Allegato Al Presidente della Repubblica Nel comune di Grazzanise (Caserta) sono state riscontrate forme di ingerenza da parte della criminalita' organizzata che hanno compromesso la libera determinazione e l'imparzialita' degli organi eletti nelle consultazioni amministrative del 28 e 29 marzo 2010 nonche' il buon andamento dell'amministrazione ed il funzionamento dei servizi. Indagini di polizia giudiziaria, svolte nell'ambito del procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, hanno visto coinvolto il capo gruppo della maggioranza consiliare eletto nella tornata elettorale del 2010, che aveva gia' ricoperto per due mandati consecutivi, dal 2000 al 2010, la carica di sindaco. In relazione a tale vicenda, il Tribunale del Riesame di Napoli con ordinanza del 28 maggio 2012, ha disposto nei confronti del citato amministratore la misura cautelare della custodia in carcere, con sospensione dell'ordinanza fino alla sua definitivita', per il delitto di favoreggiamento personale, aggravato dalla mafiosita', nei confronti di un latitante, esponente apicale dell'organizzazione camorristica operante sul territorio di Grazzanise. Sulla base di tali circostanze il Prefetto di Caserta ha disposto, con decreto del 9 luglio 2012, successivamente prorogato, l'accesso presso il comune, ai sensi dell'ari 1, comma 4, del decreto-legge 6 settembre 1982, n. 629, convertito dalla legge 12 ottobre 1982, n. 726, per gli accertamenti di rito. Durante tale periodo l'amministrazione e' stata caratterizzata da instabilita' politica per le dimissioni rassegnate, in tempi diversi, dalla maggioranza dei consiglieri tanto da determinare, per impossibilita' di funzionamento, Io scioglimento dell'organo consiliare con la conseguente nomina di un commissario straordinario per la provvisoria gestione dell'amministrazione. All'esito dell'accesso ispettivo il prefetto, su conforme parere del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, integrato con la partecipazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia, ha redatto l'allegata relazione in data 24 dicembre 2012, che costituisce parte integrante della presente proposta. Con la citata relazione il Prefetto di Caserta da' atto della sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti ed indiretti degli amministratori locali al tempo in carica con la criminalita' organizzata di tipo mafioso e su forme di condizionamento degli stessi, riscontrando pertanto i presupposti per l'applicazione della misura prevista dall'art. 143 del citato decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, pur tenuto conto che, a seguito di ricorso, la Corte di Cassazione con provvedimento dell'8 novembre 2012 ha annullato la suddetta ordinanza cautelare con rinvio al Tribunale di Napoli. I lavori svolti dalla commissione d'indagine hanno preso in esame, oltre all'intero andamento gestionale dell'amministrazione comunale, la cornice criminale ed il contesto ambientale ove si colloca l'ente locale, con particolare riguardo ai rapporti tra gli amministratori e le locali cosche ed hanno evidenziato come l'uso distorto della cosa pubblica si sia concretizzato, nel tempo, nel favorire soggetti o imprese collegati direttamente od indirettamente ad ambienti malavitosi, per l'esistenza di una fitta ed intricata rete di parentele, affinita', amicizie e frequentazioni, che lega alcuni amministratori ad esponenti delle locali consorterie criminali od a soggetti ad esse contigui. Il comune di Grazzanise e' ricompreso in un ambito territoriale notoriamente caratterizzato dalla radicata e pervasiva presenza della citata organizzazione criminale, tra quelle di maggior valenza criminale operanti nel territorio nazionale, con un raggio di azione che si estende anche ad altri comuni della provincia tra i quali quelli di Caval di Principe, Casapesenna, Castel Volturno e San Cipriano d'Aversa, i cui consigli sono stati recentemente interessati dal provvedimento di cui all'art. 143 del citato decreto legislativo 189 agosto 2000, n. 267. Lo stesso comune di Grazzanise era stato interessato dal provvedimento di scioglimento per condizionamenti da parte della criminalita' organizzata per ben due volte; nel 1992 e nel 1998. Le indagini ispettive hanno evidenziato una sostanziale continuita' nelle amministrazioni che si sono succedute alla guida dell'ente ed in particolare il ruolo svolto da colui che, eletto sindaco nelle consultazioni elettorali del 2000 e del 2005, ha guidato l'amministrazione fino al 2010 e successivamente e' stato eletto capogruppo della maggioranza consiliare mentre alla guida dell'ente e' succeduto il proprio figlio. La continuita' amministrativa e', altresi', attestata dalla circostanza che un rilevante numero degli anuninistratori eletti nel 2010. per alcuni dei quali peraltro sussistono gravami di natura penale, ha fatto parte, a diverso titolo, degli organi dell'ente sin dall'anno 2000. Il dato fattuale della continuita' e della sussistenza di comuni interessi tra rappresentanti della compagine eletta e componenti della locale organi77.3zione criminale e' avvalorato dalla circostanza che, nella tornata elettorale del 2010, tra i candidati e sostenitori della lista di colui che e' stato eletto sindaco figurano persone il cui nucleo familiare e' riconducibile alla locale criminalita' organizzata. Gli stessi contenuti della menzionata decisione del Tribunale del riesame di Napoli, concernente l'applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti del capo gruppo di maggioranza, indipendentemente da rilievi di natura penale tuttora al vaglio della magistratura, hanno fatto emergere palesemente, come si vedra piu' diffusamente in seguito, la sussistenza di cointeressenze tra il citato amministratore e la criminalita' organizzata che hanno avuto come effetto lo sviamento dell'attivita' amministrativa. La relazione redatta dalla commissione d'indagine, avvalendosi anche delle risultanze dell'attivita' svolta dall'autorita' giudiziaria, ha messo in rilievo un diffuso quadro di illegalita', in diversi settori dell'ente locale, funzionali al mantenimento di determinati assetti predeterminati con soggetti organici o contigui all'organizzazione camorristica egemone. E' pacifico che il mancato rispetto delle disposizioni dettate dall'ordinamento vigente, anche se non riferibile esclusivamente all'infiltrazione della criminalita' organizzata, pur riscontrata, e' pero' la condizione necessaria per favorire il condizionamento mafioso. E' infatti evidente che di fronte ad un sistema rigoroso e rispettoso delle norme, la penetrazione mafiosa non puo' che essere assicurata dal ricorso alla forza. Ben piu' agevole e' il sistema di penetrazione laddove ci si trova di fronte al disordine organizzativo, allo sviamento dell'attivita' di gestione, alla generalizzata illegittimita' delle procedure amministrative. Cosi' l'illegalita' fa da schermo all'infiltrazione delle cosche locali. Tali modalita' operative, che hanno avuto origine nel corso di precedenti consessi e sono proseguite, consolidandosi, negli anni successivi, risultano evidenti in una serie di procedure irregolari, concernenti le assegnazioni di lavori pubblici a societa' o soggetti controindicati, il ripetuto ricorso alle procedure di somma urgenza in assenza dei requisiti richiesti dalla vigente normativa, procedure di reclutamento del personale effettuate sulla base di criteri di selezione predisposti per l'assunzione di soggetti precedentemente individuati. Per quanto attiene al primo degli aspetti evidenziati, elementi emblematici sono emersi dall'analisi della procedura volta all'affidamento del servizio di pulizia degli uffici comunali, indetta con determinazione dirigenziale del mese di dicembre 2008, dalla quale risulta che alla gara erano state invitate a partecipare cinque ditte. Gli accertamenti effettuati hanno rivelato come gli inviti furono invero artificiosamente preordinati alla finalita' di aggiudicare l'appalto ad una societa' riconducibile a soggetti apicali della locale criminalita' organizzata, come poi effettivamente avvenuto. Le evidenziate anomalie ed irregolarita' si sono estese anche a gare d'appalto gestite dagli amministratori del comune di Grazzanise nell'interesse di altri enti locali. E' il caso della procedura per l'affidamento del servizio di pulizia degli uffici dell'Unione dei comuni Area Caserta sud ovest, di cui il comune di Grazzanise e' capofila, indetta nel corso del 2009; tale appalto e' stato aggiudicato, anche in questo caso, proprio alla stessa societa' sopracitata. Relativamente alla procedura, avviata nell'interesse della menzionata Unione di comuni, le indagini giudiziarie hanno posto in rilievo che l'ex sindaco, poi consigliere capogruppo di maggioranza, nel corso di un incontro riferiva all'effettivo gestore della suddetta societa' che il comune avrebbe dovuto indire una gara d'appalto per assegnare il servizio di' pulizia e che avrebbe avuto la necessita', per