(Allegato)
                                                             Allegato 
 
            DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE E BILANCIO 
                  SERVIZIO BILANCIO E CONTABILITA' 
 
   RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL CONTO FINANZIARIO DELL'ESERCIZIO 2011 
 
 
1 - Premessa 
 
   Il conto finanziario 2011, redatto secondo il  disposto  dell'art.
25  del  vigente  regolamento  di  autonomia  finanziaria  (SSRR   n.
1/DEL/2001  del  14  dicembre   2000)   si   inserisce,   nell'ambito
dell'esperienza di autonomia organizzativa e  contabile  della  Corte
dei  conti,  in  un  momento  di   transizione   fra   la   struttura
organizzativa disegnata dal vecchio Regolamento di organizzazione del
2001 (SSRR del 18/7/2001) e  quella  successivamente  dettata  -  con
l'introduzione di significativi cambiamenti - dal vigente Regolamento
di organizzazione emanato con deliberazione delle SSRR del 26 gennaio
2010 (n. 1/DEL/2010). 
   Probabilmente, il conto finanziario  2011  e'  anche  l'ultimo  ad
essere redatto secondo  le  vigenti,  anche  se  in  parte  obsolete,
disposizioni del Regolamento di autonomia finanziaria sopra citato. 
   Infatti, come indicato nella relazione al bilancio  di  previsione
2012, lo  schema  del  nuovo  Regolamento  di  autonomia  finanziaria
prodotto, entro il 31  ottobre  2011,  dalla  Commissione  di  studio
appositamente istituita (d.P.Cdc. n. 11/2011 e  dd.SG  n.  462  e  n.
472/2011), con il parere favorevole del Consiglio di  Amministrazione
del 20 marzo 2012, ha iniziato l'iter procedurale per  la  definitiva
approvazione. 
   In questo mutato quadro organizzativo, la  figura  del  Segretario
generale e' confermata al vertice dell'organizzazione  amministrativa
dell'Istituto. Egli provvede al coordinamento ed al  controllo  della
gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali di pertinenza
dei singoli dirigenti, nell'ambito delle  funzioni  attribuitegli  ed
analiticamente  elencate  all'art.  6  del  vigente  Regolamento  per
l'organizzazione. 
 
2. Conto finanziario 2011 - Parte generale 
 
   Il conto finanziario, e' redatto in  coerenza  con  l'impostazione
data al corrispondente  bilancio  di  previsione  2011  ed  a  quelli
redatti negli anni precedenti, per i quali  e'  stata  utilizzata  la
seguente classificazione: 
   a) le entrate sono distinte in categorie,  a  seconda  della  loro
provenienza, 
   b) le spese sono ripartite tra  le  Unita'  Previsionali  di  Base
(UPB). 
   Per quel che riguarda le modificazioni introdotte dalla  legge  31
dicembre 2009, n. 196, di riforma della normativa di  contabilita'  e
finanza    pubblica    (disposizioni,    peraltro,    rivolte    alle
amministrazioni  centrali  dello  Stato),   si   precisa   che,   per
l'esercizio  finanziario  in  esame,  questo  Istituto  ha  mantenuto
strutturalmente inalterati i propri bilanci. 
   Nell'allegata   tabella   1   viene   data   dimostrazione   della
ripartizione della spesa per funzioni obiettivo di primo e di secondo
livello. Al fine di  una  migliore  comprensione  dei  dati  in  essa
riportati, si ricorda che le funzioni obiettivo di primo livello sono
quattro   (indirizzo   politico-amministrativo    -    controllo    -
giurisdizione - servizi generali), e  nove  sono  quelle  di  secondo
livello (governo dell'Istituto  -  attivita'  di  controllo  in  sede
centrale - attivita' di  controllo  in  sede  regionale  -  attivita'
giudicante centrale -  attivita'  giudicante  regionale  -  attivita'
requirente centrale - attivita' requirente regionale - gestione delle
risorse umane - acquisizione e gestione delle risorse strumentali). 
   Nella stessa tabella, l'ultima colonna delle funzioni-obiettivo di
II livello, evidenzia che le risorse impiegate  per  la  funzione  di
controllo  sono  maggiori  di  quelle  utilizzate  per  la   funzione
giudicante e per quella requirente. L'aumento di  tali  somme  deriva
essenzialmente dal  mirato  finanziamento  previsto  dalla  legge  n.
15/2009. 
   Una percentuale in aumento e'  registrata  anche  per  le  risorse
destinate  all'attivita'  giurisdizionale  degli  Uffici   regionali,
notevolmente piu'  elevata  di  quella  degli  Uffici  centrali.  Per
un'obiettiva lettura di questi dati, va precisato che la  Sezione  di
controllo, la Sezione giurisdizionale e la  Procura  per  la  Regione
Lazio,  pur  avendo  sede  a  Roma,  sono  comprese  tra  gli  Uffici
regionali. 
   Il  sotto  indicato  prospetto,  nel  riportare  i  dati  relativi
all'andamento delle spese delegate nel trascorso triennio  2009/2011,
da' contezza di un  ulteriore  generalizzato  aumento  delle  risorse
poste a disposizione degli uffici regionali: 
    

|=======|===================|===================|===================|
|       |     Anno 2009     |     Anno 2010     |     Anno 2011     |
|-------|---------|---------|---------|---------|---------|---------|
|Uffici | Stanzia-|  Somme  | Stanzia-|  Somme  | Stanzia-| Somme   |
|Regio- | menti   |  pagate | menti   |  pagate | menti   | pagate  |
|nali   |         |         |         |         |         |         |
|-------|---------|---------|---------|---------|---------|---------|
|Sezioni|1.781.512|1.583.396|2.318.801|1.885.059|2.869.461|2.419.024|
|di con-|         |         |         |         |         |         |
|trollo |         |         |         |         |         |         |
|-------|---------|---------|---------|---------|---------|---------|
|Sezioni|1.829.307|1.656.405|2.351.768|1.822.774|2.677.720|2.286.306|
|giuri- |         |         |         |         |         |         |
|sdizio-|         |         |         |         |         |         |
|nali   |         |         |         |         |         |         |
|-------|---------|---------|---------|---------|---------|---------|
|Procure|1.522.802|1.380.996|1.833.506|1.345.480|1.990.259|1.791.841|
|regio- |         |         |         |         |         |         |
|nali   |         |         |         |         |         |         |
|=======|=========|=========|=========|=========|=========|=========|

