Prefettura di Vibo Valentia Organo Esecutivo di Sicurezza 24 GENNAIO 2013 PROT. NR. 8/2-2/2013/NC/0.E.S. AL SIGNOR MINISTRO DELL'INTERNO ROMA OGGETTO: Comune di San Calogero (VV). Relazione ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 come modificato dall'art. 2, comma 30, della legge 15 luglio 2009, n.94. L'Amministrazione Comunale di San Calogero attualmente in carica e' stata eletta a seguito delle consultazioni elettorali del 13 e 14 aprile 2008. Nel febbraio 2012 veniva disposto un monitoraggio per l'eventuale avvio delle procedure ex art. 143 TUEL. Gli esiti di tale monitoraggio facevano sostanzialmente emergere l'esistenza di un contesto caratterizzato da contiguita' tra amministratori e criminalita'; di conseguenza, lo scrivente, a cio' delegato dal Signor Ministro dell'Interno con decreto del 12 luglio 2012, disponeva l'accesso presso lo stesso Comune ai sensi dell'art. 1, comma 4, del D.L. n. 629/82, convertito dalla legge n. 726/82. All'esito dei lavori di indagine, la commissione ha presentato la propria relazione, documentando la sussistenza di elementi sufficienti a richiedere lo scioglimento degli organi elettivi ai sensi del citato art. 143 TUEL, che di seguito si indicano. - Il contesto criminale Preliminarmente, appare utile richiamare la disamina del contesto criminale, dettagliatamente descritto nella relazione dell'organo ispettivo, in cui si inquadra il Comune di San Calogero. Negli ultimi anni, San Calogero, e' venuto alla ribalta per le gesta criminali di alcuni suoi concittadini, sicuramente considerabili tra i maggiori esponenti calabresi del narcotraffico internazionale, gravitanti nell'orbita della potente cosca "MANCUSO". Su tutti, spicca la figura del pluripregiudicato Vincenzo BARBIERI (alias il Ragioniere), in vita residente a San Calogero ma domiciliato a Bologna, ucciso a San Calogero il 12.3.2011 ad opera di ignoti (con le modalita' tipiche dell'esecuzione mafiosa), il quale, come accertato giudizialmente, era uno degli elementi cardine di un'organizzazione criminale internazionale (composta da Italiani, Spagnoli, Sudamericani ed Australiani) dedita al traffico di cocaina. Le vicende sono state al centro delle indagini denominate Operazione Decollo, Decollo Bis, Decollo Ter, Decollo Money, condotte dalla fine degli anni '90 al 2012 dal Raggruppamento Operativo Speciale (R.O.S.) dei Carabinieri, sotto la direzione delle D.D.A. di Catanzaro e di Roma. ...omissis... - Organi Amministrativi - L'analisi svolta dalla Commissione sull'andamento dei rapporti tra amministratori e criminalita' organizzata ha evidenziato la sussistenza, sotto una pluralita' di aspetti, di significative, circostanziate, oggettive e concludenti condizioni idonee a configurare fenomeni di condizionamento e di "collegamenti" che vincolano la vita amministrativa dell'ente locale a dinamiche riconducibili alle mire espansionistiche delle consorterie criminali gravitanti sul territorio. Gli accertamenti effettuati hanno fatto emergere, infatti, un quadro di parentele e frequentazioni con soggetti gravitanti nel contesto criminale locale, dettagliatamente descritto nella relazione della Commissione. ...omissis... - L'attivita' amministrativa - Il quadro compiutamente delineato dall'Organo ispettivo, sulla base degli accertamenti effettuati, e' caratterizzato, da un lato, dall'accertata e notoria presenza nel contesto territoriale di cosche criminali e da un tessuto politico-amministrativo alquanto compromesso e, dall'altro, da una precarieta' delle condizioni funzionali dell'Ente Territoriale che favoriscono la permeabilita' degli organi amministrativi ai condizionamenti criminali. Alla luce di cio', non possono non trovare peso quelle situazioni che, sebbene non traducibili in addebiti personali, sono comunque tali da rendere plausibili, nella concreta realta' contingente ed in base a dati dell'esperienza, l'ipotesi di una soggezione degli amministratori alla criminalita' organizzata . Assumono importanza decisiva, accanto ai collegamenti esistenti fra singoli amministratori ed esponenti della criminalita', documentati nel lavoro della Commissione d'accesso, anche i tratti di una sistematica operativita' caratterizzata da diffuse irregolarita' e anomalie dell'andamento dell'attivita' amministrativa dell'Ente locale. In questo contesto, vanno letti i dettagliati elementi sulla condizione di irregolarita' dell'azione amministrativa, evidenziati dall'Organo ispettivo che, per la loro chiara valenza sintomatica, fanno ancor piu' ritenere sussistente un condizionamento degli organi amministrativi da parte delle consorterie criminali. Aspetti significativi dell'intreccio di interessi tra apparato amministrativo ed ambienti criminali sono stati riscontrati dall'Organo ispettivo in molti settori dell'attivita' amministrativa, di seguito riportati. - Lavori pubblici Sulla base delle risultanze dell'indagine, il settore in cui, in particolare, viene rilevata una gestione amministrativa caratterizzata "da diffuse irregolarita' e gravi inadempienze" e' quello degli appalti pubblici. ...omissis... Il puntuale esame della documentazione amministrativa, cosi come riportato nella relazione, ha permesso di evidenziare rapporti economici del Comune di San Calogero con alcune imprese i cui titolari, in ragione delle vicende penali che li hanno visti coinvolti, dei rapporti di parentela e/o di frequentazione, documentati nel corpo della relazione stessa, vengono dalla Commissione ritenuti verosimilmente contigui al contesto criminale vibonese e/o di altre zone della Calabria. In particolare, l'Organo ispettivo evidenzia i rapporti del Comune con le imprese di seguito indicate che, per le ragioni documentate e dagli accertamenti effettuati dallo stesso Organo, appaiono chiaramente sintomatici di un possibile condizionamento della criminalita' organizzata ...omissis... L'ipotizzata devianza dell'azione amministrativa dell'Ente emerge, in particolare, secondo quanto riferito dalla Commissione, e sulla base degli accertamenti effettuati, dal fatto che si e' proceduto "all'affidamento dei lavori pubblici a ditte, imprese individuali, societa', che presentano compagini societarie con persone gravate da pregiudizi penali e di polizia e che, in alcuni casi hanno legami con famiglie malavitose o risultano, addirittura, destinatarie di certificazioni antimafia interdittive". La gestione dei lavori pubblici - riferisce, inoltre, l'Organo ispettivo - risulta essere stata condotta attraverso affidamenti diretti, senza l'esperimento di qualsivoglia indagine di mercato o di procedure negoziate. ...omissis... Conclude, dunque, la Commissione: "si puo' affermare senza alcun dubbio che in nessun caso la procedura applicata per i lavori in economia abbia tenuto conto dei principi di trasparenza, economicita', efficienza ed efficacia e che la stessa, viceversa, ... omissis ... , sia stata condotta in modo da eludere la normativa vigente nella materia e, piu' precisamente, le disposizioni di cui alle leggi n. 163/2006, n. 554/99, n.207/2010, n. 136/2010". ...omissis... - Altre vicende amministrative - ...omissis... - Gestione finanziaria dell'Ente - A chiudere il quadro di una precaria condizione di funzionalita' dell'Ente e di una diffusa illegalita', vi e', infine, l'aspetto finanziario del Comune. Dall'analisi degli atti inerenti l'attivita' finanziaria svolta dall'Organo ispettivo, e' emersa una serie di irregolarita' contabili, ampiamente documentate nel corpo della relazione, che evidenziano sostanzialmente la crisi finanziaria dell'Ente. Nella relazione, in particolare, viene riportato quanto segue. ...omissis... La Commissione d'accesso, pertanto, nella relazione cosi conclude: "Tutti gli elementi fattuali desunti dall'attivita' d'indagine evidenziano la permeabilita' dell'Amministrazione alla criminalita' organizzata e l'esistenza di condizionamenti tali da incidere sulla libera determinazione degli organi comunali e da compromettere il regolare svolgimento delle funzioni amministrative" --------- Alla luce degli elementi sopra riferiti ed acquisito il parere favorevole del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, integrato con la partecipazione del Procuratore Distrettuale Antimafia di Catanzaro e del Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, nella seduta del 23 gennaio 2013, di cui si allega stralcio del verbale, si ritiene di dover proporre lo scioglimento del Consiglio Comunale di San Calogero ex art. 143 del D. Lgs. n. 267/2000, cosi' come modificato dalla legge n. 94 del 15 luglio 2009. ...omissis... Il Prefetto (di Bari)