(Allegato)
                                                             Allegato 
 
                   Al Presidente della Repubblica 
 
    Il  consiglio  comunale  di  Sant'Ilario  dello   Jonio   (Reggio
Calabria)  e'  stato  sciolto  con  decreto  del   Presidente   della
Repubblica in data 15 febbraio 2012, registrato alla Corte dei  conti
il 23 febbraio 2012,  per  la  durata  di  mesi  diciotto,  ai  sensi
dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo
stati riscontrati fenomeni  di  infiltrazione  e  condizionamento  da
parte della criminalita' organizzata. 
    Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente  e'
stata affidata ad una commissione  straordinaria  che  ha  perseguito
l'obiettivo del ripristino della legalita' all'interno dell'ente, pur
in presenza di un ambiente ancora contraddistinto  da  una  manifesta
disaffezione  verso  la  vita  democratica  e  le  istituzioni,  reso
estremamente difficile per la pervicace  e  radicata  presenza  della
criminalita' organizzata su quel territorio. 
    Le azioni intraprese hanno attivato percorsi virtuosi nei diversi
settori   dell'amministrazione   interessati    dal    processo    di
normalizzazione. Pur tuttavia, come rilevato dal prefetto  di  Reggio
Calabria, con relazione del 15 maggio 2013  con  la  quale  e'  stata
chiesta  la  proroga  della  gestione  commissariale,  nonostante   i
positivi risultati conseguiti dall'organo di gestione  straordinaria,
l'avviata riorganizzazione e  il  risanamento  dell'ente  locale  non
possono ritenersi conclusi, a causa del breve arco temporale concesso
alla commissione per restituire efficienza e  trasparenza  alla  vita
amministrativa dell'ente. 
    Le considerazioni del prefetto sono state condivise dal  comitato
provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, nel  corso  di  una
riunione tenuta in data 10 maggio 2013 alla presenza del  Procuratore
aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. 
    Le  iniziative  della  commissione   straordinaria   sono   state
improntate alla massima discontinuita' rispetto al passato,  al  fine
di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per
interrompere le diverse forme di ingerenza riscontrate nell'attivita'
gestionale. 
    Nella proposta ministeriale alla base del decreto di scioglimento
del  consiglio  comunale  di  Sant'Ilario  dello  Jonio   era   stata
evidenziata la peculiare situazione finanziaria  dell'ente  che,  pur
non versando in una condizione  di  deficit  strutturale,  presentava
criticita', anche per la scarsa incisivita' nell'azione  di  recupero
dei tributi. 
    La  commissione  straordinaria,  in   tale   ambito,   e'   stata
specialmente  attenta  a  contemperare  le  esigenze  di  risanamento
dell'ente con quelle derivanti dalla necessita'  di  ricostituire  il
clima  di  fiducia  e  collaborazione  tra  la  cittadinanza   e   le
istituzioni, deteriorato  a  seguito  della  penetrazione  malavitosa
nell'ente locale. In  particolare,  sono  state  adottate  specifiche
modalita' operative per il recupero dei crediti, tenendo conto  delle
altre scadenze fiscali, con  l'intento  di  agevolare  l'assolvimento
degli obblighi di legge. 
    Una eventuale interruzione dell'opera di risanamento finanziario,
in questa delicata  fase  in  cui  la  commissione  ha  dato  impulso
all'azione di repressione delle tendenze evasive ed elusive, potrebbe
incidere  negativamente  sulla  formazione  di  una   cultura   della
legalita' fiscale, intesa come dovere  inderogabile  di  solidarieta'
economica e sociale. Il  rafforzamento  delle  attivita'  finalizzate
alla   riduzione   dell'evasione   tributaria,    invece,    comporta
considerevoli benefici per l'attivita' amministrativa,  garantisce  i
servizi  essenziali   in   favore   della   comunita'   amministrata,
costituendo  in  tal  modo  un  deterrente  per  la  reiterazione  di
comportamenti morosi. 
    In quel comune, di ridotte dimensioni  demografiche,  sono  state
avviate alcune iniziative, in collaborazione con i comuni  limitrofi,
per la gestione associata  dei  servizi  e  per  l'utilizzazione  dei
contributi  messi  a  disposizione  dalla  regione  per  attuare   le
politiche di sviluppo locale. Si tratta di progetti  interdipendenti,
a carattere sovra-comunale, finalizzati alla crescita, attraverso  un
impegno comune, di specifici ambiti territoriali. 
    E' fondamentale che la  prosecuzione  delle  relative  attivita',
tuttora  in  via  di  sviluppo,  sia  assicurata  dalla   commissione
straordinaria che finora ne ha sostenuto lo svolgimento. 
    La gestione  dell'ufficio  tecnico,  garantita  da  un'unita'  di
personale in posizione di sovra ordinazione presso l'ente,  ai  sensi
dell'art. 145  del  decreto  legislativo  18  agosto  2000,  n.  267,
presenta  ancora  situazioni  di  criticita',  pur  a  fronte   degli
interventi  avviati  nel  settore  delle  opere  pubbliche,  che   la
commissione straordinaria intende portare a compimento. 
    Sono in fase di avvio i lavori  di  riqualificazione  del  nucleo
urbano, con la realizzazione  di  un  museo  laboratorio  in  via  di
progettazione con fondi europei; con interventi  per  l'installazione
di un impianto solare fotovoltaico, che consentira'  una  consistente
produzione di energia elettrica, nonche' con opere  per  il  recupero
del centro storico, attraverso finanziamenti regionali. 
    Ogni attenzione va prestata affinche' la relativa  attuazione  si
svolga al riparo  da  interessi  anomali  che  l'impiego  di  ingenti
capitali puo' attirare. 
    La commissione  straordinaria  ha  guardato  con  interesse  alla
ricostituzione di una coscienza sociale della collettivita', al  fine
di  restituire  credibilita'  alle  istituzioni,  svilite  dal  lungo
periodo di condizionamento  dell'ente  ad  opera  della  criminalita'
organizzata, per far si' che ogni singolo individuo  sia  veicolo  di
legalita' e solidarieta', forte abbastanza da contribuire ad arginare
i  tentativi  di  condizionamento  dell'attivita'  dell'ente,  in  un
territorio ove e' possibile il reiterarsi di  tentativi  di  illecito
condizionamento della vita amministrativa del comune. 
    Il  perfezionamento  di  tutti  gli  interventi  sopra  descritti
intrapresi nei diversi settori  di  competenza  dell'amministrazione,
richiede di essere proseguito dall'organo di  gestione  straordinaria
per assicurare la dovuta trasparenza e imparzialita'  ed  evitare  il
riprodursi  di  tentativi  di  interferenza  da  parte  della  locale
criminalita', i cui segnali di attivita' sono  tuttora  presenti  sul
territorio. 
    Per i motivi descritti  risulta  necessario  che  la  commissione
disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita'  in
corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione
amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della
criminalita' organizzata e cio' e' sufficiente per  la  richiesta  di
proroga, stante le complessita' delle azioni di  bonifica  intraprese
dalla commissione. 
    Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi,  ricorrano  le
condizioni per l'applicazione  del  provvedimento  di  proroga  della
durata dello scioglimento del consiglio comunale di Sant'Ilario dello
Jonio (Reggio Calabria),  per  il  periodo  di  sei  mesi,  ai  sensi
dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto  2000,  n.
267. 
      Roma, 23 maggio 2013 
 
                                     Il Ministro dell'interno: Alfano