(Allegato-art. 6)
                               Art. 6. 
 
 
                      Legame con il territorio 
 
    La peculiarita' estetica e gustativa della «Mela Rossa Cuneo»  e'
il  risultato  della  favorevole  interazione   tra   l'ambiente   di
produzione descritto  all'art.  3  e  i  gruppi  varietali  descritti
all'art. 2. 
    Alla qualita' della colorazione rossa concorrono i  tre  seguenti
fenomeni  fisico-climatici,  che  si  verificano  grazie   all'unicum
orografico  costituito  dalla  balconata  della  stretta  fascia   di
altipiano sospesa tra le Alpi occidentali e la pianura padana. 
    L'ampiezza  delle  escursioni  termiche  circadiane  nel  periodo
precedente la raccolta. 
    La contiguita' da un lato alla  catena  alpina,  dall'altro  alla
pianura padana - a partire dalla tarda estate e per tutto il  periodo
autunnale,  in  corrispondenza  dell'evoluzione  pre-raccolta   della
maturazione delle varieta' che costituiscono la «Mela Rossa Cuneo»  -
determina escursioni termiche tra il giorno e la  notte,  con  valori
medi  nel  periodo  pari  a  13,8  °C.  Tali   valori   rappresentano
un'ampiezza insolita, rispetto a quelli generalmente  registrati  per
la maggior parte delle regioni pomicole europee, sia montane  sia  di
pianura, laddove gli sbalzi termici sono  prevalentemente  imputabili
al rapido passaggio di perturbazioni meteorologiche. 
    L'umettamento della buccia, causato dalle gocce di rugiada che si
forma nelle ore piu' fredde della notte, da' origine ad un  ciclo  di
bagnatura/asciugatura. Nell'area di pianura  sottostante  l'altipiano
dove e' prevista la coltivazione della «Mela Rossa Cuneo» nei decenni
passati era pratica comune aspergere con acqua refrigerata la  chioma
dei meli nelle notti in cui la temperatura non scendeva  rispetto  ai
valori diurni. Si  tentava  in  tal  modo  di  imitare  l'effetto  di
escursione termica e bagnatura del frutto, che  avviene  naturalmente
sull'altipiano sovrastante. 
    Le «brezze di monte» a senso alternato mattino/sera accentuano  e
accelerano i cicli circadiani di temperatura e umettamento. 
    I fenomeni fisici sopra descritti interagiscono con la radiazione
luminosa  sulla  formazione  e  sull'evoluzione  degli  antociani,  i
pigmenti antiossidanti responsabili del  colore  dell'epicarpo  delle
mele.  Le  escursioni  termiche  sono  strettamente  correlate   alla
formazione  dei  pigmenti  del  colore.   L'estensione   del   colore
percepibile dall'occhio umano dipende dalla  percentuale  di  cellule
con i pigmenti del colore, non gia' da una maggior o minor diluizione
degli antociani nelle cellule. Il ciclo  di  umettamento/asciugatura,
determinando la qualita' della radiazione luminosa,  interagisce  nel
processo evolutivo degli antociani, a partire dai composti precursori
fino ai fenomeni degenerativi. 
    Sotto il profilo pedologico,  il  territorio  della  «Mela  Rossa
Cuneo» e' ampiamente  vocato  alla  coltura  dei  fruttiferi,  ed  in
particolare del melo. Secondo la  «Carta  dei  suoli  del  Territorio
frutticolo piemontese occidentale» si incontrano terreni  di  origine
alluvionale, piu' o meno recenti, a stratigrafia evoluta,  dotati  di
orizzonti di accumulo limosi o piu' raramente  argillosi,  accomunati
dalla presenza di un substrato ghiaioso relativamente superficiale. 
    I   fattori   ambientali,   pedo-climatici,   socio-economici   e
paesaggistici, in sinergia con l'opera dell'uomo che, grazie alle sue
capacita' ed  esperienza,  alla  tradizione  produttiva  locale  (ivi
compresi il mantenimento delle tradizionali tecniche di  coltivazione
nel rispetto e nella tutela delle vallate e delle montagne  cuneesi),
contribuiscono a conferire alla «Mela  Rossa  Cuneo»  caratteristiche
uniche. 
    La vocazione  produttiva  di  mele  a  buccia  rossa  del  nostro
territorio e' ben descritta nel documento elaborato dalla Universita'
di Scienze gastronomiche di Pollenzo (Cuneo). Il pensiero illuminista
settecentesco fece nascere, in  Piemonte,  accademie  e  associazioni
agrarie cui si deve una intensa attivita' di  ricerca  varietale,  di
diffusione di nuove cultivar e di messa a punto di tecniche colturali
impostate su basi scientifiche. Si crearono cosi' le  condizioni  per
la diffusione di varieta' di  mele  a  buccia  rossa  particolarmente
apprezzate per la capacita' di esprimere  nell'ambiente  cuneese  una
particolare intensita' e brillantezza di colore. 
    Lo sviluppo della moderna melicoltura  cuneese  e'  riconducibile
agli anni '50 e '60 del XX secolo e lentamente nel panorama varietale
le mele a buccia rossa cominciarono ad espandersi fino  a  divenirne,
ai giorni nostri, il gruppo prevalente.  Negli  anni  '60  e  '70  la
dicitura «Mela Rossa Cuneo» viene  istituzionalizzata  e  comincia  a
comparire nei documenti contabili e nei fogli di viaggio del prodotto
destinato al mercato interno; e' di quegli  anni  la  prima  campagna
promozionale  che  parla  di  «Mela  Rossa  Cuneo»;  negli  anni  '80
accompagna in fattura le spedizioni  di  prodotto  all'estero.  Negli
stessi anni la Mela Rossa Cuneo diviene oggetto di mostre pomologiche
destinate ad un pubblico di frutticoltori professionali ma  anche  di
consumatori e progressivamente consolida, nel primo decennio del  XXI
secolo,  una  sua  identificazione   commerciale   in   progetti   di
valorizzazione commerciale nei punti vendita della GDO del nord ovest
italiano.