quella stessa sera, che tre ditte presentassero un'offerta. - Lo stesso amministratore, nell'occasione, suggeriva all'imprenditore l'importo da indicare per l'aggiudicazione della gara. Particolarmente sintomatica del forte condizionamento posto in essere dalla locale criminalita' organizzata nei confronti dell'amministrazione comunale e' la circostanza che la societa' alla quale sono stati affidati i suddetti servizi, il cui amministratore e' strettamente contiguo ad un elemento di spicco del locale clan camorristico, responsabile di reati per associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio ed estorsione, sia risultata aggiudicataria di ben 55 gare d'appalto per lavori pubblici effettuate dall'amministrazione che ha gestito l'ente negli anni 2005 - 2010. L'attualita' delle citate forme di compromissione e' altresi' emersa relativamente alla procedura d'appalto per la realizzazione dell'emissario di Grazzanise, effettuata mediante il criterio dell'offerta economicamente piu' vantaggiosa. La gara, indetta con determinazione del mese di maggio 2009, e' stata interrotta poco dopo l'avvio dei lavori da parte della commissione di gara, su proposta del sindaco pro tempore, che aveva mosso alcuni rilievi, non supportati da valutazioni tecniche, in merito al relativo progetto. Significativa, ai fini della complessiva valutazione della procedura, e' la circostanza che nei verbali con i quali e' stata formalmente disposta la revoca della gara d'appalto, votata con delibere di giunta e di consiglio all'unanimita' dei presenti, viene fatta esclusivamente menzione delle argomentazioni svolte dal citato amministratore, mentre non viene fatto alcun riferimento alla relazione di replica a tal proposito redatta dal progettista dell'opera. Le indagini hanno posto in evidenza il determinante ruolo svolto dall'allora primo cittadino nell'articolata ed illegittima procedura della gara d'appalto nuovamente indetta, conclusasi nel corso dell'amministrazione eletta nel 2010 ed aggiudicata, per un rilevante importo economico, ad una societa' riconducibile alla locale consorteria, proprio in conseguenza dell'interessamento del citato amministratore. Gli evidenziati profili di compromissione dell'attivita' amministrativa hanno contraddistinto anche la procedura per l'appalto del servizio di manutenzione del verde pubblico conferito, con determinazione del responsabile dell'area tecnica nel mese di maggio 2010, a seguito di affidamento diretto, ad una societa la cui legale rappresentante ha stretti rapporti parentali con esponenti apicali della locale organizzazione camomstica, a carico dei quali gravano numerosi e gravi pregiudizi penali tra i quali quelli di omicidio e associazione di tipo mafioso. L'insieme delle procedure d'appalto analizzate ha posto in evidenza come gli amministratori ed i vertici burocratici dell'ente locale non abbiano adottato, in quel contesto ambientale notoriamente caratterizzato da un'elevata presenza di esponenti della criminalita' organizzata, dovuti e idonei criteri per l'individuazione e l'affidamento dei servizi; tale circostanza ha permesso che soggetti e ditte vicini alla criminalita' organizzata di ottenere l'affidamento di lavori o servizi pubblici che hanno impegnato, per importi consistenti, le risorse finanziarie del comune. Significative forme di condizionamento e comunque di uno sviamento dell'attivita' amministrativa sono stati accertati anche nell'ambito dei lavori disposti, nel tempo e sulla base di una consolidata prassi, con ordinanze contingibili ed urgenti e con ordinanze di' somma urgenza, in assenza dei presupposti richiesti dalla legge e per l'esecuzione di lavori invero del tutto programmabili L'indagine ispettiva ha posto in rilievo l'esistenza all'interno dell'amministrazione comunale di una collaudata e illegittima metodologia volta all'affidamento di lavori o servizi a societa' o ditte che, nella quasi totalita', si sono rivelate prive di specifiche professionalita' tecnico - amministrative e, alcune di queste, contigue alla criminalita' organizzata. Dalle diverse ordinanze emesse dal vertice dell'ente emerge la sistematica elusione delle norme che disciplinano i rapporti tra organi di governo e apparato burocratico. Tali irregolarita' sono state riscontrate anche nell'ordinanza, emessa dal primo cittadino eletto nel 2010, a seguito di un sopralluogo effettuato dal corpo dei Vigili del Fuoco presso alcune scuole, nel corso del quale era emersa la mancanza dei prescritti impianti di allarme antincendio e quindi la necessita' e l'urgenza di provvedere alla realizzazione delle prescritte misure di sicurezza. L'organo ispettivo ha evidenziato che tra l'avvenuto sopralluogo e l'ordinanza sindacale di somma urgenza, emessa nel mese di dicembre 2010, sono trascorsi ben otto mesi; detto lasso di tempo conferma il ricorso del tutto illegittimo al citato strumento per modalita' e tempistica, con l'affidamento di opere a ditte scelte dall'amministrazione in violazione dei principi di trasparenza e di separazione dei poteri tra organi polittici e apparato burocratico. Anche per tale procedura si riscontrano i piu' volte richiamati profili di continuita' con le passate amministrazioni, atteso che alla stessa societa' era stato affidato, nel corso del 2009, il servizio di manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione. In merito all'affidamento si rileva come il sindaco al tempo in carica ed un assessore si fossero adope per revocare il servizio manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione alla ditta che in quel periodo ne curava la gestione, per affidarlo ad altra societa' di loro conoscenza, la stessa alla quale, come evidenziato, sono stati in seguito assegnati altri appalti. Ulteriori elementi asseverano lo sviamento dell'attivita' amministrativa dai principi di buon andamento e la sussistenza di cointeressenze tra amministratori locali e criminalita' organizzata, attesi i rapporti intercorsi tra l'ex sindaco ed alcuni titolari di imprese locali strettamente legati ad esponenti apicali della locale consorteria. Tali aspetti sono attestati dalla decisione dell'ex sindaco di partecipare al capitale di una societa' mista operante su tutto il territorio provinciale, riconducibile ai suddetti soggetti e destinataria di interdittiva antimafia, alla quale sono stati affidati numerosi appalti di servizi di rilevanza primaria per quelle collettivita', quali il servizio di refezione scolastica, quello del trasporto di alunni e quello di gestione del ciclo dei rifiuti. La stessa societa' si e' avvalsa, per l'esecuzione di alcuni dei suddetti servizi, dei mezzi di proprieta' di altra societa' a sua volta colpita da provvedimento interdittivo antimafia. Come emerso nel corso delle indagini giudiziarie l'acquisto delle quote da parte del comune di Grazzanise faceva seguito ad un precedente tacito accordo tra l'ex sindaco, poi capogruppo di maggioranza, ed i citati imprenditori finalizzato ad assumere personale, anche in esubero rispetto alle necessita' della suddetta societa', indicato dall'amministratore interessato con la chiara finalita' di ottenerne un ritorno elettorale, effettivamente conseguito. Concorre a delineare il quadro di un'amministrazione gestita sulla base di logiche clientelari l'esame del concorso bandito per la copertura dell'incarico di capo ufficio tecnico nel corso dell'anno 2009, settore di particolare delicatezza per la pianificazione e la gestione urbanistica e sul quale convergono e si concentrano, per la tipologia delle materie trattate, gli interessi delle organizzazioni malavitose. Gli accertamenti effettuati dall'organo ispettivo hanno posto in rilievo che i requisiti e le professionalita' richieste dall'amministrazione per la scelta del candidato erano stati individuati in modo tale che nessun altro potenziale concorrente sarebbe potuto risultare vincitore se non quel soggetto gia' individuato dal sindaco pro tempore prima che il concorso fosse bandito e che sara' l'effettivo destinatario dell'incarico. I lavori della commissione d'indagine hanno rivelato come il primo cittadino nel corso di una conversazione con l'interessato abbia riferito allo stesso che sara' lui il futuro capo dell'area tecnica, sollecitandolo a preparare la documentazione necessaria e rassicurandolo in merito ai componenti della commissione, sui quali lo stesso aveva esercitato la propria influenza, indicandogli altresi' i tempi previsti per il perfezionamento dell'assunzione. La stessa amministrazione eletta nel 2010, come in precedenza esposto, ha continuato ad avvalersi del citato tecnico, che pure ha avuto un ruolo attivo nelle illecite procedure di affidamento di lavori di cui si e' fatta menzione. Le indagini giudiziarie hanno, inoltre, posto in rilievo l'indiretta acquiescenza, da parte di alcuni atori, a retrivi comportamentali della criminalita' organizzata e in ogni caso atteggiamenti contrari al principio di legalita' al quale