Allegato 4 - Attivita' ammissibili - Le attivita' ammissibili, di seguito specificate, devono rispettare anche i criteri di demarcazione previsti nei singoli Programmi Regionali di Sviluppo Rurale. 1. MONITORAGGIO E GESTIONE AMMINISTRATIVA DEL MERCATO NEL SETTORE DELL'OLIO D'OLIVA E DELLE OLIVE DA TAVOLA. 1.a) Raccolta ed elaborazione delle seguenti tipologie di informazioni relative al settore ed al mercato, dell'olio di oliva e delle olive da tavola, effettuate in maniera organizzata ed integrata conformi alle seguenti specifiche. SETTORE OLIO DI OLIVA Le attivita' devono consentire almeno la raccolta, riferita all'intera annualita', delle seguenti informazioni A. per le aziende agricole: la quantita' complessiva e la qualita' della produzione disponibile all'inizio della campagna, specificando la quantita' destinata all'autoconsumo; la variazione della disponibilita' del prodotto per quantita' e qualita'; la rilevazione delle quantita' e dei prezzi di vendita nei diversi mercati di sbocco; la raccolta di informazioni statistiche relativa anche ai prezzi e alle quantita' degli oli e la destinazione in base ai canali di commercializzazione utilizzati (consumatori, ristorazione, intermediari commerciali, confezionatori, industria); dati strutturali socio-economici e congiunturali finalizzati a migliorare la conoscenza delle dinamiche e delle tendenze del comparto nel breve, medio e lungo periodo. Tutte le informazioni devono essere distinte per categorie convenzionali e produzioni destinate a certificazioni (Dop, Igp, Bio, produzione integrata); B. per i frantoi: la quantita' e la qualita' delle rimanenze finali della precedente campagna. Su base mensile, la quantita' di olive lavorate e di olio prodotto, specificando la percentuale di lavorazione per conto terzi, la quantita' di olio restituita ai terzi, la variazione della disponibilita' del prodotto per quantita' e qualita'; la raccolta di informazioni statistiche relative alla destinazione degli oli in base alle vendite dirette ai clienti finali (consumatori e ristorazione) e intermedi (intermediari commerciali, confezionatori, industria); quantita' di sansa prodotta e destinazione suddivisa tra vendita a sansifici e utilizzo diretto, destinazione dell'acqua di vegetazione prodotta. Tutte le informazioni, devono essere distinte per categorie convenzionali e produzioni destinate a certificazioni (Dop, Igp, Bio, produzione integrata). C. per i sansifici: su base mensile, la quantita' di sansa lavorata e la quantita' di olio di sansa greggia ottenuta; la quantita' di sanse esauste ottenute e loro destinazione; la variazione su base mensile della disponibilita' del prodotto e dei residui di lavorazione; la raccolta di informazioni statistiche relative alla tipologia di operatori destinatari del prodotto (raffinerie esterne ed interne, intermediari commerciali operanti sul mercato interno e sul mercato internazionale); D. per le raffinerie: su base mensile, la quantita' di olio lavorato per categoria specificando la percentuale di materia prima importata; la variazione della disponibilita' del prodotto per categoria; la raccolta di informazioni statistiche relative alla tipologia di operatori destinatari del prodotto (confezionatori interni ed esterni, intermediari commerciali operanti sul mercato interno e sul mercato internazionale); E. per i confezionatori: la quantita' e la qualita' delle rimanenze finali della precedente campagna. Su base mensile, quantita' di olio lavorato per categoria specificando la percentuale di materia prima importata (per categoria); l'andamento su base mensile della disponibilita' del prodotto per categoria; la raccolta di informazioni statistiche relative alla tipologia di operatori destinatari del prodotto (distribuzione moderna, dettaglio tradizionale intermediari commerciali operanti sul mercato interno e sul mercato internazionale). Tutte le informazioni devono essere distinte per categorie convenzionali e produzioni certificate (Dop, Igp, Bio, produzione integrata). I criteri per la composizione e la selezione del campione per le attivita' sono: A. per le aziende agricole la numerosita' del campione deve essere compresa tra lo 0,5 % ed il 2% dell'universo della propria base associativa, per ciascuna Regione. Il campione deve essere costituito da aziende con una superficie olivetata superiore o uguale ad 1 ettaro, sulla base dei flussi commerciali che esse generano e con esclusione delle sole aziende che producono per autoconsumo; B. per i frantoi la numerosita' del campione deve essere pari ad almeno il 10% dell'universo della base associativa, costituito da operatori attivi in ciascuna campagna del programma. Dal campione dovranno essere esclusi sia i frantoi che operano esclusivamente per conto terzi sia quelli che non dispongono di stoccaggio. I frantoi selezionati devono disporre di una capacita' di lavorazione media giornaliera di 10 tonnellate di olive, riferita agli ultimi due anni, o con una produzione media annua superiore a 100 tonnellate di olio. Il campione selezionato deve essere rappresentativo della base per collocazione geografica, per classe dimensionale (intesa come capacita' olive lavorate in 8 ore) e anche per caratteristiche tecnologiche (pressione, ciclo continuo e percolante); C. per i sansifici la numerosita' del campione deve essere pari almeno al 30% degli impianti attivi a livello nazionale; D. per le raffinerie la numerosita' del campione deve essere pari almeno al 30% degli impianti attivi a livello nazionale; E. per i confezionatori la numerosita' del campione deve essere pari almeno al 40% degli associati ad una Organizzazione di operatori nazionale; la totalita' degli operatori del campione deve aver confezionato e venduto almeno 150.000 tonnellate di olio di oliva nella campagna precedente. SETTORE OLIVE DA TAVOLA Le attivita' devono consentire almeno la raccolta delle seguenti informazioni: A. per le aziende agricole: la quantita' e la qualita' di olive prodotte e vendute, nonche' i relativi prezzi di vendita; la raccolta di informazioni statistiche relative alla destinazione delle olive (fresche o trasformate) in base ai canali di commercializzazione utilizzati (consumatore, ristorazione, intermediari commerciali, confezionatori, industria); dati strutturali, socio-economici e congiunturali finalizzati a migliorare la conoscenza delle dinamiche e delle tendenze del comparto nel breve, medio e lungo periodo. Tutte le informazioni devono essere distinte per categorie convenzionali e produzioni certificate (Dop, Bio, produzione integrata); B. per gli impianti di prima lavorazione: su base mensile, la quantita' di prodotto lavorato, distinto per categoria e tecnologia di lavorazione, la destinazione dei reflui, la variazione della disponibilita' della produzione per quantita' e categoria. La raccolta di informazioni statistiche relative alla destinazione delle olive in base ai canali di commercializzazione utilizzati (consumatore, ristorazione, intermediari commerciali, confezionatori, industria). Tutte le informazioni devono essere distinte per categorie convenzionali e produzioni certificate (Dop, Bio, produzione integrata); C. per i confezionatori: rimanenze della campagna precedente e, su base mensile, le quantita' di olive confezionate per categoria specificando la percentuale di materia prima importata; la variazione mensile della disponibilita' del prodotto per categoria; la raccolta di informazioni statistiche relative alla tipologia di operatori destinatari del prodotto (distribuzione moderna, dettaglio tradizionale intermediari commerciali operanti sul mercato interno e sul mercato internazionale). Tutte le informazioni devono essere distinte per categorie convenzionali e produzioni certificate (Dop, Bio e produzione integrata). I criteri per la composizione e la selezione del campione sono: A. per le aziende agricole campione deve essere compresa tra l' 1% ed il 2% dei produttori di olive da mensa della propria base associativa, per ciascuna Regione. Il campione deve essere costituito da aziende con una superficie olivetata superiore o uguale ad 1 ettaro; B. per gli impianti di prima lavorazione e confezionamento il campione deve essere selezionato tra le imprese che dispongono di una capacita' di lavorazione, stoccaggio di almeno 10 tonnellate di olive; 1.b) L'elaborazione di studi - esclusivamente nel caso in cui il programma preveda gia' la raccolta di dati di cui sopra - riguardanti aspetti correlati alle altre attivita' previste dal programma dell'Organizzazione di operatori di cui trattasi. Le organizzazioni che presentano progetti che si integrano tra di loro, nelle azioni del programma di cui al punto 1, provvedono al coordinamento delle metodologie di rilevazione, elaborazione e trasmissione delle informazioni. Tutte le attivita' di monitoraggio devono prevedere, almeno con cadenza quadrimestrale, la fruibilita' dei dati da parte di tutti gli operatori della filiera a mezzo stampa o informatico. I risultati delle attivita' di monitoraggio e gli studi elaborati sono resi accessibili a tutti gli operatori della filiera mediante la pubblicazione sui siti internet istituzionali. Inoltre i dati raccolti e gli studi elaborati, come previsto dal comma 4 dell'art. 13 del regolamento, devono essere pubblicati sul sito internet dell'Organizzazione degli Operatori. 2. MIGLIORAMENTO DELL'IMPATTO AMBIENTALE DELL'OLIVICOLTURA. 2.a) Operazioni collettive di mantenimento degli uliveti ad alto valore ambientale ovvero a rischio di abbandono con connessa assistenza tecnica. Detta azione deve essere attuata in conformita' alle seguenti condizioni e criteri oggettivi: ° realizzazione di programmi locali di manutenzione degli oliveti ad elevato valore ambientale ovvero a rischio di abbandono. Gli operatori agricoli si devono impegnare ad effettuare le attivita' necessarie per il recupero, il mantenimento e la salvaguardia degli oliveti coinvolti, si prevedono opere di straordinaria manutenzione degli oliveti degradati: terrazzamenti, ciglionamenti, muretti a secco, potatura di riforma e di recupero; ° le zone potenzialmente ammissibili devono essere caratterizzate da una situazione orografica difficile (per elevate pendenze ed altitudine dei terreni) e per almeno uno dei seguenti elementi: eta' degli oliveti superiore ai 50 anni, esemplari di particolare interesse (eta' plurisecolare, grande dimensione), presenza di particolari sistemazioni idraulico-agrarie del terreno, varieta' a rischio di estinzione ovvero di abbandono; ° il progetto complessivo dovra' essere applicato annualmente su almeno 10 ettari di superficie e coinvolgere almeno 5 produttori. 2.b) Elaborazione di buone pratiche agricole per l'olivicoltura, basate su criteri ambientali adattati alle condizioni locali, nonche' la loro diffusione presso gli olivicoltori e il monitoraggio della loro applicazione pratica. Per tale azione i progetti devono prevedere l'adesione dei produttori olivicoli ad un programma che assicuri il supporto e l'applicazione pratica di disciplinari di produzione collettivi basati su criteri ambientali, ivi comprese eventuali certificazioni ambientali riconosciute e di sistemi di coltivazione a basso impatto ambientale. 2.c) Dimostrazione pratica di tecniche alternative all'impiego di prodotti chimici per la lotta alla mosca dell'olivo. Per tale azione i progetti devono prevedere attivita' dimostrative finalizzate a diffondere l'introduzione, tra i produttori, di tecniche di lotta alternative di tipo biologico, biotecnico e con biocidi naturali. 2.d) Dimostrazione pratica di tecniche olivicole finalizzate alla protezione dell'ambiente e al mantenimento del paesaggio. Su tale azione sono ammissibili i progetti che prevedono attivita' dimostrative dirette: 1. alla diffusione di tecniche di coltivazione, di raccolta e di trasformazione a basso impatto ambientale; 2. al restauro di olivi ad alto valore ambientale e paesaggistico. al recupero ovvero al riutilizzo dei sottoprodotti dell'industria olearia. 3. MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' DELLA PRODUZIONE DI OLIO D'OLIVA E DELLE OLIVE DA TAVOLA. 3.a) Miglioramento delle condizioni di coltivazione, di raccolta, di consegna e di magazzinaggio delle olive prima della trasformazione e connessa assistenza tecnica. L'attivazione dell'assistenza tecnica in questa azione esclude la possibilita' di attivarla nell'azione 3d. I programmi devono prevedere almeno uno dei seguenti interventi: • miglioramento delle condizioni di coltivazione di tutte le fasi del ciclo dell'olivo con riferimento agli aspetti agronomici e fitosanitari; • raccolta dalla pianta nei periodi ottimali, per varieta' ed areali di coltivazione attraverso l'introduzione di indici di maturazione e di qualita' oggettivi (forza di distacco, cascola, contenuto in olio, analisi sensoriale e fenoli dell'olio). Le azioni devono prevedere attivita' di dimostrazione, di aggiornamento e di applicazione a livello aziendale; • diffusione dell'impiego di attrezzature e mezzi di raccolta tecnologicamente avanzati mediante attivita' dimostrative o applicazione collettiva, prevedendo prioritariamente l'adattamento degli uliveti con adeguate tecniche di potatura; • magazzinaggio e consegna delle olive all'impianto di trasformazione entro 24 ore dalla raccolta, utilizzando contenitori a pareti rigide e fessurate. 3.b) Il miglioramento varietale degli oliveti in singole aziende, a condizione che tali interventi contribuiscano al conseguimento degli obiettivi del programma di attivita'. Gli interventi devono essere diretti al miglioramento della qualita' dell'olio d'oliva o delle olive da tavola. Nuovi impianti,e a scopo dimostrativo e non finalizzati all'aumento diretto della produzione, possono essere realizzati su una superficie non superiore a 5 ettari nel comprensorio di riferimento. 3.c) Miglioramento delle condizioni di magazzinaggio e di valorizzazione dei residui della produzione dell'olio d'oliva e delle olive da tavola e il miglioramento delle condizioni di imbottigliamento dell'olio di oliva. I programmi devono essere finalizzati a garantire un adeguato stoccaggio dei residui colturali, delle acque di vegetazione e delle sanse, nonche' il loro utilizzo per la fertirrigazione o come ammendante, per la produzione di compost, per l'alimentazione ad uso zootecnico, per la produzione di energia, nonche' come substrato per l'estrazione di composti o molecole che possono trovare diversi utilizzi in altri settori. Si possono prevedere anche progetti dimostrativi finalizzati al recupero e riutilizzo dei sottoprodotti dell'azienda agricola e dell'industria di trasformazione olivicola-olearia mediante la costituzione di filiere energetiche con le aziende olivicole. Per quanto attiene all'imbottigliamento, i programmi dovranno essere finalizzati ad assicurarne il miglioramento delle condizioni. 3d) Assistenza tecnica alla produzione, all'industria di trasformazione oleicola, alle imprese di produzione delle olive da tavola, ai frantoi e alle imprese di confezionamento per quanto riguarda aspetti inerenti alla qualita' dei prodotti. I programmi devono prevedere assistenza tecnica almeno in uno dei seguenti settori: Produzione: l'assistenza tecnica finalizzata al supporto dell'azienda agricola per gli aspetti inerenti il miglioramento della qualita' e' attivabile solo se non e' stata attivata nella azione 3a). Industria di trasformazione oleicola - imprese di produzione delle olive da tavola - frantoi: i programmi devono prevedere almeno uno dei seguenti aspetti: - assistenza tecnica per la risoluzione delle problematiche che pregiudicano la qualita' dell'olio e delle olive da mensa; - programmazione della raccolta in relazione alla capacita' degli impianti di trasformazione per permettere una immediata lavorazione delle olive, da effettuarsi entro 48 ore dalla raccolta; - impiego di macchine e attrezzature che assicurano il miglioramento della qualita' dell'olio e delle olive da mensa. imprese di confezionamento: i programmi devono essere rivolti agli operatori della filiera della fase agricola e della fase di prima trasformazione e devono riguardare almeno uno dei seguenti aspetti: - assistenza tecnica per la risoluzione delle problematiche che pregiudicano la qualita' dell'olio e delle olive da mensa; - impiego di macchine e attrezzature che assicurano il miglioramento della qualita' dell'olio e delle olive da mensa. 3.e) Costituzione e miglioramento dei laboratori di analisi delle caratteristiche organolettiche e fisico chimiche degli oli di oliva vergini. I programmi prevedono la costituzione ex novo di laboratori di analisi a norma di legge e l' adeguamento ed ammodernamento di laboratori gia' esistenti. 3.f) Formazione di assaggiatori per l'analisi sensoriale dell'olio di oliva vergine e delle olive da tavola. I programmi devono mirare alla formazione di assaggiatori qualificati per il controllo organolettico dell'olio di oliva vergine e delle olive da tavola. I corsi devono essere preventivamente autorizzati dalla Regione di competenza. Si possono prevedere anche sessioni formative, con finalita' preliminare di reclutamento di assaggiatori, anche attraverso attivita' divulgativa e prove dimostrative di assaggio, del metodo sensoriale per il controllo delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva e delle olive da tavola. 4. TRACCIABILITA', CERTIFICAZIONE E TUTELA DELLA QUALITA' DELL'OLIO D'OLIVA E DELLE OLIVE DA TAVOLA. 4.a) Progettazione e realizzazione di sistemi di rintracciabilita' di filiera certificati ai sensi della norma UNI EN ISO 22005:08 e conformi al Reg. (CE) 178/2002. I sistemi devono consentire di rintracciare la provenienza delle olive e dell'olio nei diversi stadi della filiera a partire dalle particelle olivetate o aziende agricole fino alla consegna al cliente. I programmi devono prevedere la creazione di sistemi di rintracciabilita', con adeguata assistenza tecnica, e possono comprendere le analisi e la fornitura di attrezzature per la corretta gestione del sistema. I sistemi di tracciabilita' possono prevedere anche la certificazione della distribuzione del valore del prodotto lungo tutta la filiera. 4.b) Realizzazione ed applicazione pratica di sistemi di certificazione volontaria della qualita' basati su un sistema di analisi del rischio e di punti critici di controllo. Per gli impianti di trasformazione e di confezionamento si possono applicare i seguenti standards: GSFS / IFS / ISO 22000. Per le aziende agricole si puo' introdurre lo standard Global Gap. 4.c) Realizzazione di sistemi di etichettatura innovativi che consentano di riportare al consumatore le informazioni tracciate nei sistemi di cui al punto 4a). 4.d) Progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo del rispetto delle norme di autenticita', qualita' e commercializzazione dell'olio di oliva e delle olive da mensa immessi sul mercato. 5. DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI SULLE ATTIVITA' SVOLTE DALLE ORGANIZZAZIONI DI OPERATORI NEI CAMPI DI CUI AI PUNTI 1, 2, 3, 4. 5 a) Diffusione di informazioni sulle attivita' svolte dalle organizzazioni di operatori nei campi di cui ai punti 1, 2, 3 e 4. 5 b) Creazione di un sito Internet e sua gestione sulle attivita' svolte dalle organizzazioni di operatori nei campi di cui ai punti 1, 2, 3 e 4, limitatamente alle Organizzazioni che non hanno gia' usufruito di finanziamenti nei programmi precedenti aventi la stessa finalita'.