Art. 59 Dirigenti e responsabilita' dirigenziali 1. I dirigenti collaborano con il Direttore generale, nell'ambito delle rispettive competenze e responsabilita', provvedendo autonomamente, per le strutture cui sono preposti, alla organizzazione del lavoro finalizzato al raggiungimento degli obiettivi loro assegnati. A questo scopo organizzano le risorse umane e strumentali a disposizione, individuano i responsabili dei singoli procedimenti, verificano periodicamente il carico di lavoro e valutano prestazioni e risultati del personale di competenza, assolvendo ogni altra incombenza loro demandata in base alla normativa in vigore, al presente Statuto e ai Regolamenti. 2. L'accesso alla qualifica di dirigente avviene per concorso pubblico indetto dall'Ateneo, ovvero per mobilita' in conformita' alla normativa vigente. I procedimenti di selezione e i requisiti per l'accesso sono definiti, nel rispetto della vigente normativa in materia, dal Consiglio di amministrazione. In carenza di personale e per comprovate esigenze di servizio, il Consiglio di amministrazione, su proposta del Direttore generale, puo' attribuire le funzioni dirigenziali a tempo determinato a soggetti anche esterni all'Ateneo non in possesso della qualifica di dirigente, ma di comprovata qualificazione professionale, nel rispetto e nei limiti della normativa vigente. In caso di conferimento dell'incarico a personale di ruolo dell'Ateneo, per la durata del contratto tale personale e' collocato in aspettativa senza assegni con riconoscimento dell'anzianita' di servizio. 3. Le eventuali rotazioni o sostituzioni di dirigenti sono vincolate alla valutazione periodica dei risultati raggiunti e all'obiettivo della migliore valorizzazione delle competenze specifiche in relazione ai singoli ambiti di servizio. Gli atti di competenza dei dirigenti possono essere soggetti ad avocazione da parte del Direttore generale per particolari motivi di necessita' ed urgenza specificamente indicati. 4. La responsabilita' funzionale assegnata a un dirigente puo' essere revocata dal Direttore generale, previa contestazione all'interessato, in caso di inadempienze gravi o di reiterata inosservanza delle direttive ricevute.