    
Gestione di competenza 
 
   Nello stato di previsione del MEF per l'esercizio finanziario 2011
sono iscritti i due capitoli relativi  al  fabbisogno  per  spese  di
funzionamento della Corte dei conti: 
   a) il capitolo 2160,  denominato  "Spese  di  funzionamento  della
Corte dei conti"  (4.1.1.)(1.1.1.),  con  uno  stanziamento  di  Euro
50.000.000; 
   b) il capitolo 2162, di nuova istituzione,  denominato  "Spese  di
natura obbligatoria della Corte dei conti" (4.1.1.) (1.1.1.) con  uno
stanziamento di Euro 244.202.392. 
   Tale  distinzione  deriva  dall'  applicazione  della   legge   di
contabilita' e finanza pubblica (legge 31 dicembre 2009, n. 196, come
modificata dalla legge 7 aprile 2011,  n.  39),  nella  quale  si  fa
espresso riferimento alle spese definite  "rimodulabili"  (di  natura
non  obbligatoria)  ed  a  quelle  "non  rimodulabili"   (di   natura
obbligatoria). 
   L'iniziale    stanziamento    e',    pertanto,    complessivamente
quantificato  in  Euro  294.202.392,  comprensivo  del  finanziamento
annuale di cui all'art. 11  della  legge  n.  15/2009  pari  ad  Euro
5.000.000. Sulla base dell' assegnazione indicata  al  cap.110  delle
entrate  del  bilancio  dell'Istituto,  sono   state   formulate   le
previsioni 2011, in coerenza  con  la  legislazione  di  contenimento
della spesa e di un piu' generale obiettivo teso al  risanamento  dei
conti pubblici. 
   Anche per l'esercizio finanziario in esame, la linea di  indirizzo
strategico  scelta   dall'amministrazione   nell'assegnazione   delle
risorse, e' stata quella di una oculata iscrizione in bilancio  delle
risorse disponibili. 
   Nella  tabella  2  relativa  alla  ripartizione  della  spesa,  e'
evidenziato che l'80% circa delle risorse e'  assegnato  ai  capitoli
destinati a spese obbligatorie, il 13% circa a quelli  relativi  alle
spese per l'acquisizione di beni e servizi ed  il  restante  7%  alle
spese in c/capitale, queste ultime utilizzate per lo piu'  nel  campo
dell'informatica di servizio. 
   Riguardo  alla   tabella   3,   dimostrativa   degli   avanzi   di
amministrazione, particolare attenzione va posta alla circostanza che
questi sono in gran parte il  risultato  dei  cospicui  finanziamenti
ricevuti, in prossimita' della chiusura d'esercizio, negli  anni  dal
2007 al 2009. Circostanza questa che, se da una parte  ha  consentito
di compensare la riduzione delle  risorse  iniziali,  ha  dall'altra,
generato   una   progressiva   eccedenza   rispetto   al   fabbisogno
rappresentato dai Responsabili amministrativi dei  centri  di  spesa.
Per le ragioni esposte, i fondi sono accantonati nel cap. 602 - Fondo
di  riserva  -  che,  per  l'esercizio   in   esame,   presenta   una
disponibilita' residua di oltre 32 milioni e mezzo di euro. 
   Particolare attenzione e' stata rivolta, altresi', all'invarianza,
per quanto possibile, delle riduzioni sui capitoli destinati a  spese
da comprimere, come individuate dalla normativa  di  risanamento  dei
conti pubblici che, negli ultimi anni, costituisce una costante della
normativa di settore. 
   Per completezza di informazione, si rappresenta che  in  occasione
della manovra di assestamento relativa al bilancio dello Stato  2011,
il capitolo 2160 (destinato al funzionamento della Corte dei conti  -
spese rimodulabili), e' stato ridotto di € 5.163.820,  variazione  in
diminuzione conseguente ai  tagli,  ritenuti  indispensabili  per  il
mantenimento della stabilita'  finanziaria  del  Paese,  destinati  a
tutte le amministrazioni dello Stato. 
   Infine   si   segnala   che,   in   prossimita'   della   chiusura
dell'esercizio  2011,  l'Ispettorato  generale   per   le   Pubbliche
Amministrazioni (IGEPA)  del  MEF  ha  comunicato,  relativamente  ai
capitoli 2160 e 2162, una integrazioni di fondi  per  un  importo  di
lieve entita', pari ad Euro 524.259. 
   Le variazioni in aumento si riferiscono per: 
   a) euro 273.916 - all'adeguamento dei canoni di  locazione  FIP  e
Patrimonio uno, 
   b) euro 73.728 - al rimborso  per  oneri  relativi  a  visite  per
accertamenti sanitari disposti dall'amministrazione nell'anno 2010, 
   c)  euro  176.715  -  a  compensi  percepiti  dal   personale   di
magistratura  ed  amministrativo  per  la  partecipazione  a  Collegi
arbitrali, nei  confronti  dei  quali  si  applica  la  procedura  di
riscossione della quota parte  che  confluisce  nell'apposito  "Fondo
perequativo" di cui all'art. 61 - 9° comma - della legge n. 133/2008. 
   L'effettivo trasferimento di detti  fondi,  avvenuto  in  data  28
febbraio 2012, e' stato certificato tra le entrate accertate  ma  non
riscosse nell'esercizio 2011. 
   Dal 1° gennaio 2011 la Corte dei conti  ha  completato  l'iter  di
adesione al  sistema  dei  pagamenti  telematici  denominato  Service
Personale Tesoro  (SPT),  con  l'utilizzo  di  accrediti  diretti  ai
beneficiari,  attraverso   le   modalita'   interbancarie   messe   a
disposizione dalla Banca d'Italia. Nella  fase  di  avvio,  le  nuove
procedure hanno presentato alcune disfunzioni d'ordine tecnico che si
sono riversate sulla successiva fase di ripianamento  dei  conti  nei
confronti della Banca d'Italia,  generando  disallineamenti  rispetto
alle anticipazioni da questa effettuate per conto della Corte. 
   Tali disallineamenti sono opportunamente  riportati  nello  schema
del conto finanziario nei Quadri riassuntivi Parte IV e V - Risultati
differenziali, Parte VI - Situazione amministrativa. 
   Tra le entrate eventuali sono riscontrabili altre poste di  minore
entita' e di cui si specifichera' piu' avanti, che hanno  contribuito
alla  determinazione  delle  risorse   complessivamente   disponibili
nell'anno di riferimento. 
   In conclusione, le entrate accertate ammontano ad  €  344.297.643,
come indicato nello schema del conto finanziario per il 2011 (Parte I
- Entrate), le somme riscosse sono pari  ad  €  341.814.274,  importo
comprensivo  dell'avanzo  di  amministrazione  e  quelle  rimaste  da
riscuotere pari a € 2.483.369. Quest' ultima somma e' costituita da €
2.179.731  quale  rimanenza  dello  stanziamento  finale  totale  dei
capitoli 2160 e 2162, e  da  €  303.638,  quale  rimanenza  di  somme
affluite per entrate diverse. 
   In  relazione  alle  spese  (Parte  II  dello  schema),  le  somme
impegnate ammontano ad € 294.110.943, quelle pagate ad € 212.556.489,
quelle rimaste da pagare sono pari ad € 81.554.454 e, di conseguenza,
le economie di gestione risultano essere € 46.386.420. 
 
3 - Analisi delle singole poste del bilancio 
 
   Sono riportati di seguito i fatti  piu'  rilevanti  relativi  alla
gestione delle entrate e delle spese, con la precisazione che  queste
ultime tengono conto della ripartizione delle risorse per  centri  di
responsabilita', coincidenti con altrettante Unita'  previsionali  di
base. 
 
