IL DIRETTORE GENERALE per le piccole e medie imprese e gli enti cooperativi Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 novembre 2008, n. 197, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi; Visto l'art. 21-quinquies della legge 7 agosto 1990 n. 241; Visti i decreti direttoriali con i quali e' stata disposta la liquidazione coatta amministrativa delle societa' cooperative sottoelencate con contestuale nomina dei commissari liquidatori; Considerato che successivamente alla data dei citati decreti si sono verificati eventi portati a conoscenza di questa Direzione dai commissari liquidatori nominati; Viste le note in data 19 marzo 2013 e 23 aprile 2013 con le quali questa Direzione ha comunicato agli interessati l'avvio dell'istruttoria per la revoca dei citati provvedimenti; Visto che il suddetto termine per proporre osservazioni e controdeduzioni e' scaduto senza che all'Amministrazione sia pervenuta alcuna comunicazione da parte degli interessati; Ritenuta pertanto la necessita' di revocare i suddetti provvedimenti; Decreta: Art. 1 Ai sensi dell'art. 21-quinquies delle legge n. 241/90, sono revocati decreti direttoriali di liquidazione coatta amministrativa per le cooperative di seguito elencate: - societa' cooperativa IL FEUDO con sede in Curinga (CZ) (c.f. 02880460791), sottoposta a liquidazione coatta amministrativa con decreto direttoriale 7 giugno 2012 n. 432/2012 e successivamente cancellata dal Registro delle Imprese competente per territorio in data 19 giugno 2012; - societa' cooperativa ARREDAL OFFICE con sede in Moncalieri (TO) (c.f. 08377470011), sottoposta a liquidazione coatta amministrativa con decreto direttoriale 7 maggio 2012 n. 240/2012 e assoggettata a fallimento con sentenza del Tribunale di Torino del 31 maggio 2012; - societa' cooperativa MEDIA COOP con sede in Milano (c.f. 04741050969), sottoposta a liquidazione coatta amministrativa con decreto direttoriale 4 luglio 2012 n. 563/2012 e assoggettata a fallimento con sentenza del Tribunale di Milano dell'11 luglio 2012.