devono attenersi i titolari di cariche pubbliche. E' emerso in particolare come il citato capo gruppo di maggioranza, pur a conoscenza di accadimenti penalmente rilevanti nei confronti di un locale imprenditore, nulla abbia fatto per informare l'autorita' giudiziaria della condotta delittuosa di cui era venuto a conoscenza. Le vicende analiticamente esaminate e dettagliatamente riferite nella relazione del prefetto di Caserta hanno rivelato una serie di interferenze della criminalita' organizzata sugli amministratori al tempo in carica che hanno perseguito fini diversi da quelli istituzionali, con pregiudizio degli interessi della collettivita'. Sebbene il processo di legalizzazione dell'attivita' del comune sia gia' iniziato attraverso la gestione provvisoria dell'ente affidata al commissario straordinario, ai sensi dell'art. 141 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, per garantire il completo affrancamento dalle influenze della criminalita', si ritiene, comunque, necessaria la nomina della commissione straordinaria di cui all'art. 144 dello stesso decreto legislativo, tenuto anche conto dei persistenti segnali di attivita' della criminalita' organizzata, come comprovato dalla recente ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere di tipo camorristico emessa dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli, nei confronti di un referente della predominante organizzazione criminale per il territorio del comune di Grazzanise. L'azione della commissione straordinaria puo', inoltre, costituire un deterrente nei confronti della criminalita' organizzata che potrebbe nuovamente rivolgere l'attenzione all'ente, con illecite interferenze, in occasione del prossima campagna elettorale. Rilevato che, per le caratteristiche che lo configurano, il provvedimento dissolutorio previsto dall'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, puo' intervenire finanche quando sia stato gia' disposto provvedimento per altra causa, differenziandosene per finzioni ed effetti, si propone l'adozione della misura di rigore nei confronti del comune di Grazzanise (Caserta) con conseguente affidamento della gestione dell'ente ad una commissione straordinaria cui, in virtu' dei successivi articoli 144 e 145, sono attribuite specifiche competenze e metodologie di intervento finalizzate a garantire, nel tempo, la rispondenza dell'azione amministrativa alle esigenze della collettivita'. In relazione alla presenza ed all'estensione dell'influenza criminale, si rende necessario che la durata della gestione commissariale sia determinata in diciotto mesi. Roma, 5 marzo 2013 Il Ministro dell'interno: Cancellieri PREFETTURA Ufficio territoriale del Governo di Caserta Prot. 1887/OES Caserta 24/12/2012 AL SIG. MINISTRO DELL'INTERNO ROMA OGGETTO: Amministrazione comunale di Grazzanise - Relazione ai sensi art 143 comma 2 D. Leg. vo n.ro 267/2000 ai fini scioglimento organi elettivi - In esito alla delega di accesso di cui al D.M. in data 26 giugno 2012, n. 17102/128/21 (16) Uff. V- Affari territoriali - relativa al Comune di Grazzanise, si riportano le risultanze dell'attivita' di accesso ed ogni utile elemento informativo e di valutazione ai fini dello scioglimento della suddetta amministrazione comunale ai sensi dell'art.143 del TUEL. Gli organi elettivi del Comune di Grazzanise (abitanti 6.830) situato sotto l'aspetto geo-morfologico nel comprensorio territoriale agro caleno litorale domitio sono stati rinnovati a seguito delle consultazioni elettorali del 28 e 29 maggio 2010, con l'elezione a sindaco nella persona di "OMISSIS", figlio di "OMISSIS", gia' sindaco di Grazzanise dall'anno 2000 e rieletto nel 2005. Tale consiliatura che riporta anche la rielezione della maggioranza dei consiglieri comunali gia' componenti della precedente compagine politica e' da ritenersi in continuita' con quella precedente, atteso che la composizione del civico consesso e' rimasta pressoche' invariata. Il summenzionato "OMISSIS" alla scadenza del secondo mandato non essendo immediatamente rieleggibile a sindaco a norma dell'art.51 del TUEL, e' stato eletto, invece, alla carica di consigliere comunale nella predetta consultazione elettorale del 2010, rivestendo in tale consiliatura il ruolo di capogruppo di maggioranza. Il Comune in disamina, attualmente in gestione commissariale ai sensi dell'art.141 del TUEL per dimissioni della maggioranza dei consiglieri rassegnate il 31/5/2012, negli anni addietro ha registrato gia' due scioglimenti per infiltrazioni della criminalita' organizzata uno nel 1992 e l'altro nell'anno 1998. Il summenzionato amministratore "OMISSIS", recentemente, e' stato coinvolto nella vicenda giudiziaria per favoreggiamento personale nei confronti di esponenti della criminalita' organizzata, le cui intercettazioni ambientali evidenziano in modo inequivoco la contiguita' del Sindaco "OMISSIS" con esponenti apicali della criminalita' organizzata Invero, detta contiguita' dell'ex sindaco "OMISSIS" con la criminalita' organizzata e' stata oggetto anche di recensioni di stampa come quelle del quotidiano "Il Mattino" del 4 e 5 maggio u.s. in cui si da atto di un viaggio, effettuato dallo stesso primo cittadino nel 2009, ad Insbruck (Austria) al fine di assistere, in qualita' di medico, il boss del clan dei "casalesi" "OMISSIS", all'epoca inserito nel Programma Speciale di Ricerca dei trenta latitanti di "massima pericolosita'", successivamente catturato (dicembre 2011) e tuttora detenuto, in regime di 41 bis. Riguardo alla cennata vicenda relativa all'incontro di "OMISSIS" con l'allora latitante "OMISSIS" la Direzione Distrettuale Antimafia ha richiesto l'adozione della misura della custodia cautelare per il delitto di favoreggiamento personale aggravato dalla mafiosita', rigettata dal GIP presso il Tribunale di Napoli con ordinanza in data 16 marzo 2012, nella considerazione che le azioni sanitarie contestate all'indagato rientrassero nel dovere di assistere chiunque, anche se latitante. Il Tribunale del Riesame di Napoli, pronunciandosi sull'appello proposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale - DDA - avverso la predetta ordinanza, ha accolto l'appello ed ha applicato nei confronti di "OMISSIS" la misura cautelare della custodia in carcere, con sospensione dell'esecuzione dell'ordinanza fino alla sua definitivita', ex art 310, co 3 c.p.p.. Il giudice del riesame ha ritenuto che la prestazione, per le modalita' con cui e' stata resa, non puo' farsi rientrare nella normale attivita' medica dovuta per mera deontologia professionale. ritenendo che, nel caso specifico, non ci si potesse appellare al dovere professionale del medico di prestare assistenza al proprio paziente, attese le modalita' in cui tale attivita' si e' manifestata. Pertanto, sulla scorta delle risultanze della suddetta ordinanza e degli esiti della pregressa attivita' informativa relative alle posizioni di alcuni amministratori, e' stata istituita, con decreto prefettizio del 9 luglio 2012 n. 19985/Area II/EE.LL, previa delega ministeriale ai sensi dell'art. 1, comma 3, della Legge 7/8/1992, n.356 la commissione di accesso, con la prescrizione del termine per la conclusione degli accertamenti di mesi tre, rinnovabili per altri tre. Si soggiunge che a seguito di ricorso per Cassazione proposto dall'interessato limitatamente al provvedimento di misura cautelare in carcere disposto dal riesame, la V Sez. della Suprema Corte nell'udienza dell'8/11/2012 ha annullato la predetta ordinanza disponendo il rinvio al Tribunale di Napoli per un nuovo esame. La Commissione stessa, il 17.12.u.s. ha rassegnato, nei termini prescritti, la relazione concernente l'esito degli accertamenti effettuati, della quale si allega copia. Preliminarmente sotto l'aspetto ambientale, gli esiti ispettivi hanno evidenziato che, il territorio di Grazzanise e' connotato dal radicamento dell'organizzazione criminale nota come "clan dei casalesi", dominato dalle famiglie "OMISSIS", "OMISSIS", "OMISSIS" e "OMISSIS", tra quelle di maggiore valenza criminale operanti nel territorio nazionale e all'estero. Tale sodalizio, come costantemente riportato dai numerosi provvedimenti dell'A.O. emessi nell'ambito di procedimenti penali afferenti la criminalita' organizzata, si avvale del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento ed omerti' che ne deriva per la realizzazione, tra gli altri, dei seguenti scopi: il rilascio di concessioni e di autorizzazioni amministrative; l'acquisizione di appalti e servizi pubblici; l'illecito condizionamento dei diritti politici dei cittadini (ostacolando il libero esercizio del voto, procurando voti a candidati indicati dall'organizzazione in occasione di consultazioni elettorali) e, per tale tramite, il condizionamento della composizione e delle attivita' degli organismi politici rappresentativi locali. In loco il capofila e' "OMISSIS" da identificarsi in "OMISSIS", strettamente legato, non solo geograficamente, al