(Allegato)
                                                             Allegato 
 
                   Al Presidente della Repubblica 
 
    Nel consiglio comunale di Pizzo (Vibo Valentia), rinnovato  nelle
consultazioni elettorali del  27  e  28  maggio  2007,  composto  dal
sindaco e da sedici consiglieri, si e' venuta a determinare una grave
situazione di crisi a  causa  delle  dimissioni  rassegnate  da  nove
componenti  del  corpo  consiliare,  con  atto  unico  acquisito   al
protocollo dell'ente in data 4  maggio  2011.  Hanno  fatto  seguito,
nella  stessa  giornata,  le  dimissioni  contestuali  di  altri  due
consiglieri comunali. 
    Le citate dimissioni, che sono state presentate per il tramite di
uno  dei  consiglieri  dimissionari,  all'uopo  delegato   con   atto
autenticato, hanno  determinato  l'ipotesi  dissolutoria  dell'organo
elettivo  per  il  venir  meno  della  maggioranza  dei   consiglieri
comunali. 
    Verificatasi  l'ipotesi  disciplinata  dall'art.  141,  comma  1,
lettera b), n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267,  il
prefetto di Vibo Valentia ha proposto lo scioglimento  del  consiglio
comunale sopracitato disponendone, nel  contempo,  con  provvedimento
del 10 maggio 2011, la sospensione, con  la  conseguente  nomina  del
commissario per la provvisoria gestione del comune. 
    Considerato che nel suddetto ente non puo' essere  assicurato  il
normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
l'integrita' strutturale minima del  consiglio  comunale  compatibile
con il mantenimento  in  vita  dell'organo,  si  ritiene  che,  nella
specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. 
    Sottopongo, pertanto, alla firma della  S.V.  l'unito  schema  di
decreto con il quale si  provvede  allo  scioglimento  del  consiglio
comunale di Pizzo (Vibo Valentia) ed alla nomina del commissario  per
la provvisoria gestione del comune nella  persona  del  dottor  Bruno
Strati. 
      Roma, 21 giugno 2011 
 
                                                  Il Ministro: Maroni