Parte I - Entrate. 
 
   Il fondo per il funzionamento della Corte dei conti, iscritto  nei
due capitoli 2160 e 2162 dello stato di previsione del  MEF,  prevede
uno stanziamento totale iniziale di € 294.202.392. 
   Come precedentemente illustrato, nel corso  dell'anno  il  MEF  ha
effettuato diverse  integrazioni  di  fondi  a  favore  dei  suddetti
capitoli per un totale di € 524.259. 
   Per contro va registrato il taglio di € 5.163.820,  effettuato  in
fase di assestamento del bilancio dello Stato, a carico del  capitolo
2160 destinato alle spese rimodulabili della Corte,  come  anticipato
nel paragrafo precedente. 
   Si registra, pertanto, una diminuzione di € 4.639.561  (differenza
tra le riduzioni subite e le  integrazioni  ricevute)  rispetto  allo
stanziamento iniziale e l'accertamento delle entrate si riduce  ad  €
289.562.831. Le somme riscosse sono pari ad € 287.383.100 e quelle da
riscuotere ammontano ad € 2.179.731. 
   L'importo accertato  a  titolo  di  entrate  eventuali  e  diverse
risulta pari ad € 9.883.122, come indicato nell'allegata  tabella  4.
Le  previsioni  2011  indicavano  in  bilancio  un  ammontare  di   €
1.000.000, ma la differenza si e' verificata per  fattori  di  natura
imprevista. 
   In primo luogo,  va  precisato  che  sul  conto  di  tesoreria  e'
confluito  l'importo  di  €  6.825.433  per  l'erroneo  duplicato  di
contabilizzazione degli stipendi del mese di gennaio 2011, situazione
ripianata con la contabilita' del mese di giugno. 
   In secondo luogo, va ricordato che  nel  2011  hanno  iniziato  ad
operare i Servizi amministrativi unici  regionali  (SAUR  -  come  da
disposizioni contenute nella circolare del Segretario generale  n.  7
del 26 gennaio 2011) e di  conseguenza  dal  1°  luglio  2011,  nelle
realta' regionali,  la  gestione  delle  spese  di  funzionamento  e'
affidata ad un funzionario delegato unico, in  sostituzione  dei  tre
previsti per  ciascuna  struttura  dalla  precedente  organizzazione.
L'importo totale non utilizzato dai funzionari delegati, cessati alla
data del 30 giugno 2011, e' pari ad € 1.294.130. 
   Da ultimo  occorre  considerare  l'importo  relativo  ai  rimborsi
pervenuti da altre Amministrazioni presso le quali il personale della
Corte dei conti presta servizio in  posizione  di  comando,  per  gli
emolumenti a questo corrisposti, pari ad € 1.410.492. 
   Le somme riscosse ed indicate nell'allegata tabella 4, pari  ad  €
9.883.122 si riferiscono a quelle effettivamente trasferite al  conto
acceso presso la Tesoreria centrale della  Banca  d'Italia  a  favore
della Corte e la differenza con le entrate accertate determina, anche
in questo caso, un residuo attivo di € 20.462. 
   Per quanto riguarda il rimborso dei canoni di locazione  da  parte
della Regione Siciliana, si precisa che l'importo iniziale, pari ad €
974.479, relativo all'annualita' 2011 per la locazione  dell'immobile
sito in Via Cordova, 76 - Palermo, e' stato rideterminato  a  seguito
degli adeguamenti ISTAT  in  €  981.904.  Detto  importo  chiesto  in
restituzione alla Regione Siciliana con nota del 5 ottobre  2011,  da
questa e' stato rimborsato limitatamente ad €  965.204,  determinando
un residuo attivo di € 16.700. 
   Relativamente ai rimborsi dovuti dalle Regioni per gli  emolumenti
corrisposti dalla Corte ai Consiglieri di  nomina  regionale,  si  fa
presente che le entrate iscritte in fase previsionale  tengono  conto
dei  rimborsi  che  avrebbero  dovuto  affluire  per  le   competenze
anticipate ai 4 Consiglieri in servizio al 1° gennaio 2011. In  corso
d'anno si sono verificate  3  cessazioni,  non  bilanciate  da  nuove
nomine, di conseguenza l'importo inizialmente previsto si e' rilevato
in eccedenza. Le entrate accertate ammontano ad € 780.878,  le  somme
riscosse ad € 691.118 con una  differenza  di  €  89.760  rimasta  da
riscuotere. 
   Per quanto riguarda il capitolo di entrata 126, si fa presente che
in corso d'anno il MEF non ha effettuato alcun  versamento  a  favore
della Corte, in relazione alle  quote  dei  compensi  corrisposti  ai
magistrati per la loro partecipazione a Collegi arbitrali.  Con  nota
del 14 novembre 2011 (la rilevazione viene effettuata ogni anno  alla
data del 30 ottobre) e' stata richiesta la riassegnazione  dei  fondi
affluiti al capitolo di entrata del MEF n. 3490 - Art. 17 - personale
di magistratura -  e  Art.  18  -  personale  amministrativo  -  come
previsto dal comma 9, dell'art. 61 della legge n.  133/2008,  per  un
totale di € 176.716. Tale importo e' stato riassegnato  con  D.M.  n.
116686 del 19 dicembre 2011 ed e' stato versato in data  28  febbraio
2012. Pertanto, la somma di € 176.716 e' certificata come  accertata,
ma non riscossa nel presente conto finanziario. 
   L'ultima  voce  dell'entrata  e'  rappresentata   dall'avanzo   di
amministrazione che, previsto inizialmente in € 19.000.000, e'  stato
aumentato  dopo  la  chiusura  del  conto  finanziario  2010   ad   €
42.912.192. In occasione della manovra di assestamento  del  bilancio
di previsione, su detto  capitolo  infatti  e'  stata  apportata  una
variazione in aumento di € 23.912.192. 
   L'ammontare  finale  delle  risorse   finanziarie   accertate   e'
determinato, pertanto, in 344.297.643 euro. 
 
Parte II - Spese 
 
   Per l'anno  2011,  le  richieste  di  assegnazione  delle  risorse
finanziarie formulate dai responsabili dei centri di responsabilita',
sono state interamente accolte in fase di previsione di  bilancio.  I
fondi stanziati dal MEF, infatti, si  presentavano  sufficienti  alle
esigenze piu' volte  manifestate  dai  vertici  dell'Amministrazione,
relativamente alla necessita' di disporre di  finanziamenti  adeguati
al ruolo, confermato ed anzi potenziato dalla normativa piu' recente,
che la Corte dei conti riveste nel quadro istituzionale del Paese. 
   Il terzo finanziamento annuale di euro 5.000.000, che il comma  9,
dell'art. 11, della legge 4 marzo 2009, n. 15,  assegna  all'Istituto
con l'obiettivo specifico di potenziare l'esercizio della funzione di
controllo, e' stato destinato all'assunzione,  gia'  autorizzata  dal
Dipartimento della Funzione pubblica, di personale  risultato  idoneo
in precedenti concorsi pubblici (€ 3.533.100) e per la parte residua,
all'implementazione dei sistemi informativi e tecnologici strumentali
all'esercizio del controllo (€ 1.466.900). 
   In occasione dell'assestamento al bilancio di previsione e'  stata
registrata la variazione in aumento - pari alla differenza  scaturita
dal calcolo definitivo dell'avanzo di amministrazione, come descritto
nella parte delle Entrate - e contestualmente quella  in  diminuzione
relativa al minor fabbisogno di risorse sui  capitoli  relativi  agli
stipendi,  e  corrispondenti  oneri  erariali  e  contributivi,   del
personale di magistratura (capitoli 201, 202 e 203), per un totale di
€  3.300.000.  Le  maggiori  disponibilita'  finanziarie  sono  state
utilizzate in parte per l'incremento di alcuni capitoli di  spesa  e,
per il restante maggior importo, sono rimaste allocate al  "Fondo  di
riserva". 
   Qui di seguito saranno illustrate le  procedure  di  utilizzazione
delle  risorse  finanziarie  assegnate  a  ciascuna  U.P.B.,  con  la
descrizione di alcuni  significativi  aspetti,  che  non  esauriscono
tuttavia, l'intera gestione dell'anno. 
 
U.P.B. 1 - Segretariato generale 
 
   Le risorse a disposizione dell'U.P.B. per il  funzionamento  degli
organi di governo dell'Istituto (Presidenza, Consiglio di presidenza,
Segretariato generale), per il trattamento economico e la  formazione
del personale di magistratura e per la DGSIA ( ex URSIA  fino  al  30
giugno 2011), sono state impegnate per circa il 76%, le  economie  si
attestano   al   24%   delle   risorse   disponibili   ed   ammontano
complessivamente ad € 40.011.960, le somme  pagate,  a  fronte  degli
impegni assunti, sono circa il 77%. 
   Nell'ambito di tale UPB si precisa che  il  solo  capitolo  602  -
Fondo di riserva - per il quale si e' ampiamente  detto  nella  prima
parte della relazione, presenta un importo di 32.774.687 euro, quindi
le economie di gestione 2011 per questa U.P.B., al netto del predetto
fondo, assommano ad € 7.237.273. Le rimanenze piu'  significative  si
riscontrano in corrispondenza dei  capitoli  destinati  al  pagamento
delle competenze fisse del personale di magistratura, alle spese  per
la formazione dello stesso personale ed  al  capitolo  in  c/capitale
intestato allo sviluppo dei sistemi informativi, gestito dalla DGSIA. 
   Le ragioni che hanno determinato tale situazione sono da ricercare
in primo luogo nel rinvio al 24 ottobre 2011 delle assunzioni  di  36
neoreferendari, gia' previste per l'intero anno con  oneri  calcolati
per 40 unita', ed in secondo luogo in un maggior numero di cessazioni
dal servizio, rispetto alle previsioni iniziali. Da  tener  presente,
infine, che su detti capitoli operano, a  decorrere  dal  1°  gennaio
2011, le riduzioni  disposte  dal  comma  2,  dell'art.  5  del  d.l.
78/2010. 
   Sui capitoli per la formazione  del  personale  gravano  anche  le
spese per i viaggi del personale docente  e  discente  e  poiche'  le
richieste di rimborso, per corsi  frequentati  nell'ultimo  trimestre
dell'anno, vengono avanzate a ridosso della  chiusura  dell'esercizio
finanziario, le corrispondenti liquidazioni sono  imputate  al  conto
residui 2011. 
   Per i capitoli relativi alla DGSIA, va osservato che  gli  importi
stanziati sui vari capitoli, sia di  parte  corrente,  sia  in  conto
capitale sono stati interamente impegnati. 
   Nel corso dell'anno, la Direzione generale dei sistemi informativi
automatizzati (ex URSIA), e' stata oggetto di un importante  processo
innovativo   derivante   dall'applicazione   del    Regolamento    di
organizzazione, di cui alla  Deliberazione  n.  1/DEL/2010.  Essa  ha
continuato, tuttavia, senza alcuna interruzione ad erogare  corsi  di
formazione  sui  sistemi  gestionali,  conoscitivi  e  documentali  a
supporto delle attivita' degli uffici  di  controllo  che  utilizzano
l'applicativo "ConosCO". Si da, di  seguito,  descrizione  di  alcune
delle attivita' piu' rilevanti. 
 
      •   Nell'ambito   della   "reingegnerizzazione   del    sistema
SIRGS/Cdc", sono state avviate  fasi  progettuali  che  investono  le
tematiche della Finanza statale, del Bilancio, delle Entrate e  delle
Spese.  Sempre  in   tema   di   controllo,   sono   state   eseguite
implementazioni di nuove funzioni per sistemi gia' esistenti, come il
SIQUel, il SIRTEL e SICOFIP. 
      • L'avvio delle attivita' dei SAUR, ha comportato l'adeguamento
dei sistemi  informativi  a  supporto  dell'amministrazione  (SIAP  -
Protocollo - SICOGE) ed ha richiesto anche una  nuova  organizzazione
dei referenti informatici nelle sedi regionali. 
      • Per quanto  riguarda  la  gestione  documentale,  sono  stati
utilizzati  prodotti  commerciali  in  alternativa  ad  "applicazioni
custom" che hanno permesso,  in  generale,  di  ridurre  i  costi  ed
aumentare l'efficienza complessiva dei processi. 
      • Sono stati definiti accordi per la stipula di  una  specifica
Convenzione con il Ministero dell'Interno, con l'ISTAT e  con  l'AVCP
per disciplinare l'accesso alle relative banche-dati con l'intento di
migliorare l'attendibilita' e la tempestivita'  di  acquisizione  dei
dati piu' siginificativi. 
 
U.P.B. 2 - Servizio affari generali 
 
   A questo  centro  di  responsabilita'  sono  affidate  le  risorse
finanziarie necessarie  al  funzionamento  degli  uffici  della  sede
centrale e delle sedi regionali,  in  relazione  all'acquisizione  di
beni e servizi. 
   Gli Uffici di questa Direzione generale  hanno  impegnato  risorse
per circa il 94% degli stanziamenti disposti sui vari  capitoli,  con
una percentuale di somme pagate che sfiorano il 49%. Le economie di €
2.897.868 rappresentano, quindi, il  6%  del  totale  assegnato  alla
U.P.B. 
   Le economie maggiori si rilevano in  corrispondenza  dei  capitoli
destinati alle spese di funzionamento, di manutenzione e  adattamento
locali degli uffici centrali e di quelli regionali. 
   La riduzione dei termini di conservazione  dei  residui  (disposta
dalla legge n. 111/2011)  ha  favorito  comportamenti  piu'  prudenti
nelle  operazioni  di  assunzione  degli  impegni   di   fine   anno,
atteggiamento che si riscontra da parte degli Uffici  liquidatori  in
generale ed in particolare della DG Affari generali. 
   Le  risorse  disponibili  hanno  consentito  il  necessario   buon
andamento delle attivita' degli uffici ubicati  nella  capitale.  Per
quanto riguarda le  somme  rimaste  da  pagare,  si  precisa  che  le
fatturazioni di molti approvvigionamenti di beni sono pervenute  dopo
i termini di chiusura  dell'esercizio,  di  conseguenza  il  relativo
pagamento verra' effettuato in c/residui 2011. 
   Per quanto riguarda gli interventi di manutenzione, riparazione ed
adattamento  locali  e  relativi  impianti,  le  risorse  sono  state
impiegate per la realizzazione di riparazioni urgenti degli  impianti
e riqualificazione di vari locali  L'importo  piuttosto  elevato  che
compare come rimasto da pagare si riferisce a lavori che,  in  parte,
si sono realizzati nel corso del 2011 e in  parte  proseguiranno  nel
2012. I lavori si rendono necessari, tra l'altro, per  consentire  il
trasferimento dei dipendenti  dalla  sede  di  Via  Talli  alle  sedi
centrali, previa rivisitazione dell'assetto logistico  degli  uffici,
attualmente, siti nelle due sedi di Via Baiamonti. 
   In merito alle spese per interventi e convenzioni  in  materia  di
sicurezza, si precisa che  le  risorse  disponibili  non  sono  state
completamente utilizzate a causa di una minor  richiesta  proveniente
dai Responsabili delle sedi regionali, le cui  attivita'  hanno  gia'
portato a soluzione situazioni di notevole criticita' e rispetto alle
quali,  nell'anno  precedente,  si   erano   resi   necessari   anche
finanziamenti straordinari. Per quanto riguarda le somme  rimaste  da
pagare, queste si riferiscono ad impegni complessivamente assunti per
vari interventi di risanamento  della  sede  centrale  e  delle  sedi
regionali, alcuni dei quali ancora  in  fase  di  realizzazione.  Tra
questi gli interventi finalizzati al raggiungimento di  una  maggiore
sicurezza negli ambienti di  lavoro,  anche  mediante  opere  per  la
prevenzione  di  incendi  e   per   l'abbattimento   delle   barriere
architettoniche. Per la realizzazione  dei  suddetti  obiettivi,  tra
l'altro, e' stata stipulata una Convenzione Consip per  la  fornitura
di servizi relativi alla "Gestione integrata della salute e sicurezza
nei luoghi di lavoro". 
   I fondi stanziati  sui  capitoli  di  funzionamento  degli  Uffici
regionali, sono stati gestiti per i pagamenti delle  varie  utenze  e
per le obbligazioni contrattuali derivanti dalla  manutenzione  delle
apparecchiature e dal servizio di pulizia, come di consueto 
   Nel completare la presente relazione occorre aggiungere che  nella
U.P.B. 2 e' iscritto il capitolo 550 (Spese per i  servizi  sociali),
dedicato ad interventi per il benessere del personale,  in  cui  sono
state allocate prima, ed impegnate poi, risorse per € 2.000.000. Tale
somma sara' impiegata per la copertura di una polizza sanitaria, gia'
in vigore  per  il  personale  della  Presidenza  del  Consiglio,  da
estendere al  personale  amministrativo  della  Corte  attraverso  la
stipula di un'apposita convenzione, per la definizione  della  quale,
nel corso del 2011, e' iniziato  l'iter  procedurale,  con  l'ausilio
degli apparati CONSIP, come richiesto dalle disposizioni vigenti. 
   In merito ai capitoli iscritti in c/capitale, si registrano  spese
impegnate  per  la  totalita'  degli  stanziamenti   (con   contenute
economie) per l'acquisto di mobili, arredi, apparecchiature  varie  e
dotazioni librarie. 
   Per quanto riguarda le opere di  ristrutturazione  e  manutenzione
straordinaria degli edifici, si rileva che l'intero stanziamento di €
8.000.000 e' stato impegnato.  Come  gia'  fatto  presente  in  altre
circostanze, il relativo programma attuativo, per la sede centrale  e
per alcune sedi regionali, essendo molto  complesso  ed  impegnativo,
sara' realizzato con interventi pluriennali. Nel corso dell'esercizio
sono proseguiti i lavori di riqualificazione e di adeguamento di vari
piani dell'edificio  di  Via  Baiamonti,  che  hanno  riguardato  gli
impianti antincendio  ed  elettrico,  la  riqualificazione  di  parte
dell'edificio Montezemolo e l'impianto fotovoltaico per la produzione
di  energia  elettrica.  Per  le  sedi  regionali   si   segnala   la
sostituzione del  vecchio  impianto  di  climatizzazione  di  Palazzo
Camerlenghi e la messa in sicurezza e la riqualificazione di  Palazzo
Mandelli a Venezia. 
   Per le sedi regionali va posto in evidenza,  da  ultimo,  che  un'
intensa attivita', svolta in sinergia tra le  strutture  centrali,  i
SAUR e vari Provveditorati alle OO.PP., hanno permesso di raggiungere
ottimi risultati sul fronte degli interventi pianificati per le  sedi
di Torino,  Milano,  Venezia,  Firenze,  Bologna,  Ancona,  L'Aquila,
Napoli e Campobasso. 
 
U.P.B. 3 - Servizio risorse umane e formazione 
 
   Alla U.P.B. 3 sono assegnate le risorse finanziarie  destinate  al
trattamento economico fondamentale, accessorio nonche' al  versamento
degli  oneri  contributivi  a  carico  dell'Amministrazione  per   il
personale  amministrativo.  I  Servizi  appartenenti  alla  Direzione
generale per la gestione delle  risorse  umane  e  della  formazione,
responsabili della gestione  delle  spese  di  questa  U.P.B.,  hanno
impegnato poco piu' del 97% delle somme disponibili e pagato oltre il
75%  dell'importo  totale  impegnato.  In  questo  caso  le  economie
rappresentano  uno  scarso   3%   dello   stanziamento   complessivo,
attestandosi ad € 3.476.592. 
   Per i capitoli relativi agli stipendi del personale amministrativo
gli impegni si riferiscono al ripianamento dovuto  dalla  Corte  alla
Banca d'Italia, nonche' ai rimborsi,  alle  Amministrazioni  centrali
dello Stato, che ne abbiano fatto richiesta nel corso del  2011,  per
emolumenti corrisposti al personale comandato presso la Corte. 
   Le somme  rimaste  da  pagare  si  riferiscono  a  versamenti  per
ritenute  IRPEF  e   corrispondenti   addizionali,   per   contributi
previdenziali relativi all'ultima mensilita' di dicembre  comprensiva
della XIII, nonche', per rimborsi a favore delle Amministrazioni  del
comparto Stato le cui richieste sono pervenute  successivamente  alla
chiusura dell'esercizio. 
   Per i capitoli destinati agli emolumenti accessori, si precisa che
nel corso del 2011,  sono  stati  liquidati  i  compensi  per  lavoro
straordinario  del  periodo   gennaio/ottobre;   le   indennita'   ai
centralinisti non vedenti da gennaio  a  settembre  e,  pertanto,  le
somme impegnate si riferiscono alle liquidazioni dei restanti periodi
dell'anno, stante il rispetto dell'obbligo dei  termini  di  chiusura
dell'esercizio finanziario, fissato  dal  Ministero  dell'Economia  e
delle Finanze al 7 dicembre dell'anno di riferimento. 
   Per quel che riguarda la liquidazione dei compensi derivanti dalla
distribuzione del Fondo unico di amministrazione si precisa  che  per
l'anno 2011, l'accordo tra Amministrazione e OO.SS. e' stato  siglato
in data 12 ottobre ed attuato con circolare del  Segretario  generale
del 15 novembre 2011. Gli importi dei predetti compensi, quindi, sono
stati impegnati e verranno corrisposti con imputazione  al  c/residui
dello stesso anno. 
   E' d'interesse segnalare che, in corso d'anno, lo stesso  Servizio
ha   provveduto   alla   realizzazione   di   una   nuova   procedura
informatizzata  per  il  recupero  degli  emolumenti  non  dovuti  al
personale in servizio. Tutte le informazioni, su eventuali  recuperi,
vengono inserite al sistema SPT utilizzato per la liquidazione  delle
competenze fisse al personale. In tal modo le registrazioni, presenti
nel  cedolino  di  stipendio  dell'interessato,  assolvono  anche  al
compito della notificazione, con risparmi di  tempo,  carta  e  spese
postali. 
   Sono   state   concluse,   inoltre,   con   esito   positivo,   le
contrattazioni per la fornitura dei buoni-pasto al personale e per  i
servizi  da  utilizzare  per  le  trasferte   di   lavoro,   mediante
"Accordi-Quadro" gia' definiti da CONSIP. 
   Per  quanto  riguarda,  infine,  la   formazione   del   personale
amministrativo, va rilevato che lo stanziamento assegnato al cap. 491
e' stato pressoche' interamente impegnato, ma i pagamenti  risultano,
a fine anno, molto contenuti. L'attivita' di formazione del personale
amministrativo si svolge con modalita' analoghe a quelle  programmate
per il personale di magistratura da parte del Consiglio di presidenza
e del Seminario di formazione permanente di cui si e' gia' riferito. 
   Infine, in merito al capitolo destinato alle spese  per  liti,  si
precisa che lo  stanziamento  iniziale,  determinato  considerando  i
numerosi contenziosi pendenti in sede giudiziale (ricorsi  collettivi
proposti per  varie  motivazioni  da  141  dipendenti  e  29  ricorsi
individuali), e' stato utilizzato solo in parte. Infatti, gli importi
liquidati ed  impegnati,  che  rappresentano  circa  la  meta'  delle
assegnazioni del capitolo, si  riferiscono  ai  contenziosi  conclusi
nell'arco dell'anno e per  i  quali  l'amministrazione  e'  risultata
soccombente. 
 
Parte III - Gestione dei residui 
 
   Per quanto riguarda la gestione dei residui attivi, si precisa che
sono state riscosse, sia le risorse relative  alla  quarta  rata  del
finanziamento dovuta dal MEF, sia le rimanenze  riferite  alle  altre
entrate eventuali e diverse. 
   In relazione alla gestione dei residui passivi, si rileva nel 2011
una utilizzazione degli stessi che si attesta intorno  al  49%  delle
risorse   impegnate.   All'inizio   dell'anno,   infatti,   l'importo
complessivo dei predetti residui risultava essere di  €  106.605.914;
considerate  le  somme  pagate  nel  corso  dell'anno,  pari   ad   €
51.982.876, le riduzioni derivanti dai minori impegni per € 1.527.753
e dai residui perenti per € 33.696.501, le somme  rimaste  da  pagare
per €  19.398.784,  rappresentano  poco  piu'  del  18%  dei  residui
accertati. 
   A proposito del consistente importo rappresentato dai residui,  va
ribadito che alla data del 31 dicembre 2011 molti decreti  d'impegno,
assunti per l'acquisto di beni e servizi, sono  stati  dichiarati  in
perenzione ai sensi della legge n. 111/2011, che  ha  ridotto  a  due
anni il termine per  la  conservazione  dei  residui  passivi  (parte
corrente e conto capitale). 
   Nell'analizzare le risultanze delle singole Unita' previsionali di
base si espongono le osservazioni che seguono: 
   U.P.B. 1 - i  pagamenti  raggiungono  il  64%  circa  dell'importo
accertato.  Le  somme  rimaste  da  pagare,  nella  generalita'   dei
capitoli, sono di entita' minima ad eccezione di quelle  indicate  in
corrispondenza  dei  capitoli  relativi   allo   sviluppo   ed   alla
manutenzione  dei  sistemi  informativi  per  i  quali   valgono   le
considerazioni gia' espresse nella parte  relativa  alla  competenza.
Anche per i capitoli destinati alla  formazione  si  osserva  che  la
percentuale d'impiego dei residui risulta abbastanza limitata per  le
motivazioni gia' illustrate in precedenza. 
   U.P.B. 2 - i pagamenti, sia per i capitoli destinati  agli  Uffici
della sede centrale che per quelli regionali,  superano  di  poco  il
27%. I residui da liquidare sono generalmente di entita' contenuta ad
eccezione di quelli imputabili al capitolo  in  c/capitale  destinato
alla manutenzione straordinaria degli  immobili,  i  cui  fondi  sono
stati utilizzati in minima parte poiche' i lavori di riqualificazione
degli ambienti delle sedi della Corte, sia  centrali  che  regionali,
richiedono tempi lunghi di realizzazione  con  scadenze  contrattuali
pluriennali. In questa UPB si rilevano le maggiori somme relative  ad
impegni perenti, in quanto i capitoli  interessati,  compresi  quelli
informatici, con l'abbreviazione di un anno, non possono essere  piu'
utilizzabili  dai  responsabili  dei  centri  di   spesa   come   era
prevedibile all'atto  dell'assunzione  dell'impegno  di  riferimento.
Pertanto, per i pagamenti da effettuare nel corso del 2012 si  dovra'
ricorrere all'istituto della  reiscrizione  di  residui  perenti,  da
attuare mediante la procedura di cui al d.P. n.  44  del  9  novembre
2011, anticipata all'esercizio 2012, ma puntualmente disciplinata nel
nuovo Regolamento di autonomia finanziaria. 
   Per i capitoli relativi al pagamento dei fitti, in particolare per
quelli destinati alle sedi regionali, va precisato che gli impegni si
riferiscono, in prevalenza, al pagamento  degli  oneri  accessori  di
anni pregressi per i quali non  sono  ancora  pervenute  le  relative
richieste. 
   U.P.B. 3 - si rileva una percentuale d'impiego dei residui che  si
attesta a circa il 61%. Per i capitoli 251  e  257,  "il  rimasto  da
pagare" si riferisce a richieste di rimborso per emolumenti  di  anni
precedenti del personale comandato presso la Corte  (appartenente  al
comparto  Stato  e  ad  altri  comparti).  Inoltre,  debbono   essere
effettuate le liquidazioni relative  ai  trattamenti  residuali  (per
competenze fisse ed accessorie) per il personale collocato  a  riposo
nei due anni precedenti. 
   Per il Fondo unico di amministrazione, va ricordato che, nel corso
del  2011,  sono  stati  liquidati  i  compensi  relativi   al   2010
corrispondenti   alle   indennita'   di   disagio,   alle   posizioni
organizzative,  ai  premi  per   la   produttivita'   collettiva   ed
individuale ed ai progetti finalizzati 2009. Anche  il  predetto  FUA
mostra dei residui perenti  determinati  dalla  non  inclusione  (per
effetto delle  sopravvenute  disposizioni  normative)  del  personale
cessato  tra  quello  destinatario  delle   progressioni   economiche
all'interno del sistema  di  classificazione  del  nuovo  ordinamento
professionale (CCNL 2006/2009). 
   Per quanto  riguarda  i  residui,  imputabili  al  capitolo  della
formazione del personale amministrativo, l'importo  da  pagare  sara'
utilizzato per gli impegni assunti nel 2010 per i corsi destinati  al
personale di Area I e II (fino alla fascia ex B2), per lo svolgimento
dei corsi con riferimento al progetto triennale  curato  dal  FORMEZ,
destinato al personale di Area III e II (dalla fascia ex B3)  di  cui
all'apposito decreto di impegno del  2009.  Tali  corsi  hanno  avuto
inizio nei primi mesi del 2010 e la Corte ha provveduto a  rimborsare
al FORMEZ i costi da questo  sostenuti,  oggetto  di  rendicontazione
semestrale, come concordato nella relativa convenzione. Alla chiusura
dell'esercizio,  risultava  erogato  soltanto  l'ammontare   del   1°
semestre 2010. Si fa presente che la  procedura  di  controllo  sulla
documentazione esibita  e'  risultata  particolarmente  articolata  e
complessa. Infine, preme sottolineare  che  l'impegno,  a  suo  tempo
assunto  a  favore  del  FORMEZ,  e'  stato  ridotto,  con   apposito
provvedimento, di  €  1.526.993  e  la  parte  residuale  risulta  in
perenzione alla data del 31 dicembre 2011. 
 
4 - Considerazioni finali 
 
   E' preliminarmente da  rilevare  come  l'ammontare  delle  risorse
finanziarie a disposizione dell'Istituto, in notevole  aumento  negli
anni 2007 e 2008, subisca una lieve flessione nel 2009, per tornare a
crescere nei due anni successivi. A quest'ultimo risultato  concorre,
pero', in maniera determinante l'avanzo di amministrazione conseguito
nell'arco del quinquennio, come evidenziato nella tabella 3. 
   Le entrate accertate  effettive  nel  2011  si  attestano  su  337
milioni (esclusi i 6,8 mln di euro accertati in  piu'  in  entrata  e
usciti per la sistemazione di partite contabili della Tesoreria), una
cifra superiore a quella dei precedenti esercizi per  quanto  innanzi
sottolineato.  Le  spese  impegnate  raggiungono  poco  piu'  di  294
milioni, in diminuzione rispetto al 2010, e si  riscontra  anche  una
progressiva   diminuzione   nell'ammontare   dei   residui    passivi
nell'ultimo triennio (da 113 mln del 2009,  106,6  mln  nel  2010  ai
100,9 mln del 2011). 
   Si conferma, ancora, nel 2011 la tendenza, gia' manifestatasi  con
evidenza negli ultimi due esercizi, di una potenziale eccedenza delle
risorse accertate  (tra  queste  considerando  anche  gli  avanzi  di
amministrazione pregressi) rispetto a quelle impegnate. 
   Siffatto andamento - che con interventi correttivi si  e'  cercato
di modificare  nel  bilancio  di  previsione  del  2012  -  non  pare
assumere, in ogni caso, aspetti patologici, in  quanto  e'  in  larga
parte da ricondurre a due diversi profili, l'uno di origine  interna,
connesso  all'autonomia  riconosciuta  alla  Corte  dall'ordinamento,
l'altro esterno, riferibile  alle  politiche  di  contenimento  della
spesa pubblica. Profili, peraltro, tra loro strettamente connessi. 
   Quanto  al  primo  profilo  e'  da  considerare  come  l'autonomia
finanziaria  dell'Istituto,  in  base  alla  quale  le  risorse   che
provengono dal bilancio dello Stato sono dalla  Corte  distribuite  e
modulate nel proprio documento di previsione per  corrispondere  alle
finalita' istituzionali secondo gli indirizzi da essa determinati, ha
come corollario la conservazione nel bilancio  medesimo  delle  spese
non impegnate che vengono mantenute per le esigenze finanziarie degli
esercizi successivi. 
   Il secondo fattore e' costituito dal succedersi, negli  anni  piu'
recenti, di disposizioni normative  che  pongono  limiti,  diretti  o
indiretti, alla spesa delle pubbliche amministrazioni in  molti  suoi
settori di intervento: dai  consumi  intermedi,  al  personale,  agli
interventi sul patrimonio immobiliare. La Corte dei conti  ha  sempre
responsabilmente operato nel quadro delle disposizioni legislative di
contenimento della spesa, ispirando i propri  documenti  previsionali
di bilancio alle disposizioni di legge anche ad essa applicabili,  ma
nel contempo facendo salvi i propri ambiti di autonomia, in  modo  da
garantire   l'ottimale    svolgimento    delle    proprie    funzioni
istituzionali. 
   Inoltre, un terzo importante  elemento  e'  da  individuare  nelle
conseguenze derivanti dall'applicazione dell'art.  10  -  comma  8  -
della l. n. 111/2011, che ha ridotto i termini di  conservazione  dei
residui passivi per i capitoli destinati all'acquisizione di  beni  e
servizi. Pertanto,  alla  data  del  31  dicembre  2011,  sono  stati
dichiarati  in  perenzione  gli  impegni   assunti   e   non   ancora
completamente utilizzati, sui capitoli di riferimento, relativi  agli
anni 2008 e 2009. 
   Al congiungersi dei profili cui s'e' fatto cenno  e',  dunque,  da
ricondurre il fenomeno in parola e il determinarsi di  un  avanzo  di
amministrazione via, via crescente. 
   Quanto ai saldi esposti nel Quadro Riassuntivo della  Parte  II  -
Spese  -  dello  schema  allegato,  suddivisi   per   classificazione
economica,  i  valori  degli  impegni  relativi  alle  spese  per  il
personale (comprendenti emolumenti fissi ed accessori), assommano  ad
€  231.226.489  euro;   mentre   quelli   di   parte   corrente   per
l'acquisizione di beni e servizi (comprendenti spese sia rimodulabili
che non rimodulabili) si  attestano  a  38.778.034  euro;  quelli  in
c/capitale risultano pari a 21.249.725 euro,  mentre  2.856.695  euro
sono relativi ad  interventi  ed  oneri  comuni.  Le  economie  della
gestione finanziaria 2011, come gia' sottolineato, sono  quantificate
in 46.386.420 euro e vanno ad alimentare l'avanzo di amministrazione. 
   Ancorche'  debbano,  sicuramente,  essere  intraprese   iniziative
strategiche per ricondurre l'avanzo di amministrazione a valori  piu'
contenuti,  e'  indubbio  che  esso  presenta,   sotto   il   profilo
finanziario,   aspetti   di   "positivita'",   quale   strumento   di
compensazione   della   prevedibile   ulteriore    riduzione    dello
stanziamento iniziale sul fondo di funzionamento  assegnato  dal  MEF
per gli anni futuri, tenuto conto dell'andamento degli ultimi  cinque
anni, rappresentato come segue 
    

|=============|=============|=============|=============|===========|
|  Anno 2007  |  Anno 2008  |  Anno 2009  |  Anno 2010  | Anno 2011 |
|=============|=============|=============|=============|===========|
| 303.310.916 | 308.609.050 | 301.876.071 | 300.986.491 |289.562.831|
|=============|=============|=============|=============|===========|

    
   Inoltre, e' da tener presente che detto avanzo consente alla Corte
di disporre di una riserva finanziaria che potra'  essere  utilizzata
per specifici programmi di ammodernamento dell'Istituto,  finalizzati
sia ad adeguare progressivamente tutte le sedi regionali della  Corte
alla vigente normativa in  materia  di  sicurezza  che  a  proseguire
nell'opera di risanamento degli edifici della sede centrale. 
   Una novita' e',  invece,  rappresentata  dalle  spese  per  visite
fiscali che la Corte ha  sostenuto  nel  corso  dell'anno,  essendosi
risolta l'annosa questione della onerosita'  delle  stesse  a  carico
dell' amministrazione richiedente la visita  e  non  al  SSN  che  la
effettua. Sulla materia e' intervenuta la sentenza n. 207/2010  della
Corte Costituzionale nonche'  la  deliberazione  delle  SS.RR.  della
Corte n. 62/CONTR/2010 del 14 dicembre 2010. 
   Da ultimo, si segnala l'insorgere di una  nuova  problematica  che
potrebbe costituire fonte di spesa per l'Istituto. L'UNEP di Roma  ha
prospettato l'ipotesi di porre a carico del bilancio della Corte  dei
conti,  le  spese  per  notifiche  di  sentenze   rese   in   materia
pensionistica, secondo l'indirizzo assunto dal Presidente della Corte
d'Appello di Roma (con riferimento agli articoli 28 - 158 e  167  del
D.P.R. n. 115/2002). Sulla materia  sono  in  corso  approfondimenti,
all'esito dei quali sara' eventualmente  possibile  quantificare  gli
oneri a carico dell'Istituto per gli anni precedenti e fino al  2011.
Per cio' che riguarda l'esercizio 2012, le  Segreterie  degli  Uffici
giudiziari della Corte, stanno gia' ricevendo dall'UNEP di  Roma,  le
richieste di rimborso per spese di atti notificati nei primi tre mesi
dell'anno. 
 
PATRIMONIO 
 
   In merito all'inventariazione dei  beni  patrimoniali  e  piu'  in
generale   all'   attivita'   di   verifica   della   consistenza   e
movimentazione dei beni, si evidenzia che  il  programma  informatico
attualmente in uso, presenta notevoli limitazioni, quali ad  esempio,
la  gestione  del  materiale  di  facile  consumo   ed   il   mancato
collegamento al  sistema  integrato  SICOGE  utilizzato  sia  per  la
contabilita'     finanziaria     che     per     la      contabilita'
economica-patrimoniale (quest'ultima in fase sperimentale  a  partire
dal 1° luglio 2010). 
   La Nota illustrativa che accompagna gli allegati contenenti i dati
relativi alla gestione dei beni  patrimoniali,  pone  in  rilievo  la
movimentazione degli stessi avvenuta durante l'esercizio, comprensiva
di quelli dichiarati in "fuori uso" e di quelli iscritti nel registro
dei beni durevoli. 
   La  gestione  patrimoniale  dell'anno  2011,  presenta  un   lieve
incremento del valore dei beni acquisiti, di € 102.737,  verificatosi
per  le  motivazioni  riportate  in   sintesi   nella   stessa   Nota
illustrativa per un valore totale di € 1.893.993 (il predetto importo
risulta dalla differenza tra le poste attive pari ad  €  1.908.662  e
quelle passive di € 14.669). Pertanto, l'asse  patrimoniale  presente
in  inventario,  costituito  esclusivamente  dai  beni  di  I  e   II
categoria, si attesta ad  €  12.241.570  in  lieve  aumento  rispetto
all'anno precedente (€12.138.833). 
   Da ultimo, gli ammortamenti eseguiti hanno prodotto lo spostamento
di 2.817 beni dall'inventario al registro dei beni durevoli,  con  un
abbattimento del valore degli stessi pari ad € 1.791.255. 
 
Riepilogo gestione competenza 2011 
 
   A completamento di quanto illustrato nella presente relazione,  in
sintesi, la gestione finanziaria di competenza dell'esercizio 2011 si
e' conclusa con i risultati  sotto  riportati  fra  i  quali  non  e'
conteggiata la  somma  di  €  6.825.433,  in  quanto  transitata  nel
c/tesoreria della Corte esclusivamente per consentire il ripianamento
contabile della Tesoreria provinciale Succursale di Roma. 
    

1) Fondo per il funzionamento della C.d.c.     € 289.562.831.=
2) Altre entrate                               €   4.693.549.=
3) Avanzo di amministrazione dell'anno 2010    €  42.912.192.=
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4) Spese impegnate                             € 294.110.943.=
5) Somme pagate                                € 212.556.489.=
6) Somme rimaste da pagare                     €  81.554.454.=
7) Somme rimaste da riscuotere                 €   2.483.369.=
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8) Economie                                    €  46.386.420.=
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   Le economie di cui al  punto  8),  sommate  alle  riduzioni  degli
impegni di anni precedenti per € 1.527.753, ai residui  perenti  pari
ad € 33.696.501 ed a cui vanno sottratti i minori accertamenti  delle
entrate  per  €  3.025.153,  i  minori  accertamenti  di  -  3   euro
riscontrati nella parte  dei  residui  attivi  e  gli  arrotondamenti
operati  sui  decimali  per  -  6  euro,  determinano   l'avanzo   di
amministrazione  che  risulta  definitivamente  quantificato   in   €
78.585.512. 
   Si dichiara, altresi', che la gestione della spesa si e' mantenuta
nei limiti delle disponibilita' finanziarie e che nessuna gestione di
fondi e' avvenuta al di fuori del bilancio. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico