(Allegato)
                                                             Allegato 
 
 
                   Al Presidente della Repubblica 
 
  Nel comune di Grazzanise (Caserta) sono state riscontrate forme  di
ingerenza  da  parte  della  criminalita'   organizzata   che   hanno
compromesso la libera determinazione e l'imparzialita'  degli  organi
eletti nelle consultazioni amministrative del  28  e  29  marzo  2010
nonche' il buon andamento dell'amministrazione  ed  il  funzionamento
dei servizi. 
  Indagini   di   polizia   giudiziaria,   svolte   nell'ambito   del
procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica  di  Santa
Maria Capua Vetere,  hanno  visto  coinvolto  il  capo  gruppo  della
maggioranza consiliare eletto nella tornata elettorale del 2010,  che
aveva gia' ricoperto per due mandati consecutivi, dal 2000  al  2010,
la carica di sindaco. 
  In relazione a tale vicenda, il Tribunale del Riesame di Napoli con
ordinanza del 28 maggio 2012, ha disposto nei  confronti  del  citato
amministratore la misura cautelare della  custodia  in  carcere,  con
sospensione  dell'ordinanza  fino  alla  sua  definitivita',  per  il
delitto di favoreggiamento personale, aggravato dalla mafiosita', nei
confronti di  un  latitante,  esponente  apicale  dell'organizzazione
camorristica operante sul territorio di Grazzanise. 
  Sulla base di tali circostanze il Prefetto di Caserta ha  disposto,
con decreto del 9 luglio 2012, successivamente  prorogato,  l'accesso
presso il comune, ai sensi dell'ari 1, comma 4, del  decreto-legge  6
settembre 1982, n. 629, convertito dalla legge 12  ottobre  1982,  n.
726, per gli accertamenti di rito. 
  Durante tale periodo l'amministrazione e' stata  caratterizzata  da
instabilita' politica per le dimissioni rassegnate, in tempi diversi,
dalla  maggioranza  dei  consiglieri  tanto   da   determinare,   per
impossibilita'  di   funzionamento,   Io   scioglimento   dell'organo
consiliare con la conseguente nomina di un commissario  straordinario
per la provvisoria gestione dell'amministrazione. 
  All'esito dell'accesso ispettivo il prefetto,  su  conforme  parere
del comitato  provinciale  per  l'ordine  e  la  sicurezza  pubblica,
integrato con la  partecipazione  del  Procuratore  della  Repubblica
presso il Tribunale di Santa Maria Capua  Vetere  e  del  Procuratore
della  Repubblica  presso  il  Tribunale  di   Napoli   -   Direzione
Distrettuale Antimafia, ha redatto l'allegata relazione  in  data  24
dicembre  2012,  che  costituisce  parte  integrante  della  presente
proposta. Con la citata relazione il Prefetto  di  Caserta  da'  atto
della sussistenza  di  concreti,  univoci  e  rilevanti  elementi  su
collegamenti diretti ed  indiretti  degli  amministratori  locali  al
tempo in carica con la criminalita' organizzata di tipo mafioso e  su
forme  di  condizionamento  degli  stessi,  riscontrando  pertanto  i
presupposti per l'applicazione della misura  prevista  dall'art.  143
del citato decreto legislativo 18 agosto  2000  n.  267,  pur  tenuto
conto  che,  a  seguito  di  ricorso,  la  Corte  di  Cassazione  con
provvedimento dell'8 novembre 2012 ha annullato la suddetta ordinanza
cautelare con rinvio al Tribunale di Napoli. 
  I lavori svolti dalla commissione d'indagine hanno preso in  esame,
oltre all'intero andamento gestionale dell'amministrazione  comunale,
la cornice criminale ed il contesto ambientale ove si colloca  l'ente
locale, con particolare riguardo ai rapporti tra gli amministratori e
le locali cosche ed hanno evidenziato come l'uso distorto della  cosa
pubblica si sia concretizzato, nel tempo,  nel  favorire  soggetti  o
imprese  collegati  direttamente  od   indirettamente   ad   ambienti
malavitosi, per  l'esistenza  di  una  fitta  ed  intricata  rete  di
parentele, affinita', amicizie  e  frequentazioni,  che  lega  alcuni
amministratori ad esponenti delle locali consorterie criminali  od  a
soggetti ad esse contigui. 
  Il comune di Grazzanise e' ricompreso  in  un  ambito  territoriale
notoriamente caratterizzato dalla radicata e pervasiva presenza della
citata  organizzazione  criminale,  tra  quelle  di  maggior  valenza
criminale operanti nel territorio nazionale, con un raggio di  azione
che si estende anche ad altri comuni  della  provincia  tra  i  quali
quelli di Caval di  Principe,  Casapesenna,  Castel  Volturno  e  San
Cipriano d'Aversa, i cui consigli sono stati recentemente interessati
dal provvedimento di cui all'art. 143 del citato decreto  legislativo
189 agosto 2000, n. 267. Lo stesso comune  di  Grazzanise  era  stato
interessato dal provvedimento di scioglimento per condizionamenti  da
parte della criminalita' organizzata per ben due volte;  nel  1992  e
nel 1998. 
  Le indagini ispettive hanno evidenziato una sostanziale continuita'
nelle amministrazioni che si sono succedute alla guida  dell'ente  ed
in particolare il ruolo svolto da colui  che,  eletto  sindaco  nelle
consultazioni  elettorali  del  2000   e   del   2005,   ha   guidato
l'amministrazione fino al 2010  e  successivamente  e'  stato  eletto
capogruppo della maggioranza consiliare mentre alla  guida  dell'ente
e' succeduto il proprio figlio. 
  La  continuita'  amministrativa  e',  altresi',   attestata   dalla
circostanza che un rilevante numero degli anuninistratori eletti  nel
2010. per alcuni dei quali  peraltro  sussistono  gravami  di  natura
penale, ha fatto parte, a diverso titolo, degli organi dell'ente  sin
dall'anno 2000. 
  Il dato fattuale della continuita' e della  sussistenza  di  comuni
interessi tra rappresentanti  della  compagine  eletta  e  componenti
della  locale   organi77.3zione   criminale   e'   avvalorato   dalla
circostanza che, nella tornata elettorale del 2010, tra i candidati e
sostenitori della lista di colui che e' stato eletto sindaco figurano
persone  il  cui  nucleo  familiare  e'  riconducibile  alla   locale
criminalita' organizzata. 
  Gli stessi contenuti della menzionata decisione del  Tribunale  del
riesame di Napoli, concernente l'applicazione della misura  cautelare
in  carcere  nei  confronti   del   capo   gruppo   di   maggioranza,
indipendentemente da rilievi di natura penale tuttora al vaglio della
magistratura, hanno fatto emergere palesemente, come  si  vedra  piu'
diffusamente in seguito, la  sussistenza  di  cointeressenze  tra  il
citato amministratore e la criminalita' organizzata che  hanno  avuto
come effetto lo sviamento dell'attivita' amministrativa. 
  La relazione  redatta  dalla  commissione  d'indagine,  avvalendosi
anche   delle   risultanze   dell'attivita'   svolta   dall'autorita'
giudiziaria, ha messo in rilievo un diffuso quadro di illegalita', in
diversi settori  dell'ente  locale,  funzionali  al  mantenimento  di
determinati assetti predeterminati con soggetti organici  o  contigui
all'organizzazione camorristica egemone. 
  E' pacifico che il  mancato  rispetto  delle  disposizioni  dettate
dall'ordinamento vigente,  anche  se  non  riferibile  esclusivamente
all'infiltrazione della criminalita' organizzata, pur riscontrata, e'
pero'  la  condizione  necessaria  per  favorire  il  condizionamento
mafioso. E' infatti evidente che di fronte ad un sistema  rigoroso  e
rispettoso delle norme, la penetrazione mafiosa non puo'  che  essere
assicurata dal ricorso alla forza. Ben piu' agevole e' il sistema  di
penetrazione  laddove  ci   si   trova   di   fronte   al   disordine
organizzativo,  allo  sviamento  dell'attivita'  di  gestione,   alla
generalizzata illegittimita' delle  procedure  amministrative.  Cosi'
l'illegalita' fa da schermo all'infiltrazione delle cosche locali. 
  Tali modalita' operative, che hanno  avuto  origine  nel  corso  di
precedenti consessi e sono  proseguite,  consolidandosi,  negli  anni
successivi, risultano evidenti in una serie di procedure  irregolari,
concernenti le assegnazioni di lavori pubblici a societa' o  soggetti
controindicati, il ripetuto ricorso alle procedure di  somma  urgenza
in assenza dei requisiti richiesti dalla vigente normativa, procedure
di reclutamento del personale effettuate sulla  base  di  criteri  di
selezione predisposti per l'assunzione  di  soggetti  precedentemente
individuati. 
  Per quanto attiene al primo  degli  aspetti  evidenziati,  elementi
emblematici  sono   emersi   dall'analisi   della   procedura   volta
all'affidamento  del  servizio  di  pulizia  degli  uffici  comunali,
indetta con determinazione dirigenziale del mese  di  dicembre  2008,
dalla quale risulta che alla gara erano state invitate a  partecipare
cinque ditte. 
  Gli accertamenti effettuati hanno rivelato come gli  inviti  furono
invero artificiosamente preordinati  alla  finalita'  di  aggiudicare
l'appalto ad una societa'  riconducibile  a  soggetti  apicali  della
locale criminalita' organizzata, come poi effettivamente avvenuto. 
  Le evidenziate anomalie ed irregolarita' si  sono  estese  anche  a
gare d'appalto gestite dagli amministratori del comune di  Grazzanise
nell'interesse di altri enti locali. 
  E' il caso  della  procedura  per  l'affidamento  del  servizio  di
pulizia degli uffici dell'Unione dei comuni Area Caserta  sud  ovest,
di cui il comune di Grazzanise e' capofila,  indetta  nel  corso  del
2009; tale appalto  e'  stato  aggiudicato,  anche  in  questo  caso,
proprio alla stessa societa' sopracitata. 
  Relativamente  alla   procedura,   avviata   nell'interesse   della
menzionata Unione di comuni, le indagini giudiziarie hanno  posto  in
rilievo che l'ex sindaco, poi consigliere capogruppo di  maggioranza,
nel  corso  di  un  incontro  riferiva  all'effettivo  gestore  della
suddetta societa' che  il  comune  avrebbe  dovuto  indire  una  gara
d'appalto per assegnare il servizio di' pulizia e che  avrebbe  avuto
la necessita', per quella stessa sera, che  tre  ditte  presentassero
un'offerta. - Lo  stesso  amministratore,  nell'occasione,  suggeriva
all'imprenditore l'importo da  indicare  per  l'aggiudicazione  della
gara. 
  Particolarmente sintomatica  del  forte  condizionamento  posto  in
essere  dalla   locale   criminalita'   organizzata   nei   confronti
dell'amministrazione comunale e' la circostanza che la societa'  alla
quale sono stati affidati i suddetti servizi, il  cui  amministratore
e' strettamente contiguo ad un elemento di  spicco  del  locale  clan
camorristico, responsabile di reati per associazione a delinquere  di
stampo mafioso, omicidio ed estorsione, sia risultata  aggiudicataria
di  ben  55   gare   d'appalto   per   lavori   pubblici   effettuate
dall'amministrazione che ha gestito l'ente negli anni 2005 - 2010. 
  L'attualita' delle  citate  forme  di  compromissione  e'  altresi'
emersa relativamente alla procedura d'appalto  per  la  realizzazione
dell'emissario  di  Grazzanise,  effettuata  mediante   il   criterio
dell'offerta economicamente piu' vantaggiosa. 
  La gara, indetta con determinazione del mese  di  maggio  2009,  e'
stata  interrotta  poco  dopo  l'avvio  dei  lavori  da  parte  della
commissione di gara, su proposta del sindaco pro tempore,  che  aveva
mosso alcuni rilievi, non  supportati  da  valutazioni  tecniche,  in
merito al relativo progetto. 
  Significativa,  ai  fini  della   complessiva   valutazione   della
procedura, e' la circostanza che nei verbali con  i  quali  e'  stata
formalmente disposta la  revoca  della  gara  d'appalto,  votata  con
delibere di giunta e di consiglio all'unanimita' dei presenti,  viene
fatta esclusivamente menzione delle argomentazioni svolte dal  citato
amministratore,  mentre  non  viene  fatto  alcun  riferimento   alla
relazione  di  replica  a  tal  proposito  redatta  dal   progettista
dell'opera. 
  Le indagini hanno posto in evidenza il  determinante  ruolo  svolto
dall'allora primo cittadino nell'articolata ed illegittima  procedura
della  gara  d'appalto  nuovamente  indetta,  conclusasi  nel   corso
dell'amministrazione eletta nel 2010 ed aggiudicata, per un rilevante
importo  economico,  ad  una  societa'  riconducibile   alla   locale
consorteria, proprio in conseguenza  dell'interessamento  del  citato
amministratore. 
  Gli   evidenziati   profili   di   compromissione    dell'attivita'
amministrativa hanno contraddistinto anche la procedura per l'appalto
del servizio  di  manutenzione  del  verde  pubblico  conferito,  con
determinazione del responsabile dell'area tecnica nel mese di  maggio
2010, a seguito di affidamento diretto, ad una societa la cui  legale
rappresentante ha stretti rapporti parentali  con  esponenti  apicali
della locale organizzazione camomstica, a carico  dei  quali  gravano
numerosi e gravi pregiudizi penali tra i quali quelli di  omicidio  e
associazione di tipo mafioso. 
  L'insieme delle procedure d'appalto analizzate ha posto in evidenza
come gli amministratori ed i vertici burocratici dell'ente locale non
abbiano  adottato,   in   quel   contesto   ambientale   notoriamente
caratterizzato da un'elevata presenza di esponenti della criminalita'
organizzata,  dovuti  e  idonei  criteri   per   l'individuazione   e
l'affidamento dei servizi; tale circostanza ha permesso che  soggetti
e  ditte   vicini   alla   criminalita'   organizzata   di   ottenere
l'affidamento di lavori o servizi pubblici che hanno  impegnato,  per
importi consistenti, le risorse finanziarie del comune. 
  Significative forme di condizionamento e comunque di uno  sviamento
dell'attivita' amministrativa sono stati accertati anche  nell'ambito
dei lavori disposti, nel  tempo  e  sulla  base  di  una  consolidata
prassi, con ordinanze contingibili ed urgenti  e  con  ordinanze  di'
somma urgenza, in assenza dei presupposti richiesti dalla legge e per
l'esecuzione di lavori invero del tutto programmabili 
  L'indagine ispettiva ha posto in  rilievo  l'esistenza  all'interno
dell'amministrazione  comunale  di  una  collaudata   e   illegittima
metodologia volta all'affidamento di lavori o servizi  a  societa'  o
ditte  che,  nella  quasi  totalita',  si  sono  rivelate  prive   di
specifiche professionalita' tecnico -  amministrative  e,  alcune  di
queste, contigue alla criminalita' organizzata. 
  Dalle diverse ordinanze emesse  dal  vertice  dell'ente  emerge  la
sistematica elusione delle norme  che  disciplinano  i  rapporti  tra
organi di governo e apparato burocratico. 
  Tali irregolarita' sono  state  riscontrate  anche  nell'ordinanza,
emessa  dal  primo  cittadino  eletto  nel  2010,  a  seguito  di  un
sopralluogo effettuato dal corpo dei Vigili del Fuoco  presso  alcune
scuole, nel corso del quale era emersa  la  mancanza  dei  prescritti
impianti di allarme antincendio e quindi la necessita' e l'urgenza di
provvedere alla realizzazione delle prescritte misure di sicurezza. 
  L'organo ispettivo ha evidenziato che tra l'avvenuto sopralluogo  e
l'ordinanza sindacale di somma urgenza, emessa nel mese  di  dicembre
2010, sono trascorsi ben otto mesi; detto lasso di tempo conferma  il
ricorso del tutto illegittimo al citato  strumento  per  modalita'  e
tempistica,   con   l'affidamento   di   opere   a    ditte    scelte
dall'amministrazione in violazione dei principi di trasparenza  e  di
separazione dei poteri tra organi polittici e apparato burocratico. 
  Anche per tale procedura si riscontrano  i  piu'  volte  richiamati
profili di continuita' con le  passate  amministrazioni,  atteso  che
alla stessa societa' era stato  affidato,  nel  corso  del  2009,  il
servizio di manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione. 
  In merito all'affidamento si rileva come il  sindaco  al  tempo  in
carica ed un assessore si fossero  adope  per  revocare  il  servizio
manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione alla ditta  che
in quel periodo  ne  curava  la  gestione,  per  affidarlo  ad  altra
societa' di loro conoscenza, la stessa alla quale, come  evidenziato,
sono stati in seguito assegnati altri appalti. 
  Ulteriori   elementi   asseverano   lo   sviamento   dell'attivita'
amministrativa dai principi di buon andamento  e  la  sussistenza  di
cointeressenze tra amministratori locali e criminalita'  organizzata,
attesi i rapporti intercorsi tra l'ex sindaco ed alcuni  titolari  di
imprese locali strettamente legati ad esponenti apicali della  locale
consorteria. 
  Tali aspetti sono attestati  dalla  decisione  dell'ex  sindaco  di
partecipare al capitale di una societa' mista operante  su  tutto  il
territorio  provinciale,  riconducibile  ai   suddetti   soggetti   e
destinataria  di  interdittiva  antimafia,  alla  quale  sono   stati
affidati numerosi appalti di servizi di rilevanza primaria per quelle
collettivita', quali il servizio di refezione scolastica, quello  del
trasporto di alunni e quello di gestione del ciclo dei rifiuti. 
  La stessa societa' si e' avvalsa, per l'esecuzione  di  alcuni  dei
suddetti servizi, dei mezzi di proprieta' di  altra  societa'  a  sua
volta colpita da provvedimento interdittivo antimafia. 
  Come emerso nel corso delle indagini giudiziarie  l'acquisto  delle
quote da  parte  del  comune  di  Grazzanise  faceva  seguito  ad  un
precedente  tacito  accordo  tra  l'ex  sindaco,  poi  capogruppo  di
maggioranza,  ed  i  citati  imprenditori  finalizzato  ad   assumere
personale, anche in esubero rispetto alle necessita'  della  suddetta
societa', indicato  dall'amministratore  interessato  con  la  chiara
finalita'  di  ottenerne  un   ritorno   elettorale,   effettivamente
conseguito. 
  Concorre a delineare il quadro di un'amministrazione gestita  sulla
base di logiche clientelari  l'esame  del  concorso  bandito  per  la
copertura dell'incarico di capo ufficio tecnico nel  corso  dell'anno
2009, settore di particolare delicatezza per la pianificazione  e  la
gestione urbanistica e sul quale convergono e si concentrano, per  la
tipologia delle materie trattate, gli interessi delle  organizzazioni
malavitose. 
  Gli accertamenti effettuati dall'organo ispettivo  hanno  posto  in
rilievo   che   i   requisiti   e   le   professionalita'   richieste
dall'amministrazione  per  la  scelta  del  candidato   erano   stati
individuati in modo tale  che  nessun  altro  potenziale  concorrente
sarebbe  potuto  risultare  vincitore  se  non  quel  soggetto   gia'
individuato dal sindaco pro  tempore  prima  che  il  concorso  fosse
bandito e che sara' l'effettivo destinatario dell'incarico. 
  I lavori della commissione d'indagine hanno rivelato come il  primo
cittadino nel corso di  una  conversazione  con  l'interessato  abbia
riferito allo stesso che sara' lui il futuro capo dell'area  tecnica,
sollecitandolo   a   preparare   la   documentazione   necessaria   e
rassicurandolo in merito ai componenti della commissione,  sui  quali
lo  stesso  aveva  esercitato  la  propria  influenza,   indicandogli
altresi' i tempi previsti per il perfezionamento dell'assunzione.  La
stessa amministrazione eletta nel 2010, come in  precedenza  esposto,
ha continuato ad avvalersi del citato tecnico, che pure ha  avuto  un
ruolo attivo nelle illecite procedure di affidamento di lavori di cui
si e' fatta menzione. 
  Le  indagini  giudiziarie  hanno,   inoltre,   posto   in   rilievo
l'indiretta  acquiescenza,  da  parte  di  alcuni  atori,  a  retrivi
comportamentali  della  criminalita'  organizzata  e  in  ogni   caso
atteggiamenti contrari al principio  di  legalita'  al  quale  devono
attenersi i titolari di cariche pubbliche. E' emerso  in  particolare
come il citato capo  gruppo  di  maggioranza,  pur  a  conoscenza  di
accadimenti  penalmente  rilevanti  nei  confronti   di   un   locale
imprenditore, nulla abbia fatto per informare l'autorita' giudiziaria
della condotta delittuosa di cui era venuto a conoscenza. 
  Le vicende analiticamente  esaminate  e  dettagliatamente  riferite
nella relazione del prefetto di Caserta hanno rivelato una  serie  di
interferenze della criminalita' organizzata sugli  amministratori  al
tempo  in  carica  che  hanno  perseguito  fini  diversi  da   quelli
istituzionali, con pregiudizio degli interessi della collettivita'. 
  Sebbene il processo di legalizzazione dell'attivita' del comune sia
gia' iniziato attraverso la gestione provvisoria  dell'ente  affidata
al commissario straordinario, ai  sensi  dell'art.  141  del  decreto
legislativo 18  agosto  2000,  n.  267,  per  garantire  il  completo
affrancamento  dalle  influenze  della  criminalita',   si   ritiene,
comunque, necessaria la nomina della commissione straordinaria di cui
all'art. 144 dello stesso decreto legislativo, tenuto anche conto dei
persistenti segnali di attivita' della criminalita' organizzata, come
comprovato dalla recente ordinanza di custodia cautelare  in  carcere
per associazione a  delinquere  di  tipo  camorristico  emessa  dalla
direzione distrettuale antimafia  di  Napoli,  nei  confronti  di  un
referente  della  predominante  organizzazione   criminale   per   il
territorio del comune di Grazzanise. 
  L'azione della commissione straordinaria puo', inoltre,  costituire
un  deterrente  nei  confronti  della  criminalita'  organizzata  che
potrebbe nuovamente rivolgere  l'attenzione  all'ente,  con  illecite
interferenze, in occasione del prossima campagna elettorale. 
  Rilevato  che,  per  le  caratteristiche  che  lo  configurano,  il
provvedimento  dissolutorio  previsto  dall'art.  143   del   decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267, puo' intervenire finanche  quando
sia   stato   gia'   disposto   provvedimento   per   altra    causa,
differenziandosene per finzioni ed  effetti,  si  propone  l'adozione
della misura  di  rigore  nei  confronti  del  comune  di  Grazzanise
(Caserta) con conseguente affidamento della gestione dell'ente ad una
commissione straordinaria cui, in virtu' dei successivi articoli  144
e  145,  sono  attribuite  specifiche  competenze  e  metodologie  di
intervento  finalizzate  a  garantire,  nel  tempo,  la   rispondenza
dell'azione amministrativa alle esigenze della collettivita'. 
  In  relazione  alla  presenza  ed   all'estensione   dell'influenza
criminale,  si  rende  necessario  che  la  durata   della   gestione
commissariale sia determinata in diciotto mesi. 
 
      Roma, 5 marzo 2013 
 
                                Il Ministro dell'interno: Cancellieri 
 
 
 
                             PREFETTURA 
 
             Ufficio territoriale del Governo di Caserta 
 
 
Prot. 1887/OES                                     Caserta 24/12/2012 
 
 
                                        AL SIG. MINISTRO DELL'INTERNO 
 
                                                                 ROMA 
 
 
 
OGGETTO: Amministrazione comunale di Grazzanise - Relazione ai  sensi
art 143 comma 2 D. Leg. vo n.ro 267/2000 ai fini scioglimento  organi
                             elettivi - 
 
 
  In esito alla delega di accesso di cui al D.M. in  data  26  giugno
2012, n. 17102/128/21 (16) Uff. V- Affari territoriali - relativa  al
Comune di Grazzanise, si riportano le  risultanze  dell'attivita'  di
accesso ed ogni utile elemento informativo e di valutazione  ai  fini
dello scioglimento della suddetta amministrazione comunale  ai  sensi
dell'art.143 del TUEL. 
  Gli organi elettivi  del  Comune  di  Grazzanise  (abitanti  6.830)
situato sotto l'aspetto geo-morfologico nel comprensorio territoriale
agro caleno litorale domitio sono stati  rinnovati  a  seguito  delle
consultazioni elettorali del 28 e 29 maggio 2010,  con  l'elezione  a
sindaco nella persona di "OMISSIS", figlio di "OMISSIS", gia' sindaco
di Grazzanise dall'anno 2000 e rieletto nel 2005. 
  Tale consiliatura che riporta anche la rielezione della maggioranza
dei consiglieri comunali gia' componenti della  precedente  compagine
politica e' da ritenersi in continuita' con quella precedente, atteso
che  la  composizione  del  civico  consesso  e'  rimasta  pressoche'
invariata. 
  Il summenzionato "OMISSIS" alla scadenza del  secondo  mandato  non
essendo immediatamente rieleggibile a sindaco a norma dell'art.51 del
TUEL, e' stato eletto, invece, alla carica  di  consigliere  comunale
nella predetta consultazione elettorale del 2010, rivestendo in  tale
consiliatura il ruolo di capogruppo di maggioranza. 
  Il Comune in disamina, attualmente  in  gestione  commissariale  ai
sensi dell'art.141 del TUEL  per  dimissioni  della  maggioranza  dei
consiglieri  rassegnate  il  31/5/2012,  negli   anni   addietro   ha
registrato gia' due scioglimenti per infiltrazioni della criminalita'
organizzata uno nel 1992 e l'altro nell'anno 1998. 
  Il summenzionato amministratore "OMISSIS", recentemente,  e'  stato
coinvolto nella vicenda giudiziaria per favoreggiamento personale nei
confronti  di  esponenti  della  criminalita'  organizzata,  le   cui
intercettazioni  ambientali  evidenziano  in   modo   inequivoco   la
contiguita'  del  Sindaco  "OMISSIS"  con  esponenti  apicali   della
criminalita' organizzata 
  Invero,  detta  contiguita'  dell'ex  sindaco  "OMISSIS"   con   la
criminalita' organizzata e' stata  oggetto  anche  di  recensioni  di
stampa come quelle del quotidiano "Il Mattino" del 4 e 5 maggio  u.s.
in cui si da atto  di  un  viaggio,  effettuato  dallo  stesso  primo
cittadino nel 2009, ad Insbruck (Austria) al fine  di  assistere,  in
qualita' di medico,  il  boss  del  clan  dei  "casalesi"  "OMISSIS",
all'epoca inserito nel  Programma  Speciale  di  Ricerca  dei  trenta
latitanti  di  "massima  pericolosita'",  successivamente   catturato
(dicembre 2011) e tuttora detenuto, in regime di 41 bis. 
  Riguardo alla cennata vicenda relativa  all'incontro  di  "OMISSIS"
con l'allora latitante "OMISSIS" la Direzione Distrettuale  Antimafia
ha richiesto l'adozione della misura della custodia cautelare per  il
delitto di  favoreggiamento  personale  aggravato  dalla  mafiosita',
rigettata dal GIP presso il Tribunale di Napoli con ordinanza in data
16  marzo  2012,  nella  considerazione  che  le   azioni   sanitarie
contestate  all'indagato  rientrassero  nel   dovere   di   assistere
chiunque, anche se latitante. 
  Il Tribunale del Riesame  di  Napoli,  pronunciandosi  sull'appello
proposto  dal  Sostituto  Procuratore  della  Repubblica  presso   il
Tribunale - DDA - avverso la predetta ordinanza, ha accolto l'appello
ed ha applicato nei confronti di "OMISSIS" la misura cautelare  della
custodia in carcere, con sospensione  dell'esecuzione  dell'ordinanza
fino alla sua definitivita', ex art 310, co 3 c.p.p.. 
  Il giudice del riesame ha  ritenuto  che  la  prestazione,  per  le
modalita' con cui e' stata  resa,  non  puo'  farsi  rientrare  nella
normale attivita' medica dovuta per mera  deontologia  professionale.
ritenendo che, nel caso specifico, non ci  si  potesse  appellare  al
dovere professionale del medico di  prestare  assistenza  al  proprio
paziente,  attese  le  modalita'  in  cui  tale   attivita'   si   e'
manifestata. 
  Pertanto, sulla scorta delle risultanze della suddetta ordinanza  e
degli esiti  della  pregressa  attivita'  informativa  relative  alle
posizioni di alcuni amministratori, e' stata istituita,  con  decreto
prefettizio del 9 luglio 2012 n. 19985/Area II/EE.LL,  previa  delega
ministeriale ai sensi dell'art. 1, comma  3,  della  Legge  7/8/1992,
n.356 la commissione di accesso, con la prescrizione del termine  per
la conclusione degli accertamenti di mesi tre, rinnovabili per  altri
tre. 
  Si soggiunge che a  seguito  di  ricorso  per  Cassazione  proposto
dall'interessato limitatamente al provvedimento di  misura  cautelare
in carcere disposto dal  riesame,  la  V  Sez.  della  Suprema  Corte
nell'udienza  dell'8/11/2012  ha  annullato  la  predetta   ordinanza
disponendo il rinvio al Tribunale di Napoli per un nuovo esame. 
  La Commissione stessa, il 17.12.u.s.  ha  rassegnato,  nei  termini
prescritti,  la  relazione  concernente  l'esito  degli  accertamenti
effettuati, della quale si allega copia. 
  Preliminarmente sotto l'aspetto  ambientale,  gli  esiti  ispettivi
hanno evidenziato che, il territorio di Grazzanise e'  connotato  dal
radicamento  dell'organizzazione  criminale  nota  come   "clan   dei
casalesi", dominato dalle famiglie "OMISSIS", "OMISSIS", "OMISSIS"  e
"OMISSIS", tra quelle di  maggiore  valenza  criminale  operanti  nel
territorio nazionale e all'estero. 
  Tale  sodalizio,  come   costantemente   riportato   dai   numerosi
provvedimenti dell'A.O. emessi  nell'ambito  di  procedimenti  penali
afferenti  la  criminalita'  organizzata,  si  avvale   del   vincolo
associativo e della condizione di assoggettamento ed omerti'  che  ne
deriva per la realizzazione, tra gli altri, dei  seguenti  scopi:  il
rilascio  di  concessioni   e   di   autorizzazioni   amministrative;
l'acquisizione   di   appalti   e   servizi   pubblici;    l'illecito
condizionamento dei diritti politici dei  cittadini  (ostacolando  il
libero esercizio del  voto,  procurando  voti  a  candidati  indicati
dall'organizzazione in occasione di consultazioni elettorali) e,  per
tale tramite, il condizionamento della composizione e delle attivita'
degli organismi politici rappresentativi locali. 
  In loco il capofila e' "OMISSIS"  da  identificarsi  in  "OMISSIS",
strettamente legato, non solo geograficamente,  al  gruppo  di  Capua
gestito da "OMISSIS". Detta  fazione  e'  ritenuta  il  "ventre"  del
territorio gestito dai casalesi  a  stretto  contatto  con  Casal  di
Principe e con i reggenti di volta in  volta  liberi  o  latitanti  e
comunque sempre facenti capo a "OMISSIS" c.d. "OMISSIS"  e  "OMISSIS"
detto "OMISSIS". 
  Di  tale  fazione  locale,  come  si  evince  dalla  documentazione
sequestrata nel 2004 nel  corso  di  operazioni  di  polizia,  presso
l'abitazione  di  "OMISSIS"  facevano   parte,   tutti   stipendiati,
"OMISSIS", "OMISSIS",  "OMISSIS",  "OMISSIS",  "OMISSIS",  "OMISSIS",
"OMISSIS". 
  L'attivita'  investigativa  condotta  dai  CC   di   Grazzanise   e
denominata "OMISSIS" intrapresa nell'ambito del  procedimento  penale
nr. 55790/06 della Procura della Repubblica presso  il  Tribunale  di
Napoli  -  Direzione  Distrettuale  Antimafia  -  ha  consentito  una
ricostruzione del Gruppo di Grazzanise a  partire  dall'anno  2006  e
culminata con sentenza di condanna a carico di  tutti  gli  esponenti
del citato gruppo. 
  Nel corso delle indagini  e'  stata  acclarata  l'esistenza  di  un
gruppo criminale che operava con particolare tenacia per il controllo
del territorio  finalizzato  a  commettere  estorsioni  in  danno  di
imprenditori e commercianti, c.d. "cavalli  di  ritorno"  (estorsioni
per ottenere la restituzione di beni rubati) e  rapine  in  danno  di
autotrasportatori. 
  Successivamente  al  nuovo  arresto  di   "OMISSIS"   avvenuto   il
30/9/2008,  la  continuita'  delle  attivita'   illecite   e'   stata
assicurata da "OMISSIS" e "OMISSIS",  fino  all'uccisione  di  questi
ultimi, insieme a "OMISSIS". Per tale triplice  omicidio  sono  stati
tratti  in  arresto  perche'  ritenuti  esecutori  materiali,  alcuni
affilati storici dei casalesi quali "OMISSIS",  "OMISSIS",  "OMISSIS"
ed altri. 
  A seguito  di  tale  arresti,  e'  stato  individuato  quale  nuovo
esponente apicale "OMISSIS", che ha assunto la reggenza del gruppo di
Grazzanise sino al giorno del suo arresto avvenuto i1.13 agosto 2012,
in esecuzione di fermo emesso dalla Procura della  Repubblica  presso
il Tribunale di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli -
in quanto indiziato di delitto pere estorsione, aggravata dal  metodo
mafioso. Ultimamente in data 20/121u.s. il Comando Stazione  C.C.  di
Grazzanise,   in   relazione   alla   cenata   complessa    attivita'
investigativa "OMISSIS" iniziata nell'anno 2009, ha  dato  esecuzione
nei confronti  di  "OMISSIS",  attualmente  detenuto,  referente  dei
casalesi per la zona dei comuni di Grazzanise, Bellona  e  Vitulazio,
all'ordinanza di custodia cautelare in carcere  emessa  su  richiesta
della DDA di Napoli per gli artt. 416 bis e 629 c.p. per associazione
a delinquere di tipo camorristico ed estorsione. 
  Particolare rilevanza assumono le posizioni di alcuni ammuustratori
dalle quali si evince rattualita'"  della  compromissione  di  taluni
componenti dell'Amministrazione rispetto a membri  di  organizzazioni
delinquenziali attive nel territorio  di  Grazzanise.  Compromissione
che, pur traendo effettivamente le proprie radici, in taluni casi, da
scelte  amministrative  compiute  da  parte  di  precedenti  consessi
consiliari,   pur    tuttavia    e'    sostanzialmente    proseguita,
consolidandosi, anche nel corso degli anni successivi. 
  Detta continuita', peraltro, nell'attivita'  gestionale  delle  due
