Art. 2 
 
 
                         Impegni delle parti 
 
  Le Regioni e le  Province  autonome  di  Trento  e  di  Bolzano  si
impegnano a perseguire gli  obiettivi  indicati  all'art.  1,  ed  in
particolare a: 
    a) diffondere su tutto il territorio  regionale,  il  modello  di
scuola digitale attraverso l'attivazione delle iniziative  del  PNSD,
attraverso appositi finanziamenti; 
    b) sostenere il  PNSD  attraverso  la  messa  a  disposizione  di
risorse per l'investimento in tecnologie e software per la  didattica
o investimenti sulla formazione dei docenti, a seconda delle esigenze
peculiari delle singole Regioni e di eventuali vincoli finanziari che
emergeranno dalle  specifiche  analisi  di  contesto  e  che  saranno
definiti negli accordi di cui al successivo art. 3; 
    c) fare propri i principi, i criteri e i  parametri  tecnici  che
caratterizzano le azioni del PNSD; 
    d) concordare con il Ministero dell'istruzione,  dell'universita'
e della ricerca la destinazione d'uso dei fondi. 
  Il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della  ricerca  si
impegna a: 
    a) sostenere le Regioni nel perseguimento degli obiettivi di  cui
all'art. 1,  ivi  compreso  l'implementazione  del  PNSD,  attraverso
l'acquisto di tecnologie e software didattici  o  la  formazione  dei
docenti e  dei  dirigenti  scolastici,  con  appositi  finanziamenti,
ripartiti tra le Regioni sulla  base  della  popolazione  scolastica,
nell'arco del triennio di riferimento, per una quota di  20  milioni,
come da tabella allegata, e per una ulteriore  quota  premiale  di  4
milioni di euro, da ripartirsi in modo commisurato  alla  popolazione
scolastica, qualora le  Regioni,  ognuna  per  le  parti  di  propria
competenza, cofinanzino il Piano  suddetto  con  almeno  il  40%  dei
finanziamenti ministeriali, ivi previsti, nell'ambito  delle  risorse
disponibili a legislazione vigente; 
    b) fornire la documentazione relativa ai principi  e  ai  criteri
che sorreggono le azioni del PNSD, alla  individuazione  di  standard
qualitativi delle tecnologie e dei software  e  alle  caratteristiche
dei contenuti digitali; 
    c) progettare l'impianto formativo, attraverso un piano nazionale
di riferimento  per  la  formazione  dei  docenti,  e  assicurare  la
formazione dei formatori, anche con soluzioni di blended  learning  e
di coaching, avvalendosi delle strutture centrali e periferiche degli
USR e  dell'ANSAS,  nell'ambito  delle  risorse  disponibili  per  la
formazione; 
    d)  dare  supporto  per   l'organizzazione   di   iniziative   di
collaborazione internazionale alle scuole della regione; 
    e) raccordare l'iniziativa  di  innovazione  tecnologica  con  la
riforma della scuola secondaria  di  secondo  grado,  in  particolare
tenendo  conto  delle  nuove  indicazioni  nazionali  e  degli   assi
culturali individuati dall'Unione Europea; 
    f) mettere a disposizione delle  scuole  le  soluzioni  di  cloud
computing e i repository di contenuti digitali che saranno realizzati
all'interno dell'Agenda digitale italiana.