gruppo di Capua gestito da "OMISSIS". Detta fazione e' ritenuta il "ventre" del territorio gestito dai casalesi a stretto contatto con Casal di Principe e con i reggenti di volta in volta liberi o latitanti e comunque sempre facenti capo a "OMISSIS" c.d. "OMISSIS" e "OMISSIS" detto "OMISSIS". Di tale fazione locale, come si evince dalla documentazione sequestrata nel 2004 nel corso di operazioni di polizia, presso l'abitazione di "OMISSIS" facevano parte, tutti stipendiati, "OMISSIS", "OMISSIS", "OMISSIS", "OMISSIS", "OMISSIS", "OMISSIS", "OMISSIS". L'attivita' investigativa condotta dai CC di Grazzanise e denominata "OMISSIS" intrapresa nell'ambito del procedimento penale nr. 55790/06 della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia - ha consentito una ricostruzione del Gruppo di Grazzanise a partire dall'anno 2006 e culminata con sentenza di condanna a carico di tutti gli esponenti del citato gruppo. Nel corso delle indagini e' stata acclarata l'esistenza di un gruppo criminale che operava con particolare tenacia per il controllo del territorio finalizzato a commettere estorsioni in danno di imprenditori e commercianti, c.d. "cavalli di ritorno" (estorsioni per ottenere la restituzione di beni rubati) e rapine in danno di autotrasportatori. Successivamente al nuovo arresto di "OMISSIS" avvenuto il 30/9/2008, la continuita' delle attivita' illecite e' stata assicurata da "OMISSIS" e "OMISSIS", fino all'uccisione di questi ultimi, insieme a "OMISSIS". Per tale triplice omicidio sono stati tratti in arresto perche' ritenuti esecutori materiali, alcuni affilati storici dei casalesi quali "OMISSIS", "OMISSIS", "OMISSIS" ed altri. A seguito di tale arresti, e' stato individuato quale nuovo esponente apicale "OMISSIS", che ha assunto la reggenza del gruppo di Grazzanise sino al giorno del suo arresto avvenuto i1.13 agosto 2012, in esecuzione di fermo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli - in quanto indiziato di delitto pere estorsione, aggravata dal metodo mafioso. Ultimamente in data 20/121u.s. il Comando Stazione C.C. di Grazzanise, in relazione alla cenata complessa attivita' investigativa "OMISSIS" iniziata nell'anno 2009, ha dato esecuzione nei confronti di "OMISSIS", attualmente detenuto, referente dei casalesi per la zona dei comuni di Grazzanise, Bellona e Vitulazio, all'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della DDA di Napoli per gli artt. 416 bis e 629 c.p. per associazione a delinquere di tipo camorristico ed estorsione. Particolare rilevanza assumono le posizioni di alcuni ammuustratori dalle quali si evince rattualita'" della compromissione di taluni componenti dell'Amministrazione rispetto a membri di organizzazioni delinquenziali attive nel territorio di Grazzanise. Compromissione che, pur traendo effettivamente le proprie radici, in taluni casi, da scelte amministrative compiute da parte di precedenti consessi consiliari, pur tuttavia e' sostanzialmente proseguita, consolidandosi, anche nel corso degli anni successivi. Detta continuita', peraltro, nell'attivita' gestionale delle due amministrazioni che e' contrassegnata essenzialmente dal fatto che nel corso di entrambe le consiliature in riferimento, sono stati affidati lavori pubblici a ditte collegate in maniera anche indiretta a soggetti gravitanti, per parentela o per affiliazione, con la criminalita' organizzata. In particolare, della giunta del Comune di Grazzanise presieduta dal Sindaco "OMISSIS" - figlio, come accennato, di "OMISSIS" gia' sindaco per un decennio - era componente "OMISSIS", vice Sindaco. Il predetto non annovera pregiudizi penali di rilievo, tuttavia agli atti dei Carabinieri di Sparanise risulta notato in compagnia di soggetti pregiudicati e/o sospetti ed in particolare a colloquiare con tale "OMISSIS" pregiudicato, appartenente alla famiglia camorrista dei "OMISSIS" di Sparanise. Si evidenzia, inoltre, che a carico del fratello del predetto vice sindaco, "OMISSIS" figurano numerosi pregiudizi penali, tra cui in ultimo il decreto che dispone il giudizio art. 429 c.p.p emesso dal Tribunale di Napoli, in quanto imputato del delitto di cui agli art. 81 cpv, 110,378 c.p. aggravati dall'art.7 L.203/91 per aver "in concorso fra loro del medesimo disegno criminoso ed in tempi diversi, aiutato "OMISSIS", noto appartenente al clan dei CASALESI, latitante per effetto di un ordinanza cautelare per estorsione aggravata dall'art. 7 l.203/91, ad eludere le investigazioni e le ricerche dell'autorita' giudiziaria, agevolandolo nella sua latitanza attraverso la intestazione a proprio nome di appartamenti autovetture e schede telefoniche, nonche' l'assicurazione nei momenti bisogno di una provvista di danaro. Con l'aggravante di cui all'art.7 l.203/91, per aver commesso il fatto per agevolare l'attivita' del clan dei Casalesi, di cui il "OMISSIS" e' storico esponente per i suoi rapporti con "OMISSIS" e con il gruppo di Capua. Fatto accertati in Castel Volturno e dintorni fino al luglio 2007. Il "OMISSIS", pur assolto dalla sola circostanza aggravante di aver favorito il clan camorristico, e' stato comunque condannato per favoreggiamento personale alla pena di due anni e otto mesi di reclusione. E' stato altresi' rilevato che tra i candidati sostenitori della lista del Sindaco "OMISSIS" figura "OMISSIS", fratello di "OMISSIS", pregiudicato per reati di favoreggiamento di un latitante, rapina, sequestro di persona; nel 2010 il citato "OMISSIS" e' risultato il primo dei non eletti. Come innanzi riferito i rapporti dell'ex sindaco "OMISSIS" con la criminalita' organizzata sono testimoniati con lapalissiana evidenza dalla vicenda giudiziaria afferente il viaggio dallo stesso effettuato nel 2009, ad Insbruck (Austria) al fine di assistere, in qualita' di medico, l'allora latitante esponente apicale dei "casalesi': "OMISSIS". Al riguardo emblematiche del contesto di connivenza tra il predetto amministratore ed il locale sodalizio malavitoso sono da ritenersi le circostanze fattuali rimarcate dal Tribunale del Riesame di Napoli, il quale con decisione del 28/5/2012 nell'accogliere il ricorso proposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale - DDA - avverso il rigetto da parte del GIP distrettuale della richiesta di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di "OMISSIS", ha dato espressamente atto che " ...gli elementi emersi dalle indagini sui quali la pubblica accusa fonda la richiesta cautelare - quelli sintomatici del favoreggiamento - sono in sostanza tre: il viaggio in Austria del gennaio 2009 che si assume effettuato al fine di erogare una prestazione sanitaria a "OMISSIS" che in quel momento si trovava latitante, la conversazione del 14 febbraio con il cugino omonimo che gli chiede di 'procurare' un cardiologo allo "OMISSIS"; la conversazione del maggio successivo captata in auto con la moglie nel corso della quale il "OMISSIS" mostra di conoscere che lo "OMISSIS" ha trascorso un periodo della latitanza 'al confine tra Italia e 1' Austria, e che soffre di patologie cardiache, e ammette di aver provveduto a curarlo, procurandogli un cardiologo. Orbene, iniziando dalla prima - certamente la piu' significativa - le conversazioni agli atti lasciano chiaramente intendere che il "OMISSIS" si stia accingendo ad un viaggio 'strano': egli e' assai circospetto, non ne parla ne' a casa e nemmeno con la sua amica "OMISSIS" alla quale riferisce che sta andando a Milano; ed anzi a lei, mentre e' in viaggio, si rivolge in termini struggenti ("senti cara, ti voglio bene assai qualunque cosa succeda, io ti voglio sempre bene, ricordatelo. Qualunque cosa succeda, in genere". Conv. 1798 del 24.1.2009), come di chi sa di andare incontro a qualche pericolo. Altrettanto misterioso e' il "OMISSIS" con il figlio al quale telefona mentre sta dirigendosi a Innsbruck ed al quale chiede di allontanarsi dagli altri per parlare con lui e tace la sua reale meta ("allontanati, allontanati che ti devo dire una cosa, non fare sentire a nessuno ..... per un po' di giorni non sto a Grazzanise, non te lo posso dire.....quindi non vi preoccupate se non mi vedete ..... sto in giro, sto qua vicino, pero' non vengo a casa, che devo cercare di risolverci un problema importante ..... "conv. 500 dei 24.1.2009). Egli arriva certamente a Innsbruck (conv. 503 del 24.1.2009) e certamente e' atteso ( "e muoviti! "OMISSIS"! ... e vien abbasc, fa ampress .....! Chist' e' va truvann .....!"conv.540 del 24.1.2009). Altrettanto certo che per tre o piu' giorni egli non utilizza il cellulare. Ora va detto che la evidenziata 'stranezza' del viaggio si spiega ragionevolmente ritenendo che egli vada ad incontrare "OMISSIS" che si trova latitante all' estero e che abbisogna di cure mediche. Peraltro la circostanza che lo "OMISSIS" effettivamente si trovasse in Austria e' provata proprio dalle parole del "OMISSIS" alla moglie di cui in seguito si dira'. Ne' il "OMISSIS" ha inteso dare una giustificazione al comportamento cosi' cauto e quasi timoroso quale emerge dalle captazioni, dal momento che egli nella memoria ha inteso dimostrare soltanto di aver alloggiato a Copenaghen nei giorni 25-27 gennaio, allegando un fax proveniente da un albergo di quella citta'. E tuttavia va osservato che questa circostanza non e' incompatibile con la visita al latitante: cio' sia perche' per ipotesi avrebbe potuto condurlo con se' e assisterlo li e sia soprattutto perche' le date di arrivo e partenza non ostano ad una fermata lungo il tragitto per prestare le cure richieste. Va peraltro aggiunto che di questo viaggio vi e' traccia nelle conversazioni captate agli atti e quindi il "OMISSIS" non avrebbe dovuto disvelare questo quanto piuttosto spiegare le ragioni di quel viaggio 'segreto, che rimangono invece inspiegate altrimenti che con la prestazione sanitaria ritenuta dal Gip. Prestazione che, per le modalita' con cui e' resa, francamente non puo' farsi rientrare in quella normale attivita' medica che, sola, esonera dalla responsabilita' in un caso come quello che occupa Ancora , la conversazione intervenuta con il cugino omonimo pochi giorni dopo da' contezza della disponibilita' assicurata dal "OMISSIS" al latitante per venire incontro alle esigenze terapeutiche di questi ultimo (com. 787 del 14.2.2009): rinviando agli atti per la lettura della stessa, va qui evidenziato che il "OMISSIS", sollecitato dal cugino, si dimostra disponibile a procurare un cardiologo fidato' che possa visitare lo "OMISSIS" che ha bisogno di un controllo (cugino: "questo e' proprio "OMISSIS" che ha bisogno del controllo ..... "OMISSIS": "non ci sono problemi"..... cugino"perche' va fijienn e non puo' essere..... " "OMISSIS" "portato ..... si e' chiaro ....." ); e contemporaneamente appare consapevole dei benefici che questo gli procurera' in termini di gratitudine (cugino: ..... se tu tieni un aggancio che puoi ..... perche' questi qua lo sai benissimo ..... se tu mi puoi favorire ..... ti riguardano ..... e tutto ..... ""OMISSIS": "ti lasciano stare, insomma"). E che questo impegno sia stato mantenuto emerge chiaro dalla conversazione captata in ambientale in auto allorquando il "OMISSIS" uscendo dal ristorante '"OMISSIS"' di "OMISSIS", nel commentare con la moglie la circostanza che quella parentela e' preziosa perche' mette il proprietario al riparo da richieste estorsive, aggiunge "il famoso cugino "OMISSIS", che qualche tempo fa e' stato a confine tra l'Italia e l'Austria ..... il latitante ..... hai capito ..... ogni tanto ha bisogno del medico ..... e ce l'abbiamo ..... gli porta uno scompenso ma niente di grave, lui E' cardio .....", mostrando di conoscere bene gli spostamenti dello "OMISSIS" - e soprattutto di sapere che egli si trovava al confine con l'Austria - ed i suoi problemi di cuore e dichiarando di provvedere ogni volta che gli serve un medico. Chiara e certa la condotta ultima, anche questa non sembra rientrare nella normale prestazione sanitaria, ravvisandosi in essa quel quid pluris richiesto ad un medico perche' il proprio intervento esuli dalla normale deontologia professionale e strabordi nel delitto di favoreggiamento personale. Il "OMISSIS" si occupa di 'reclutare' un cardiologo che visiti lo "OMISSIS", mettendolo in contatto con il "OMISSIS" che con tutta evidenza lo accompagnera' nel luogo in cui questi si nasconde, certamente scegliendolo tra quanti hanno con lui rapporti fiduciari tali da poter confidare che presteranno il proprio ufficio senza conseguenze sulla vulnerabilita' del nascondiglio del paziente capo-clan. Grave il compendio che attinge il prevenuto, come peraltro valutato dal Gip. Corretta la qualificazione giuridica del fatto contestato provvisoriamente: la circostanza che la condotta favoreggiatrice sia posta in essere a vantaggio dell' esponente di spicco della associazione camorristica - che deve il proprio ruolo apicale proprio alla circostanza che egli e' libero e puo' occuparsi da vicino delle vicende del sodalizio, la cui funzionalita' sarebbe quindi compromessa dal suo arresto- - da' contezza della aggravante ad effetto speciale contestata. Va aggiunto che le emergenze captative danno contezza della ricorrenza della detta aggravante anche .- da un punto di vista soggettivo non essendo revocabile in dubbio che il "OMISSIS", nel mettersi a disposizione dello "OMISSIS", abbia inteso favorire tutto l' apparato a lui facente capo consapevole degli effetti favorevoli che gliene verranno in termini di riconoscenza". Si soggiunge che nel corso delle predette indagini sono emerse numerose conversazioni che riflettono contatti ed incontri di "OMISSIS" con i fratelli "OMISSIS". Giova rammentare che il forte legame tra quest'ultimi e gli esponenti del clan dei Casalesi e' testimoniato da una serie di collaboratori di giustizia, provenienti sia dalle file del gruppo "OMISSIS" che da quelle del clan "OMISSIS" imperante in Mondragone nell'epoca in cui quel territorio rappresentava il centro di gravita' delle attivita' economiche della "OMISSIS" e delle altre societa' del gruppo "OMISSIS" dedite al settore dei rifiuti. La perfetta coincidenza tra le iniziative economiche degli "OMISSIS" ed i programmi del gruppo "OMISSIS" prende corpo in maniera irrefutabile nel momento in cui i due fratelli si improvvisano imprenditori del settore rifiuti aggiudicandosi, senza disporre di alcuna competenza specifica ne' di mezzi adeguati, il ruolo decisivo di partner privato del consorzio "OMISSIS", nella societa' mista "OMISSIS". Peraltro, il dato che attesta gli stabili rapporti tra il "OMISSIS" ed i fratelli "OMISSIS" emerge da una delibera consiliare con cui si stabilisce la partecipazione del Comune di Grazzanise al capitale sociale della "OMISSIS", societa' di fatto direttamente riconducibile ai predetti "OMISSIS". Tale assunto e' riscontrato dalle dichiarazioni rese dai fratelli "OMISSIS" alla DDA di Napoli dove gli stessi dichiarano il patto sottostante l'acquisto delle quote da parte del Comune di Grazzanise sottende un tacito accordo tra il "OMISSIS" ed i fratelli "OMISSIS" finalizzato ad assumere personale indicato dal Sindaco con la chiara finalita' di ritorno elettorale. In proposito si reputa opportuno rappresentare che "OMISSIS", pregiudicato per truffa, corruzione, rivelazione di segreti d'ufficio, voto di scambio, e' deceduto in 1:ita u.2.t)08,,per rIbtflO di ONIISSIS, no'o cTonclue spicco della consorteria criminale casalese. Il fratello, "OMISSIS", con il quale "OMISSIS" gestiva le societa' "OMISSIS", "OMISSIS" e "OMISSIS" e' stato gia' condannato per reati associativi. Ed e' stato lo stesso "OMISSIS", pregiudicato, fratello di "OMISSIS" (gia' condannato per reati associativi) e titolare insieme allo stesso del consorzio "OMISSIS", in uno stralcio di verbale di dichiarazioni fornite alla Direzione Distrettuale Antimafia a riferire dei rapporti della loro societa' con gli amministratori comunali della provincia di Caserta. "OMISSIS" (verbale del giorno 05.7.2007) riferi' testualmente quanto segue:"omissis ..... sapeva dei rapporti economici tra "OMISSIS", "OMISSIS" e "OMISSIS" e probabilmente riteneva che attraverso gli stessi noi distraessimo i fondi dell'"OMISSIS". Il suo scopo. e questo era cio' che ci aveva indicato, era quello di coinvolgere la parte pubblica e volitica nella sottrazione delle risorse, ver garantire un andamento protetto della societa'. ADR: con riferimento alle numerose assunzioni di dipendenti effettuate su richiesta dai politici, all'inferno dell' "OMISSIS"e consultando l'elenco messomi a disposizione ora dall'ufficio, sono in grado di fornire le seguenti specificazioni ..... omissis". Nell'elenco che fa parte integrante del citato verbale, tra i sindaci che chiesero assunzioni vi e' proprio l'ex Sindaco "OMISSIS" che "OMISSIS" indica come "Sindaco di Grazzanise" . Il pregiudicato nell' interrogatorio riferisce che "OMISSIS" richiese l'assunzione proprio nella societa' "OMISSIS", tra gli altri, di "OMISSIS", figlio di "OMISSIS", cugino di "OMISSIS", attualmente detenuto per reati di associazione a delinquere di tipo mafioso "OMISSIS", figlio di "OMISSIS", cugino di "OMISSIS", attualmente detenuto per reati di associazione a delinquere di tipo mafioso "OMISSIS", pregiudicato, tratto in arresto nel 2006 per estorsione aggravata dal metodo mafioso. affiliato clan casalesi - fazione "OMISSIS". Appare evidente che l'ex Sindaco "OMISSIS", non solo conosceva i fratelli "OMISSIS", ma dimostra anche la stretta vicinanza dello stesso con frange della criminalita' organizzata casalese. Sintomatici dell'attivita' di condizionamento della locale consorteria malavitosa nell'attivita' dell'ente sono da ritenersi le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia "OMISSIS" e "OMISSIS". Le due dichiarazioni coincidono sostanzialmente su di un punto fondamentale: "OMISSIS" e' elemento vicino al "OMISSIS", referente locale del clan dei casalesi, a cui rivela notizie circa l'importo dell'appalto relativo ai lavori per la costruzione del parco giochi da parte della ditta ""OMISSIS" al fine di consentire al "OMISSIS" di determinare le successive richieste estorsive, circostanza riscontrata documentalmente dai Carabinieri di Grazzanise, presso l'ufficio Tecnico del Comune. Cio' e' confermato, inoltre dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia "OMISSIS" rese il 20.04.2010 ed il 17.06.2010 riguardanti "OMISSIS" ove si legge "OMISSIS". Mi riservo di fornire altri particolari nei prossimi interrogatori. In particolare riferiro' di quando "OMISSIS" si e' trattenuto a parlare con il Sindaco di Grazzanise, "OMISSIS", a proposito del parco giochi in costruzione (interrogatorio del 20.4.2010) " omissi A.D.R: Per cio' che concerne l'estorsione al Parco Giochi di Grazzanise, relativa all'anno 2001-2002 si tratta della realizzazione di una villetta comunale con annesso parco giochi. In questa vicenda e' coinvolto il Sindaco di Grazzanise dell'epoca 2001 - 2002, "OMISSIS". Due giorni prima io e "OMISSIS" ci fermammo fiori la scuola di Grazzanise e davanti al bar il "OMISSIS" parlo' con il Sindaco e in auto mi disse che dovevo andare a fare la richiesta estorsiva. Il Sindaco gli disse di quanto era l'importo della gara ovvero 10.000 euro e quindi, siccome il "OMISSIS" applicava richiesta estorsiva variabile fra il 4-7% per i cantieri edili; ci siamo recati a formulare la richiesta pari al 5% io, "OMISSIS" e "OMISSIS" che e' deceduto per un infarto nel 2002-2003.11 cantieri era ubicato nel centro dl Grazzanise, dove c'e' il monumento ai caduti sulla sinistra. La richiesta fu fatta agli operai. 17 giorno dopo il titolare del cantiere si reco' a casa del "OMISSIS" e concordo' la somma da pagare. Ancora il giorno dopo andammo a ritirare la somma di euro 500 sul cantiere, sempre noi tre" (interrogatorio del 17.6.2010). In una intercettazione ambientale, il Sindaco pro - tempore "OMISSIS" conversando all'interno della sua autovettura con il Responsabile della Polizia Municipale "OMISSIS" che "OMISSIS" si era lamentato con lui, perche' "OMISSIS" gli aveva formulato una richiesta estorsiva e per tale richiesta gli avevano consegnato la somma di euro 3000,00. La vicenda analizzata, riguarda un'estorsione aggravata dal metodo mafioso, commessa dal noto referente di zona del clan camorristico denominato dei casalesi, "OMISSIS", il quale formulava una richiesta estorsiva di euro 3.000,00 all'imprenditore "OMISSIS" della societa' "OMISSIS". Il contenuto della dichiarazione, evidenzia responsabilita' penalmente rilevanti a carico del Sindaco "OMISSIS" che nonostante avesse l'obbligo di denuncia, nulla ha fatto per informare I'A.G. della condotta delittuosa di "OMISSIS". La conferma che il contenuto della intercettazione corrisponda al vero e' dato anche dal fatto che successivamente proprio il "OMISSIS" e' stato arrestato dai militari della Stazione di Grazzanise per aver commesso effettivamente un'estorsione per una somma di tremila curo proprio ad un imprenditore edile chiamato "OMISSIS". Nell'ambito delle verifiche che hanno interessato l'attivita' provvedimentale afferente l'affidamento di lavori pubblici, particolare rilievo riveste l'appalto denominato "Emissario pubblico". Con deliberazione della Giunta Provinciale di Caserta n° 888 del 30.03.1990, venne approvato il piano di massima degli allacciamenti dell'impianto di depurazione consortile delle fognature di Grazzanise e Santa Maria La Fossa. Con la medesima deliberazione, venne disposto di dare incarico alla "OMISSIS" e per essa all'Ing. "OMISSIS", di approntare i progetti stralci singoli per comuni che, di volta in volta, l'Amministrazione Provinciale avrebbe provveduto ad approvare e trasmettere al Ministero competente per la richiesta di finanziamento. La Giunta Comunale ha approvato in data 10.10.07 il progetto della realizzazione dell'Emissario di Grazzanise, per l'importo complessivo di € 1.553.060,67 e con il medesimo atto giuntale e' stato deliberato di chiedere alla Regione Campania i finanziamenti necessari per la realizzazione dell'opera. La Giunta Regionale ha disposto di ammettere a finanziamento sui fondi POR Campania il predetto progetto per un importo di € 4.154.500,67 di cui € 3.450.125,82 per lavori ed € 1.064.374,85 per somme a disposizione. Il Comune di Grazzanise, con determinazione dell'Area Tecnica n° 128 del 27.05.2009, ha indetto gara di appalto mediante procedura aperta ai sensi degli artt. 3 comma 37, 54, 55, comma 5 e 82 c. 1 e 2 lett B) del decreto legislativo 163/2006, con il criterio dell'offerta economicamente piu' vantaggiosa. Allo scadere del termine ultimo per la presentazione delle offerte, sono pervenute al protocollo del Comune di Grazzanise nr. 12 offerte. In data 27.07.2009, durante la seduta della Commissione Giudicatrice n° 7, l'allora sindaco pro-tempore dr. "OMISSIS", prima dell'inizio dei lavori della commissione, previa autorizzazione della stessa, manifesto' delle perplessita' in merito al progetto, senza peraltro indicare la provenienza o alla luce di quali valutazioni tecniche espresse, chiedendo la sospensione dei lavori della commissione, in attesa di acquisizione di eventuali pareri della Regione Campania (ente Finanziatore). Per tali asserite perplessita' l'ex primo cittadino, durante lo svolgimento del Consiglio comunale del 10.09.2009, richiese mandato al fine di trovare idonee soluzioni attraverso l'affidamento dell'incarico ad un ingegnere specializzato in idrogeologia, proposta approvata all'unanimita' dai presenti. Pertanto la commissione di gara nel recepire tale deliberazione ha interrotto i lavori come da verbale nr. 11 del 14.09.2009 . Il verbale di deliberazione del consiglio comunale nr. 27 del 10.09.2009 e quello conseguente della giunta comunale nr. 45 del 09.08.2010 costituiscono tappe fondamentali delle vicende legate alla procedura di assegnazione dell'appalto in esame. L'aspetto piu' inquietante della vicenda e' che nell'atto formale di revoca della prima gara di appalto, votato all'unanimita' dei presenti, viene menzionata solo ed esclusivamente la questione sollevata dall' "OMISSIS", ignorando, inspiegabilmente, la formale risposta resa dal progettista Ing. "OMISSIS", atteso che l'atto dal medesimo prodotto e' stato protocollato presso quel Comune in data 01.10.2009 al n.ro 10245. Dalla relazione tecnica si rileva che il primo progettista di tutto il collettore emissario, smentisce punto su punto le presunte perplessita' sollevate dal sindaco. Si soggiunge che tale parere, se preso in considerazione sarebbe stato di per se' sufficiente per evitare la revoca del primo bando di gara del progetto denominato "Emissario Grazzanise". In considerazione della cennate perplessita' formulate dall'ex Sindaco di Grazzanise, "OMISSIS", la gara d'appalto viene annullata e con una successiva gara i lavori in questione vengono aggiudicati alla "OMISSIS" per l'importo di euro 3.378.376.,05. Gli accertamenti esperiti dai locali organi di polizia hanno evidenziato che la "OMISSIS" utilizza mezzi di un'altra ditta gestita dai fratelli "OMISSIS" (i quali qualificandosi come geometri si trovavano all'interno del cantiere). I fratelli "OMISSIS", come si evince dalle intercettazioni, risultano collegati ad "OMISSIS". Il predetto "OMISSIS" viene nominato in un'intercettazione ambientale, la stessa in cui il Sindaco "OMISSIS" conversa con la moglie riferendole dei problemi cardiaci del latitante "OMISSIS" e del suo supporto medico probabilmente fornitogli. In tale conversazione l'ex Sindaco riferisce chiaramente che la famiglia dell' "OMISSIS" e' imparentata con il latitante, ergo considera lo stesso "OMISSIS" come un soggetto legato da vincoli di parentela con "OMISSIS". Nella stessa conversazione si parla del fatto che "OMISSIS" e' fidanzato con una ragazza appartenente alla famiglia "OMISSIS" i cui familiari hanno la disponibilita' di una ditta di movimento terra che partecipa a gare di appalto non inferiori ai tre milioni di euro. Ulteriore vicenda che denota una situazione di permeabilita' dell'ente agli interessi del locale sodalizio criminale e' la circostanza che ben 55 gare di appalto per lavori pubblici, per tutto l'arco temporale del secondo mandato del sindaco "OMISSIS", 2005-2010, sono state aggiudicate alla ditta "OMISSIS", societa' attualmente intestata formalmente a "OMISSIS", semplice prestanome (cosi come emerge anche dalle intercettazioni) ma sostanzialmente gestita da "OMISSIS", figlio della cugina di "OMISSIS", pluripregiudicato, in atto detenuto. Lo stesso e' ritenuto dalle Forze di Polizia elemento di spicco del "clan dei casalesi", nonche' "compare di fede" (testimone di nozze) del pluripregiudicato "OMISSIS" "OMISSIS" alias "OMISSIS". "OMISSIS", soggetto di spessore criminale gia' sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con l'obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, risulta essere stato destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di estorsione, tratto in arresto nel 1998 e nel 1999 perche' resosi responsabile dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio ed estorsione ed attualmente detenuto. Lo stesso e' coniugato con "OMISSIS" destinataria di un sequestro preventivo ex articolo 321 C.P.P. nell'ambito dell'operazione "OMISSIS" diretta dalla DDA di Napoli (P.P. n°22138/05) e deferita all'Autorita' Giudiziaria in stato di liberta' dalla Squadra Mobile di Caserta, in quanto fittiziamente intestataria di beni mobili e immobili, al fine di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione. Nondimeno anche l'appalto per la pulizia degli uffici comunali, indetto con procedura negoziata, veniva assegnato alla succitata ditta "OMISSIS". Gli esiti degli accertamenti esperiti denotano che la ditta "OMISSIS", non possedeva i requisiti richiesti per partecipare alla procedura di gara in quanto l'azienda era stata ceduta alla ditta "OMISSIS", intestata fittiziamente a "OMISSIS" ma di fatto riconducibile a "OMISSIS", fratello del noto referente del clan dei casalesi "OMISSIS". Inoltre l'escussione di rappresentanti di altre due ditte invitata hanno ev*denzi o che le stesse non hanno partecipato alla gara e che gli inviti sono stati artific'osamente preordinati all'aggiudicazione della gara a soggetti legati criminalita' organizzata e piu' specificamente o al "OMISSIS" o al figlio della cugina, il gia' citato "OMISSIS". Sintomatico sotto il profilo della contiguita' con ambienti malavitosi e' da ritenersi altresi' l'iter procedurale per l'aggiudicazione dell'appalto del servizio di pulizia degli uffici della Unione dei Comuni Area Caserta Sud-Ovest, di cui Il Comune di Grazzanise e' capofila. Detta gara veniva indetta per il trienn'o costo base annuo di giuro 1.000,00. Le irregolarita' commesse nell'assegnazione della predetta gara di appalto risultano riscontrate dalla conversazione in cui il Sindaco "OMISSIS", nell'interloquire con "OMISSIS", di fatto vero gestore di un'impresa di pulizia denominata "OMISSIS", gli riferisca che il Comune deve indire una gara d'appalto per assegnare il servizio di pulizie presso; l'unione dei Comuni e che gli servono "tre D" (inteso "tre ditte") per la sera. Nell'occasione il Sindaco gli consiglia di "fare la lettera per mille euro" (intendendo di presentare un'offerta vicina ai mille euro) e il "OMISSIS" risponde di non preoccuparsi. La conferma dell'anomala turbativa d'incanto si ha dall'orario di ricezione delle ditte invitate. Difatti le ditte vengono invitate in data 22.012009 alle ore 18:00 circa, mentre la richiesta di procurare fittiziamente tre ditte del Sindaco al "OMISSIS" e' del medesimo giorno alle ore 13:21:39. I due quindi si danno appuntamento in modo tale che il sindaco riceva dal "OMISSIS" i nomi delle ditte che lui portera' in Comune per produrre i formali inviti. Le attivita' investigative, mediante l'escussione di "OMISSIS", "OMISSIS" e "OMISSIS" (stessi soggetti interessati al precedente appalto relativo alla pulizia degli uffici del Comune di Grazzanise), hanno evidenziato segnatamente all'avvenuta ricezione degli inviti alla predetta gara di appalto che gli stessi erano stati artatamente predisposti al solo fine di far aggiudicare la gara di appalto a "OMISSIS" ee/o al "OMISSIS", poi effettivamente assegnato alla "OMISSIS" , per un importo di euro 980,00 euro annuali (come consigliato dal sindaco telefonicamente al "OMISSIS" di "fare un'offerta di mille euro"). All'indomani dell'insediamento dell'amministrazione guidata da "OMISSIS", la ditta "OMISSIS" di "OMISSIS" e' risultata assegnataria, a mezzo affidamento diretto con determinazione del responsabile pro tempore dell'area tecnica, dei lavori per la manutenzione del verde pubblico. Il legale rappresentante della predetta societa', si identifica in "OMISSIS" coniugata "OMISSIS", collegato con la criminalita' organizzata ed in particolare con clan camorristico "dei casalesi". Il padre dello stesso, "OMISSIS" risultava indagato nell'ambito del procedimento penale nr.7279/99 Mod.21 e nr.5300/99 R GIP del Tribunale di Napoli per i delitti di cui agli artt. 110 e 629 comma 2 (Illecito profitto in associazioni mafiose), mentre la madre "OMISSIS", nell'ambito del medesimo procedimento, veniva tratta in arresto per i delitti di cui agli artt. 81,110, e art. 12 D.L. 306/1992 (illecito reimpiego di capitali illeciti provenienti da associazione mafiosa). Tra l'altro, "OMISSIS", padre di "OMISSIS" e' fratello di "OMISSIS", pregiudicato, alias "OMISSIS" (attualmente detenuto), il quale risulta elemento di primo piano nell'ambito della gia' citata consorteria criminale. A carico dello stesso risultano numerosi pregiudizi penali tra i quali estorsione, omicidio di tipo mafioso, tentato omicidio, porto abusivo e detenzione armi, associazione di tipo mafioso e reati contro l'incolumita' pubblica. Inoltre, tra i dipendenti della ditta "OMISSIS" figura "OMISSIS", coniugato con "OMISSIS", figlia del defunto "OMISSIS" alias "OMISSIS" elemento di spicco "dei casalesi" fazione facente capo alla famiglia "OMISSIS" ucciso in data 08.05.2009, da affiliati del medesimo gruppo nell'ambito di un regolamento di conti all'interno del gruppo criminale. Per tale omicidio, sono stati tratti in arresto "OMISSIS", "OMISSIS", "OMISSIS", "OMISSIS" e "OMISSIS" figlio di "OMISSIS" detto "OMISSIS". Nel contesto dell'attivita' gestionale sono stati esaminati alcuni provvedimenti rilevanti .sotto l'aspetto dell'esborso di risorse finanziarie per lavori ritenuti urgenti e indifferibili. Le risultanze delle verifiche effettuate hanno evidenziato l'esistenza, all'interno dell'apparato gestionale-amministrativo di un vero e proprio "sistema" nella gestione dei lavori di somma urgenza, finalizzato al conferimento di incarichi a ditte, per lo pii di generica e non specifica capacita' tecnica, "vicine" all'entourage del sindaco o ritenute contigue alla criminalita' organizzata per lavori che, nella gran parte dei casi, non presentavano neppure i parametri tecnico-amministrativi per qualificarsi "imprevedibili" e "urgenti", potendo essere fronteggiati, in molti casi, in base al regolamento dei servizi in economia. In definitiva, le cc.dd. "ordinanze contingibili ed urgenti", sono state utilizzate in maniera impropria per l'esecuzione di lavori del tutto programmabili, in assenza dei presupposti di legge, e con vistose carenze procedurali, a totale pregiudizio di una sana e corretta gestione amministrativa (con l'amministrazione "OMISSIS", tra il 2000 ed il 2010, il ricorso a tale strumento ha assunto proporzioni davvero notevoli: sono state infatti riscontrate nr. 74 ordinanze sindacali ritenute "illegittime"). Significativa, al riguardo risulta essere l'ordinanza sindacale nr. 42/08 del 4.8.2008 con la quale, ai sensi dell'art. 50, V, del D.Lgs. 267/2000, il sindaco ordina alla societa' cooperativa "OMISSIS" l'esecuzione di una serie di interventi necessari per "salvaguardare la pubblica e privata incolumita'" e, precisamente, "..... potatura di rami ..... manutenzione delle fontanelle ..... sfalcio dell'erba .....". Tali lavori vengono commissionati direttamente alla predetta ditta "..... stante l'imminenza della festivita' di San Giovanni Battista .....". Dalla lettura delle motivazioni che hanno determinato l'ordinanza si puo' evincere anche a rigor di logica, l'assenza dei parametri richiesti ab substantiam in primis, trattasi di un intervento ampiamente programmabile (festa patronale, particolarmente avvertita dalla comunita' locale, che si celebra annualmente ogni 29 Agosto); in secondo luogo, l'entita' e la qualita' stessi degli interventi richiesti configurano l'atto come uno di quei casi di abuso e di ricorso indiscriminato del sindaco al parametro giuridico di contingibilita' ed urgenza. In terzo luogo, non si comprende come interventi di tale portata ed elementarita' (potatura rami, manutenzione fontanelle, sfalcio erba) non possano essere adeguatamente svolti da personale dipendente del servizio giardinaggio del comune stesso, senza dover ricorrere a personale esterno. Anche per quanto concerne il contenuto delle ordinanze sindacali nr. 51/09 del 29.10.2009 e la successiva nr. 56/09 del 30.11.2009, concernenti entrambe il servizio di pubblica illuminazione, si trova l'ennesima conferma del ricorso improprio allo strumento della legislazione locale di contingibilita' anche laddove, per modalita' e tempistica, non si evincano i caratteri di necessita' ed urgenza previsti dalla normativa vigente, affidando l'esecuzione di opere e servizi a ditte "arbitrariamente" prescelte dall'amministrazione comunale. Infatti, l'appalto per la manutenzione della pubblica illuminazione nel Comune, risultava assegnato gia' nell'anno 2.000 per la durata di anni cinque e rinnovato per ulteriori cinque anni, sino al mese di ottobre 2010, alla ditta "OMISSIS". Tuttavia gli accertamenti hanno evidenziato la volonta' politica dell'amministrazione comunale e, in particolare, del sindaco "OMISSIS" e dell'assessore "OMISSIS", di voler revocare tale incarico alla predetta ditta per affidarlo a una ditta a loro vicina. Peraltro, quando il sindaco si accorge che "OMISSIS" non sembra intenzionato a lasciare l'appalto, non esita a formulargli una velata minaccia di denunciarlo all'A.G. In proposito si richiama una conversazione telefonica del 22/01/2009 tra il sindaco "OMISSIS" e l'assessore "OMISSIS", ove nella circostanza il primo cittadino riferisce che "OMISSIS" (assessore pro tempore) ha una ditta per la manutenzione dell'illuminazione pubblica, aggiungendo che devono chiamare "OMISSIS". Il contenuto della conversazione e' stato formalmente riscontrato dato che, l'incarico in questione e' stato assegnato alla ditta "OMISSIS" di "OMISSIS", con ordinanza sindacale nr. 51/09 del 29/10/2009. Sull'argomento, sono state intercettate diverse conversazioni tra il sindaco "OMISSIS" e l'assessore "OMISSIS", che attestano la comunione di intenti, talvolta di natura delittuosa, come in questo caso (tra tutte, si richiama il contenuto della conversazione nr. 2335 del 04.02.2009). L'Ordinanza n. 34/2010 del sindaco "OMISSIS" originata da un sopralluogo effettuato dai Vigili del Fuoco presso le scuole "OMISSIS" e "OMISSIS", che evidenziava la mancanza dell'impianto d'allarme antincendio e dell'impianto di illuminazione d'emergenza. Constatate tali deficienze, con la suddetta ordinanza viene incaricato la "OMISSIS", specificando che trattasi della ditta esecutrice dell'impianto di pubblica illuminazione, per l'esecuzione dei lavori ritenuti necessari. Anche in tal caso emergono stridenti contraddizioni - non solo giuridiche strictu sensu ma anche logiche. Nel testo dell'ordinanza infatti si legge che per "..... l'impossibilita' di eseguire un unico intervento risolutivo ..... a causa dei tempi lunghi necessari per l'acquisizione di finanziamenti mirati al superamento delle inadempienze riscontrate ..... accertata la possibilita' di intervenire immediatamente ..... stante la necessita' ed urgenza di realizzare al piu' presto ....." quanto necessario, si e' provveduto a contattare la predetta ditta. Se si descrive una situazione di necessita' ed urgenza (quale e', effettivamente, quella di dotare plessi scolastici degli impianti di sicurezza previsti), non si comprende come possa trascorrere un cosi' largo margine di tempo tra l'avvenuto sopralluogo (16.04.2010) e l'ordinanza sindacale (03.12.2010). Cio' conferma il ricorso improprio allo strumento della legislazione locale di contingibilita' anche laddove, per modalita' e tempistica, non si evincano i caratteri di necessita' ed urgenza previsti dalla normativa vigente, affidando l'esecuzione di opere e servizi a ditte "arbitrariamente" prescelte dall'amministrazione comunale, violando sistematicamente le ordinarie procedure selettive. Sullo scenario di diffusa illegalita' sotteso all'attivita' amministrativa gestionale, si inserisce la vicenda relativa al concorso bandito durante il secondo mandato del sindaco "OMISSIS" per la copertura dell'incarico di capo dell'Ufficio Tecnico, ufficio strategico e nevralgico di ogni amministrazione comunale per la pianificazione e gestione urbanistico - edilizia e manutentiva. Anche nel caso considerato le risultanze investigative hanno acclarato che il responsabile dell'ufficio tecnico era stato gia' individuato dal sindaco "OMISSIS" prima che il concorso fosse bandito. Tra l'altro la relativa procedura e' stata tarata sulla scelta gia' compiuta, in modo da blindarla e far si che nessun altro potenziale concorrente sarebbe potuto risultare vincitore. In tale direzione si colloca la scelta di riservare il concorso alle categorie protette. Infatti l'architetto "OMISSIS" e' affetto da una patologia che lo farebbe rientrare nella "riserva" prevista dal bando di gara. La stessa scelta dei componenti della commissione d'esame viene effettuata tra funzionari compiacenti e legati allo stesso Sindaco. A delineare in modo chiaro le irregolarita' commesse, emblematica e' la conversazione registrata in cui il Sindaco "OMISSIS" dice all'arch. "OMISSIS" che quando saranno iniziati i lavori (verosimilmente dell'emissario Grazzanise) lui sara' il Capo dell'Area Tecnica. Nella circostanza, gli precisa anche quale sara' il suo ruolo nella gestione dell'Ufficio tecnico e soprattutto gli spiega il modo con cui dovra' veicolare "le tangenti" riferendogli testualmente "le ditte guadagneranno le ditte locali mo che la ditta prende una busta e dice " architetto questa e' una busta dalla all'assessore, dagli ventimila euro, ma deve essere una cosa sua personale non a' io che devo andare da lui, io Sindaco o Vice Sindaco" (con tale espressione e' chiaro come l'allora Sindaco stesse istruendo l'arch. "OMISSIS" su come avrebbe dovuto poi indirizzare verso il Sindaco o il Vice Sindaco o Assessori le "buste" che gli imprenditori locali, vincitori di appalti, dovevano consegnare). Dall'ambientale registrata l'Arch. "OMISSIS" e il Sindaco conversano sulla nomina dell'Arch. a Capo dell'Ufficio Tecnico. Il Sindaco gli dice che gia' per i primi di aprile potrebbe essere assunto e che il concorso sara' riservato alle categorie protette, lo sollecita a preparare tutti i documenti in modo da poter dimostrare di possedere tutti i requisiti richiesti dal bando altrimenti si sarebbe trovato scoperto. Nella circostanza parlano anche della composizione della commissione e gli anticipa che della commissione fara' parte come segretario, "OMISSIS" ed un ingegnere. Il "OMISSIS" chiede assicurazione sulla composizione della commissione e il Sindaco lo rassicura dicendogli testualmente: "SONO TUTTI AMICI SE NO' CHE LI CHIAMIAMO A FARE". A comprova di quanto concordato tra i due in relazione al concorso, si partecipa che, dopo tali incontri monitorati, e' stata emessa delibera della giunta comunale nr.16 e nr.17 del 18.02.2009, con la quale sono stati disposti i concorsi per la carica di Responsabile dei Servizi Sociali e di Capo Ufficio Tecnico a seguito dei quali il vincitore e' stato proprio l'arch. "OMISSIS", tra l'altro ancora attuale capo ufficio tecnico di quel comune. Infine per superare i problemi economici relativi al "patto di stabilita'" il Sindaco "OMISSIS" riferisce che al momento lo assumeranno con un orario di lavoro ridotto pari a 18 ore, destinate ad aumenteranno fino a farlo assumere, senza necessita' di altro concorso, a tempo indeterminato. "OMISSIS" chiede conferma che non dovra' fare il concorso ed "OMISSIS" assicura "no quale concorso, voi gia' state all'interno" facendo cosi intuire, come poi effettivamente avverra', che per stabilizzare tale incarico non si fara' un ulteriore concorso. *** Il contesto politico-gestionale innanzi delineato, consolidatosi negli anni e caratterizzante le consiliature presiedute da "OMISSIS" e "OMISSIS", connotato da forme di collegamento, diretta e/o indiretta, con sodalizi criminali che hanno compromesso la libera determinazione degli organi elettivi, non puo' che costituire il presupposto per l'adozione dei provvedimenti di rigore ai sensi e per gli effetti dell'art.143 TUEL ai fini di un'incisiva azione di ripristino della legalita' e di rigenerazione amministrativa. Segnatamente all'aspetto del condizionamento ambientale, si conferma, inoltre, l'attualita' del radicamento "dei casalesi" come evidenziato da ultimo dal fatto, gia' illustrato che, in data 20/12/u.s., il Comando Stazione C.C. di Grazzanise ha dato esecuzione nei confronti di "OMISSIS", attualmente detenuto, referente dei casalesi per la zona dei comuni di Grazzanise, Bellona e Vitulazio, all'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della DDA di Napoli per gli artt. 416 bis e 629 c.p. per associazione a delinquere di tipo camorristico ed estorsione. Per quanto innanzi, e su conforme parere del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica reso nella riunione in data 17/12 u.s. integrato con la partecipazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria C.V. e del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia -, si ritiene che nella fattispecie in esame le risultanze ispettive palesano profili di univocita', gravita' e concretezza per l'adozione dei provvedimenti dissolutori per gli organi elettivi e di rigore per il responsabile dell'Ufficio Tecnico coinvolto nelle vicende amministrative menzionate a norma della richiamata disposizione ex art. 143. Nel corso della predetta riunione i rappresentanti della AG nel soffermarsi sulla posizione dall'ex sindaco "OMISSIS" hanno, tra l'altro, sottolineato, sulla scorta delle vicende e circostanze fattuali compendiate negli esiti ispettivi e nelle attivita' investigative, peraltro ancora in essere, come il ruolo assunto dallo stesso possa rilevare oltreche' come fattore di condizionamento, anche in termini di organicita' in seno alla consorteria criminale dei casalesi. Parte di provvedimento in formato grafico