amministrazioni che e' contrassegnata essenzialmente  dal  fatto  che
nel corso di entrambe le  consiliature  in  riferimento,  sono  stati
affidati lavori pubblici a ditte collegate in maniera anche indiretta
a soggetti gravitanti, per  parentela  o  per  affiliazione,  con  la
criminalita' organizzata. 
  In particolare, della giunta del Comune  di  Grazzanise  presieduta
dal Sindaco "OMISSIS" - figlio, come  accennato,  di  "OMISSIS"  gia'
sindaco per un decennio - era componente "OMISSIS", vice Sindaco.  Il
predetto non annovera pregiudizi penali  di  rilievo,  tuttavia  agli
atti dei Carabinieri di Sparanise  risulta  notato  in  compagnia  di
soggetti pregiudicati e/o sospetti ed in  particolare  a  colloquiare
con  tale  "OMISSIS"   pregiudicato,   appartenente   alla   famiglia
camorrista dei "OMISSIS" di Sparanise. Si evidenzia, inoltre,  che  a
carico del fratello del predetto  vice  sindaco,  "OMISSIS"  figurano
numerosi pregiudizi penali, tra cui in ultimo il decreto che  dispone
il giudizio art. 429 c.p.p emesso dal Tribunale di Napoli, in  quanto
imputato del delitto di cui agli art. 81 cpv, 110,378 c.p.  aggravati
dall'art.7 L.203/91 per aver  "in  concorso  fra  loro  del  medesimo
disegno criminoso  ed  in  tempi  diversi,  aiutato  "OMISSIS",  noto
appartenente al clan  dei  CASALESI,  latitante  per  effetto  di  un
ordinanza cautelare per estorsione aggravata dall'art. 7 l.203/91, ad
eludere le investigazioni e le ricerche  dell'autorita'  giudiziaria,
agevolandolo nella sua latitanza attraverso la intestazione a proprio
nome  di  appartamenti  autovetture  e  schede  telefoniche,  nonche'
l'assicurazione nei momenti bisogno di una provvista di  danaro.  Con
l'aggravante di cui all'art.7 l.203/91, per aver  commesso  il  fatto
per agevolare l'attivita' del clan dei Casalesi, di cui il  "OMISSIS"
e' storico esponente per i suoi  rapporti  con  "OMISSIS"  e  con  il
gruppo di Capua. Fatto accertati in Castel Volturno e  dintorni  fino
al luglio 2007. 
  Il "OMISSIS", pur assolto dalla sola circostanza aggravante di aver
favorito il clan  camorristico,  e'  stato  comunque  condannato  per
favoreggiamento personale alla pena  di  due  anni  e  otto  mesi  di
reclusione. 
  E' stato altresi' rilevato che tra i  candidati  sostenitori  della
lista del Sindaco "OMISSIS" figura "OMISSIS", fratello di  "OMISSIS",
pregiudicato per reati di favoreggiamento di  un  latitante,  rapina,
sequestro di persona; nel 2010 il citato "OMISSIS"  e'  risultato  il
primo dei non eletti. 
  Come innanzi riferito i rapporti dell'ex sindaco "OMISSIS"  con  la
criminalita' organizzata sono testimoniati con lapalissiana  evidenza
dalla  vicenda  giudiziaria  afferente  il   viaggio   dallo   stesso
effettuato nel 2009, ad Insbruck (Austria) al fine di  assistere,  in
qualita'  di  medico,  l'allora  latitante  esponente   apicale   dei
"casalesi': "OMISSIS". 
  Al riguardo emblematiche del contesto di connivenza tra il predetto
amministratore ed il locale sodalizio malavitoso sono da ritenersi le
circostanze fattuali rimarcate dal Tribunale del Riesame  di  Napoli,
il quale con  decisione  del  28/5/2012  nell'accogliere  il  ricorso
proposto  dal  Sostituto  Procuratore  della  Repubblica  presso   il
Tribunale - DDA - avverso il rigetto da parte  del  GIP  distrettuale
della richiesta di applicazione della misura cautelare in carcere nei
confronti di "OMISSIS", ha  dato  espressamente  atto  che  "  ...gli
elementi emersi dalle indagini sui quali la pubblica accusa fonda  la
richiesta cautelare - quelli sintomatici del favoreggiamento  -  sono
in sostanza tre: il viaggio in Austria del gennaio 2009 che si assume
effettuato al fine di erogare una prestazione sanitaria  a  "OMISSIS"
che in quel momento si trovava latitante,  la  conversazione  del  14
febbraio con il cugino omonimo  che  gli  chiede  di  'procurare'  un
cardiologo allo "OMISSIS"; la  conversazione  del  maggio  successivo
captata in auto con la moglie nel  corso  della  quale  il  "OMISSIS"
mostra di conoscere che lo "OMISSIS" ha trascorso  un  periodo  della
latitanza 'al confine tra Italia  e  1'  Austria,  e  che  soffre  di
patologie  cardiache,  e  ammette  di  aver  provveduto  a   curarlo,
procurandogli  un  cardiologo.  Orbene,  iniziando  dalla   prima   -
certamente  la  piu'  significativa  -  le  conversazioni  agli  atti
lasciano chiaramente intendere che il "OMISSIS" si stia accingendo ad
un viaggio 'strano': egli e' assai circospetto, non ne  parla  ne'  a
casa e nemmeno con la sua amica "OMISSIS" alla  quale  riferisce  che
sta andando a Milano; ed anzi a lei, mentre e' in viaggio, si rivolge
in termini struggenti ("senti cara, ti voglio  bene  assai  qualunque
cosa succeda, io ti voglio sempre bene, ricordatelo.  Qualunque  cosa
succeda, in genere". Conv. 1798 del 24.1.2009), come  di  chi  sa  di
andare incontro a qualche  pericolo.  Altrettanto  misterioso  e'  il
"OMISSIS" con il figlio al quale telefona mentre  sta  dirigendosi  a
Innsbruck ed al quale chiede di allontanarsi dagli altri per  parlare
con lui e tace la sua reale meta ("allontanati,  allontanati  che  ti
devo dire una cosa, non fare sentire a nessuno ..... per  un  po'  di
giorni non sto a Grazzanise, non te lo posso dire.....quindi  non  vi
preoccupate se non mi vedete ..... sto in giro, sto qua vicino, pero'
non vengo  a  casa,  che  devo  cercare  di  risolverci  un  problema
importante ..... "conv. 500 dei 24.1.2009). Egli arriva certamente  a
Innsbruck (conv. 503 del 24.1.2009)  e  certamente  e'  atteso  (  "e
muoviti! "OMISSIS"! ... e vien abbasc, fa ampress .....! Chist' e' va
truvann .....!"conv.540 del 24.1.2009). Altrettanto certo che per tre
o piu' giorni egli non utilizza il cellulare. Ora  va  detto  che  la
evidenziata  'stranezza'  del  viaggio  si   spiega   ragionevolmente
ritenendo  che  egli  vada  ad  incontrare  "OMISSIS"  che  si  trova
latitante all' estero e che abbisogna di cure  mediche.  Peraltro  la
circostanza che lo "OMISSIS" effettivamente si trovasse in Austria e'
provata proprio dalle parole del "OMISSIS"  alla  moglie  di  cui  in
seguito si dira'. Ne' il "OMISSIS" ha inteso dare una giustificazione
al comportamento cosi' cauto e  quasi  timoroso  quale  emerge  dalle
captazioni, dal momento che egli nella memoria ha  inteso  dimostrare
soltanto di aver alloggiato a Copenaghen nei  giorni  25-27  gennaio,
allegando un fax proveniente  da  un  albergo  di  quella  citta'.  E
tuttavia va osservato che questa circostanza non e' incompatibile con
la visita al latitante: cio' sia perche' per ipotesi  avrebbe  potuto
condurlo con se' e assisterlo li e sia soprattutto perche' le date di
arrivo e partenza non ostano ad una fermata  lungo  il  tragitto  per
prestare le cure  richieste.  Va  peraltro  aggiunto  che  di  questo
viaggio vi e' traccia nelle conversazioni captate agli atti e  quindi
il "OMISSIS" non avrebbe dovuto  disvelare  questo  quanto  piuttosto
spiegare le ragioni di quel viaggio 'segreto,  che  rimangono  invece
inspiegate altrimenti che con la prestazione sanitaria  ritenuta  dal
Gip. Prestazione che, per le modalita' con cui e'  resa,  francamente
non puo' farsi rientrare in  quella  normale  attivita'  medica  che,
sola, esonera dalla responsabilita' in un caso come quello che occupa
Ancora , la conversazione intervenuta con  il  cugino  omonimo  pochi
giorni  dopo  da'  contezza  della  disponibilita'   assicurata   dal
"OMISSIS" al latitante per venire incontro alle esigenze terapeutiche
di questi ultimo (com. 787 del 14.2.2009): rinviando agli atti per la
lettura  della  stessa,  va  qui  evidenziato   che   il   "OMISSIS",
sollecitato dal  cugino,  si  dimostra  disponibile  a  procurare  un
cardiologo fidato' che possa visitare lo "OMISSIS" che ha bisogno  di
un controllo (cugino: "questo e' proprio "OMISSIS" che ha bisogno del
controllo ..... "OMISSIS": "non ci sono problemi"..... cugino"perche'
va fijienn e non puo' essere..... " "OMISSIS" "portato  .....  si  e'
chiaro ....." ); e contemporaneamente appare consapevole dei benefici
che questo gli procurera' in termini di gratitudine (cugino: ..... se
tu tieni un aggancio  che  puoi  .....  perche'  questi  qua  lo  sai
benissimo ..... se tu mi puoi favorire ..... ti  riguardano  .....  e
tutto ..... ""OMISSIS": "ti lasciano stare, insomma"). E  che  questo
impegno sia stato mantenuto emerge chiaro dalla conversazione captata
in ambientale in auto allorquando il "OMISSIS" uscendo dal ristorante
'"OMISSIS"' di "OMISSIS", nel commentare con la moglie la circostanza
che quella parentela e' preziosa perche'  mette  il  proprietario  al
riparo da richieste estorsive, aggiunge "il famoso cugino  "OMISSIS",
che qualche tempo fa e' stato a  confine  tra  l'Italia  e  l'Austria
..... il latitante ..... hai capito ..... ogni tanto ha  bisogno  del
medico ..... e ce l'abbiamo ..... gli porta uno scompenso  ma  niente
di grave, lui E' cardio  .....",  mostrando  di  conoscere  bene  gli
spostamenti dello "OMISSIS" - e soprattutto di  sapere  che  egli  si
trovava al confine con l'Austria - ed i  suoi  problemi  di  cuore  e
dichiarando di provvedere ogni volta che gli serve un medico.  Chiara
e certa la condotta ultima, anche questa non sembra  rientrare  nella
normale prestazione sanitaria, ravvisandosi in essa quel quid  pluris
richiesto ad un medico perche'  il  proprio  intervento  esuli  dalla
normale  deontologia  professionale  e  strabordi  nel   delitto   di
favoreggiamento personale. Il "OMISSIS" si occupa di  'reclutare'  un
cardiologo che visiti lo "OMISSIS", mettendolo  in  contatto  con  il
"OMISSIS" che con tutta evidenza lo accompagnera' nel  luogo  in  cui
questi si nasconde, certamente scegliendolo tra quanti hanno con  lui
rapporti fiduciari tali da poter confidare che presteranno il proprio
ufficio senza conseguenze sulla vulnerabilita' del  nascondiglio  del
paziente capo-clan. Grave il compendio che attinge il prevenuto, come
peraltro valutato dal Gip. Corretta la qualificazione  giuridica  del
fatto contestato provvisoriamente: la  circostanza  che  la  condotta
favoreggiatrice sia posta in essere a vantaggio  dell'  esponente  di
spicco della associazione camorristica - che deve  il  proprio  ruolo
apicale proprio alla circostanza che egli e' libero e puo'  occuparsi
da vicino delle vicende del sodalizio, la cui  funzionalita'  sarebbe
quindi compromessa dal suo arresto- - da' contezza  della  aggravante
ad  effetto  speciale  contestata.  Va  aggiunto  che  le   emergenze
captative danno contezza  della  ricorrenza  della  detta  aggravante
anche .- da un punto di vista soggettivo non  essendo  revocabile  in
dubbio che il "OMISSIS", nel mettersi a disposizione dello "OMISSIS",
abbia  inteso  favorire  tutto  l'  apparato  a  lui   facente   capo
consapevole degli effetti favorevoli che gliene verranno  in  termini
di riconoscenza". 
  Si soggiunge che nel corso  delle  predette  indagini  sono  emerse
numerose  conversazioni  che  riflettono  contatti  ed  incontri   di
"OMISSIS" con i fratelli "OMISSIS". Giova  rammentare  che  il  forte
legame tra quest'ultimi e gli esponenti  del  clan  dei  Casalesi  e'
testimoniato da una serie di collaboratori di giustizia,  provenienti
sia dalle file del gruppo "OMISSIS" che da quelle del clan  "OMISSIS"
imperante  in  Mondragone   nell'epoca   in   cui   quel   territorio
rappresentava il centro di gravita' delle attivita' economiche  della
"OMISSIS" e delle altre  societa'  del  gruppo  "OMISSIS"  dedite  al
settore dei rifiuti. 
  La  perfetta  coincidenza  tra  le  iniziative   economiche   degli
"OMISSIS" ed i programmi del gruppo "OMISSIS" prende corpo in maniera
irrefutabile nel momento  in  cui  i  due  fratelli  si  improvvisano
imprenditori del settore rifiuti aggiudicandosi,  senza  disporre  di
alcuna competenza specifica ne' di mezzi adeguati, il ruolo  decisivo
di partner privato del  consorzio  "OMISSIS",  nella  societa'  mista
"OMISSIS". Peraltro, il dato che attesta gli stabili rapporti tra  il
"OMISSIS" ed i fratelli "OMISSIS" emerge da una  delibera  consiliare
con cui si stabilisce la partecipazione del Comune di  Grazzanise  al
capitale sociale della  "OMISSIS",  societa'  di  fatto  direttamente
riconducibile ai predetti  "OMISSIS".  Tale  assunto  e'  riscontrato
dalle dichiarazioni rese dai fratelli "OMISSIS" alla  DDA  di  Napoli
dove gli stessi dichiarano  il  patto  sottostante  l'acquisto  delle
quote da parte del Comune di Grazzanise sottende  un  tacito  accordo
tra il "OMISSIS" ed i  fratelli  "OMISSIS"  finalizzato  ad  assumere
personale indicato dal Sindaco con la  chiara  finalita'  di  ritorno
elettorale. 
  In proposito  si  reputa  opportuno  rappresentare  che  "OMISSIS",
pregiudicato  per  truffa,   corruzione,   rivelazione   di   segreti
d'ufficio, voto  di  scambio,  e'  deceduto  in  1:ita  u.2.t)08,,per
rIbtflO di ONIISSIS, no'o cTonclue spicco della consorteria criminale
casalese. Il fratello, "OMISSIS", con il quale "OMISSIS"  gestiva  le
societa' "OMISSIS", "OMISSIS" e "OMISSIS" e'  stato  gia'  condannato
per reati associativi. 
  Ed  e'  stato  lo  stesso  "OMISSIS",  pregiudicato,  fratello   di
"OMISSIS" (gia' condannato per reati associativi) e titolare  insieme
allo stesso del consorzio "OMISSIS", in uno stralcio  di  verbale  di
dichiarazioni  fornite  alla  Direzione  Distrettuale   Antimafia   a
riferire dei rapporti della  loro  societa'  con  gli  amministratori
comunali della provincia di Caserta. "OMISSIS"  (verbale  del  giorno
05.7.2007) riferi' testualmente quanto  segue:"omissis  .....  sapeva
dei  rapporti  economici  tra  "OMISSIS",  "OMISSIS"  e  "OMISSIS"  e
probabilmente riteneva che attraverso gli stessi noi  distraessimo  i
fondi dell'"OMISSIS". 
  Il suo scopo. e questo era cio' che ci aveva indicato,  era  quello
di coinvolgere la parte pubblica e volitica nella  sottrazione  delle
risorse, ver garantire un andamento protetto della societa'. 
  ADR:  con  riferimento  alle  numerose  assunzioni  di   dipendenti
effettuate su richiesta dai politici,  all'inferno  dell'  "OMISSIS"e
consultando l'elenco messomi a disposizione ora dall'ufficio, sono in
grado di fornire le seguenti specificazioni ..... omissis". 
  Nell'elenco che fa parte  integrante  del  citato  verbale,  tra  i
sindaci che chiesero assunzioni vi e' proprio l'ex Sindaco  "OMISSIS"
che "OMISSIS" indica come "Sindaco di Grazzanise" .  Il  pregiudicato
nell' interrogatorio riferisce che  "OMISSIS"  richiese  l'assunzione
proprio nella societa' "OMISSIS", tra gli altri, di "OMISSIS", figlio
di "OMISSIS", cugino di "OMISSIS", attualmente detenuto per reati  di
associazione a  delinquere  di  tipo  mafioso  "OMISSIS",  figlio  di
"OMISSIS", cugino di "OMISSIS", attualmente  detenuto  per  reati  di
associazione a delinquere di tipo  mafioso  "OMISSIS",  pregiudicato,
tratto in arresto  nel  2006  per  estorsione  aggravata  dal  metodo
mafioso. affiliato clan casalesi - fazione "OMISSIS". 
  Appare evidente che l'ex Sindaco "OMISSIS", non  solo  conosceva  i
fratelli "OMISSIS", ma dimostra  anche  la  stretta  vicinanza  dello
stesso con frange della criminalita' organizzata casalese. 
  Sintomatici  dell'attivita'   di   condizionamento   della   locale
consorteria malavitosa nell'attivita' dell'ente sono da ritenersi  le
dichiarazioni dei collaboratori di giustizia "OMISSIS"  e  "OMISSIS".
Le due  dichiarazioni  coincidono  sostanzialmente  su  di  un  punto
fondamentale: "OMISSIS" e' elemento vicino  al  "OMISSIS",  referente
locale del clan dei casalesi, a cui rivela  notizie  circa  l'importo
dell'appalto relativo ai lavori per la costruzione del  parco  giochi
da parte della ditta ""OMISSIS" al fine di consentire al "OMISSIS" di
determinare   le   successive   richieste   estorsive,    circostanza
riscontrata documentalmente dai  Carabinieri  di  Grazzanise,  presso
l'ufficio Tecnico del Comune. 
  Cio' e' confermato, inoltre dalle dichiarazioni  del  collaboratore
di  giustizia  "OMISSIS"  rese  il  20.04.2010   ed   il   17.06.2010
riguardanti "OMISSIS" ove si legge "OMISSIS". Mi riservo  di  fornire
altri  particolari  nei  prossimi   interrogatori.   In   particolare
riferiro' di quando "OMISSIS" si  e'  trattenuto  a  parlare  con  il
Sindaco di Grazzanise, "OMISSIS", a proposito  del  parco  giochi  in
costruzione (interrogatorio del 20.4.2010) " omissi A.D.R:  Per  cio'
che concerne l'estorsione al Parco  Giochi  di  Grazzanise,  relativa
all'anno 2001-2002 si tratta  della  realizzazione  di  una  villetta
comunale con annesso parco giochi. In questa vicenda e' coinvolto  il
Sindaco di Grazzanise dell'epoca 2001 - 2002, "OMISSIS".  Due  giorni
prima io e "OMISSIS" ci fermammo fiori  la  scuola  di  Grazzanise  e
davanti al bar il "OMISSIS" parlo' con il Sindaco e in auto mi  disse
che dovevo andare a fare la richiesta estorsiva. Il Sindaco gli disse
di quanto era l'importo della  gara  ovvero  10.000  euro  e  quindi,
siccome il "OMISSIS" applicava richiesta estorsiva variabile  fra  il
4-7% per i cantieri edili; ci siamo recati a formulare  la  richiesta
pari al 5% io, "OMISSIS" e "OMISSIS" che e' deceduto per  un  infarto
nel 2002-2003.11 cantieri era ubicato nel centro dl Grazzanise,  dove
c'e' il monumento ai caduti sulla sinistra.  La  richiesta  fu  fatta
agli operai. 17 giorno dopo il titolare del cantiere si reco' a  casa
del "OMISSIS" e concordo' la somma da pagare. Ancora il  giorno  dopo
andammo a ritirare la somma di euro 500 sul cantiere, sempre noi tre"
(interrogatorio del 17.6.2010). 
  In  una  intercettazione  ambientale,  il  Sindaco  pro  -  tempore
"OMISSIS"  conversando  all'interno  della  sua  autovettura  con  il
Responsabile della Polizia Municipale "OMISSIS" che "OMISSIS" si  era
lamentato  con  lui,  perche'  "OMISSIS"  gli  aveva  formulato   una
richiesta estorsiva e per tale richiesta gli  avevano  consegnato  la
somma di euro 3000,00. 
  La vicenda analizzata, riguarda un'estorsione aggravata dal  metodo
mafioso, commessa dal noto referente di zona  del  clan  camorristico
denominato dei casalesi, "OMISSIS", il quale formulava una  richiesta
estorsiva di euro 3.000,00 all'imprenditore "OMISSIS" della  societa'
"OMISSIS".    Il    contenuto    della    dichiarazione,    evidenzia
responsabilita' penalmente rilevanti a carico del  Sindaco  "OMISSIS"
che nonostante avesse l'obbligo  di  denuncia,  nulla  ha  fatto  per
informare I'A.G. della condotta delittuosa di "OMISSIS". La  conferma
che il contenuto della intercettazione corrisponda al  vero  e'  dato
anche dal fatto che successivamente proprio  il  "OMISSIS"  e'  stato
arrestato dai militari della Stazione di Grazzanise per aver commesso
effettivamente un'estorsione per una somma di tremila curo proprio ad
un imprenditore edile chiamato "OMISSIS". 
  Nell'ambito  delle  verifiche  che  hanno  interessato  l'attivita'
provvedimentale   afferente   l'affidamento   di   lavori   pubblici,
particolare   rilievo   riveste   l'appalto   denominato   "Emissario
pubblico". 
  Con deliberazione della Giunta Provinciale di Caserta  n°  888  del
30.03.1990, venne approvato il piano di massima  degli  allacciamenti
dell'impianto di depurazione consortile delle fognature di Grazzanise
e Santa Maria La Fossa. Con la medesima deliberazione, venne disposto
di dare incarico alla "OMISSIS" e per  essa  all'Ing.  "OMISSIS",  di
approntare i progetti stralci singoli per comuni  che,  di  volta  in
volta, l'Amministrazione Provinciale avrebbe provveduto ad  approvare
e  trasmettere  al  Ministero  competente   per   la   richiesta   di
finanziamento. La Giunta Comunale ha approvato in  data  10.10.07  il
progetto  della  realizzazione  dell'Emissario  di  Grazzanise,   per
l'importo complessivo di  €  1.553.060,67  e  con  il  medesimo  atto
giuntale e' stato deliberato di  chiedere  alla  Regione  Campania  i
finanziamenti necessari per la realizzazione  dell'opera.  La  Giunta
Regionale ha disposto di ammettere  a  finanziamento  sui  fondi  POR
Campania il predetto progetto per un importo di € 4.154.500,67 di cui
€ 3.450.125,82 per lavori ed € 1.064.374,85 per somme a disposizione. 
  Il Comune di Grazzanise, con determinazione  dell'Area  Tecnica  n°
128 del 27.05.2009, ha indetto gara  di  appalto  mediante  procedura
aperta ai sensi degli artt. 3 comma 37, 54, 55, comma 5 e 82 c. 1 e 2
lett  B)  del  decreto  legislativo   163/2006,   con   il   criterio
dell'offerta  economicamente  piu'  vantaggiosa.  Allo  scadere   del
termine ultimo per la presentazione delle offerte, sono pervenute  al
protocollo del Comune di Grazzanise nr. 12 offerte. 
  In  data  27.07.2009,   durante   la   seduta   della   Commissione
Giudicatrice n° 7, l'allora sindaco pro-tempore dr. "OMISSIS",  prima
dell'inizio dei lavori della commissione, previa autorizzazione della
stessa, manifesto' delle perplessita' in merito  al  progetto,  senza
peraltro indicare la provenienza o alla  luce  di  quali  valutazioni
tecniche  espresse,  chiedendo  la  sospensione  dei   lavori   della
commissione, in attesa di  acquisizione  di  eventuali  pareri  della
Regione Campania (ente Finanziatore). 
  Per tali asserite perplessita' l'ex  primo  cittadino,  durante  lo
svolgimento del Consiglio comunale del 10.09.2009,  richiese  mandato
al  fine  di  trovare  idonee  soluzioni   attraverso   l'affidamento
dell'incarico ad un ingegnere specializzato in idrogeologia, proposta
approvata all'unanimita' dai presenti.  Pertanto  la  commissione  di
gara nel recepire tale deliberazione ha interrotto i lavori  come  da
verbale nr. 11 del 14.09.2009 . 
  Il verbale di deliberazione  del  consiglio  comunale  nr.  27  del
10.09.2009 e quello conseguente della  giunta  comunale  nr.  45  del
09.08.2010 costituiscono tappe fondamentali delle vicende legate alla
procedura di  assegnazione  dell'appalto  in  esame.  L'aspetto  piu'
inquietante della vicenda e' che nell'atto formale  di  revoca  della
prima gara di appalto,  votato  all'unanimita'  dei  presenti,  viene
menzionata  solo  ed  esclusivamente  la  questione  sollevata  dall'
"OMISSIS", ignorando, inspiegabilmente, la formale risposta resa  dal
progettista Ing. "OMISSIS", atteso che l'atto dal  medesimo  prodotto
e' stato protocollato presso quel Comune in data 01.10.2009  al  n.ro
10245. Dalla relazione tecnica si rileva che il primo progettista  di
tutto il collettore emissario, smentisce punto su punto  le  presunte
perplessita' sollevate dal sindaco. Si soggiunge che tale parere,  se
preso in considerazione sarebbe stato  di  per  se'  sufficiente  per
evitare la revoca del primo bando di  gara  del  progetto  denominato
"Emissario Grazzanise". 
  In considerazione  della  cennate  perplessita'  formulate  dall'ex
Sindaco di Grazzanise, "OMISSIS", la gara d'appalto viene annullata e
con una successiva gara i lavori  in  questione  vengono  aggiudicati
alla "OMISSIS" per l'importo di euro 3.378.376.,05. Gli  accertamenti
esperiti dai locali  organi  di  polizia  hanno  evidenziato  che  la
"OMISSIS" utilizza mezzi  di  un'altra  ditta  gestita  dai  fratelli
"OMISSIS"  (i  quali  qualificandosi  come  geometri   si   trovavano
all'interno del cantiere). I fratelli "OMISSIS", come si evince dalle
intercettazioni,  risultano  collegati  ad  "OMISSIS".  Il   predetto
"OMISSIS" viene nominato in un'intercettazione ambientale, la  stessa
in cui il Sindaco "OMISSIS" conversa con la  moglie  riferendole  dei
problemi cardiaci del latitante "OMISSIS" e del suo  supporto  medico
probabilmente  fornitogli.  In  tale   conversazione   l'ex   Sindaco
riferisce chiaramente che la famiglia dell' "OMISSIS" e'  imparentata
con il latitante, ergo considera lo stesso "OMISSIS" come un soggetto
legato  da  vincoli  di  parentela  con   "OMISSIS".   Nella   stessa
conversazione si parla del fatto che "OMISSIS" e' fidanzato  con  una
ragazza appartenente alla famiglia "OMISSIS" i cui familiari hanno la
disponibilita' di una ditta di movimento terra che partecipa  a  gare
di appalto non inferiori ai tre milioni di euro. 
  Ulteriore  vicenda  che  denota  una  situazione  di  permeabilita'
dell'ente  agli  interessi  del  locale  sodalizio  criminale  e'  la
circostanza che ben 55 gare di appalto per lavori pubblici, per tutto
l'arco  temporale  del  secondo  mandato   del   sindaco   "OMISSIS",
2005-2010, sono state  aggiudicate  alla  ditta  "OMISSIS",  societa'
attualmente intestata formalmente a  "OMISSIS",  semplice  prestanome
(cosi come emerge anche  dalle  intercettazioni)  ma  sostanzialmente
gestita   da   "OMISSIS",   figlio   della   cugina   di   "OMISSIS",
pluripregiudicato, in atto detenuto.  Lo  stesso  e'  ritenuto  dalle
Forze di Polizia elemento di spicco del "clan dei casalesi",  nonche'
"compare  di  fede"  (testimone  di  nozze)   del   pluripregiudicato
"OMISSIS" "OMISSIS" alias "OMISSIS". 
  "OMISSIS", soggetto di  spessore  criminale  gia'  sottoposto  alla
misura della sorveglianza speciale con  l'obbligo  di  soggiorno  nel
Comune di residenza, risulta essere stato destinatario  di  ordinanza
di custodia cautelare in carcere per il reato di  estorsione,  tratto
in arresto nel 1998 e nel 1999 perche' resosi responsabile dei  reati
di  associazione  per  delinquere  di  tipo  mafioso,   omicidio   ed
estorsione ed  attualmente  detenuto.  Lo  stesso  e'  coniugato  con
"OMISSIS" destinataria di un sequestro  preventivo  ex  articolo  321
C.P.P. nell'ambito dell'operazione "OMISSIS"  diretta  dalla  DDA  di
Napoli (P.P. n°22138/05)  e  deferita  all'Autorita'  Giudiziaria  in
stato  di  liberta'  dalla  Squadra  Mobile  di  Caserta,  in  quanto
fittiziamente intestataria di beni mobili  e  immobili,  al  fine  di
eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione. 
  Nondimeno anche l'appalto per la  pulizia  degli  uffici  comunali,
indetto con procedura  negoziata,  veniva  assegnato  alla  succitata
ditta "OMISSIS". Gli esiti degli accertamenti esperiti  denotano  che
la  ditta  "OMISSIS",  non  possedeva  i  requisiti   richiesti   per
partecipare alla procedura di gara  in  quanto  l'azienda  era  stata
ceduta alla ditta "OMISSIS", intestata fittiziamente a  "OMISSIS"  ma
di fatto riconducibile a "OMISSIS", fratello del noto  referente  del
clan dei casalesi "OMISSIS". 
  Inoltre l'escussione di rappresentanti di altre due ditte  invitata
hanno ev*denzi o che le stesse non hanno partecipato alla gara e  che
gli inviti sono stati artific'osamente preordinati all'aggiudicazione
della  gara  a  soggetti  legati  criminalita'  organizzata  e   piu'
specificamente o al "OMISSIS" o  al  figlio  della  cugina,  il  gia'
citato "OMISSIS". 
  Sintomatico  sotto  il  profilo  della  contiguita'  con   ambienti
malavitosi  e'  da  ritenersi   altresi'   l'iter   procedurale   per
l'aggiudicazione dell'appalto del servizio di  pulizia  degli  uffici
della Unione dei Comuni Area Caserta Sud-Ovest, di cui Il  Comune  di
Grazzanise e' capofila. 
  Detta gara veniva indetta per il trienn'o costo base annuo di giuro
1.000,00. Le irregolarita' commesse nell'assegnazione della  predetta
gara di appalto risultano riscontrate dalla conversazione in  cui  il
Sindaco "OMISSIS", nell'interloquire con  "OMISSIS",  di  fatto  vero
gestore di un'impresa di pulizia denominata "OMISSIS", gli  riferisca
che il Comune  deve  indire  una  gara  d'appalto  per  assegnare  il
servizio di pulizie presso; l'unione dei Comuni  e  che  gli  servono
"tre D" (inteso "tre ditte") per la sera. 
  Nell'occasione il Sindaco gli consiglia di  "fare  la  lettera  per
mille euro" (intendendo di  presentare  un'offerta  vicina  ai  mille
euro) e il  "OMISSIS"  risponde  di  non  preoccuparsi.  La  conferma
dell'anomala turbativa d'incanto si ha dall'orario di ricezione delle
ditte invitate. Difatti le ditte vengono invitate in  data  22.012009
alle ore 18:00 circa, mentre la richiesta di procurare  fittiziamente
tre ditte del Sindaco al "OMISSIS" e' del medesimo  giorno  alle  ore
13:21:39. I due quindi si danno appuntamento  in  modo  tale  che  il
sindaco riceva dal "OMISSIS" i nomi delle ditte che lui  portera'  in
Comune per produrre i formali inviti. 
  Le attivita' investigative,  mediante  l'escussione  di  "OMISSIS",
"OMISSIS" e "OMISSIS"  (stessi  soggetti  interessati  al  precedente
appalto relativo alla pulizia degli uffici del Comune di Grazzanise),
hanno evidenziato segnatamente all'avvenuta  ricezione  degli  inviti
alla predetta gara di appalto che gli stessi erano stati  artatamente
predisposti al solo fine di far aggiudicare  la  gara  di  appalto  a
"OMISSIS"  ee/o  al  "OMISSIS",  poi  effettivamente  assegnato  alla
"OMISSIS"  ,  per  un  importo  di  euro  980,00  euro  annuali (come
consigliato  dal  sindaco  telefonicamente  al  "OMISSIS"  di   "fare
un'offerta di mille euro"). 
  All'indomani  dell'insediamento  dell'amministrazione  guidata   da
"OMISSIS", la ditta "OMISSIS" di "OMISSIS" e' risultata assegnataria,
a mezzo affidamento diretto con determinazione del  responsabile  pro
tempore dell'area tecnica, dei lavori per la manutenzione  del  verde
pubblico. 
  Il legale rappresentante della predetta societa', si identifica  in
"OMISSIS"  coniugata  "OMISSIS",  collegato   con   la   criminalita'
organizzata ed in particolare con clan camorristico  "dei  casalesi".
Il padre dello stesso, "OMISSIS" risultava indagato  nell'ambito  del
procedimento  penale  nr.7279/99  Mod.21  e  nr.5300/99  R  GIP   del
Tribunale di Napoli per i delitti di cui agli artt. 110 e 629 comma 2
(Illecito  profitto  in  associazioni  mafiose),  mentre   la   madre
"OMISSIS", nell'ambito del medesimo procedimento,  veniva  tratta  in
arresto per i delitti di cui  agli  artt.  81,110,  e  art.  12  D.L.
306/1992 (illecito reimpiego  di  capitali  illeciti  provenienti  da
associazione mafiosa). Tra l'altro, "OMISSIS", padre di "OMISSIS"  e'
fratello di "OMISSIS",  pregiudicato,  alias  "OMISSIS"  (attualmente
detenuto), il quale risulta elemento di primo piano nell'ambito della
gia' citata consorteria criminale. A carico  dello  stesso  risultano
numerosi pregiudizi penali tra i quali estorsione, omicidio  di  tipo
mafioso,  tentato  omicidio,  porto  abusivo   e   detenzione   armi,
associazione di tipo mafioso e reati contro  l'incolumita'  pubblica.
Inoltre, tra i dipendenti della  ditta  "OMISSIS"  figura  "OMISSIS",
coniugato con "OMISSIS", figlia del defunto "OMISSIS" alias "OMISSIS"
elemento di spicco "dei casalesi" fazione facente capo alla  famiglia
"OMISSIS" ucciso in data 08.05.2009, da affiliati del medesimo gruppo
nell'ambito  di  un  regolamento  di  conti  all'interno  del  gruppo
criminale. Per tale omicidio, sono stati tratti in arresto "OMISSIS",
"OMISSIS", "OMISSIS", "OMISSIS" e "OMISSIS" figlio di "OMISSIS" detto
"OMISSIS". 
  Nel contesto dell'attivita' gestionale sono stati esaminati  alcuni
provvedimenti rilevanti  .sotto  l'aspetto  dell'esborso  di  risorse
finanziarie  per  lavori  ritenuti  urgenti   e   indifferibili.   Le
risultanze delle verifiche effettuate hanno evidenziato  l'esistenza,
all'interno dell'apparato  gestionale-amministrativo  di  un  vero  e
proprio  "sistema"  nella  gestione  dei  lavori  di  somma  urgenza,
finalizzato al conferimento di incarichi  a  ditte,  per  lo  pii  di
generica e non specifica capacita'  tecnica,  "vicine"  all'entourage
del sindaco o ritenute contigue  alla  criminalita'  organizzata  per
lavori che, nella gran parte dei casi,  non  presentavano  neppure  i
parametri tecnico-amministrativi per qualificarsi  "imprevedibili"  e
"urgenti", potendo essere fronteggiati, in molti  casi,  in  base  al
regolamento dei servizi in economia. 
  In definitiva, le cc.dd. "ordinanze contingibili ed urgenti",  sono
state utilizzate in maniera impropria per l'esecuzione di lavori  del
tutto programmabili, in assenza  dei  presupposti  di  legge,  e  con
vistose carenze procedurali, a  totale  pregiudizio  di  una  sana  e
corretta gestione amministrativa  (con  l'amministrazione  "OMISSIS",
tra il 2000 ed il 2010,  il  ricorso  a  tale  strumento  ha  assunto
proporzioni davvero notevoli: sono state infatti riscontrate  nr.  74
ordinanze sindacali ritenute "illegittime"). 
  Significativa, al riguardo risulta essere l'ordinanza sindacale nr.
42/08 del 4.8.2008 con la quale, ai sensi dell'art. 50, V, del D.Lgs.
267/2000, il  sindaco  ordina  alla  societa'  cooperativa  "OMISSIS"
l'esecuzione di una serie di interventi necessari per  "salvaguardare
la pubblica e privata incolumita'" e, precisamente,  ".....  potatura
di rami ..... manutenzione delle fontanelle .....  sfalcio  dell'erba
.....". Tali lavori vengono commissionati direttamente alla  predetta
ditta "..... stante l'imminenza  della  festivita'  di  San  Giovanni
Battista  .....".  Dalla  lettura   delle   motivazioni   che   hanno
determinato l'ordinanza si puo' evincere anche  a  rigor  di  logica,
l'assenza dei parametri richiesti ab substantiam in primis,  trattasi
di  un  intervento   ampiamente   programmabile   (festa   patronale,
particolarmente avvertita dalla  comunita'  locale,  che  si  celebra
annualmente ogni  29  Agosto);  in  secondo  luogo,  l'entita'  e  la
qualita' stessi degli interventi richiesti  configurano  l'atto  come
uno di quei casi di abuso e di ricorso indiscriminato del sindaco  al
parametro giuridico di contingibilita' ed urgenza.  In  terzo  luogo,
non si comprende come interventi di  tale  portata  ed  elementarita'
(potatura rami, manutenzione fontanelle, sfalcio  erba)  non  possano
essere adeguatamente svolti  da  personale  dipendente  del  servizio
giardinaggio del comune stesso, senza  dover  ricorrere  a  personale
esterno. 
  Anche per quanto concerne il contenuto  delle  ordinanze  sindacali
nr. 51/09 del 29.10.2009 e la successiva nr.  56/09  del  30.11.2009,
concernenti entrambe il servizio di pubblica illuminazione, si  trova
l'ennesima  conferma  del  ricorso  improprio  allo  strumento  della
legislazione locale di contingibilita' anche laddove, per modalita' e
tempistica, non si evincano i  caratteri  di  necessita'  ed  urgenza
previsti dalla normativa vigente, affidando l'esecuzione di  opere  e
servizi  a  ditte  "arbitrariamente"  prescelte  dall'amministrazione
comunale. 
  Infatti, l'appalto per la manutenzione della pubblica illuminazione
nel Comune, risultava assegnato gia' nell'anno 2.000 per la durata di
anni cinque e rinnovato per ulteriori cinque anni, sino  al  mese  di
ottobre 2010, alla ditta "OMISSIS". Tuttavia gli  accertamenti  hanno
evidenziato la volonta' politica dell'amministrazione comunale e,  in
particolare, del sindaco "OMISSIS"  e  dell'assessore  "OMISSIS",  di
voler revocare tale incarico alla predetta ditta per affidarlo a  una
ditta a loro vicina. Peraltro,  quando  il  sindaco  si  accorge  che
"OMISSIS" non sembra intenzionato a lasciare l'appalto, non  esita  a
formulargli una velata minaccia di denunciarlo all'A.G. 
  In  proposito  si  richiama  una   conversazione   telefonica   del
22/01/2009 tra il sindaco  "OMISSIS"  e  l'assessore  "OMISSIS",  ove
nella  circostanza  il  primo  cittadino  riferisce   che   "OMISSIS"
(assessore  pro  tempore)  ha   una   ditta   per   la   manutenzione
dell'illuminazione  pubblica,   aggiungendo   che   devono   chiamare
"OMISSIS". Il contenuto  della  conversazione  e'  stato  formalmente
riscontrato dato che, l'incarico in questione e' stato assegnato alla
ditta "OMISSIS" di "OMISSIS", con ordinanza sindacale nr.  51/09  del
29/10/2009.   Sull'argomento,   sono   state   intercettate   diverse
conversazioni tra il sindaco "OMISSIS" e l'assessore  "OMISSIS",  che
attestano la comunione di intenti,  talvolta  di  natura  delittuosa,
come in questo caso  (tra  tutte,  si  richiama  il  contenuto  della
conversazione nr. 2335 del 04.02.2009). 
  L'Ordinanza n.  34/2010  del  sindaco  "OMISSIS"  originata  da  un
sopralluogo  effettuato  dai  Vigili  del  Fuoco  presso  le   scuole
"OMISSIS" e "OMISSIS",  che  evidenziava  la  mancanza  dell'impianto
d'allarme antincendio e dell'impianto di  illuminazione  d'emergenza.
Constatate  tali  deficienze,  con  la   suddetta   ordinanza   viene
incaricato  la  "OMISSIS",  specificando  che  trattasi  della  ditta
esecutrice dell'impianto di pubblica illuminazione, per  l'esecuzione
dei lavori ritenuti necessari. 
  Anche in tal caso emergono  stridenti  contraddizioni  -  non  solo
giuridiche strictu sensu ma anche logiche. Nel  testo  dell'ordinanza
infatti si legge che per "..... l'impossibilita' di eseguire un unico
intervento risolutivo ..... a causa dei tempi  lunghi  necessari  per
l'acquisizione  di  finanziamenti   mirati   al   superamento   delle
inadempienze  riscontrate  .....   accertata   la   possibilita'   di
intervenire immediatamente ..... stante la necessita' ed  urgenza  di
realizzare al piu' presto ....." quanto necessario, si e'  provveduto
a contattare la predetta ditta. Se  si  descrive  una  situazione  di
necessita' ed urgenza (quale e',  effettivamente,  quella  di  dotare
plessi scolastici degli  impianti  di  sicurezza  previsti),  non  si
comprende come possa trascorrere un cosi' largo margine di tempo  tra
l'avvenuto   sopralluogo   (16.04.2010)   e   l'ordinanza   sindacale
(03.12.2010). Cio' conferma il ricorso improprio allo strumento della
legislazione locale di contingibilita' anche laddove, per modalita' e
tempistica, non si evincano i  caratteri  di  necessita'  ed  urgenza
previsti dalla normativa vigente, affidando l'esecuzione di  opere  e
servizi  a  ditte  "arbitrariamente"  prescelte  dall'amministrazione
comunale, violando sistematicamente le ordinarie procedure selettive. 
  Sullo  scenario  di  diffusa  illegalita'   sotteso   all'attivita'
amministrativa  gestionale,  si  inserisce  la  vicenda  relativa  al
concorso bandito durante il secondo mandato del sindaco "OMISSIS" per
la copertura dell'incarico  di  capo  dell'Ufficio  Tecnico,  ufficio
strategico e nevralgico  di  ogni  amministrazione  comunale  per  la
pianificazione e gestione urbanistico - edilizia e manutentiva. Anche
nel caso considerato le risultanze investigative hanno acclarato  che
il responsabile dell'ufficio tecnico era stato gia'  individuato  dal
sindaco "OMISSIS" prima che il concorso fosse bandito. Tra l'altro la
relativa procedura e' stata tarata sulla  scelta  gia'  compiuta,  in
modo da blindarla e far si che nessun  altro  potenziale  concorrente
sarebbe potuto risultare vincitore. In tale direzione si  colloca  la
scelta di riservare il  concorso  alle  categorie  protette.  Infatti
l'architetto "OMISSIS" e' affetto da una  patologia  che  lo  farebbe
rientrare nella "riserva" prevista  dal  bando  di  gara.  La  stessa
scelta dei componenti della commissione d'esame viene effettuata  tra
funzionari compiacenti e legati allo stesso Sindaco. 
  A delineare in modo chiaro le irregolarita'  commesse,  emblematica
e' la conversazione registrata  in  cui  il  Sindaco  "OMISSIS"  dice
all'arch.  "OMISSIS"   che   quando   saranno   iniziati   i   lavori
(verosimilmente  dell'emissario  Grazzanise)  lui   sara'   il   Capo
dell'Area Tecnica. Nella circostanza, gli precisa anche  quale  sara'
il suo ruolo nella gestione dell'Ufficio tecnico  e  soprattutto  gli
spiega il modo con cui dovra' veicolare  "le  tangenti"  riferendogli
testualmente "le ditte guadagneranno le ditte locali mo che la  ditta
prende una busta e dice  "  architetto  questa  e'  una  busta  dalla
all'assessore, dagli ventimila euro, ma  deve  essere  una  cosa  sua
personale non a' io che  devo  andare  da  lui,  io  Sindaco  o  Vice
Sindaco" (con tale espressione e' chiaro come l'allora Sindaco stesse
istruendo l'arch. "OMISSIS" su come avrebbe  dovuto  poi  indirizzare
verso il Sindaco o il Vice Sindaco o Assessori  le  "buste"  che  gli
imprenditori locali, vincitori di appalti, dovevano consegnare). 
  Dall'ambientale  registrata  l'Arch.   "OMISSIS"   e   il   Sindaco
conversano sulla nomina dell'Arch. a Capo  dell'Ufficio  Tecnico.  Il
Sindaco gli dice che gia' per  i  primi  di  aprile  potrebbe  essere
assunto e che il concorso sara' riservato alle categorie protette, lo
sollecita a preparare tutti i documenti in modo da  poter  dimostrare
di possedere tutti i requisiti  richiesti  dal  bando  altrimenti  si
sarebbe trovato  scoperto.  Nella  circostanza  parlano  anche  della
composizione della commissione e gli anticipa che  della  commissione
fara' parte come segretario, "OMISSIS" ed un ingegnere. Il  "OMISSIS"
chiede  assicurazione  sulla  composizione  della  commissione  e  il
Sindaco lo rassicura dicendogli testualmente: "SONO  TUTTI  AMICI  SE
NO' CHE LI CHIAMIAMO A FARE". A comprova di quanto concordato  tra  i
due in relazione al concorso, si partecipa che,  dopo  tali  incontri
monitorati, e' stata emessa delibera della giunta  comunale  nr.16  e
nr.17 del 18.02.2009, con la quale sono stati disposti i concorsi per
la carica di Responsabile dei  Servizi  Sociali  e  di  Capo  Ufficio
Tecnico a seguito dei quali il vincitore  e'  stato  proprio  l'arch.
"OMISSIS", tra l'altro ancora attuale capo ufficio  tecnico  di  quel
comune. 
  Infine per superare i problemi  economici  relativi  al  "patto  di
stabilita'"  il  Sindaco  "OMISSIS"  riferisce  che  al  momento   lo
assumeranno con un orario di lavoro ridotto pari a 18 ore,  destinate
ad aumenteranno fino a farlo  assumere,  senza  necessita'  di  altro
concorso, a tempo indeterminato. "OMISSIS" chiede  conferma  che  non
dovra' fare il concorso ed "OMISSIS" assicura "no quale concorso, voi
gia' state all'interno" facendo cosi intuire, come poi effettivamente
avverra',  che  per  stabilizzare  tale  incarico  non  si  fara'  un
ulteriore concorso. 
 
 
                                 *** 
 
 
  Il contesto politico-gestionale  innanzi  delineato,  consolidatosi
negli anni e caratterizzante le consiliature presiedute da  "OMISSIS"
e  "OMISSIS",  connotato  da  forme  di  collegamento,  diretta   e/o
indiretta, con sodalizi criminali che  hanno  compromesso  la  libera
determinazione degli organi elettivi,  non  puo'  che  costituire  il
presupposto per l'adozione dei provvedimenti di rigore ai sensi e per
gli effetti dell'art.143  TUEL  ai  fini  di  un'incisiva  azione  di
ripristino della legalita' e di rigenerazione amministrativa. 
  Segnatamente  all'aspetto  del   condizionamento   ambientale,   si
conferma, inoltre, l'attualita' del radicamento "dei  casalesi"  come
evidenziato da  ultimo  dal  fatto,  gia'  illustrato  che,  in  data
20/12/u.s., il Comando Stazione C.C. di Grazzanise ha dato esecuzione
nei confronti  di  "OMISSIS",  attualmente  detenuto,  referente  dei
casalesi per la zona dei comuni di Grazzanise, Bellona  e  Vitulazio,
all'ordinanza di custodia cautelare in carcere  emessa  su  richiesta
della DDA di Napoli per gli artt. 416 bis e 629 c.p. per associazione
a delinquere di tipo camorristico ed estorsione. 
  Per quanto innanzi, e su conforme parere del Comitato per  l'Ordine
e la Sicurezza Pubblica  reso  nella  riunione  in  data  17/12  u.s.
integrato con la  partecipazione  del  Procuratore  della  Repubblica
presso il  Tribunale  di  S.  Maria  C.V.  e  del  Procuratore  della
Repubblica presso il Tribunale di  Napoli  -  Direzione  Distrettuale
Antimafia -, si ritiene che nella fattispecie in esame le  risultanze
ispettive palesano profili di univocita', gravita' e concretezza  per
l'adozione dei provvedimenti dissolutori per gli organi elettivi e di
rigore per  il  responsabile  dell'Ufficio  Tecnico  coinvolto  nelle
vicende  amministrative   menzionate   a   norma   della   richiamata
disposizione ex art. 143. 
  Nel corso della predetta riunione i  rappresentanti  della  AG  nel
soffermarsi sulla posizione  dall'ex  sindaco  "OMISSIS"  hanno,  tra
l'altro, sottolineato,  sulla  scorta  delle  vicende  e  circostanze
fattuali  compendiate  negli  esiti  ispettivi  e   nelle   attivita'
investigative, peraltro ancora in essere, come il ruolo assunto dallo
stesso possa rilevare  oltreche'  come  fattore  di  condizionamento,
anche in termini di organicita' in seno  alla  consorteria  criminale
dei casalesi. 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico