  euro;  quelli  in
c/capitale, risultano pari ad €  18.654.045,  mentre  €  26.504  sono
relativi ad interventi ed oneri comuni. Le  economie  della  gestione
finanziaria 2010 sono quantificate in € 29.756.240, risultante  dalla
differenza tra le entrate accertate e le spese impegnate e  vanno  ad
alimentare l'avanzo di amministrazione. 
    Il predetto avanzo, nel 2010, raggiunge l' importo complessivo di
€ 42.912.192, sulle cui modalita' di gestione dispone l'art. 3, comma
9, del Regolamento di autonomia finanziaria della Corte. 
    Ancorche' siano  in  corso  iniziative  strategiche  e  di  ampio
respiro per ricondurre l'avanzo  di  amministrazione  a  valori  piu'
contenuti,  e'   indubbio   che   esso   rappresenta   strumento   di
compensazione di ulteriori riduzioni dello stanziamento iniziale  sul
fondo di funzionamento per gli anni futuri. 
    Inoltre, e' da tener presente che tale avanzo consente alla Corte
di disporre di una riserva finanziaria che potra'  essere  utilizzata
per specifici programmi di ammodernamento dell'Istituto,  finalizzati
sia ad adeguare progressivamente tutte le sedi regionali della  Corte
alla vigente normativa in materia  di  sicurezza,  sia  a  proseguire
nell'opera di risanamento degli edifici della sede centrale. 
    Occorre, tra l'altrto, considerare che, nel corso  del  2011,  in
ottemperanza alla direttiva del Presidente di cui alla nota n. 7  del
26  gennaio  2011   ed   alla   Direttiva   generale   per   l'azione
amministrativa emanata il 31 marzo  u.s.,  dovranno  essere  concluse
tutte  le  operazioni  logistiche,  tecniche  ed  amministrative  per
garantire l'attivazione delle nuove strutture regionali, previste dal
"Regolamento di  organizzazione  ed  il  funzionamento  degli  uffici
amministrativi e degli altri uffici  con  compiti  strumentali  e  di
supporto alle attribuzioni della Corte dei conti"  (Deliberazione  n,
1/DEL/2010). I Servizi amministrativi unici regionali  sono  divenuti
operativi presso le rispettive sedi, a partire dal 1°  febbraio.  Per
l'organizzazione degli  uffici  e  per  lo  svolgimento  dei  compiti
demandati alle nuove strutture, e' ipotizzabile un  iniziale  aumento
dei  costi   di   gestione,   allo   stato   attuale,   difficilmente
quantificabile. 
    Altre spese che la Corte dovra' sostenere nel corso  dell'anno  e
che, fino ad ora, non erano state  previste  riguardano  l'onerosita'
delle visite fiscali  di  controllo  per  le  assenze  del  personale
dipendente  delle  pubbliche  amministrazioni,  in   esecuzione   dei
principi  affermati  dalla   sentenza   n.   207/2010   della   Corte
Costituzionale e dalla  deliberazione  delle  Sezioni  Riunite  della
Corte n. 62/CONTR/2010 del 14 dicembre 2010. 
    Da ultimo, occorre  tener  presente  che  all'Istituto  e'  stata
comunicata di recente, da parte  dell'UNEP  di  Roma,  l'esigenza  di
porre a carico del bilancio della Corte le spese per  l'attivita'  da
questo svolta in relazione alle  richieste  di  notifica  degli  atti
della Corte  dei  conti  in  materia  pensionistica.  Tale  richiesta
consegue all'indirizzo assunto dal Presidente della  Corte  d'Appello
di Roma (con riferimento agli articoli 28 - 158 e 167 del  D.P.R.  n.
115/2002). Sulla materia sono,  peraltro,  in  corso  approfondimenti
all'esito dei quali sara' possibile quantificare gli eventuali  oneri
a carico dell'Istituto. 
PATRIMONIO 
 
    Per quanto riguarda l'inventariazione dei beni  patrimoniali,  e'
stato eseguito il quinquennale rinnovo inventariale dei  beni  mobili
di pertinenza della Corte, ai sensi dei principi generali dettati dal
D.P.R. n. 254/2002 e delle  indicazioni  contenute  nelle  successive
circolari applicative. In particolare,  la  circolare  n.  4  del  26
gennaio 2010, emanata dalla Ragioneria generale dello Stato,  che  ha
disposto le regole per l'esecuzione delle operazioni  da  seguire  in
vista della predetta scadenza. Questa Amministrazione, con  circolare
prot. n. 1335 del 9 marzo 2010, redatta  dalle  competenti  Direzioni
generali, ha impartito proprie istruzioni, per lo  svolgimento  delle
conseguenti operazioni  amministrativo-contabili  ed  i  Consegnatari
hanno concluso, nei termini  prestabiliti,  le  attivita'  che  hanno
consentito la formazione dei nuovi inventari. 
    A completamento di quanto illustrato nella presente relazione, in
sintesi, la gestione finanziaria dell'esercizio 2010 si  e'  conclusa
con i seguenti risultati: 
 
 
    


1) Fondo per il funzionamento della C.d.c.     € 300.986.491.=
2) Altre entrate                               €   4.022.167.=
3) Avanzo di amministrazione dell'anno 2009    €  21.293.427.=
                                               -
4) Spese impegnate                             € 296.545.845.=
5) Somme pagate                                € 237.319.382.=
6) Somme rimaste da pagare                     €  59.226.463.=
7) Somme rimaste da riscuotere                 €  13.840.050.=
                                               -
8) Economie di competenza                      €  29.783.837.=


    
 
     Le economie  di  competenza,  unitamente  alle  riduzioni  degli
impegni di anni precedenti per € 992, ai residui perenti  pari  ad  €
13.170.696 (in totale € 42.955.525),  ai  minori  accertamenti  delle
entrate per € 27.597, ai minori accertamenti per € 15.730  registrati
nei residui attivi, ed agli arrotondamenti operati sui decimali per -
€ 6 (in totale € 43.333), determina l'avanzo di  amministrazione  che
risulta definitivamente quantificato in €  42.912.192  (42.955.525  -
43.333). 
    Si  dichiara,  altresi',  che  la  gestione  della  spesa  si  e'
mantenuta nei limiti delle disponibilita' finanziarie e  che  nessuna
gestione di fondi e' avvenuta al di fuori del bilancio. 
 
                                                            Tabella 1 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
                                                            Tabella 2 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
                                                            Tabella 3 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
                                                            Tabella 4 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
                           CORTE DEI CONTI 
 
            CONTO FINANZIARIO RELATIVO ALL'ESERCIZIO 2010 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
 
                    ALLEGATO TECNICO PER CAPITOLI 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico